. elegia giudeo-italiana, v-36-112: deriza stradi 'n onni canto, / ad adunare
d'altra parte i napolitani uscirono nelle stradi, come stupidi; e se non che
caviceo, 1-233: vivendo arsi, li stradi amorosi cantai. grata fu la donna
/ che fece penzol per romper le stradi. g. m. cecchi, 1-2-529
elegia giudeo-italiana, xxxv-7-42: deriza stradi 'n 29. ant. reso
dubbi fantastichi che non gli arebbe trovati stradi. -scoprire a poco a poco il
che in mezo della citaae / nelle maiuri stradi / che siano nello focu arsi /
. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-42: deriza stradi 'n onni canto, / ad adunare en
aspira / a lieto stato, accerbamente stradi. fagiuoli, 1-7-337: que'valentuomini
: sopravvivono poco più di 650 creature stradi variane, in gran parte violini. n
[s. v.]: 'essere stradi o strade': di cose per via,