35-73: quei de le mura, che stimar non sanno / chi sia il guerriero
, il che con diletto grande avvenirle stimar si deve, poiché noi per amplificar questo
luterani, più miracolosa si dovrà dunque stimar quella degli arriani, tantoppiù ampia, che
il che con diletto grande avvenirle stimar si deve, poiché noi per amplificar questo
, iv-122: più miracolosa si dovrà dunque stimar quella [la setta] degli arriani
35-73: quei de le mura che stimar non sanno / chi sia il guerriero in
che mi domanda, è per troppo stimar le cose mie. idem, 15-ii-
, il che con diletto grande avvenirle stimar si deve, poiché noi per amplificar
ribrezzo, mi avviliva. 3. stimar vile; vilipendere, disprezzare. iacopone
il baiardino,... si fa stimar bravo, come favoleggia t ariosto che
35-73: quei da le mura, che stimar non sanno / chi sia il guerriero
che meritamente la più pura e sincera stimar si deve, dico in faccia del
solea alfenio tra'suoi cari amici / stimar più presto il primo che 'l secondo
danzando, della sua ricchezza / mi fecieno stimar, veloci e lente. buti,
danzando, della sua ricchezza / mi facìeno stimar, veloci e lente.
s'egli aveva l'alma adolorata / dovetelo stimar certanamente; / poi che perduto ha
ariosto, 27-31: quindi si può stimar che gente uccisa / fosse quel giorno
/ d'essere scema, e più stimar non suole / la virtù cittadina,
.). né per questo si dee stimar che quella lingua non sia boccardo,
: la quale [figura] alcun potrebbe stimar che quella fosse in cui si pone
i teucri convertir le fronti, / stimar disceso in lor soccorso un dio.
hanno conversa la festa tutta in far stimar sé e non in onore di dio.
orditi: / e 'n guisa che stimar non si potrebbe / di figure d'argento
non bramati successi, o perché faccia stimar il suggetto men degno de la fruizion
, deve sapere in particolar maniera, stimar le cose col peso del santuario. nievo
della vostra avarizia:... stimar più la robba che il sangue! -cose
... un prodigio di perversione? stimar tanto i vantaggi propri, che avessero
orditi: / e 'n guisa che stimar non si potrebbe / di figure d'argento
, ma poveri, e mendichi da stimar sono. novellino, 9 (26)
decoro della somma maestà, mostrarono di stimar tutti gli altri interessi inferiori alla religione
questi imperano sul cuore, e fanno stimar poco ciò che si ha, e moltissimo
adunque il pervertir uno si dovrà parimente stimar da tutti tra le opere diaboliche la diabo-
, de la sua ricchezza / mi facìeno stimar, veloci e lente. bibbia volgar
, e sé gentile e grande / stimar non può, se non quistiona teco /
2. non stimare da tanto, stimar meno (istituendo un confronto, mettendo
quelli, che sono d'una, stimar subito, come cose vane, le
pene. tolomei, 2-167: ne lo stimar di se stesso ogni uno s'inganna
/ per far noi consolati, / stimar non si potria, / solo a lui
già, ma poveri e mendichi da stimar sono. 3. di esito
, de la sua ricchezza / mi facìeno stimar, veloci e lente. / di
non ha imperio, molto svegliato certo stimar si dee il gusto di colui che
. / finita questa, come stimar lece, / dio giudice sarà
e pompe, far si debbiano / stimar da gli altri quel ch'essi si
tal fraccasso, / qual più giamai stimar se puote in guerra. bellincioni, ii-139
tal fraccasso, / qual più giamai stimar se puote in guerra. giuliano dati,
parlar generato, che non men proprio stimar si dee di qualunque altro che del
et al vestire / non eran da stimar nate umilmente, / né da pastor nutrite
, i-30: finita questa, come stimar lece, / dio giudice sarà giusto ed
del naso, o legati all'orecchie, stimar ci fanno studiosi molto dagli sciocchi.
ch'un picciol punto / lo può stimar chi da la terra il mira, /
e mi disse che io attendessi a stimar la gioia e giudicare quello che mi
, 10-vi-237: incomincio... a stimar vero... che amenduni siate
e questo sfugge rincontro: puossi perciò stimar costui interiormente confessarsi inferiore e perdente.
due buone persone non sono capaci di stimar nulla e sono gente da prendersi all'in-
vico, 556: udimmo aristotile stimar innarrivabili le bugie omeriche; ch'è
: trovò la birbona una traccia da farsi stimar una santocchia, ma però simile a
, 6-158: se la compensazione sia da stimar propulsazione, se resti cancellata l'ingiuria
/ che la fè che mi desti / stimar non vogli un zero? metastasio,
, 1-7-32: dunque vorrà sacripante / stimar ciascun di noi proprio un ragazzo, /
forse fuor di proposito, né da stimar leggieri ed inutile considerazione, il discorrere
de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente. petrarca, 35-2
che di ricchezza e vita / sempre stimar più tra li saggi vidi. aretino
citolini, 2-14: oh non è da stimar più senza comparazione ogni picciol omiciuolo ben
• campanella, i-22: viene a stimar per dio suo la propria astuzia macchiavellescamente
esser proprio de gli uomini magnanimi lo stimar poco la vita per servigio publico,
che non credono che di loro si possa stimar veruno manco, non temono d'offendere
per mio peggio / vidi nel suol natio stimar, proteggere, / più di un
. bargagli, 1-26: pur dovete stimar giusto il mio ordin preso dello '
qui molto stimato, e lo fa stimar particolarmente l'aver in mano e sotto
, che sotto quell'abito voglion farsi stimar signori e gentiluomini, e in tal
creato, che all'abito la dovete stimar persona bassa, in passando le toccò
, i-406: come... dobbiamo stimar santa nella nostra cittade la castitade,
fussero onesti e buoni non si potrebbe stimar lodevole quel con- siglioj, g.
umano. ariosto, 42-65: stimar non sa se sian magiche larve, /
caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve / verso quest'
caldo e verno, / lo dèi stimar per un momento breve / verso quest'altro
buona disposizione dei lor corpi è da stimar che sia il nutrimento, di che
flagello per la carne, che poco stimar la vita o meno la morte puot'essere
sarà il vederla: oltre a che molto stimar dobbiamo il cominciare il nostro primo diporto
metafora, e per conseguente epiteti metaforici stimar si deono. tasso, 8-3-1140: non
fusser onesti e buoni, non si potrebbe stimar lodevole quel consiglio. pallavicino, 1-131
efficaci e di maggior vivacità e forza stimar si deono. bruno, 3-242:
, de la sua ricchezza / mi facìeno stimar. lotto del mazza, 34:
loro, da chi la considera attentamente stimar si potrebbe quella grand'opera. crusca
altro errore ch'ella scrive, cioè di stimar più gli of- ci, ch'
milizia [dei polacchi] è da stimar molto per esser propria del paese e non
renieri, xxxvi-73: dell'altiero tebro che stimar de- vesi? trarre / vuol ne
mio peggio / vidi nel suol natio stimar, proteggere, / più di un uomo
è lieta l'arte. / ma non stimar perciò ch'ella i pensati / ordini
sia, non per questo si doverà stimar turbata quella ornata felicita. -come
questo sfugge l'incontro: puossi perciò stimar costui interiormente confessarsi inferiore e perdente.
vecchio et ho perduto li denti a stimar carte e libri. -perdere il
e i fumi, / è cosa da stimar, ma se presumi / l'un
. un prodigio di perversione? stimar tanto i vantaggi propri che avessero da
vien ch'un picciol punto / lo può stimar chi da terra il mira.
lo sboccare da qualunque cantone, a stimar ciascun di loro plurifìcato? =
porpora, mentre l'opinion sua mi fa stimar da molto più ch'io non sono
e questo sfugge l'incontro; puossi perciò stimar costui interiormente confessarsi inferiore e perdente.
. frachetta, 510: è da stimar più nella guerra il valor dell'
il sospetto; né sempre ribaldo / stimar si dèe chi pone al fallir freno
6-158: se la compensazione sia da stimar propulsazione, se resti cancellata l'ingiuria
alfieri, 8-328: i vostri avi stimar santi pruriti / que'ch'avevam quaggiù
. f. frugoni, i-71: peggio stimar si dèe di colui che decide con
punto il contrario di quello che veramente stimar si dee. g. michiel
di tutte queste parti importantissima si dèe stimar che sia l'intessimento et il connettimento
1-19 (i-219): né minor errore stimar si deve che commettino quelle donne le
ciò che altrui è naturale più durabile stimar si deggia e più radicato che ciò
e della plebe, per parer di stimar ogni qualità di persone. g. mtchiel
usitata e, per la rarità, da stimar più. tasso, ii-24: i
, 533: un'essercito raunatìccio è da stimar poco in rispetto d'un altro di
gione non s'ha da stimar vero questo numero e questo tesoro,
cossi ho da ponere tutti in certa equalità stimar tutti parimente, aver ogni cosa per
più efficaci e di maggior vivacità e forza stimar si deono. baldi, i-49:
oltra. tolomei, 3-131: ne bella stimar si deve quella lingua la quale non
la su a ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente. -per
. piccolomini, 10-318: si può stimar ch'avvenisse che questo nome squola
questo mi par così leggeri e da stimar così poco che per ciò non debbe
rinunzia al mondo, e le facevano stimar bello e lieve il sacrifizio per il
57-34: non penso già che sia da stimar poco che tutte le concavità si debbono
a ripigliar corazze e lance / ed a stimar l'onor più che la vita.
: esser proprio degli uomini magnanimi lo stimar poco la vita per servigio publico,
gioie sono di valore, non si possono stimar così su due piedi. venite a
(i-219): né minor errore stimar si deve che commettino quelle donne le
m'è ri spettàbile, stimar questo terzo ['la risurrezione'] un degl'
volgar., 4-12: il savio dèe stimar la virtù della vite, imperocché quella
valentino: la fede de'quali quanto stimar si deva, a tutti i prìncipi cristiani
mi so risolvere se veramente si possin stimar parole scortate. gigli, 2-21: tolto
e questo sfugge l'incontro; puossi perciò stimar costui interiormente confessarsi inferiore e perdente.
da cortona,... può stimar ben impiegato il viaggio preso dal settentrione.
e di moto o dichiarativi vrebbe stimar temerità il non si quietare nelle opinioni
vico, 4-i-813: cotal anfania si dèe stimar impostura simi- gliante a quelle degli oracoli
frachetta, 829: non sono da stimar per disleali coloro che lasciano l'amicizia e
maestà, così mostrando / poco o nulla stimar la lor potenza / e di non
1-66: non per questo abbiamo a stimar che queste potenzie sieno sottomesse alla ragione.
a punto il contrario di quello che veramente stimar si dèe. guanni, 2-7:
che flagello per la carne, che poco stimar la vita e meno la morte puot'
. gualdo priorato, 272: soleva stimar gli augùri e regger le sue azioni
già, ma poveri e mendichi da stimar sono. dante, par., 3-20
de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente. intelligenza,
vino, che vanno alla stimaria a farlo stimar per li daci. informazione delle cose
sempre è assaissimi navili di vino per farlo stimar a sti- madori publici. cellini,
. f. frugoni, i-71: peggio stimar si dèe di colui che decide con
metafora, e per conseguente epiteti metaforici stimar si deono. fagiuoli, vl-65: eran
, riuscì piombo, / ch'oro ei stimar della più alta lega. c
bocca. dolce, 6-73: è da stimar che quella pietra sia contra a tutte
pantera, 1-84: pero si hanno a stimar molto le impavesate e veder che siano
et al vestire / non eran da stimar nate umilmente. giordani, v-7: dobbiamo
così fatta; e tanto si debbono stimar peggiori, quanto sono di setta più lontana
e nel fior suo vigoroso s'ha da stimar che sia la metafora, quando da
.). prezzolini, 3-464: stimar più lo scritto sgrammaticato e asintattico d'