non ha a fare altro, che a spregiare le ricchezze. compagni, 1-22:
antiscolasticismo e antiaristotelismo, condussero poi a spregiare i ragionamenti pedanteschi o goffamente capziosi.
antiscolasticismo e antiaristotelismo, condussero poi a spregiare i ragionamenti pedanteschi o goffamente capziosi.
. honnir, dal frane, haunjan 'spregiare '. aunito (part.
amatori della virtù, facevano professione di spregiare le ricchezze, concertavano contro al dolore
antiscolasticismo e antiaristotelismo, condussero poi a spregiare i ragionamenti pedanteschi o goffamente capziosi,
cantina. -portare in cantina: spregiare, tenere in scarsa considerazione (un'
non a caso e fortuna; e ammaestrane spregiare il mondo, a accostarsi a dio
menavano i cavalli all'acqua, faceano spregiare, e dire onta e villania, chiamando
alberti, 133: facevano professione di spregiare le ricchezze, concertavano contro al dolore
l'amicizia, viziare la consanguinità, spregiare ogni costume? davila, io: benché
contónno). ant. disprezzare, spregiare, vilipendere. iacopone. 70-45:
, e di tomaso a kempis per spregiare la vita: quando la morte vi chiamerà
correzione del tuo padre, e non spregiare la legge della madre tua, acciò
363: avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire lussurioso
. croce, i-1-141: è da fatui spregiare e deridere chi ricostituisce un testo autentico
. ant. disonorare, vilipendere, spregiare. guittone, i-25-258: nulla
considerare indegno o inutile o vano; spregiare, tenere a vile. mazzeo di
quanto si accusi la generazione attuale di spregiare gli antichi modelli, non mai come
naturalmente a un'esaltazione religiosa che faceva spregiare la vita terrena; curar poco i
. croce, i-1-141: è da fatui spregiare e deridere chi ricostituisce un testo autentico
la santa fiera / già si vedean spregiare per coloro / ch'eran pastor de la
escel- lenzia e franchigia della mente debbi spregiare il non avere avuto da lei uno
di turbazione contro alcuno, 0 di spregiare altrui. boccaccio, dee., 4-7
tr. (insprègio). ant. spregiare, disprezzare. passavanti,
= comp. da in-con valore intensivo e spregiare (v.). insproccare,
3-74: quando io v'ammonisco a spregiare il mondo, vi vengo ad invitare alla
: il frate molto la confortò dello spregiare il mondo et accostarsi a dio,
elevatezza d'ingegno, che gli fa spregiare i lenocini e gli artefizi letterari. rovani
. [tommaseo]: se vedranno te spregiare l'oro come lotame, commossi da
1-ii-513: avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire lussurioso
, v-949 (124-11): correste a spregiare oro e a mercar fama. caro
per quanto si accusi la generazione attuale di spregiare gli antichi modelli, non mai come
. marsili, 14: non si dee spregiare un soave cibo, perché non sia
ma volsesi alla più sicura via di spregiare le cose del mondo e le pompe
alto animo essere piano e tranquillo e spregiare le 'ngiurie e l'offensioni. boccaccio
.. avere il compagno in odio, spregiare il compagno, avergli invidia e maledirlo
: chi vuole seguitar cristo perfettamente dee spregiare pena e morte. gherardi, 1-ii-385
dei, li quali elegesti pergiurando di spregiare contennere. l. giustinian, 1-28
quasi dimostrativamente, con l'aria di spregiare in qualche modo il personaggio pubblico che
gioveranno a indurre la gioventù a non spregiare onesta compagna e a desiderare propagazione,
alto animo essere piano e tranquillo e spregiare le 'ngiurie e l'offensioni. della
persone circostanti per non giudicare e non spregiare. gadda conti, 1-12: fino
potuto provvedere i cibi. -disprezzare, spregiare. boccaccio, 9-16: o quanto
gioveranno a indurre la gioventù a non spregiare onesta compagna e a desiderare propagazione,
ad usare a buoni studi, a spregiare i giuochi de la vanità, a fuggire
purgarsi da ogni conta- gione corporea, spregiare le cose terrene e solo intendere alle
: 'puzzone ': chi affetta di spregiare o non curare persone o cose,
santi... desiderano di spregiare il mondo e riducere il movimento della mente
rinfanciullisce, passalo benignamente, e non lo spregiare nella tua forza. tommaseo [s
6. non attribuire valore, rifiutare, spregiare. ciampoli, 303: idolatria d'
abominevole cosa è che i cristiani debbiano spregiare la santa povertà, la quale il
bel da scriver. -ant. spregiare. anonimo genovese, 1-1-257: prumer
del secolo tre sono le piùspeziali, cioè spregiare abondanza di ricchezze, desiderarebeatitudine, chiararsi ne
persone circostanti per non giudicare e non spregiare. 11. fissare principalmente
tre sono le più speziali, cioè spregiare abondanza di ricchezze, desiderare beatitudine, chia-
. = agg. verb. da spregiare. spregevolézza, sf. condizione di
= agg. verb. da spregiare. spregiaménto, sm. ant.
. = nome d'azione da spregiare. spregiante (part. pres
spregiante (part. pres. di spregiare), agg. disus.
= comp. di spregiante. spregiare (ant. spreggiare, spreiare, spresare
spresare, sprescia re, spregiare, sprexìaré), tr. (sprègio
hai veduto... tre ragioni da spregiare gli onori e l'altezza del mondo
tozzo o col dir male o spregiare o compassionare ogni infelice che non abbia
. marsili, 14: non si dèe spregiare un soave cibo perché non sia in
: chi vuole seguitar cristo perfettamente dèe spregiare pena e morte. fiori di filosafi,
alto animo essere piano e tranquillo e spregiare le 'ngiurie e l'of- fensioni.
: donna, deh! non mi spregiare, / ch'io saprei così ben fare
= agg. verb. da spregiare. spregiato (part. pass
spregiato (part. pass, di spregiare), agg. (ant. sprecia
fattamente. = nome d'agente da spregiare. sprègio1 (ant. sprèggio
orinale. = deverb. da spregiare. sprègio2, sm. ant
cominciò ad usare a buoni studi, a spregiare i giuochi de la vanità machiavelli,
considerare di poco valore; sottovalutare, spregiare. lapidario estense, 142: non
-considerare di poco conto, sottovalutare; spregiare. alberti, i-250: voi testé
azione. -tenere a, in spregio: spregiare. -tener osservato: osservare. -tener
con disprezzo o indifferenza; disprezzare, spregiare. cavalca, 11-17: o anima
cagione di turbazióne contro alcuno o di spregiare al trui. seneca volgar
l'unitarismo teologico della metafisica tendeva a spregiare. = deriv. da unitario-,
tr. ant. tenere a vile, spregiare, non degnare di alcuna considerazione.