immoto silenzio supino / della campagna, spossata / dall'urlìo delle pazze cicale,
lustri, 1-2-15: la terra defatigata e spossata conti- novamente col medesimo seme, non
414: ma che farà la già spossata e stanca / schiera gentil se, poi
ti scrissi. serao, i-614: spossata, esausta da una spaventosa emorragia, dopo
nostra; la quale... spossata talvolta e mancante d'energia, leggermente reagisce
della sensibilità nostra; la quale, o spossata talvolta e mancante d'energia, leggermente
, 1-i-628: perché la città rimaneva spossata, né bastante da se stessa a
. oriani, ii-42: la francia benché spossata ancora dagli ultimi sforzi dell'impero
la fievolezza degli animali, diviene smunta e spossata, e non può dare che una
immoto silenzio supino / della campagna, spossata / dall'urlìo delle pazze cicale, /
414: ma che farà la già spossata e stanca / schiera gentil se,
gli è punta; / ver la spossata possa quasi giunta / diverso intendimento ch'
piacere amoroso. imbriani, 2-203: spossata dalla fervida / ebbrezza del piacer /
implacabile la testa. brancati, 4-15: spossata ogni capacità di finzione, e la
in sé, con aria disdegnosa e spossata. pirandello, 5-399: la cerimoniosa
investe di dispetto e poi si perde spossata nella solitudine. -in partic.:
no gli è punta / ver'la spossata possa quasi giunta / diverso intendimento c'
difesa. monti, 16-148: langue spossata la sinistra spalla [di aiace] /
inquietudine modificava in fine senza tregua la spossata espressione del suo viso e del suo
: questa punta d'una cosa sì spossata e sì piccola non teme di porsi
pesti. serao, i-890: si levava spossata, con la bocca amara e pastosa
religione gravava, e da quella mente spossata nel decadimento della fantasia italiana assumeva forme
più chiaramente il perché la terra venga più spossata da alcune che da altre piante.
e il già rattiepidito amore per la spossata speranza a questa liberalità di messer ansaldo?
bocchelli, 1-ii-290: sentì, dalla spossata e ineffabile felicità di puerpera dopo il travaglio
vigorosa, giulia toccata e un poco spossata e trasognata. 3. che
portata nelle ore di luce dalla folla spossata che riaffluiva dai dintorni, non riattecchiva
portata nelle ore di luce dalla folla spossata che riaffluiva dai dintorni, non riattecchiva
urlava per trattenere coteste immagini; ricadeva spossata sui guanciali. -ritornare giù dopo
scende come quel passo, leggera e spossata. -ondeggiamento dei fianchi nel camminare
. moravia, 23-36: ha l'aria spossata, esausta, il sudore gli ruscella
. ghislanzoni, 16-148: poiché ti senti spossata e malata, io. privarsi
no gli è punta; / vèr la spossata possa quasi giunta / diverso intendimento ch'
i tuoi nervi e non rimanga affranta e spossata la forza vitale. bilenchi, 14-205
raccolse in sé, con aria disdegnosa e spossata. moravia, viii-72: fui colpito
: fui colpito dall'aria stanca e quasi spossata che traspariva dal suo viso, più
silenziosa ed inerte, con un'espressione spossata, e talvolta quando io parlavo con
immoto silenzio supino / della campagna, spossata / dall'urlìo delle pazze cicale, /
: fa bene quel buio / alla vista spossata dai troppi lampioni. -basso
tutti udivano quell'ultimo filo di voce spossata. 2. prostrato, abbattuto
io, consapevole al tutto della mia spossata eloquenza e del vostro più che limato giudizio
per dire. passeroni, 1-225: la spossata fantasia / rallegrar cerco coi carmi /
religione gravava, e da quella mente spossata nel decadimento della fantasia italiana assumeva forme
e il già rattiepidito amore per la spossata speranza a questa liberalità di messer ansaldo,
giunti a tempi che la grecia era spossata e guasta. mazzini, 41-61:
. mazzini, 41-61: quando, spossata dalle lunghe conquiste e guasta dalle corruttele
tra noi lentamente, la finanza è spossata, tutte le risorse straordinarie sono da
l'acqua nel primo caso viene stracca e spossata, con quel languido moto che può
con questa, riuscirebbe cattiva, cioè spossata. lorenzi, 1-107: né il
ricchi di quell'epoca, era vessata e spossata dall'arredo. spossatore, agg.
239: lascio considerare a chicchessia quanto spossata rimarrebbe la forza dell'acqua e quanto più
l'acqua... viene stracca e spossata. pirandello, 8-338: quella triste
immoto silenzio supino / della campagna, spossata / dall'urlìo delle pazze cicale, /