ampi volumi. monti, 13-724: spezzò la nemica asta, che mezza / rimase
figur. nieri, 264: spezzò piatti e bicchieri, poi agguantò l'uscio
aveva ancora fatto testa che la gomena si spezzò. -figur. zanobi da
, 478: ei tauro immane le strambe spezzò, / e mugghiò ne l'arena
. compagni, 1-16: egli spezzò gli armari e stracciò gli atti.
l'unghie e le penne, / spezzò del barbazzal le piastre grosse.
con tanta tempesta e fortuna, che ci spezzò le bonette della vela, ed avvolseci
la testa con tutta la persona, spezzò la briglia, e voltosi dietro
fece un occhio come un calamaro, spezzò un braccio a giovenale, ruppe la
. / quando urtò, forviò, si spezzò, corse / in fumo e fiamme
strapparlo [il dente] glie lo spezzò in bocca, rimasene nelle gengie le radici
. alvaro, 9-291: il ragazzotto spezzò una tavoletta di cioccolata e la strinse
tanta confusione di se stessa che la spezzò. d. bartoli, 37-116: mai
in molte parti [la folgore] spezzò, e la stanga volta in arco
giudici immaginari. gozzano, 466: spezzò il nastro, prese le lettere con mani
fece un occhio come un calamaro, spezzò un braccio a giovenale, ruppe la ga-
come un cataclisma intimo, che la spezzò in due. tra le due parti
ed affrica a le spalle, / spezzò l'alpi col foco e con l'aceto
: allora / qualche cosa tremò / si spezzò / nella torre e, quasi /
a poco. gozzano, 466: spezzò il nastro, prese le lettere con
/ quando urtò, forviò, si spezzò, corse / in fumo e fiamme per
e ferìo galgo sopra uno scudo, e spezzò lo scudo e falsò l'asbergo,
vento. ariosto, 2-76: ben si spezzò [il ramo]; ma tanto
impetuoso di fingallo, e in due / spezzò lo scudo al giovinetto. cattaneo,
con un sasso il pastorello ebreo / spezzò le corna al filisteo gigante.
come un cataclisma intimo, che la spezzò in due. tra le due parti è
] che quasi del tutto ruppe e spezzò quello proponimento che 10 davanti reputava fortissimo
. alvaro, 7-77: l'igienista spezzò il suo pane con gl'intervenuti,
.. urtò, forviò, si spezzò, corse / in fumo e fiamme per
evo oscuro che alfine una mano temeraria spezzò la lampada e domò sotto il frantume
l'invitta rocca e de'vassalli, / spezzò gli orgogli a le rubelle fronti.
principiò a fumare, taci... spezzò il guscio dell'uovo e fece tatto
, la commozione di mauro mortara si spezzò a un tratto in striduli singhiozzi, molto
il proprio piatto a due mani, lo spezzò d'un colpo sulla tavola. palazzeschi
fortuna, che il timone si spezzò di nuovo. e. stampa,
, nascondere. salvini, 22-121: spezzò un ramo colla grassa / mano,
gran diluvio d'acqua arno ruppe e spezzò la porta di s. miniato per forza
imbrocca, / e ne lo scudo gli spezzò la lancia. b. davanzali
dita pure, / ostia che si spezzò prima d'avere / tocche le labbra del
urtò con impeto tale, che ne spezzò una a mezo piede dal ferro.
l'acqua salata: l'osbergo se li spezzò in dosso per la infìatura. vita
tigre ircana. testi, i-150: spezzò la terra, e pose / natura avara
. come un cataclisma intimo, che la spezzò in due. b. croce,
capo, e come fosse vetro / lo spezzò sì, che quel cavallo estinse:
la tempesta / napoli attinge; e già spezzò la lenta / sbarra e le
finalmente. ariosto, 2-76: ben si spezzò [il ramo], ma tanto
tempeste in calme. / già di morte spezzò l'armi orgogliose. fagiuoli, xv-54
il mazzapicchio percosse successivamente i mostriciattoli, spezzò le teste come bocce di vetro. moravia
mazza metallica, che lo scudo del bretton spezzò quasi tutto... bretton
l'arte de l'oratore, nondimeno spezzò tutta quella certezza, o più tosto
670: quel provisore... spezzò l'imagine di nostra signora, il
mortaio, così tutta gli le ruppe e spezzò. m. fiorio, 324
incastro della punta di dietro e glie la spezzò di netto. indarno il telamonio aiace
con tante porte feltrate. il motivo si spezzò di colpo. riprese, ma per
, 5-132: pria d'ogni altro / spezzò del mare il murmure tremendo. idem
vento con tanta tempesta e fortuna che ci spezzò le bonette della vela. f.
tutti [legami] amor ruppe e spezzò, sì come molto più potente di lei
[il carro], forviò, si spezzò, corse / in fumo e fiamme
morte è stata sì superba / che spezzò il nodo ond'io temea scampare.
come l'ingenua purità della religione, spezzò i ferri della tirannide, attaccò ogni sorta
morte è stata sì superba / che spezzò il nodo ond'io temea scampare, /
la minestra. d'annunzio, ii-69: spezzò [elena] 11 suo ultimo dente
un bastone in mano col quale egli spezzò e percosse e abbatté a terra le più
invece come un cataclisma intimo, che la spezzò in due. tra le due parti
invasato urtò con impeto tale che ne spezzò una a mezo piede dal ferro e
alla bestiale, e la lastra si spezzò. borgese, 6-97: avevo la bacchetta
ferro della ronca insieme con tasta si spezzò in mille pezzi, non senza maraviglia
gittò in acqua, sebbene e'non si spezzò, come bene spesso egli avviene a
peloso e 'l biondo artù, / spezzò, sminuzzolò, mandò fra i più.
plettro febeo col divin stile / de'macigni spezzò l'aspra durezza. m. c
si diede del pomo nelle labbra e si spezzò due denti. manzoni, pr.
boccaccio, vii-220: dalla qual risurgendo spezzò porte / del scuro limbo, scarcerando
strane guise / con la possente man spezzò l'intero. goldoni, x-1197: il
far resistenza all'impeto del fuoco, si spezzò in molti pezzi. carletti, 253
talli ari. ma la ruota si spezzò immantenente e san giorgio fu trovato ch'
vento con tanta tempesta e fortuna che ci spezzò le bo- nette della vela. cinelli
] gittato in olio non si spezzò, reggendo inoltre al tremore cagio
75: in questo il filo si spezzò e il fuso cadde: ella non si
canto udendosi un altro terremoto, si spezzò l'altra sommità del monte ch'era
dita pure, / ostia che si spezzò prima d'avere / tocche le labbra del
con tanta tempesta e fortuna che ci spezzò le bonette della vela ed awolseci la
l'infame bosco / e la statua spezzò fiera e sanguigna / il buon osìa,
già la poderosa lancia d'enea sperto-di-guerra spezzò lo scudo, ché la rattenne la
in acqua. sebbene e'non si spezzò,... nondimeno si vedeva
resistenza ah'impeto del fuoco, si spezzò in molti pezzi. scaino, xcii-ii-312:
annunzio, iv-1-454: perché non mi si spezzò un viscere vitale e non restai là
. spiccò le teste dal busto, spezzò le braccia e le gambe, e 'l
, vii-220: dalla qual risur- gendo spezzò porte / del scuro limbo, scarcerando quegli
si mosse, e le scosse catene spezzò. mazzini, 55-292: ù popolo
] awicinossi / irata e il giogo gli spezzò. turbate / si sviar le cavalle
vinse: / a la rocca del sen spezzò lo smalto, / entrò superba,
: e nervi ed osso / ruppe e spezzò la sconcia pietra. tarchetti, 6-i-484
racchiuse, li quali tutti amor ruppe e spezzò, sì come molto più potente di
chi col fare a mffa raffa, / spezzò fiasco, boccal, bicchier, caraffa
percosse a mezzo il ventre / enòmao. spezzò l'asta l'incavo / della corazza
dita pure, / ostia che si spezzò prima d'avere / tocche le labbra del
brancatì, ii-165: spezzò la contrazione che le saldava le labbra
] frassini antichi ed elei altere, / spezzò cerri robusti e querce eccelse. magazzini
piatto sbreccato e una forchetta, gli spezzò un panetto fresco e stette a guardarlo
tesa, uno sbuffo di vento terribile la spezzò in due. borgese, 1-273:
rosse urine e lo sterco, / spezzò il suo ultimo dente / per rodere gli
boccaccio, vii-221: dalla qual risurgendo spezzò porte / del scuro limbo, scarcerando
il cielo, arso dall'ira, / spezzò le stelle e ne scagliò le scheggie
a fumare, taci!.. spezzò il guscio dell'uovo e fece l'atto
in casa... non spezzò il letto da sposo, il cassettone d'
, fu percosso in una coscia e gliela spezzò. galileo, 1-1-207: prego vostra
cerèbro, / riuscì per la nuca, spezzò l'osso / del gorgozzule e sgangheragli
'abbazia'. ma la rivoluzione dell'ottantanove spezzò questi duri legami. = deriv
una gran rovina di vento, si spezzò. 9. congiunto, unito
scudo / diè colla lancia e non spezzò l'acciaio, / ma s'inchinò la
corda marcia, a metà sospensione, si spezzò, e la grimalda ritonfò giù,
della piazza del comunale, il nonno spezzò l'osso della gamba. bonsanti, 3-ii-85
poderosa lancia d'enea sperto di guerra spezzò lo scudo, ché la rattenne la piastra
il cielo, arso dall'ira, / spezzò le stelle e ne scagliò le scheggie
tutti, rese grazie a dio e lo spezzò; ed egli primo si mise a
elli fue morto... meleager lo spezzò di sua mano. costume era in
porci... e giovanni me li spezzò e aconciòlli per insalare.
cammelli, 55: pianselo amore e spezzò la faretra. dell'uva, 226:
bastone in mano col uale egli spezzò e percosse e abbatté a terra le più
: morte è stata sì superba / che spezzò il nodo ond'io temea scampare.
, li quali tutti amor ruppe e spezzò, sì come molto più potente di
la donna, ma contenta. e spezzò crocchiando la mentina. -macinare
e un'automobile arrangolata e stridente lo spezzò al suolo. -sciogliere il ghiaccio
dell'acque de la morte, fracassò e spezzò lo 'mperio di faraone, cioè del
come un cataclisma intimo, che la spezzò in due. -intervallare con soste
silenzio. montano, 1-304: floriana spezzò per prima, con uno strido acuto
gli venne su una commozione che gli spezzò la voce. -emettere un grido
un grido. aretino, 14-121: spezzò con tal lamento un forte grido, /
venire per un canale del re, si spezzò la barca nel fiume e perdessimo quanto
resistenza all'impeto del fuoco, si spezzò in molti pezzi. leoni, 287:
: / quando urtò, forviò, si spezzò, corse / in fumo e fiamme
di tanta forza che la testa gli si spezzò. guido delle colonne volgar.,
canto udendosi un altro terremoto, si spezzò l'altra sommità del monte, ch'
seder loro al fianco che l'isola si spezzò dividendosi in due parti uguali. corazzini
due dita pure, / ostia che si spezzò prima d'avere / tocche le labbra
attaccata alla finestra quando fu a mezzo si spezzò, e così lì cascando, non
, 87: infine la sua vita si spezzò in un ultimo, ormai silenzioso accesso
giungere agli alti gradi dell'arte, spezzò la penna dell'artista e si fé
, 9-21: uangoscia a questo punto gli spezzò le fila di quei pensieri che essa
la moglie, poi preso l'accettino, spezzò il letto da sposo, il cassettone
. saccheggio. ottimo, ii-146: spezzò le porte, dalle quali ha tratti pondi
la testa con tutta la persona, spezzò la briglia, e voltosi dietro alla cavalla
sdegnato, della legge / le tavole spezzò, che in mano avea.
. averani, il 144: non si spezzò, ma tentato colla lima, [
, iv-1-454: perché non mi si spezzò un viscere vitale e non restai là su
canto udendosi nu'altro terremoto, si spezzò l'altra sommità del monte, ch'era
una voltolata; onde cadendo a terra si spezzò la fronte. = deriv.
le rosse urine e lo sterco, / spezzò il suo ultimo dente / per rodere