numero; fitto; frequente; che spesseggia. livio volgar. [crusca)
e lascia seccare. arici, i-237: spesseggia il sale, e puro zolfo
al centro della citta; la gente spesseggia; gli uomini si fermano per lasciarci
] ed a miglior pastura; / spesseggia il sale, e puro zolfo intridi
suoi sozi, in casa / la criside spesseggia, e con lor parte / le
quel cacciatore più vecchio ci spessica (spesseggia, ci viene spesso) per queste
. b. fioretti, 2-4-61: plauto spesseggia negl'idiotismi, è pieno sempre di
casa la chiamasse. grossi, ii-570: spesseggia il martellar della campana. guerrazzi,
il nome degli schiavi divien più raro e spesseggia al contrario quel dei coloni. carducci
20- 352: intanto nonna comare spesseggia il bere, dando gran laude a
, ricada, sopra il tenue fianco / spesseggia il tremolìo de l'arid'ala.
/ sì forte scocca i colpi e li spesseggia / che mal ne sta qualunque can
in abbondanza. arici, i-237: spesseggia il sale, e puro zolfo intridi /
iii-93: in pingue suolo / i filari spesseggia, ché infecondo / mai non fu
97: il lupo rapitore delli uomini spesseggia i passi cautamente alla preda.
quel cacciatore più vecchio ci spessica (spesseggia, ci viene spesso) per queste parti
cicada, sopra il tenue fianco / spesseggia il tremolo de l'arid'ala.
, sciolte e rimate, che sopravanzano, spesseggia assai vistosamente la gufaggine sepolcrale di young