un chi, ma di suono alquanto spaso e allungato, per così dire,
e ne'sacrifizii; era lungo, spaso e piatto verso la metà; i suoi
pressione più espasa. = da spaso, forma antica del part. pass,
finalmente a terminare in un labbro assai spaso a modo di tazza arrovesciata, con
dei lascivi] ornai s'è tanto spaso / che fa venirmi la mostarda al naso
giovane... era sì spaso per il chiostro come un somaro del mese
viaggio verso babilonia, 122: il bassà spaso al gran signor che li venia drieto
. e letter. spanso, spanto, spaso). distribuire alquanto largamente e uniformemente
centro-merid., femm. sostant. di spaso. spasale, sm. ant
tego. = deriv. da spaso. spasare, v. spacciare1
= deriv. da spasmo. spaso, agg. ant. e letter.
camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina risplendevano
, 37: la man grava d'uno spaso / aureo vaso, / ch'ad
di donna tese a reggere un piatto spaso di caltagirone su cui il venditore faceva
che ghiribizzo gliene chiappa, / ponsi spaso cappello e con un nero / ampio mantel
ii-5-16: tosto con crin disordinato e spaso / venne in veste da camera frattanto /
in 'chi', ma di suono alquanto spaso e allungato. 11. locuz
). spasso (ant. spaso, spazzo), sm. attività piacevole
cenai con bronzino; e andamo a spaso dalla porta al prato. magalotti, 9-1-251
grande è il fulminacchio che vi è spaso / e dà le matte strette agli occhi
, ii-5-16: toto con crin disordinato e spaso / venne in veste da camera frattanto