sapea che in certe catapecchie / era lo spasimato di parecchie. manzoni, pr.
i il ganzo, il vagheggio, lo spasimato, / il cavalier servente, il
ma qui non c'è da far lo spasimato, / né la fanciulla da
su la bara, vorrà fare / lo spasimato. -fare un cimitero, un
, / di posta corre a far lo spasimato. note al malmantile, 2-656:
e dolorosi desiderii. = da spasimato (v.), con il pref
, / e vuol mettersi a far lo spasimato. verga, ii-493: il pigna
/ il ganzo, il vagheggin, lo spasimato. foscolo, xviii-156: la madre
a far il bello, a far lo spasimato. leopardi, 23-98: poi di
donna appunto perché due ore prima aveva spasimato con un altro, gli salì dal
andate qua e là, facendo lo spasimato ed il leccardino. bocchelli, 18-i-241:
eh? manzoni, di fare lo spasimato di chiunche ha buona borsa, e poi
: io... n'ho uno spasimato martellaccio, om'è da credere.
segnato, tanto più disperatamente ella avrebbe spasimato tra i freddi muri del monastero.
con le mani a cintola si vanta spasimato / de la sofferente, oppressa,
così riarso d'amore, quel così spasimato della sete del desiderio di saziarsi di dio
su la bara, vorrà fare / lo spasimato e l'ammartellato / d'amore.
posto di bello, e, facendo lo spasimato di tutte le dame, arrivò a
senno; né vi son arti di spasimato in cotal rea passione ch'ella tutte non
: farvi vedere nel mal luogo, fingendosi spasimato delle più logore e dismesse e co'
a far il bello, a far lo spasimato. manzoni, pr. sfi.
che in certe catapecchie / era lo spasimato di parecchie. -analogo tessuto più
con le mani a cintola si vanta spasimato / de la soffrente, oppressa,
io mi mostri all'amante sfegatato e spasimato delle sue bellezze, che io li faccia
che con le mani a cintola si vanta spasimato / de la soffrente, oppressa,
di aurelia, ma spassionato e non spasimato, e fa'riflessione di poi se sai
il ganzo, il vagheggin, lo spasimato, / il cavalier servente, il cicisbeo
giorni dopo, tito morì, dopo aver spasimato tutta la notte, gridando e intorcinandosi
.. tanto più disperatamente ella avrebbe spasimato tra i freddi muri del monastero. cassola
e del salvatico: egli poi non spasimato con un altro, gli salì dal più
più cupo delranima. n'è tanto spasimato. bacchelli, 2-xix-608: giudiziosa e serena
spasimatamente martoriandoli. = comp. di spasimato. spasimato (part. pass
= comp. di spasimato. spasimato (part. pass, di spasimare)
croce, ii-6a: se aviene che lo spasimato non inchini né in l'una,
può e a morire nel suo vivere spasimato. targioni tozzetti, 5-30: una donna
i-274: sotto quel fazzoletto, era lo spasimato sembiante. -sm. dolore
mi mostri all'amante / sfegatato e spasimato delle sue bellezze. tassoni, xvi-658:
eli coloro che sanno, aristotile, spasimato. d'erpillide meretrice, divenir sacrilego
riccone deh'imperio e faceva sempre lo spasimato della povertà. muratori, 6-401:
: con le mani a cintola si vanta spasimato / de la sofferente, oppressa,
sentimento e gustatala per affetto, con spasimato desiderio, speculandosi nella divina maestà,
, guardando negli occhi il fratello con uno spasimato ardire. 5. desiderato
ad altro se non a fare lo spasimato. razzi, 8-56: la natura di
queste femminac- ce è di fare lo spasimato di chiunche ha buona borsa, e poi
veggiam come vien trattato / un fedele spasimato, / un costante che non osa
e so che don fernando mi fa lo spasimato. c. gozzi, ii-165:
farneticare che il dottorino mi facesse lo spasimato. -per estens. amante.
: qui non c'è da far lo spasimato, / né la fanciulla da menare
fu repentina innamorato 7 e muoio spasimato / d'una donna crudel, secca,
predicazione chi, per salvarci, ha spasimato sopra d'un legno, gridando:
prima di lui avevano come lui atteso e spasimato. -cosparso di materie venefiche