nella mia fronte buia? / vi sovviene? idem, iv-2-1341: ho avuto
. redi, 16-vii-146: or non sovviene a v. s. illustriss.,
assai ben toccate, per quanto me ne sovviene. carena, i-159: balaustri,
ben toccate, per quanto me ne sovviene. carena, i-174: ballatoio, lunghissimo
mio padre. sbarbaro, 1-201: mi sovviene la fanciulla che, nel paese di
sento sopraffatto, / allor che mi sovviene la billera, / che antigono le
sole. redi, 16-iii-238: ora mi sovviene delle chiocciole col guscio e de'lumaconi
costì nella stessa materia; né mi sovviene d'aver visto composizione che burli così
aristotele se ne trovano, per quanto mi sovviene, delle calzantissime [di comparazioni]
pentèlico, de'tuoi pastori / mi sovviene selvaggi / ne'chiusi di creta e di
la qual dianzi lasciai, se vi sovviene, / che in sul caprinfemal,
-oh dio! non mi sovviene. -orsù, non vi stillate il
grano. galileo, 415: come non sovviene a questi tali, che quando fusse
loggie. algarotti, 3-303: mi sovviene che monsignor bianchini con- ghiettura che nel
mare. vallisneri, i-296: mi sovviene, ch'essendo un giorno con certi
. sbarbaro, 1-38: mi sovviene il muretto sopra noli dove indugiai un
. redi, i-551: ora mi sovviene delle chiocciole col guscio e de'lumaconi
297: un'idea, un'idea non sovviene, alla fatica de'cantieri, mentre
chi t'ascolta più? chi si sovviene / della tua povertà cogitabonda / se quando
. redi, 16-iii-238: ora mi sovviene delle chiocciole col guscio e de'lumaconi
già di tua mano / (se ti sovviene, o madre) / testo d'
-avete crapulato a bastanza. non vi sovviene del detto di marziale a canopino: improbius
lo sa. tardi lei ora si sovviene della raccomandazione: che dal vinaio andasse
. algarotti, 2-72: non vi sovviene... che noi l'altro dì
concetto e parola opportuna alla proposta ci sovviene sempre necessariamente somministrato dall'occorso di qualch'
/ pentèlico, de'tuoi pastori / mi sovviene selvaggi / ne'chiusi di creta e
valeri, 1-81: pioppette, mi sovviene quella morbida e asprigna / mattinata di
di calce e di terriccio. mi sovviene la parola del fante: 'lasciarci
'l voi? -oh diol non mi sovviene. -orsù, non vi stillate il
/ pentèlico, de'tuoi pastori / mi sovviene selvaggi / ne'chiusi di creta e
guado / della fiumana bella, vi sovviene? alvaro, 14-31: il ricevimento
d'annunzio, i-703: non mi sovviene che d'un infinito / silenzio,
senza saperlo. michelstaedter, 646: mi sovviene di certe laudi sacre del trecento e
: dice che beato è colui che sovviene al povero; però che quello è il
lo sa. tardi lei ora si sovviene della raccomandazione: che dal vinaio andasse
gridaste al giovane scolare; e non mi sovviene se foste voi, o il saracinelli
concetto e parola opportuna alla proposta ci sovviene sempre necessariamente somministrato dall'occorso di qualch'
questo antidoto, perché resiste all'aconito e sovviene a quelli che sono da esso afflitti
un bel caso che in mente or mi sovviene, / voglio narrarvi, e sia
lo struzzolo], ché non li sovviene de le cose passate. boccaccio, 21-35-
per tentare l'animo di quel che gli sovviene, perciò si chiamano schizzi.
, cioè erano disfattissimi, né mi sovviene cosa particolare. monti, v-269:
: la pietà, che quagiù gli egri sovviene, / d'umido campo al vapor
di fraude. goldoni, vii-460: mi sovviene de'teneri miei affetti con quest'ingrata
de'ricci, 332: se a voi sovviene che con una fede di baccio lavoratore
arbore con vino a mangiare, ottimamente sovviene alla stranguria: e se si darà
un pane tetro e duro, sovviene ai tempi nei bisogni della necessità
altro imperatore, e se mal non mi sovviene, in una di foca. milizia
, e mi volgeste (or vi sovviene?) / le pupille ne 'l sogno
che nelle prosperità, perché quando e'ti sovviene e aiuta nell'avversità allora tu di'
si udiva. / d'altro non mi sovviene. eravi un solo / essere,
si udiva. / d'altro non mi sovviene. eravi un solo / essere,
d'intelletto e di ragione, non mi sovviene d'aver mai né architettato, né
tutto. pino, l-1-106: mi sovviene che l'altro giorno diceste che tutte l'
languìano, e mi volgeste (or vi sovviene?) / le pupille ne 'l
giovio, 1-68: veramente non me ne sovviene più nessuna [impresa], quale
concetto e parola opportuna alla proposta ci sovviene sempre necessariamente somministrato dall'occorso di qualch'
? galileo, 3-1-190: ora mi sovviene di certo mio fantastica- mento che mi
? saba, 8: qui -mi sovviene -nell'età primiera, / del vecchio camposanto
: non tra- lascerò quello che mi sovviene d'una simile osservazione, che forse
, più prontamente e più largamente sovviene. petrarca, iv-2-67: o fidanza gentil
, giorno, ii-518: or le sovviene il giorno, / ahi fero giorno!
, 1-361: per figura, mi sovviene appunto, che passeggiando a quei giorni
, e particolarmente quello, dove mi sovviene avervi tal volta veduto parer così sbigottito,
mia. algarotti, 3-183: mi sovviene avere più d'una volta udito dire
vado? non so. ma mi sovviene / d'averla assai desiderata questa /
novellino, vi-102: messere, a me sovviene di mia gente, di mio paese
coloro che gittano il sangue e sovviene alla dissenteria. g. morelli, 288
: un libro del quale non mi sovviene il titolo, ma benissimo due pagine giallorossastre
la quale si dice che chi la fa sovviene al bisogno graziosamente, non per alcun
guado / della fiumana bella, vi sovviene? jovine, 17: quando il guado
accanto ti passo frettoloso, / né mi sovviene di pur darti un guardo.
con tutto questo almen vinto dall'importunità sovviene all'assiduo suo pregatore. d'annunzio
ma aderisce alla alma ne regge e ne sovviene / di manlio antico e del- tomaia
grasso di pecora, [la fava] sovviene, se sopra il luogo del dolore
d'annunzio, iii-1-631: ah, vi sovviene / della morte imprecata / che non
dei piedi [del bue] si sovviene con il lavargli con l'orina calda del
infermi, non visita gl'incarcerati, non sovviene di consiglio a'bisognosi. dominici,
due. sbarbaro, 2-58: mi sovviene a un tratto / del mio cammino sotto
veramente molto intrigato, né a me sovviene scioglimento alcuno. cesi, i-81:
d'annunzio, i-1108: pur mi sovviene di quell'istmo arcano, / senza
parini, giorno, ii-517: or le sovviene il giorno, / ahi fero giorno
8-viii- 69: pur ora mi sovviene il modo di poter dar sodisfa- zione
e riveder il conto a ciò che sovviene loro. gioia, 1-ii-157: la saggia
ai perigli. redi, 16-iii-90: mi sovviene d'aver fatto mangiare al leone della
si perde, se non lo si sovviene la fortuna. -di facile, di
doni, iii-245: mi stomaco quando mi sovviene d'alcuni che ho udito o soli
tradusse. nievo, 59: mi sovviene che mi accadeva sovente di perder gli occhi
che colpa ne hanno essi, fusamente ne sovviene. sabbatici, 25: data la prima
esempio più simile per ora non mi sovviene). manfredi, 1-308: scorgesi dalla
magagna. algarotti, 1-vii-48: mi sovviene avere più d'una volta udito dire
si convengano simili parlari straordinari, mi sovviene il testimonio del falereo. delfico, i-260
n-iii-849: l'amico ne'pericoli ci sovviene, ne le fatiche e ne le spese
novellino, vi-102: messere, a me sovviene di mia gente e di mio paese
ghislanzoni, 1-125: fortunatamente ella si sovviene di un protettore, cui altre volte
n-iii-1054: un'altra diffinizione mi sovviene de l'armigio: « l'impresa
nulla. gottifredi, xliv-299: vi sovviene di quella ballorda di livia, la
dimentico molto, ché non li sovviene delle cose passate, però gli avviene sì
il topazio] il flusso del sangue; sovviene alle morici colla sua virtù. crescenzi
fazione. magalotti, 9-2-150: mi sovviene d'una gentilezza che, nelle passate
, e l'uno all'altro ne'bisogni sovviene ». pea, 1-450: -che
nelle budella utilmente [il polipodio] sovviene. magalotti, 9-1-249: chi l'avrebbe
. cecchi, 5-79: qui mi sovviene la storia d'un amico assai avventuroso che
vile e di picciolo animo! non ti sovviene che tu sei entiluomo nato nobilissimamente?
. d'annunzio, iv-2-1249: vi sovviene, o chiaroviso, di quella sera?
novellare. firenzuola, 44: ora mi sovviene, bellissime donne e voi, leggiadri
, ma perché nel contare questo mi sovviene alla memoria per quinto. serra,
d'annunzio, i-1108: pur mi sovviene di quell'istmo arcano, / senza pentathlo
ombra. chiari, 3-i-142: mi sovviene bensì, ma così per ombra, come
piè, di questa guisa non mi sovviene averne veduta alcuna, il che ancora
brutto. salvini, 41-265: mi sovviene d'un orrendo contagio che al tempo
della nunziata:... esso sovviene a 800 orfani e 700 nutrici, ha
, 1-27: messere, a me sovviene di mia gente e di mio paese.
capacità. salvint, 41-72: vi sovviene pure che fu fatta instanza all'arciconsolo
sottilmente e riveder il conto a ciò che sovviene loro: la cui savia operazione ha
annunzio, v-2- 911: pur mi sovviene di quell'istmo arcano, / senza
: rinaldo vide (se ve ne sovviene) / alzare un sasso e quindi penetrare
te colpito. sbarbaro, 1-201: mi sovviene la fanciulla che, nel paese di
valeri, 3-100: pioppette, mi sovviene quella morbida e asprigna / mattinata di
perdono a'precettisti, ma non me ne sovviene una migliore) incominciano nei canti di
il tempo ragionando, / né mi sovviene ch'oggi è 'l (fi
rivolse. saba, 8: qui -mi sovviene - nell'età primiera, / del
, ha un prologo di cui non mi sovviene che qualche verso, e la prima
bisogno, più prontamente e più largamente sovviene. boccaccio, dee., 1-4 (
. assarino, 3-119: non vi sovviene dell'invittissima casa di francia, retaggio del
e continuo. ghislanzoni, 1-125: si sovviene di un protettore, cui altre volte
capitano perfetto. garzoni, 7-424: mi sovviene a proposito di quel prudentissimo consiglio che
piaga o morsicatura occulta, se gli sovviene, e massime se sia nel petto
leandreide, iii-9-19: « non li sovviene, / sì com'io credo, già
, 9-250: come all'infermo l'uomo sovviene non a suo piacere, ma a
volgar., 172: quantunque me ne sovviene sì ancor n'arrosso, sì come
1- 183: tardi lei ora si sovviene della raccomandazione: che dal vinaio andasse
caluso, 21: della regina troppo gli sovviene / per non raffigurarla in quelle spoglie
). redi, 16-iv-222: mi sovviene che una volta, dopo aver gridato
e spietato cupido, come non ti sovviene di darmi ormai requie? -dare requie
, dopo aver abbracciato ninetta, si sovviene di essere in collera e la respinge.
rete; e un di costoro mi sovviene di avere osservato che, gittando la
. magalotti, lxxx-i-329: a me sovviene d'un luogo che v'è deltasso
sprezzevole. magalotti, 7-191: mi sovviene che fu in quell'occasione che io
/ ne'mali nostri ci aiuta e sovviene. / quando si tratta di cosa maligna
: sono questi galli, per quanto mi sovviene, anzi piccoletti e smilzi che grossi
abbiate me punto raffigurata, posciaché mi sovviene che non più di cinque anni voi godevi
uno scemato di memoria / quando si sovviene del suo paese. soldati, v-278
soggetto. magalotti, 9-2-118: mi sovviene d'un famoso quadro di guido reni che
,... perciò che mi sovviene che diletto non poco una sera una
stimarono degne. algarotti, 1-vii-48: mi sovviene avere più d'una volta udito dire
, 179: a vostra reverenza non sovviene / che son oggi le tempora?
è dubbio, ma non me ne sovviene alcuno che abbia tanti rovesci. chi è
viviana may de penuele, / or vi sovviene de 'l lontan mattino? / voi
c. gozzi, 1-223: ti sovviene, / angela, che stamane..
li rimbrotta di poca fede o li sovviene di lettere commendatizie pei baroni franchi sbraciando
chiaramente e di cui non ci sovviene più che con una vaga e scolorita confusione
ogni savio proposito / dei quali oggi mi sovviene assenti / a esortazioni minacce scongiurameli.
è vero? ed io. ma mi sovviene che 10 n'ebbi da contare per
» ripigliò: « e non ti sovviene alcun segno scorto in lui, che ci
feccia. marchetti, 5-160: mi sovviene / ch'una sola tua voce or
libri del 'vecchio testamento', non mi sovviene che giobe si mostri mai né co'
mi son ricordato del sentimento, mi sovviene che io vi avevo a mettere in capo
usati. salvini, 41-48: mi sovviene che platone nel 'teeteto'si figuri nell'
e sectatori. garzoni, 7-424: mi sovviene a propositodi quel prudentissimo consiglio che diede aristotele
ricomincerò. marchetti, 5-160: mi sovviene / ch'una sola tua voce or sei
. cesari, i-178: or mi sovviene e ben mi ricorda che scorrendo quella
. muratori, 7-iii-315: mi sovviene il lepido nome che dànno i
prominenti. muratori, 7-iii-315: mi sovviene il lepido nome chedànno i cremonesi al pipistrello
accesa. magalotti, 9-2-223: mi sovviene che, essendo sul viglietto che io
, la fa rappigliare, e però sovviene alla soccorrènza delle bestie. salvmi, vii-
patruni. marchetti, 5-160: mi sovviene / cn'una sola tua voce or sei
berio di salsa, cxxxiii-405: ben ti sovviene / quando parte tu stessa / del
i. andreini, 1-163: mi sovviene che di sovverchio ardeva in me il
città nemiche, ma ancora chi le sovviene e aiuta. cesarotti, 1-v-33: il
mano, cotta con grasso di pecora, sovviene. campanella, 1100: patiscono più
esempio più simile per ora non mi sovviene). fagiuoli, vi-15: certo una
io lodare / ch'ora non mi sovviene, e che dirò, / se qui
: per ora ecco quello che mi sovviene di poter fare. leopardi, 12-11:
marzo? » montale, 14-59: mi sovviene il gallese taff quando dette il tuffo
iii-1-519: sorella / mia, ti sovviene di quel dì d'agosto / che
metastasio, 1-ii-39: sì, mi sovviene: e questa sola speme / mi trattiene
tozzetti, ii-i-i: a questo proposito mi sovviene d'aver sentito raccontare da un amico
sottilmente e riveder il conto a ciò che sovviene loro: la cui savia operazione ha
oro. d'annunzio, iii-1-523: ti sovviene? squillavano le trombe, / tra
passate. costo, 3-35: mi sovviene d'uno abuso il più strano ed insopportabile
lei. d'annunzio, v-2-013: mi sovviene del brivido magico ch'ebbi in una
lusinghiero. metastasio, 1-v-9: mi sovviene d'aveme udito parlare assai svantaggiosamente da
i. frugoni, i-3-261: non ti sovviene / l'ora, né il loco,
ottenimento. magalotti, 9-1-223: mi sovviene adesso: 'mettere un negozio in sul
opera reticolata o tessellata, come mi sovviene d'aver veduto in quello d'arezzo,
de'libri del 'vecchio testamento', non mi sovviene che gio- be si mostri mai né
le ombre di nuvole trascorrenti, mi sovviene che già altra volta promisi alla donna dei
d'uno scemato di memoria / quando si sovviene del suo paese. = comp
pompeo. buonafede, 1-i-194: mi sovviene d'una truppa di scostumati, che
allegrezza. montale, 14-59: mi sovviene il gallese taff quando dette il tuffo.
simile, e, per quanto mi sovviene, si chiamano tutuli, e gl'idoli
chiamato capodoca. gottifredi, xliv-299: vi sovviene di quella ballorda di livia, la
detto altra volta (davvero appena me ne sovviene) di volermi ridurre al riaprirsi della
v. borghini, 6-iii-99: mi sovviene de'nostri aver veduto boni vaiati e scaccati
uomini aggiugnere. lubrano, 1-199: mi sovviene qui la bella prosopeia di guglielmo parigino
. magalotti, 23-170: e'mi sovviene quel moto che si conferirebbe ad un'
bassi. d'annunzio, v-2-501: mi sovviene del brivido magico ch'ebbi in una
. tasso, n-iii-715: ben mi sovviene d'aver letto quel cuore consecrato su
-vittoriina. algarotti, 1-vii-276: mi sovviene di avere giocato assai volte al whist