soqquadro. -al figur.: non sortire alcun effetto, andare a monte, fare
questo medesimo istante il capitano faustino fece sortire dalla porta al cassero circa cinquanta archibusieri
. cavalcanti, 34: eleggeva piuttosto sortire le fusa tra le vaghe fanciulle,
di tanti mezzi che ha, per sortire una buona morte. magalotti, 20-91
spesso si vede un uomo ben qualificato sortire [in moglie] una bestia, e
: l'unica era di prendere e sortire di casa, afferrare il manubrio d'una
, quan- t'ogni altro, di sortire una buona morte. pellico, ii-112:
dell'estate, due volte la settimana sortire dal fosso. moneti, 200: ma
buona milizia, e sbigottita; non potette sortire migliore fortuna, che avere uno capitano
da cavallo: in quantità tale da sortire effetti esagerati e sproporzionati alla natura del
di riuscire in un intento, di sortire un effetto. leonardo, 1-4 7
: dal concorriménto felice di tante cause potè sortire l'antica italia un orazio: in
5. locuz. -avere, sortire la cuna: nascere, venire alla
, da una linea di condotta; sortire effetti diversi da quelli previsti; sviare
. cavalcanti, 34: eleggeva piuttosto sortire le fusa tra le vaghe fanciulle,
la monarchia austriaca non avrebbe mai dovuto sortire dalla sua antica letargia. tommaseo,
unione delle sue truppe, e di sortire giuntamente nel medesimo tempo in campagna.
giacomo da lentini, 24: poma sortire a manti, / se lor è
sopra il coltello, ce ne faceva sortire un'altra. imbuire2, intr.
la riputazione, supplicò di licenza per sortire dalla piazza in caso di disperazione con tutti
ii-125: non è più possibile di sortire della voragine di mali in cui siamo
. zeno, li-2-418: era solito di sortire intabarrato 2. figur.
romanire / in danno; che porria sortire a manti, / se lor è detto
mercuriali corpicelli, non so come possano sortire più corrosive di quello che erano prima svaginate
nell'atto del germogliamento, invece di sortire all'aria libera, stanno nascosti sotterra
indubbia efficacia; che è atto a sortire effetti sicuri, a procurare risultati incontrastabili.
beccaria, ii-853: ma qual mezzo di sortire da questa letargia che mi tormenta,
la monarchia austriaca non avrebbe mai dovuto sortire dalla sua antica letargia. foscolo,
sì le ingombrasse che non oserebbono più sortire da'porti di provenza. a.
giacché il lodo ch'egli pronunzia non può sortire l'effetto suo senza l'assenso di
romanire / in danno; che porria sortire a manti, / se lor è detto
signoria del duca cosimo. -non sortire l'effetto desiderato; venir meno alle
romanire / in danno; che porria sortire a manti, / se lor è detto
.. che altrove ne meno potrebbero sortire buon esito le di lei pretenzioni, poiché
favella, [il discorso] viene a sortire meritevolmente lo stesso nome. =
plur. e nelle espressioni avere, sortire, trarre il natale o i natali)
né intorno alla celebrazione del nazionale poteva sortire altro effetto che lasciar per allora men
ad onta di mille pericoli, fece sortire dal seno del mare e dalle viscere
, non giungere a conclusione, non sortire effetto. c. gozzi, i-129
guadagnare dimolto, se sortisse. 'sortire de'numeri del lotto è pr.;
presenta la differenziazione delle parti che devono sortire dal suo seno. ma, dove l'
contiene la ragione della differenziazione che deve sortire in seno al non differenziato e quella
modo che tengono [gli arbitri] nel sortire ed accoppiare i lottatori e i pancraziasti
e il terzo dal passare quasi volando sortire fuori con evidenza si veggono. d'
galenici. de nicola, 619: al sortire del quarto numero [del lotto]
gallia felice, di gloria, non potevi sortire regi più nobili, più giusti e
un comportamento o un atto o da sortire un effetto voluto. -anche: con
, non perché la filosofia possa giammai sortire una patria particolare sendo delle cose più
quale dopo un palmo di unghie vedemmo sortire un sottile pelosissimo braccio e mano pronta
romanire / mi danno; che poma sortire a manti, / se lor è
; / degnò venire, per noi sortire / la morte dannosa, / la qual
secretezza, mentre la propalazione avrebbe fatto sortire qualche movimento per esser i congiurati di
oggi si è molto variata, sì nel sortire le sete come nel comporre e
la cute e la carne, doveva poi sortire fuori dalle piaghe medesime in materia putre
, io non avrei grande impazienza di sortire di qua. leopardi, 75: che
di noi colla favella, viene a sortire meritevolmente lo stesso nome, mentre l'
, 1-iii-146: qual diverso esito poteva sortire una pratica, che pareva ormai stabilita
delle loro patrie; massime quando per sortire l'intento debbono pugnar lungamente contro gli
ov'era l'articolo su 'l verbo sortire e altre cosette leopardiane, nella confusione de'
sopra il coltello, ce ne faceva sortire un'altra. sbarbaro, 5-118: questo
altri, aveva preso il ripiego di sortire in processione, colla disciplina e la corona
, cxiv-3-297: continua la robba a sortire quasi nella stessa quantità, senza alcun
2. di soggetti inanimati: rischiare di sortire un effetto spiacevole o indesiderato o di
uso antifrastico: avere la possibilità di sortire ottimi effetti. carducci, iii-8-379:
(per la coniug.: cfr. sortire). uscire di nuovo.
e da sortir (v. sortire). risórto4, sm. ant
una situazione materiale o spirituale); sortire un esito inaspettatamente diverso; assumere aspetto
era stato ritroso nel dar la licenza del sortire, si senti il rurito di fame
'uscire', e significa conseguire il fine, sortire l'intento proposto. mazzini, 47-329
argelati, cxiv-3-297: continua la robba a sortire quasi nella stessa quantità, senza alcun
: nelle due dame sperava ben tosto sortire la copia de'diletti, per gli
che li difensori possano dalla via da sortire scuoprire così l'argine come gli avversari loro
inquantoché, se qualcuno ci avesse veduto sortire insieme dall'antro, lo scalpore sarebbe
politica all'arte di trovare espedienti onde sortire d'impiccio. pavese, 8-73: l'
in mano le carte e fé sortire diverso il giuoco. quella sua dama
. zeno, li-2-418: era solito di sortire intabarrato per schermirsi dal disturbo delle molteplici
: li pronostici del diluvio comenzano a sortire effecto,... e quel che
trappola). -al figur.: sortire l'effetto desiderato di accalappiare colui a
ch'era statoritroso nel dar la licenza del sortire, si sentì il prurito di farne
al 1614, deve molto faticare per sortire da questi debiti. gualdo priorato,
1-iii-16: sentesi un leggier soffio d'aria sortire dalla luce del pozzo stesso, indi
1-152: l'effetto men tristo che possa sortire una tale donnesca educazione è quello di
persuadevano... che a loro dovessero sortire con miglior fortuna. -sentire
maestro! » / già mi sembra di sortire / e gli evviva d'ascoltar.
arrivando a parma, si sente di sortire dalla malinconica pianura lombarda. -allontanarsi da
5-393: questa infelice spedizione pose fine al sortire di massena, perché, perduti i
cursioni et insolenze degli ungheri, il far sortire tespedizione del susa nell'ungheria superiore con
prescrivere un dato numero di giorni al sortire dello stato, senza aprire la zecca
sopra il coltello, ce ne faceva sortire un'altra. -essere inviato (
che è esente dal pagare anche nel sortire le lettere, e credo anch'io che
dunque lavala diligentemente, torcila e fanne sortire tutta la calce. -esalare (
il compiere gli affari del re con sortire dalla guerra presente. tana, xxxii-
sior gianacopo mio, io vorrei pure / sortire d'ogni imbroglio. monti, ii-125
, ii-125: non è più possibile di sortire della voragine di mali in cui siamo
preoccupatevi troppo dei numeri che sto per sortire dal sacchettino del caso. 11
: tali / semi, disposti a non sortire in bene, / ai nostri inverni
. sortir, che è dal lat. sortire, propr. 'uscire in sorte'(v
maestà ecclesiastica, o per non poter sortire le gran prelature e ciechi d'ambizione
parte l'indole che gli piacque di farmi sortire. leopardi, iii-346: per quasi
donna! doppiamente infelice, e nel sortire il marito e nella scelta dell'amante!
da quello effetto che fanno el nome sortire, a ciò che li stili meno se
durezza e fatti molli, / cominciaro a sortire un'altra forma. pacichelli, 5-135
338: siete venuti a... sortire le nostre ricchezze. 4. destinare
dergli il debito onore, altrimente non potrà sortire il suo desiderio. sarpi, i-1-146
non potendo... quest'emendamento sortire un'utilità pratica e potendo all'incontro creare
: a costui medesimo due volte senza sortire diede il senato prima la provincia di africa
sei cedole da per sé ciascheduno, avertendo sortire in tale modo che in omne cedola
oggi si è molto variata, sì nel sortire le sete come nel comporre e drappi
porrìa romanire / in danno; che porrìa sortire a manti, / se lor è
mare e de'venti, avrebbe potuto sortire il viaggio lunghissimo. de marchi,
né pure questa terza volta li puoté sortire l'intento, perché... si
farvi la commodità e sicurtà del poter sortire. galileo, 4-1-191: perché il tiro
sortito1 (part. pass, di sortire *), agg. che si è
sei cedole da per sé ciascheduno, avertendo sortire in tale modo che in omne cedola
fatti molli, / cominciare a sortire un'altra forma. fr. detta valle
masanello fu dato ordine che si appostasse al sortire del castello dall'alfiere ammora, il
198: quando poi ciò non li possa sortire, tutta la loro mira si stende
que'laghi, non avendo per dove sortire, non istraboccassero a danno di tutti i
bacchetti, 1-iii-146: qual diverso esito poteva sortire una pratica, che pareva ormai stabilita
fede, e più accesa brama di sortire d'affari. algarotti, 1-iv-438:
. riuscire vano, non efficace; non sortire l'effetto desiderato. ariosto,
del mare e de'venti, avrebbe potuto sortire il viaggio lunghissimo. e. cecchi