appeso in mezzo alla stanza dove i sorci non potevano arrivare. bontempelli, 8-88
fatto, ma bensì significa in compodi sorci e di polvere. carducci, ii-9-18:
sei fatto simile a'porci ed a'sorci: e tu che volesti, essendo indegno
composizione la pasta badese per distruggere i sorci; non saremmo tutti e due
? -fare, lasciare ballare i sorci nella cassa, nella credenza: perché
cassa della confraternita per farvi ballare i sorci, che è una vera porcheria!
, perché il gatto era partito e i sorci ballavano. -senza suono non si
intendeva a tener in ballo i suoi sorci! -il ballo è alvultima danza
, disgustoso (somiglia al puzzo dei sorci), ed è assai nocivo (procura
, 443: alla carrozzina erano attaccati sei sorci verdi, guidati da un grosso topo
avidi lor studi famelici / [i sorci] rodon plafoni, omeri ed aristoteli,
biblioteche a disturbarvi gli impiegati e i sorci. de amicis, ii-680: questo piccolo
il gatto] assale uno dei grossi sorci da palude, gli mette le budella al
la più parte spie e sbirri e sorci di polizia. palazzeschi, 3-27:
quelle de'cani, de'gatti e de'sorci. fiacchi, 173: egli non
e giorno era una festa indiavolata di sorci, e di ratti, sicché alla fine
ma vuoti; onde furono tane da sorci e caverne di vento. fagiuoli,
cassa della confraternita per farvi ballare i sorci, che è una vera porcheria!
et per riparare [i buchi] ai sorci, topi, formiche, grilli et
cassa della confraternita per farvi ballare i sorci, che è una vera porcheria!
un cetriolo, i suoi cavalli dei sorci, i suoi lacchè delle lucertole, i
erano la più parte spie e sbirri e sorci di polizia. pecchi, 2-55:
e la combinata inimicizia del tarlo dei sorci e dell'umidità. c. e
d'altro che di zucchero candito e di sorci ci andava comodamente una dobla al giorno
de'cani, de'gatti e de'sorci, e sino l'erba, le radici
sue militari benemerenze, dopo che i sorci furono da lui debellati. 2
decapitava lucertole, orbettini, lombrichi ed anche sorci. -figur. s.
, / fa'che grilli e lueerte e sorci inghiotta. 2. a
composizione la pasta badese per distruggere i sorci, non saremmo tutti e due
a nessuno, cibandosi di lepri, di sorci, di galline faraone, di
s'incontrano, che di razza di sorci per la loro scaturigine putrida, poiché
lo spavento che incuteva in quei poveri sorci, con cui felinamente si divertiva a giuocare
biblioteche a disturbarvi gli impiegati e i sorci. pascoli, i-530: ed ecco
una taverna che pare un nido di sorci, che ha per insegna un fastelletto di
composizione la pasta badese per distruggere i sorci: non saremmo tutti e due molto
g. visconti, 1-48: i sorci ferno tra lor conciglio / avendo certa briga
. -chi di gatta nasce, sorci piglia o graffia, e se non
]: 'chi di gatta nasce, sorci piglia o graffia, e se non
quanto scompigliasse nidiate di vespe, di sorci e di pipistrelli. -astuto,
. g. visconti, 1-48: i sorci ferno tra lor conciglio / avendo certa
, ma ancora i gatti, i sorci, i pipistrelli, i vermi, e
portasse il lutto. -tremare come sorci alvavvicinarsi del gatto: sentirsi dominati da
il nord, cominciano a tremare come sorci all'awicinarsi del gatto. -trovarsi
, / fa'che grilli e lueerte e sorci inghiotta. malpighi, 1-228: per
della famiglia erinaceidi, grandi come grossi sorci, con coda corta. = voce
. giuglaris, 8: 1 sorci stessi, creduti da plinio i più indocili
avvelenata coi fiammiferi / per distruggere i sorci / che infestan le cantine. bocchelli,
a punto vi commetti / ch'e'sorci non vi possin fare entrata. biringuccio,
scrivere la guerra de'ranocchi e de'sorci, « invita tutta la compagnia delle muse
iii-3-347: cuocon rospi, lueerte, sorci, donnole, / rane, porcelle,
onufrio, 40: una legione di sorci, in mezzo a loro, balla la
fina / è la malignità di questi sorci, / che colla coda il traggon [
quelle de'cani e de'gatti e de'sorci. fil. ugolini, 205:
, ed appesi alle zappe molti grossissimi sorci, che sembravano conigli. ed avendo
disprezzo ai copti il soprannome di * mangia sorci '. = comp. dall'
gatto in europa, e piglia i sorci ancor esso, distruttore egualmente d'una
stesso e fo trovato nascosto manicato da'sorci inn uno orto fra cessti d'erbe.
dal grido o dal rosicchiare de'sorci. = voce dotta, lat.
tre piccoli occhi lucidi simili a quelli de'sorci. hanno il corpo allungato,
denominano cosi dalla loro somiglianza coi sorci e dall'abitare che fanno presso i
ed una drupa monosperma; del quale i sorci (quelli cioè del genere 'myopotamus
pordalianche e telifono, velenosa e sterminatrice de'sorci e delle pantere. =
, i porci-spini e ghiri, i sorci muscardini, le marmotte. =
: l'appennino mugolante partorirà non più sorci, ma eroi. carducci, ii-io-134:
, stroncano col becco gli zampini dei sorci. cosicché, incapaci a più muoversi
stando lì a rosicchiare civaie, i sorci s'ingrassano come oche di strasburgo, finché
: specie di mammifero del genere de'sorci, ordine de'carnivori, famiglia degli
ebrei adora tori de'cinque sorci o topi d'oro che i sacrificatori de'
baretti, 6-205: quelle tope e que'sorci... mi fanno l'occhiolino
in far correre nel teatro dieci mila sorci e mille mostelle. passeroni, 4-210:
io. -chi di gatta nasce, sorci piglia o graffia, e se non
e specialmente quelli delle talpe e de'sorci, e ciò pel finissimo loro odorato
. spallanzani, iii-444: siccome li sorci non rodono la nuda carta, non
sorriso i suoi uomini) di simili sorci e scemata la razza. 8
fugacemente. baretti, 6-205: i sorci e le tope sì che vi faranno
all'amore; quelle tope e que'sorci che per di sotto l'asse del
la più parte spie e sbirri e sorci di polizia, giacché egli esercitava una
. boiardo, 1-70: rosero [i sorci] gli archi e le sagitte e
111: puzzava grandemente de orina de sorci. ramusio, i-16: lo pessimo
, 5-63: lunghe strida / di sorci, oscene risa. -fetido,
s'incontrano che, di razza di sorci per la loro scaturigine putrida poiché nati
, politicanti del gabinetto di lettura, sorci di farmacie. b. croce, iii-26-317
pelo sottile, simile a quello de'sorci. -per estens. epidermide di
. con persone che sappiano custodire dai sorci, uccelli e perniciosi insetti il grano.
a punto vi commetti / ch'e'sorci non vi possin fare entrata, / e
. xx). piccasórci (picca sorci), sm. invar. bot.
pugnitopo, pungitopo, brusco, picca sorci:... suffrutice sempre verde
casa d'un contadino due pignatte di sorci a cuocere. redi, 16-vii-347: a
, politicanti del gabinetto di lettura, sorci di farmacie. panzini, iv-527:
i porci-spini, i ghiri, i sorci muscardini, le marmotte. massaia,
fuori nell'aperta campagna si trasmuta in tanti sorci. manfredi, 5-234: sia che
dice averoe ivi nel co- mento gli sorci generati di putrefacione non esser l'istesso
dice averoe ivi nel co- mento gli sorci generati di putrefacione non esser l'istesso
, a roosevelt potevano fargli vedere i sorci verdi? in america io sono un
tempi da venire. giuglaris, 8: sorci stessi, creduti da plinio 1 più
buono: puzzava grandemente de orina de sorci. mattioli [diosconde], 60:
e tutta la casa dalla rampicata de'sorci. 2. per simil. disposizione
primatista di nuoto; successivamente fa vedere i sorci verdi a certi 'cow-boys'che presumono di
stampa periodica milanese, i-595: 1 sorci selvatici... rodevano tuttala parte
mancano. a quest'ordine appartengono i sorci, il castoro, i ghiri,
cantù, 3-250: e i sorci? v'è persone che vanno a caccia
a veder passarlo. giuglaris, 8: sorci stessi, creduti da plinio i più
rusco, pugnitopo, brusco, picca sorci, fu un tempo usata in medicina poiché
vorrei più tosto custodir un sacco di sorci, scapularli e poi adunagli di nuovo
glino si dilettano di fare è di sorci, de'quali... ne fanno
. l'insieme, il complesso dei sorci (e ha valore scherz.).
sorcime, sm. insieme, quantità di sorci. biundi, 472: 'surciàmi'
biundi, 472: 'surciàmi': quantità di sorci, sorcime. sorcino (ant
vicolo, affatto deserto, offriva a'sorci o a qualche cagnuolo abbandonato e vagante la
. gioia, iii-144: 1 sorci di passaggio, altra specie frugivora che
con riferimento all'espressione 'far vedere i sorci verdi a qualcuno'), che nel
migliorini [s. v. sorci verdi]: a montecelio, nel 1936
diceva che avrebbero « fatto vedere i sorci verdi ». così, quando giunsero,
: è qui il briccone. / i sorci vanno in trappola. -persona mingherlina
6. locuz. -essere una trappola per sorci: essere privo di ogni libertà al
. il partito è una trappola per sorci ». -far vedere i sorci
sorci ». -far vedere i sorci verdi a qualcuno: stupirlo con azioni
voluto, a roosevelt potevano fargli vedere i sorci verdi? brancati, 4-166: devo
brancati, 4-166: devo fargli vedere sorci verdi, a quelli lì! gli
cui è in vena, fa vedere i sorci verdi a chiunque. 7.
che porta guanti / non piglierà mai sorci. serdonati [tommaseo]: a gatto
[tommaseo]: a gatto vecchio sorci tenerelli. pasquinate romane, 240: restò
perché il gatto era partito e i sorci ballavano. capuana, 12-90: a gatto
: « se cristo avesse paura dei sorci, non starebbe in chiesa ».
riferisce al pensiero anarco-sindacalista di georges sorci (1847-1922); che ne costituisce
e politica elaborata dal pensatore francese georges sorci (1847-1922), che, in contrapposizione
e culturale ispirato al pensiero di georges sorci. gramsci, 12-69: il
professori e li trae dalla tana come due sorci sorpresi. 4. capacità, propria
eglino si dilettano di fare è di sorci, de'quali, massime ne'mesi più
, 9-161: persone che sappiano custodire dai sorci, uccelli e perniciosi insetti il grano
dei grandi pipistrelli-vampiro ed è uno squittire di sorci impauriti. 2. per
... una pura fessura da sorci e da micie e da cicche mezza al
10-020: mi succionno gli orci i sorci, / mi becconno i polli i porri
gioia, iii-203: nei conigli, ne'sorci, nelle troie, nelle lepri si
, e li trae dalla tana come due sorci sorpresi. fogazzaro, 1-417: mi
è accorto che le osservazioni fatte al sorci si possono ritorcere contro il croce stesso:
soreliano, o almeno della parte sana di sorci, non sono... le
un tal testamento l'ha scritto proprio sorci. jovine, 5-412: aveva fatto
. baretti, 6-205: 1 sorci e le tope sì che vi faranno all'
all'amore; quelle tope e que'sorci che per di sotto l'asse del pavimento
il fiume era infestato di tope e di sorci. -come appellativo scherz. e
sì fina / è la malignità ai questi sorci, / che colla coda il traggon
dell'oro. -far vedere i sorci verdi a qualcuno: v. sorcio1,
, n. 30. -far vedere sorci verdi a qualcuno: v. sorcio,
tossico d'arsenico per ac- chiappà li sorci. bernari, 8-235: lo chiamavano così
, stroncano col becco gli zampini dei sorci. manzini, 14-153: conficcò gli
della gilda e l'acchiappamento degli altri sorci mi divertirono molto. = nome