: non cosa è tanto acerba, ove solaccio non prenda animo buono. dante,
, xxxix-10: no è mai gioia né solaccio vero, / chente amar gesù sponso
, xxxix-12: no è mai gioia né solaccio vero, / chent'è amar gesù
. / non è mai gioia né solaccio vero, / chente amar giezù sponso meo
393: ché quello amor mantene / solaccio tutto bene; / ed in cui
, xxxix-11: no è mai gioia né solaccio vero, / chente amar gesù sponso
: la terra delle aiuole, sotto quel solaccio prepotente, appariva smorta. savinio,
dire: che essendo il sole -il solaccio -del melodramma verista tramontato, non c'
« no è sì acerba cosa ove solaccio non trovi animo retto ». felice da
, / ca'n issi mi pèrderà lo solaccio e 'l diporto. anonimo, i-560
bono in dispera / e fòri di solaccio! / così sono infìamato, / d'