, vili-m: io non ero ragionevole, soffrivo, anzi, acutamente, ero disperato
una gamba. d'annunzio, iv-1-578: soffrivo anch'io uno strazio fisico, simile
povero senza fame e senza freddo ma soffrivo. cardarelli, 6-49: giungeva dalla
della sua bellezza, che io ne soffrivo come di ima disarmonia. b. croce
della sua bellezza, che io ne soffrivo come di una disarmonia. banti, 8-279
moravia, xii-205: mi accorsi che soffrivo di questa insensibilità dissociata e infantile molto
, v-2-827: io già conoscevo e già soffrivo della inattesa parola del signor di montagna
molto più spesso mi sentivo freddo e soffrivo di esser falso, soffrivo delle esigenze
sentivo freddo e soffrivo di esser falso, soffrivo delle esigenze di lei che dicendosi gelosa
febbri. d'annunzio, v-1-367: soffrivo la siccità come certe plaghe della campagna
eterno. d'annunzio, v-2-254: soffrivo e gioivo nel mio corpo come se le
giorno sedicesimo. fogazzaro, 12-x-24: soffrivo inesprimibilmente, mi pareva d'essere un
guerra. fogazzaro, i-163: io soffrivo della mia insufficienza. -ant. impotenza
queste cose. allora / io ne soffrivo. chi ne soffre è ancora /
io mancavo a me stesso, perché soffrivo ancora poco, non avevo ancora coscienza
?... ». io soffrivo per giovanni, mi pareva di avere io
calamitoso. foscolo, xiv-372: io soffrivo la mestizia sin da fanciullo; la
avevo più i risentimenti di prima. soffrivo ma con più calma. —
di tutti voi! bartolini, 4-173: soffrivo la nostalgia della campagna marchegiana: così
, quando pigliavo il caffè pretto, soffrivo sovente di fastidiosi prudori. stampa periodica milanese
, quando pigliavo il caffè pretto, soffrivo sovente di fasti- aiosi prudori. bechi
io soffro però cotidianamente gl'incomodi che soffrivo a milano. 2. figur
tre nuovi. pavese, 4-139: soffrivo sì ma col piglio scontroso / per darmi
piovene, 7-409: una domenica sera, soffrivo di stomaco; tutte le farmacie erano
147: faceva molto caldo e io lo soffrivo in modo visibile anche agli altri.
serpi davanti agli occhi... soffrivo per simpatia agli squassi di quella
animo. d'annunzio, v-2-173: soffrivo. ma c'era un'anima in me
sbalestrata. cancogni, 81: io soffrivo tremendamente d'essere escluso, perché nulla
piovene, 7-409: una domenica sera, soffrivo di stomaco; tutte le farmacie erano