: il sùbito alito dell'estate le soffiò nella faccia, le toccò ogni vena,
brace, ammodò la bocca, soffiò. = deriv. da modo
spalancò dinanzi un antro buio che gli soffiò in viso un vento caldo e grave.
rumore. buzzati, 4-271: e soffiò un vento gelido quella sera di dicembre,
277:... negli stecchi ella soffiò, mezzo arsi; / e le
, si curvò su di me e mi soffiò sul viso: * facciamo il bis
tratto come un cencio lavato. si soffiò il naso; calcò il cappello in testa
sopra il tavolino con il fazzoletto e soffiò tra un mucchio di carte.
. cecchi, 318: -il zaccheri / soffiò per far garbuglio. -e pur fia
, pesante molto. pascoli, 1241: soffiò allor nel gran corno. ardeva al
la fiammella non voleva ancora spegnersi vi soffiò sopra. pavese, 53: la fiammella
, infine la serva di tavuso gli soffiò attraverso il buco della serratura: «
. nieri, 292: e gli soffiò una cosina in una ciocca d'orecchio
piacevano molto. ma adesso, psssf * soffiò, e sollevò in alto l'indice
, inf., 13-92: allor soffiò il tronco forte, e poi / si
corno rauco. pascoli, 1241: soffiò allor nel gran corno. ardeva al vespro
la fiammella non voleva ancora spegnersi vi soffiò sopra. pirandello, 7-152: la
.. la bestia guizzò nella mano e soffiò il suo sangue nutrito di vermi nella
don camillo: - piano -gli soffiò nell'orecchio; -piano che l'europa non
thànatos, il fosco fanciullo / che soffiò per entro alle nari / delicate e sopra
di terra, e fue fatto; e soffiò iddio nella faccia sua lo spirito della
cristo in ispezie di fiato, quando soffiò e disse agli apostoli: ricevete lo
lo ficcò nella tasca della giacca, soffiò sul lume e, al debole riverbero dei
dante, inf., 13-91: allor soffiò il tronco forte, e poi /
., 17 (297): soffiò in una mano, poi nell'altra,
[ediz. 1827 (297): soffiò nell'una, poi nell'altra mano
friggìo per tutto il corpo, e soffiò. palazzeschi, ii-729: se aveste
'. silone, 5-206: egli si soffiò a piene gote sulla palma di una
pelago. bibbia volgar., i-331: soffiò lo spirito tuo [o signore]
, in sulle prime, e soffiò aria e ruggine fuor da tutti i buchi
signor giacomo fece le guance grosse, soffiò con vivacità e si decise a rimettersi in
i-716: la bestia guizzò nella mano e soffiò il suo sangue nutrito di vermi nella
spiccare, la lucerna per mia sciagura soffiò da sé un gocciolino d'olio bollente.
, ii-1-899: una voce di gnomo mi soffiò nell'orecchio: « torna indietro,
iddio l'uomo polvere della terra, e soffiò 'o 'spirò nella faccia sua
peli, e da le molli / nari soffiò la polvere rodente. papi, 1-6-43
capo / l'acqua lustrale e vi soffiò ne gli occhi / e v'unse d'
tovagliolo, rimise i piatti nella madia, soffiò via le ultime briciole dal tavolino.
, 554: uno di questi soffiò tanto malamente in nell'orecchio di quel buon
, 6-i-75: una persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio, lasciasse stare. la
fra le natiche; e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva
dopo, tolta la piva, le soffiò nel martino, ma per questo la meschina
paolieri, 2-191: un vento pazzo soffiò via le nuvole, e insieme spolverò
la statura sua fatta di terra, gli soffiò nel viso, e in quel soffiare
con un vento veemente e abbrusciante che soffiò tutta notte seccò di modo il mare
, e da le molli / nari soffiò la polvere rodente. gozzano, i-174:
e rannicchiata ell'era / tal tanto dentro soffiò che la nina rinvenne. dal frugoni,
ventolin fresco ed un'ora / che gli soffiò ai quella selva fuora. boterò,
per ispegnerlo, una persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio lasciasse stare. -stopparsi
equestre ». moravia, ix-180: ci soffiò dentro con forza fino a farsi diventar
cuor di leone e di giovanni senzaterra soffiò il rancore della madre eleonora.
. gadda, 6-230: la zamira soffiò piccole bolle di saliva dal buco e
con un vento veemente e abbrusciante che soffiò tutta notte, seccò di modo il
paolieri, 2-191: un vento pazzo soffiò via le nuvole. bacchelli, 2-xxiii-807
rivolta la tromba al cielo, vi soffiò tre pazzi squilli di vittoria.
li piantò sul naso, tossì, soffiò nelle mani e riprese la penna.
e vedendo che non capiva, gli soffiò colla voce di petto, come in chiesa
avesse dovuto gonfiare un pallone, vi soffiò dentro a petto pieno, con forza
fra le natiche, e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva
, 1-89: una raffata di vento gli soffiò sotto la giubba una stretta gelida.
c. e. gadda, 2-97: soffiò aria e ruggine fuor da tutti i
del campo. cassola, 6-133: soffiò per ravvivare la brace. 4
tabacco, raschiò, tossì, si soffiò il naso. 6. stringere
a scacchi rossi e neri; si soffiò il naso scuotendo il capo, rimise in
li piantò sul naso, tossì, soffiò nelle mani e riprese la penna. piovene
avesse dovuto gonfiare un pallone, vi soffiò dentro a petto pieno, con forza
scompigliati peli, e da molli / nari soffiò la polvere rodente. arici, i-218
sguardo). arpino, 6-16: soffiò un lungo respiro, gli occhi rovesciati
levò di tasca il fazzoletto e si soffiò il naso rumorosamente. -emettendo rumori
fra le natiche; e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva
, ii-1-899: una voce di gnomi mi soffiò nell'orecchio: « toma indietro,
peli e da le molli / nari soffiò la polvere rodente. mazza, ii-83
« e i grossi calibri! », soffiò desolino sen -frusciare (la
con un vento veemente et abbrusciante che soffiò tutta notte, seccò di modo il
la statura sua fatta di terra, gli soffiò nel viso, e in quel soffiare
iddio, per la sua grazia, gli soffiò nel volto ispirito di vita e gli
lo spirito che mi assiste.. » soffiò passisti to'. « eh? »
dante, inf, 13-91: allor soffiò il tronco forte, e poi / si
inghiottita dall'oscurità. brancati, 3-51: soffiò davanti a sé per cacciare la
, poi che resuscitò da morte, soffiò nelli discepoli suoi dicendo: « prendete
, ed esso le trasse fuori e soffiò loro sopra, ed apparvero a tutti.
statua sua fatta di terra, gli soffiò nel viso, e in quel soffiare mise
. fenoglio, 5-i-1467: il treno soffiò, suo padre lo salutò.
, 7-632: parendogli importante la cosa, soffiò in un turbo di latta, che
, come uno zufolo, e ci soffiò dentro con forza fino a farsi diventar grosse
cecchi, 318: il zaccheri / soffiò per far garbuglio. goldoni, v-875:
le foglie. arpino, 6-16: soffiò un lungo respiro, gli occhi rovesciati al
bocca di una sola fumata che subito soffiò via affannato. pavese, 9-14: doro
dorate, e ne accese una e mi soffiò in faccia la boccata. fenoglio,
lo spiritoso con la serva... soffiò il mozzicone di sigaretta per terra.
muco. pirandello, 8-194: cosimino soffiò, questa volta col naso, un
un cerino. berto accorse e lo soffiò. poi disse, pieno d'indignazione,
il viso violentemente e... soffiò via una risata. -insufflare in
di terra, e fue fatto; e soffiò iddio nella faccia sua lo spirito della
13-217: una folata di vento le soffiò la pioggia in viso. betocchi, 1-88
, 1-163: la lucerna per mia sciagura soffiò da sé un gocciolino d'olio bollente
: rivolta la tromba al cielo, vi soffiò tre pazzi squilli di vittoria.
da quelle labra, / onde sempre soffiò turbo e procella? berchet, 184:
e perché non me lo ha detto » soffiò rabbiosamente. viani, 10-313: nell'
buona di sé. il capitano sabatelli soffiò via subito il gelo.
8-27: il poveraccio tossì, si soffiò il naso, ma non trovò neppure allora
ne volse un capo alle brage e soffiò nell'altro in modo così insolito che ne
cuna di quelle mezze spere bianche, ci soffiò su e il loro morbido spiumìo volò
di terra, e fue fatto; e soffiò iddio nella faccia sua lo spirito della
di quelle mezze spere bianche, ci soffiò su e il loro morbido spiumìo volò lontano
spolverò il gonfio panciotto, tossì, soffiò sul banco, scosse la testa. fenoglio
paotieri, 2-191: un vento pazzo soffiò via le nuvole, e insieme spolverò
alquanto, in sulle prime, e soffiò aria e ruggine fuor da tutti i
statura sua fatta di terra, gli soffiò nel viso, e in quel soffiare mise
, 1-89: una raffata di vento gli soffiò sotto la giubba una stretta gelida.
thanatos, il fosco fanciullo / che soffiò per entro alle nari. idem, iii-2-267
lio con gli occhietti piccoli e puliti gli soffiò: « togliti di mezzo, tordo
impadronita del commendatore. andò a finire che soffiò il naso: occhi rossi, trombettò
. cellini, 554: uno di questi soffiò tanto vare scrupolosamente i propri doveri,
dunque, per l'ascensa », mi soffiò nell'orecchio, giù pel corridoio,
con un vento veemente e abbrusciante cne soffiò tutta notte, seccò... il
che voltò la vostra cupola vaticana e soffiò nella vostra sistina lo spirito di creazione
lucini, 17-135: la bufera sanculottista soffiò di nuovo a parigi. =
preceduto da uno 'speech'che capitan cardello soffiò nel megafono. = voce ingl.