note al malmantile, 728: noi per soccio intendiamo una società e compagnia particolare,
[crusca]: danno lor bestie a soccio a capo salvo, siccome sieno di
note al malmantile, 728: noi per soccio intendiamo una società o compagnia particolare,
e uno vitello c'à da noi a soccio, a mezo prode ed a mezzo
, la quale lui avea da me a soccio. = comp. da dis-con valore
cervello, e non gli dare a soccio / a chi metter ti vuole al collo
ginicie di sopranno ch'à da noi a soccio, mezo prode e mezo danno.
/ purché gli avessi un lattonzolo a soccio. berni, 19: che ci
strinati, 119: diedi a soccio a vivolo, lavoratore d'alfieri di
sicilia colui a cui si dà a soccio, o soccida, o soccita, del
la perdita. il vocabolo proprio è * soccio moretti, i-471: in sicilia.
marchesi di civitella, 179: demmo en soccio... imo poltrello stimato
di civitella, 179: demmo en soccio ad arcolano... uno poltrello
una cioncola pregnia la quale diecu en soccio a michele da patrignioni a prò e
cion- cola pregnia la quale diedi en soccio a michele da patririoni a prò e
del bianco da castillione fibocchi hàne en soccio da me una poleidra de stima de
amiatino trequattorcentesco, chi-104: àne in soccio da lui bactaglino da peringnano una cavalla
cinello de bartolo da gaienne tolse en soccio da me a refare una troia bianca
chi-103: item àne suo propio el decto soccio uno giovenco sanato. soderini, iv-65
e capre e dielle per me a soccio adavoratore di lorenzo che sta a brento.
ginicie di sopranno ch'à da noi a soccio. sacchetti, 151: que'ch'
essendo io in villa, diedi a soccio a antonio di maso, vocato raonese,
: darò ancor le mie pecore a soccio. codice civile del 1865, 1665:
1665: la locazione a soccida o soccio è un contratto, per cui una delle
venne vanni figlio del detto benuccio nostro soccio a me a siena. tommaso di silvestro
, 186-25: quale domenico era soccio del detto mastro antonio et era gito per
buove. adr. politi, 1-627: soccio si dice chi pi glia
di sopranno ch'à da noi a soccio, mezo prode e. mmezo danno.