tutto il mese e la si lasciò smorire d'un prolungato languore. calvino,
e. gadda, 6-256: lo smorire alterno, di tra le nuvole marzoline,
. gadda, 6-27: la si lasciò smorire [la fiamma dell'impianto termico]
tutto il mese e la si lasciò smorire [la fiamma degli impianti termici]
e. gadda, 21-13: lo smorire e il dolce riaversi della luce, codesta
. gadda, 6-27: la si lasciò smorire d'un prolungato languore non senza accademia
, / lo quale onne meo senso fa smorire / e in tal guisa smarire /
smorènte (pari pres. di smorire), agg. che si fa pallido
cinquant'anni fa, non venivano a smorire a metà dicembre, come le vacanze
morigerato (v.). smorire, intr. anche con la particella pronom
'smorto', la qual voce da 'smorire * si forma, che è 'impallidire',
quel rigore che vede venire per lo smorire delle unghie. 2. diminuire
, 6-292: il povero cieco dal lento smorire degli ultimi raggi è avvertito ai quel
termico... la si lasciò smorire d'un prolungato languore. loria,
a loro raggiungeva,... uno smorire del verde,... il
, / lo quale ogni mio senso fa smorire / e 'n tal guisa smarrire /
faldella, 6-236: il conte sentì smorire nel suo animo l'italianità liberale.
organista infrenava i suoi tromboni e lasciava smorire la vena musicale in un belato di 'voce
, 6-256: il subito rivenire e lo smorire alterno, dica, con due occhi del
il passo dello zio non accennava a smorire. 8. sentirsi sopraffatto da
la fissa così acutamente negli occhi da farla smorire. c. e. gadda
. di cui le ragazze si sentivano smorire. = comp. dal pref.
quel rigore che vede venire per lo smorire delle unghie. 5.
[a sonare], ma forse lo smorire della musica e la coscienza della sua
, / lo quale onne meo senso fa smorire / e in tal guisa smarire /
l'organista infrenava i suoi tromboni e lasciava smorire = deriv. da trombone.