/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar
/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar
/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar
/ e a tal distuonaménto agghiaccio e smanio. = deriv. da distonare
/ io non rido, ancor ch'i'smanio. fra giordano, 3-104: or
furente, furioso, matto; smanio cfr. fr. manie 'follia '
/ io non rido, ancor ch'i'smanio e canto / che si sconciàr per
essere la schiavetta tutta tutta lei, ne smanio. s. maria maddalena de'
/ io non rido, ancor ch'i'smanio e canto, / che si sconciar
dal gr. [aodvo{j. ou * smanio, impazzisco '. menometrorragìa
/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciàr
inquietissimo, mio piero: spio, smanio attendendo ogni posta. -con
dire quanto io t'amo e quanto mai smanio di ribaciarti! nievo, 480:
dal doppio visco in che m'intrico e smanio? manzoni, pr. sp
/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar
/ io non rido, ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar
, / d'orror compunta nel viso smanio. parini, 223: sento,
mal serve, se m'adiro e smanio, / chi 'l negherà che sia cosa
de'bei gioveni di questa terra, ne smanio. guarini, 371: 0
. carducci, ii-8-249: sto male, smanio, non gemo né languisco, ma
io non rido, ancor ch'i'smanio e canto, / che si sconciar per
scelta di questo cameriere, ché mi smanio di avere un sanese in casa in
quanto io t'amo e quanto mai smanio di ribaciarti! pascoli, 1371: gli
, 483: d'orror compunta nel viso smanio. 28. perdere i sensi,
suo nobile affare, / quasi tutto'smanio. onesto da bologna, lxv-5-7: in
badalucchi, 22: io stupisco, io smanio, io smiracolo! oh oh,