141: gridando la lingua che mi sleghi, / tu vedi quanto il cor
di guardare il granaio, il carco sleghi / di chi anelante vien. arici,
che gli rallenti ornai la lassa e sleghi. varchi, 8-2-228: chiamasi ancor
legati e stretti / che non la sleghi morte o sepoltura. d. bartoli
chiamo chi del mortai mi scinga e sleghi. rota, 1-1-77: del suo
rigare), tr. (§légo, sleghi). liberare una persona o una
il tutto... se tu mi sleghi la bocca [del sacco],
/ se, gridando la lingua che mi sleghi, / tu vedi quanto il cor
esser legati e stretti / che non la sleghi morte o sepoltura. forteguerri, 30-30
morte un sì bel nodo unqua non sleghi. parini, mat. [1763]
fa mestier che tu, madre, lo sleghi, / sì che grazia dal ciel
misteri, e de'gran dubbi il nodo sleghi. 12. rifl.
ehimè, perché dal cor l'alma non sleghi / mettendo fine al lacrimar ch'io
: pria che l'alma da la carne sleghi, / a tutti i tuoi prigioni
/ misteri e de'gran dubbi il nodo sleghi. pananti, iii- 230:
fila fuori di qui, prima che ti sleghi dietro i cani, tardoadolescente di merda