de amicis, 11-499: cerca le simmetrie, dice, corregge, aggiunge, modifica
arte classica, fissava i rapporti, le simmetrie, le proporzioni sia delle opere architettoniche
proprietà cromatica, con questo rigore di simmetrie, con questa schiettezza nel carattere.
: tutte le serie, tutte le simmetrie essendo dissestate da una mano sconosciuta potevasi
musicale in proporzioni plastiche e in massicce simmetrie,
appaiate parallelamente rispetto a un piano di simmetrie. targioni tozzetti, 12-10-46: essi
i quadri di numeri che presentano insospettate simmetrie e regolarità, ecc.).
.. infitti con tanta grazia di simmetrie, d'intaglietti. = deverb
: vi abbondano parallelismi di personaggi e simmetrie di casi, come si conviene alla
fantasia,... con le sue simmetrie, con le sue asimmetrie, con
polemica, della propria ubicazione, in simmetrie ben staccate, e appena misurando qualcheparola.
pratica dall'istesso autore in sette diverse simmetrie di vascelli. -camera nautica:
cose destinate a un impiego pratico. le simmetrie sono ovvie, le proporzioni senza ritmo
. e. cecchi, 5-354: le simmetrie sono ovvie, le proporzioni senza ritmo
1-47: dovendo l'architetto impiegarsi nelle simmetrie e proporzioni, è necessario che delle
dire, fa rai le simmetrie sì corno è sopra dicto in lo primo
: la quadratura, con le sue simmetrie e cadenze di piccola danza borghese, viene
delle epoche mature, uno stile riassume simmetrie e nitori che sembrano caratteristici degli arcaici
e. cecchi, 8-56: sulle rigide simmetrie della veste a cannelli, i piedi
, il gusto che mostra saba per le simmetrie complesse e = comp. da
ghiberti, 15: costui diligentissimamente osservò le simmetrie, le misure; in ogni minima
superstizioso, e aveva il gusto delle simmetrie e delle cabale. 5.
lezione per le forme geometriche, per le simmetrie, per le serie, per la
osservare rispondeva in realtà una rete di simmetrie. g. ferraris [« lastampa »
», 5-iv-1989], i: le simmetrie possibili per i cristalli sono solo trentadue
osservare rispondeva in realta una rete di simmetrie. vetróso, agg. che
nato intorno al 1920 che prediligeva le simmetrie e le forme stilizzate e geometriche.
, una tale superforza deve violare tre simmetrie fondamentali, quella che conserva il numero