, perché il marito / potesse star sicur de la mogliera. firenzuola,
né pensa come o quando, / sicur ne'boschi, in panni rozzi e bigi
dante, purg., 9-47: fàtti sicur, ché noi semo a buon punto
cavalcanti, ii-452: allor m'apparve di sicur la morte, / accompagnata di quelli
né castel né alcun dicastro / può star sicur se non ha intorno tacque.
pon li piei; / ed i'fossi sicur d'un fiordaliso, / ch'ella
esperimento fece, / ch'era assai più sicur stame lontano. tassoni, 6-6
pon li piei; / ed i'fossi sicur d'un fiordaliso, / ch'ella
, / ben mi credea d'esser sicur ormai. marino, 313: la reai
diventa benivolo, / sì che gli marinai sicur pileggiano. capellano volgar., i-15
volo, / sì che gli marinai sicur pileggiano. = denom. da
/ per l'aria, so'sicur che strabalcare / aresti visto sopra
tutta sera; / e al fin sicur che l'orco non lo 'ntaschi, /
benivolo, / sì che gli marinai sicur pileggiano. 4. ant.
che dintorno al volto / sovravolando di sicur mi venne, / sento ch'amore
. villani, 4-13: invitto e sicur mai sempre varchi / l'ocean che fra
le sue vacche, / che del sicur valean cento patacche. c. i.
: /... / pegno sicur della magion beata. metastasio, 607:
benivolo, / sì che gli marinai sicur pdeggiano. = denom. da
correggia / e cerchi di condurlo a sicur porto / in questo mare, in
. venuti, lxxxvni-ii-672: soleva andar sicur per onne
mio se- gnore; / « fatti sicur, ché noi semo a buon punto »
è amico / può star per me sicur da quattro campi. -dame quattro
mio se- gnore; / « fatti sicur, ché noi semo a buon punto;
. murtola, 8-5: quasi poste in sicur dentro le loro / reste le grana
entrata; /... / pegno sicur della ma- gion beata; / paga
d'un podere, / che sia visto sicur da li spagnuoli. /..
, tristo, son condotto! / e sicur sono, tal l'aggio lo botto
a sé d'intorno e crede / viver sicur sotto il paterno tetto. lomazzi,
correggia, / e cerchi di condurlo a sicur porto / in questo mare, in
questo chiaro esperimento fece / ch'era assaipiù sicur stame lontano. a. f. doni
cavalcanti, 1-xxi-12: allor m'aparve di sicur la morte. c. dati,
che dintorno al volto / sovravolando di sicur mi venne, / sento ch'amore
il mio segnore; / « fatti sicur, ché noi semo a buon punto;
fortuna mia! / metto adesso in sicur la baronia. forteguerri, iv-201: mi
che dintorno al volto / sovravolando di sicur mi venne, / sento ch'amore è
estinzion mai non sospetta, / pegno sicur della magione beata. carducci, ii-7-289:
dante, purg., 9-48: fatti sicur, ché noi semo a buon punto;
canteo, 77: qual pensier più sicur, tranquillo e tuto / nel perieoi
infinta. ariosto, 1-iv-351: state sicur, che è verità verissima, / voi
, purg., 9-48: fatti sicur, ché noi semo a buon punto;