la sua amicizia, quando fosse d'uno sguaiato, per non dir d'un birbone
ma piuttosto quelle di certo gergo tra sguaiato e melenso venuto di moda da qualche
in quando, così scipito, così sguaiato, così fredduccio, così bastardo,
bèrcio, sm. tose. urlo sguaiato, strillo. sasso che versa
senza ritegno; che è sboccato, sguaiato nel parlare. g. m.
figur.: piagnucolone, maldicente, sguaiato. e. cecchi, 5-255
e cominciò a ridere di un riso sguaiato e canzonatore. deledda, iii-275:
* inverecondo, impudente, sfrontato, sguaiato e in tal senso noi usiamo la voce
fa piacere una vaga civettina, / sguaiato civetton, rabbia e disgusto. foscolo
: 4 debuttare '. è gallicismo sguaiato da buttare perché 4 cominciare ',
, sboccato; volgare, licenzioso, sguaiato; dissoluto, osceno. rebora,
, alla solennità di un'occasione; sguaiato, incomposto (un atteggiamento).
2. movimento scomposto, atto sguaiato; convulsione. leggenda aurea volgar.
; ma com'è dozzinale! com'è sguaiato! com'è scorretto! nievo,
. com'è dozzinale! com'è sguaiato! com'è scorretto! idiotismi lombardi a
sciaguraggine. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, / quel disgraziato, quel
quell'incanto, il suono stridulo e sguaiato del fischietto di canna di capitan sciaralla
(un rumore); sfrenato, sguaiato (il riso). bibbia volgar
quell'incanto, il suono stridulo e sguaiato del fischietto di canna di capitan sciaralla
quando in quando, così scipito, così sguaiato, così fred- duccio, così bastardo
gavoccioli. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, /... /
suoi orecchi che poche frasi del gergo sguaiato e incomprensibile del vetturino che lo strascicava
sentimento); che riesce ridicolo o sguaiato; che rende oggetto di riso una persona
tengano un po'del ridicolo e dello sguaiato. 2. andatura dinoccolata e
civile, mediante un linguaggio spropositato e sguaiato. vestiva tutto di nero, con la
35. chiassoso, scomposto, sguaiato (un modo di ridere o di
. 9. scortese, villano; sguaiato, sconveniente (un atto, il
mia moglie, che ha imbeccato questo sguaiato a farmi questa tulliata. tommaseo,
arte... osserva a che bociare sguaiato, a che sorta d'imbozzimature e
misura, di decoro; sconveniente, sguaiato; esagitato (un gesto, un
2. figur. diventare sciatto, sguaiato. bocchelli, ii-205: gli parve
granchio, stralunato e sanguinoso, lo sguaiato goffo fu condotto a far il giro degli
bello, e, certo involontariamente, sguaiato.
sotto le sue finestre, attoso, sguaiato, irrequieto, scalpicciando, battendo a cadenza
suono). -anche: sguaiato. salvini, 41-63: giovanni ha
che parla senza ritegno; sboccato, sguaiato nel parlare (v. anche bocca,
spiritoso, mordace o buffonesco, spesso sguaiato, scurrile (e costituì uno degli
romagn. mar colf 'balordo, sguaiato ', polesano marcolfo 1 balordo '
ha visto il 'boa'» butta uno sguaiato nel pubblico, sollevando un maroso di
fa piacere una vaga civettina, / sguaiato civetton rabbia e disgusto; / quel
2-199: da presso, quel goffo, sguaiato e veloce mozzicone di donna galoppante a
vederne parte. fagiuoli, 1-4-431: quello sguaiato del cavaliere, che mezzi così efficaci
. carducci, iii-5-159: quello sguaiato 'sentimentalismo'[dei romantici)..
). letter. ant. sguaiato, indecoroso, indecente. p
. -per simil. verso sguaiato di un animale. landolp, 2-no
. bacchelli, 2-199: goffo, sguaiato e veloce mozzicone di donna galoppante a
di chirurgia è l'uomo il più sguaiato del mondo! = deverb. da
gozzano, i-1183: gaio decamerone, non sguaiato quale immagina la tradizione popolare, ma
alta voce, in un italiano non sguaiato e non strascicato, le preghiere stesse
torcon le auguste nari. -particolarmente sguaiato, scomposto; che suscita fastidio (
inter. espressione per indicare il riso sguaiato (per lo più in forma iterata)
-anche: espresso lascivamente, sboccato, sguaiato, osceno. g. montani
molto volgare, triviale, scurrile e sguaiato. muzio, 1-32: egli
, esuberante oppure rozzo, volgare, sguaiato). cantoni, 28: beatrice
-da popolano: volgare, grossolano, sguaiato. morante, i-38: malgrado che
un grosso parroco ventripotente, dall'aspetto sguaiato, con un naso bitorzoluto da briacone,
ranocchi ed i rospi esauriscano il loro sguaiato preludio. nievo, 486: udii l'
soavissima parte di alceste; un burattino sguaiato quella di jarba ed una preziosa indurita
, nudo, ridente, procace, sguaiato. -con uso avveri).
luogo della lingua si adopera il dialetto sguaiato e bonaccione della capitale: effetto del
sguaiataggini del peggior gusto e più sciattamente sguaiato e sgargiante. 2. sciocchezza
. 3. ambiente volgare, sguaiato, corrotto. barilli, 7-105:
. -non smodato, eccessivo o sguaiato (il ridere o la manifestazione esterna
ranocchi ed i rospi esauriscano il loro sguaiato preludio. con ciò si spiega perché lltalia
: e forse allato avrete / uno sguaiato, che farawi, affé, /
soffrite? fagiuoli, iv-6: d'uno sguaiato che, se fa niente, /
a beccar sempre il cervello / sopra qualche sguaiato suggettaccio, / che, innanzi che
un grosso parroco ventripotente, dall'aspetto sguaiato, con un naso bitorzoluto da briacone
in tono sommesso o, anche, sguaiato, talvolta fra sé e sé e
e divertito, sia anche grossolano, sguaiato (uno scritto, un modo di
acuto e stridulo simile a un riso sguaiato (un animale). p.
stare in aria? / va'via, sguaiato! daltongaro, 312: egli.
figlio del trattore rompe in un riso sguaiato. carducci, ii-1-55: alla fine
e starnuti nell'anticamera. -verso sguaiato. g. giudici, 9-11:
fratello scipio, un rustico scortese e sguaiato, e siccome non vai la pena
manoscritto da principio era eccessivo, feroce, sguaiato, sforzato anche nella santimonia,
bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce, òjetti, i-380:
in modo scomposto, smodato, sguaiato. f. f. frugoni
i nesti.. scomposto, sguaiato (un gesto, una risata, ecc
sbèrcio2, sm. tose. urlo sguaiato, grido, richiamo a voce alta
: gesto disdicevole, atteggiamento scomposto e sguaiato (anche in una rappresentazione pittorica)
ad atteggiamenti scomposti o a un linguaggio sguaiato, non mantenendo un contegno dignitoso o
, sf. sciatta noncuranza, atteggiamento sguaiato, scomposto. m. serra
codini. 2. scomposto, sguaiato (un gesto, un'andatura,
rumoroso, allegro in modo eccessivo e sguaiato (un gruppo di persone).
tose. che si esprime in modo sguaiato e grossolano. fanfani, uso tose
dottore! 'lo dicono per biasimo di sguaiato parlare. = comp. dal
con grande clamore, strepita in modo sguaiato. periodici popolari, ii-319: uno
l'usignuolo innocente / continua il duetto sguaiato e divino / con gli ubbriachi turpi
che sei. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, / quel disgraziato,
3. scomposto, fragoroso, sguaiato (una risata). guerrazzi,
-contorcersi, assumere un atteggiamento scomposto, sguaiato per un riso irrefrenabile. bacchetti,
goffo, scomposto, poco dignitoso, sguaiato negli atteggiamenti o nei movimenti; trasandato
-che appare poco dignitoso, volgare, sguaiato in quanto non conforme alle consuetudini,
dove egli è antico. -volgare, sguaiato. d. bartoli, 2-4-543:
-con uso avverb.: in modo sguaiato. pasolini, 3-27: cominciò pure
-abbandonarsi a un comportamento violento e sguaiato. bresciani, 6-x-183: subito che
. chi mangia avidamente e in modo sguaiato; mangione. g. f
. sfrocetato, agg. roman. sguaiato. -anche con uso avverb.
pudore; ardimento, anche eccessivo o sguaiato. fr. morelli, 308:
, 17-97: non ride se quello sguaiato di cavezza si prosterna a baciare losgabello dov'
che ostenta la propria sensualità in modo sguaiato (una donna). -anche sostant.
. di sganasciare), agg. sguaiato, fragoroso (uno scoppio di riso)
per maménté). in modo sguaiato e fragoroso. 4. disgregazione della vita
: era un riso di donna stridulo, sguaiato, sgan molza, xxvi-2-23
lima com'è dozzinale! com'è sguaiato! com'è scorretto! burchiello,
. 5. che prorompe in modo sguaiato, senza ritetassoni, xvi-815: chi
un motto sconcio o con uno sgorbio sguaiato. jovine, 5-343: quando laura gli
aria aperta. = deriv. da sguaiato. sguaiataménte, avv. in
sguaiatamente. = comp. di sguaiato. sguaiaterìa, sf. sciocchezza
figliuoli. = deriv. da sguaiato. sguaiatézza, sf. disus.
cirimonia inventate. = deriv. da sguaiato. sguaiato, agg. (superi
= deriv. da sguaiato. sguaiato, agg. (superi, sguaiatissimo)
, 19-62: oh vanne, vanne, sguaiato, ché ci hai / fracido! buonarroti
. goldoni, xi-138: signor cerusico sguaiato, / signor dottor, che impertinenza
? e forse allato avrete / uno sguaiato, che faravvi, affé, / recer
volete dir forse a conto di quello sguaiato che s'accoppiò con essa e ci accompagnò
decoro. parini, 330: quello sguaiato tristo facimale, / quel disgraziato,
visto il 'boa! '» butta uno sguaiato nel pubblico, sollevando un maroso di
avrebbe imparato prima del tempo a parlare sguaiato. -grossolano, rozzo, in
sandrino in mia presenza / fa con voilo sguaiato. pananti, i-227: gli uomini.
chiare, nudo, ridente, procace, sguaiato. -sostant. tozzi,
a ridere con un fare insolente e sguaiato. pirandello, 8-47: si metteva
per non stare sul sostenuto desse nello sguaiato. -condotto in modo spudorato,
in un uomo che accusa in virgilio lo sguaiato libertinaggio di enea. bacchelli, 1-iii-547
bacchelli, 1-iii-547: il fastidioso e sguaiato armeggio della lantision, anche l'essere sospettata
bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce. ghislanzoni, 8-120:
figlio del trattore rompe in un riso sguaiato. collodi, 42: « un gran
, e cominciò a ridere di un riso sguaiato e canzonatore. serao, i-46:
panzini, i-141: detta in quello sguaiato accento napoletano che è di per se stesso
della campagna, che parlava già nello sguaiato dialetto bolognese. -sconcio (un
un fischietto che faceva un verso proprio sguaiato. -per simil. portato all'
il materialismo riflesso e professato inmodo aperto e sguaiato non appartiene al periodo in cui la
avere in conto di novità romantica quello sguaiato sentimentalismo, il quale è un cotal
gnoli, lx-257: il governatore con uno sguaiato epicureismo volgeva ogni cosa in ridere.
'liberale'di stalin assume un tono di sguaiato sarcasmo. 4. che
gozzano, i-1183: gaio decamerone, non sguaiato quale immagina la tradizione popolare, ma
vernacolo, carico di doppi sensi, sguaiato, era la sua difesa.
: a niuno assolutamente piace ilplatena come autore sguaiato. passeroni, 7-26: questo è un
, 7-26: questo è un prologo sguaiato, / che all'autor fa poco onore
; ma com'è dozzinale! com'è sguaiato! com'è scorretto! idiotismi lombardi
dovetti pure leggere e scrivere un discorso sguaiato, e mi sorbii sino all'ultimo
testa voluminosa, occhietti ravvicinati al naso sguaiato, bocca tagliata a falce. buzzati
vuol far creder, perché egli è sguaiato, / che ve ne sia bisogno:
di chirurgia è l'uomo il più sguaiato del mondo! -sostant.
esser bastonati. fagiuoli, iv-6: uno sguaiato, che, se fa niente,
-così. / - chi è questo sguaiato? - è il poeta.
v.]: 'sguaiatone': a uomo sguaiato lo dicela donna, per respingerlo, se
modo di vestirsi considerato molto volgare e sguaiato). bacchelli, 2-v-604: -
tose. atto ineducato, scomposto, sguaiato o anche bizzarro o sconsiderato; modo
dalla gommina. 3. volgare, sguaiato, scomposto (un comportamento, in
smassellataménté), avv. in modo sguaiato e fragoroso. s. degli
. 5. fragoroso, sguaiato (una risata). rovani,
manifestarlo, ecc.); scomposto, sguaiato o eccessivamente concitato (un gesto,
richiese dell'altro. -in modo sguaiato, scomposto. magri, 56:
del maestro cogli occhi, rompe in uno sguaiato sbadiglio, è ovvio che il povero
a beccar sempre il cervello / sopra qualche sguaiato suggettaccio, / che, innanzi che
: ho tuttavia sull'anima quel sonettucciàccio sguaiato, scritto senza garbo né grazia.
tono che volèa essere irònico e riusciva sguaiato. savinio, 3-57: si presentò un
po'lo conteneva. -scomposto, sguaiato, eccessivamente fragoroso (una risata)
. - per estens.: licenzioso, sguaiato. angioletti, 150: le canzoni
. dial. screanzato, maleducato; sguaiato. - anche sostant. g
. 7. agg. ani sguaiato; sgarbato. cellini, 1-83 (
3. parlare per lo più in modo sguaiato di argomenti moralmente riprovevoli o che meriterebbero
. tr. esporre, raccontare in modo sguaiato, sconcio o con fragore e,
8. fare una smorfia in modo sguaiato. f. f. frugoni,
liquidi e squacquerati. 4. sguaiato, smodato, sconcio; eccessivamente fragoroso
rendeva più sregolati. -sconcio, sguaiato (un gesto). magri,
in cui si trova, per il comportamento sguaiato, per le piaghe, la deformità
2. per estens. rumoroso, sguaiato; sgradevolmente fragoroso. de amicis
. -grossolano, rozzo; popolarescamente sguaiato. giusti, i-271: questo modo
. pirandello, 7-1225: questo segno sguaiato di noia bestiale fece da susta al
concreto: atteggiamento o discorso rozzo, sguaiato. panciatichi, 290: arricchite [
con un certo accoramento così svenevole, così sguaiato, che guai se chi n'era
avere in conto di novità romantica quello sguaiato sentimentalismo, il quale è un cotal mollichic-
che del male stesso. 'com'è sguaiato quel tisicàccio! '. =
il bravo, con un riso tra lo sguaiato e il feroce. « a lei
. un uomo che accusa in virgilio lo sguaiato libertinaggio di enea. del giudice,
agg. region. rozzo, volgare, sguaiato, becero (e vi è connesso
mia moglie, che ha imbeccato questo sguaiato a farmi questa tulliata. =
micidiali risoluzioni. 5. sguaiato (un atteggiamento). c
mio segno e poi s'era messo con sguaiato artificio a tentare di té),
beccar sempre il cervello / sopra qualche sguaiato suggettaccio, / che, innanzi che,
: un grosso parroco ventripotente, dall'aspetto sguaiato,... se ne stava
il primo chiodo. -rozzo, sguaiato, volgare (una persona).
. 3. sgarbato, ineducato, sguaiato (un comportamento, un discorso)
. -argomento o espressione volgare, sguaiato o triviale. niccolò del rosso,
-con valore aggett. grossolano, ineducato, sguaiato (un modo di parlare, di
, in modo disordinato e, anche, sguaiato (in partic. più persone contemporaneamente
voce o, anche, in modo sguaiato. - anche: declamare. verga
continuazione, per lo più in modo sguaiato o concitato, anche per richiamare l'
. camerana, 250: quel ridere sguaiato, alla volgare, / la è poi
(scagazzóne), agg. volgare, sguaiato. michelstaedter, 2-28: è
2. agg. rozzo, volgare, sguaiato. a. nove, 3-129:
voce irrochita dalle sigarette e il tono sguaiato delle pubblicità e dei film. =