folla va ed esce a ondate; quando sfocia dalle porte sembra acqua che rompa improvvisamente
lì, uno dei bracci del delta, sfocia nel mare. silone, 146:
immensa bocca d'opera del grande arco che sfocia sulla val d'arno, tra le
erba ne hanno occupato le commessure: sfocia allo spiazzo erbato e solitario con le
vita individuale, va oltre l'individuo, sfocia nelle classi e nelle generazioni.
all'ottimismo come quello di pangloss e sfocia in un finalismo che qui non è solo
originaria. -fiume continentale: quello che sfocia in bacini chiusi. -fiume costiero: quello
affluenti, mantiene il proprio nome e sfocia in mare. dante, purg.
di stupendi palazzi..., sfocia dopo molti ghirigori in piazza del duomo
. -guerra tavolata: quella che sfocia nella pace, senza che nessuno dei
picasso] dalla noia sgorga, e sfocia nella noia. la vedemmo infatti nascere
d'erba ne hanno occupato le commessure: sfocia allo spiazzo erbato e solitario con le
l'arno e il mare (dove sfocia, a nord di livorno),
nel progresso e nel futuro, che sfocia in un desiderio di distruzione (o anche
. -che cor. _iuìsce, che sfocia in mare. fazio, i-9-9:
in cui la problematica rompe le dighe e sfocia non nell'assurdo metafisico, ma nell'
è un'inadattabilità alla vita che spesso sfocia in condotte antisociali per una disarmonia e
si riversa in un fiume, che sfocia nel mare. patrizi, 3-372:
punto in cui tale corso d'acqua sfocia o confluisce; foce. b
4. che si immette o sfocia in un corso d'acqua o in
che è proprio del fiume sebeto, che sfocia presso napoli. -anche, in senso
'farmaceutica paulatim s. a. 'sfocia una folla di biciclette, di motocicli,
miseria e producono malcontento. il quale sfocia in richieste di interventi governativi. c.
(come un fiume in piena che sfocia nel mare). guglielmotti,
. 2. per estens. che sfocia in un determinato mare (un fiume
il peggior trattamento economico riservato alla donna sfocia addirittura in una radicata 'femminizzazione'della povertà.
a queste attività, la libera espressione sfocia in veri e propri capolavori!