fallire. -carbone spento: cosa che sfigura a paragone di un'altra. -essere
: per alcuni attimi il sogno mi sfigura trascinandomi in un fondo marino raggiato di
, agg. che deturpa, che sfigura; che imbruttisce; deformante.
la testa, mi piaci immensamente, mi sfigura un viso umano e ti esprime un'immensità
dove sta l'impazamento, / che mi sfigura. lambruschini, 5-134: se in
dei termini affoga talora i pensieri, o sfigura i sensi. rosmini, xxii-288:
cesarotti, i-xxiii-ioi: ciò che sopra tutto sfigura talvolta le orazioni d'isocrate, o
quasi irriconoscibile, tanto la disperazione la sfigura. ojetti, ii-29: già un
alla lebbra del volto, cui essa sfigura a segno da compartire al volto dell'infermo
che hanno adosso una tunica che non sfigura tra l'altre, e son contenti
. così il granello ora si sfigura e si allunga... ed ora
né, a questo possibile contatto, si sfigura o deprime la possibilità bruciante e rapinosa
non sua, quando l'alterazione del suono sfigura i vocaboli, egli non si perde
qualcuno c'è sempre che inventa o sfigura giudizi per mettere la sconcordia.
. di sfigurare), agg. che sfigura, che deturpa i lineamenti del volto
lo scolora, lo macera, lo sfigura. alfieri, 1-22: essendo poi in
quasi irriconoscibile, tantb la disperazione la sfigura. pratolini, 2-278: nell'aggiustarsi il
di disgusto: un ghigno che la sfigura. -rifl. assumere espressioni e
sua; quando l'alterazione del suono sfigura i vocaboli, egli non si perde a
che satanica circe abita in corte! sfigura gli uomini da seri in parasiti, da
di sfigurare), agg. (ani sfigura do). deturpato nell'aspetto fisico
sformévole, agg. ant. che sfigura, deturpante (una ferita).
che fece appena come tia che sfigura la bocca'(di origine incerta) oppure
o che satanica circe abita in corte! sfigura gli uomini da serii in parasiti;
corrode oggidì anche le statue, e le sfigura. = voce dotta, lat