par., 15-17: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
/ di questo dì, che tosto il seren perde, / cogliam d'amor la
l'aere tinta / più bella nel seren la luce raggia. fatti di cesare,
6-108: s'allarga l'aria in un seren vivace / e fioreggiano intorno i campi
/ di questo dì, che tosto il seren perde, / cogliam d'amor la
, perciò che amari / giorni dopo il seren dato n'ha il cielo. idem
infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine
marino, 252: sotto il freddo seren, su l'erba assiso / presso
giunge, e si perde nell'ampio seren. d'annunzio, iv-1-1015: le sonorità
. marino, 252: sotto il freddo seren, su l'erba assiso / presso
chiaro sol nebbia importuna, / e bel seren torbida nube infesta. sbarra, iii-181
il lusingar fallace, / per notturno seren già sciolse audace, / ch'ora
mar divelta cade / de l'azzurro seren del cielo estivo. carducci, 591:
. carducci, 678: come 'l ciano seren tra 'l biondeggiante / òr de le
di scintille in giro / per lo vóto seren brillare il mondo. nievo, 453
fresche brine, / dimostra in ciel seren chioma sì vaga / la bella amica di
lava il dì la fronte / e 'l seren petto. serao, i-824: perché
, 5-3: sia pur brusco o seren, sia notte o giorno, / vo'
mi calzo il coturno / in un seren notturno / al lume di facella, /
. idem, 226-8: 'l ciel seren m'è fosco, / e duro campo
il remeggio / delle nubi e il seren degli spiragli / chiusi e schiusi a capriccio
il brieve giorno: / nel ciel seren d'eterne fiamme cinto / lieta il
lieve / ne fia, pur che 'l seren nube non copra. 11
infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine
espero che roseo sormonti / nel profondo seren de'firmamenti, / e chiara luna che
che 'l sole, / da far giorno seren la notte-oscura. parini, giorno,
specchia il remeggio / delle nubi e il seren degli spiragli / chiusi e schiusi a
carducci, 678: come '1 ciano seren tra 'l biondeggiante / or de le
cor l'arsa cicada / sotto l'arso seren sparso di polve, / con rochi
medici, 480: nel ciel seren d'eterne fiamme cinto / lieta [la
di questo dì, che tosto 11 seren perde; / cogliam d'amor la rosa
mena il brieve giorno: / nel ciel seren d'eterne fiamme cinto / lieta il
. monti, x-3-24: dal suo volto seren spinta e divisa / faceagli al capo
d'erba coronavi, e quegli / occhi seren ver me grati giravi? caro,
iddio. carducci, 692: non mai seren di più tranquilla notte / fu salutato
che 'l sole, / da far giorno seren la notteoscura, /...
cor l'arsa cicada / sotto l'arso seren sparso di polve, / con rochi
carcano, vi-416: s'innalza al seren delle sfere, / fra l'arcano
diletto, / tu fai l'aer seren, tu queti il mare. tasso
tasso, 15-9: d'un dolce seren diffuso ride / il ciel, che sé
; / sia pur brusco o seren, sia notte o giorno, / vo'
e diletto, / tu fai l'aer seren, tu queti il mare. guarini
. marino, 2-67: dipinge un bel seren l'aria ridente / di vermiglie fiammelle
aria infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine
par., 15-14: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
orsino, iii-288: nel mirar quel seren, da sé diviso / per l'
entro le fronde / empie il vasto seren di melodia. fogazzaro, 7-138:
entro le fronde / empie il vasto seren di melodia. panzini, i-560:
/ ch'uomo non vide ancora / nel seren dell'aurora. pananti, i-82
orsino, iii-288: nel mirar quel seren, da sé diviso / per l'
di vecchi orbi, / ne l'eterno seren, dove michele / sedea, salir
infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa
albe e meriggi e tramonti / l'aerato seren tu puoi ondare / o di nuvole
vista si rallegra / d'esser fatto seren da sì belli occhi. aretino, 9-60
poco aver fermezza, / così dopo 'l seren venne il turbato. s. caterina
, o fetontea ferrara, / ampio, seren, perpetuo, sonante, /
marino, 2-67: dipinge un bel seren l'aria ridente / di vermiglie fiammelle
. marino, 252: sotto il freddo seren, su l'erba assiso / presso
chiabrera, 361: ora, seren non speri / ne'giorni asciutti chi
. carducci, 678: come 'l ciano seren tra 'l biondeggiante / or de
carducci, 678: come 'l ciano seren tra 'l biondeggiante / or de le spiche
tuoi bei giorni il fulgido / turbato have seren. 3. figur. suscitare
marino, 252: sotto il freddo seren, su l'erba assiso /.
... / tu fai l'aer seren, tu queti il mare, / tu
ov'è fuggito? ov'è il seren del ciglio? marino, 2-113:
par., 15-14: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
su i cristalli tersi / da 'l seren di germile, e pe 'l chiarore /
par che scintille / dal bel guardo seren riso e diletto. foscolo, gr
delfino, e cura tienne, / il seren glauco e la putente foca. tramater
bello mi pare / lieto dì, ciel seren, tranquillo mare. parini, giorno
: di tempeste oscure / e d'incerto seren [il mare] s'illustra e
annuvolarsi. preti, 83: il seren di beltà tosto s'imbruma. parini,
. chiabrera, 1-iv-74: per cielo seren spande colombo / l'ali dipinte,
monte incenerito, / e 'l ciel tornò seren, com'era pria. alfieri,
di tempeste oscure / e d'incerto seren s'illustra e inombra. niccolini,
ne inclina. poliziano, 1-801: seren, fortezza, divicie e vigore / non
, le nubi acquose / contristano il seren. d'annunzio, i-138: non
, non altramente / che in bel seren la luna fra le stelle, / onde
il sol, la nebbia ed il seren v'ingusci [in una casa].
di tempeste oscure / e d'incerto seren s'illustra e inombra. -annebbiarsi
/ la pace del cielo per ampio seren. carducci, iii-2-320: fuggìasi anch'esso
tal misto divin miracoloso / tra 'l seren e 'l splendor chiaro lampiza.
cesarotti, 1-xxxiv-269: dal viso al cui seren noia si sface / scende una dolce
. ariosto, 157: nel bèl seren più limpido la luna / sovra tonda
luci sante / chiudo il mio dì seren, l'apro beato. rota, 1-1-259
. maffei, 7-84: lontan dal seren de'tuoi lumi / per me vita la
bracciolini, 5-9-51: su l'azzurro seren, da me sia posto / l'
un canto orar vedea, / e dal seren della percossa fronte / sparir la tetra
matin la bella aurora / l'aer seren fé bianco rosso e giallo, / tutto
/ di questo dì, che tosto il seren perde. pascoli, 307: t'
entro le fronde / empie il vasto seren di melodia. cassola, 5-23: nella
membrar che quanto serba / lieto e seren lo spirto, il corpo ancora / sano
, dal cui volto uscia / tutto il seren della magion beata.
/ l'ampia terra, il ciel seren, / quanti ha il bello aspetti cari
/ né pur mirare / el tuo seren colore. benvenuto da imola volgar.
. graf, v-273: vagano per seren tepidi fiati / dal prato al bosco
altrui molle e lascivo / nel tremolo seren de l'aria pura. sergardi, 154
oro caduco, / che splendi nel seren di fronte eburna, / ohimè, che
scintille in giro / per lo voto seren brillare il mondo. gioberti, 4-2-26
più dolce rotante / per quegli ampi seren carro stellato, / non pareggia l'
... / qual per l'aere seren va lieve il falco, / volerai
passa il sole e la luna, / seren passa e fortuna, / senza tacque
antichi padri, / il cui sommo seren non turban atri / nembi già mai
/ la molle ambrosia e 'l nettare seren. 2. per simil.
attribuito a petrarca, xlvii-153: l'aere seren purificato e netto / fece far bruno
, non vai tre pere cotte. seren fatto di notte, non vai tre
pere cotte. ibidem, 350: seren di notte, nuvolo di state.
1-128: presto a cangiarsi è bel seren di verno / in fredda neve o nubilosa
tempo imbrigli. bembo, iii-520: seren la pace e nubiloso tempo / son
sì care / spero a me di seren nunzie e d'amore: / le perle
tesser l'animo vostro ed il cervello / seren di verno o nuvolo di state.
mai viaggio. ibidem, 350: seren di notte, nuvolo di state.
par che scintille / dal bel guardo seren riso e diletto. monti, 10-587
e meriggi e tramonti / l'aerato seren tu puoi ondare. 3.
splendore, / che fa chiaro e seren la terra e '1 mare. marchetti,
., 15-14: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora ad
vecchi orbi, / ne l'eterno seren dove michele / sedea, salir fuor
de'medici, i-134: o come ciel seren col suo colore, / distinguendo le
carducci, iii-3-272: come 'l ciano seren tra 'l biondeggiante / or de le spiche
attribuito a petrarca, xlvii-153: l'aere seren purificato e netto / fece far bruno
che mai non parte / dal bel seren dal vostro vago viso; /..
vieni e mi consola / del perduto seren de'lieti giorni. manzoni, pr
borghesi, lxv-113: lo mio giorno seren torbido farsi / già vidi e 'l
granaio. proverbi toscani, 201: seren d'inverno e pioggia d'estate e vecchia
di limpida rugiada / per l'azzurro seren piovon le stelle. -sostant.
. chiabrera, 1-iv-74: per cielo seren spande colombo / l'ali dipinte e va
ripercosso dall'idalie piume / arricchirsi il seren di più bel lume. -le
nembo oscuro, / ché un eterno seren la cinge e veste: / porfido è
, dal cui volto uscia / tutto il seren della magion beata. -con
ora / di roma, e a lei seren l'alma e la fede / e a
infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa
a petrarca, xlvii-153: l'aere seren purificato e netto / fece far bruno
., 15-13: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad or ad
iacopo del pecora, lxxviii-iii-192: il viso seren, lieto e giocondo / si volse
il ciel che ancora / par che seren prometta, non tempestosa aurora. nievo
l'aere tinta / più bella nel seren la luce raggia. fogazzaro, 1-24:
, / suo raggi el dì nel seren fan giostra. 2. prendere
'n vista si rallegra / d'esser fatto seren da sì begli occhi. machiavelli,
o nice, al volto / il seren, ritorni a'rai, / né a
. pedemonte, 5-497: un tranquillo seren regnava intorno. pananti, iii-83:
, / né pur mirare / el tuo seren colore. p. f. giambullari
rugiadosa alba ridente / rende col suo seren l'ombre più chiare. g.
le fronde / là in quel dolce seren di paradiso? bruni, 232: in
1-iii-321: quei cieli, il cui seren riluce / d'una sol fiamma alteramente
e in ogni volto splende / raggio seren di rinascente speme. pindemonte, ii-117:
, alfin rinasce e brilla / il tuo seren su quel leggiadro viso, / caro
di speme / gli afflitti achei fende il seren del cielo / d'una folgor tonante
cesarotti, 1-xxxii-269: dal viso al cui seren noia si sface / e le fresche erbe
e chiaro / di luce e di seren l'aere fiammeggia, / talor sì
, o nice, al volto / il seren, ritorni a'rai, / né
/ zeffiri riverenti / battean pel ciel seren placide penne. foscolo, gr.,
di questo dì, che tosto il seren perde; / cogliam d'amor la rosa
marino, 2-i-16: sotto il freddo seren su l'erba assiso / presso il
in pace, o voi d'un seren volto / sagittarie pupille e strali ardenti:
baci; / le cenuccie condite dal seren de'bei lumi, / che saporar,
: torbido scaturisce / il bell'occhio seren lucidi fiumi, / e la man di
dal cui volto uscia / tutto il seren della magion beata. cesari, iii-585:
scintille in giro / per lo vóto seren brillare il mondo. stoppani, 1-221:
cesarotti, 1-xxxii-269: dal viso al cui seren noia si sface / scende una dolce
le faci onde s'adorna / il seren de la notte egli scolora; / e
tranquillo e chiaro / di luce e di seren l'aere fiammeggia, / talor sì
/ volto: / scurasi 'l ciel seren. traite a veder maria scurata.
bontà pago e giocondo, / quel seren di virtù puro e profondo, / che
sua bontà pago e giocondo, / quel seren di virtù puro e profondo, /
, par., 15-13: per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
. graf, 5-161: nel gemmeo seren del firmamento / la luna tersa,
. petrarca, 160-5: dal bel seren de le tranquille ciglia / sfavillan sì
colui che mai non parte / dal bel seren del vostro vago viso: / di
il riso. bissari, 1-46: fuggo11 seren d'un guardo / che co'bei rai
/ / le cenuc- cie condite dal seren de'bei lumi, / che saporar,
vieni e mi consola / del perduto seren de'lieti giorni. carrer, 2-237:
quegli antichi padri, / il cui sommo seren non turban atri / nembi già mai
: che cosa è la beltà? un seren che poco dura, una luce che
smaltite 'l vino / e svaporate al seren quell'umore / che dal vin vi s'
, affin che possa ben soffrire il seren, la pioggia e 'l gielo.
[d'alberti]: chi fece del seren troppo gran festa, avrà doglia maggior
prosperità] -. dicesi in proverbio: seren 22: il sergente lopez della
nuvolo porta sereno. ibidem, 196: seren fatto di notte, non vai tre
tre pere cotte. ibidem, 201: seren d'inverno e pioggia d'estate e
. ibidem, 244: chi fece dei seren troppo gran non parve troppo persuasa
stelle giàcompaiono i e prometton dimani un dì seren. lemene, ii-307: sgombrato
, par., 15-15: per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
riveder la tomba, / ove 'l corpo seren tutto si slomba. 6.
/ quel bel raggio seren del viso adorno, / che per seguirlo
figliuol di venere / con viso entrar seren. tarchetti, 6-i-475: mi sogno tutte
infinita, e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine
solo in ciò roseo sormonti / nel profondo seren de'firmamenti. roccatach'appartiene ad un
. chiabrera, 1-iv-74: per cielo seren spande colomba / l'ali dipinte e
la rugiadosa alba ridente / rende col suo seren rombre più chiare. -che
zaffiri e diamanti, / che a pur seren iscintillò mai astro. / e com'
. in ogni volto splende / raggio seren di rinascente speme. mazzini, 8-90:
/ ov'è fuggito? ov'è il seren del ciglio? / ma che?
arienti, 76: bramoso che 'l seren delle tue ciglia / squarciasse l'atra
, par., 15-15: per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
l'animo vostro ed il cervello / seren di verno e nuvolo di state.
: che cosa è la beltà? un seren che poco dura, / una luce
in oro / o stella in bel seren, tale e più chiaro / splende il
par., 15-14: per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora ad
proverbi toscani, 244: chi fece del seren troppo gran festa, avrà doglia maggior
. capilupi, 127: per aer seren tua santa mano / mi sollevi al
vago de'bei lumi ardenti / sguardo seren, che per mio sole adoro. tesauro
dopo l'aere tinta / più bella nel seren la luce raggia. machiavelli, i-vm-274
speme / gli afflitti achei fende il seren del cielo / d'una folgor tonante;
par., 15-16: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
par., 15-13: quale per li seren tranquilli e puri / discorre ad ora
poco aver fermezza, / così dopo 'l seren venne il turbato. 14
vostro lato manco, / e fatto bel seren delle nostre ugge! bresciani, 186