spicchino tanto dalle cose del mondo che sentino e non curino gli accidenti suoi.
continenzia, pochi si trovano che non sentino li stimoli carnali. magalotti, 14-10
e dove molti suon e strepiti si sentino, nientedimeno niente vede o ode.
e lasciarle star tanto che le si sentino al dente tenere e indolcite. c.
di senso tanto ottuso, che non sentino offesa della manieraccia di dire, dello
che molte [metafore] se ne sentino argutissime, molte freddissime, molte piene
so quali oscurissimi iddìi, vitumno e sentino, delli quali l'uno dà la
toc. -pulsa ben forte, accio ti sentino. 8. per estens. questuare
ad alcun vento, accioché per quelle si sentino manco repentini, i quali a più
, e non volesser toglierlo, non sentino in ogni modo commuoversi e risentirsi l'
orecchi di senso tanto ottuso che non sentino offesa della manieracela di dire, dello stile
parlare, se si trovan in luogo dove sentino fracasso di più persone che parlino,
all'esse della divinità pagana sentino). s. agostino votgar
essere posti molto più vitumno vivificatore e sentino sen- tificatore, che iano ricettore del
= deriv. da sentina1. sentino, sm. ant. sentina.
gli è venino, / a lussuria è sentino. = var. metaplasmatica di sentina1
tutti gli sensitivi overi organi acciò che sentino. pallavicino, 1-83: assegnò egli
gli è venino, / a lussuria è sentino. petrarca, 152-8: per quel