, inf., 8-109: così sen va e quivi m'abbandona / lo dolce
ricoveri e 'l macchia ecco non lenti / sen vanno da abbrigliar quattro giannetti,
rattere abominevole che ha un'azione, un sen timento; senso di disgusto
a me da voi risplende, a voi sen riede. carducci, i-24: perché
dalla parte ond'el s'accende / nulla sen perde, ed esso dura poco.
/ di lor grazia e d'amor sen va rubello. redi, 16-vii-315: accermalato
iii-227: mentre ella ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido prima
. morando, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa il volto
derivàr da giusto umil desio; / ma sen volare al ciel pronte e leggiere,
accolto? morando, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa il
tuffa / sott'acqua, e bagna il sen, chi nell'asciutto / s'ac-
, 12-67: poco quindi lontan nel sen del monte / scaturia mormorando un picciol
, accumulando duol con duolo, / sen gìo. boccaccio, iii-323: furo i
, a l'óra / non apre 'l sen, ma nel suo verde ancora /
velo / ombrato e chiuso il bianco sen s'asconde, / né più si stanno
, 16-i-25: da mia masnada / lungi sen vada / ogni bigoncia, / che
/ e già le notti al mezzo dì sen vanno. mare amoroso, v-371-183:
acumetrìa, sf. scient. misurazione della sen sibilità dell'udito.
. idem, 15-17: lungo africa sen viene, / su 'l mar culta e
661: la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co 'l
entro selvaggia sponda /... / sen vanno addrappellati ove bella onda / spande
maniera] è lasciar che la limatura sen voli via lontana dal luogo del ferro quan-
al dio prostrata, / che il puro sen le apri. tommaseo [s.
caro amante / s'adorna, il sen s'ingemma, il crin s'infiora.
stiamo a veder di quante palme adorna / sen vada, amor la man leggiadra e
sembra la vita, che da noi sen fugge, / onda del nilo in
idem, inf., 3-120: così sen vanno su per l'onda bruna,
ai miseri mortali; / tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai
ceruleo è il cinto e in mezzo al sen l'affibbia, / fatta a branchiglio
cosa guardata, toccano il core e sen vanno ad afficere l'altrui corpo e spirito
santa greggia / forese, e dietro meco sen veniva. tutti mi affollavano per
: affretta, affretta, ché il tempo sen viene / e già la notte è
iura, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio. buti
cose e pensi, / né l'agitato sen né gli occhi ponno / la quiete
miseri mortali; / tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai
. carducci, 38: nel sen d'ingenua sposa che agogna / not
quel mio cuore, / questo che in sen mi batte, / qual procellosa l'
, ancora ha l'ali, / onde sen fugge e vola / da chi prenderlo
nel sereno viso, / nel sen d'avorio e alabastrini poggi / se ne
/ piena di lampi il guardo ella sen venne. marino, 7-219: la
/ ma con l'altre compagne al ciel sen gio. idem, 276: ahi
il pensiero eterno, / intorno al sen che alberga tanto amore, / stride
pietro da bascapè, v-189-215: ora sen stan entrambidù / en quel logo o
gr. &xyt) 01 <; * sen sazione dolorosa '(àxyo
verde giunco in su talgose piume / sen gìo [tritone] del petto ad asciugar
mormorar de'lai, / questo povero sen tutto s'allaga. c. gozzi,
l'altra [la tema] il mio sen spaventoso imbianca. idem, 8-3-1080:
o che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda [la rana], /
allor la notte, / dipinta il sen di lampeggianti stelle, / la conduce
in fosco velo / con le tenebre sue sen fugge alora. c. gozzi
iii-189: d'una guancia e d'un sen la rosa e 'l giglio / sol
. tasso, 16-70: come sogno sen va, ch'egro figura; / così
, iii-437: perch'io nel tuo bel sen corra leggiero, / un'aurea rota
al caro amante / s'adorna, il sen s'ingemma, 11 crin s'infiora
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. petrarca, 85-1: io
caro amante / s'adoma, il sen s'ingemma, il crin s'infiora.
o repubblica vergine, l'amazonio tuo sen. d'annunzio, iii-2-371: sotto
salvini [crusca]: sen givano all'olimpo / festeggiando con bel
/ de l'indo: avide al sen tuo voleranno / le morbide fragranze americane
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. idem, conv.,
: l'alme, d'amor rapite, sen van felici e liete / nel fonte
fero / e più cruda al mio sen pena angosciosa? bar etti, ii-296:
. paoli, iii-193: pietà del sen, ch'è senza gigli incolto! /
/ dicoti pochi trovo / che non sen pentano poi: / tal mondo corre
tepidi, all'ora / non apre 'l sen, ma nel suo verde ancora /
, ancora ha l'ali, / onde sen fugge e vola / da chi prenderlo
. o messer filippo, l'oca sen va. savonarola, 7-ii-16: tu
spanda /... / tanto sen va, che fa meridiano / là dove
c. bentivoglio, 4-385: egli sen viene / ripieno il cuor di marzial desio
le vai, / di dolcissima gioia il sen mi passi. bar etti, ii-164
, del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo. idem, par.
nuovo angioletto, entro e dintorno / sen già sì pien del del, che prosa
fero / e più cruda al mio sen pena angosciosa? manzoni, pr. sp
, / non già perché di latte / sen * corse il fiume e stillò mele
sera monta / co'suoi zefiri in sen; or nell'aurora / il suo crudo
il vitto in bocca / recando, tosto sen ritorna. manzoni, pr. sp
: qual meco s'ausa, / rado sen parte, sì tutto l'appago.
e vago / i campi di un bel sen scorrea fastoso, / forma con verde
serena. idem, 18-60: egli sen va sovra un destrier ch'a pena /
iii-227: mentre ella ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido prima
/ e guerra e pace in questo sen t'apporto; / tua sia l'elezione
miseri mortali; / tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai
andiamo appresso, noi: ché lor sen vanno. forteguerri, 4-21: guardate voi
, iii-437: perch'io nel tuo bel sen corra leggiero, / un'aurea rota
, che da l'arco esce e sen passa; / è nebbia, che dal
. morando, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa il
, che da l'arco esce e sen passa; /... / è
disser: « vien tu solo e quei sen vada, / che sì ardito entrò
233: la nera gola e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio avelita
7-240: amano tacque istesse. elle sen vanno / al fonte originai, ch'a
le vai, / di dolcissima gioia il sen mi passi. algarotti, 3-73:
aspra dintorno / d'eccelse rupi, in sen cresce e nutrica / arieti, che
, 300: per tonde / sì rapido sen fugge / che tarrancata voga / de'
casaburi, iii-437: perch'io nel bel sen corra leggiero, / un'aurea rota
e quella sozza imagine di froda / sen venne, ed arrivò la testa e 'l
62: bella arte-fatta selva, in cui sen vanno / più assai baldi e securi
, 13-210: sì gran numero al ciel sen vede asceso, / che fan quasi
o che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda, / o nuoti all'aure
a l'óra / non apre 'l sen, ma nel suo verde ancora / verginella
661: la cura ignota che il bel sen le morde / io tergerò co 'l
circasso argante, uom che straniero / sen venne alla regai corte d'egitto;
aspe che dorme e 'l tosco in sen nutrisce. mascheroni, 834: qui
ai miseri mortali; / tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai
e già le notti al mezzo dì sen vanno; / quando la brina in su
assiderato e molle, / tutto stillante il sen pruine e brume. magalotti, 19-45
piè propose, / per non pestar del sen le vive rose / tutta tremante in
le tavole del pari e i naviganti / sen porta il vincitor flutto, e la
di guardie nobili, di svizzeri, di sen tinelle. d'annunzio,
. tasso, 20-8: ma non lunge sen va, che giunge a fronte /
660: come augellin ch'a suo cibo sen vole, / così par ch'egli
e qual meco si aùsa, / rado sen parte; sì tutto l'appago!
, inf., 3-119: così sen vanno su per l'onda bruna, /
crespo velo / ombrato e chiuso il bianco sen s'asconde, / né più si
aprir si vede, / tacito in sen gli serpe ed al governo / de'
/ o che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda, / o nuoti
mascheroni, 841: avide al sen tuo voleranno / le morbide fragranze americane
/ in più ricca collana adomeranno / del sen gli avori a giovinetta sposa. d'
. b. corsini, 16-50: sen vanno ad abbrigliar quattro giannetti, /.
: la nera gola e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa
signore andare in così grande avventura; anzi sen va nella camera, e si gitta
le faci, / con lei seno con sen, qual edra, avvinto, d'
della cristiana pietà. salvini, 16-630: sen vien la mattutina stella / ad avvisar
faci, / con lei seno con sen, qual edra, avvinto. e.
tasso, 16-14: ecco poi nudo il sen già baldanzosa / [la rosa]
p. casaburi, i-504: del materno sen le poppe intatte / s'altri vi
paladino / prese per mano, al sen lo strinse, i bigi / peli
la morte. melosio, 359: leggero sen parte, / e credo che s'
del valloncello uscendo, alle parti più basse sen correva. pulci, 9-20: un
, se ne uscisse, a la corte sen già / per rimirar l'esequie dolorose
, x-3-371: come colui cui fredda in sen si getta / la febbre, si
= deriv. da battere: cfr. sen. battigi (sm. plur.)
, / ha lungo il naso, il sen bavoso e sporco. guarini, no
fra'quai la mia beatrice / sola talor sen viene. bembo, i-197: colei
e torte braccia / tante isole nel sen raccoglie e stringe. bruno,
lor bello ami ed ammiri, / latteo sen, rosea guancia, aurato crine.
, / or che 'l magico nume in sen comprendo. svevo, 3-754:
: spinge egli il ferro nel bel sen di punta, / che vi s'immerge
ardea, / con tra 'l potta sen va; come se 'l credea / bere
giovane, 9-552: e sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche laidezze in
che in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. idem, inf.
biasmai, vecchia gentile, / il tuo sen, la tua chioma e 'l
, 556: fugge ogni duol dal sen, / quando la destra tien / colmo
leggiera, e con spediti vanni / sen va poggiando al bici pite
, 16-i-25: da mia masnada / lungi sen vada / ogni bigoncia / che d'
s'infiora, / di rose il sen s'onora. carducci, 885: deh
quel nome, per il quale anche noi sen redi, 16-vi-254: rintuzzare
: sospirò lo spilorcio, e 'l sen s'aperse, / e si trasse una
è il cinto e in mezzo al sen 1'affibbia, / fatta a branchiglio,
casacca, in varie guise / serpeggiando sen van bottonature. = deriv.
la perpetua vittoria de'suoi movimenti! pur sen nievo, 396: l'
... / per non pestar del sen le vive rose / tutta tremante
ceruleo è il cinto e in mezzo al sen 1'affibbia, / fatta a branchiglio
a brano a brano, / poi sen portar quelle membra dolenti. buti,
brillante carmignano, / così grato in sen mi piove, / ch'ambrosia e nettar
e già le notti al mezzo dì sen vanno, / quando la brina in su
chiabrera, 93: del bel sen le brine or sugge, / or la
= dalla voce imitativa br-a indicare una forte sen sazione di freddo (da
aciò che '1 peccaor giamai non sen retomo. bibbia volgar., i-430:
idem, inf., 3-118: così sen vanno su per l'onda bruna,
l'ombra di perpetue fronde / mormorando sen va gelida e bruna. chiabrera,
296: ecco che noi giacciam col sen disciolto / or che s'alza la notte
serbato al santo / quel che nel sen vi sta. cattaneo, iii-4-41:
, / tal per la rena giù sen giva quello. boccaccio, viii-3: 'bulicame'
415: e che la bile che nel sen mi cova / bùllichi bullétta2 (
e quella sozza imagine di froda / sen venne, e arrivò la testa e 'l
, / parte con globi d'or sen già serpente / tra'fiori or del bel
l'alto pregio di questa al fin sen va; / sua gran beltade, /
nota. la più antica memoria che sen abbia è del 1644, anno in cui
/ senza ritegno, e fèra oltra sen varca. chiabrera, 394: febo
calcata. tasso, 11-15: allor sen ritornàr le squadre pie / per le dianzi
vii-84: non ravvisi / quella che al sen ti stringe?... è
, inf., 10-1: ora sen va per uno stretto calle / tra 'l
contratto, perché i greci moderni fanno poco sen tire il y ».
de le perle, onde anfitrite / il sen s'adoma, e la stillante treccia
le perle, onde anfitritei / il sen s'adorna, e la stillante treccia.
la casacca, in varie guise / serpeggiando sen van botto- nature. magalotti, 9-1-131
la soma. chiabrera, 392: sen corre fanciullo entro il deserto / di
i-184: de le mamme e del sen la candidezza, / emula al latte,
vaso di vetro una cicala, ella era sen tita cantare all'occhio del
: il vento entro la sala / sussurrando sen venne, e leve leve / dell'
/ di pura terra fè, così sen vanno / di quella ornate dal capo alle
i lor cappelloni umili e quatti / sen vadan pur; colonne, e ponti,
brillante carmignano, / così grato in sen mi piove, / ch'ambrosia e
, fermate il volo, / mentre sen vola il sol rapidamente / dal lucido
con mille radici attorte e crespe / sen va carpon, vestendo il terren d'
privazione 'l cor sentiva, / la memoria sen fugge e la man trema / né
la casacca, in varie guise / serpeggiando sen van botto- nature. baldi, 4-1-216
la sera, / né le notti sen van contra 'l matino; / ivi 'l
maggior, nicandro, impose / che sen gisse col satiro e cattivi / conducesse
/ senza ritegno, e fèra oltra sen varca. boccalini, i-106: col
stesso / tuo tacer ti convince: in sen tu pure / (né vai che
6-ii-21: come predando i fiori / sen van l'api ingegnose, / ed addolciscon
ha di ricco e forte / nel gran sen l'emispero! carletti, 273:
[d'un'erba], a noi sen venne; e quivi / trattone succo
in drappello, quai garzoni, / sen van, giovane prole, qual di
cervetta / ferita di saetta, / così sen va dolente e forsennata / alma d'
/ a la percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri, i-149: vestito da
vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette, / che delle nostre certo
allora esangue i di strai confitto al sen, come potea / quella gran calma,
mortai cura diviso, / sopra quel sen, tra quegli amplessi io mora!
: non mi far torto. / venir sen dee giù tra'miei meschini.
i-184: de le mamme e del sen la candidezza, / emula, al
e corrente e chiarissimo, lo quale sen già lungo questo cammino là ov'io
fatali, ecco la chiave / che il sen m'aperse e al giogo di costei
.. /... quanto in sen la terra chiude / a suo piacer
disser: -vien tu solo, e quei sen vada, / che sì ardito intrò
e bramava indurarsi e spesso avara / in sen la si chiudea quasi gelosa. /
spelonca, / sì chiusamente nel tuo sen ricevi / questa serva d'amor, ch'
. tasso, 6-1-179: chiuso nel sen vostro e 'n career fiero, / d'
che in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. idem, inf.
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. idem, inf.,
savori; / e senza prova non sen può stimare, / più che il cieco
/ quando il mio cor ad osservar sen gìo / sì leggiadra d'amor cifra novella
riso che non passi / a'confini del sen; quando vi piace, / impallidirvi
con tumulto più lento / confondervi nel sen. s'aggrava il ciglio, / e
con la destra / molle verso il tuo sen piegata e mossa / scopri la gemma
raccomandata a un cingolo / traverso il sen mi cade, / e già per molte
turcasso allato, /... / sen giva marella. ser giovanni, 152
è il cinto e in mezzo al sen l'affibbia, / fatta a branchiglio,
sei prole / perché nel suolo dal sen di cintia, / e in seno
/ e da'suoi circondato, oltra sen viene / contra chi vendicar credea rinaldo
bruno, 54: e ben conveniente che sen vadino con quella sua prosopopeia, con
lasso, ed il caro tesoro / del sen ritrarsi, e il suo canto sonoro
, nelle caverne de'monti, nel cupo sen delle valli e delle selve e de'
una fermana scopai da cascioli / cita cita sen già 'n grande aina ».
è maometto! / dinanzi a me sen va piangendo alì, / fesso nel volto
v-179 92: elena cun paris sen fugì al re priamo; / quel che
5-60: in nessuna città come trieste ho sen tito magnificare come grandi i
: veggo quel che s'alleva in sen la serpe: / quel che nel vaglio
uno ad un cogliea / e in sen gli nascondea. d. bartoli, 37-26
tempo o morte spogli / il bel sen di rose e gigli. tassoni,
, e nel sereno viso, / nel sen d'avorio, e alabastrini poggi /
152 (213): quando l'aguglie sen tono questa carne in questi
quel che a voi còle / da i sen forati e da la rotta tempia.
benefico della sua forza, il mare faceva sen flemma, due di colera
pergàmea ròcca; e il rovinoso / marte sen corse a concitar de'teucri / le
, 2-452: dall'argenteo tamigi ornai sen viene, / tua nobil sete a disbramar
crine intreccia: / succingi il colmo sen: / d'un cappellin contesto / di
amor in crudo fuoco; / egli sen va cercando in ogni loco / la sua
la sua colomba, e di desir sen more. campanella, 1-1x9: mentre l'
ai miseri mortali; / tu l'agitato sen placido assali / e tregua apporti ai
le vostre penne / diretro al dittator sen vanno strette, / che delle nostre
giorno / a passo lento, e che sen viene il sole / all'orse stelleggiate
, / compendiata in guisa tal, sen esca / un non inteso mormorio.
costruzione... è piena quando il sen timento esce corredato di tutto
. tasso, 16-23: e nel bel sen le peregrine rose / giunse a i
sguardo i rai diffonda, / sfavillano dal sen compri splendori. 3.
del divino spiro. / la terra in sen l'accolse e la comprese, /
perle / a le conche marine il sen fecondo. fontanella, i-228: vaga figlia
amplessi, / libero sfogo entro al tuo sen conceda. foscolo, iv-295: tutto
... / noi portammo nel sen la creatura / con fatica, con fame
del divino spiro. / la terra in sen l'accolse e la comprese, /
invisibili meati / fuor del gran sen, che gli concepe e serra, con
poi partorire incitatori i fiati / dal gonfio sen del gravido stromento. 6
rugiadoso gelo / l'accoglie in cavo sen conca lasciva, / del cui seme gentil
40: or io benché, nel sen delle divine / delizie, colmo di
quel mio cuore, / questo che in sen mi batte, / qual procellosa l'
, 147: dalla sua grotta in sen d'atra foresta, / ove condusse il
/ come il ferro io gli avessi in sen confitto. pascoli, 1479: costei
riso che non pass / a'confini del sen; quando vi piace, / impallidirvi
allora esangue / di strai confitto al sen, come potea / quella gran calma,
con tumulto più lento / confondervi nel sen. goldoni, vii-1207: l'onestà si
quinci i begli occhi e quindi il sen parea. tesauro, 439: tu vedi
ad ambi il die; / e congiunte sen van l'anime pie. bruno,
le fiamme / già ti porta nel sen, ve'che in tuo danno / congiurata
pietade / col largo pianto che nel sen le cade. aretino, iii-263:
. pindemonte, 240: e sul tuo sen da vero amor conquisa / quel mistico
i rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei
/ dove l'alma quaggiù, dove sen va? / con qual consiglio misero
. tasso, 6-v-2-123: dove la sen fugge [la primavera], / il
tendesti / nera il candido sen d'egeria mia, / spoglia già
nero crine intreccia: / succingi il colmo sen: / d'un cappelin contesto /
et anc del so contrario, ciò è sen e saver. monte, ii-390:
e incerti / serrai contrasti nel mio sen. manzoni, pr. sp.,
odio ti nasca / più grande in sen contro a le impure labbra / ch'
bruno, 54: è ben conveniente che sen vadino con quella sua prosopopeia, con
se stesso lo converse / e nel proprio sen l'immerse. monti, 6-135:
perle / a le conche marine il sen fecondo, / ed animando poscia /
: fede non v'ha che tanto il sen corazzi / quanto il sapersi riamato amante
pose / il dolor ch'ei sentla nel sen trafitto. leopardi, 1078: quei
chi se n'arma, e non sen pente, / e di fallace onor si
a veder di quante palme adoma / sen vada, amor, la man leggiadra e
s'ella [la luna] poi sen poggia / per le superbe vie bruna le
, ix-216: e esso con essa sen dolea / po'digando: ¦ rebosa,
entro tacque il corso / e sì sen porta lei, che sbigottita / volgesi
commette / e, riposato il del, sen va paura. d. bartoli,
lin, che mi coperse / il nudo sen, ri ch'ei ne ferve,
verso mio scoprire / de 'l vostro sen le due beltà gemelle / e de le
uscia / fuor delle vesti il bianco sen, qual luna / che da nubi
: ahi, le pupille che nel sen d'omero / arser di poesia cotanta
si getta, / e col bugiardo sen la terra cova. fr. della valle
rivolge il core, / nel profondo del sen cova pensieri, / di donde sorge
sol di cui favello, / quando in sen le volò veloce e lieve / trasfigurato
credo il grande ardore / che nel mio sen barbaramente accese / quel dispietato incendiario amore
e 'l zelo / uman cedendo, autor sen creda il cielo. marino,
d'albione, e trotta / col sen già grave del crescente germe. d'
/ e spegner l'ira che nel sen ti bolle? / pianse e pregò l'
dante, inf., 27-118: venir sen dee giù tra'miei meschini / perché
forse il giudice intanto / crivellandosi in sen quella semenza / che negli orecchi gli
io stava occupato in questo lavoro il sen. « mocenigo, il quale nella
col guardo / di molti eroi nel sen: ma pari a quella / del
quel fiero / dell'elmo crollator, sen fregia il dosso / e dell'incarco
più fòro / e più cruda al mio sen pena angosciosa? monti, 3-406:
/ l'uno a'piè l'altro in sen starsi posando; / a l'un
: a culo indietro è forza ch'ei sen vada, / ove marte lo spinge
mordaci e venenose / l'alma nel sen s'ascose: / ivi del suo velen
che la vite / se gli commetta in sen. soderini, ii-16: avendo per
apre subito il core / e nel tenero sen riceve amore. tasso, 17-49:
: la nera gola e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa
: ma che veggo? qual pegno al sen con tanta / gelosa cura serri?
cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate. alfieri, i-148
subito il core / e nel tenero sen riceve amore. marino, 5-54:
a veder di quante palme adorna / sen vada, amor, la man leggiadra e
62: bella artefatta selva, in cui sen vanno / più assai baldi e securi
., 4-521: tanto de'pubblici mali sen tiamo, quanto alle private cose appartengono
nel seno, / e le crespe nel sen, ch'or hai nel crine. metastasio
ch'ancor torme / serba dei corpi in sen l'un l'altro stante. d
nevosa falda, / falda in ruvido sen d'alpe canuta / per lunga età
a lui non noto, / ben che sen creda esser maestro e dotto: /
, purg., 33-16: così sen giva; e non credo che fosse /
calamità. filicaia, 2-2-203: dal sen più cupo di profondo avello / vi cito
come noi solo volevamo provare, nel sen materno. gemelli cateti, 1-iv-146:
, 1-177: non men vago di lui sen giva enea, / sì degnamente,
le musiche corde, / mentre lieto ei sen toma al greco lito, / da'
delfin per tacque, / saltando ella sen già / per la spiaggia fiorita. gramsci
/ levavasi la nave, e al sen più basso / avvallando rendea delusa ogni
, 7-157: per tradurre l'espressione cinese sen min-ciu-i che indica i tre princìpi della
d'elia per tradurre l'espressione cinese sen min-ciu-i * i tre principi del popolo '
, da che 'l demonio / lor sen girà; ma non però che puro /
dilacerare a brano a brano; / poi sen portar quelle membra dolenti. ariosto,
, 39: la femminetta nel tuo sen regale / la sua spregiata lacrima depone
i-36: poi per deserto suolo / sen va carco di stragi in mar di duolo
ed ultimo desio, / chi dal mio sen, chi ti potrà ritor?
prima. marino, 310: spaziando sen giva / per la stagion fiorita /
frettolosi passi / quinci a pregarla supplice sen gìo, / o ch'almen per
ch'io voglio: altri disperso, / sen vada errando; altri rimanga ucciso;
67: qui traboccò doglioso / dentro del sen marino; / ma subito un delfino
leucòthea, il fanciulli portuno / dal sen deposto, per vederla avea / giunto
assente / vóto che surga pio di sen mortale, / giuseppe, e s'a
scarlatte / bacche le cime del suo sen riverso. negri, 2-987: passano
vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette, / che de le
rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei dì
da'veli lor, tutte contente, / sen gìan quelle beate anime sciolte, /
delicate membra, / e il rilevato sen scoperto ad arte. /..
a iura, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
ecco / alla volta di lui lieto sen corre / un fantaccino. magalotti,
questo loco, / sanza ch'alcun sen parta mai niente, / giovani,
i rai diffonda, / sfavillano dal sen compri splendori. dottori, 1-259:
distinguere l'uno dall'altro... sen tite questi, crotafite,
un degli eroi / si ritraea nel cavo sen di folta, / dono d'un
dilacerare a brano a brano; / poi sen portar quelle membra dolenti. guido da
un momento, / fumo che via sen va sciolto in vapore, /..
diletto in un momento / da noi sen fugge con alate piante. testi,
al giardin del piacer col giovinetto / sen va la dea dell'amorosa luce. /
titolo di pudica; / ché se quel sen piagasti / che fu d'osceno amor
. arici, ii-166: nell'ampio sen che si dilunga ed apre / a la
16-ii-35: un diluvio di pianti il sen m'allaga. filicaia, 2-1-91: bianchi
sofferire. alamanni, 6-15-141: indi sen va parlando a quella stanza / pur
virtù s'impenni tale / e su sen voli in la suprema altezza: /
/ nel verso mio, / se dal sen rompemi / sfidando il dio / de'
lo dirada, / in gocciole disperso egli sen piove. boccalini, i-69: era
solchi più felici apprese, / il sen ripieno del dircèo furore. pananti, i-218
conca gemmata, / che celi nel tuo sen perle ed argenti. metastasio, i-367
dirigersi a roma. cuoco, 1-89: sen partirono la notte degli 8 febbraio 1799
: dal dì ch'io già cantai come sen venne / a rallegrar le nostre donne
acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia.
/ ora dirupo! ahi quante in sen mi desti / care e acerbe memorie!
/ lungi da lei di mio voler sen vanno: / lasso, chi mi
/ ne l'eritreo c'ha in sen tonde sanguigne, / ardì securo a
, 17-116: ella [la fiera] sen va notando lenta lenta; / rota
dante, inf., 3-119: così sen vanno su per l'onda bruna,
bagnò la faccia, / non prima il sen discinse, / che correndo dal fonte
del bel viso, ch'ho in sen, non mi discinga; / non figuri
ostello, / di lagrime bagnando il sen discinto, / fean con la debil man
crini. arici, ii-347: discinta il sen, mostra sua doglia al cielo,
aure candide, succinta / il puro sen di rugiadosi veli, / la bellissima aurora
serban più ricco ammanto, ond'ei sen fregi. -sregolato, sconnesso.
marino, 4-292: né da l'amato sen più mi disgiunsi, / né dal
/ e da'sensi disciolto a dio sen vola. metastasio, ii-234: mi desto
babilonia entro l'eccelse mura / in sen de l'ampio eufrate ella già nacque
, / novo calle all'ibero in sen all'onde / discoprirà. pellico, conc
liti, contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridiano / là dove
si ripente, / e nel discorde sen cresce il furore. / così or paventa
cavalieri. marino, 1-90: passa e sen va tra l'una e l'altra
/ o repubblica vergine, l'amazonio tuo sen. d'annunzio, iv-2-969: quando
dante, inf., 14-118: poi sen van giù per questa stretta doccia /
e stolta / cerca contro il suo sen spade e coltelli. corazzini, 3-104
in un momento, / fumo che via sen va sciolto in vapore, j.
bella. / ecco poi nudo il sen già baldanzosa / dispiega. -figur
c. bentivoglio, 5-749: ecco che sen vien orribil angue, / nato dal
, ii-267: anche il mio canto sen muoia subito, / purché per l'aere
il grande ardore, / che nel mio sen barbaramente accese / quel dispietato incendiario amore
d'aquilon l'umida nebbia, / sen già la bella e dispietata dafne.
. tasso, 1-13-25: e 'n bianco sen le peregrine rose / giunse a'nativi
, 10-59: scuso ben chi di colà sen fugge, / ove iniqua al pensier
. cassola, 170: per lei dal sen di rosseggiante nube / si disprigiona la
la trapunta / stola, che il sen chiudea gelosamente. 2. spaccare
coglie [o viole] e in sen vi tiene / sì caramente strette che l'
casamassima, furono essi intieramente disfatti e sen fuggirono. d'azeglio, 4-i-469: in
93: iride curva apre confuso / il sen dipinto, e non distingue alcuno /
opre sue distrutte; / onde sospeso il sen di lei fecondo / non sa se
io fui tua preda, e quasi in sen ti corsi; l'onestà mi ritenne
vòle e disvòle; è folle uom che sen fida. marino, 3-101: tre
divelse. tasso, 13-i-582: me dal sen de la madre empia fortuna / pargoletto
ii- 197: squarciano il nero sen de l'aria fosca / con fiamme
xvi-86: qual dall'anelante / suo sen divelto innanzi tempo vede / lungi volgere
/ con le cerulee sue squamose terga / sen gìo divincolando. latti, 2-48:
divisati, / che tra li beati / sen può ragionare. boccaccio, iii-2-23:
acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia.
. boccaccio, viii3- 175: 'poi sen va giù per questa stretta doccia', cioè
a mano / e del seno su 'l sen le vive nevi. buzzati, 4-436
/ con le cerulee sue squamose terga / sen gìo divincolando. b. davanzali,
pulci, 19-10: un lusignuol sen già di fronde in fronde, / che
alma tua stella, / l'albiligustre sen dolcipomìfero / con sferza orivolubile flagella.
dilaceraro a brano a brano; / poi sen portar quelle membra dolenti. idem,
e piace, / che sempre in sen gli troverai tre ossa. marino, 10-77
. arici, ii-166: nell'ampio sen che si dilunga ed apre / a
senza donde veder, nella mia mente / sen vien colei nel cui celeste volto /
il core, / nel profondo del sen cova pensieri, / di donde sorge finalmente
le poppe a dondoloni / uscir del sen che parean ventri vani. mattioli [
domasco. tasso, 15-58: scherzando sen van per l'acqua chiara / due donzellette
idem, inf., 10-3: ora sen va per un secreto calle, /
. testi, i-iii: nuda il sen, sciolta il crin, doppio tesoro
a doppia chiave / ti chiuderò nel sen d'ora in appresso. deledda,
, / per li gigli di un bel sen! ojetti, i-198: biondo,
con luci dormigliose / volsi invece del sen spesso le spalle. percoto, 375:
son dotati. pindemonte, iii-536: di sen tumidetto invan dotata / dalla natura,
lui non noto, / ben che sen creda esser maestro e dotto. pulci,
della croce, poi tenevo le braccia al sen conserte; perfettamente imitavo gli atti del
per gran doglia insana, / prima sen vien la desolata argia. carducci, 74
propose, / per non pestar del sen le vive rose / tutta tremante in su
molle di persona, / la qual sen va di un drappo verde ornata. bùgnole
là dove ciò che gira il sole è sen tenziato che sia vanità.
a gran tempesta; / poi sen va, come il mal tempo s'ammorza
faci, / con lei seno con sen, qual edra, avvinto. parini,
or che dorme secura, e non sen guarda, / gisse colà davanti / a
, x-3-90: al tremor che in sen mi scosse / nervi e fibre tutte
474: benché a sera or tua beltà sen vole, / sarò d'amor novo
in pioggia d'oro / cadde nel sen de la donzella argiva. fontanella,
. bentivoglio, 5-750: ecco che sen vien orribil angue, / nato dal
pietro da bascapé, v-189-212: ora sen stan entrambidù / en quel logo o
in. cino, 114: ora sen esce lo spirito mio / donde avìa
, v-442-191: la cavra enver la via sen va / e dui mastini ell'à
cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate / che l'aprica montagna
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. simintendi, 3-154: o
pessimi tiranni. caporali, ii-59: sen va di un drappo verde ornata,
/ per li gigli di un bel sen! leopardi, 1-2: o patria mia
con vago errore / entro 'l tuo sen frondoso. -corso d'acqua.
e la ricolma / nitidezza serbaro al sen materno. -assorbire, sottrarre.
iii-227: mentre ella ne tonde il sen rinfresca, / il mar, gelido
. ariosto, 27- ni: così sen va di gran dolor confuso / il re
se ne uscisse, a la corte sen già / per rimirar l'esequie dolorose,
tuoi / che chiedean latte ancor nel sen materno, / abbandonavi per essilio eterno
, 1-173: ma la scoppiata in sen de'noechidi / voglia di regno e
). cieco, 31-96: esso sen venne a lei quasi volando / e
cori / un finto bello, onde dal sen gli parte. menzini, i-ii:
dal suo nobil tosco, / tal che sen duol lucrezia e l'altre prime,
stagion / e lunge dal leon / sen vola il giorno. / non più del
, 16-ii-87: un fiasco di vino in sen mi bolle, / e tutto pieno
ricco che non credevo, vale a dire sen z'odio, senza invidia
, alma cibelle, / nel materno sen fecondo / tosto accogli il giovinetto. monti
l'aere, chiaro oscuro inferno, / sen fugge. caro, 2-491: mi
. livio volgar., 1-27: sen venne [antenore] nel più pro
la schiava ancor sospira? / e il sen che nutre i liberi / invidiando mira
ratto le dolci labbia fuori / del vago sen d'amor tai note trassero, /
e gelo, / per far uscir del sen della gran madre / alimento che basti
la faccia, / non pria il sen discinse, / che correndo dal fonte /
le faci, / con lei seno con sen, qual edra avvinto. menzini,
ingegno e le marmitte, qualche- cosa sen piglia; massime dalla nobiltà di facile sdoratura
: conciossiaché ponesse avenne sempre / nel sen del buon virtute un puro amore, /
tal del falseggiator l'idolo vano / sen va moltiplicando intorno, come / specchiato in
, / come l'altro che là sen va. beicari, 5-46: gli scribi
gl'ignari pargoletti / tolti a cristiano sen tra immondo gregge / di falso culto
e s'avanza, e sopra terra / sen va movendo e sormontando a l'aura
: ben so che al vento / sen van gli affetti de'prim'anni acerbi;
leucòtea, il fanciullin portuno / dal sen deposto, per vederla avea / giunto
ombrose ed ime / a bel poggio sen va leve e risorto, / m'alzerò
or possedè; / ma non però sen fregia: / che sua ricchezza egregia
/ in poverella barca / soletta ella sen varca: / né desia poppa d'or
ap- penin torre, / nel cui sen piacque al ciel tutte raccorre / le
: le fo saver che nel bel sen fecondo / un fortunato infante ha già
riferiva fas al verbo fari * dire, sen tenziare ', cioè '
e vago / i campi di un bel sen scorrea fastoso, / forma con verde
et era a tutto / l'ausonico sen pace e ristoro. tasso, 8-2-638:
[ercole], e nel bel sen di lei, / quasi in porto d'
tasso, torrismondo, 825: l'ampio sen di morte, / porto de le
giuramenti il germe: / l'usurpator sen giova, e dall'op
le fatue brame / collochi in fatuo sen. de sanctis, iii-154: [l'
in cambio ha preso. / pur sen infinge, e de'begli occhi 11
un cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate / che l'aprica
nume dalla chioma bionda / il delicato sen non le feconda. foscolo, sep.
barchette, festeggiane / que'fortunati abitator sen vanno. arici, i-21: al
4-125: le fo saver che nel bel sen fecondo / un fortunato infante ha già
. marino, 217: oh nel bel sen con quanta gloria assiso, / candido
no, non già per ira il sen si fiede / ch'abbia, ti so
maligno agguato, / con puntura mortale il sen gli fiede. 2. assestare
avemo /... / tacito in sen gli serpe, ed al governo /
manzoni, 39: la femminetta nel tuo sen regale / la sua spregiata lacrima depone
ferò fellonia sì crudele, / che sen dovria scavezzar lo cielo / e cader
1-62: la bocca di rose e 'l sen di neve / feria col labbro baciucchiando
la pianta gentile, / che ferita nel sen lagrima odori, / co'pianti suoi
/ di virtù piena è in questo sen ch'io stringo. / ma di virtù
qual di mali / esala dal lor sen turbine immenso! d'annunzio, iv2-
, / ferì se stesso e nel sen proprio immerse / tutto 'l ferro, ed
ed a le navi / de'ferrocinti achei sen gl con esso. = comp
testa china / già borbottando, al sen serrati i palmi, / giaculatorie, fervorini
mare. crudeli, 1-2: dal sen profondo / scuoti il doglioso pianto, /
bel sebeto vede / ch'ai mare sen va col corso umile e fiacco, /
sereno, / che mi foste per sen di scogli pieno, / di mostri e
marino, 1-88: velocemente a tenaro sen viene, / e l'aria scossa al
mille intorno / col fermamento a gareggiar sen vanno, / ma ne riedon poi
veli lor, tutte contente, / sen gìan quelle beate anime sciolte, / e
, 177: quando io ti veggio in sen quei due fiasconi, / oh mi
. villani, i-6-91: dell'epate nel sen la sua radice / distinta in mille
la compagna, / fidatamente con essa sen già. 3. con assoluta
la figlia, / cui fieramente in sen l'alma io commossi. leopardi, iii-40
quel fero e crudo cor di legno / sen fugge alla gentile toscana,.
con fieri editti / bandito il fasto sen fuggia discosto. marino, 12-290: atti
: quivi, in mezzo al gran sen, robusto et alto / figger fecivi abete
fiori, / questa il suo vago sen talvolta aprisse. -rifl. fermarsi
darle alcun soccorso, / a lui sen venne. filicaia, 2-1-3: tra il
libera nacque / questa ch'io stringo al sen materno. galdi, ii-214: per
, ii-391: nevi non tocche il nudo sen parea, / oro filato le increspate
più sferze e sparse in fiocchi / sen van le fila inanellate e bionde / de'
esposte degli euri, un dì volanti / sen porterà le tue speranze il vento.
. morando, iii-225: china il sen, nuda il braccio, accesa il volto
fina donna, fra noi, che trambi sen d'un tempo. panziera, 3
porta il suono, e di dietro sen va e puoi conoscer come vada,
ò 'nteso, lo quale, / se sen parte, che viene a finimento;
maia materdona, iii-317: al mio sen poi l'awenta [la palla di
/ quel- l'adon che leggiadro in sen si posa / alla diva amorosa,
. marino, 4-132: or mercando sen va per rive estrane, / e
labbra, er- gasto, / tutta sen venne allor l'anima mia; /.
onici de l'unghie scintillanti / e in sen le scende per virtù d'incanti /
scarlatte / bacche le cime del suo sen riverso. saba, 595: isolotti /
x-3-140: per onor del tuo bel sen vorrai / i fioretti raccor, che all'
chiabrera, 386: ella il candido sen tutta svelata / al bel zefiro suo
fioriti sentieri / di quel vago giardin filli sen già / con la penosa e cara
pigro gelo. marino, 310: spaziando sen giva / per la stagion fiorita /
a mille intorno / col firmamento a gareggiar sen vanno, / ma ne riedon poi
subito dispare. / l'un co'fischi sen va, l'altro co'plausi,
e infiamma il viso, / del bel sen le brine or sugge, / or
bagnò la faccia, / non prima il sen discinse, / che correndo dal fonte
: spinge egli il ferro nel bel sen di punta, / che vi s'immerge
. salvini, 23-162: molta truppa sen vanno negli ombrosi / fondi di boschi
flagella, / portò mai nel mio sen tal dolor. baruffaldi, xxx-1-73: ceder
bene, 1: a mezzo del cui sen, la bella flora / surge,
celle più spiritose e vivaci alla regione superiore sen volano. paoletti, 1-2-321: il
errante, tentava d'aprirsi il varco nel sen di quello per assorbirsi poi quello
abboccava. monti, x-3-194: in sen lo zelo gli s'infiamma e bolle.
la vostra, anzi al gran dì lieta sen vole / del suo fattor, queste
: la velenosa folgore del campo / sen va fischiando all'amorosa fratta. -colpo
, / parte con globi d'or sen già serpente / tra fiori or del
serenissimi principi. patini, 232: in sen d'amore / dài fomento a la
sangue di macon nato un guerriero / sen fe'tiranno, e vi fondò la sede
, quei che sopra / l'altrui terra sen vanno a foraggiare: / ed il
, / mentre pe'i boschi a foraggiar sen già, / un bel quarto d'
, / come l'altro che là sen va. caro, 2-966: una luce
e come il dì fu chiaro, / sen venne suso; e io per le
e vago / i campi di un bel sen scorrea fastoso, / forma con verde
, / forma con verde nastro un sen vezzoso / la bianca man per cui
andò il vanno, / del tuo sen formasi amabil trono. botta, 4-150:
abati, 144: fornicando finestre un dì sen giva, / quan- d'ecco ergendo
boccaccio, vi-180: verso un bosco sen giva soletta; / né lì guari
di fors * fuori 'e sen * senno, ragione ').
iura, e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio / e
occulte dolcezze / dentro il mio fosco sen talor provaste? cesarotti, ii-196: ah
lagrime la fossa / ch'avrà nel sen la carne fredda e greve. marino,
premi; / tutto a 'l gran sen m'allaccia, / sì ch'io fra
guerra voratrice, / spessi così dal sen d'agamennon / rompevan i sospiri e il
infiniti mali, / a che strazio sen va chi s'innamora. rosa, 1-53
ne insuperbisca e goda / chi poca in sen racchiude / ricchezza di virtude. leopardi
/ fur lauree chiome, e 'l sen lacero e franto. a. verri,
, 1 furor sacro a cantare il sen m'accende. beccaria, i-414:
l. martelli, 1-177: pur sen vien for con molta gente intorno, /
sia / l'ardente frenesia / nel sen di donna di pigliar marito. milizia
frettolosi passi / quinci a pregarla supplice sen gìo. alfieri, 1-1199: su
progressi del male, il medico curante, sen tendosi venir meno il coraggio
fuor d'una rete d'or pronto sen venne / di speme armato, anzi
. ariosto, 12-7: sì ratto sen va per quelle fronde, / che
come fronda / in ramo, che sen va e altra vene. petrarca, 318-11
però sen- z'alcun vezzo; / sen vada senza frónzoli, ma schietto;
, tremi e palpiti, e correndo sen fugga, rassomiglia la sua amata cloe orazio
la cetra al tuo partir fugace / dal sen mi cadde abbandonata al suolo. a
: quivi, in mezzo al gran sen, robusto et alto / figger fecivi abete
pur soavi, / rapido saltellava e sen fuggia. -per simil. e
/ ma certo è ben che 'l tuo sen fugge e, con tra / la
, / impetuoso il fulmine, e sen fugge. tassoni, vii-124: il verno
fosco velo / con le tenebre sue sen fugge alora. salvini, 41-277: la
diletto in un momento / da noi sen fugge con alate piante. morando,
si ferma e quella che ne ha meno sen fugge. piovene, 5-596: poiché
/ a la percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri, 1-1108: poche sdruscite
. metastasio, 1-i-1042: voce dal sen fuggita / poi richiamar non vale:
rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei dì
, / questo e quello / scalda il sen, leva il cervello, / che
/ che tra gli spenti ad abitar sen giva. verga, ii-73: l'autunno
e fra lor tiene ascoso / un ampio sen. g. bentivoglio, 4-355:
arretra, or fuori / cheto e ingordo sen vien, che de'tuo'amori /
ginocchi, / ch'io nel mio sen ti dondoli / quel molle capo e furi
giace, / e lor servin in sen l'alma rugiada, / non furata già
d'intorno oreste, / dacché nel sen materno il ferro mise. dossi, 469
torrente furibondo, / che gonfio ha il sen di liquefatta brina, / scende da
petto e lusinghiero, / fu chiuso nel sen vostro. marino, 17-6: con
mille intorno / col fermamento a gareggiar sen vanno. obizzo, 12-104: l'
casacca, in varie guise / serpeggiando sen van bottonature. n. villani
i pianti / ogni contrada udirsi in sen già crede. = deriv.
venendo talor sul gallicinio, / spesso sen parte al ve- spertin crepuscolo. panciatichi
parti di lombardia, condotti da brenno sen vanno a roma. settembrini [luciano]
smalta, / ed apre dal suo sen con l'aureo corno / gigli, rose
e le gelose / furie, che in sen sì facilmente aduna, / che il
la speme / poi mi ritorna al sen. foscolo, iv-370: il mio cuore
253: fattasi ruscello [l'acqua] sen va gemendo fra'sassi. carducci,
di pietre gemmifere / tutto fecondo ha il sen. = voce dotta, lat.
e nutre / quanto gli vien in sen. -intr. con la particella
559: tu, genito in sen d'etemitade, / vero figlio di dio
, li diede tanta fede che divulgò la sen tenza di quello e subito
: gentil penserò che parla di vui / sen vene a dimorar meco sovente. guido
marino, 4-292: né da l'amato sen più mi disgiunsi, / né dal
. bellini, 1-88: man gentile e sen di latte, / ch'ogni altier
d'albione, e trotta / col sen già grave del crescente germe. beltramelli,
d'un verde poggio / gittando in sen d'un prato / lo sguardo a l'
piè propose, / per non pestar del sen le vive rose / tutta tremante in
impetuoso / su pavida colomba; ella sen fugge / obliquamente, e quei, doppiando
ghiaccio. varano, 50: misera il sen, che mi parea di ghiaccio,
e di ghiaiosi e sterili / piani sen vive paga. colletta, iii-255: a
gli sian, felici predatori, nel sen caduti. alfieri, 6-275: l'abbaiar
novello ordigno / del trittolemo inglese il sen più addentro / piaghi alla terra il
la rosa / daran fregi al tuo sen, ghirlande al crine. parini, 423
, 296: ecco che noi giacciam col sen disciolto / or che s'alza la
conchiglia, / confuso con tonda / perduto sen va; / ma quando ferisce /
ferisce / lo scoglio tenace / dov'ella sen giace, / passando il calore /
iii-227: mentre ella ne fonde il sen rifresca, / il mar, gelido
testa china / già borbottando, al sen serrati i palmi, / giaculatorie, fervorini
il cedro antico / e con lacero sen lagrima il fico. carducci, 430:
brillante carmignano, / così grato in sen mi piove, / ch'ambrosia e
candido falcato / tra le mollezze del sen tuo gigliato? albertazzi, 864: oh
: d'una guancia e d'un sen la rosa e 'l giglio / sol serve
, / per li gigli di un bel sen! riccardi di lantosca, vi-947:
venere il vermiglio / labbro spira e il sen di giglio / fuor di tutta umana
; io per camparlo / mel divelsi dal sen, mandandol lungi, / lassa,
-piacere amoroso. batacchi, i-12: sen vanno a casa, e al dolce giocolino
. io pirio che indovino: / sen vanno a nozze. -bizzarro,
/... / d'entrar nel sen di lei, che tutti accoglie. alfieri
giorno / a passo lento, e che sen viene il sole / all'orse stelleggiate
altro guerreggiando altero / in mezzo al sen del vasto mar non giostra. bonarelli,
fisico menti il germe: / l'usurpator sen giova, e dall'oppresso o morale
or che dorme secura, e non sen guarda, / gisse colà davanti / a
. tasso, 10-2: tale ei sen già dopo il sanguigno strazio, /
fuggendo in fretta... / sen già la bella e dispietata dafne.
in su la piaggia: / ed el sen gì, come venne, veloce.
. pulci, 19-10: un lusignol sen già di fronde in fronde, /
sento, / a par de la beltà sen vorrà gire, / mi converrà morire
da fanciullo sono giocare alla / sen giva, e chi seguendo sacerdozio.
, / seguendo lui, che diritto sen gio / in un giardin dilettevole assai.
pucci, iii-218: dentro al candido sen, tra le mammelle, / stese madonna
vi-88: ne'volubili balli, al sen raccolte / teco traesti le fanciulle in giro
stige, flege- tonta; / poi sen van giù per questa stretta doccia. fazio
riso, / come que'padri giù nel sen d'àbramo, / e che tutti
salse. praga, iv-11: io mi sen tivo tremare come un giunco
giura e chi ad amfo- rismi / sen giva e chi seguendo sacerdozio. daniello,
. casotti, 1-308: vomitava dal sen giuri e spergiuri. alfieri, 1-557:
/ ma chinail giuso; e quei sen venne a riva. cavalca, iii-75
spoglie, / ma non però ch'alcuna sen rivesta, / ché non è giusto
casti, i-2-292: le sporgean dal sen duri, ampi e tondi i due
, / parte con globi d'or sen già serpente / tra fiori or del bel
; che è costituito da una serie di sen tenze, di norme (
un languido sonno su 'l turgido / sen de la gnossia vergine? = voce
inopia hai centro, / circondato dal cerchio sen sitivo / onde chi sente
233: la nera gola e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa
vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette, / che de le nostre
quei gradoni / saliva un fresco, or sen levava un fiacco. bresciani, 1-ii-585
, 1-131: un'alma coronata a te sen viene, / e lascia qui del
gola [del cannone] e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa
, 1-302: con cappellaccio in testa sen stava sopra un carro / e, a
occhi gravar mentre veloce il caldo / vital sen corre al cibo. alfieri, 8-127
altra d'albione, e trotta / col sen già grave del crescente germe. manzoni
bruno, 54: è ben conveniente che sen vadino con quella sua prosopopeia, con
ch'ancor torme / serba dei corpi in sen l'un l'altro stante. morando
2-810: de la sfinge al sasso / sen corre, e, benché sia scosceso
fossa, /... avrà nel sen la carne fredda e greve. marino
capecchio. caporali, i-52: con viso sen partì grinzo ed agresto. g.
pompeo. folengo, ii-55: maria sen torna a l'umile casetta / ove 'l
/... / fare il gualcito sen candido e puro. barilli, 3-93
faccio guanti. mauro, xxvi-1-226: sen vanno a messa la mattina, /
un solo suo compagno... sen andò verso cartagine. guicciardini, ix-
aver dei guardinfanti / per cui tanti sen vanno in comovaglia. saccenti, 1-1-166
e crudele nel presentargli al tribunale per la sen tenza e nel guidargli alle
/ di nera treccia insigni e di sen colmo, / sul molle clivo di
596: molle il volto, il sen bagnato / dorme steso in strana guisa
-donna, fra noi, / che trambi sen d'un tempo: i faite ch'
perché resti affatto spento i del mio sen l'ardor profondo. nievo, 1-180:
: gli uomini vostri, finché privati, sen tono e palpitano; fatti
i-8-204: o se sapessi, qual nel sen racchiudo / sincera gioia, e di
ignobil perfidia e vii timore: / altri sen fugge, e senza core ha il
/ l'alpestre balza, nel cui sen godremo / ignobil ozio e libertà romita.
rattacca / il zaino, e via sen va col cavaliero. [sostituito da
. imperiali, 2-40: quel sen disanimato, / quel volto inlividito,
[il cavaliere]; / anzi sen va sì bel, che di ritorno /
bardi, 1-13-44: altri si asciuga 'l sen tutto sudato, / chi bee ritto
sembri preso, / l'audace core in sen langue, o vien manco / da
. dotti, 1-385: a primavera in sen rinverde aprile, / ed in grembo
a un certo punto ci si finisce per sen posta sul raccolto (cfr
cuscin purpureo drappo / mostra turgido il sen d'erbe odorate. pascoli, 915
immacolati. pisani, 13: spunta dal sen d'im- maculata aurora / alla luce
guidiccioni, i-79: quella che 'n sen portai scolpita e viva, / falsa e
17-7: quella sozza imagine di froda / sen venne, e arrivò la testa e
il nome di colei, / che in sen m'aperse l'insanabil piaga;
. piazza, 7-47: dallo squarciato sen parto immaturo / mi trasse un fido servo
i non per formar immensa nave che in sen da peregrino suolo / conducesse per tonde
/ offre voti che al ciel ratti sen vanno. 9. locuz.
56: ferì se stesso e nel sen proprio immerse / tutto 'l ferro. tasso
di lor medesimi... ratti sen corrono al precipizio. statori. =
poi s'immonda di polve, e il sen percuote, / e il crin si
: vulcan col suo vapore / accogliendo sen va l'utile e 'l buono, /
. f. frugoni, 3-ii-268: dal sen feccioso di quello stagno immundo è gorgogliante
: gl'ignari pargoletti / tolti a cristiano sen tra immondo gregge / di falso culto
, i-18-157: pur prima che nel sen l'amator mio / secretamente in me destasse
cenni? pindemonte, iii-539: sul tuo sen, da vero amor conquisa, /
d'armate squadre ornato e carco / sen va per tonde imperioso, e move
, i-221: sparge dal suo bel sen la gloria vostra, / mentr'erra
chi 'l petto m'infiamma, il sen m'impiaga, / devrei mostrar lo
press'al profondo inferno dentro a l'oscuro sen la terra asconde. g. l
7-47: il mal narrò, che 'l sen di duol rimpingua. 5.
. della casa, 5-i-21: al ciel sen vola /... e 'mpo-
de'vetri ondosi / molti impregnano il sen sali nitrosi. alfieri, 8-284: una
dottrina. fiacchi, 100: dal suo sen gettò fuori / zolla d'oro impregnata
, che la mia spada / nel sen di lui miseramente impresse, / onde cadde
che felice ardore / tu chiudi in sen, se nel tuo sen l'impresse /
chiudi in sen, se nel tuo sen l'impresse / la bella madre,
d'annunzio, iv-1-492: ella s'era sen impunturare, tr. cucire
. testi, i-240: s'erge nel sen de la sicilia aprica / monte superbo
gravemente offese. ariosto, 17-35: sen va... / sonando una zampogna
/ e già le notti al mezzo dì sen vanno. statuto dell'università e
: in pensando ansiosi come il tempo sen fugge, già si truovano averlo perduto.
ed ogni vela inalberata e piena, / sen viene non men veloce che contento,
, et tuta piena / de ira sen venne alla nera palude, / tenebrosa,
; / questa d'unghie rapaci arma il sen tiero, / il fiume
.. osi strapparmi / dal sen l'arpa inspirata? = comp
onde per balzi / e per piani sen va sempre a piè scalzi. f.
... / parvi 'l mio sen forse incapace? e poco / a voi
le grannatiglie oscura, / co'l sen vinci il ligustro e'1 gelsomino.
grande ardore, / che nel mio sen barbaramente accese / quel dispietato incendiario amore
chiudrà l'incenerita / mia spoglia, in sen d'amica selva oscura, / tal
353: ecco che incensi e fumi / sen volano alle stelle, / e suoni
, onde avea incensa l'alma, / sen venne, con mirabile prontezza, /
..., quando a l'uno sen venne la madre, all'altro la
: cadde una notte ne '1 tuo sen la piena / luna, divelta per
. pisani, 99: fumante il sen di voluttà corrotte, / a più sordidi
e reina, / gittar de 'l grato sen come vii cosa / l'alma de
un lampo, / del genitore in sen. -pericolo, rischio; insidia
fur l'auree chiome, e 'l sen lacero e franto. forteguerri, 10-99:
9-86: non vuol che l'alma in sen di pico stanze, / e reputa
or tra il geloso / lino del sen con vezzeggiar lascivo; / or su
, / oltre al settimo lustro ornai sen varca? crudeli, 1-35: inclina /
stima, / che svegliò nel mio sen d'amor la face, / di bassa
!) entro 'l fecondo / tuo sen l'incomprensibile celarsi. 2.
gloriosissimi, di cui da più secoli sen va a tutta ragion fastosa e superba la
pompe; / e, incorallito il sen, fiorito il volto, / co'lenti
gentil correa, / / scorgeva il sen del mar tutto incresparsi, / e rotta
11-382: nevi non tocche il nudo sen parea, / oro filato le increspate
in chi sta con « le braccia al sen conserte ». indica il concorde rifiuto
gente che passa, incurioso / come nave sen z'ancora né vela /
piedi incurvi. cesarotti, 1-xvi-105: sen viene [il cinghiale] dalla profonda
busenello, 51: credi ch'in tuo sen non vegga dio / di pertinacia indiamantirsi
l'eterno nume, immoto, / nel sen de la materia indifferente, / communicò
3-800: per l'intemperanza circa gli affetti sen che in ogni linguaggio sono
/ io già raccolsi e nel mio sen nodrii. / certi indizi n'avrai,
tal, di se stesso incerto / sen già con orme pavide / misurando il
, i-9-204: pur se indomito zolfo in sen ti bolle, /...
indonne / la sua pessima rabbia in sen di quelli / che de l'inopia son
fosco velo / con le tenebre sue sen fugge alora, / e vincitor in
, ii-103: poi della villa, che sen dolse, uscito / così nitida pose
petto. algarotti, 1-ix-59: piagata il sen dalle civili guerre, /..
veste indosso. menzini, ii-134: nel sen de'monti appoco appoco indura / l'
: il corpo io tolgo / dal molle sen de l'indurate piume. induratóre
novello emisfero, / errai lontan dal sen di flora e d'arno. e.
odio ti nasca / più grande in sen contro all'impure labbra / ch'osan macchiarsi
/ che dorme a l'ozio in sen. gioia, 1-i-356: sotto un governo
rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette. lambruschini, 4-187
tale valore viene adoperato per stabilire la sen sibilità nominale della pellicola.
... / fé del materno sen cader trafitti. a. cocchi, 4-2-180
il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla. tommaseo, 11-276
noi che noi restiamo / co 'l sen sempre infecondo; / e se tal fusse
/ d'un selvaggio garzon, che in sen la stringe. marini, iv-53:
/ e 'nfiniti sospir del mio sen tolse. boccaccio, dee., 8-9
uno vorrà sempre irsi consigliando, e'sen n'andrà in infinito. sassetti, 53
lembo, / al capo, al sen, che l'oriente infiora, / e
alfine / ecco apparir, che in sen del folto orrore / dalle rimote empiree
già già s'infonda / nel tremolante sen de la marina / e che, sommessa
va fin che s'infonde / nel tenebroso sen d'ampia caverna. monti, 14-408
noi sappiam quanti misteri gea / nel sen racchiuse. -intr. con la
di salute alito enorme / che dal sen de la terra umida emana / mentre amata
, quantunque imbelle, / lacerando col sen la via spumante, / salva le
, 1-3-8: le donne de'nostri tempi sen vanno su'carri trionfali...
scorge appena, /... / sen vien a voi per rallentare in parte
dolcezze, ite, svenate / di quel sen, di quel labbro e gigli e
, / e di novelli fiori il sen gl'ingemma. algarotti, ii-500: i
/ par di rose un mazzetto il sen gl'ingemmi! d'annunzio, iv-2-572
dante, purg., 2-42: quei sen venne a riva / con vasello snelletto
discordanti liti contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridiano / là dove
: la messe spigolosa ingialla il pingue / sen della gleba. cagnoli, vi-355:
: l'eroe solitario /... sen tiva il suo vigore /
che discemi / quel che chiudo nel sen, meco t'ingioia, / che
ii-162: ingannato dal ramo / sen vola al visco semplice augel- lino
lasciando lei cuossì ingombrata, / indi sen venne alle porte avernali. -oberato
/ barba l'eburnea gota e il sen le tinse. 5. inesorabile,
. villani, i-6-128: questo è 'l sen più segreto e più ridutto, /
tutto sen gio scorrendo il praticello: / e giunto
ode all'italia... è il sen * timento de'pericoli che presto ingrosseranno
5-112: abbandonando ogni sua inamorata, / sen corse in troia a farsi trucidare.
. filicaia, 2-2-183: nel mio sen, tuo dolce albergo innanti, / e
, 14-612: venner dopo gran corso al sen che detto / ha di san giulian
/ e con quei primi a pascolar sen vanno, / e 'l mio cuor non
sede, / che farebbe il core in sen? chiari, 1-i-7: la mano
la piena del piacer, che in sen gli abbonda, / che l'argin di
di montegonzi. menzini, i-91: al sen, cui doglia inonda, / qual
: oh come risuonar forti catene / sen tesi ognora! oh come / e ripercoter
tasso, i-221: sparge dal suo bel sen la gloria vostra, / mentr'erra
. bianchi, 31: nell'affannato sen non trova pace / l'anima traviata,
il nome di colei / che in sen m'aperse l'insanabil piaga. foscolo,
una spada, uno scudo, un sen scoperto, / senza difesa far? carducci
insegne, / il duol quasi dal sen l'alma disgiunge. leopardi, iii-845:
di putridezza. imperiali, 2-40: quel sen disanimato, / quel volto inlividito,
/ di nera treccia insigni e di sen colmo, /... guidar la
. = etimo incerto; probabilmente dal sen. sorgnione * selvatico '.
: il labbro infante / preme il tenero sen che vita instilla. carducci, ii-8-23
ti parea bastante, / dal cavo sen di malsicuro pino / spiegando un brieve lino
provinzia. chiabrera, 1-iii-121: nel sen d'insuperabil alpe / era una selce
, a voluttà, si serbi / del sen la colma nitidezza, il latte /
quel che riposa / nel suo bel sen, ne le sue mamme intatte.
degna / che 'l me segnor tosto sen vegna. donato degli albanzani, 348:
sconcio funesto / cui diè morto natale il sen materno, / se maturo nascea,
di sua bocca ogni parola / cinta sen vola di virtude eterna: / virtù
/ d'ambizion tiranna / le viscere nel sen tarlo intestino? zucchelli, 269:
intima. gnoli, 1-81: nel sen della tua canzone / il suon della
. / ove speco di lerna in sen non chiude / le teste d'idra intisicate
crine intreccia, / succingi il colmo sen. temanza, 4: la vide un
dipinti dei colori dell tri / gorgogliando sen van di fronda in fronda; / ora
all'occidente giace / e l'armonico sen con tonde intrica. caporali, i-73:
tra tonda intrica, / nel cui bel sen tante città fiorirò. 4
e intriso, / laghi formano in sen di pozzi neri. battista, iv-144:
i comici,... / col sen talvolta d'amarezza intriso, / sforzar
ragionar d'affetto / a chi cova nel sen sdegno e dispetto. marinetti, i-51
/ entrando il sangue entro il cui sen spugnoso / se il tornar da i suoi
che dilungarsi mai / non sanno dal tuo sen. moravia, iii-171: è più
amor cotanta fiamma / rinchiuso dentro il sen, che per lo sguardo / invenenato
coralli, / galatea... nel sen della conchiglia / la prima perla invenne
invermiglia / da quella, ond'arde in sen, fiamma celeste. aleardi, 1-478
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. cavalca, 20-42: quella
, 816: dando e togliendp in sen rose e viole, / senza inviar
/ che tra gli spenti ad abitar sen giva. d'annunzio, iii-1-308: sì
velo. fantoni, i-132: un sen di latte tumido, / su cui tra
così del peso l'aquila contenta / lieve sen vola e 'l volo non allenta.
. fr. zappata, 1: sen fuggono a tutto corso gli anni che quasi
, 1-xxxv-259: voi trasfondete nel mio sen lo spirto / di quell'onore che
] che spandi / tranquilla gioia nel suo sen! tu sei / a cui sovente
rai che per diritto / gli feriscono il sen, non pur se stesso / intepidire
, che tante volte / dal caldo sen ti lampeggiò nel volto / d'inzuccherato foco
la quale si chiama perforà, erba de sen zuane. ricettario fiorentino, ii-45:
. magalotti, 3-41: 'così sen vanno su per l'onda bruna ':
quante belve / l'ercinia ha in sen, quante l'ircane selve. battista,
selvaggio, / fra le nevi del sen morbide e bianche, / stringer l'aduste
casti ardori irrequieti / accendi alla natura il sen fecondo. d'annunzio, iv-1-1009:
e irriga inessicabil fiume / lo steril sen del nulla e 'l fa fecondo.
più dell'usato, / ch'irrigando sen vanno il lato ostile. g. del
/ doppiando l'acque al volto, al sen l'ardore. r. bertini,
un saluto / gli squar- ceremo il sen. -che ha il pelo folto
di quelle ardenti faci / che dal fumante sen di foco e vampe, / vibrando
scopai da cascioli, / cita cita sen già 'n grande cuna '».
: a questi detti / sollevava dal sen l'orrida barba / l'ispido verno,
maffei, 247: qual freddo gelo il sen m'opprime e tutti
/ e vi s'inchina, e 'l sen percote e piagne. = nome
a 'iura'e chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio. ottimo
, / senza veder quel che nel sen gli bolla. idem, 5-200:
gli porse i labri, e il sen roseo contenta. pirandello, ii-2-902: bruno
n. villani, i-6-119: quest'alto sen perché di vie perplesse / quali in
. mazza, 795: amor sen ride ed avido / del lacerato velo,
se pur non può dolersi / lacero il sen vedermi in ogni canto? ciro di
te quanto tu puoi / sovra un lacero sen. 13. biasimato, rimproverato aspramente
voglie / un nembo che dagli occhi al sen le piove. g. m.
. metastasio, 1-ii-905: inonda il sen di lagrimosa piena / che dal cor ravveduto
lacrimosa luce. baldi, 2-1-2: pentesilea sen venne, / parte di guerre lagrimose
il giovane, 9-552: sbalestran dal sen bestemmiatori / più di sei sporche laidezze
con le cerulee sue squamose terga / sen gìo divincolando. baldi, i-32: del
ossee lamette, / entro il cui sen di spirazioni esterne / il profluvio odorifero
e sereno, / che mi foste per sen di scogli pieno, / di mostri
le paure / l'una dell'altra al sen. d'annunzio, iii-1-869: mila
tosto di quella / mi piagò il sen vaga beltà languente. monti, x-3-154
, 1-ii-172: diverrebbe / languido in sen d'un'oziosa pace. piovene,
promette, / se gli squarciano il sen, caro pagarci / d'ogni nostra fatica
, che per lui tinta al mar sen vada. monelli, 1-7: in queste
. algarotti, 1-ix-59: piagata il sen dalle civili guerre, / povera e sconsolata
in vento. sacchetti, 192: ella sen porta l'alma mia / e 'l
/ con esso in grembo a citerea sen riede. c. i. frugoni,
oprare, / che i mei penser sen van tutti ad un segno. guicciardini,
. algarotti, 1-ix-59: piagata il sen dalle civili guerre, / povera e
pien d'infinita e nobil maraviglia, sen va per il largo della sua sala,
una larva col santo nome / qui sen venne con alta promessa; / noi,
nel mondo basso ». / così sen va, e quivi m'abbandona /
leggere. marino, 256: se quel sen piagasti / che fu d'osceno amor
trema e s'innalza, il molle / sen lascivo, in ch'avieno / meta
subito il core / e nel tenero sen riceve amore. tasso, 16-18: qual
urania / con taciti vestigi a te sen venne. arici, i-io7: ivi
e i gigli / ch'apron candido sen, labri vermigli. c. mei,
lxxxiv-84: -omè, ch'el pur sen va! e'lassò l'amo / per
e a le braccia catene, e al sen monile. carducci, iii-10-79: è
rai fulminei, / le braccia al sen conserte, / stette, e dei dì
, se di pingue / soverchio umor nel sen capace abbonda, / cui d'aridi
l'indocil costa, / vede da un sen che fra i lecci si sperde /
dante, par., 11-87: indi sen va quel padre e quel maestro /
precipitò velocemente d'alto / nel cupo sen di quell'ardor vorace. -che
e 'l tempo, che leggieri / sen vola, tutto in vagheggiarmi spese. b
dante, purg., 2-41: quei sen venne a riva / con un vasello
dover l'aurate bende / sciorre dal sen leggiadramente adorno? 2. figur
in terra, / tutto gioioso agitercan sen già. -come personificazione.
i-83: collo di pura neve e sen di brina, / leggiadro 'l piè,
/... che 'n tuo vago sen ricetto dai / a una leggiadra magionetta
lembo, / al capo, al sen, che l'oriente infiora, / e
sonetto, per essere inteso, non sen avesse a stare alle mercedi di un
forma natia, / per entro al sen del telescopio aggiugni / altre due lenti a
dante, inf., 17-115: ella sen va [la fera] notando lenta
fosse, / più lenta tuttavia par che sen vada; / ma quando par che
giardin, cui cedono / quant'altri oggi sen vedono? manzoni, pr. sp
79: poggiato a un candido / sen, non m'assalgano / nenie per l'
/ nel bel covil del tuo bel sen si caccia, / come giunse prigion fra
spingi armato / il braccio disusato / nel sen mal fermo. ghislanzoni, 1-71:
da gli empirei regni / in angelico sen risorga e regni. -perfetto (
/ asia o dall'africa usta / sen venisse il deforme / somiero a stampar
schiava ancor sospira? / e il sen che nutre i liberi / invidiando mira?
/ che se varchiam de l'acque il sen profondo / io per la libertà tu
batacchi, i-io7: ella sente nel sen ripieno il cuore / di troppo fier libidinoso
era sì volubil pria, / fitta sen giace e 'l corpo in libra tiene,
, / leggiere ali spiegando, a voi sen viene, / ne le guerre di
mi trovai con certi che... sen tono davvicino l'odore di
. daniello, lxi-19: un breve sen si face, / ove il rampollo
dir più, e già da noi sen già / con la licenza del dolce poeta
sente cantar la giovinezza / ne 'l sen materno. soldati, xi-61: qua e
la gola, / e tirandosi me dietro sen giva / sovresso l'acqua lieve come
armatura, / un'amazzone nuova ecco sen passa. c. i. frugoni,
. fantoni, ii-12: dal limaccioso sen della palude / non gracidi la rana,
poggi dipinti e odorati, / ove sen corra il liquefatto argento, / lambendo
temporali sussidi. pindemonte, iii-536: di sen turni- detto invan dotata / dalla natura
in quell'età si suole, / del sen materno i candidi licori. 7
. tasso, 1-3-1: la barba al sen gli scende in doppia lista. carducci
e scontri per le vie / fanciulle che sen van litaniando, / all'inno caro
nel mezzo del cuore. / e in sen le infuse gran parte di quella /
cui è stata cavata fu donato dal sen. albicini, legato al brilli da amicizia
e molti panni e lana, / non sen potrebbe chiara stima scrivere. =
eteree / ombre alzommi, e nel sen casto di venere / mi collocò.
... appena usciti della logica, sen vanno fastosi e tronfi del loro insigne
loco tal, ch'el mio cor non sen pente. -da molto tempo.
, 14-590: non lontano di là dal sen del monte / scaturia mormorando un picciol
le difese, ed or lontano / sen va co'giri e con veloci passi.
lingua, / ma, mentr'ella sen tace, / fassi quella del volto sì
infausto sangue di tradite genti, / sen vennero. amenta, 3-61: vorresti ch'
/ a mezzanotte per solingo bosco / endimion sen va co 'l desir losco / e
leone] traendo / fuor del lubrico sen viscere e tosco, / corre e
e fugace / e non mai reparabile sen vola / l'umana vita. nannini [
om cui questa vole, / mai non sen dole; / né 'l sole per
e poi gli aggiunse l'ali / onde sen fugge e di notte e di luce
e venti, / l'ancella di giunon sen va leggiera, / cinta dell'arco
da messere, vi gettò su, non sen aweggendo, una lucernata d'olio
son sode, / perch'ho in sen la lucertola a due code. tommaseo [
e corrente e chiarissimo... sen già lungo questo cammino là ov'io era
g. gozzi, i-8-204: oltre sen vanno i due poeti, dove / minos
loco tal, ch'è mio cor non sen pente. petrarca, 72-48: quanta
aprir si vede, / tacito in sen gli serpe ed al governo / de'suoi
al suo pastore, / senza guida sen giva e senza legge, / lusureggiando un
estens.: breve composizione poetica di tono sen timentale o galante.
discordanti liti contra 'l sole / tanto sen va, che fa meridiano / là dove
, 2-7: impaziente / il re sen corse a la magion di dio, /
/ da l'eterna magione / a te sen vien giunone. delfico, xviii-5-1255:
il busto chiuso / che di sopra sen va una gran parte. macinghi strozzi,
ne stupiresti, / com'ei fresco sen giace e rugiadoso. baretti, 6-242:
, / egli ha sempre paura in sen celata. mazzini, iv-6-209: ho fiducia
aprir si vede, / tacito in sen gli serpe ed al governo / de'
leopardi, 42: lunga doglia il sen mi ricercava, / com'è quando
ma pur la gentilezza lo fé'star fermo sen z'altro parlare tanto che
o far davvero co'fatti loro o non sen impacciare. becelli, 1-6:
di gelosia dipinto: / guarda il materno sen, guarda le mamme; / mostra
4-555: avendo l'animo generoso e non sen tendosi le forze uguali alle
come si dice, i mancamenti, sen viene. -obnubilamento, temporaneo o permanente
si vedea bella fantesca, / il sen scoperto e con gonna succinta. sestini
color d'oliva e rosa, / nel sen di nube opaca e rugiadosa / per
che il foscolo avrebbe conferito diploma di sen colmo, in un accesso trubadorico-mandrillo,
in bestiale pastura veggiono erba e ghiande sen gire mangiando. zanobi da strata [
volendo portar più in lungo ciò ch'egli sen ricordò il manifesto della donna
tu fosti il crudel mantice che in sen le accese il fuoco. casti, 23-31
gema / umor di doglia che dal sen gli scoppia? / la chiocciola sospira
lui non noto, / ben che sen creda esser maestro e dotto. ariosto,
corpo. metastasio, 1-i-141: o nel sen di qualche stella / o sul margine
de l'acqua sporgono / il delicato sen. metastasio, 1-10-191: ormai tutte se
, e pur considera / lei che sen va né pensa di sue pene.
cui come a tuono il pianto diluviando sen venne presso. « e che fo »
già curando al pastore / la ferita del sen, gli ferì 'l core. foscolo