qui bilancia l'amor, libra lo sdegno. monti, x-2-141: del tuo duce
, simulando con ogni possibile apparenza lo sdegno, per non darsi a vedere in
mie note, / d'ira e di sdegno vòte, / colme b. corsini,
tasso, 12-87: seconda aversità, pietoso sdegno / con leve sferza di là su
/ il dir mio rozzo non prendete a sdegno. lamenti storici, iv-94: se
, 27-1201: la gelosia e lo sdegno mi ridussero ad essere servitore di un desposta
trasgredir l'alto precetto, / al giusto sdegno, all'ira tua destina / tutta
, a cui nocer non lice / sdegno del cielo o lontanar di sole. bruno
, occhiuto ma distratto, nauseava senza sdegno, discorreva senza discutere, desiderava senza
ii-324: volle per giunta il crudo assirio sdegno / ch'io pur vedessi in un
infelice volto, di mille passioni di sdegno,... di melancolia e di
a ogni punto di luna, e lo sdegno, che pigliarieno per ciò guarda la
16-34: poi che dié vergogna a sdegno loco, / sdegno guerrier de la
che dié vergogna a sdegno loco, / sdegno guerrier de la ragion feroce, /
, ancor che fusse caldo / di sdegno e d'ira, non stima un lupino
, / pien di lusso vulgar tabborro e sdegno. de sanctis, i-38: le
. chiabrera, 1-ii-439: arde di sdegno / l'empio luteranismo di sassogna,
, / e pieno allor d'atroce sdegno e insano / voleva il sarto far mettere
se stessa; e ne provava uno sdegno puerile e quasi pazzesco.
-sapere di macinato: suscitare odio e sdegno, riuscire esoso, insopportabile (con
conoscere se vi rechi segni maggiori di sdegno o di melanconia. tortora, i-222
giù scritto, e n'ebbe doglia e sdegno. chiabrera, 1-iv-321: nella magion
, in que'momenti, con che sdegno magistrale le gridava, per ogni piccola scappatella
i cor di generoso sdegno / il magnanimo ardir de la donzella
trabisonda, e di ciò avutone grande sdegno, e stavane di malanimo, deliberò esperimentar
segno / dimostri fuore il mal celato sdegno. papini, 27-974: dipingeva con malcelata
iv-2-141: questo di ch'io mi sdegno e 'ndamo grido, / fece in jerusalem
prononiemento, tutta a9cesa d'ira e di sdegno, dielli la maledizione. s.
b. corsini, 15-46: da sdegno oppressa e da dolore, / l'
esprimere vivo disappunto, spiacevole sorpresa, sdegno, ecc. periodici popolari, ii-574
cui molto era mahmut amato, dissimulò lo sdegno. -letter. negazione del bene
i malinconici sogliono essere violenti nel loro sdegno quando sono tirati per i capelli,
/ del baratro internai d'ira e di sdegno; / discordia, invidia, a
ne seguì, d'accrescer sempre lo sdegno de'nobili contra 'l popolo. milizia
altri capitani, con gran dimostrazione di sdegno e di mala mente verso di lui
a gli occhi suoi sarà 'l mio sdegno. cesarotti, 1-xix-367: l'intera
acquistato disonestamente. e che obnubilano di sdegno e quasi di terrore l'animo posti
, / qual fantasia si mosse, quale sdegno, / a gire a'greci,
la vita dei mortai, piena di sdegno, / d'error, d'iniuria e
esser battute, è tanto e lo sdegno e il furore che entra loro in capo
presto alla vendetta, come subito allo sdegno. l. bellini, 5-3-155:
valentina, con una insolita intonazione di sdegno violento, « non gli creda.
ogni ria manera / da lor con sdegno altero ognor si move. del carretto
bisticci, 2-396: presene papa nicola grandissimo sdegno, parendogli averla conchiusa [la pace
iii-200: fui preso da così grande sdegno contro di me che mi sarei morsicato
/ corregger non si dèn sempre con sdegno, / né, al mio parer
altrui, non pur senza movimento di sdegno, ma con molta quiete e pace
ii-542: il sanfedismo era mantice allo sdegno del disdegnoso pontefice. 10.
: biasimare con forza, attaccare con sdegno e virulenza. papi, 2-1-9:
panigarola, 1-22: di che ebbe sdegno moisè e gli riprese perché tutte le
marnioni, 9: il dolore e lo sdegno cominciano malgrado mio a martellarmi dentro con
; e parimente il suo assenzio, lo sdegno, la gelosia, il martello e
della cosa amata, ovvero ha qualche sdegno colla medesima. passeroni, iii-137:
: vede tancredi aver la vita a sdegno, / tanto un suo vano amor
adamo ', arde d'insania e sdegno / e nel perfido cor s'ange e
sfuggi armato di corrucci / mascherando di sdegno la paura. manzini, 15-153: continuava
palla di neve, si accende a sdegno, se in rivoltarsi mira che chi
pallavicino, ii-649: ciò avvenne con altrettanto sdegno della reina, quasi disprezzata e non
intatti e rispondeva con sarcasmo che pareva sdegno d'uomo superiore per tutte le meschinità
ch'adoro; e tal, ch'io sdegno, / con voglie seguirei salde e
mastro, e sentia in parte / sdegno e vergogna di sua fama oscura, /
pie', portate la guerra, promovete lo sdegno, vegliate il disordine, provocate le
lei? tasso, n-iii-729: piena di sdegno, me la rendè e commandommi ch'
tornare. caro, 2-941: arsi di sdegno, / membrando che per lei [
buonarroti il giovane, i-25: il divino sdegno / ne tolse il lume al temerario
castelvetro, 4-284: lo sdegno d'achille verso agamennone...
siilo, 1-334: la molta gelosia lo sdegno mena, / lo qual non ha
con divoratrice / lite dell'alma, sdegno ne menammo. g. b. casaregi
giorni, pieno d'ira e di giusto sdegno, osò dire: una cosa pensa
, simulando con ogni possibile apparenza lo sdegno, per non darsi a vedere in
menzogna!: a esprimere biasimo, sdegno, protesta per deformazioni della verità particolarmente
meraviglio!: a esprimere sorpresa, sdegno, biasimo o rifiuto. fagiuoli,
ancora, non ricevere alcuna impressione di sdegno, d'orgoglio da quel suo passaggio
libertà, e molto più di magnanimo sdegno. borsieri, 31: chi è
esprimere rabbia cocente, vivo disappunto, sdegno, disprezzo. carducci, ii-4-95:
esser tali dovevano, era tutto lo sdegno e cordoglio che il cor loro rodeva.
carducci, iii-13-309: qui insorge lo sdegno; e il poeta si piace dolorosamente
, severa riprensione; diventare oggetto di sdegno, d'avversione, di condanna (
vuole non mi merita: a esprimere sdegno o noncuranza verso chi mostra di non
la duchessa di ceurosa, per certo sdegno contro il duca d'elbuf, di fiandra
1-119: leena tutto che ripiena di sdegno stimò più necessario alla propria salute le
non provi nell'animo mio pietà, sdegno, maraviglia, paura et allegrezza de
avea tal guerra / di diana uno sdegno, e del suo sdegno / fu la
di diana uno sdegno, e del suo sdegno / fu la cagione enèo, che
1-171: [le gemme] dallo sdegno del verno intrattabile / si guardano ponendogli
centro dell'inciviltà e dell'ignoranza tinta di sdegno / una commedia lieta / del tuo fertile
cagion contra me d'ira e di sdegno, / ch'a farne alta vendetta alfin
attribuite ora a scherzo, ora a sdegno de'dei. battista, vi-3-10:
pananti, i-71: infiammato dal suo sacro sdegno, / il pedagogo, quando ci
2-44 (ii-141): messo giù ogni sdegno e riacceso l'intepidito fuoco, a
.. il non lasciarsi metter su dallo sdegno. b. davanzali, ii-178
. gemelli careri, 2-ii-303: lo sdegno e l'odio femminile, non men che
tutti e fomenta con l'occasione lo sdegno e l'ira di coloro che
con grossi doni, ardevano di grandissimo sdegno. guerrazzi, 11-i-111: il brantóme
potrà essere efficacissimo mezzo a placare lo sdegno divino. mazzini, 24-171: quanto
, i-56: erode, per lo sdegno conceputo pel minacciaménto della morte fattogli da
, il franco guerriere mescolata- mente tramischiò sdegno col sospetto e nelle brigate del duca
cresce / de'fieri venti il furibondo sdegno; / increspa e inlividisce il mar la
. -con riferimento a dio, allo sdegno e all'ira divina nei confronti dei
che, sollevata, minacciasse il suo sdegno. -stare per annunciare, avere
. franco, 4-197: mentre lo sdegno mi ministra le parole, la coscienza,
da un paio di giorni noto minore sdegno. 31. astron. decrescente
, aggiustandosi pareri all'amor proprio, allo sdegno, all'ambizione, all'odio o
fanno... pietà più che sdegno alcuni storici contemporanei i quali si piccano
fra sdegnosa e misericòrde, fra gratitudine e sdegno pareva chiedergli: « mbè? »
e di ragion non merita / lo sdegno, ma le lacrime. gioberti,
16-34: poi che dié vergogna a sdegno loco, /... / squarciossi
qual più indegno / misfaccitor commoveratti a sdegno? = comp. dal pref
18-207: così, in silenzio, fiammeggiava sdegno e ira il bel volto misturato.
ingegno, / ver me mostrando sempre sdegno novo. -che non incute terrore
, volendo mitigare l'amarezza e lo sdegno concetto da ferdinando per le insolenze de'
. bentivoglio, 4-1215: mitigato 10 sdegno, mitigò insieme la pena. tommaseo [
regno di danimarca, né meno mitigato lo sdegno della ripentina irruzione delli svezzesi. cesarotti
le passioni, la passione, lo sdegno. moderare gli ardori. moderare gl'
loro collegati: solamente di questo ebbero sdegno. landino, 109: era più
-comm.: cessi il marzial furore e sdegno / che fa tremare il mondo,
, raffrenare (l'ira, lo sdegno). folengo, ii-9: tu
/ voce, così che in lui lo sdegno moke. bissati, 1-66: non
/ gli fece tanto oltraggio e tanto sdegno / di presura, di frusta e di
/ in me dispensa il suo orgoglioso sdegno. di costanzo, 44: gli occhi
/ ch'a tal vista potrà vergogna e sdegno / scacciar dal petto suo l'amor
si vedeva importunamente intorno, / da sdegno pueril spinto infestarla / a rilevarsi in
pregiudizio del giusto un cieco trasporto di sdegno. colletta, iv-248: tanti supplizi
armò d'orgoglio il sen, di sdegno il viso, / ma fu in quel
oggetto / molle l'orgoglio e placido lo sdegno. marini, i-314: sovvenendo a
natura, che di forma non ha sdegno. prezzi, i-14-73: quando
siri, 1-iii-130: per mollificare lo sdegno del governatore si dispose il duca.
del molo, avevano concitato a gravissimo sdegno quel popolo vivace ed animoso. garibaldi,
la vergogna è assai, ma più lo sdegno / che ella ha, da me
depon con questa legge ogni odio e sdegno, / che la nova città commune
di costumi. bacchelli, 1-ii-420: per sdegno delle loro mene e per combatterle,
rodere. bronzino, 1-164: lo sdegno... /... per
, 9-70: né de'pigliare a sdegno perch'ell'ami / molto colui che la
tesauro, 2-124: 'mongibellar 'di sdegno, per avam- pare.
guicciardini, iv-190: mosso per lo sdegno conce- puto, perché pochi mesi innanzi
fagiuoli, iv-7: l'ira e lo sdegno, eh'è il più acuto telo
. gavazzi, 39: stuzzicato a sdegno, [il camaleonte] schizza contro l'
furore, se ne sentiva morire di sdegno. tommaseo [s. v.]
iii-200: fui preso da cosi grande sdegno contro di me, che mi sarei morsicato
peccato] ogni arte, / nostro sdegno mortai pur sempre e lieve, /
bandello, 4-10 (ii-709): lo sdegno e la còlerà che la donna aveva
, che non sanno durare nel loro sdegno contro i figliuoli, doppo averlo mortificato
disperazione, e per terrore del loro sdegno. fogazzaro, 7-169: giovanni si vide
ascolta; / nel paffuto mostaccio arde di sdegno. gigli, 16: queste
mostarda al naso: provare fastidio, sdegno o rabbia; perdere la pazienza,
/ venire al naso, e sì lo sdegno ingrossa. 7. prov.
sì vera / eh'a forza ogni suo sdegno indietro tira. dondi, 271:
amorosa stella / sfavillando mostrò vendetta e sdegno. tasso, 16-21: a me quegli
/ come credi che 'n ciel di sdegno e d'ira / il magnanimo ot-
crudele; gesto che suscita riprovazione e sdegno; fatto abnorme, iniquo. lupis
si trova nessuno che, con generoso sdegno insorgendo contro siffatte mostruose produzioni, le
ragione over ritegno, / non conoscete sdegno, / o che onor si sia giamai
i tanti particolari moti e pensamenti di sdegno e di vendetta, d'impazienza e
moribondi e palpitanti, / serban lo sdegno e la fierezza antica. carducci, iii-3-101
mercanti ai bottoni. 2. sdegno, irritazione, stizza, ira.
s'accresce. - sopra modo lo sdegno in me s'avanza. l. bellini
., con riferimento all'espressione di sdegno o d'ira di una folla, ai
proferisce, manifesta dolore, ira, sdegno, spavento, fatica, rassegnazione o
, /... dié, da sdegno vinto, alto muggito. s.
muovergli o a pietà o a sdegno. metastasio, 1-i-709: se il mosse
e le sciagure della virtù mi movevano a sdegno, e il mio dolore nasceva dalla
diporto. arici, i-97: invidia e sdegno / movea contro di giove, poiché
giove padre, non ti moverai a sdegno, veggendo sì sconcie opere?
persona indisponente, che causa rabbia, sdegno, fastidio. leopardi, 749
corpo impedita mal potrebbe conforme il conceputo sdegno e la naturale iracondia ado- prarsi.
era fille; e citerea / di muto sdegno ardea. varano, 1-183: i
': sostenutezza affettata, con orgoglio o sdegno, segnatamente dagli atti del volto.
era né giocondo il viso. / sdegno eructavit insieme e maestà: / avea del
metastasio, 1-ii-616: ah che lo sdegno / sotto placido aspetto / ha nascosto
di noia, di disapprovazione, di sdegno, di disprezzo, di sufficienza.
monotonia e 3. sentimento di sdegno, d'indignazione, di dall'invariabilità
3. che provoca repulsione morale, sdegno, sione). disprezzo
. 2. che suscita orrore, sdegno, riprovazione, disprezzo; che provoca
2. provocare disgusto morale, sdegno, disprezzo, o anche fastidio,
, occhiuto ma distratto, nauseava senza sdegno, discorreva senza discutere, desiderava senza
prova sentimenti di repulsione morale, di sdegno, di irritazione, di fastidio.
3. che suscita repulsione morale, sdegno, avversione, o anche fastidio,
un segno / dimostri fuore il mal celato sdegno. m. adriani, i-17:
e vapore / d'ira e di sdegno il vostro almo splendore. chiabrera,
, 1-ii-144: un di pietà nemico / sdegno repente apparse, / e turbido il
: era il lor ciglio / nebuloso di sdegno. fogazzaro, 5-136: il commissario
figliuola e avendogliela negata, per questo sdegno enrico mosse l'armi. parabosco, 4-29
attribuito a petrarca, xlvii-154: lo sdegno, il quale a torto mi negava /
ii-545: non avere, esaran, a sdegno / che tua grata profferta non negletto
borghesi, lxv-107: io tolsi, o sdegno, al sacro monte in duce /
3. ant. sentimento o atteggiamento di sdegno, di riprovazione per un bene che
). ant. che prova sdegno per un bene o un onore goduto da
10-8 (1-iv-915): quanto lo sdegno de'romani animi possa, sempre nimicandovi,
1-i-123: i suoi nemici affetti / di sdegno e di timor / il placido pensier
collera; improntato a rabbia, a sdegno (un pensiero, un atteggiamento,
ant. rabbia, furore; ira, sdegno; accesa avversione, ostilità, malevolenza
aver non dèi d'andar di sotto a sdegno. da porto, 1-168: essendo
, / gridava al ciel: « giusto sdegno ti muova, / amor, che
pensiero e l'azione ', il santo sdegno contro il male. e. cecchi
ha dubbio che nervo è dell'anima lo sdegno, dandole forza a fare il bene
. correr, lii-n-31: parve che ogni sdegno, ogni ruggine fosse netta e scancellata
-gli disse lei con voce arrochita dallo sdegno, arrestandolo netto. -con voce
fronte / d'un nuvoletto di verace sdegno / o simulato; e la nevosa
bocca o del naso, che denota sdegno, disgusto, malumore; faccia imbronciata
i-271: va a fine d'irritarmi lo sdegno e la nemistà di tutti i begl'
accidenti erano detti grandi), per sdegno del popolo, molti modi trovorono per
b. accolti, 1-837: mi sdegno meco stesso, son vinto dal dolore,
oriente. ricci, 2-11: lo sdegno amicizia non fa giammai con ciò ch'è
mezzi cadaveri provò una volta un cotale sdegno e noia della natura che si risentiva
. roverbella, xxxviii-146: aveano a sdegno sì nogliosa sorte. bandello, 1-41
medema aurora arrotò il suo carro di sdegno nel considerare che un po'di roggiada,
prevalse intanto nel petto del re lo sdegno giusto e, fatti chiamare a consiglio tutti
que'nonni, tocchi / da giusto sdegno, primaché vedere / certi nipoti sgangherati
per esprimere rabbia, ira, furore, sdegno. lalli, 12-222: ah,
volgo, stato umil non have a sdegno. sanudo, xxviii- 423:
, 2-9-63: ei repente in tanto sdegno sale, / sì nel foco dell'ira
campiglia, 1-284: fra le nubi dello sdegno e fra folgori della guerra non morirono
di cimo il cieco ardir l'alto tuo sdegno. nigra, 39: negro palco
6-18: il marchese arse di fierissimo sdegno e, rottegli le parole in bocca,
perpetuamente innanzi. monti, x-5-196: sdegno, vergogna, disperanza, affanno,
zecca!: per indicare stupore o anche sdegno in relazione con un'affermazione ingiusta o
/ è del foco d'a- mor sdegno amoroso. fusconi, lx-3-216: amore.
libertà, e molto più di magnanimo sdegno. mazzini, 1-3: gli antichi finsero
era un baron, d'astio e di sdegno / roco mormorador, nodrito in corte
. figur. manifestazione di ira, di sdegno, di una passione che turba 1'
fronte / d'un nuvolétto di verace sdegno / o simulato. pindemonte, ii-299
.. le vennero amendua subito a sdegno /... / e senza più
i franchi, / e languirà lo sdegno, e non saranno / le tue nozze
: or io veggendo te scopo al suo sdegno [di dio] / pel lungo
malevolenza del pasotti ma più mi afflisse lo sdegno tuo troppo forte. d'annunzio,
molti di essi, per sfogare lo sdegno contro un lor malevole e per dare
svela e denuncia e che obnubilano di sdegno e quasi di terrore l'animo mio,
del rosso, 1-346-6: se per sdegno trova mia rechesta / la lu9e dig
, occhiuto ma distratto, nauseava senza sdegno. nievo, 1039: l'occhiuta burocrazia
vizio, / ahi qual favilla dello eterno sdegno / la colpir [roma] fra
]: deh, non abbiate a sdegno / scovrirsi al mondo e non tener più
casa, ii-114: l'odio è sdegno confermato nell'animo d'alcuno, il
d'ingratitudine ci muove a sdegno. tasso, 7-50: tanto è
piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, / venti contrari a la vita
. con la particella pronom. provare sdegno, dolore, risentimento, turbamento per
. pallavicino, ii-494: massimamente lo sdegno essere una specie di furore che rappresenta per
che offensiva era la mezza smorfia di sdegno che dedicò a berti. -che
di umiliazione, di avvilimento, di sdegno, di risentimento per l'ingiustizia o
fare l'offeso: assumere atteggiamenti di sdegno, di risentimento, per lo più
offesissimo. -per estens. che manifesta sdegno, ira, cruccio, irritazione,
o concitato a mala ira e inutile sdegno. offisiare, v. officiare
ingratitudine ci muove a sdegno;... di qui è che
ovvamor fosse apparve, / fora uno sdegno a lato a quel ch'i'dico.
malandato e tristo! -per esprimere sdegno, indignazione, rimprovero, ammonizione o
violenze. 2. per esprimere sdegno, disappunto, o anche meraviglia,
(oibò), inter. per indicare sdegno, disgusto, disapprovazione, rincrescimento,
: biasimarlo manifestando apertamente il proprio sdegno o disgusto. carducci, iii-24-301:
tutto anticamente, per esprimere sdegno, collera, risentimento (anche con
si può fare di non deporre lo sdegno quantunque ragionevole. c. i.
umiliazione, di vergogna, o di sdegno, di irato risentimento); fare torto
dei] oltraggiarsi, ona'infiammati / di sdegno abbian desio d'aspre vendette.
m. villani, 5-13: crescendo lo sdegno del doge per la disordinata baldanza de'
, di vergogna, o anche di sdegno, di risentimento, di vendetta)
quant'ell'è a dio ingiuria e sdegno, / costretto sono a dover far partita
. 3. che esprime disprezzo, sdegno; che muove da insolente arroganza,
capilupi, 98: folta nebbia d'amoroso sdegno, / che mi s'oppose,
e apportatore ai rovinose conseguenze (lo sdegno, l'ira). de sanctis
le flebil onde, / ch'amore e sdegno da'begli occhi stilla, / l'
ondeggiamenti ed altri patenti terribili indizi di sdegno il re minacciasse, vinse nondimeno la
/ contro di lor tutto vendetta e sdegno. f. m. zanotti, 1-8-74
/ quando men nocer può l'ondoso sdegno. -strada, via, calle
potente parola e i vieti affetti, / sdegno e pietà. 9.
98: chi si sente svilire indurisce con sdegno et odio overo se stessi abbandona,
4-i-287: non far che un libero / sdegno ti dia / quella poetica / malinconia
l'animo e provocarlo non meno allo sdegno che alla libidine, ond'è che gli
di danaro non li commoverebbe neppure a sdegno, ma a riso di compassione:
onorata che gli stessi zar non avevano a sdegno di esercitarla. betteioni, iv-n:
8-7: sentia in parte / sdegno e vergogna di sua fama commessi
o espressione di indignazione, di vivo sdegno, di risentimento, di irato corruccio
femmina. 2. pieno di sdegno, di corruccio, di fiera indignazione;
feroce oprai / che per man dello sdegno al fin disciolsi. botta, 5-294:
zanotti, 1-4- 159: allo sdegno opponsi una disposizion d'animo alla quale
g. ferrari, 162: lo sdegno di machiavelli contro sto, la differenza
timore, crudeltà, misericordia, piacevolezza e sdegno. segneri, i-213: considera.
opra / quando men nocer può l'ondoso sdegno. 5. bargagli, 2-86
orate saette. tasso, 13-i-294: sdegno, debil guerrier, campione audace,
. passeroni, 1-144: pien di sdegno / ruppe [un orso] alle
, 69: f ho drento un sdegno che tutto mi rode / e sforza contra
io son capace a raffrenare il mio sdegno anche per anni. ma verrà tempo
mio, perché tanta ira e tanto sdegno tu dimostri verso di me sventurata vedovella,
e di ragion non merita / lo sdegno, ma le lacrime. g. gozzi
, 2-1-184: al secolo malvagio / di sdegno i cieli e di tempesta pregni /
il cuor del corpo, non che lo sdegno dello animo. parabosco, 2-21:
: ode amone il figliuol con qualche sdegno, / che, senza conferirlo seco,
di riprovazione, di biasimo, di sdegno; ignobilmente. mazzini, 25-175
2-70: che sia irreverenza e che faccia sdegno e stomaco il chiamar tesoro di paradiso
, stizza, risentimento, dispetto, sdegno (una persona, lo sguardo, il
vorrei / che vostr'altezza avesse preso sdegno / perché io non volsi ragionar con
, e sen- tia in parte / sdegno e vergogna di sua fama oscura.
, / ch'a forza ogni suo sdegno indietro tira. boccaccio, dee.,
quelle virtù che gli aveva conteso lo sdegno della fortuna e dell'occasione. documenti delle
sempre mai / m'è stato il sdegno tuo tranquilla pace. galeazzo di'tarsia,
e pugni e legnate che il giusto sdegno, il legittimo furore di scipio avevan
/ scalda ed allegra e porta pace e sdegno. -portare, pigliarsela in pace
: il papa, ch'ancora avea lo sdegno / contro alla parte bianca fiorentina,
oltraggiarsi, ond 'infiammati / di sdegno abbian desio d'aspre vendette;
l'eccitazione, l'ira, lo sdegno o un sentimento; reprimere una reazione
occhi supplichevoli. saba, 25: a sdegno ebbi la grande / casa, il
istinta ogni occasione di controversia e di sdegno e che i ribaldi sieno esterminati e
savonarola, 13-4: non ti ven sdegno ancora / che quel lussurioso porco gode,
del papa. reina, ii-28: mi sdegno d'essermi cotanto avvilito e d'essermi
ii-278: palla, in atto di sdegno e maraviglia, / rimira il grappo e
spiacevoli o, anche, per esprimere sdegno o indignazione rispetto al verificarsi degli eventi
dell'arcier sovrano apollo / ti riveli lo sdegno? ». 9. figur
ci fa far l'ira e lo sdegno / ànno, a parlar così, più
amore, / con pietate e senza sdegno. -avere probabilità o possibilità di
l'anima i moti subitani del suo sdegno e miratolo con fiero sguardo, gli
dell'ultimo corriero non potei vedere lo sdegno espresso da lei per l'ingiusta giustizia
poetica, non prenda maraviglia esso né sdegno i suoi partigiani, se io difenditore dell'
dir vorranno? -ritrarsi con sdegno, rifuggire con disgusto. inghilfredi,
voi, emilio zola, per il raggiante sdegno che vi accese contro parvenze d'iniquità
mi pascolo di noia di dispetto e di sdegno continuo co'miei pensieri.
spagnuoli... di subito entrano in sdegno quando le cose non gli passano così
amorosa, leggermente e sanza un minimo sdegno me ne passo. ferd. martini,
suoi consiglieri in mostrare che incorerebbono nello sdegno del re se perseveravano a mantenere nella
/ di bella calma in sen depor lo sdegno. 22. toccare un corpo
collaltino, non fu scusabile il suo sdegno? c. arrighi, 255: qui
; vogliamo anche l'imprecazione e lo sdegno, ma non quello che solletica l'orgoglio
, 4-31: ella ne pativa uno sdegno grandissimo di non si potere vendicare.
paventi. metastasio, 1-i-20: il suo sdegno pavento: / ma il mio non
, di contenere l'ira, lo sdegno, l'insofferenza o anche la precipitazione,
i-23): lasciatosi vincer da lo sdegno, perse il freno de la sua pazienza
ritenere le proprie passioni, specialmente lo sdegno. pea, 7-260: il frate
la sua gran pecoraggine, più che sdegno merita compassione. emiliani-giudici, 1-253:
specchio] ruppe in pezzi poi lo sdegno fiero, / ma per mio peggio,
cor, / quanto già cantai di sdegno, / ricantar vogl'io d'amor.
altrui gli era ramentata, soleva per gran sdegno pelarsi la barba. g. gozzi
alla bocca, / tanto il punse lo sdegno atroce e rio, / di barba
sale, 2-116: lusinghiero rigor, placido sdegno, / sguardi fatti d'onesto e
si muovono gli affetti con misericordia o sdegno o simili. siri, x-403: ciò
gli ha detto, / si consuma di sdegno e di dispetto. casti, ii-1-1
, iii-254: non mancheranno mezzi allo sdegno divino di deludere i loro aerei scampi
/ ché nel cor femminil può molto sdegno. vasari [zibaldone], 5-284
. non tengo poco pensiero de lo sdegno e de la imputazion vostra.
accorse; / e stupor n'ebbe e sdegno, e dente acuto / d'amaro
[gli uomini] quasi forzati o da sdegno o dalla mala consuetudine loro..
lo sofiriti. ammirato, i-236: sdegno, avendosi veduto la natura offender così
(i-23): lasciatosi vincer da lo sdegno, perse il freno de la sua
: il volto gli si accese di interno sdegno e, se lo avesse potuto,
con altro cacciare amore che con lo sdegno..., è di necessità che
conoscendo con quanto dispiacere d'animo e sdegno le sue parole erano state ricevute,
intendere 'quotidianamente '), ebbi sdegno di preparare e prolungare la potenza feconda
agli altri uno essempio di perfezzione di sdegno. loredano, 2-ii-125: riconosci la
periziavano la morale dei libri con religioso sdegno. = denom. da perizia
delegato piombazzi (nome infausto) che fa sdegno tribuendo tutta la colpa ai cittadini e
quali da biagio furono rinunziate con pertinace sdegno. marino, 13-24: amo statua di
conoscendo con quanto dispiacere d'animo e sdegno le sue parole erano state ricevute,
, 8-91: l'ira e lo sdegno non lasciano al perturbato animo consultare quel
corte di roma e accese di tanto sdegno il pontefice, che subito ordinò a filomarino
4-1-29: il mostro acceso di furor e sdegno / lascia a ruggier un colpo aspro
ella vi recò eziandio... grave sdegno contro a romano, governatore dello imperio
(per esprimere ira, stizza, sdegno oppure per riscaldarsi: per lo più
i seguaci del regno, suscitando lo sdegno dei discepoli. cavalca, iii-187:
tassoni, 1-1: vorrei cantar quel memorando sdegno, / ch'infiammò già ne'fieri
piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno. boccaccio, i-193: ma ditemi,
sì perpetuo piacevoleggiare non commoveva mai a sdegno il cuore zelante. 2.
poetica, non prenda maraviglia esso né sdegno i suoi partigiani, se io,
vedi la divina / disposizione con ogni nostro sdegno? oliva, i-2-211: escluso un
non me ne stupii e non ne ebbi sdegno? e piano il chiarirtelo. la
gatto, 2-168: vettorre tremava per lo sdegno, non trovò la calma per rispondere
barbare, che come le prime senza sdegno, così le seconde non si possono
cavalcanti, 70: mosso da sì fatto sdegno, [lodovico] nella guerra più
: la più piccola fiducia; il piccolo sdegno di lei...; ogni
della sultana madre, in parte placò lo sdegno. g. ferrari, 181:
regno, / ond'altro ch'ira e sdegno / non ebbi mai. bonsanti,
sua ostinazione, né raddolciva il suo sdegno. g. gozzi, i-19-10: mai
/ il fuggia, lo sprezzava e prendea sdegno / di piegar pur gli orecchi a'
a pietate, a riso, a sdegno, / a stupor muove le genti /
-in un'imprecazione che esprime ira, sdegno (e si usa anche come intercalare
monna paula non voglio che tu piglia sdegno neuno. lorenzo de'medici, ii-296:
spegni a l'ardor che fuma ormai lo sdegno. menzini, ii-218: talor nutre
bel ciglio raccolto. / come orgoglioso sdegno pinger suole. s. maffei,
spiro a'fantasmi anima eterna: / sdegno il verso che suona e che non
. tansillo, 48: pioggia di sdegno ower neve d'oblio, / che
se tu gli offendi ne prendono uno sdegno di piombo. -sordo, cupo (
voi strani. aretino, 22-156: lo sdegno gli trasse le lagrime che piove l'
chiasso: insistere nel disprezzo o nello sdegno contro una persona già compieta- mente coperta
pitantana, sf. dial. collera, sdegno. carducci, ii-21-231: come
lxxxviii-i-681: non mosso da 'nvidia né da sdegno / come sai che si fa per
se tu gli offendi ne prendono uno sdegno di piombo. -in espressioni comparative
mio, perché tanta ira e tanto sdegno tu dimostri verso di me sventurata vedoveba e
o concitato a mala ira e inutile sdegno. bembo, 10-iii-301: venuto a vinegia
e lusinghe, affrontai tutto il suo sdegno e lo provocai ugualmente con discorsi e
, quasi conquiso, / frenò lo sdegno e placò il fer sembiante.
reprimere, raffrenare (l'ira, lo sdegno; anche con uso enfatico).
ch'erano fra loro, placarono lo sdegno della moltitudine. tasso, aminta,
usasse, non solamente per placare lo sdegno del re, ma per conciliarsi la
da atteggiamenti provocati dall'ira, dallo sdegno, dalla ferocia o anche dalla superbia
/ e già durato era tre dì lo sdegno, / né di placarsi ancor mostrava
goldoni, ix-937: si placherà il tuo sdegno, se tu mi vedi esangue.
sapere,... s'ella nello sdegno antico persisteva o pure se..
, madama, / placato il vostro sdegno? pellico, 2-27: ecco placati i
non sapesse che cosa fosse ira e sdegno. siri, ix-30: fin qui sotto
padrona divina, che a disprezzo et a sdegno toccanti alla marziale natura appartenere potrebbono et
né prenda già tuo nobil plettro a sdegno / soggetto sì minuto e sì leggiero
plutocrazia per definire il sospetto e lo sdegno, pure ipocritamente rispettoso e cortigiano, con
: perdonami... se un giusto sdegno mi divertisce altrove per un poco,
o, anche, dispetto, irritazione, sdegno. c. gozzi, 1-422
stupore, meraviglia, dispetto, irritazione, sdegno. forteguerrì, 3-6: il qual
. sm. atteggiamento di stizza e di sdegno. codemo, 256: quando fiorenza
, anche, dispetto, irritazione, sdegno. -anche nelle espressioni poffare di me
, anche, dispetto, irritazione, sdegno. redi, 16-vi-193: non occorre
aperta professione di fede repubblicana, lo sdegno feroce per tutti gli atti della meschina vita
violentemente sballottato tra i due poli dello sdegno per la beffa subita e del raccapriccio,
mondo si scompiglia, / ogni mio sdegno è domo. tansillo, 1-131: paride
pensavano [i pisani] che lo sdegno dell'ingiuria ponderasse contro alla loro [dei
alla maestà di roma che al popolare sdegno mirando, di placarlo e di raddolcirlo ingegnavasi
. sozzini, 14: nacque tanto sdegno infra quei popolari dello stato...
boccaccio, 1-ii-155: il vezzoso tuo sdegno donnesco, / per lo quale apparien
iv-399: ferocito [l'asino] dallo sdegno antipatico,... voltatami di
qualcosa di questi libri, voi con sdegno dicevate che erano porcherie, condannate dalla
una donna tanto signorile / avesse a sdegno mia condizione, / dire'ch'avesse
. menzini, i-64: un rio sdegno porse / materia, ond'aggia il
poi seguirono, o fussi per lo sdegno di qualche ingiuria che nello stato del
, per raddoppiar sconforto, / prendere a sdegno ed accusar vi piace? varano,
1-viii-191: alto contrasto d'amistade e sdegno / porta ei nel volto. manzoni,
veleno, è da colei detta con gran sdegno o ver posta con gran giudizio dall'
una porticèlla di nascosto / da lo sdegno del padre e del marito, / mentre
bracciolini, 2-9-63: ei repente in tanto sdegno sale, / sì nel foco dell'
rispose: cavalier di possa, / non sdegno chi mi loda e chi m'appella
in quella regione. poliziano, 1-748: sdegno o ragione in me non han possanza
scalda ed allegra e porta pace e sdegno. giuliani, ii-413: il vino,
: / tal che m'amiate ha lo sdegno possanza! 7. andreini, 1-73
scuoti il più cocente / strale che sdegno ti ministri, o giove, / e
20-252: egli, per cagione del subito sdegno preso col mal far de la moglie
famigli, e doppo un poco di sdegno essere abbracciate e racolte per buone e per
, meraviglia e sorpresa, o anche sdegno e stizza: perbacco, perdinci.
gioventù? marino, vii-467: cantiam lo sdegno / del crudo re, che mille
4-i-13: ebbi dei momenti nei quali lo sdegno ne potè più del disprezzo e della
.. di quanta forza fu lo sdegno e quanto potere ebbe l'odio della
in un medesimo a compassione e a sdegno, con podestà risoluta cacciò fuor della
5. inter. per esprimere sdegno, rabbia come per imprecazione, insulto
ant. come esclamazione triviale che indica sdegno e rabbia. redi, 16-viii-383
1-i-157: l'arte di render mite lo sdegno d'un animo offeso insegna a preambolizare
de superbia precinto e d'ira e sdegno. benivieni, 1-170: febo,
, ii-206: noi tanto siamo teneri allo sdegno e sì precipiti all'ira che,
fanno, l'ingiuria sarà grande, lo sdegno delle donne è precipitoso ed ella,
volsero subito lo strabocchevole amore in precipitoso sdegno. fr. serafini, 437:
/ del baratro iniemal d'ira e di sdegno. 2. tr. far
, ripigliò egli acceso d'un santo sdegno, vi precorrerò, e prima colà inanzi
tutti e fomenta con l'occasione lo sdegno e l'ira di coloro che tentano
, xtv-io: si gloriose gesta invido sdegno / del tempo distruttor fece sue prede
il signor cardinale franciotti, predominato dallo sdegno, facilmente avrà ritrovato nella corte di
incontro, non senza un po'di sdegno, al nome del confidente preferito. giorgini-broglio
significhiamo la nostra meraviglia, non senza sdegno, per le insinuazioni e la pressione
mondo si scompiglia, / ogni mio sdegno è domo. tasso, 13-i-507: il
non sarà mosso il gran signore da sdegno o da dubbio che il moto d'
da svelti giocolieri le carte, farneticando di sdegno, scriveva lettere pregnanti di scontento ai
lessi già che i dèi mossi per sdegno / a vendicar di prometeo gli errori /
17-95: a ragion si mosse a sdegno / il chiaro lanciotto, avendo scorto
al suon di queste voci arde 10 sdegno / e cresce in lui quasi commossa face
ola, ii-55: con faccia tutta di sdegno pregna, prese la carta nella quale
animo grande, quando si sente acceso cu sdegno. menzini, i-203: il volgo
al mio non basso cor premer lo sdegno / e colorirlo d'amistà mendace,
in pregio, e il suo furore a sdegno. gioberti, 1-112: 1 quali
fede, i giudei... hanno sdegno che essi siano messi ad avere i
ii-18: era mosso... dallo sdegno grandissimo... per essere stato
onde presero alcune navi francesi con gran sdegno del re. g. gozzi,
-in imprecazioni, per esprimere ira e sdegno (e si usa anche come intercalare
esclamative o interrogative che esprimono sorpresa e sdegno. moretti, ii-623: « non
4-364: molto... muove a sdegno la sproporzion degli onori: le togate
conoscendo con quanto dispiacere d'animo e sdegno le sue parole erano state ricevute,
d'agobbio, parte per fuggir lo sdegno e parte per guadagnarsi la grazia di lui
un punto, presentatosi tutto acceso di sdegno e d'ira sul luogo dell'assalto,
qualora sia svegliato eia giusto e comune sdegno, non faccia sedizione e non si
in me dispensa il suo orgoglioso sdegno. varchi, 29-30: fortuna e 'l
sentì cadérsi dah'animo ogni pretensione di sdegno, d'odio e di vendetta.
pretesca ', non sapeva frenare lo sdegno. savinio, 234: l'esercito pretesco
, i-15: nel pontefice prevaleva lo sdegno e a qualunque altro affetto la cupidità
viso di lacca: un'ombra di sdegno più che di dolore, come se
: quel che più accresce ogni mio sdegno / è ch'io ho perso il mio
hanno fatto prigioniere di una per lo sdegno non più donna, ma furia: pur
e, cessato l'impeto del pomo sdegno, non sono più nemici. varano,
guerrazzi, 1-280: astolfo con grande sdegno rinfaccia il papa che, intimando altrui a
bacchelli, 1-iii-349: non sfidate lo sdegno del popolo, perché dopo che ha
un tempo amasti, / come prendono a sdegno ogn'altro oggetto, / poiché privi
alcuna volta sentivasi portato da un generoso sdegno, rotto ogni ritegno, a prorompere
audacia temesse e che il trasportasse lo sdegno, pronunciò contr'esso con molto prò
mutar l'animo a voi, e lo sdegno lo farà mutar a lei. barbarigo
maniere di procedere e le partite con sdegno dalla corte, standone lontano i tre e
, 126: queste parole concepeno tanto sdegno nel pecto di nicola che tolse a
state " tanto prodigate dagli uomini ch'io sdegno di fame mai. mazzini, 62-320
l'accompagna una bellezza rara, / lo sdegno è vago e l'alterezza e cara
mio senza il mio assenso, mi sdegno proprio di cuore. -disus.
cristo..., acceso di sdegno dal veder così il luogo santo e l'
ii-15: mutine, non sostenendo lo sdegno né la 'ngiuria, mandoe occulti messi a
vecchia, tutta nell'animo da giusto sdegno si sconvolse la bella, benissimo ravvisando in
e non meco avvampar d'un fero sdegno? galeazzo di tarsia, 1-23: tempestose
1823, che riflette l'ondata di sdegno provocata dalla cessione, nel 1819, del
non l'amore del bene, lo sdegno del male; prepararono a modo loro progenie
in segno, a quanto sembra, di sdegno. 5. rappresentazione di
.. la sua riprovazione, il suo sdegno. p. levi, 5-143:
promessa. ho meritato forse il tuo sdegno, ma spero di non aver demeritata la
, tutta accesa d'ira e di sdegno, dielli la maledizione. b. tasso
quella figura che, tutta piena di sdegno, rompe la sua mazza, perché non
consolo con lei. (ironico e con sdegno) -di che? cosa ho fatto
e l'ho udito pronunciare parole di sdegno e d'infamia a circa mille e duecento
chenche, sopraffatto dall'odio, dallo sdegno e dalla vergogna, scorreva qua e
questo / forte cinto di muri a sdegno prende, / brama di far con
piu tosto che nascesse la cagione dello sdegno o da lei o pur da noi stessi
tutto che accecato dalla passione e dallo sdegno, non stimò proprio della sua intrepidezza
di mio senza il mio assenso, mi sdegno proprio di cuore. pirandello, 8-445
: tosto o tardi prorompe occulto sdegno. gualdo priorato, 3-i-22: prorumpendo contro
ma alle volte prorompono indizi di profondo sdegno. davila, 623: pervenuto [
ugonotti... ora pieni di sdegno e di furore eccitavano tumulti così gravi e
proterve. gemelli careri, 2-ii-303: lo sdegno e l'odio femminile, non men
, non portassi speranza di trovarvi nello sdegno eziandio meno ostinata e roterva. c
fece una scenata di dolore e di sdegno, a me per aver nominato guido da
l'aut- torità e all'amore lo sdegno, v'acconsentì, ma con protesto
, / gridava al ciel: « giusto sdegno ti muova, / amor, che
quanto importe / provocar donna innamorata a sdegno. bontemfii, 1-2-140: il [modo
accender inanimo e provocarlo non meno allo sdegno che alla libidine. giannone, 1-iii-522
guida in modo da suscitare irritazione e sdegno in un altro stato allo scopo di
regole della morale comune provocando stupore e sdegno nei benpensanti. arbasino, 19-196
è saggia, / ponga fine dio sdegno ed agli affanni, / cose contrarie a
ai figli degli achei: terribile è lo sdegno d'un re alunno-di-giove, ché da
, 8-482: il pubblicamente del quale sdegno seguitando la lor natura, ebbono gli accademici
potere appellare ai tribuni e piene di publico sdegno. aretino, v-1-215: né solo
[pallade] a citarea con grande sdegno: i... i -nata nel
. fed. della valle, 86: sdegno avria / oloferne feroce, / se
. g. moro, lii-14-378: lo sdegno di qualche contesa nata fra essi si
violento e irriducibile (un sentimento di sdegno, di furore, di invidia, ecc
punga d'un suo muto e fine / sdegno chi sta fra timida ed incerta /
, mi condannate e con punture di sdegno anco mi punite? s. maffei,
, 2-58: né tarmi mie punta di sdegno spezza, / ché bel fin fa
sopra un letto, spinta da subito sdegno, trasse alla fanciulla amendue gli occhi
voci dei feriti non scemavano punto lo sdegno dei combattenti. gigli, 2-114:
fatte per veder segreti / che lo sdegno de'numi al guardo solo / scopre
[i puritani], accesi di sdegno contro l'arcivesco di conturberì ed il
scuoti il più cocente / strale che sdegno ti ministri, o giove, / e
con le sem bianze di sdegno severo: ho detto puta, e tanto
. in partic.: ispirare disgusto e sdegno a causa della propria corruzione morale.
garibaldi, 3-196: un ruggito di sdegno rispose alle eloquenti parole del capo dei
orrore all'ipocrisia, alla menzogna; sdegno al sofisma maschera- tore, infine alla
, che, come le prime senza sdegno, così le seconde non si possono ricordare
mezzi cadaveri provò una volta un cotale sdegno e noia della natura che si risentiva a
. landò, 2-225: pieno di sdegno, al famiglio disse che gli recasse il
dalla sala, senza nascondere il mio sdegno al rabbi e gettandogli uno sguardo di
/ piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, / venti contrari a la vita
, / gridava al ciel: « giusto sdegno ti muova, / amor, che
: l'ira, dico, lo sdegno, la speranza, il timore, l'
oratore con mansuetudine confacevole a moderare lo sdegno in qualunque, lo spense in loro
a carte quarantotto, / ride allo sdegno tuo, matto buffone. -andare
insolito, più stupefatto ancora di non provarne sdegno, anzi quasi un sollievo. carducci
più lo fece alterare e muovere a sdegno fu il canto delle ranocchie che con quella
. machiavelli, 1-i-363: il quale sdegno diventò maggiore, perché, avendo i
. e d'altra mi trae giustissimo sdegno preso per la tua gran follia:
/ piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, 7 venti contrari a la vita
tutto sentendomi languescere / essendo ancor dal sdegno inflato et tumido, / più che
abbracciò la meta, / sì da lo sdegno e dal dolor compunto / ch'a
si quietò il tumulto, benché lo sdegno ancora rimanesse ne'petti loro. chiabrera
da atteggiamenti provocati dall'ira, dallo sdegno o da irritazione, da insoddisfazione,
amorevole, laonde la donna colma di sdegno e di rabbia si viveva. marini,
da atteggiamenti provocati dall'ira, dallo sdegno, dall'irritazione, dall'insoddisfazione,
modo da esprimere turbamento, ira e sdegno. serdonati, 9-517: egli,
2. turbamento causato da ira e sdegno. segneri, iii-3-61: venne uno
3. figur. oscurarsi in volto per sdegno, ira, timore o anche per
b. tasso, iii-185: tutto lo sdegno mio quasi di fragilissimo vetro caduto in
-far scintillare gli occhi (per ira, sdegno o altra impetuosa passione).
parlato e con le sue parole racceso nello sdegno gli animi de'masnadieri, fu da
ritornare a essere presi da ira o sdegno. boccaccio, dee., 8-3
la 'ngiuria ricevuta..., nello sdegno raccesosi e la compassione e il carnale
sue bell'armi io prive, / sdegno sorge, e, lui spento, ecco
fiamma dalla violenza racchiusa, arse di sdegno impazientemente guerriero. g. del papa,
, volendo mitigare l'amarezza e lo sdegno concetto da ferdinando per le insolenze de'
un dissidio, una lite; placare lo sdegno. marino, 1-15-199: mentre una
nostra. 2. placare lo sdegno. 5. giovanni crisostomo volgar.
fu racquetato / per quella fiata lo gran sdegno aperto. baldelli, 3-42: non
recedere da atteggiamenti provocati da ira, sdegno, astio, risentimento; tranquillarsi, mettersi
ora innanzi gli occhi per raddolcire il giusto sdegno di s. m. l'età
1-2: la quale, posto giù il sdegno e raddolcita alquanto, così disse.
, / sommerso in lete ogni privato sdegno, / passar con voglie unite /
/ ogni delira impresa, et ogni sdegno / fa 'l veder lei soave.
rade. frachetta, 2-74: lo sdegno rade timagine dell'amato dal cuor dell'
versi, che contengono l'effetto dello sdegno di madonna laura, il quale altro non
smorzare l'ira, il furore, lo sdegno; contenere o padroneggiare il desiderio (
trasporti / sono di tenerezza oppur di sdegno? de sanctis, 11-236: in questo
b. pino, 4-43: lo sdegno o tira non raffrenata da la ragione.
, emilio zola, per il raggiante sdegno che vi accese contro parvenze d'iniquità.
. buonaelmonti, i-rv-3-9: il pernicioso sdegno del figlio di peleo... è
tempo i viluppi o d'amore o di sdegno raggnippati dall'inconstanza delle passioni degli uomini
e di ragion non merita / lo sdegno, ma le lacrime. -secondo
ragion de'forti / e il pio sdegno e le sante ire raguna.
rai neve divegno, / vostro gentile sdegno / forse ch'allor mia indigniate offende
affetto avesti mai, / placa il tuo sdegno e rasserena i rai. pananti,
, 15-118: tutti i magistrati di sdegno e di ramarichio ardevano; gli altri
disse / tutto ciò chro pietate o sdegno desta. grillo, 664: alcune
capponi, ii-29: eugenio piglio tanto sdegno che a stento poterono i fiorentini rammorbidirlo
, mostrando una immensa rampogna, uno sdegno profondo. piave, xc-495: piango
il zelantissimo patriarca, acceso di santo sdegno,... avesse raddoppiate le
62-17: ricordo una pagina bollente di santo sdegno che lamennais scriveva nel 1836 rampognando gli
spalle, / il qual per molto sdegno si rampogna / d'aveme qui trovati in
. l. adimari, 17: sdegno e vergogna a gran ragion mi prende
16-41: con una sorta di scuro sdegno e di pietà furiosa e rancurosa, si
al mio cor, destommi in seno / sdegno e pietà. corro gridando, e
io vi addocchiai con gravi parole e sdegno mossa, nondimeno lo cuore mi rapinate
i-vi-780: vivendo ella sempre nel solito sdegno col detto cardinale benché in apparenza si
suo affetto rappresentargli troppo rigoroso il mio sdegno. bellori, iii-74: sovente la fama
di marzo ho inteso come non è stato sdegno, non vendetta, ma impedimento di
, essendo bisognato per assicurarmi de lo sdegno de l'animo nostro porre in voi la
e sarebber cadute, se il fuoco dello sdegno contro tarquinio rassorbite non le s'avesse
1-114: ah! padre, / lo sdegno tuo rattempra: ira non merta /
torto o qualche aggravio che lo provocasse a sdegno, non si rattiepidiva la sua carità
riconfermandosi ne'suoi sospetti e rattizzandosi nello sdegno, alcun gran fatto moverebbe in distru-
da atteggiamenti provocati daìl'ira, dallo sdegno; tranquillarsi. tavola ritonda,
1 miei ravvedimenti nacquero da un certo sdegno orgoglioso e dalla disperazione ai trovare la gloria
scelerata vecchia tutta nell'animo da giusto sdegno si sconvolse la bella, benissimo ravvisando
ricordo una pagina bollente di santo sdegno che lamennais scriveva nel 1836 rampognando gli
. forteguerri, 21-53: lo sdegno e la subita rabbia / le
, 24-305: nondimeno, perché il vostro sdegno mi pesa più assai che voi non
movimento subitaneo di sdegno, che si fa uscire in atti a
realità, la quale finirebbeper soffocarmi nello sdegno e nel fastidio. dannunzio, iv-i-16
labbra aveva ceduto a quella d'un fanatico sdegno; con gli occhi lucenti, del
croce, ii-13-278: il mio sdegno non si accende... contro la
, / qual fantasia ti mosse, quale sdegno, / a gire a'greci,
il gel che serve ivi a divino sdegno. e. cecchi, 9-240: la
la vita mia è sol dispetto e sdegno. poliziano, st., 1-69:
e desiderio di vendetta; guasta questi sdegno e disubidienza. gualdo priorato, 3-i-155:
la vita, sebben poi, mitigato lo sdegno, mi tigo insieme la
reliquia dell'antico affetto / il mio sdegno sospende e il tuo castigo.
il cor, / quanto già cantai di sdegno, / ricantar vogl'io d'amor
ch'aita orecchia reai noi prenda a sdegno, / anzi benigna intenda / quanto l'
, / cresca di giove sopra me lo sdegno. mazzini, 1-56: quindici anni
l'anima i moti subitanti del suo sdegno, e miratolo con fiero sguardo, gli
tassoni, 7-6: d'ira, di sdegno e di superbia pieno 7 sollevò salinguerra
: volea replicare branditone già commossosi a sdegno, ma troncò tigrinda il loro ragionamento
animi già tanto concitati degli ascoltanti uno sdegno incredibile. manzoni, fermo e lucia
cenere, era un cotal poco dallo sdegno ripresso, più che mai fosse cocente
maniera che e'paresse cominciarsi più per sdegno e per vendetta che per zelo o dell'
sia, con chi parla, senza sdegno o riputazione. -punto d'onore
de'conti, ii-89: ma poi che sdegno e zelosia lontano / mi fé da
che non ha fatto nel narrare lo sdegno d'achille, ristringendo in brevità le
narrare che non ha fatto nel narrare lo sdegno d'achille, ristringendo in brevità le
perdonare, / usandovi pietade e none sdegno, / per rivocarvi al mio celeste regno
(ii-141): messo giù ogni sdegno e riacceso l'intepidito fuoco, a pena
quella luttuosa giornata vennero a riacerbire il mio sdegno. = comp. dal pref.
, / e tu, tempra lo sdegno: / ché l'amata riami, ben
. è indicibile quanto ne riavvampasse di sdegno. 2. rifarsi vivo e bruciante
: io reco voci di salute, e sdegno / ribalbettare con senile ingegno / favole
essendo pregno d'ira non meno che di sdegno per le tante avvelenate parole che da
/ corpo il giura de'prodi il santo sdegno. cantù, 459: lo
già 19 anni, dacché, fuggito lo sdegno dei ribellati suoi sudditi, ella si
de roberto, 1-143: subitamente il suo sdegno, la sua alterezza ribellata si dissolsero
imbelle, / com'è che tanto sdegno in voi s'allette? g. gozzi
di pace / di mitigar lo sdegno tuo vorace, / e tu viepiù rubel
del domani. saba, 5-245: quanto sdegno di me, quanto rancore, /
con la maraviglia, un ribollimento di sdegno, non però senza qualche compiacenza.
ancora furioso, come vede, lo sdegno contro di lui, perché, avversato qui
forza: ma l'andreuola, da sdegno accesa e divenuta fortissima, virilmente si
ributta. 10. allontanare con sdegno, con disprezzo o con alterezza una
-disapprovare, contestare con fermezza o con sdegno, respingere fermamente un parere, una
ciò udir solamente ributta e accende di sdegno chiunque... udì. cesarotti
più spietata e fiera / incrudelì lo sdegno. 4. il ricadere in
ricalmò ben presto la tempesta del suo sdegno. p. e. gherardi,
, / quanto già cantai di sdegno, / ricantar vogl'io d'amor.
quasi scordato il suo terrore, dallo sdegno della retta coscienza per quella vile e ricattatoria
la vittoria e 'l pianto, / lo sdegno, la battaglia e la sconfitta, bozze
.. si sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno
sul capo / mi piombi allor del vostro sdegno il grave / peso intero.
/ voce ri- chieditrice in suon di sdegno. = nome d'agente da richiedere
deh non voler contra te stessa a sdegno / de l'animosa e sacrosanta dea /
enfatiche o esclamative e con ironia o sdegno e rancore, un atto ostile, malvagio
in espressioni enfatiche e con ironia o sdegno, un atto ostile, ingrato o
amicizia..., deposto lo sdegno, si riconciliavano. montale, 3-21:
l'improbo vel ch'el cor mio ha sdegno / tanto ch'in questi musici instrumenti
rossore dal volto, l'altra provoca lo sdegno. fr. morelli, 317
offeso, per meglio ricoprire il suo sdegno, si fece apparecchiar da mangiare e
da taluni affettavasi l'austerità di certo sdegno che mal ricopre l'animo agitato da
15-27: perche tanta ira e tanto sdegno tu dimostri verso di me sventurata vedovella,
bembo, 1-38: quante fiamme di sdegno il cuocono e ricuocono mille volte,
c. campana, iv-62: prese tanto sdegno il padre ch'andando il figliuolo a
, qual toro superbo, prende a sdegno / il dolce suon del mio ricurvo
per indisciplina, con disprezzo, con sdegno). capitoli delle monache di
opponendosi a richieste o imposizioni, manifestando sdegno, disprezzo o riluttanza, anche a
essere che il re avesse et abbia sdegno particolare per averli offerto una sua sorella
di ridente, / ma pien di sdegno, di stizza e di foco. moravia
, 37-3 (iii-223): aveva giusto sdegno seco / e gran cagion di rider
, / ché l'alma dal tuo sdegno invitta io serbo. massaia, iii-68:
,... ardevano di grandissimo sdegno. -diventato (in relazione con
di vedere i vostri forti petti riempirsi di sdegno e già le voci gridar vendetta degl'
scritto. castelvetro, 8-2-123: lo sdegno d'achille verso agamennone...
perché alcuno gli ha riferito di certo tuo sdegno, perché parlò risentito. bernari,
quanto di carlo imperadore, conoscendo lo sdegno ch'egli avrebbe del rifiutaménto di sua
prigioniera di una, per lo sdegno, non più donna ma furia.
già di vedervi tutta smaniante arder di sdegno contro a questa razza di maestri di
piacere) o dello spirito (ira, sdegno, orrore ecc.); essere
rifulgere al chiaro di luna: era sdegno, però, quasi furore.
pers, 3-151: fervidi ftìr d'ambizioso sdegno / gli emazii campi, del cognato
di grossolano legume e vedrai con che sdegno rigetterà dal suo cospetto il tuo semplice
voleva dir nulla quello sfidare il terribile sdegno dei parenti, le inesorabili rigidezze di
-aspro, implacabile (l'ira, lo sdegno). marini, i-209: ben
suo affetto rappresentargli troppo rigoroso il mio sdegno. carmeni, lx-1-229: gli affetti
achille,... cioè d'uno sdegno, seppe ordinare una testura di così
? tasso, 19-15: fra lo sdegno tancredi e la vergogna / si rode,
a ch'era stato, / per molto sdegno non trovava luoco, / e
fine, e si domanda « lo sdegno d'achille ». galileo, 3-1-94:
in tale stile rimata da suscitar lo sdegno, dopo quello stupore. viani,
g. ferrari, 162: lo sdegno di machiavelli contro l'indecisione italiana gli
so che cosa / mi rimbrottava fra sdegno e dileggio, / io, del servii
1-21: i signori, per rimediare allo sdegno avea ricevuto, gli presentarono fiorini mm
hanno fatto prigioniere di una per lo sdegno non più donna ma furia: pur facile
per raddoppiar sconforto, / prendere a sdegno ed accusar vi piace? goldoni, xiii-620
. gualdo priorato, 10-iii-26: lo sdegno e l'odio del popolo contro il
rimetto, / tu hai sì il mio sdegno vinto, e il mio cordoglio.
e gli rimorde insieme il core / sdegno, vergogna, conscienza, amore.
, benché altresì glie ne montasse lo sdegno, e il voleva rimordere, se non
o scema o estingue / tristezza, sdegno, gelosia, dispetto, / rimostranza
di pronunziare, con una smorfia di sdegno, la frase 'à efiet': in quel
: leena, tutto che ripiena di sdegno, stimò più necessario alla propria salute
secondo duca di brabante, per qualche sdegno conceputo rimosse in parte la franchigia d'
tal cosa, arrossì di vergogna o di sdegno. guerrazzi, 1-187: se l'
i-154: sempre affliggendo gli animi superbi / sdegno, ignoranza e sospetto nnchiuso. papini
, né stuzicando rinciprignisse la piaga dello sdegno del principe già risaldata. -intr
fr. andreini, 101: lo sdegno m'agghiaccia e amor mi rinfiamma.
appetito. bettinelli, 3-222: lo sdegno sorge e rinforza e rinfiamma quel falso
non si può dire quanto fuoco di sdegno accese quella nnfrescata. -figur.
/ e lui si parte e s'el sdegno non trova / loco tra lor dove
mani e proverà che cosa sia far sdegno ad un par mio. campanella,
sì sfrenate / arse di fiero intollerante sdegno, / e le nocche nei palmi rinserrate
l'animo e provocarlo non meno allo sdegno che alla libidine... volevano che
11-94: dio, pietoso ancor nel giusto sdegno / e pur de l'uomo,
regno / dal- l'insidie, dallo sdegno, / dell'ostil ferocità.
dì felici. tasso, n-ii-338: fuggo sdegno di principe e di fortuna e mi
vedere i vostri forti petti riempirsi di sdegno e già le voci gridar vendetta degl'inusitati
che accender l'esca e dar fuoco allo sdegno, ma... sa rispondere
volto acceso fassi: / l'occhio di sdegno e disprezzo
più spietata e fiera / incrudelì lo sdegno, onde, di nuovo / per
prendere contro di me né maraviglia né sdegno, perché io abbia continuamente così allungati
incolorito, sfodrò in un baleno di sdegno avvampante minacciosa la lingua no, ma
x-2-338: cresce da ogni parte lo sdegno e la repugnanza per il nuovo ordine -
/ non starò per repulsa o finto sdegno / ch'io non adombri e incarni il
5. placato (tira, lo sdegno). b. davanzati, i-403
: né stuzicando rinciprignisse là piaga dello sdegno del principe già risaldata. 6.
i-189: non così piena di sacrate sdegno / le armi imbrandì la gente isdraelita
alterazione dell'animo per ira o stizza; sdegno, arrabbiatura (e la manifestazione o
se un poeta, irritato da giusto sdegno comincia a garrire è bastante fare ch'altri
del bel dire. -muoversi a sdegno. seriman, i-459: voi mi
46: sì fece in dio lo sdegno che pian piano / s'intiepidì, poi
accorgendosi di questo, virgilio ripromette lo sdegno e la perturbazione sua e rischiarò la faccia
te stessa ti disdegna; / che senza sdegno ormai la doglia è stolta: /
lxii-2-vii-131: si sentì tutto accender di sdegno il petto, batté per il risentimento più
. -stato d'animo collettivo di sdegno e di protesta, sorto a causa
senza grave risentimento di genovesi e qualche sdegno del re, nondimeno si mantenevan ostinati.
quetato. 2. manifestazione di sdegno o di rancorosa rivalsa; ribellione,
popolo bellicoso e facile a muoversi a sdegno, inteipretando l'azione di piero diversa-
, aw. con irritazione, con sdegno, con rancore; in modo vivace
risentimento, ira a stento rattenuta, sdegno (la voce, il tono di una
. panigarola, 1-22: di che ebbe sdegno moisè e gli riprese perche tutte le
garimberto, 1-309: queste medesime cagioni dello sdegno, dell'ira e del desiderio della
, se più a riso o a sdegno. -muovere il riso: suscitare ilarità
batacchi, 2-289: in mezzo a tanto sdegno, / suo malgrado, gli scappano
/ di ritentar de'flutti il fiero sdegno? mascheroni, 8-159: la nave superbissima
le mie offese eterno anco il mio sdegno. / risorgerò nemico ognor più crudo
mi risospigne al loco ov'io mi sdegno / veder nel fango il bel tesoro
di pianto e 'l cor ruggìa di sdegno. padula, 128: era mestieri che
bacchetti, i-ii- 420: per sdegno delle loro mene e per combatterle, il
in espressioni enfatiche che esprimono ironia o sdegno e rancore, un'offesa, un danno
quel giorno io ristuccai e mossi a sdegno quell'atticissima donna! carrer, 2-235
/ pur lassù non alberga ira né sdegno. capellano volgar., i-317: natura
/ dunque in sì grave occasion di sdegno / esser può fragil muro a noi
del sospetto di marte e de lo sdegno, / accioch'adon non ne restasse
animi già tanto concitati degli ascoltanti uno sdegno incredibile. provocavansi gli uni agli altri
, iii-567: un suo ben leve sdegno / di sì duri pensier mi copre e
tansillo, 1-334: la molta gelosia lo sdegno mena, / lo qual non ha
1-20: accese i cor di generoso sdegno / il magnanimo ardir de la donzella
ritener dentro la cavalleria, ru lo sdegno del luogotenente. chiabrera, 1-i-194:
tenebroso. castelvetro, 8-2-123: lo sdegno d'achille verso agamennone...
/ di ritentar de'flutti il fiero sdegno? varano, 1-125: s'uniro /
ebbe animo di raffrenare, e lo sdegno del cuore già sicuro della vendetta,
fanno, fingiuria sarà grande, lo sdegno delle donne è precipitoso ed ella,
, 20-89: mentre raimondo il vergognoso sdegno / ne'più nobili capi sfogar tenta
in vita acerba e disperata / per sdegno amar più mai donna non volse, /
voi dovete intendere ^ quotidianamente') ebbi sdegno di preparare e prolungare la potenza feconda
ritrosa e sdenata, ella pareva fingere sdegno e ritrosia. piovene, 157:
ritrosia e sdegnata, ella pareva fingere sdegno e ritrosìa. -con riferimento scherz.
; / e 'ndamo amor contr'a lo sdegno crudo / di sua vaga bellezza a
e confusi dalla vergogna, deposto lo sdegno si riconciliavano. tortora, iii-261:
hai tu, donna il mie partire a sdegno, / ché sai pur com'io
e che non tengo poco pensiero de lo sdegno e de la imputazion vostra. g
/ l'onnipossente vincitore a tanto / sdegno irritar che la sua rabbia tutta / su
podiani, 64: oimè, che lo sdegno e la rabbia si riverserà nella vita
. chiari, 1-40: crebbe il mio sdegno, e verso lui mi rivosi per
il rapido desiro / o può di sdegno ardente il fren raccorre? g. c
che falso supporto avevate fondato il vostro sdegno?... -godo di essermi ingannata
parole il paladin, destando / alto sdegno nel cor, baiardo mosse; /
. chiari, 1-40: crebbe il mio sdegno, e verso lui mi rivolsi per
gli eretici gli arrecarono pericolo d'irritar lo sdegno de'prìncipi esterni. g. del
forza è più robusta / ch'ai sdegno come voi torze la briglia. oliva,
ciò, mia dea, non pigliar sdegno. tansillo, 23: or ardo ben
ritruovo sì d'angoscia pieno / e sdegno che non meno / che per gran rabbia
, 19- 15: fra lo sdegno tancredi e la vergogna / si rode e
che egli [byron] fremea di sdegno, se alcuno per avventura...
il rombazzo e le risa e lo sdegno e i fischi e i dileggi con cui
di mal talento, e di magnanimo sdegno, corse velocemente al suo romitaggio.
198: si placherà del principe lo sdegno /... e un dolce
papino nissuna n'accettò, ma presene sdegno e corruccio, per modo che giovan
della cappellina; / gente che dello sdegno ai fieri moti / ruppe fin le
eminente statura, al volto rosseggiante di sdegno, la conoscete: è diana.
: essere adirato, provare collera o sdegno. bandi, 2-ii-118: luca pitti
causa dell'ar- rossamento del volto (sdegno, rabbia e, più frequentemente,
: ardo in ridirlo / di sdegno e di rossor. mazzini, 12-123:
/ per questo si dirà che tengo a sdegno / tutti i prodotti dell'umano ingegno
/ qual parlar rotto! qual bollor di sdegno! / che mi nascondi? parla
zambra se serrò soletto, / di sdegno ardendo tutto e de dispetto. f.
insegne e ciò che abbiamo conceputo di sdegno nel padiglione, tutto lo rovesciamo addosso
, lasciatosi a la còlerà e a lo sdegno governare, sprezzato questo altro commandamento,
gli ugonotti..., pieni di sdegno e di furore, eccitavano tumulti così
agreste dio: / tu non prender a sdegno / povero don di mal sonoro legno
, che ha accenti di fierezza e di sdegno (la voce, le parole)
per troppo foco, / fervido d'empio sdegno, traboccante / e sollevato in rubiconda
di pianto e 'l cor raggia di sdegno. pellico, 2-469: non so quanti
di biasimo, d'ira, di sdegno, pronunciata con voce alta e adirata
garibaldi, 2-362: un ruggito di sdegno e di approvazione surse unanime da quella folla
dema aurora arrotò il suo carro di sdegno nel considerare che un po'di
(come manifestazione di severità, di sdegno, di corruccio). f.
nudrir la collera in segreto, ragumar lo sdegno chiuso. bacchelli, 1-iii-46: stava
i giovinetti / armi gridar, sdegno anelando e stragi. idem, iii-2-155:
, l'amore, la pietà, lo sdegno. / quivi in mezzo al perpetuo
. ei degli antichi / suoi avesse a sdegno mia condizione, / dire'ch'avesse alquanto
, fanno saccaia. -accumulare ira, sdegno contenendoli internamente. tramater [s.
nell'interno ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. -peggiorare, inasprirsi
interno ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. -peggiorare, inasprirsi (una
appunto intese / e tutto quanto di sdegno s'accese / e di- sndossi con
traboccante il sacco d'ira e di sdegno. b. davanzati, i-359: ciascuno
livello intollerabile (l'ira, lo sdegno). manuzzi [s. v
nell'interno ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. -ostinarsi in un
ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. -ostinarsi in un atteggiamento dannoso
più spietata e fiera / incrudelì lo sdegno, onde, di nuovo / per
ossa sacrate infando obblio / freme il pubblico sdegno e fa severa / delle lagrime tue
. -giusto, fondato (lo sdegno). pananti, i-189: non
, i-189: non così piena di sacrato sdegno / le armi imbrandì la gente isdraelita
soffrono senza maledire e si sagrificano senza sdegno o disperazione. tarchetti, 6-ii-198:
: per energia, immaginazione e sacro sdegno, io non so di scrittore vivente che
salde / saette del tuo lungo e giusto sdegno / l'u- militate e 'l dolor
casti, 266: ancor io di sdegno acceso / vò scoccar dall'arco teso
6. figur. che manifesta sdegno e ira (lo sguardo).
pietà l'ira spirando, / fé lo sdegno più ero, ond'ella prese
testa prona i fulmini di uno sdegno che le riempiva gli occhi di lampi.
. e la diambra, tutta imporporata dallo sdegno e dal pudore,...
saggi giudicava il gondi come irreconciliabile lo sdegno fra la regina madre et il cardinale di
: la satira, bella furia, di sdegno candido e di vendetta incolpabile saggittaria destra
i-73: rispondendo i pittori, non senza sdegno dicono primieramente che, volendo gli scultori
in modo aspro e risentito, con sdegno, con rancore. boccalini, ii-177
mio, / se non le pon sanar sdegno ed oblio? cenari della commedia
/ saette del tuo lungo e giusto sdegno / tumiltate e 'l dolor non mi fan
: la mia lena è ancora salda, sdegno di montar su i cavalli, così
frugoni, 3-ii-482: inferocita da un casto sdegno, con le mie lo rispinsi e
l'infemal caduta / de'capovolti dall'eterno sdegno. -visitare il regno dei beati
in dispregio: ottenere disprezzo. -salire in sdegno: sdegnarsi. -salire in collera,
castorio... salì in tanto sdegno e furore che voleva al tutto sandro
di sorpresa, di paura, di sdegno. bibbiena, 329: la lettera
offerta e contribuzione a placare il loro sdegno. -accadere inaspettatamente. arbasino
. la sua ira ed il concetto sdegno dissimulò e tenne celato. dolce,
188: deb- b'io, di sdegno armato, / ricorrer agli oltraggi? a
, ii-542: il sanfedismo era mantice allo sdegno del disdegnoso pontefice. ghislanzoni, 57
, 1-309: queste medesime cagioni dello sdegno, dell'ira, e del desiderio della
vene', dicesi a scusa o dello sdegno giusto o della impazienza intollerante. tommaseo
gli affetti dell'animo, eccitando lo sdegno e l'iracondia ne'collerici, l'
, nottetempo, per sottrarlo al santo sdegno della folla. gobetti, 1-i-264: i
minacciare una punizione o per postularne con sdegno la necessità. tommaseo [s
fiera strage dell'indegno / il mio sdegno far saprà. guerrazzi, 1-60: sapeste
sapienza mi hanno accolto col più freddo sdegno. viani, 14-255: i pisani chiamavano
soverchiatori in fine cotanto signor del tuo sdegno? ghislanzoni, 16-141: io non amo
a ferire l'oggetto di tale sdegno. -in senso generico: umorismo irridente
di contentarsi di quello che gli porge sdegno e rabbia grande. baretti, 1-21:
bocca si contrasse a un tremito di sdegno e di sarcasmo. bernari, 3-142:
o la vendetta l'ira o 10 sdegno; attenuare in qualche modo il dolore.
12. placare l'ira, lo sdegno, l'odio, il furore, l'
, / e, morendo, saziai narbaro sdegno. g. gozzi, i-19-15:
/ di poter saziar l'odio e lo sdegno. lantoni, iii-27: lasciami.
/ e la vendetta sua sazi il mio sdegno. foscolo, ii-47: a me
della casa, ii-114: l'odio è sdegno confermato nell'animo d'alcuno, il
, pietà, non ti movere a sdegno: / impetra per me l'ultima mia
a casa di tornar non prendi a sdegno / con la cannuccia in man quando
più per esprimere riprovazione, ira, sdegno. 4. sm. ant
, che pur voleva negare, e lo sdegno di sua maestà contro di essa.
mandarono... lampi d'aperto sdegno, ed ella disse infine, con voce
governarci ne'movimenti dell'amore, dello sdegno, del timore, che è l'alta
un sentimento, l'ira, lo sdegno, l'irritazione, l'entusiasmo)
guerra troiana o con l'ira e sdegno d'achille avrà lo sbombettare e l'addormentarsi
. figur. dare sfogo a espressioni di sdegno e di amarezza lungamente trattenuti.
suo non sembrava punto alterata per lo sdegno represso e per le sbottonate dell'amico.
per esprimere disappunto, noia, stizza, sdegno, impazienza, insofferenza o, anche
. figur. accesso di follia, di sdegno; scoppio improvviso di ilarità.
, / che in piacer mutò lo sdegno. fiacchi, 125: voi..
non meno franche il mio odio e lo sdegno per le strenne, gli album a
commenti, pettegolezzi, critiche e talora sdegno (spesso nelle locuz. destare,
e le gelate linfe / consente 'l sdegno amor di mal mi scaltro. serdini
ifigenia in tauris, sentendo dolore e sdegno d'avere poco ignorantemente morto il fratello
attenuarsi, placarsi (l'ira, lo sdegno). ammirato, 5-6-144: se
intr. con la particella pronom. provare sdegno o turbamento a causa di discorsi,
giudizio. -che esprime meraviglia, sdegno, contrarietà (il volto, un'
legge le storie non senza scandalo e sdegno truova ne'passati secoli vescovi coll'armi
popolo che è motivo di turbamento, sdegno, vergogna negli altri. giamboni,
scandalo ma gloria. -disapprovazione, sdegno vivamente espresso nei confronti di una teoria
3. comportamento che suscita riprovazione, sdegno o disgusto; azione colpevole, biasimevole o
modo plateale la propria disapprovazione, lo sdegno, ecc. vittorini, 9-123:
scandalosissimo). che provoca turbamento, sdegno o irritazione perché contrario alle leggi morali
improvvisa e clamorosa d'ira, di sdegno. caro, 12-i-88: il
siri, ii-824: avampò di tanto sdegno al tuono di sì arditi concetti l'
coll'accortezza, non diede indizio di sdegno, e paziente stette ad udire la sua
avvalorava in essi l'ira e lo sdegno per lo scaricamento a candia contra i patti
il malumore, l'ira, lo sdegno, per lo più facendoli ricadere, ingiustamente
e le sciagure della virtù mi movevano a sdegno, e il mio dolore nasceva dalla
da commover il cielo e terra a sdegno, / a uomo tanto indegno / rendere
di cesone, s'accesero di maggior sdegno contra la plebe: e non scemarono
giusto de'conti, i-77: vedrem di sdegno un cor gentile / al tutto scemo
soldati con un tal che di sdegno, come non sapessero distinguere i pazzi dalle
fece una scenata di dolore e di sdegno. strati, 6-158: certo avrà
'l guarda e passa e forse a sdegno il prende. cesarotti, 1-iv-32: i
colei c'ha tutto il mondo a sdegno / e non le par ch'alcun sia
fagiuoli, xii-152: in van di sdegno il fiero ciglio s'arma, /
iv-399: ferocito [l'asino] dallo sdegno antipatico, se aizzato dall'insolenza congenita
e dal furore de'popoli e dallo sdegno repentino del principe. ramazzini, 24
troppo gran prezzo, in atto di sdegno e di scherno le disse: « io
tronco, al leone / va e lo sdegno ha de la matrigna a scherno /
. che scherziamo?: per esprimere sdegno, stizza, in partic. contro un
e nimica, piena di odio e di sdegno velenoso. fausto da longiano, iv-36
, in un moto di rabbia o di sdegno; scagliare lontano, sbattere via;
g. ferrari, 162: lo sdegno di machiavelli contro l'indecisione italiana gli
, rifiutare in modo categorico o con sdegno un'opinione, un comportamento, un'
ripugnanza o, anche, irritazione, sdegno. g. prati, i-173:
o intellettuale o disprezzo, antipatia, sdegno, indignazione, dispiacere per un vizio
su? 2. respinto con sdegno o irritazione (o, anche,
prova sentimenti di repulsione morale, di sdegno, di fastidio, di irritazione, di
o ischifevole. 3. che suscita sdegno, disgusto morale; che offende il
che mostra o prova disgusto, sdegno, disprezzo o irritazione, delusione,
estens. che suscita profonda riprovazione, sdegno, disprezzo; ignobile, spregevole (un
suscita profonda riprovazione morale, orrore, sdegno; abietto, ignobile (un atteggiamento,
, ch'avendo il tardo tempo a sdegno / le pronte idee, su cui
con la schiuma su le labra per lo sdegno di quel ribaldo- naccio, ha ragione
bocca, / tanto il punse lo sdegno atroce e rio, / di barba si
, v-1-525: schiumava d'un bollore di sdegno rabbioso osmano per l'inaspettata rotta de'
privati, con un cuore ardente di sdegno generoso, ma schiuso all'amore,
situazioni spiacevoli, imbarazzanti o che suscitano sdegno; rifiutarsi di compiere qualcosa di faticoso,
in faccia, atteso che, stuzzicato a sdegno, schizza contro l'aggressore una saliva
per lo più di collera, di sdegno, di odio profondo (una persona
-scatenarsi (l'ira, lo sdegno). ciro di pers, 3-205
scocchi / del tuo signore il provocato sdegno, / contienti del palagio / ne'
pianto amaro, / io del tuo sdegno al vento / molle giunco sarò. b
me scoloro. ariosto, 145: di sdegno e d'ira avampo e mi scoloro
: dovrai del braccio suo durar lo sdegno, / dal tuo fianco scompagnar la
, i-15: dimostrandogli grande opportunità lo sdegno del pontefice contro a ferdinando e il
un mostro capace d'attirar lo sdegno del cielo ». 3.
, della morale o tale da suscitare sdegno e condanna; vergognosamente, spregevolmente.
emotive incontrollate, rancore, ira, sdegno eccessivi. aretino, 18-146: lo
eccessivi. aretino, 18-146: lo sdegno, che isconciamente agitava il cuore de
, 1-21: messer óianni, per sdegno contro a re carlo e per fargli perdere
. bronzino, 1-172: così lo sdegno sconsola e conforta. -deludere.
vecchia, tutta nell'animo da giusto sdegno si sconvolse la bella, benissimo ravvisando
un dì che cec- cone salti per sdegno la scopa e si faccia mezzo fratello delanglese
pensa se non com'el- lo sdegno, il rancore; prorompere in un accesso
della qual cosa ebbe comes salisse 7 tanto sdegno, dispetto e tanto scoppio / che
gonfaloniere di giustizia con grandissimo scoppio e sdegno di tutti gli uomini da bene.
il timore, la vergogna, lo sdegno e ogni altro affetto finalmente si scuopredi fuora
183: con quali an- goscie di sdegno il futuro scopritore dell'america non provò
/ o che sperasse farlo ritornare / o sdegno avesse udirne biasmo e scorno. tasso
oltre è scorso / l'odio e lo sdegno snaturato in lui / che all'un
tose. adirarsi, provare collera e sdegno. pulci, 19-64: con
scorrucciaménto, sm. disus. reazione di sdegno, di irritazione; risentimento.
), agg. che lascia trasparire sdegno e ira. salvini, 13-226:
ci). avere una reazione di sdegno, di forte risentimento, di intenso
. ant. far adirare, muovere a sdegno qualcuno. barbaro, 1-16: l'
2. che denota risentimento, sdegno; aggrondato, accigliato (lo sguardo
a stizza; forte ri- sentimento, sdegno che si manifesta per lo più in
questo cantuccio. -affettato moto di sdegno e ritrosia. calzabigi, 151:
11-55: istrion vespi, tutto furia e sdegno, / rinvolto ha quivi il povero
ed ebbe negli occhi un lampeggiamento di sdegno. soldati, 2-507: irma aveva ritirato
mai espresso o ha finto di esprimere sdegno: molte hanno scrollato le spallecome udendo una
amarlo, / ma non può il nostro sdegno / placar, che più s'infistola
non prendi che io t'adori a sdegno / in un volto che fésti a
/ scender dall'alto suo non ebbe a sdegno. / e spesso i lari miei
voi che egli [byron] fremea di sdegno, se alcuno per avventura..
39. turbarsi; fremere di sdegno; rabbrividire, inorridire. a
indegno, / nqn so frenar lo sdegno, / l'alma si scuote irata.
, anche, ira, stizza, sdegno, collera, ostilità nei confronti di
d'alma improvisi, ond'io n'ho sdegno e scorno. casti, i-i-
. sentimento di indignazione e riprovazione; sdegno, risentimento. bibbia volgar. [
), sf. letter. ant. sdegno, sdegnosità. frate ubertino
mie rime. foscolo, i-786: sdegno il verso che suona e che non crea
e reale. mazzini, iv-4-140: io sdegno generalmente rispondere ad accuse o dubbi sulle
essi moltiplicarsi. 5. muovere a sdegno; irritare. re enzo, 221
con la partic. pronom. provare sdegno e risentimento; reagire con irritazione a un
). indignato, adirato, preso da sdegno in seguito a un torto ricevuto o
colle. 2. che esprime sdegno e irritazione (il volto, un
sdegnazióne, sf. ant. irritazione, sdegno. allegrezze di cristo [tommaseo
. sdegniménto, sm. ant. sdegno, risentimento. tommaseo, 2-i-263
ma l'an- reuola, da sdegno accesa e divenuta fortissima, virilmen
, fece che gli uomini concitati a sdegno con le grida constrinsero i magistrati a
senato. guicciardini, 2-2-38: che sdegno anzi desperazione crediamo noi che si generassi
parole e sentimentiferoci sgorga il ghibellin poeta suo sdegno contro que'papi. 17
, desiderio e concupiscenza, ira e sdegno o sfida o anche meraviglia e stupore
. tasso, 13-i-934: frena lo sdegno / e lasciami passar sicuramente / che nont'
1-iii-162: falsa fu anco la proposta dello sdegno, sì come da tutti è inteso
gloria. boiardo, 5-51: pazienza al sdegno ne l'octavo loco segue, per
soverchiatori in fine cotanto signor del tuo sdegno? monti, 4-3-181: egli [socrate
o, comunque, di condiavesse a sdegno mia condizione, / dire'ch'avesse alquanto