fresca e vergine e aliante, quanto, sdegnando le artificiosità della rima e del metro
feri. bembo, 1-29: sdegnando alteramente la propria vita, il suo morto
baldini, 4-45: fra di loro sdegnando parlare, s'attaccano agli avvocati più
., 2-6 (179): sdegnando la viltà deba servii condizione,..
in se stessa il becco, / quasi sdegnando, e 'n un par portato dalla piena
fatai l'altera tese; / e sdegnando ferir bersaglio vile, / furon da
giusti, 2-208: la turpe bolgia / sdegnando io stesso, / ove alleluia /
giusti, 2-208: la turpe bolgia / sdegnando lo stesso, / ove alleluia /
che per burrasca freme, / e, sdegnando il confine, le bollenti / onde
tommaseo, ii-47: coloro che, sdegnando riceverò qualche locuzione da'toscani fratelli,
e contenuto. d'annunzio, v-3-325: sdegnando le ricerche pazienti e anguste dei classificatori
il coraggio della verità,... sdegnando essi come ciarlatanesimo l'oratoria dei demagoghi
deismo. magalotti, 23-24: sdegnando essi il nome troppo odioso d'atei
mira il colpo arresta, / quasi sdegnando sì bassa vendetta. guicciardini, vii-3
corpo. alamanni, 4-1-30: forse sdegnando s'arrossisse ancora / per chi d'
uno scellerato. il veneziano, che, sdegnando il giogo dell'austria, è corso
, 2-334: l'aquila altera, sdegnando d'abitar nelle parti men erte e faticose
gruppi silenziosi, che si maturano severamente sdegnando le chiacchere e gli entusiasmi faciloni.
servitore accoglie / e poi gabbando e sdegnando l'uccide. 3. intr
. v.]: altri crede, sdegnando di considerare geneticamente le idee, che
quando alcuna cosa scherniscono, o talvolta sdegnando si turbano. questo non è da
, il colpo arresta, / quasi sdegnando sì bassa vendetta. / un venerabil vecchio
torrismondo, 2069: o qual nutre sdegnando orribil parto / gravida d'ira la
da un altro sospetto d'incivismo, sdegnando che la patria avesse a lui l'
xi-1-41: gli antiquari..., sdegnando non solamente principi metafisici e assiomi generali
mazza, iv-85: lo spirto tuo sdegnando il giogo / di questi giorni indecori,
tu, del non virile i gregge sdegnando i folli orgogli, e l'oro /
/ viè più fatto orgoglioso, / sdegnando prigionia di stretta sponda, / mira
t'intitoli della sua origine, quasi sdegnando che dove ella sia per l'ultimo
avida di nuove verità, e quasi sdegnando ciò ch'è già divenuto patrimonio del
e vergine e aliante, quanto, sdegnando le artificiosità della rima e del metro,
libri usciti dalle stamperie luterane, sdegnando di studiar la sacra scrittura,
. petrarca, 179-5: ovunque ella sdegnando li occhi gira, /...
queste sono quelle virtù che ora, sdegnando questo nostro buon secolo di chiamarle cristiane,
avida di nuove verità, e quasi sdegnando ciò ch'è già divenuto patrimonio del
dignità e grandezza; quasi pensiamo, sdegnando la mendicazióne delle rime in altre voci
del loro mestiere, ombrosi e che sdegnando i rei maneggi bui, / ai vili
, il colpo arresta, / quasi sdegnando sì bassa vendetta. caro, 1-630:
; / onde madonna sdegna, / e sdegnando mi cela sua figura, / e
penta? petrarca, 179-7: ovunque ella sdegnando li occhi gira, /..
dì migliori / il santo nodo maritai sdegnando, / bevesti al nappo di venali
. mascardi, 2-139: coloro che, sdegnando l'uso delle accademie, nodriscono il
ancor lui la successione alla corona, sdegnando l'offro che il re ludovico gli faceva
mascardi, 2-139: coloro che, sdegnando l'uso delle accademie, nodriscono il lor
. petrarca, 179-5: ovunque ella sdegnando li occhi gira * /...
a titol d'onore: del quale sdegnando egli di profittare oziosamente non tardò a
bene allor conquiso, / quasi sdegnando meco star non vole, / per
e la pelle riarsa irne superbe, / sdegnando i cenci e le lor ciarpe usate
. marino, 4-215: ella, sdegnando che l'ingiurie sue / passino in
sono cupidigie tutte composte di passioni che sdegnando ogni freno, tentano di tirar tutto a
che poco a poco tentarono di segnalarsi sdegnando il petrarchesco servile o il gusto greco
/ di costui le fatture; onde sdegnando / men pregia sé, veduto il vero
un libro commovente. bocchelli, 15-40: sdegnando di rilevare un'interruzione così plateale,
/ viè più fatto orgoglioso, 7 sdegnando prigionia di stretta sponda, / mira in
alla casta militare egizia, che, sdegnando l'umiliazione e abborrendo la profanità,
lo to orgoio, / che, sdegnando, m'a meso en profondo: /
che, gli abbracciamenti dell'onesto amore sdegnando e dai legami degli sponsali fuggendo,
pontuale parità con longavilla già partito, sdegnando di trattar con servienti., come che
lasciò la malvagia di amarlo e, sdegnando lui, si diede a fare d'
la pelle riarsa ime superbe, / sdegnando i cenci e le lor ciarpe usate.
fumo che dall'ara uscia, / sdegnando alzarsi per vergogna al cielo, /
fine, come diceva lui, pur non sdegnando le bellezze contadinesche delle quali il padre
in casa loro, la quale, sdegnando il troppo uso dello 'z', lettera
di tal opra il pregio intendi, / sdegnando ogn'altra men gentil fatica, /
ai trabocchetto stanno. astolfi, 1-61: sdegnando quel vile essercizio [del vasaio]
fomento più che mai questa oppinione pittagora, sdegnando, per così dire, di scasare
: sua, ma della natura, e sdegnando ogn'altro precetto, risi diede alla
/ da me non si difese, / sdegnando me per suo grande valore. francesco
1-iv-147): giannotto..., sdegnando la viltà della serviicondizione...,
438: tu, di caduco onor gloria sdegnando, / benché t'adomi il crin
volle andar piuttosto solo che primo, e sdegnando le vie segnate, errò per nuovi
loro stomaco, e gli uomini imitarle sdegnando il vino per affettare una certa aria tutta
: i romani deliberaron l'assalto, sdegnando averli per fame. c.
animo che a servo non s'apparteneva, sdegnando la viltà della servii condizione..
conti, 81: saggia donna perciò sdegnando i prieghi, / sdegnando i pianti
donna perciò sdegnando i prieghi, / sdegnando i pianti d'un amante astuto, /
andar piuttosto solo che primo, e sdegnando le vie segnate erro per nuovi sentieri
strale / mi piaga il cor, sdegnando el mio sequire, / tanto più bramo
volle andar piuttosto solo che primo, e sdegnando le vie segnate errò per nuovi sentieri
piùanimo che a servo non s'apparteneva, sdegnando la viltà della servii condizione,.
animo che a servo non s'apparteneva, sdegnando la viltà della servii condizione..
per pianto smagato / che morte me sdegnando fé peccato. fiore [dante],
: queste sono quelle virtù che ora, sdegnando questo nostro buon secolo di chiamarle cristiane
che sta in casa loro, la quale sdegnando il troppo uso dello z.,
, 1-289: dove il terren, quasi sdegnando 11 piano, / a sollevarsi altier
baruffaldi, i-29: questi iddìi, sdegnando e non sopportando che sontuosità sì nobili
spiega sì famoso il volo / che, sdegnando i confin d'angusta sfera, /
alcuna cosa scherniscono, o talvolta, sdegnando, si turbano. questo non è da
sottrarsi alfine, / a libertà sorvivere sdegnando / catone. 2. resistere
tal opra il pregio intendi, / sdegnando ogn'altra men gentil fatica, /
andar piuttosto solo che primo, e sdegnando le vie segnate errò per nuovi sentieri.
se stessa il becco, / quasi sdegnando, e 'n un punto disparse. sannazaro
de'libri usciti dalle stamperie luterane, sdegnando di studiar la sacra scrittura, come
che fra disprezzo e tedio / ride, sdegnando di mostrarsi acerbo. einaudi, 354
colera! l. adimari, 1-14: sdegnando bene spesso nelle lor braccia ogni più
, iii-25-100: la iscrizione... sdegnando le artificiosità della rima e del metro
: due nobilissimi giovani... sdegnando quello che elio faceva, trattano..
son queste da tiranno patrizio, il quale sdegnando per l'orgoglio di sua stirpe la