/ e per lentezza (il fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affannata
. caro, 5-617: il fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affanata
con un tacito suo spasseggiar pel pulpito, scotendo il braccio, che col suono della
55): un di quelli arrovellati, scotendo la cresta dello arronzinato cappuccio, rizzatosi
orologio. in quel momento il cuculo scotendo le ali batté nove colpi legnosi, quasi
, 862: bella donna e gentil, scotendo il fronte / da le donnesche
continuò la sua via, brontolando e scotendo la mendica bolgetta. pascoli, 698
ringalluzzava, e stendendo il collo e scotendo le ascelle in guisa di ale, mandava
di pluto empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. marino, 12-60
retando, citerea. achillini, 227: scotendo / dal mio celeste seggio / i
region beate. achillini, 227: scotendo / dal mio celeste seggio / i preziosi
dove che un di quelli arrovellati, scotendo la cresta dello arronzi- nato cappuccio,
trottata e l'altra impuntato, e scotendo la scarsa criniera bianca ha tignato e parlato
4-107: dibattè le mani in aria, scotendo via, a capo chino, un
egli ebbe finita così bella diceria, scotendo così un poco il capo, gli rispose
: dall'appennin scende torrente, / scotendo il bosco e dilagando il prato, /
egli ebbe finita così bella diceria, scotendo così un poco il capo, gli
. grazzini, 2-145: dimenando e scotendo la porta currado quanto più poteva,
rispettata. il di lei grido continuo scotendo l'orecchio mi ha destato dal
rosso / sparsa gli occhi, e scotendo ambe le mani, / come tutte le
si sparse per l'aere, e scotendo le ali disgombravono con esse i veli,
d'odori il disvelato cielo, / e scotendo e ncrespando i rami e fonde /
essi cieli. tasso, 9-62: venia scotendo con l'eteme piume / la caligine
, x-2-160: a cui gementi, / scotendo il peso delle bianche brume,
9-62: venia [l'angelo] scotendo con l'eteme piume / la caligine
pluto empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. 0. rucellai,
d'annunzio, iii-2-327: sussulta ippolito scotendo da sé il torpore del fatidico sogno
si isparte per l'aere, e scotendo le ali disgombrarono con esse i veli
del suo paese,... scotendo la fiducia eccessiva che essa ha sempre
ascoltar mormorio rendi. tasso, 14-1: scotendo si de 'cercar o uom ch'aggia
, 248: i terremuti, scotendo la terra, hanno assai volte fatto
dall'appennin scende torrente, / scotendo il bosco e dilagando il prato, /
/ che 'l morso gli ritien, scotendo, chiede / al suo rettor la libertà
: dibattè le mani in aria, scotendo via, a capo chino, un
tua furia. della casa, 5-i-31: scotendo pure al fin si svolge / stanca
lugubre rimbombo; a cui gementi / scotendo il peso delle bianche brume / con sordo
fiore / della montagna, e va scotendo al vento / candida chioma. manzoni,
, anzi giova; ma se ghiacci, scotendo, guardando a non fiaccare, si
e con un suo mal ghigniaccio, scotendo 'l capo, disse volgendosi inverso 'l
come / rotando le braccia, / e scotendo le spalle, / ed affrettando il
dall'arca di granito roseo scoperchiata, scotendo dal coperchio i gorzaretti i giachi i
e mortai. caro, 5-618: scotendo / le gravi membra e l'affannata
e rotando le braccia, / e scotendo le spalle, / ed affrettando il muover
con efficacia rinnovatrice raccontare e imitare, scotendo l'ampia capelliera grigiastra che ha
e che presolo in mano, si va scotendo prima di romperlo. -per estens
» disse, o piuttosto fece fermo scotendo la testa, e ricominciò a pensare.
facciam niente », rispose il dottore scotendo il capo, con un sorriso, tra
trottata e l'altra impuntato, e scotendo la scarsa criniera bianca ha tignato e
favellò del crudel porfirione, / alto scotendo la fulminea clava, / l'indomato figliuol
iii-18-27: la lombardia... andò scotendo l'ignavia e l'intorpidimento contratto dalla
cattaneo, v-1-40: negando le idee e scotendo le tradizioni su le quali riposava una
iii-18-27: la lombardia... andò scotendo l'ignavia e l'intorpidimento contratto dalla
rugiada preziosa e pura; / e scotendo del vel l'umido lembo, /
: ecco aura leggiera, / dolce scotendo i vanni, / le torbid'ire a
soglion'far quelli che sono adirati davvero, scotendo il capo,... le
aure placide, / lieve 1 mirti scotendo. guadagnali, 1-i-151: era bianca come
i tre promontori, quelli dibattendo e scotendo ci dimostra e insegna lucidissimamente. liburnio
di carne] / sputai, scotendo il capo, e dissi: cacca.
facciam niente, » rispose il dottore scotendo il capo, con un sorriso, tra
narici, sbarrando gli occhi, e scotendo il capo in fretta, fece loro
che fu il primo a correre gridando e scotendo all'aria dalle quattro porte,
da lui proposto, dilatando nuovamente e scotendo dal proprio luogo il miasma febbrile già
primavera. soderini, iii-657: scotendo i rami grossi [dell'ulivo]
di pluto empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. marino, xxx-5-6
nervose fila l'irritabil cima / variamente scotendo, in- vian sull'ale / d'
baccio era in piedi,... scotendo sommessamente la borsa dell'elemosina in cima
tre pinguini escono ancora dall'acqua oleosa scotendo il capo stupido e i moncherini delle
aranci spaccati dal gelo che il contadino scotendo il capo potò con l'accetta, ributtano
pluto empie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor fa- celle. -contento
le narici, sbarrando gli occhi, e scotendo il capo in fretta, fece loro
di valpolicella, -osservò l'agronomo, scotendo il capo come per dire: -fortunati mortali
suol cader le biade; mira, e scotendo la negletta chioma / candida per l'
lieto in su la belva doma / scotendo l'ór de la nettarea chioma.
9-62: venia [l'arcangelo] scotendo con l'eterne piume / la caligine
e si mettono a ballargli d'intorno scotendo le vesti odorose. 6. che
tre pinguini escono ancóra dall'acqua oleosa scotendo il capo stupido o i moncherini delle
si coglie o con le mani o scotendo con pertiche soavemente, acciocché i ramuscelli
che cadevono / e gli entravan (scotendo) nel paniere. crusca, iv impress
due zampette per ispremere la mammella, scotendo a tratti il capo per meglio trarre;
nervose fila l'irritabil cima / variamente scotendo, invian sull'ale / d'agili spirti
: per lentezza (il fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affannata
. mettendole in candido pannolino e quello scotendo, non vi lassano alcuna macchia. cesari
- dissero d'altro canto i fratelli scotendo il capo. 22. prov
iii-18-27: la lombardia... andò scotendo l'ignavia e l'intorpidimento contratto dalla
di lucenti stille / sparso, e scotendo le piovose penne. moravia, i-67:
ginocchio delle sue insolenze parlamentari, si rileva scotendo la polvere e dice: non vidi
. e. cecchi, 5-83: scotendo la testa aveva sciorinato il vestito,
, nella strada; e si levò, scotendo la povera testa, come per cacciar
preparare de'giorni amari! -ella rispose, scotendo le mani giunte. pascoli, i-605
scassinate e le porte lasciate senza serrami scotendo la polvere da lunghi anni ammontata su'
. pensava ai raggi... scotendo rabbiosamente la testa. = deriv.
si coglie o con le mani o scotendo con pertiche soavemente, acciocché i ramuscelli
repente ringalluzzava e stendendo il collo e scotendo le ascelle in guisa di ale, mandava
8-524: il canarino seguita a guardare, scotendo il capino giallo e saltando irrequieto da
i tre promontori, quelli dibattendo e scotendo, ci dimostra e insegna lucidissimamente.
porcacchi, i-408: a modo loro scotendo l'aste agli scudi, non rifinivano
repente ringalluzzava e stendendo il collo e scotendo le ascelle in guisa di ale.
lunazione, sarà rinnovatrice raccontare e imitare scotendo 1'ampia capel pioggia e
, si scortecciano per loro stessi e che scotendo l'albero agevolmente cascano: altrimenti molto
e scaccia / i mali guai, scotendo in mano il ramo, / e a
satiri saltanti; / e parte ivan scotendo / i cembali sonanti. d'annunzio,
e si mettono a ballargli d'intorno scotendo le vesti odorose. palazzeschi, 8-41:
. se ne andrà innanzi gridando e scotendo... la face sanguigna. fantoni
narici, sbarrando gli occhi, e scotendo il capo in fretta, fece loro intendere
(sciabordo). rimescolare un liquido scotendo il recipiente che lo contiene; agitarlo.
di altri frutti) che si compie scotendo e colpendo i rami delle piante con lunghe
far cadere (in partic., scotendo un albero, i frutti o altro che
lessona] sa con efficaciarinnovatrice raccontare e imitare scotendo l'ampia capelliera grigiastra con tutta la
racciando i tronchi degli alberi, scotendo i rami che penscuotènte, v.
.. mettendole in candido pannolino e quello scotendo, non vi lassano alcuna macchia.
batterlo e si mettono a ballargli d'intorno scotendo le vesti odorose. moravia, ix-196
55): un di quelli arrovellati, scotendo la cresta dello arronzinato capuccio, rizzatosi
i satiri saltanti; / e parte ivan scotendo / i cembali sonanti. varano,
/ e per lentezza (il fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affannata
del crudo verno, / che le chiome scotendo ispide e bianche, / spargea di
che l'adelina le sbalzasse incontro, scotendo quei suoi capelli d'oro arruffati.
, il messaggier celeste / e, scotendo le penne eterne e preste, / a
spumante, sbuffava protendendo il collo e scotendo le briglie. govoni, 1-54: 1
errante, / che matutina vai l'elci scotendo, / vanne a lei, prego
e le porte lasciate senza serrami, scotendo la polvere dalunghi anni ammontata su'volumi immortali
6-177: non dubito che dopo cena, scotendo la cenere della sigaretta nei piatti dorati
umilmente supplico gli eruditi avversari perché, scotendo la quasi ingenita prevenzione, vogliano far
può, divorator degli anni, / scotendo in terra de'miei rami i fiori:
1-i-155: febo sul carro adorno, / scotendo il freno d'oro, / fatto
strade ondose / venirea te, tumido fren scotendo / ai squamosi destrier, dori e
dì che 'l giogo indegno e grave / scotendo, con l'esilio, degli affanni
spaventoso tono; e... scotendo il capo, gli omini faceano non al-
. emanuelli, 1-73: riprese, scotendo la testa come disapprovasse il mio sospetto
ove solo t'aggiri, / bionda scotendo chioma, / io tuo servente / servo
spumante, sbuffava protendendo il collo e scotendo le briglie. calvino, 2-103:
d'annunzio, iv-2-292: gli altri, scotendo il capo o battendo il pugno in
galoppo, ivano il morso / con fremiti scotendo e 'l cammin sodo 7 a
pluto emie sorelle, / lor ceraste scotendo e lor facelle. tassoni, iv-2-29:
aranci spaccati dal gelo che il contadino scotendo il capo potò con l'accetta, ributtano
, striderà e scricchierà, e, scotendo le dita verso terra, non ne resterà
, ii-7-212: il pedante, che scotendo gravemente il capo ti pronunzia il famoso:
spostarsi dal luogo dove era appollaiato, scotendo energicamente le penne (un volatile, in
spumante, sbuffava protendendo il collo e scotendo le briglie. -intriso di saliva
1-i-155: febo sul carro adorno, / scotendo il freno d'oro, / fatto
occhi e succia. aretino, 9-368: scotendo la persona e, stralunando gli occhi
e per lentezza (il fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affannata lena
, ii-197: ecco aura leggiera / dolce scotendo i vanni / le torbid'ire a
gittando quelle scondite strida che sogliono, e scotendo manette e catene di che andavan fomiti
zampette per ispre- mere la mammella, scotendo a tratti il capo per meglio trarre.
mani, or quindi or quinci / e scotendo da sé l'arsura fresca. bufi
uno stormo d'orsi bianchi, / scotendo i lanosi fianchi, / esce dalle trifore
, 45: la notte sparga, / scotendo i vanni, il sonno e le
ventili quando / tocco il leon ruggì scotendo le freccie del sole! -arieggiare