i-384: orsù, alza gli occhi, scorgi tu il teatro che ci sta sopra
». segneri, i-165: quando scorgi la felicità de'malvagi, hai da pensare
in questo breve detto profetico tu vi scorgi additata la strada più compendiosa da farti santo
. berni, 87: boia, scorgi i costumi tuoi ruffiani. idem,
/ ma, gerì, se tu scorgi anco da lunge / un di questi noiosi
monti, x-2-250: tu [calliope] scorgi o diva, / del tuo
; spesso, magari, non la scorgi; ma non di meno la causa c'
n'abbia. garzoni, 1-708: qui scorgi l'osto per un cornuto, l'
/... / ove ciò scorgi, non soffrir, lorenzo, / che
ragione. monti, x-2-250: tu scorgi o diva, / del tuo divoto sacerdote
fortune; spesso, magari, non la scorgi; ma non di meno la causa
, la state e 'l verno / la scorgi a'paschi, a l'ombre,
, / drizza l'ingegno mio, scorgi la mano! campanella, i-325: il
estremo; e se più vago stelo / scorgi fra gli altri e sol, quasi
saracini, iii-266: questo fulgor che scorgi in grembo al fiume, / qualor
parteggiano, / drizza l'ingegno mio, scorgi la mano! sarpi, vi-3-249:
lati / crepitar s'odon / scorgi ai tetri patiboli gli esangui / corpi pendenti
braccio, e in esso / scorgi il tuo re. manzoni, pr.
fieri cani. pindemonte, 218: scorgi que'cani che del fero bue, /
, i-108: se più vago stelo / scorgi fra gli altri e sol, quasi
saracini, iii-266: questo fulgor che scorgi in grembo al fiume, / qualor trattando
quale 266: questo fulgor che scorgi in grembo al fiume, / era intesa
106: questo mostro fier ch'intento scorgi / a quel limpido fonte / trarsi la
di incerato2. dossi, ii-242: scorgi far capolino i cappucci dorati o
incurve mascelle. pindemonte, 111-493: scorgi tu quei corsier che in vèr la
paura lo assaglia, e dolcemente / lo scorgi, e il fischio consueto intenda.
ebrei. imperiali, 4-439: aver gli scorgi di fiorito mirto, / di nano
timido si fa, se tu lo scorgi. lambertucci, 48: e'ti bisogna
ci aiuti! / guarda se tu lo scorgi / sul campanile di santa colomba.
: mirala accorto fin che 'l cor suo scorgi, / perché 'l troppo accennar è
menin gli occhi, trarupata e bassa / scorgi riva. -popol. masturbare.
ombra nemica, che qualor mi scorgi / ne i più profondi miei sonni sepolto
e palme. pindemonte, 218: scorgi tu quei corsier che in vèr la
/ e tu se'quivi, che lo scorgi e allumi, / cauta prudenza,
più volte. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso /
natura. imperiali, 4-439: aver gli scorgi di fiorito mirto, / di nano
/ il profondo del cor nudo mi scorgi. m. adriani, ii-32: chi
mostri / e co la bella luce scorgi le genti vaghe. cinuzzi, lxv-172:
: tu fra la calca pur mi scorgi e tiri / non basta che mi vegga
egli è stabilito... così tu scorgi che in qualunque repubblica tocca a'savi
di rose. imperiali, 4-307: scorgi indi a brev'ora, in quelli /
villaggio di pfaffendorf. arici, ii-167: scorgi desenzio, che de'colli al piede
per lo pelago toscano / la barca scorgi del tuo chiaro ingegno, / preso quel
e i duri passi onde tu sol mi scorgi, / nel fondo del mio cor
note a parte a parte, / scorgi ne l'altrui morti i miei dolori.
[ovidio], 246: tu scorgi per te stessa il cielo intorno / cinto
-di animali. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente
: gli affanni e le mie pene scorgi, / mentre ver me cortese il guardo
. chiabrera, 1-ii-391: se tu scorgi anco da lunge / un di questi
i duri passi onde tu sol mi scorgi, / nel fondo del mio cor
benigno, / e me con gli altri scorgi a la fonte pura.
in questo breve detto profetico tu vi scorgi additata la strada più compendiosa da farsi santo
dalle macine. imperiali, 4-326: tu scorgi ancor le montanare damme, / condotte
/ il profondo del cor nudo mi scorgi. giuglaris, 1-218: il vero suo
, se da lungi un corpo esangue / scorgi d'un uom, che tu n'
'l piano. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare e con rabbioso / dente ferir
morte. s. maffei, 6-351: scorgi un bel saggio di queste dottrine nel
che sfavilli sul mondo risorto, / tu scorgi fra l'ombre di fosca procella /
ferro di morte. (guardalo. vi scorgi / questo sangue rappreso? verga,
. berni, 87: boia, scorgi i costumi tuoi ruffiani; / e se
roxate del dello orni nocte per li scorgi che s'àvreno. anonimo asburniano,
. s. maffei, 6-351: scorgi un bel saggio di queste dottrine nel
ena. fagiuoli, vi-85: scorgi cani abbaiare, e con rabbioso
le fronti virili scolpita / qui tu scorgi la mesta paura, / qui l'impronta
. fagiuoli, x-129: né solamente scorgi / ch'ognun da te si scosta
/ e tutti sempre in basso bellezze scorgi / e 'l bel pomo mi porgi »
vergogna né s. maffei, 6-351: scorgi un bel saggio di queste dottrine del
fra l'universo empi e l'opre nostre scorgi. varano, 1-14: dio semplici
per piacere a lei. se tu scorgi lei piccarsi di spirito arguto, e tu
/ è uella che sola tu scorgi. / a lei ti sporgi da questa
con tua guida al buon cammin mi scorgi. b. pulci, lxxxviii-ii-330: perché
per lo pelago toscano / la barca scorgi del tuo chiaro ingegno, / preso quel
, / eterno duol, c'ognor mi scorgi e tiri / sfogarmi el dì tra
: oh fato indegno, / ove mi scorgi! (ahimè!) qual fia
/ per questo bel sen- tier mi scorgi i passi. -guidare al pascolo
paura lo assaglia, e dolcemente / lo scorgi. -per estens. far pervenire
ti mostri / e co la bella luce scorgi le genti vaghe. daniello, 1
] dellaroxate del dello ogni nocte'per li scorgi che s'àvreno. ventura rosetti,
chiabrera, 3-9-16: 1 secreti ascosi / scorgi del tempo edogni sua scurezza. =
/ che l'orror che in noi scorgi e lo spavento, / la rabbia,
tuo pregio, e con amaro ciglio / scorgi l'antico tuo misero esiglio, /
annida. imperiali, 4-439: aver gli scorgi di fiorito mirto, / di nano
dà barlumi / è quella che sola tu scorgi. senza arbitro e testimonio. bencivenni
barlumi / è quella che sola tu scorgi. / a lei ti sporgi da questa
anco prevali, / vieni e mi scorgi a'bui stagni letei. -stagno
benigno, / e me con gli altri scorgi a la fonte pura. / e
tuo pregio, e con amaro ciglio / scorgi l'antico tuo misero esigilo, /
: óodi, sacra colonna, e scorgi a tondo: / alta sei d'ogni
menin gli occhi, trarupata e bassa / scorgi riva. rivista mensile del cai [
più che lo tratti, più io scorgi perfetto, e così sempre sei più
è cagion delle cose, che in me scorgi. galanti, 1-ii-403: ariano.
il giovane, 9-153: se tu scorgi / vantaggiarti comprando pe'contanti, /