, ciascuno dei quali suonasse un violino scordato, accompagnando con quel motivo monotono il
. nelli, 9-1-10: che vi siete scordato anche delle nostre moderne accostumanze d'italia
cellini, 534: mi s'era scordato uno smalto, che si domanda acqua
(234): più acuto, più scordato, più assordante di quello della tempesta
ché il calore attivo, nunqua d'agere scordato, agita e avviva qualche particella disposta
/ de tutta sua fallanza si me serò scordato. idem, 42-37: de
avevo scritto al riccardino, e m'ero scordato di fargli animo a far dipignere la
194: s'uno organo similmente è scordato e tutto il resto sia perfetto, l'
quindici e più anni d'assenza non avevo scordato punto né il nome né il cognome
cred'egli ch'io l'abbia scordato? se s'ha quest'idea, vi
: il calore attivo, nunqua d'agere scordato, agita e avviva qualche particella
metastasio, 1-66: il cembalo è scordato. /... non v'è
basta dormirci sopra, e tutto è scordato, fosse pure il regno d'eldorado
amici. carducci, ii-1-177: mi sono scordato di fare un bigliettino a parte,
dopo brevi giorni di me si sia scordato. alfieri, viii-83: in questa /
serra, ii-7: una cosa hanno scordato quei buoni commentatori, una cosa da
le tue canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili
, ribalda e con un leutaccio più scordato di lui. d. bartoli,
baretti, 1-390: l'autore s'è scordato troppo presto le mura e il tetto
, oh! amico; che vi siete scordato de'buoni usi di parigi? pananti
troppo a buon'ora. e me sono scordato de fare collazione, ch'è peggio
goldoni, vii-1135: oh! mi sono scordato di dire, che mi portino due
troppo a buon'ora. e me sono scordato de fare collazione, ch'è peggio
sentir grandissimo dolore che il papa, scordato della dignità pontificia, cercasse turbar la
prima, o se me ne fossi scordato. leopardi, 32-40: aureo secolo
tutto per incassarlo, l'hai perfino scordato, ma non serve scappare.
un momento; onde facilmente potrei essermi scordato alcune piccole minuzie in quella contenute.
alla condannazione senz'altro; nondimeno, scordato delle ingiurie, ammonisce esso martino e
campana, 107: riodo il preludio scordato delle rozze corde sotto l'arco di violino
) de'quali pare che vi siate scordato, e non so perché non ne parliate
non più d'un tamburo senza stringoni scordato, se non vi si stirasse atrocemente
/ che 'l salutar gli amici avea scordato. goldoni, vii-1015: -se
di tanta maestà, che ciascuno essendosi scordato della sua condizione voltò gli occhi in
: il destro giovinotto non s'aveva scordato affatto le civetterie della pisana, e
che produce suoni stridenti, malcerti; scordato, mal temperato (uno strumento musicale
. che non produce suoni armonici, scordato (uno strumento musicale).
discordate dall'argomento. 2. scordato, dissonante. - anche al figur.
(234): più acuto, più scordato, più assordante di quello della tempesta
di paura. 6. scordato (uno strumento musicale). p
4. che non è accordato; scordato, stonato (uno strumento musicale,
tacer debbia. sarpi, i-19: scordato delle ingiurie, ammonisce esso martino e
di casa, il quale s'era scordato dirgli se ferrara fosse porto di mare,
. galileo, 4-1-402: si era scordato del triangolo equilatero, che pur doveva essere
baldelli, 3-492: egli si è bene scordato questo maraviglioso imperadore: che, avendo
dal tuo canto mostrerai tu d'avermi scordato e d'aver volta la tua faccia
. o dio! / mi si è scordato... e'lo chiamono..
inazione di quella macchina, s'era scordato che i veri revolver, com'era
compagno [il medico] affatto / scordato l'ammalato, e voi e il
in forse, / come farebbe un bindolo scordato. -tornare in forse: rimettersi
. giusti, i-355: ho scordato tutto, ho rimediato a tutto,
voi fatto non è punto giusto, avendo scordato di notare che un venti o venticinque
. doni, 1-20: io m'era scordato di dirvi delle eresie, dell'ingratitudine
, senza voce, / del periglio comun scordato. bruni, 137: queste
specie di lezione, come un imparaticcio scordato, sul voto, sulla santità del
di tutto per incassarlo, l'hai perfino scordato, ma non serve scappare.
dirò che, ad onta dello strumento scordato, certi arpeggi, certe modulazioni,
vita / che i due corpi han scordato. morante, 2-77: abbandonato sul sedile
specie di lezione, come un imparaticcio scordato, sul voto, sulla santità del voto
f. frugoni, iii-355: s'era scordato affatto dei numi e inrolato nella vita
! che bestia son io! m'ero scordato / di comprendervi ancor rintavolato. guerrazzi
machiavelli, 1-iii-898. mi ero scordato significare per la di ieri alle signorie vostre
de'begli occhi sereni, / non scordato da noi dopo mill'anni, /
ebbe a rimandare da bologna, essendosi scordato, nel passar di qua, di
caterina de'ricci [crusca]: eromi scordato dirvi, come forse parrà a vincenzio
ivi s'udia cantando / febo, scordato del suo lauro verde, / tesser
, 7-150: il mio uomo si è scordato di pagare al cocchier del bandini puntura
annera / suonasse te pure stasera / scordato strumento, / cuore. pavese, 3-176
quale infermo ti marcivi, puzzolente e scordato da ogn'uno, erano oppresse. morone
lo ho voluto dire, ed ammisi scordato, parla alla libera, e dì «
lievissimo, ma del quale s'era scordato. soldati, vii-242: cominciò a
liutéssa, sf. mus. liuto scordato o di materiale scadente, che suona
rantacosa, ribalda e con un leutaccio più scordato di lui. = deriv
strepito malgrazioso musicando, / siocco cantor scordato, e ch'è per piagnere,
disordini della francia di stabilirvisi, si mostrò scordato delle promesse fatte, del suo obligo
vuol giostrare? questo signore s'è scordato che noi ancora siamo, non men che
non tiene; / quel t'hai scordato che più ti diletta, / cioè la
. sansovino, 2-159: mi era scordato di dire che, quando i detti
. redi, viii-50: mi era scordato di dirle che don ciccio di andrea
: sazio il misleale de'miei-amplessi, scordato non meno della moglie defonta che della fede
fazzoletto, quasi il duca si fosse scordato, in cui diceva: monsignor, salvatevi
amo le tue canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili
avrei mortificata e non mi avrebbe più scordato. -assol. lmbriani,
, n. 2. cantor scordato... / delle sassee magioni esce
uno di più, totalmente sfaccendato e scordato delle opere sue, o che se
suon languido: addio. / quindi, scordato ogni terreno obbiètto, / erger la
adesso l'oblioso / mondo l'ha già scordato. -in relazione con una prop
, agg. ant. dimenticato, scordato, obliato. - anche sostant.
passato: / tutto mi ho già scordato. / in voi l'onor del sangue
lacerata o secca, diverrà quasi organo scordato, non potrà lo spirito nostro invisibile
ho poffar il mondo! mi sono scordato di disegnare il gatto con due teste,
). assarino, 3-33: troppo scordato mi mostrerei delle mie fortune e degli
era pacificata col fiume ed aveva quasi scordato il suo terrore. -rientrare nella grazia
forteguerri, 9-87: astolfo s'è scordato presto / del mo'che qui si
ho voluto dire, ed èm- misi scordato: parla alla libera, e dì '
. aretino, 1-135: -ci era scordato nel pastoraccio la più bella cosa
pisis, 1-489: d piano un po'scordato con l'accompagnamento di violino si suonava
con l'accompagnamento d'un pianofortino scordato, dai tasti ingialliti come i denti d'
col limone!... mi sono scordato nientedimeno di mandare un invito a quattropani
fazzoletto, quasi il duca si fosse scordato, in cui diceva: monsignor, salvatevi
guglielmo per conoscer se ginevra si fusse scordato in tutto di lui ed avesse posto
322: una cosa abbiamo... scordato di annoverare tra i pregi dei toscani
fontano, 62: che ve siate scordato de mi me recresceria assai, se vedessi
puerizia; / lo strimpellare un chitarrin scordato / era lo spasso suo, la sua
. bernari, 7-58: ti sei scordato che pulcinella ad acerra è nato.
, che nappa, iersera, s'era scordato di puntellare con lo scaleo.
volle che si creda che egli si sia scordato il parlare natio,...
il signor baldassare non se l'era scordato, senonché invece del sonetto, troppo
, ribalda e con un leutaccio più scordato di lui. 18. vile
era pacificata col fiume ed aveva quasi scordato il suo terrore, dallo sdegno della
. bembo, 10-ix-151: sommi scordato di scrivervi che io non veggo fine
? einaudi, 372: non è ancora scordato da tutti 11 rincariménto che il privilegio
fin qui io non mi sono mai scordato per amore (pur qualche volta m'ha
un foglio, e pur mi sono scordato le correzioni di due versi. uno diceva
poco armoniosi (uno strumento guasto o scordato). tommaseo [s. v
io avessi diritto di comparirvi -ho scordato che io non vivo per me, né
. frugoni, iii-355: s'era scordato affatto dei numi e inrolato nella vita
, iii-339: veda che non mi sono scordato dei intorno a libbre
, di scongegnare), agg. scordato (uno strumento musicale).
. scordacchiato, agg. alquanto scordato (uno strumento musicale).
me l'ha detto, ma io / scordato me lo sono: è d'unadama.
languido: addio. / quindi, scordato ogni terreno obbietto, / erger la fronte
per qual misfatto / m'abbia ormai scordato affatto. rommi di esservi padre.
francia. magalotti, 9-1-144: mi sono scordato di ma gli autori si scordon qui con
/ de tutta sua fallanza sì me serò scordato. scala del paradiso, 484:
unfiammingo, il nome del quale mi sono scordato. vasari, 4-ii-719: in questo
. franchi, 3-5-35: mi s'era scordato 'l dirvi che bisognava che voi diate
: o là, mi s'era scordato il meglio: ditemi un poco come è
de? begli occhi sereni, / non scordato da noi dopo mill'anni, /
1-52: questo spaventoso fuoco (quasi scordato al presente per le cose che occorrono
infermo ti marcivi, puzzo- lante e scordato da ognuno, erano oppresse. oddi,
lxv-258: ivi s'udìa cantando / febo scordato del suo lauro verde / tesser d'
barbara scordate grida e canti e sofmostrò scordato delle promesse fatte, del suo obligo e
., i-56: lo re, non scordato dela signora chitarra. pretendevano costoro che il
inni armoniosi e dolci cantici, / scordato del formaggio e del suo essere.
.., così nudo, disinteressato, scordato di se stesso, abbia da mettersi
dell'affetto mio, / mentre qua son scordato di me stesso. forteguerri, 18-79
1-ii-703: in femminili spoglie / là scordato di sé traeva i giorni / l'
domandare imprestiti di denaro e poi far lo scordato. -mangiare pane scordato: venire dimenticato
poi far lo scordato. -mangiare pane scordato: venire dimenticato. g. gangi
chi possedeva tanta memoria non mangiava pane scordato ed era degno di ammirazione. scordato2
della casa, 5-iii-153: uno instrumento scordato non si può usare ad alcuna musica
istromento musicale si dice che egli sia scordato, non che egli sia senza corde si
ma fuori di tuono ed accompagnata da cembalo scordato. graf, 5-647: il suono
: il suono arrantolato / d'un cembalo scordato / vien di lontan vagando. fucini
sana popolazione: fole ricantate sul chitarrino scordato. soldati, 88: non era
compagnia spagnuola coll'armi rivolte e tamburo scordato. guerrazzi, 6-575: 1 tamburi
platone, percioché l'uomo il quale è scordato della sua dante. persona, straccurato
il v. galilei, 1-90: lo scordato parere de'quali scrittori si lungo,
morelli, 58: quando il cuore è scordato, la lingua non suona mai bene
annera / suonasse te pure stasera / scordato strumento, / cuore.
pomato / e fa per arme un bindolo scordato. 2. privo di carica (
quanto lui vii di natura, / scordato, ladro, pien d'ogni lordura
, accusarmi di rovinarla, di avere scordato che essa mi ha fatto scudo con
onore, nulladimeno non mi si è mai scordato in tutto il castigato favellare. i
lampeggiar de'begli occhi sereni, / non scordato da noi dopo milpanhi, / nrabbaglia
bello fo lo stromento no l'avesse scordato. s. agostino voigar.,
. pasqualigo, 654: mi ho scordato di dirvi che desidero che mi portate
dell'affetto mio, / mentre qua son scordato di me stesso.
(una persona). s'era scordato. g. manganelli, 10-107: nell'
7. superato; dimenticato, scordato (una situazione, un pensiero)
lanci, 1-23: non mi sono scordato il mio officio, né manco in cosa
, / vorria k. ei fosse tucto scordato! laude cortonesi, 1-i-171: ad
166: si trovò che giuseppe s'era scordato la cantinetta del vino e li stivali
mortai, teco parl'io, ti sei scordato / quant'all'or pronto sia sempre
4. che ha perso l'accordatura, scordato (uno strumento musicale). -anche
istromento musicale si dice che egli sia scordato: non che egli sia senza corde
aveva detto che egli non s'era mai scordato della sua scolaretta d'un tempo.
codemo, 87: strido di strumento scordato. n. ginzburg, i-807:
. sansovino, 2-159: mi era scordato di dire che, quando i detti ministri
fo lo stromento, -no l'avesse scordato. novellino, xxviii-797: acciò che
e nel sentimento. -dimenticato, scordato. calvino, 16-18: quel profumo
con ragione, ch'io mi sono scordato di riferirti ciò che di più m'accadette
la polvere grossa, / e quel scordato e la taiatura / recuopri de terra che
veggo che... riesce sensibilmente scordato? e se per rimediare a questo inconveniente
creda il lettore, che noi abbiamo scordato fontenelle. -ragionare a fondo su
et ora danzava al suono d'uno scordato liuto da ottavio trimpellato. trimpellina
ciel che sdegnarle io sempre possa. ma scordato non mai; né puoi, né
260: il mio uomo si è scordato di pagare al cocchier del bandini l'
algarotti, 1-vi-13 8: mi era scordato di chiedere in danzica dell'osservatorio dell'
più tosto giudico che voi vi siate scordato di avere qualche cosa meno di quello
le cose altrui, / e mi sono scordato delle mie. fagiuoli, ii-170:
in una lieve dimenticanza: s'è scordato appena che ceccardo è un poeta elegiaco e
, o l'uno accordato e l'altro scordato, perdirlo umilmente in volgare.
suo poetico cielaverghe, se non ho scordato quello stroppiato e difficil nome di quel
: da un quarto d'ora s'era scordato il fuso per attendere al chiaccolio del