me il meno possibile. non mi scomodare inutilmente. e insomma non ci contare
privare degli agi, dar fastidio; scomodare. acciaiuoli, 195: mi
). ant. dare incomodo, scomodare. - anche rifl. tasso,
cosa più scomoda? 2. scomodare, tirare in ballo, fare ricorso a
del sangue. -mettere sottosopra, scomodare. 5. maffei, 6-297:
mensile, rispose freddamente: -non ti scomodare più. piovene, 7-459: sposa la
praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d'animo
degli scrittori mediocri è sempre quello di scomodare i fatti fondamentali della vita, i
l'ufficiale di picchetto non si volle scomodare. bozzati, 1-34: il tenente
praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d'animo
sto a vedere che per non volersi scomodare i bolognesi, dando il quartier di dentro
la rapidità d'un fulmine, senza scomodare i fabbricatori di candele e di corone.
mensile, rispose freddamente: -non ti scomodare più. -con uso impers.
= comp. di scomodo \ scomodare (ant. scomidare, scommodare),
2-332: al giornale, si peritava di scomodare un usciere o di dare un ordine
tolomeo. sbarbaro, 5-116: senza scomodare il soprannaturale, penso che accadrebbe se
landolfi, 15- 157: non scomodare la filosofia morale: i tuoi detti sono
novella o una serata, non occorre scomodare cielo e terra. -scomodare dio:
gli ugnellialla tovaglia, soffiando, ma senza scomodare un bicchiere. 5. rifl.
a credere che non ti saresti voluto scomodare! -in espressioni di cortesia.
scomodato (pari;, pass, di scomodare), agg. (ant.
. = agg. verb. da scomodare. scomodézza (scommodéza),
vedere. = deverb. da scomodare. scomonegare e deriv., v
7. disturbare, importunare, scomodare; contrariare, indisporre. mazzei
bisogna, se più non si vuole scomodare, ch'egli mi spalleggi al presente
bene appoggiata al muro, per poterla scomodare anche nei casi di forza minore.