. bar etti, i-14: porre il scipito e rancio lo- redano col grande inclito
studio. 3. fico floscio e scipito penzolante dal ramo. firenzuola, 961
suòi piatti e s'è cangiata in uno scipito * salon '. bacchelli, ii-71
dialogizzare di quando in quando, così scipito, così sguaiato, così fredduccio, così
al suocero la dimostrazione di quanto fosse scipito e triviale quando cominciava a batter la
stringhino. burchiello, 105: scipito è più che pastinaca o bietola, /
il cervello / come broda di succiole scipito / m'ha, come dir, ripien
brodìcchio, sm. brodo lungo e scipito. -al figur.: acqua mista
il cervello / come broda di succiole scipito; / m'ha, come dir,
1-422: io ho un certo che di scipito nella faccia. foscolo, xiv-365:
pure per ispregio ad uomo sciocco, scipito e di grosso ingegno. zucca vòta.
stolto, folle, bambo, sciocco, scipito, scimunito, scemo, scempio,
, 4-92: con un certo risolin scipito / stava attendendo un bel ringraziamento,
lo stile di uno scrittore); scipito, insulso (un discorso, una conversazione
tutto l'opposito. = da scipito, rifacimento del lat. exsipidus, come
dissapito, agg. ant. insipido, scipito. bencivenni [tommaseo]: quando
, agg. ant. non saporito, scipito; disgustoso. d
. ant. senza sapore, scipito. guittone, i-3-407: se
. privo di sapore, insipido, scipito. m. adriani, 3-1-352
dissipido, ma formata sulle forme sciapito scipito (v.), con il prefisso
sale: privo o scarso di sale, scipito (un cibo). note
brigate? 3. discorso lungo e scipito, parole da sciocco; sciocchezza,
: v. fuoco. 5. scipito, insipido (un cibo, una vivanda
più cala, / tanto diventa più scipito, e all'ultimo / il fondaccio non
dialogizzare di quando in quando, così scipito, così sguaiato, così fred- duccio
: né sarà sì dannato, agro e scipito, / né gerbola, arcolaio e
, un'opera letteraria). -anche: scipito, melenso. delminio, i-206
cosa era agevole con quel principe buono, scipito, da essere imboccato e comandato.
2. figur. ant. scipito, insulso, inespressivo. s.
stimola il gusto, il palato; scipito, sciapo (un cibo, una
che non è salato; insipido, scipito. -per estens.: privo di
3. figur. melenso, scipito, sdilinquito (una persona).
figur. scherz. insulso, scialbo, scipito. - bue, pesce lesso:
fontanelle. savinio, 3-176: un lezzo scipito, come di bucato macerato nel vapore
. romagnosi, 3-ii-614: nulla di più scipito havvi del concetto di un angolo,
1-44: sparuto, malvoluto, uomo scipito. nardi, ii-351: odiatissimo e
1 meno con valore peggiorativo) e scipito 'insipido ', con la caduta
15. ant. insipido, scipito. palladio volgar., 4-21:
.]: che pancotto!: uomo scipito e fiacco. 4. locuz
panzànica, sf. ant. discorso scipito, chiacchiera futile e banale.
qualche motto rimato, per lo più scipito, ma che pretende di essere poesia
romanzo che non diceva più nulla, scipito a un tratto, era scagliato a
tutti acqua pazza il di lei brodo scipito. salvini, v-2- 1-17: un
posero rimpetto a catullo questo petulante e scipito verseggiatore ben mostrano a che stato era
,... dello scimunito, dello scipito, del citrullo, del bue,
solubile nell'acqua con calore ed odore scipito particolare; è atta a fondersi e
uomo lungo, magro, calvo, scipito, e un pretozzolo dal collo corto,
un'opportuna quantità di acqua senza diventare scipito o sgradevole (il vino).
/ né sarà dannato, agro e scipito / né gerbola, arcolaio e carriaggio
in senso enfatico chiamasi così un vino scipito o anacquatissimo. fanfani [s.
-dolce di sale: insipido, scipito (un cibo). -al figur
.): non condito; insipido, scipito (un cibo). g.
: sciocco in buon italiano vuol dire scipito, senza sale. cicognani, 1-251:
sbiadate. 4. figur. scipito, insipido (un cibo).
= comp. di sbieco. scipito, capace a sconciare la epopea nazionale con
invi tante e dal sapore scipito o sgradevole, in partic.
il noioso, lo scandaloso, lo scipito, lo strano, l'orribile, il
f. frugoni, vii-569: pazzo e scipito era tartaglione: pazzo scatenato, poiché
.). scepito, v. scipito. sceppare, v. scerpare e
in senso enfatico chiamasi così un vino scipito o anacquatissimo. cantù, 3-120:
, sciapitèllo. = var. di scipito, incr. con sciapo. sciapitura
: sciocco in buono italiano vuol dire scipito, senza sale. pea, 7-622
agg. (superi, scipidìssimó). scipito, insipido; poco saporito, privo
scipitaggini. = deriv. da scipito. scipitaménte, avv. con scarso
acqua). = comp. di scipito. cavalca, 21-109: molti sono gli
cose scipite. burchiello, 105: scipito è più che pastinaca o bietola, /
coniugali. = deriv. da scipito. scipito (ant. scepito
= deriv. da scipito. scipito (ant. scepito, sipito),
.. così morto egli era ancora scipito. g. m. cecchi, 1-2-245
più cala, / tanto diventa più scipito, e all'ultimo / il fondaccio
svanisce e che, strutto, diviene scipito e senza spirito. massaia, iii-86:
tutto camminare su trucioli che esalavano quello scipito aroma del legname fresco. savinio,
. savinio, 3-176: un lezzo scipito, come di bucato macerato nel vapore
novità, cade nel freddo e nello scipito. -scialbo, inelegante (un
in alto sue calcagna, e di scipito / piacer muoiamo al tremolio d'insulse /
queu'amoreggiamento con una bimba, troppo scipito per il suo palato di libertino.
il rame, e poi questo tempo scipito, / quest'età che di ferro
4-92: con un certo ri- solin scipito / stava attendendo un bel ringraziamento, /
tempesta / ch'io sento fare allo scipito stuolo? b. davanzati, i-269:
cosa era agevole con quel principe buono, scipito, da essere imboccato e comandato.
, / e che spropositato / e scipito e svenevole / entrerà motteggiando. moniglia,
si ha nel proprio partito uno zuccone scipito, capace a sconciare la epopea nazionale
1-422: io ho un certo che di scipito nella facg. gramaglia [« panorama
romanzo che non diceva più nulla, scipito a un tratto, era scagliato a
preti che posero rimpetto acatullo questo petulante e scipito verseggiatore ben mostrano a che stato era
non è per se medesimo goffo e scipito, ma né meno per ciò che in
etimo incerto. sipito, v. scipito. sipòlcro, v. sepolcro.
al suocero la dimostrazione di quanto fosse scipito e triviale quando cominciava a batter la
rendon, se non sai, scipito e ladro. beicari, 4-74: una
posero rimpetto a catullo questo petulante e scipito verseggiatore ben mostrano a che stato era
1-422: io ho un certo che di scipito nella faccia, uno stento di parole
. 7. rendere prolisso e scipito un racconto, un argomento. -
cecchi, 30-24: ogni giornea e ogni scipito, volendosi mettere a far non solo
e strascinate. papi, 4-217: di scipito / piacer muoiamo al tremolio d'insulse
la gradazione alcoolica, divenendo insapore, scipito (il vino o, anche una
) la gradazione alcolica divenendo insapore, scipito. sercambi, 2-ii-50: prete
, 9-624: spropositato, / e scipito e svenevole / entrerà motteggiando, / credendo
la lor lingua riesce qualcosa di molto scipito, tra forestiera e vecchia. n.
, / e che spropositato, / e scipito e svenevole / entrerà motteggiando, /
più in alto sue calcagna, e di scipito / piacer muoiami al tremolio d'insulse
o triviali. 7. che è scipito o forte e grossolano (un sapore)
tutto camminare su trucioli che esalavano quello scipito aroma del legname fresco. moravia,
rim- petto a catullo questo petulante e scipito verseggiatore ben mostrano a che stato era
insostanzialità 2. scarsamente espressivo, scipito, banale (un linguaggio, uno
gonzo... dello scimunito, dello scipito, del citrullo, del bue,