: a noia m'è chi mangiando si scigne, / e più che non richiede
scimittarre colloro; a ti e crape e scigne. boiardo, 1-160: tutti costoro di
voluttà: / su 'l gran campidoglio si scigne le gonne / e nuda su l'
m'è chi, mangiando, si scigne. buti, 2-814: partitevi del tempio
piovan, onde si sfibbia e scigne, / ambe le calze alle ginocchia
/ a forza di sperar schianta e si scigne. g. rossetti, vi-15
così el piovan onde si sfibbia e scigne: / ambe le calze alle ginocchia avvolse