avvenenza, / veniva in compagnia di questo sciatto. leopardi, i-208: se tu
-al figur.: vecchio allampanato, sciatto. giusti, ii-308: quell'
di tutto, a notare e descrivere sciatto o rabbioso. baldini, 4-75:
orribilmente brutto, ch'io sia scandalosamente sciatto, astratto e disadatto...
da quanto tempo ed espressioni del più sciatto gergo teatrale, ma il resultato è sempre
piedi: discinto, infagottato, trasandato, sciatto nel vestire. salvini, v-474
negligenza, che scrive in modo povero, sciatto. carducci, i-1362: l'altra
vedesse / che brachieraio, che omaccio sciatto, / che bacheca io sono ora.
. scritto, o discorso, di stile sciatto, prolisso e fiacco nel contenuto.
: stile pepe-e-sale, insieme studiato e sciatto, sostenuto e confidenziale, appassionato e caricaturale
: semplice, spensierato, grossolano, sciatto e trasandato, negligente. berni,
2. figur. chi compie in modo sciatto il proprio lavoro: artigiano, scrittore
il proprio lavoro in modo trascurato e sciatto. cellini, 4-606: io lo
3. agg. trascurato, trasandato, sciatto; volgare. carducci, iii-25-189:
uomo sciocco, balordo, e anche sciatto, trasandato. a. pucci
2. figur. fanciullo sciatto nel vestire, trascurato.
: stile pepe-e-sale, insieme studiato e sciatto, sostenuto e confidenziale, appassionato e caricaturale
vestir come veste: elegante da parer sciatto. alvaro, 7-97: i pazzi mi
3. figur. privo di nerbo, sciatto, scolorito (uno scrittore e il
orribilmente brutto, ch'io sia scandalosamente sciatto, astratto e disadatto, ch'io
meschino, dimesso, mal ridotto, sciatto (un abito, il modo di vestire
. dinoccolato, ondeggiante, scomposto, sciatto. carducci, ii-1-53: in fin
il mondo del dopoguerra gli pareva troppo sciatto, troppo volgare, troppo dominato dal
il mondo del dopoguerra gli pareva troppo sciatto, troppo volgare, troppo dominato dal caffè-
. -privo di forza espressiva, sciatto, trascurato, informe (un'opera
carestia. -da gazzettiere: trasandato, sciatto (lo stile); vago,
gèngo, agg. region. ant. sciatto. -anche sostant.
lauro; dove il pulci non è né sciatto, né ghiribizzoso, né sbaragliato;
e al foco. -in modo sciatto, trasandato. bandello, 2-8 (
36. disadorno, grossolano, sciatto, volgare (un discorso, uno
una stoffa); privo di eleganza, sciatto, trascurato (un capo di vestiario
. da grossolano. -in modo sciatto e trasandato (vestire). gemelli
3. privo di eleganza, sciatto, trasandato (un vestito).
stile); disadorno, trascurato, sciatto. livio volgar., ii-1-435:
'l re piccino, qualche guagnele sciatto e trafurello / si tratta sempre,
, meschino (e, anche, sciatto, disordinato nella persona).
partic.: disordinato, indecoroso, sciatto, in modo da non potersi presentare
— anche: sporco, trasandato, sciatto. varchi, 18-2-219: piglia dunque
. incialtronito, agg. trascurato, sciatto, trasandato. - anche al figur
di fattura rozza, poco elegante, sciatto (un abito). leonardo,
i capelli in disordine; discinto, sciatto (una persona). anguillara,
al figur.: uniforme, trasandato, sciatto, volgare. di canelli potevano fare
e raffinatezza; trascurato, trasandato, sciatto. ferd. martini, 4-135:
. 2. figur. diventare sciatto, sguaiato. bocchelli, ii-205:
o gioielli; trasandato nell'aspetto, sciatto, trascurato. da porto, 1-198
diventa insoffribile quando serva a uno stile sciatto e sciammanato. idem, iii-16-
voglio vedere s'io potessi trovar gilio o sciatto per dar qualche ordine di svilupparmi dalla
vigore espressivo; improprio, generico, sciatto (uno stile). aleardi,
7. disadorno, trascurato, sconnesso, sciatto (uno stile, un'opera letteraria
teatro langue. -diventare monotono, sciatto, squallido. milizia, ix-64:
figur. scrittore superficiale, approssimativo, sciatto, trasandato. moretti, ii-919:
comporta o parla o scrive in modo sciatto, volgare, superficiale, trascurato.
sereno. -in modo disordinato, sciatto. muse padovane, lxv-311: la
calpurnio, indignato di quel crudo e sciatto e loico argomentare di sua figlia, -possono
la pulizia; sporcaccione, disordinato, sciatto. - anche sostant. g.
un italiano corrente e approssimativo, talora sciatto e mercantile, spesso fiorettato con esotismi
. figur. alquanto disadorno, scarno, sciatto (uno scritto, un'opera letteraria
vigore, di ispirazione; disadorno, sciatto; povero di idee, di concetti,
palazzeschi. -povero di ispirazione, sciatto (uno scrittore). b.
maladórno, agg. letter. goffo, sciatto, disadorno (uno scritto, un'
trascurato nella persona e nel vestire; sciatto, trasandato, disordinato; male in
dispiaceri. 2. trasandato, sciatto (nel vestire); non in
. -mal fatto, rozzo; sciatto, disadorno. marino, 14-226:
malvagissime cerboneche. -misero, sciatto (un indumento). salvini,
9. eccessivamente semplice e disadorno, sciatto, trascurato; rozzo, malfatto,
di un italiano corrente e approssimativo, talora sciatto e mercantile, spesso fiorettato con esotismi
piccoli prestiti. 2. in modo sciatto, dimesso, trascurato; senza eleganza
(ed è anche comune, grossolano, sciatto: un abito); che è
seccatore. -povero di ispirazione; sciatto, di modesta levatura (uno scrittore
estens.: in modo trasandato, sciatto, sudicio. baruffaldi, 85:
moccio) o trasandato, trascurato, sciatto. -per estens.: che è
, torpido, indolente; trasandato, sciatto. caporali, ii-59: la corte
, spossato; con portamento trasandato, sciatto. de amicis, i-133: dondolandosi
non credo che si trovasse mai uomo sì sciatto né tanto scimunito che facessi una molliga
dispregiativamente, dicesi per uomo goffo, sciatto e simili. 9. dir
igiene personale e dell'abbigliamento, sciatto, poco pu lito,
. -carattere rozzo, disadorno, sciatto o anche non ben strutturato e articolato
ordine, in ordine: malvestito, sciatto, trasandato. -a ordine come un s
modo espressivo facile, semplice e anche sciatto). r. longhi,
pataterìa, sf. aspetto grossolano e sciatto. c. e.
. -stile piatto, banale, sciatto. p. petrocchi [s.
grossolano e ruvido nel tratto, sudicio e sciatto nel vestire, non di rado manesco
tragedie. 2. essere oltremodo sciatto e inelegante (lo stile, la
scarsissimo valore; infimo, dozzinale, sciatto. -anche: che manca del tutto di
penso. 3. componimento letterario sciatto, sforzato, scolasticamente mediocre.
suo stile pepe-e-sale, insieme studiato e sciatto. -sm. battuta o espressione
essere in disordine, avere l'aspetto sciatto, scomposto. boccaccio, dee.
, usuale. -in senso negativo: sciatto. g. villani, 1-1:
scriverla nel modo più semplice, quasi sciatto. -come si conviene a ciò
1-1 (i-iv-33): essendo mu- sciatto franzesi di ricchissimo e gran mercatante in francia
al normale discorso comunicativo, pedestre, sciatto, disadorno. carducci, iii-16-239:
al normale discorso comunicativo, pedestre, sciatto, disadorno. carducci, iii-16-206
esprime in versi con stile pedestre, sciatto, impoetico (un autore).
, piano, o anche pedestre, sciatto e disadorno. salvini, 30-2-101
stilistico, espressione o vocabolo impoetico, sciatto, disadorno. b. croce,
dallo stile oltremodo piatto e discorsivo, sciatto e disadorno, privo di pregi estetici
in versi con uno stile colloquiale, sciatto, impoetico (un autore).
... è umile e qualitativamente sciatto il livello a cui pervengono in genere le
refettoriale, agg. povero, sciatto, dozzinale (il linguaggio, lo
glaucia. 11. insulso, sciatto (uno scritto). carducci,
scrivere in quantità eccessiva, in modo sciatto e banale. gigli, 4-231:
. 3. in modo grossolano, sciatto, raffazzonato. " carducci, iii-28-306
. 2. figur. grossolano, sciatto (un linguaggio). papini,
di befana per l'aspetto sgradevole, sciatto e disordinato (una donna).
. figur. composizione letteraria dal linguaggio sciatto e melenso, fiacca nel contenuto.
(i calzoni); sformato, sciatto (un abito). bartolini,
in modo tra sandato e sciatto. -a sbracalone (con valore ag
sbrendolóne, agg. region. sciatto nel vestire. non posso. guerrazzi,
de amicis, xiii-202: 'sbrendolone': uomo sciatto, cial sbricco di fiorenza
; che ha l'aspetto cencioso, sciatto, trascurato. barilli, ii-252:
dal caos. 5. divenuto sciatto, non più curato, approssimato.
letter. scritto 0 discorso prolisso e sciatto. tapini, iv-1327: si vorrà
dilungarsi a trattare un argomento in modo sciatto, ripetitivo. arbasino, 7-321:
teme dell'avvenire mio. -disordinato, sciatto (un atteggiamento, anche in un
lavoro o svolgere un'attività in modo sciatto e trascurato, con svogliatezza.
gambe. -trascurato nella persona, sciatto. nieri, 3-192: 'sciainato':
cagliaritano, 145: 'sciainato': sciatto. sciairire, v. schiarire
più saputamente di me. y sciatto, disordinato, non curato nell'aspetto
del tempo. 6. banale, sciatto. ferd. martini, 1-i-156:
agg. trasanda to, sciatto nell'aspetto, in partic. nel vestire
senza cura (uno scritto); sciatto (uno stile). manzoni,
diventa insoffribile quando serva a uno stile sciatto e sciamannato. -che denota
. sciamannóne, agg. trasandato, sciatto nell'aspetto, in partic. nell'
(sciambriato), agg. tose. sciatto, scomposto. fanfani,
. 9. composto in modo sciatto, approssimato, poco corretto; che
italia più che mai altra volta, così sciatto e sciapito e = deriv. da
rosa chiama 'asinina'. 8. sciatto, trasandato (un abbigliamento).
i sordi. = deriv. da sciatto \ duzione di heine. e
io lo conobbi vecchio, assai molto sciatto. calzabigi, 64: quando,
orribilmente brutto, ch'io sia scandalosamente sciatto, astratto e disadatto, ch'io
quasi senza collo, spinoso, vestito sciatto, ma dalla cui parola emanava la
, / veniva in compagnia di questo sciatto. -che ha un aspetto smunto
, principiando dal sovrano fino all'ultimo sciatto della nazione turca, inglese e franca.
aveva... sulle spalle uno sciatto paludamento romano. -preparato senza cura
nell'angolo della cucina, un cibo sciatto. -non di prima qualità (
è l'olio di sanza, un po'sciatto, che si ha dal frullino o
tenuta davano un'impressionedi ostentata disinvoltura, di sciatto, anche di sporco per i segni
, ed egli lo fece con uno scritto sciatto, intitolato 'anticurzio'. carducci,
diventa insoffribile quando serva a uno stile sciatto e sciamannato. pascoli, i-933:
il tipo luciliano di verso, duro, sciatto, sgangherato, lo maneggia in modo
scriverla nel modo più semplice, quasi sciatto. savinio, 22-91: quando si ha
, 6-372: il pulci non è né sciatto, né ghiribizzoso, né sbaragliato.
più che mai altra volta, così sciatto e sciapito e menno ed eunuco e
sebben che io mi son trovato sempre sciatto e senza saperne nessuno, perché i'
e a pietro bemardone tornò quel pensiero sciatto: francesco
fagiuoli, xiv-23: il secol vile e sciatto / che di chi studia fa tale
natura della strada. è aritmico, sciatto, 'seduto'. -infiacchito.
, disse calpurnio indignato di quel crudo e sciatto e loico argomentare di sua figlia «
mai più alla sua vita ci tornasse quello sciatto di mio marito a quell'otta;
avendone fatto per molti anni un grandissimo sciatto, si stenta adesso moltissimo a
infermità de'vaioli, che presentemente fa sciatto sì di piccioli bambini che d'uomini
campi e ne'seminati e fanno uno sciatto grandissimo di risi, di grani e
liono, da onni fatiga corporale, sciatto da le orazioni no. = part
2-9: 'sciattone, sciattona', peggiorativo di sciatto e sciatta: dicesi specialmente di persona
3. in modo superficiale, sciatto, approssimato; senza impegno.
ant. e letter. trasandato, sciatto (una persona). sermini,
nei movimenti; trasandato, trascurato, sciatto nella persona e nel vestire.
-che ha un aspetto trasandato, sciatto. giacosa, 71: già il
un'impressione di ostentata disinvoltura, di sciatto, anche di sporco per i segni bianchi
natura della strada. e aritmico, sciatto, 'seduto'. 2. collocato
un'impressione di ostentata disinvoltura, di sciatto, anche di sporco per i segni bianchi
, con riferimento a un linguaggio burocraticamente sciatto). l. salviati,
quadruplicati. -modestamente, in modo sciatto. -divisione, moltiplicazione semplice, operazione
continuò e tornò più volte sul più sciatto argomento. -compiuto fiaccamente, svogliatamente
davvero adolescente, un -trasandato, sciatto. che prodottevi dalle sfioriture del vascello.
. -che ha un aspetto trasandato, sciatto. arbasino, 7-1 io: finalmente
, di fastidiosa trasandatezza; stilisticamente sciatto, raffazzonato (con partic. riferimento a
o improprietà di linguaggio; trasandato, sciatto, raffazzonato (un componimento, lo
8. disus. incapace o sciatto nell'esercizio di un'attività; inetto
un verso, uno stile); sciatto. pallavicino, i-562: secondariamente sappiasi
è l'olio di sanza, un po'sciatto. 2. per estens.
un'impressione di ostentata disinvoltura, di sciatto, anche di sporco per i semi
potenzia e lo stato di messer mu- sciatto. s. bernardino da siena, 2-i-284
letteraria, artistica o architettonica in modo sciatto, grossolano o poco corretto; alterare
composto o compiuto in modo approssimato, sciatto, incompleto e grossolano (un lavoro,
o architettonica composta in modo approssimato, sciatto e grossolano. a. cattaneo,
. 5. composto in modo sciatto o con approssimazione; lacunoso, scorretto
di cappello: tale indumento misero e sciatto. novellino, xxviii-870: a uno
. per estens. trasandato, sporco; sciatto. moravia, xi-177: a forza
5. scritto con stile poco curato, sciatto. giordani, ii-1-137: oh andate
strada (con valore aggett.): sciatto, dozzinale, convenzionale. vittorini
lavora in modo disordinato, confuso e sciatto. tommaseo [s. v.
3. per estens. trascurato, sciatto, trasandato (una persona, l'
sebben che io mi son trovato sempre sciatto e senza saperne nessuno, perché i'non
a. cavalcanti, 82: tanto sciatto nel vestire e tanto sporco nel mans'are
. figur. comporre un verso in modo sciatto, approssimato, poco corretto; guastarne
stroppiati. 2. composto in modo sciatto, approssimato, raffazzonato (un testo
adatta o compone in modo approssimato, sciatto, raffazzonato un'opera teatrale. goldoni
assai assai. 3. adattamento sciatto e approssimato di un'operaletteraria. monti
-ant. trasandato, misero, sciatto (l'aspetto). sacchetti,
. bonsanti, 4-296: un tipo sciatto e segaligno di popolano,...
senza cura o eleganza; trascurato, sciatto, disordinato. -anche: privo di zelo
, nell'abbiglia- mento; l'essere sciatto e male in arnese. c.
cura della propria persona; trasandato, sciatto (anche in quanto in condizioni sociali ed
di tutto. 4. sciatto e approssimativo (uno scritto, un'opera
, / veniva in compagnia di questo sciatto. goldoni, x-653: ho un certo
vestir come veste: elegante da parer sciatto. piovene, 15-120: vestiva prevalentemente
, per quanto sia un brutto e sciatto verbo. = denom. da
. -anche: scritto, composto in modo sciatto, approssimato, con scarso impegno e
talune compagnie dialettali dal generico, dallo sciatto, dal 'gagaista'. = deriv
un aspetto così disordinato, indecoroso, sciatto da non potersi presentare al pubblico.