onde il lor succo a l'api schife aggrade. sarpi, ii-61: fece gran
162: ed amo le tue pose schife / o triglia condita al ragù / di
, 162: ed amo le tue pose schife / o triglia condita al ragù /
162: ed amo le tue pose schife / o triglia condita al ragù / di
sgarbatamente il canevas francese: dimentiche o schife che in italiano si dice 'filondente
a cose tenaci e aspre e schife e che ci cagionano contristazione nello spirito.
le cose laide, o fetide, o schife, o stomachevoli, ma il
ca- nevas 'francese: dimentiche o schife che in italiano si dice 'filondente'o
queste santesi, che così d'amore schife si mostrano, fosse dallo ingegno d'
vestiti grossolanamente, abitando in oscure e schife caverne. -a grossi pezzi (
bernardo... diceva che le vesti schife erano segno d'animo immondo e di
alle grand'alme / di troppo agevol ben schife, miglio italiano è di pertiche o
queste del gel, quelle del sole schife, / l'una gente sen va,
lisci, in altri ne sono assai schife e li reputan propri di chi passeggia i
nomi propri cose obscene rammemora o schife o stomachevoli. frusoni, 4-i-162: non
è un vescicone, ricetto delle sordidezze più schife. 8. luogo, istituzione
disdette che usano le temine in mostrarsi schife di lasciarsi toccare o favellare o fare altro
trentuni, di che si fanno sì schife le persone, il quale veggio apparecchiato
odoni, 1-73: queste che paiono così schife e sono sì scropulose e santarelle sono
queste santesi, che così d'amore schife si mostrano, fusse dallo 'ngegno d'un
dagli ammalati, vede sempre e tocca cose schife e spiacenti. -sporco,
crudeltà, d'inganno e commettono delle schife indegnità, questo avviene perché e'seguitò
i lisci; in altri ne sono assai schife e li reputan propri di chi
del gel, quelle del sole schife, / l'una gente sen va,
santesi, che così d'amore schife si mostrano, fusse dallo '
le vacche dopo il lor parto divengono schife. -riluttante a guardare.
alte vittorie avesti, / di voglie schife armato e d'atti onesti, /.
uomini le cose laide o fetide o schife o stomachevoli. mascardi, 2-433:
trentuni, di che si fanno sì schife le persone, il quale veggio apparecchiato
un vescicóne, ricetto delle sordidezze più schife, nel corpo civil o mistico. bacchetti