il grappa, mi vesto alla meglio e scendo, com'è di prescrizione. monetti
il grappa, mi vesto alla meglio e scendo, com'è di prescrizione. pea
appiè del borgo. foscolo, iv-371: scendo precipitoso appiè del colle dove la valle
delle vettovaglie. d'annunzio, v-1-190: scendo a terra traversando barconi
guardia a vicenza. « sissignore, scendo *. cassola, 2-271 accomodandomi meglio sulla
sene a brescia. scendo la sua vergogna e udendo la sua cortese
sinisgalli, 9-72: avanti giorno io scendo / dalla mia stradina cieca / nella
(che mi piacciono tutte). / scendo fino al mare / e sulla riva
capelli penzolante sul dorso, salgo e scendo per quella scala. brancoli, ii-156:
dissentimento andava sempre più cre scendo e il distacco allargavasi. michelstaedter, 828
all'anno 1105. marino, vii-150: scendo al secondo capo principale del mio discorso
, saranno e'primi che, cogno- scendo avere bisogno della prudenzia vostra, deposte le
di vena, vergine di fango, / scendo: a voi sgorgo facile; ma
/ convertansi con festinazióne, / ricogno- scendo el lor fattor vivente. s. bernardino
la pisana. pascoli, 456: io scendo lungo il rio dell'orso, /
). buzzali, 5-54: io scendo a fare due passi...,
necessità. scalvini, vi-99: giù scendo con tacque, inverso il tardo / set-
1-113: durante le fermate... scendo sul binario ove ritrovo ad una ad
in qualche fogna. barilli, 3-40: scendo gradino per gradino la doppia scalea a
l'ho ne lo scudo, in terra scendo, / e come il granchio verso
. gozzano, i-546: via via che scendo verso il presente tutto si confonde,
sottrarmi all'incubo di quel borgo spettrale scendo nella stessa direzione del fiume che già incomincia
; io per diritta / linea ne scendo senza innestature. -il punto o la
, 149: quando nei brumosi vesperi / scendo le mute vie bagnate d'ombra,
e pusillanimità. guglielminetti, 3-118: scendo nel limbo immoto dove infine ogni male
menda, svista, ine scendo che non potevano lievemente tor via la vergogna
forteguerri, 6-102: dice cristiemo: io scendo in campo a mantenere / come la
5-128: io cerco il passo, scendo nell'agguato / dell'acqua molla, ne
, iii-574: mi alzo alle 7. scendo subito al caffè a far colazione.
— abbrividire come una minugia: essere scendo o minuendosi. brusoni, 312: i
minuto polverìo. praga, 3-33: scendo alla riva del mare / lungo il lido
la destrezza cresce, cre scendo la mobilità del segno da colpirsi. rosmini
debiti; evviva! or tonto / scendo ai dolci riposi, / a le paci
per volere del dio dell'amore io scendo a parlarvi in figura di quest'oceano
50 cartucce. ghislanzoni, 8-88: scendo dall " omnibus', mi munisco del
'nasello': quel ferro fitto nel sali- scendo, che riceve la stanghetta della serratura.
c. i. frugoni, i-8-76: scendo impavido in campo e a te mi
in voragine. gnoli, 1-122: scendo ove un burron s'oscura, / e
d'arroganza. tesauro, 2-173: scendo alle figure espressive de'movimenti della facultà
nocchier. tommaseo, 11-117: io scendo da un pelago di fuoco d'amore
bettini, 1-181: bei fiorellini, / scendo a pendìo; / i vostri inchini
tempo interminabile, mirella fece: -io scendo. -aspetta. scendo prima io,
fece: -io scendo. -aspetta. scendo prima io, -le dissi, -se ti
. baruffaldi, i-192: ecco già scendo fra l'amica gente / precipitevoligirevolmente.
, benché di talento solitario, / scendo nel valloncello ove si prelia / e s'
. tasso, 12-32: io giù scendo e ti ricolgo, e tomo / la
alla disperazione calma, senza sgomento. / scendo. buon proseguimento. 2
napoli, sotto un sole ardente. scendo io pure. montale, 2-20:
loro [ai fascisti] che io scendo con tutti i miei uomini all'ultimo
di vena, vergine di fango, / scendo. montale, 1-63: cigola la
panzacchi, 1-429: poi tomo; e scendo alla porretta lo conducono alla eternità
va e viene. ungaretti, xi-244: scendo, e a guardare da sotto in
terrena, vanno na scendo e rinascendo,... finché possono
xxxvii-215: poi, cono scendo la gentil salute, / ogni pensier si
reumatica. rebora, 3-i-280: ora scendo a piedi col mio attendente dalle trincee
un assillo che mi assedia / mentre scendo, mentre invecchio / e allo stanco
si rinselva; / ed io giù scendo e ti ricolgo e tomo / là 've
odore; ed è perciò preferita rie- scendo nauseante l'odore dell'altra. gherardini [
più elevata. pratolini, 10-33: scendo dal davanzale, frugo nella cassetta dei
m'alzo, mi lavo, poi scendo in cucina / un po'tremando che il
filosofia. lanzi, 1-1-350: né scendo a paragoni minuti, avendo mostrato per tutta
greco. tommaseo, n-60: poi scendo agli usi di ciascuno impersonale e..
6-ii-184: ben contenta di poco merobe scendo ai preghi / che quanto è a
dovrà? panzini, i-815: non scendo a giustificazioni. bor gese
che dire della matematica in generale, scendo alla geometria. alfieri, 5-29:
i turchi e i persiani, lii-13-458: scendo a mano a mano che le circostanze me
. fuorviato, contrariato. scendo, mess'à foglie e fiore, /
: un rapporto di più individui colle scendo i suoi pericoli, perduto già triesti e
ch'a pena il sostegno, / ancor scendo fra l'altre per suo amore.
a semicerchio. calvino, 19-90: scendo le scale reggendo il secchio per il
le suavità delle creature basse, cogno- scendo la sua dolcezza e sapore smisurato ne'sapori
non ho io », risposi, scendo di non potere suplire e satisfare a'desideri
intorno. tasso, 12-32: io già scendo e ti ricolgo, e torno /
selvaggia /... / ecco: scendo e m'immergo nel tuo fiato solfidrico
poi, benché di talento solitario, / scendo nel valloncello ove si prelia / e
spalle alpine. parini, 308: scendo di poi su le nevose spalle / de'
un palazzo. praga, 3-33: scendo alla riva del mare / lungo il lido
signore, non si va più! » scendo, spingo e raccatto e sposto la
gior baldini, i-393: scendo e nel salone terreno trovo la maria.
qui. e se strillate ancora, scendo giù a spolverarvi la tonaca che non avete
squarciandosi il fianco orientale del monte scendo satisfare al magnifico pascià, tolsi il secondo
: inclito campo / d'eylau, già scendo lodator de'tuoi / vanti, e
. tasso, 1-15-32: io giù scendo e ti ricolgo, e tomo / dove
mille stornelli. ojetti, i-146: scendo in cerca d'altri stornelli scritti sui vagoni
noia più sempre ali m'impenna. / scendo con lora; indi garonna io salgo
del significato. tesauro, 2-173: scendo alle figure espressive de'movimenti della facultà appetitiva
, benché di talento solitario, / scendo nel valloncello ove si prelia. goldoni,
volponi, 2-310: mi scusi se non scendo, ma l'aria fina della cesana
. gozzano, i-622: esco, scendo verso torino che traspare in un velario
3-205: da le uranie sedi / scendo a consiglio. = voce dotta
che si mette nella staffetta del sali- scendo dell'uscio, perché non si possa con
violaceo. gozzano, i-622: esco, scendo verso torino che traspare in un velario
: la eccellentissima vergine maria, cogno- scendo che adamo già credea el suo figliuolo esser
altezza). dossi, 436: scendo dalla mia campanilare dimora, donde si scoprono
. imbriani, 13-251: scendo o son calato in barchetta, sbarco o