acuto / che se grand'arte non lo scansa, io temo / che in lui
sm. e f. invar. chi scansa le fatiche; fannullone, pigro
investe, / fa civetta, e lo scansa: ché altrimenti / resterebbe acconciato per
. -chi fugge la mola, scansa la farina: chi evita la fatica
, 64: chi fugge la mola, scansa la farina. -chi ha
per chiodo, in quello che egli scansa il piede e rifugge d'esser picchiatovi
fermentare. sangallo, 1-5: si scansa [la zanzara] quando sente
. prov. -chi fugge la mola, scansa la farina: chi si tiene lontano
, 64: chi fugge la mola, scansa la farina. -il malo ferro
riforma e riparazione la quale, mentre scansa e corregge le esorbitanze e gli errori
scansa [la zanzara] quando sente il moto
un'arma ha in fronte / che lo scansa da mille onte. tommaseo, 20-53
ma, avendoci l'occhio, le scansa ed eludele. 5. chi
timor sempre rivendo, il mal si scansa. cesari, ii-157: o che
, 1-i-159: chi risparmia la fatica scansa il guadagno. = forma parallela di
ritrose. betocchi, i-18: lei si scansa fa la ritrosa, / ma trema
e fanno tra loro a chi più si scansa. 7. dimin. sapientino
il bene, / il misero lo scansa e, sbalordito, / non lo conosce
, per benefizio del tempo, si scansa. proverbi toscani, 95: chi ne
. scansafatiche (scansafatica, scansa fatiche), sm. e f
: l'orologio l'hai nella pancia, scansa fatiche? lavora! = comp
ci guarda con curiosità, ma ci scansa, saluta. -tenere a distanza
il fango, sfugge i fossi, scansa l'erae, se, spruzzate di rugiada
bernari, 6-101: con un piede scansa il calamaio posato a terra accanto al
un'arma ha in fronte / che lo scansa da mille onte. -dispensare
ma 'l lato destro / l'avverso schermitor scansa e dequelle che i buoni prosatori latini
, fra l'altre colto, / scansa l'orribil colpo che fischiando / passa a
peassai meno. pascoli, 2-xv: scansa [lo scrittore] ogni parola cose con
, la specie e non l'individuo; scansa ogni giro di non imbrattarsi pure un tantino
a vendicar l'amico, / quei gliele scansa e fli entra sotto e il chiappa
testa contro il nespolo. non si scansa, non piange agli insulti.
. betocchi, i-18: lei si scansa, fa la ritrosa, / ma trema
in cui la luna agonizza mentre si scansa, nell'altezza, dietro casa.
: diogen disse / ad alessandro: « scansa un po'dal sole ».
toscani, 64: chi fugge la mola scansa la farina. = comp. dal
schiva il fango, sfugge i fossi, scansa l'erbe, se spruzzate di rugiada
imperatore. con mogonza confida, con colonia scansa, con treveri scorre, con sassonia
il bene, / il misero lo scansa e sbalordito / non lo conosce.
schiva il fango, sfugge i fossi, scansa l'erbe. -evitare un luogo
, pp. 129-148; e. scansa in « lingua nostra », l,
il cuore. fenoglio, 5-iii-354: scansa persino me, e lo fa guardandomi con