13. locuz. -avvilupparsi il cuore: sbigottire, restare stupefatti. berni,
firenzuola, 553: voi mi avete fatto sbigottire a raccontare tante misure. dunque,
versi citati, e mostra tremare e sbigottire all'aspetto d'un pericolo così frivolo
versi citati, e mostra tremare e sbigottire all'aspetto d'un pericolo così frivolo
... fa un romore da sbigottire il tevere, e poi si lascia spegnere
di subito assalisca il nemico, e faccialo sbigottire. dante, inf., 33-34
udire le cose d'altri; vedendo sbigottire e divenire smorte le persone invitate ad ascoltare
= dal lat. cónsternàre * abbattere, sbigottire *, intens. di consternire
del paradise, 147: non ti sbigottire cadendo cotidianamente, e non ti ritrarre
davvero. -lasciare senza parole, sbigottire. d. bartoli, 2-3-352:
suoi cari distorcersi ed oscurarsi, e alcuno sbigottire. michelstaedter, 558: gli domando
facevali la vista de'loro cari pegni sbigottire; spesso infuriare. marino, vii-103:
un iota e faceva sbigottire i suoi amici, snocciolando pacatamente
19-54: incominciò mirabilmente... a sbigottire che non si poteva quasi tener ritto
: / vien francamente, non ti sbigottire. petrarca, 13-14: da lei vien
conoscere 'e lacci, e lione e sbigottire e'lupi. busini, 1-177:
fisionomia e il pallore del volto; sbigottire, allibire, sentirsi avvilito, depresso
, mettere in apprensione; sgomentare, sbigottire. prati, i-227: tu m'
con tanta viltà da gli insolentissimi nemici sbigottire. siri, 1-iii-128: riconoscevano pure
cari distorcersi ed oscurarsi, e alcuno sbigottire..., in certi,
conoscere e'lacci, e lione a sbigottire e'lupi. ariosto, 4-98: comincia
trasecolare; allibire, -di animali. sbigottire. rostagni, 21: fu [quell'
14: non vogliono lo 'nfermo sbigottire. e però gli dicono, mentendo
50: come se egli avesse avuto a sbigottire con l'armi l'eufrate o il
che la metà di quegli arieno fatto sbigottire uno uomo armato di diamanti. fantoni
rabbia, quando si vuole, ed a sbigottire la gente, senza però mettere la
festa / e fra sé cominciò a sbigottire / per le parole di tanta molesta.
-non rimanere nè vivo né morto: sbigottire. boccaccio, dee.,
da fare spiritare i cani, da fare sbigottire un cimitero. l. bellini
, oh, voi mi avete fatto sbigottire a raccontare tante misure. 5
339: pur segui avanti e non ti sbigottire, / eh'ancor di buone pere
del corpo umano (nelle locuz. sbigottire, tremare i polsi, le vene e
, voi, ateniesi, vi lasciaste sbigottire da un barbaro o, per meglio
del paradiso, 147: non ti sbigottire cadendo cotidianamente e non ti ritrarre adietro
deprimere, scoraggiare; sgomentare, sbigottire. foscolo, vi-169: diretta da
e scelto si può dire apposta per sbigottire i pudorati e scusare gli indegni.
via del forte spignere e non si sbigottire, i cavalli superono le profonde acque e
. ant. e dial. meravigliarsi, sbigottire (con riferimento all'aspetto stupefatto del
di che il cuor gli comincia a sbigottire; ma sembiante non ne mostra,
, il quale fa un rimore da sbigottire il tevere, e poi si lascia
, 1-249: quando li buoni capitani veggono sbigottire li suoi sudditi, mostrano ardire per
qui in faccia una montagna che farebbe sbigottire le fornaci. delfico, iv-37: bastò
robusto: non avere paura e non ti sbigottire e non temere, imperciò che iddio
. porzio, 3-21: per maggiormente sbigottire il re, avevano chiamato in italia il
sbagliare. sbagutire, v. sbigottire. sbaiaffa, sf.
, sbaìsci). ant. allibire, sbigottire, turbarsi. m.
con la particella pronom. turbarsi, sbigottire. sermini, 9: la montanina
sbavottare e deriv., v. sbigottire e deriv. sbecarato (sbecorato
. = nome d'azione da sbigottire. sbigottire (ant. e
nome d'azione da sbigottire. sbigottire (ant. e dial. sbagutire,
nella zuffa ti occorre alcuno accidente da sbigottire i tuoi soldati, è cosa prudentissima
far tremare i vetri e bestemmie da sbigottire. -atterrire con una minaccia,
ha poca possanza e credemi con minaccia sbigottire. lanaino, 338: muzio,
50: come se egli avesse avuto a sbigottire con l'armi l'eufrate o il
: si compiace, chi regge, sbigottire con la sola presenza, atte- rire
verità il solo tuo godimento era di sbigottire e atterrire i tuoi uditori. -turbare
de'padri... ed anche dallo sbigottire, che bene spesso fanno quegli che
. / non giunse quell'altezza a sbigottire / gli animi nostri. carducci,
di subito assalisca il nemico e faccialo sbigottire. g. villani, 10-34: i
compose / tal che la moglie pur feo sbigottire. guerrazzi, 1-357: chi ha
ha a fare col fuoco non si deve sbigottire di scottature. monetti, 2-483:
scala del paradiso, 147: non ti sbigottire cadendo cotidia- namente e non ti ritrarre
mette mano, non dèe l'uomo sbigottire né abbandonarsi, per le malagevolezze e
vasari, 4-ii-265: il balzello fa sbigottire le genti. g. gozzi,
sbigottito (part. pass, di sbigottire), agg. (ant. e
. = nome d'agente da sbigottire. sbilanciaménto, sm. inclinazione
scanni. 5. costernare, far sbigottire. n. secchi, 3:
iii-1-1191: no, no. non ti sbigottire. sei allucinata. tutto ti scrolla
conoscere e'lacci, e bone a sbigottire e'lupi. coloro che stanno semplicemente
tr. (sgoménto). impaurire, sbigottire, incutere timore e spavento.
lei pietosissimo cuore. -confondere, sbigottire. - anche assol. sanudo,
i oro in su'bisogni e a sbigottire i nemici e a spander bugie per
quanto gli scettici. 2. sbigottire, sgomentare; gettare in uno stato di
terrore, di paura; impaurire, sbigottire, terrorizzare; gettare nel panico.
... fa un rimore da sbigottire il tevere, e poi si lascia spegnere
3. figur. sconcertare, sbigottire. g. manganelli, 16-239:
(stremissire), intr. ant. sbigottire per l'orrore o la paura.
53. affliggersi, tormentarsi, sbigottire per la pena o per l'emozione
sconcertato, costernato o profondamente amareggiato; sbigottire. b. cerretani, 2-20: