polenta. -raro tr. sannazaro, 9-141: il qual dente è di
tu se'rica, tu se'abondevole. sannazaro, 5-90: copia abondevole di tenerissimi
usare gli abraccia- menti dell'altra. sannazaro, 12-198: per occolta via ne va
basci e gli altri piacevoli ragionamenti. sannazaro, 7-112: [gli alberi],
. ricco di abitazioni, frequentato. sannazaro, n-173: mi tornare a la memoria
e vitale; sconciarsi. sannazaro, 10-152: si leggeva...
cioè che innanzi tempo sono partoriti morti? sannazaro, 6-98: al sinestro lato del
l'attrazione dei nervi alle membra. sannazaro, 10-164: e sì del fango ogniun
civinini, 1-150: il poema del sannazaro diede il nome alla nuova accademia e ai
/ sembra i còlti fioretti giù versare. sannazaro, 5-93: alma beata e bella
e colle ghirlande di fiori in capo. sannazaro, 5-87: e 'l cristato gallo
volte con la sciocchezza degli uomini. sannazaro, 2-61: mentre il mio canto e
che la conservi e che l'accresca. sannazaro, 9- 149: e tu bifolco
/ sopra tesaglia dalla folle gente. sannazaro, 8-132: allor le rime,
3. colmare (ammassando). sannazaro, 8-119: [mai] tornavamo che
la pubblica accusa contro l'imputato. sannazaro, 6-101: e si dilegua come agnel
2. a cera, sf. sannazaro, 6-101: l'invidia, figliuol mio
e di sottil sostanzia è l'acetoso. sannazaro, 9-144: ecco una pelle e
s'impiega come analgesico. sannazaro, 6-104: la terra che dal fondo
(v. anche lustrale). sannazaro, 10-158: se uscire da amore totalmente
piccolo corso d'acqua, ruscelletto. sannazaro, 9-143: vedemmo in una picciola acquetta
e pur col ciglio le tempeste acqueta. sannazaro, 7-114: poi, quando al
quasi sotto un bel mare acuto scoglio. sannazaro, 4-84: fiere silvestre, che
addestrassino e non istes- sino oziosi. sannazaro, 1-53: sogliono sovente i pastori.
presso al giorno disse: -addio. sannazaro, 5-92: o felice androgèo,
latin. ant. imparare. sannazaro, 8-132: o folgori che fate il
amaro, et adolcir l'assenzio. sannazaro, 3-76: ornai non è pianta
di dì in dì crescendo meco. sannazaro, 6-97: molti sopravinti dal sonno
che di nostra fama il mondo adempi. sannazaro, 1-55: e già considero /
, perciò che hanno poco sangue. sannazaro, 9-146: et io nel bosco
alcuni ingiurati, agramente si adirano. sannazaro, 4-76: quella per cui sospiro,
un sol col suo splendor t'adombra. sannazaro, 2-65: ecco la notte;
. finto, simulato, mentito. sannazaro, 12-217: a te non si appartiene
, e la sinistra aopera vendetta. sannazaro, 10-151: le antiche leggi..
avea de'monti tolta ogni pruina. sannazaro, 3-73: sovra una verde riva /
una disputa. -figur. sannazaro, 9-138: i tempi dell'arare,
. aveva la donna mia. sannazaro, 12-217: a te non si appartiene
la dirittura, il filo. sannazaro, 10-171: non aspettate che la terra
l'aer tutta parea divenir bruna. sannazaro, n-180: e senza fargli pigliar fiato
affanni e molti travagli, sostennero naufragio. sannazaro, 8-128: le cose desiate quanto
, covoni, mannelli. sannazaro, 6-101: il pur dirò, cosi
affascinamento, fascinazione, malocchio. sannazaro, 9-141: una pietra simile ad umana
nel remigare e appiccavansi alli remi. sannazaro, 10-153: né era nimfa alcuna né
/ e bruto smonta ed ucciselo affatto. sannazaro, 2-63: vói cantar meco?
fue affettuosamente amato dal re priamo. sannazaro, 8-122: di ciò nulla sapendo
letter. soffiare, spirare. sannazaro, 9-149: ecco, al mover de'
. ant. opprimere, asservire. sannazaro, 6-101: così gli dii mi lascino
s'agghiaccia il sangue entro le vene. sannazaro, 8-131: né per foco arden
, / danno a me pianto. sannazaro, 7-115: quando a mortali aggiorna
che nostra gloria ognor più tale spanda. sannazaro, 4-81: ma quel, che
di te, tutte assai ti sono aggradevole sannazaro, proem., 50: e
ferma, perché truova chi la ritiene. sannazaro 1-56: d'altra salma non mi
come se infra l'aria nata fussi. sannazaro, 10-171: tagliate tosto le radici
argento, qual oro agguaglia i fiori? sannazaro, 2-64: tirrena mia, il
al nome così ancora alla virtù. sannazaro, 2-61: tanta armonia / ha ne
/ ciascuna il suo nemico suol fuggire. sannazaro, 1-55: menando un giorno gli
agricola: il cultivatore e lavoratore. sannazaro, 12-214: poggiamo or su,
rende penetrante, pungente. sannazaro, 10-150: ad apollo, sì come
come poco a sé creder uom degge! sannazaro, 10-170: vede incontro venirsi il
ninfa, che se'sanza pietate alcuna. sannazaro, 3-72: la sollicita turba degli
, che non si possono aitare. sannazaro, n-177: e senza potere punto aitarsi
di quelli che hanno a venire. sannazaro, 482: intento a fare una
3. ant. sforzo. sannazaro, 220: chi non sale, non
albergo el dì puro e tranquillo. sannazaro, 3-75: in questo dì giocondo /
non mi potea più contenere. sannazaro, 11-174: in una fissa e
tempo che io non avrei voluto. sannazaro, 8-131: cercan fuggire amore, e
/ ch'ahe- gramente prendiate conforto. sannazaro, 10-162: per mezzo de gli
cose allenta e stringe il morso? sannazaro, 8-119: al fine veggendo la preda
slacciarsi. - anche al figur. sannazaro, 12-198: per tutto ciò i passi
te mi parta, la mi 'mponga. sannazaro, 7-107: lo sfogare con parole
sf. ant. lontananza. sannazaro, 6-97: per la allontananza de la
1-62: almo significa alcuna volta eccelso. sannazaro, 11-189: ma tu, ben
vite, canna [ecc.]. sannazaro, 3-74: valli vicine,
fatte a impeti di varie potenzie. sannazaro, 10-166: erran per alpe incolte,
, e muova le lanose gote. sannazaro, 4-83: lasso, ch'io non
ch'è l'onor tuo vero. sannazaro, 8-132: allor vi degnarete i passi
. e dial. ontano. sannazaro, 12-212: la tortorella, che al
arboreti, e chiamavansi amadriade. sannazaro, 8-126: uscite da'vostri alberi,
che attecchisce tra i ruderi. sannazaro, 10-162: le rubiconde spighe de l'
che ha vera delettazione sta sempre allegro. sannazaro, 8-118: se ora non del
la strada, che fortemente ambasciava. sannazaro, 2-62: ai loro agnelli già
uno cerca di spegnere l'altro. sannazaro, 4-80: pastori belli de la persona
, di incerta natura; indeterminato. sannazaro, 5-91: forse mai in nessun tempo
di mirabil pittura adorna il seno. sannazaro, 3-80: per cortesia, canzon
voi apreso que'buoni amae- stramenti. sannazaro, 10-151: da l'un lato e
, specie al circo equestre). sannazaro, 11-183: una gabbia nova e bella
ad ammarcire con facilità e con prestezza. sannazaro, 12-218: e i teneri
mirabile cosa più era stata veduta. sannazaro, 10-160: e per una via più
noi chiamava se non compar pietro. sannazaro, 12-196: ella piacevolmente dandomi animo
le dolci parole accorte e sante. sannazaro, 10-162: quivi gigli, quivi ligustri
'l bosco folto sembrava ampia strada. sannazaro, 3-67: e non ostante che i
, i quali essi avevano ricevuti. sannazaro, 12-205: questo è l'altar
, dubbio; mutevole; ambiguo. sannazaro, 12-205: or che dirai, quand'
e diventa più sodo e più tenace. sannazaro, 12-198: la ardente fucina di
e 'l ventilar dell'angelica veste. sannazaro, 12-195: mi si offerse avanti una
che respira affannosamente, ansante. sannazaro, 3-70: ma poi che si vedevano
del mangiar l'aneto addebolisce la vista. sannazaro, 8-133: e pianterai la nèputa
vive, e la speranza è morta. sannazaro, 8-133: e poi cominciarai col
figur. parte riposta, appartata. sannazaro, 12-213: e da'monti toscani e
uom che d'affrica s'appella. sannazaro, 12-198: continuando il camino, andavamo
maschio guasti l'uova per invidia. sannazaro, 9-146: un bel colombo in una
, abbellire. - anche rifl. sannazaro, 1-51: alquanto distanti [li alberi
cecità annubila, e nulla caligine oscura. sannazaro, 12-212: e'par che i
'l suo regno s'annulle. sannazaro, 7-109: coloro, i quali
diciamo di quelle che ieri vedemmo. sannazaro, 11-187: o filomena, che gli
/ e pe'boschetti le ninfe innamora. sannazaro, 11-187: piangi, iacinto,
il più debole e restano col migliore. sannazaro, 10-163: le sollicite api con
commiato da'parenti e da'vicini. sannazaro, 3-72: tu, dea pietosissima,
di'che la state è appresso. sannazaro, 4-85: un lieto fausto avventuroso
porta patente, alta e reale. sannazaro, 3-68: il sole apparve in oriente
si appartiene essere divisa e distesa. sannazaro, 12-217: a te non si
appiattata la divinità sotto l'umanità. sannazaro, 2-61: cacciate il ladro, il
mutare e levar via questa legge. sannazaro, 8-131: intanto il duol sospinsemi
in questa vita con uno capello. sannazaro, 10-158: soglio io transformarmi in
d'ele- gere ha forte entennemento. sannazaro, 5-89: le pecore e le
sasso a piè d'un acero. sannazaro, 3-74: vidi di bianca oliva /
ti rappresenta co'la sua scienzia. sannazaro, 9-139: un serpe mirabilissimo, la
di approvazione o di favore. sannazaro, n-179: tutti i pastori applausono,
appo sé uno suo fedele. sannazaro, 8-124: i miseri vitelli sugando le
sannazaro, 8-119: al fine veggendola preda essere
i in sul pome appoggiato della spada. sannazaro, 3-70: et in un de'
e le cagioni e gli apportatori. sannazaro, 6-97: vini generosissimi e per molta
santa e appresso di me venite. sannazaro, 2-66: e le mie pecorelle il
esso aprico un lieto pratel siede. sannazaro, 11-187: e voi, liti beati
rete (cfr. ragna). sannazaro, 8-119: e quivi fra due altissimi
ma ancora all'odorato facevan piacere. sannazaro, 4-79: altre aveano mescolati i
2. ramoso come un albero. sannazaro, 8-119: offerendogli ora la fiera testa
arbusco, acciocché salgan sopra esso. sannazaro, 12-204: dir non potrei quanto
e l'erbe e i fiori. sannazaro, 5-92: quel che ciascun può,
etico fortemente negativo). sannazaro, 1-51: giace nella sommità di partenio
giurar potrai che sia diana casta. sannazaro, 11-185: colui, avendo un
arco si genera nella pioggia occidente. sannazaro, 10-162: tutta la terra si
arduissime montagne e faticose ad andare. sannazaro, 8-124: errando per boschi senza
senza vantaggio. arenare sannazaro, 8-129: nell'onde solca e nell'
s'argomentò di fornirlo come potesse. sannazaro, 9-143: offeso da tanta selvatichezza,
: arguto: stridente, resonante. sannazaro, 10-163: e per gli ombrosi
della pecora, montone. sannazaro, 11-176: un bello e grande ariete
. - anche al figur. sannazaro, 12-215: i tuoi capelli, o
e le donzelle che v'erano. sannazaro, 11-174: che dirò io de'giochi
a lor signor con basso volto. sannazaro, 3-69: si vedeano molti armenti,
celeste spere / vince i mortali orecchi. sannazaro, 2-61: tanta armonia / ha
. trovare quiete, riposare. sannazaro, 8-130: e se 'l cor misero
per tutto se gli arricci il pelo. sannazaro, 7-113: elli mi viene una
dire intendo, s'arrischiasse d'andare. sannazaro, 9-139: un serpe mirabilissimo,
ad arte, e innanellato et irto. sannazaro, arcadia, proem., 50
/ forma un soave e lucido berillo. sannazaro, 12-196: altre filando il riducevano
artifici per pigliare un vispistrello. sannazaro, 9-137: andar voleva...
, la ti renderà in cielo. sannazaro, 12-209: non vedrò mai lucrino,
avveduto / maravigliossi di questo signore. sannazaro, 10-155: una profondissima valle,
amore aspira / naturalmente desioso instinto. sannazaro, 9-149: ma quel facondo apollo
. -anche di animali. sannazaro, 3-75: nascan erbette e fiori,
sovra una costa alla riva marittima. sannazaro, 7-114: ti donerò questa sampogna
esilio e la sorte aspra e dura. sannazaro, 12-204: o pietà grande!
ciascuno amico ha bisogno d'amico. sannazaro, 4-82: allor selvaggio, che in
/ e leveratti alfin da questo assedio. sannazaro, 8-134: caccia i pensier che
letter. sibilare, fischiare. sannazaro, 12-212: deh se ti cal di
; assicurazione; affermazione recisa. sannazaro, 245: io per me averia creduto
perché non s'assicuravano di noi. sannazaro, 2-62: alcun saggi pastor le mandre
allegra, e ghirlandetta avea contesta. sannazaro, 3-70: poi che si vedevano campate
in quel modo che fa il seme. sannazaro, 4-78: ogni volta che parlava
convertirsi e assimigliarsi alla sua causa. sannazaro, 4-79: tal che ogniuna per
ingoiare, trascinare a fondo. sannazaro, 12-212: absorbere a tal duolo il
di suoni violenti, prolungati. sannazaro, 9-145: misera selva, che coi
se caso di ciò non t'astringe. sannazaro, 4-79: ella, non per
. venire a contesa, azzuffarsi. sannazaro, 11-180: e, bassando in un
la sua benignità di scendere nello 'nfemo. sannazaro, 3-70: apollo...
si maravigliò di tanta splendida bellezza. sannazaro, 10-156: spargerò per tutto quel luogo
forma un soave e lucido berillo. sannazaro, 5-90: io creggio che la tua
li nugoli piccoli che attorno le stavano. sannazaro, 9-137: dotta sovra ogni altra
. ant. contratto, rattrappito. sannazaro, 2-65: colei che fe'in tessaglia
leone i crini più spessi di te. sannazaro, 10-153: né era ninfa alcuna
e 'l poco equal dal mezzo dista. sannazaro, 7-115: vision crude et error
il quale vuole attuffare nell'acqua. sannazaro, 12-194: pareva che stando ad ascoltare
e bagnino così dalla sua proda. sannazaro, 10-167: mutata è la stagione,
el regno del diavolo debbe farlo. sannazaro, 4-79: altere con suave passo
male augurato: fortunato o sfortunato. sannazaro, 8-120: ricordami avere ancora non poche
: dice di fare mal viaggio. sannazaro, 4-77: constretto di nominare il mese
che io d'essa, essere innamorata. sannazaro, 2-62: così, per ben
discepolo che non avanza il suo maestro. sannazaro, 4-78: le labra erano tali
cannello); piffero, zampogna. sannazaro, 10-169: sotto gli alti pini,
madre, cioè l'avola della fanciulla. sannazaro, 7-109: quante e quali fussen
opporsi e sostenere ogni inimico impeto. sannazaro, 9-137: con lungo mormorio rompendo
io non me ne sono avvisto. sannazaro, 3-69: venivano quattro satiri con
vera cognizione delle volontà degli uomini. sannazaro, 4-77: di quelli ancora vi
fatti per li eletti di dio. sannazaro, 5-86: in camino ne mettemmo
antiche che hanno scritto molti avvenimenti. sannazaro, 8-121: e tu, misera
camera donde l'abate dovea uscire. sannazaro, 11-182: avevano per aventura la precedente
più d'ogni cavalier che porti lanza. sannazaro, 4-85: un lieto fausto aventuroso
agg. abituato, assuefatto. sannazaro, 4-81: egli avvezzato di mangiare a
l'alma e il core intorno avento. sannazaro, 8-131: il duol sì avinsemi
potreste morir, che voi non avvisate. sannazaro, 7-in: ma, lasso!
baccari è chiamato el nardo rusticano. sannazaro, 9-144: ma con uranio a te
con rotta voce si dissero addio. sannazaro, 6-105: non era gelosia,
letter. bastone, mazza. sannazaro, 12-205: ma per miglior salirvi,
, e nasconditi nel costato suo. sannazaro, 3-72: né consentire, che gli
stretti a'tuoi destri confini? ». sannazaro, 12-194: la paura e 'l
, / baciandol spesse fiate con amore. sannazaro, 11-173: mi tornaro a la
morde di qua e chi di là. sannazaro, 2-63: e 'n su la
, gran capidogli e de'navili. sannazaro, 10-158: ti farò prendere la
nave è percossa in ogni banda. sannazaro, 1-55: caggian baleni e tuon
/ che il fa tutto rallegrare. sannazaro, 229: dipoi ciascuno prese una
quelli luoghi non li lasciassino fare. sannazaro, 6-105: movean i dolci balli a
poi rinata in su la cima. sannazaro, 6-104: la terra...
11 pontano bamboleggiava in versi latini e il sannazaro sonava la sampogna; e la monarchia
non lasseranno pelo in le barbe. sannazaro, 8-128: ove sì sol,
una velenosa saetta credette averlo morto. sannazaro, xxx-2-190: con sue virtù si mova
con aspra voce e con parlare altiero. sannazaro, 4-81: primeramente io ti dipongo
subaci » gian- nizzi e esappi. sannazaro, 226: quest'altro era un bascià
bianca a similitudine di diadema. sannazaro, 2-64: sì mi è dolce
: detta anche bassa danza. sannazaro, 229: dipoi ciascuno prese una signora
[le pecore] alla pastura. sannazaro, 4-79: si bassò in terra da
/ riserba il colpo della gentilezza. sannazaro, 12-216: ecco che qui si compieno
quel che si faccia più basso. sannazaro, 3-70: poco più basso si
alta materia essere da me refrigerato. sannazaro, 12-215: basse son queste rime
uno e l'altro è dio. sannazaro, 3-81: primeramente io ti dipongo un
, e'basta che son morti. sannazaro, 12-201: baste fin qui a la
venne alle spalle il falso traditore. sannazaro, 2-58: non fu alcuno della
/ ch'ognun pareva fuor del sentiménto. sannazaro, 8-117: ora bastarammi tanto il
secondo lo tuo stato e'tuoi passati. sannazaro, 4-81: ma il mio pegno
/ per castigar quel figlio de putana. sannazaro, 5-87: novelli piaceri a prendere
. combattere, dar battaglia. sannazaro, 225: o gran ferrando, /
scaldò ferro mai né batté ancude. sannazaro, 12-198: e se non che io
d'argento battuto de gli acciaiuoli. sannazaro, 229: vesti alla francese di damasco
tutto drento alla virtù s'involve! sannazaro, 11-187: e voi, liti
/ tutti li beffa con dolci sembianti. sannazaro, 9-143: così con un riso
un breve tempo te la fura. sannazaro, 1-51: li quali [alberi]
servi lui di belle e di buone. sannazaro, 11-189: in questi tronchi aspri
-brindare in onore di qualcuno. sannazaro, 9-142: volle che in onore del
, nelle esercitazioni militari). sannazaro, 1-53: sogliono sovente i pastori.
fare a suo modo non si premia. sannazaro, 3-72: discaccia da le nostre
che si vegghino nel mare o pelaghi. sannazaro, 8-133: e poi cominciarai col
/ omeri ricoprien, cadendo stesi. sannazaro, 5-88: ciascuno, lasciando il pigro
che biancheggiano quando 'l tempo è sereno. sannazaro, 9-147: fillida ognior mi chiama
vento par or verde, or bianca. sannazaro, 10-152: ad un ramo.
e dritto il solco li fa caminare. sannazaro, 5-95: fresche corone / a
116: disse di voi, parlò del sannazaro, / nelle bilancie tutti dua vi
che fu bisogno che gli andasse avante. sannazaro, 11-181: dopo questo, toccando
di ristorarlo al bisogno è dovuto. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la
fesso, divisò in due. sannazaro, iii-393: che già non mette un'
compiacenti l'uno a l'altro. sannazaro, 8-123: ora quale mi dovesse io
sguardi e 'l bel sembiante umano. sannazaro, 12-216: tu [rustica e boscareccia
anima, che arà peccato, morrà. sannazaro, 5-95: in ogni stagione,
come usata era per adietro, bollire. sannazaro, 12-202: mi condussi a la
più ardente sol, com'io sfavillo. sannazaro, 12-209: ma come vedrò voi
benché dichin d'aver la medicina. sannazaro, 5-89: il quale [fiume]
2. sorta di filato. sannazaro, 229: delicatamente vestiti ad una maniera
si facea qui le misure rase. sannazaro, 3-68: per la qual cosa ciascuna
nel mio seno sovente si riposava. sannazaro, 12-216: ecco che qui si compieno
fa la piaggia di verdura adorna. sannazaro, 1-52: et in un de'
2. legno di bosso. sannazaro, n-180: ergasto ridendo, affermò che
rame e col mormorio dello enfiato busso. sannazaro, proem., 49: per
... insieme restare boni fratelli. sannazaro, 11-181: selvaggio, non dimenticato
rosso il pedal d'una pianta. sannazaro, 12-211: qual bove all'ombra,
cotal ranaldo avanti sé li mena. sannazaro, 3-71: poi spargendo un vaso
come noi mostreremo ancor più certo. sannazaro, 8-132: correte, o fiere
il re di septa, dorilone. sannazaro, 222: vedi il gran lione
estens.: cartella, scheda. sannazaro, 4-82: è questo mio vaso di
11 cor di giove il telo. sannazaro, 9-136: venuto il chiaro giorno
): prenderlo di punta. sannazaro, iv-327: noi non possemo spuntare adesso
esser alcun brodaiuolo manicator di torte. sannazaro, iv-327: un frate brodaiolo non
. insensibile, inanimato, inerte. sannazaro, 10-157: convocarò quanti dii abitano ne
, menate dall'acqua sieno portate via. sannazaro, 224: io vidi guasti
/ che usavano allora le genti. sannazaro, 12-217: il tuo umile suono
con virgilio e tra gl'italiani con sannazaro. di breme, conc., i-451
nei componimenti di simil genere, dal sannazaro al manara, se, prima di quello
che non vogliono stare sotto el giogo. sannazaro, 11-184: rimase ad ergasto un
/ dall'altra parte sanguinosa andava. sannazaro, n-181: poi che per bono
calare or più il timon latino. sannazaro, 12-215: or via; che
nei secoli xvi e xvii). sannazaro, 229: delicatamente vestiti ad una maniera
dalle lor tane predando ogni belva. sannazaro, 8-118: noi parimente nei boschi
perché sua vita poco tempo dura. sannazaro, 8-126: e voi, o bellissime
i'non sto a questo modo. sannazaro, 5-87: la bella aurora cacciò
/ cacciano in rotta con molta roina. sannazaro, 2-61: qui son due strade
che si contrapone alla sua mina. sannazaro, 223: ahi lassa, e poi
le oscure tenebre della serrata cucina. sannazaro, 5-89: il quale [fiume
del ricco e nessuno gli ne dava. sannazaro, 4-78: avendo già il grembo
boccone in terra allato a sinagon. sannazaro, 1-56: oimè, che quando
alla caduta qual fu quel fraccasso. sannazaro, 8-121: tu, misera e cattivella
chi ben non mi sa usare ». sannazaro, 228: già 'l crudo /
con grandi spendii e disusate gravezze. sannazaro, 11-185: solamente nel saettare fui
pruni grassi, susini salvatichi, lappole. sannazaro, 12-205: non gìan con un
: zufolo * flauto, zampogna. sannazaro, 12-217: piagni, infelice e denigrata
me', che non fé mai calandra. sannazaro, 10-163: per gli ombrosi rami
viaggio e non mi par che scemi. sannazaro, 8-119: al fine veggendo la
i fior com'una donna viva. sannazaro, 4-83: pastori, ucel né fiera
a'miei propinqui tu ben mi rinfami. sannazaro, 5-93: alma beata e bella
ed ogni scusa gli pareva lecita. sannazaro, 8-129: qualunque uom ti vedesse andar
sciadori venissono bollenti e caldissime in tavola. sannazaro, 9-146: e tu, priapo
'l popol comincia a star saldo. sannazaro, 4-84: udiste in alcun giorno /
caldo dell'universo è generato dal sole. sannazaro, 2-65: pastor, che per
mia ninfa il canto agogna. sannazaro, 12-212: deh se ti cal di
presago, / mi suge il sangue. sannazaro, 6-102: del furto si vantò
delle perturbazioni il vero sguardo confonde. sannazaro, 12-201: questa, la qual tu
sei cinse, benché oprar noi crede. sannazaro, proem., 49: le
/ morgante va rovistando ogni cosa. sannazaro, 7-1 io: quantunque nel letticciuolo
pose la sua lancia in fallo. sannazaro, 2-61: qui son due strade or
da le campagne e da'solcati colli. sannazaro, 5-91: quante volte dopo avemo
. ant. campano, campanaccio. sannazaro, 5-88: [i greggi] di
/ né camparesti in altro modo mai. sannazaro, 10-166: quanti greggi et armenti
regolate infra argine per umano aiuto. sannazaro, 11-173: mi parea..
. -cordicella, funicella. sannazaro, 8-120: altra fiata, quando nel
ed il bianco pare più candido. sannazaro, 4-79: trovativi i vivi fonti sì
e gabbie... e canestri. sannazaro, 5-92: le convicine ninfe,
mi facessin cangiar disio e voglie. sannazaro, 1-55: qual'è colei ch'ha
morte qua, che vita altrove. sannazaro, 12-208: or vedrai ben passar
... nel vino mettono. sannazaro, 12-197: sappi che quello [fiume
canna, unisce le file nella tela. sannazaro, 12-219: colui, il quale
delle donne, ricominciò a cantare. sannazaro, proem., 49: addiviene,
e lieto, ardito e benigno. sannazaro, 4-78: avendo già il grembo ripieno
) come se corporalmente gli vedesse. sannazaro, 1-53: ergasto solo senza alcuna
voce, con enfasi; recitare. sannazaro, 1-54: or, poi che o
melodia e un ritmo musicale. sannazaro, 3-67: e così passo passo seguitandole
un sentimento ardente, violento. sannazaro, 12 (212): con gran
invilisce quando ha coperto il volto. sannazaro, 5-87: la bella aurora cacciò le
che la vostra canuta gola gl'insegna? sannazaro, 6-99: il capo canuto,
filosofi, consiste circa il difficile. sannazaro, 7-116: canzon, di sera in
una canzona, e gli altri rispondevano. sannazaro, 3-67: e così passo passo
che 'l mio cor tu sproni. sannazaro, 8-129: per mano in giro prenderannosi
e della pelle l'avea tratto. sannazaro, 3-68: con cotali piaceri adunque
-capannòla (capannuòla). sannazaro, 12-214: deh, socio mio,
, ed ha chi el sproni? sannazaro, 4-81: quel che di lui [
rete e capiterete nelle mani mie. sannazaro, 8-120: ogni fiata, che
più bianca da basso che da alto. sannazaro, 5-88: né guari oltre a
vantaggio un capo d'aglio. sannazaro, 11-180: di fuori del vaso correva
e per tutto il reame grande festa. sannazaro, 4-79: forse pensando di meglio
di altri attrezzi agricoli). sannazaro, 12-208: morta è colei che al
vestiti di seta poco gli usava. sannazaro, 6-98: sopra le lunghe chiome
sua zampogna e 'l verso inculto! sannazaro, 3-70: in abito pastorale con
. pastore di capre. sannazaro, 9-143: vedemmo in una picciola acquetta
mettono e cominciano a esser nella gregge. sannazaro, = deriv. da capra,
per le rupi continuamente vanno pascendo. sannazaro, 3-69: in questo venivano quattro
pieno avean tutto quel giardino adorno. sannazaro, 9-142: aperto un sacchetto,
circondano gli organi della riproduzione). sannazaro, 4-81: primeramente io ti dipongo un
mi risponda com'io t'ho detto. sannazaro, 12-220: io non so pensare
si partirono dalla guardia del ponte. sannazaro, 8-118: mai da li cercati luoghi
al sole averso il celeste arco. sannazaro, n-180: di fuori del vaso correva
dèe d'ogni ben albergo ed arca. sannazaro, 6-100: quantunque, opico mio
creduto ad altri che preso tanto carico. sannazaro, 10- 160: quasi al
, come facevano li altri preti. sannazaro, 11-180: una ninfa ignuda con
. cremisino; vermiglio. sannazaro, 229: compiuto ch'ebbe la letizia
2. protuberanza, escrescenza carnosa. sannazaro, 10-158: se più tosto la tua
dita lunghe e tonde come candele. sannazaro, 3-69: de le quali [
/ e le digiune si restorno addrieto. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le
per far vendetta del suo caro amante. sannazaro, 6-97: e per la allontanala
dio ch'el facesse suo marito. sannazaro, 11-182: a l'uno diede il
non dura, se non è secco. sannazaro, 3-69: [de le nimfe
e facendo altre cose assai vituperose. sannazaro, 225: oh favor mio, /
rasa o rasata: pergamena. sannazaro, proem., 49: addiviene,
, e nessuno gli ne dà. sannazaro, 1-54: già per li boschi i
a gran voce comanda ed è obedito. sannazaro, 228: il ciel vi done
e fie'pace de un baso. sannazaro, 8-118: ti fo certo che io
l'abisso d'ogni noglia casso. sannazaro, 11-186: lacrimate voi, fiumi ignudi
, le quali eran grosse come castagne. sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le
brava e sir de an- glante. sannazaro, 7-108: ne la fertile lucania avea
e bere ed in altre delettazioni corporali. sannazaro, 3-75: in questo dì giocondo
e caste, perché vi lasciate pigliare? sannazaro, 3-71: con le proprie mani
sempre disseparato un poco dalle vacche. sannazaro, 10-152: si leggeva...
una santa e perfetta regola incominciarono. sannazaro, 225: già ti vedrò pur io
. -anche di animali. sannazaro, 8-119: nel fruttifero autunno le folte
gente, / e confortava dodon cattivello. sannazaro, 8- 121: tu,
vedeva il fine n'avea a seguitare. sannazaro, 8-121: or che vi dirò
posela all'arco ed alzava la testa. sannazaro, n-180: cavandosi dal lato una
, come la girella nella carrucola. sannazaro, 11-173: mi tornaro a la memoria
sanza altro lume accidentale o naturale. sannazaro, 4-83: pastori, ucel né fiera
e filomela ceda al nostro pianto. sannazaro, 9-144: lui noi volea cedere /
il giorno che la notte cella. sannazaro, 9-140: né celò egli a me
, / e molto celebravan san dionigi. sannazaro, 3-68: solennemente celebrar si dovea
dire che fu crocifisso in gerusalem. sannazaro, 5-90: trovati da dieci vaccari,
uno circulo di uomini virtuosi e dabbene. sannazaro, 7-108: in quella [napoli
a me nel mio celeste ovile. sannazaro, 6-99: figliuol mio, tutte le
non perdati la grazia de'celestiali regni. sannazaro, 10-162: tutta la terra si
d'altri convenevol che da chiostri. sannazaro, 9-136: chi [si diede
carestiosa e poveramente se medesimo notrìa. sannazaro, 8-132: allor le rime,
dai magmi durante le eruzioni vulcaniche. sannazaro, 12-199: tempo ben fu, che
cenere di virgilio marone è seppellita. sannazaro, 4-84: allora io cheggio che
era di cenere di umiltà disprezzata. sannazaro, 6-104: ov'è 'l valore,
-anche rifl.: essere distrutto. sannazaro, 1-54: l'arco ripiglia il fanciullin
venisse e troverebbe l'uscio aperto. sannazaro, 4-82: così detto, fe'cenno
, / ballon, salton tuttavia. sannazaro, 11-176: se la inimica fortuna il
quel benigno sembiante umile e pio. sannazaro, 10-153: solo in questa sola grotta
, trovò una cerbiatta che pasceva. sannazaro, 9-144: ecco una pelle e
1 paesi cerchi da me divisando? sannazaro, 8-118: noi parimente nei boschi
loro in cerchio e sì li divora. sannazaro, 5-90: dieci vaccari..
fusse fatta già è lunghissimo tempo. sannazaro, 3-71: trovammo un sacerdote di
e cernila collo staccio ben fitto. sannazaro, 12-196: dentro [la grotta]
e 'l salcio umido e lento. sannazaro, 3-70: giaceva appiè di un
6. dimin. cerrétto. sannazaro, 5-89: alcuna [pecora] si
occidi a te lascio il pensiero. sannazaro, 8-118: ti fo certo che
in dieci colpi n'uccise ben venti. sannazaro, 5-89: al capo d'un
di popul copre la cerulea fronte. sannazaro, 5-86: era già per lo
orsacchin che già col can combatte. sannazaro, 4-80: se la vittoria del
adunanza, gruppo di persone. sannazaro, iii-144: empierà di sua fama a
la cetera, fu reputato uomo indotto. sannazaro, 6-105: sollacciandosi / movean i
, là dove stavano questi saracini. sannazaro, 4-78: avendo già il grembo
povero di spirito...? sannazaro, 1-55: non truovo tra gli affanni
parlato / chinò la faccia lacrimando forte. sannazaro, 6-99: mi ricorda molte volte
senza sospetto, ché l'eran sicure. sannazaro, 4-80: come che molti vi
nanti al saracin ciascun è tardo. sannazaro, 9-136: chi si diede a mungere
, o creati, come chiamano loro. sannazaro, 12- 220: colui tra'
quello che dio vuole si facci. sannazaro, 7-108: in napoli...
a combattere con la venenosa vipera. sannazaro, 12-199: tempo ben fu, che
per la chiarezza ch'era tornata. sannazaro, 8-123: ne ponemmo ambiduo a sedere
, l'acqua viva chiara e ghiaccia! sannazaro, 3-69: le altre [ninfe
l'opere loro chiare e note. sannazaro, 9-148: a te la mano,
. -anche al figur. sannazaro, 5-95: tal che al chiaro ed
e farci vita breve e fama oscura? sannazaro, 4-84: allora io cheggio che
tal terreno, che non chieggia spesa. sannazaro, 1-54: or, poi che
con esso in sul campo giostrare. sannazaro, 224: io vidi in breve d'
il candido piè movere / ballando. sannazaro, 6-98: le lunghe chiome.
/ chiuder conviensi per lo forte acume. sannazaro, 7-114: se mai quest'occhi
ha cuore com'un ciottol duro. sannazaro, 9-138: soggiunse una lodola,
chiuso, assalitolo, il rubarono. sannazaro, 9-136: venuto il chiaro giorno,
serrami e chiusure serrarono le porte. sannazaro, 9-140: mi disse ancora,
cibo l'uno de l'altro. sannazaro, 10-170: assai meglio nel paese scitico
in tanto che perdé il cibo. sannazaro, 7-1 io: in sì fiera malinconia
nella stagion più dispettosa e calda. sannazaro, 10-163: per gli ombrosi rami
dir male / le cicale che vedete. sannazaro, 9-148: corri, cicala,
la verità ha troppa gran forza? sannazaro, 3-75: in questo dì giocondo
, non dire la fortuna cieca. sannazaro, 8-118: in un punto ogni
... garzon con l'ali. sannazaro, 8-130: se amore è cieco,
questo debbe essere uno degno popone ». sannazaro, 8-130: chi prende il cieco
più dolcemente de adornar si forza. sannazaro, 8-121: al bianco cigno che
insino alla terza parte della notte. sannazaro, 3-75: fio- riscan per le
morbidi e le cime dell'erbe verdi. sannazaro, 5-89: alcuna [pecora]
e feraguto, cima di possanza. sannazaro, 5-94: ahi cruda morte, e
, / la fatica, la speme. sannazaro, 10-170: già mi rimembra,
. la vita, i fianchi. sannazaro, 1-56: poi si sommerse / ivi
de un cipresso alto e fronduto. sannazaro, 1-52: nel mezzo,
circundolla colla siepe a tomo a tomo. sannazaro, 2-62: alcun saggi pastor le
/ di marmoro era tutto circondato. sannazaro, 8-133: d'ogn'in- torno
. 4. avvolto. sannazaro, 10-156: bagnato che ti avrò nove
6. ant. circonfuso. sannazaro, 10-156: la chiara faccia del sole
e tutto in ogni minima parte. sannazaro, 9-138: udette un luscigniuolo, che
presto t'insegnerà comporre le istorie. sannazaro, 11-181: la espettazione de'circonstanti
guardia di più chiavi fu posto. sannazaro, 11-174: la mia nobile e
letter. ant. cestella. sannazaro, 12-215: i tuoi capelli, o
omava di fronde e di fiori. sannazaro, 12-210: e'ti parrà che 'l
. ant. letter. conchiglia. sannazaro, iv-28: quel monile che ora gli
/ più suspiri gittò molto cocenti. sannazaro, 12-210: e mentre star con
voluttà disi- derato da tiberio principe. sannazaro, 8-133: non ti sdegnerai portar
il pavon la sua gemmata coda. sannazaro, 10-162: tutta la terra si
... accese di fuoco amoroso. sannazaro, 108: in napoli..
per tale cogitazione si dipinga nello spirito. sannazaro, n-174: ergasto...
il viso tuo li farei piovere. sannazaro, 12-216: offeso da notturni furti
/ giennaro è 'l mio cognomo. sannazaro, 7-113: io non mi sento
sento già mai da alcun di voi nominare sannazaro, quantunque cognome a'miei predecessori onorevole
dove tutti a piè d'andare intendevano. sannazaro, 10-161: andiamo colà, pastori
al dolore altrui; compiangere. sannazaro, 12-206: dunque, amici pastor,
con grand'arte in lucente oro. sannazaro, 214: poggiamo or su, vèr
,... chiamato accademia. sannazaro, 221: fo collocato un tempio bellissimo
potenza di signoreggiare le nimichevoli forze. sannazaro, 5-94: quale la vite a l'
piagner faria che morte ha spenti. sannazaro, 8-120: rara era quella volta,
a fortuna alcun schermo non vale. sannazaro, 8-127: dal destro lato mi
una ampia e ricca logia se posava. sannazaro, 221: fo collocato un
coprirsi, come a primavera suole. sannazaro, 4-78: abandonando le mani e 'l
è colpa loro se le menti sannazaro, 3-72: di paglia accesi grandissimi fochi
/ di ciò che indi nasce. sannazaro, 10-168: s'un commette il
te- merrò, seben me culpe. sannazaro, 8-127: cominciai con più saldo
lo ingegno / alle meccaniche arti. sannazaro, proem., 50: certo egli
, 2-3-186: entrò ne'coltivati orti. sannazaro, proem., 49: sogliono
né meno, come la terra malvagia. sannazaro, 10-154: abandonate le capre [
satisfare a giudicii et expectazioni vostre. sannazaro, proem., 49: le silvestre
, di vita ornata, culto filosofo. sannazaro, 12-216: ecco che qui si
adesso, il giongo un'altra volta. sannazaro, 4-84: allora io cheggio che
più serve, maggior merito prende. sannazaro, 6-99: il capo canuto, e
martiri affritti, le vergini combuste. sannazaro, iv-185: le sue mura combuste /
crudeltà avea gran parte di iustizia. sannazaro, 4-80: come che molti vi
la bella iris di mille colori. sannazaro, 7-109: sotto infelice prodigio di
e inverso montalban la via pigliorno. sannazaro, 3-67: e così passo passo
/ de'benefici del tempo passato. sannazaro, 10-162: a queste bellezze se
al padre per l'offesa fatta. sannazaro, 3-72: ciascun per purgarsi lavatosi con
, per a quello modo cacciarlo. sannazaro, 10-168: s'un commette il
dalla quale sé sente essere amato. sannazaro, 8-118: in un punto ogni
sospiri, et or gli altrui commove. sannazaro, 11-173: se le lunghe rime
fatte non poteano sanza spartirsi valicare. sannazaro, 5-88: andavano pensosi invaginando,
e che di compagnia sempre viviamo. sannazaro, 3-69: per poter mo divo
compassionevole novella il suo dover fornito. sannazaro, 2-58: stava ciascun di noi
2. agg. ant. sannazaro, 10-153: indi [la zampogna]
lasciarvi a così disutil gente guidare. sannazaro, 5-103: or vedi, opico
scritture, e tutta la gloria! sannazaro, 12-216: ecco che qui si
hanno compitamente quello che essi desiderano. sannazaro, 10-154: appresso al quale [virgilio
sarebbe al tuo furor dolor compito. sannazaro, 11-185: tu, acciò che questa
parti proporzionali operate nel medesimo tempo. sannazaro, 12-219: colui... ti
stabile per sostentare quelli che nasceranno. sannazaro, 6-106: et io per quel che
a quel giardino io voglio intrare. sannazaro, 4-77: io, che non
/ quanto mortai aspetto mai ne vide. sannazaro, 12 (196): venimmo
servitù. -per simil. sannazaro, 8-130: quante fiate del tuo error
fa che tu pianga e compungiti. sannazaro, 10-164: amor che mai dal
di tutto il corpo della famiglia. sannazaro, 6-103: non si potea l'
nello amato come in chi ama. sannazaro, 5-89: per commune opinione de'
che chi perde non ne mangi. sannazaro, 12-218: le fiere similmente abandonano
quale oggi è passata di questa vita. sannazaro, 1-55: qual'è colei ch'
fuoco è tirata similmente l'aria. sannazaro, 12-197: o mirabile artificio del grande
venuti; / quanti divini aiuti! sannazaro, 5-87: dopo molto giocare,
/ né li concedon ponto a vicinare. sannazaro, 10-151: con peccati andare in
che a'sassi accostandosi si nutricano. sannazaro, 4-81: quel monile, che
perdeva l'uno aveva meno l'altro. sannazaro, 10-160: quasi al piano
prima a questo peccato pervenire potesse. sannazaro, 10-155: concio siacosa
in modo opportuno. sannazaro. 221: fo collocato un tempio bellissimo
mia condizione, io ve lo dirò. sannazaro, 7-108: ne la fertile lucania
/ dove fórno a un castello impregionati. sannazaro, 6-103: come fassi a quei
e feraguto, cima di possanza. sannazaro, 12-202: così tra pensieri, dolore
; ma per male conducersi fue sconfitto. sannazaro, 12-219: quando in arcadia venne
dentro nel spirto tutto se confonde. sannazaro, 6-101: così 'l veggia cader
che il tempo sia da innamorarsi? sannazaro, 12-217: piagni, infelice e
/ tacito porterò la dura sorte. sannazaro, 8-117: contòrtati e prendi speranza
con scompiglio, tumultuosamente. sannazaro, 8-119: confusamente con le mal piegate
mai non se vidde tal confusione. sannazaro, 9-137: soleva...
verrebbe a tedio e a confusione. sannazaro, 12-202: così tra pensieri,
, e caramente raccomandò loro biancofiore. sannazaro, 12-193: l'un dopo l'altro
ha la consistenza di stalattite. sannazaro, 12-196: venimmo finalmente in la grotta
e congiugne i costadi della volta. sannazaro, 10-153: e così solo in questa
/ congionse amore in dolce compagnia. sannazaro, 8-130: o felici color che
ivi si genera il moto riflesso. sannazaro, 11- 173: mi parea
, e profferendosi come ad amici. sannazaro, 11-183: ciascuno di maraviglia rimase
la sua legge, e dottrina. sannazaro, 227: quando giammai le stelle /
. congiungimento sessuale, amplesso erotico. sannazaro, 10-171: un'orsa, un tigre
cognobbe, subito se li gettò adosso. sannazaro, 3-75: in questo dì giocondo
/ ove stava aridano il disperato. sannazaro, 9-144: con uranio a te non
tu, putta, al to marito. sannazaro, 10-156: chia- marò ad alta
-per simil. e al figur. sannazaro, 10-156: chiamarò ad alta voce.
l'avversità di tutti gli altri giusti. sannazaro, 9-138: la maggior parte de
d'altro uomo che di buovo. sannazaro, 12-214: non consentire,
tue labbra conservi in parlari prudenti. sannazaro, 12-220: se forse per sorte
comune utili tade. nuovo materiale. sannazaro, 8-126: uscite da'vostri alberi,
l'arra dell'inferno in questa vita. sannazaro, 1-55: perisca il mondo,
). agire, comportarsi. sannazaro, 8-130: se amore è cieco,
consiglio, e di spronare il core. sannazaro, 8-127: dai quali io,
contenuto; stare, trovarsi. sannazaro, 228: venite ornai, venite alme
amore che te porto significa trice. sannazaro, 12-218: le misere api dentro
facendo altre cose assai vituperose. sannazaro, 12-219: in altri tempi
/ e ciascun fugga il femminil consorzio. sannazaro, 7-112: oltra a queste cose
che sol nel lamentar mi fo contento. sannazaro, 7-1 io: in sì fiera
certi buoni uomini e di grande credito. sannazaro, 11-182: le vostre forze non
pianto tutto si consumi e strugga. sannazaro, 9-142: il quale, oltra
guerra contro a'suoi comandamenti. sannazaro, 9-149: mal fa chi
cioè tutta la parte da levante. sannazaro, n-174: a questa cogitazione ancora
corrotta di false consequenzie e errori. sannazaro, 4-82: è questo mio vaso di
, per la fede mia ». sannazaro, 8-132: o terra, tu che
degli altri più freschi di voi ». sannazaro, 12-220: colui tra'mortali si
d'un color non è contento. sannazaro, 4-81: quel che di lui [
ne l'odir de lei, contento. sannazaro, 228: io son quella letizia
/ prese la guarda e rimase contento. sannazaro, 11-176: questo [premio]
per incenderci a contenzione d'onore. sannazaro, 10-154: titiro...,
creare che '1 tempo col suo consumare. sannazaro, 4-83: né spelunca o caverna
mare è grosso e vien sempre maggiore. sannazaro, 8-131: sovra un grand'olmo
urtare (contro qualche cosa). sannazaro, 10-156: e quivi dentro in quella
contristati gli occhi e 'l petto. sannazaro, 12-218: fagli prima intendere [o
gran sbaraglio / contra a ranaldo. sannazaro, 9-149: mal fa chi contra
tu vieni in qua contra divieto? sannazaro, 6-100: quantunque il più infimo
, senza alcun dubbio, certamente. sannazaro, 11-184: assai per te ha oggi
. intorbidare, insudiciare, agitare. sannazaro, 12-218: i greggi e gli armenti
a quel tempo che convenevole sarà. sannazaro, 11-176: questo [premio]
abbia la balia di potergli prosciogliere. sannazaro, n-174: che dirò io de'
passare dalle regioni fredde nelle più calde. sannazaro, 1-52: in questo così fatto
/ uom beato chiamar non si convene. sannazaro, 1-52: nel mezzo, presso
); convivenza umana, società. sannazaro, 8-119: in sul fare del giorno
occidi, ben sei più che rio. sannazaro, 223: io [la fede]
concludersi. - anche al figur. sannazaro, 8-122: di tempo in tempo più
tacque del nilo convertite in sangue. sannazaro, 224: io vidi guasti / gli
parochia de sancto martino a confessarlo. sannazaro, 1-53: essendo una fiata fra
estens.: anche di animali. sannazaro, 8-120: ogni fiata, che tra
cospetto gl'infernali ministri, disse. sannazaro, 11-189: tu, ben nato
, far accadere, far venire. sannazaro, 9-137: soleva... imporre
confortare, consolare, esortare. sannazaro, iv-318: anzi mandava a coortare me
a cui splende luce viva e pura. sannazaro, 10 162: tutta
dea, la personificazione dell'abbondanza. sannazaro, 6-103: non si potea l'un
credi tu che giudicassi dell'amicizia? sannazaro, 10-166: ringrazi e dunque il ciel
gli altri membri trasparenti e nitidi. sannazaro, 10-160: per la qual cosa
che molta gente sopra vi guidava. sannazaro, 10-220: ma questi, io dubito
si copioso cumulo si trovò giamai. sannazaro, 3-72: di ogni tempo ri
. fertile, ubertoso, fecondo. sannazaro 1-51: con più aperti rami la robusta
appiccando con le man m'andavo. sannazaro. 9-149: taci, coppia gentil,
vestirsi di rose e di viole. sannazaro, 1-56: e mi dispiacque, che
che 'l copria davanti tutto intiero. sannazaro, 12-219: in altri tempi sono
fronzuto corbezzolo, e l'alto faggio. sannazaro, 3-68: ciascuno parimente levatosi cominciò
e quella in seno si metteva. sannazaro, 12-212: talor d'un'alta
fede? e 'l santo gli raccontò. sannazaro, 9-145: corbo malvagio, ursacchio
ti meriterò di tal derrate ». sannazaro, 6-99: mi ricorda molte volte
fragil corilo e il bicolore / mirto. sannazaro, 12-204: -quel biondo crine,
che a casa ne la portasse. sannazaro, 227: da poi venne la
cornice / canti 'l mio fato? sannazaro, 8-120: ricordami avere ancora
sia nato pel ventre de l'uomo. sannazaro, 6-98: ne la destra mano
non ha altro scampo che la fuga. sannazaro, 2-63: 'l gregge numerai di
o maglia non vi vai niente. sannazaro, 3-69: in questo venivano quattro
scaturivano dalla porta d'avorio). sannazaro, 11-185: solamente nel saettare fui superato
nave surta in porto! *. sannazaro, 223: né sotto il freddo como
tutto il mondo sia finito. sannazaro, 5-88: un de'pastori
mostrò per tutto il mondo febea. sannazaro, 10-155: conciosiacosa che ora per
a questo coro di tali virtù? sannazaro, 5-94: quale la vite a l'
omaggio alla memoria dei defunti. sannazaro, 3-68: ciascuno parimente levatosi cominciò
fargli onor e dargli la corona. sannazaro, 10-162: quivi gigli, quivi
anglese, un lombardo ed un bertone. sannazaro, 3-71: entrati nel tempio,
d'essere corretto da cotali reggitori. sannazaro, 5-94: tra pure fontane o sacri
/ nuovo stupor gli venne nella mente. sannazaro, 2-65: pastor, che per
come di correre e di saltare. sannazaro, 11-176: propose i premii a
ardenti spiritelli, e 'l foco cresce. sannazaro, 9-139: in un paese molto
avea gustata, dispregiava e ricusava. sannazaro, 7-in: mirando i fronzuti olmi circondati
vi correa appiè, coglievano pedaggio. sannazaro, 11-180: di fuori del vaso correva
il scoglio a guisa di corona. sannazaro, 3-76: li vivi fonti /
, trascurarla. - anche assol. sannazaro, 221: il ciel ti caccia,
perch'e'corrusca sì come tu ridi. sannazaro, 12-207: vegna vesevo, e
di faville. -figur. sannazaro, iv-215: questo è l'onor che
, guerra, pace, caristia. sannazaro, 9-137: soleva... imporre
a'fiumi il suo corso tenere. sannazaro, n-186: lacrimate voi, fiumi ignudi
radici delli ginepri erano loro cibo. sannazaro, proem., 49: addiviene,
poeticamente cortice del nilo). sannazaro, 12-212: deh se ti cal di
senso mio non par cosa mortale? sannazaro, 7-109: in quegli estremi anni
gente, che è una meraviglia. sannazaro, 11-179: cominciò a servirsi de
pensieri intorno, / contemplava quel loco. sannazaro, 3-67: e così passo passo
non da poco fa in qua. sannazaro, 6-101: così gli dii mi lascino
con ambo man frusberta alzava sùe. sannazaro, 10-153: sospirando egli sovente per
irrimediabile era la perdita della città. sannazaro, 1-52: in questo cori fatto
il territorio presso la costa. sannazaro, n-173: mi tomaro a la memoria
/ aver questo animai seco menato. sannazaro, 11-189: tu, ben nato
co la mia fiamma non impari. sannazaro, 2-65: pastor, che per
, on fùr ne l'altra etatel sannazaro, 6-100: nel mondo oggi gli
il più savio uomo del mondo. sannazaro, 10-164: e s'io passai per
o pluton: qui cova inganno. sannazaro, 6-100: quantunque, opico mio
vecchiezza l'animo mi manca *. sannazaro, 8-127: sincero mio, se a'
cotale giovane non potere essere nascosa. sannazaro, 7-1 io: ma lei..
crepacuore, dispetto, rodimento. sannazaro, iv-302: e mo quatro tignose pecorelle
diceva nel cospetto degl'immortali iddii. sannazaro, 3-71: con le proprie mani uccise
luna crescente, ed in numero caffo. sannazaro, 9-138: la maggior parte de
di loro, giù se ne scese. sannazaro, iv-58: venendo, come udito
come volesse il mondo aver somerso. sannazaro, 222: va, ti consuma in
, fornito di cresta. sannazaro, 5-87: la bella aurora cacciò le
fiume al tempio acqua col cribro. sannazaro, 12-196: dentro [la grotta]
sanz'altro liscio, né scorticamenti. sannazaro, 8-123: ne ponemmo ambidue a
cristiana nessuna guerra in nessuna parte. sannazaro, 221: o mia meschita / bianca
sono botati al servigio della croce. sannazaro, 223: quel che mai /
perché avea perdonato al suo nimico. sannazaro, 221: nella sommità del tempio fo
morte, cioè alla santa religione. sannazaro, 12-212: talor d'un'alta rupe
estremità inferiore; nacchere. sannazaro, 8-134: vedi le valli e i
ch'egli volesse però tristano crucciare. sannazaro, 10-172: ma l'empie stelle
ambi co 'l petto de'corsieri urtaro. sannazaro, 12- 207: dimi,
non vuol per certo il nostro iddio. sannazaro, 9-146: un bel colombo in
/ e l'assalto crudele e dispietato. sannazaro, 12-217: piagni, infelice e
la potenzia dello annel sì cruda. sannazaro, 5-94: ahi cruda morte, e
quella dea che 'l terzo ciel dipinge. sannazaro, 7-115: vision crude et
agg. insanguinato, sanguinoso. sannazaro, 10-170: bacco con la sua squadra
il sinistro cubito sopra quelle. sannazaro, 4-79: retiratesi le schiette maniche insino
l'abito stesso con cappuccio. sannazaro, 11-182: chi per difendersi da le
andreuccio di pietro, cozzone di cavalli. sannazaro, 3-71: o riverenda dea,
prima argine sopra il suo fondo. sannazaro, 12-214: solea spesso per qui venir
peggior maniera grande cumulo di danari. sannazaro, 12-205: qui sempre ti farò
. tumulo, tomba, sepolcro. sannazaro, 8-132: voi userete in me il
sm. ant. coniglio. sannazaro, 12-207: dimi, nisida mia -così
, partito, m'ardon le faville. sannazaro, 9-139: mi disse ancora,
'1 cuoio con essa gli sdruca. sannazaro, 6-98: vidi... venire
coraggio, l'ardimento di farlo. sannazaro, 2-58: non fu alcuno della pastorale
destro, concordante, e splendido. sannazaro, 9-138: fra gli altri udette
sulle porte della città di faenza. sannazaro, ii1-68: poi [ciascuno] con
agiugne dappiè col suo penna- tuzzo. sannazaro, 5-88: un fiume chiamato erimanto.
briglie. -per simil. sannazaro, 5-87: novelli piaceri a prendere rincominciammo
per tutore de le diete pupille. sannazaro, iv-219: tanto si sa là
gionse alla rocca dentro dalle porte. sannazaro, 2-58: il sole era per dechinarsi
un colore a un altro). sannazaro, iv-78: e1 viso alquanto più lunghetto
accostò a la bocca e baciollo. sannazaro, viii-132: allor vi degnarete i passi
, quel miser, pur un poco. sannazaro, 10-167: viven di preda qui
.: stupirsi, meravigliarsi. sannazaro, iv-124: e'ti parrà che 'l
. e dial. lessato. sannazaro, iv-301: li piedi delessati con lo
e nel parlar dolce e iocondo. sannazaro, 9-142: aperto un sacchetto,
la loro vana e disordinata letizia. sannazaro, 7-111: ora mi posso giustamente
con voi, che il tutto vede. sannazaro, iv-355: et alora se le
di costoro è denigrata e infame. sannazaro, 217: piagni, misera vedova
di discendenti di schiatta di re. sannazaro, 12-202: vidi e riconobbi il
, ricordato con nostalgia. sannazaro, 12-196: tra li molti ricami tenevano
pagare l'importo di una scommessa. sannazaro, 4-80: volendo logisto non senza pregio
quella essere depravata e divenuta malvagia. sannazaro, 6-103: or vedi, opico
per questo deputarono il dì che volevano. sannazaro, 4-66: e 'l tempo sol
/ che'tuoi giardin non ritomin diserti. sannazaro, xii-194: mi pareva,
dare cotali limosine al pòvaro bisognoso. sannazaro, 9-142: non cerchiamo noi..
deliberato, menzionato in precedenza. sannazaro, 12-202: tutto lasso e rotto e
tien alto lor disio e noi nasconde. sannazaro, 7-112: ed io per tanto
animo e per desterità d'ingegno. sannazaro, iv-356: supplico non di meno
o a piante per l'autunno. sannazaro, 10-157: disvellendoli da mezzo le
estende in detrarre il mio onore. sannazaro, iv-311: essendomi ingegnato io sempre
non deviare per pervenire a quello. sannazaro, 12-219: niuno aratore trovarsi mai
sendo tu cittadin di quella patria. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la
d'essere dannato di morte eternale. sannazaro, 8-127: cominciai con più saldo
faccia, ma di drieto al dosso. sannazaro, 6-101: tal ride del mio
, non già defetto d'arte. sannazaro, 3-71: diffidandosi di fare venere
crescere di numero, di quantità. sannazaro, 12-198: quel gran vacuo:.
autorità d'un ariosto e d'un sannazaro ci possono più far digerire de'versi
dalle fazioni. -rifl. sannazaro, 6-104: non si vedean queste rabbiose
una lite, una ribellione). sannazaro, 242: sono stato avvisato della opera
oltraggiosi, parole di beffa. sannazaro, 224: chi potrìa dir lo strazio
da tal pensier l'alma dilunga. sannazaro, 3-72: tu, dea pietosissima,
. che non ricorda, dimentico. sannazaro, 1-53: ergasto solo senza alcuna cosa
involgaci insieme co'peccati di costoro. sannazaro, 12-202: non mi parve disdicevole
meco in mie caverne e grotti. sannazaro, 7-112: i quali [alberi]
lui questi tre di che diceva stare. sannazaro, 7-1 io: io né di
lume del sole al corpo nostro. sannazaro, 3-70: in quel medesimo spazio
dimostrar con l'altre cose belle. sannazaro, 1-57: quest'alberi di lei
, eziandio secondo l'origine materna. sannazaro, 11-190: se 'l suo stato
gli fu detto, che messer jacopo sannazaro e antonio lelio erano venuti per visitarlo
, tondo, grande, piccolo? sannazaro, 12-207: dimi, nisida mia,
per alquanto tempo diritte lasciate stare. sannazaro, 1-51: senza nodo veruno si vede
, per ioanni di candia corriere. sannazaro, 11-182: ponendo una viva selce
di cordiale accoglienza. -rifl. sannazaro, 4-188: così fortuna, un tempo
del suo salto, me urtò gravemente. sannazaro, 8-119: li quali [uccelli
2. disordinato, scombinato. sannazaro, iv-337: a le lettere di v
da la tua grazia non mi discazia. sannazaro, 12-213: il cielo, o
. rifl. figur. morire. sannazaro, iv-124: o cloto, o lachesi
in ciò sol dispendevano il giorno. sannazaro, 8-129: le naiadi, napee et
renderlo più tenue; far sbiadire. sannazaro, 4-167: ma quel che 'l mio
mancare di relazione, essere estraneo. sannazaro, iv-391: le quali [infirmitati]
e ora colà, sanza alcuno ordine. sannazaro, 9-140: il vecchio opico,
sicché l'omore discorra da lei. sannazaro, n-173: mi parea fermamente..
anche di animali e di cose. sannazaro, 1-52: né sono le dette piante
odo riferi unguenti medicato. sannazaro, 3-70: ma quel,
del tetto; scoperchiarsi. sannazaro, 12-214: deh, socio mio,
. -anche: cosa disdicevole. sannazaro, iv-225: gran desdetto / certo fu
era alli più onesti non disdicevole. sannazaro, 12-202: non mi parve disdicevole
qual possa in be'costumi andare. sannazaro, 4-214: -mira, -rispose, e
, convenuto (una meta). sannazaro, 5-87: qualunque per velocità primo la
che 'l mondo si dovesse disfare. sannazaro, 10-169: non ha lira /
schifino i venti, diventano vaporosi. sannazaro, 1-54: già per li boschi i
; a poco a poco disfassi. sannazaro, 2-64: per pianto la mia
: in disgrazia. sannazaro, iv-269: apri l'orecchia: /
suo dolor quand'altri il punge. sannazaro, 10-164: amor che mai dal
rendere più bello, rasserenare. sannazaro, 7-115: madonna, sua mercé,
/ di noiosi pensier disgombra allora. sannazaro, iv-229: or che a te el
. strappare il fegato. sannazaro, iv-128: non consentire, o ciel
tr. ant. sparecchiare. sannazaro, 4-286: finito che fo il mangiare
savio sempre dispende utilmente il tempo. sannazaro, 246: avemo litigato un anno
carlo di valois la sua nipote. sannazaro, iv-336: tutto questo regno ne sta
aduna. -diffondere, divulgare. sannazaro, 12-213: summonzio, io per li
baroni [vennero] a lor dispense. sannazaro, iv-257: io farò un bel
sono già di- sposite da mietersi. sannazaro, 10-155: dico l'opra e 'l
avea fatto contro alla fede di cristo. sannazaro, 224: chi potrìa dir lo
corpo dissipare e sanza nessuna misericordia. sannazaro, 225: le radice / della pianta
. -sciogliere il matrimonio. sannazaro, 4-334: così poria ancora dissolvere il
-intr. con la particella pronom. sannazaro, 4-108: se per pioggia mai non
illuminarsi. -anche al figur. sannazaro, 4-125: ovunque miro, par che
, disteso sopra il suo letto. sannazaro, 2-61: io veggio un uom,
, e lungo circa sei miglia. sannazaro, 11-180: il fanciullo ne l'
. -sciogliersi in pianto. sannazaro, 4-14: per pianto la mia carne
carne per distrarsi da quelle fantasie. sannazaro, 7-no: io né di amarla mi
ogni anno ivi ristituirei migliori piante. sannazaro, 10-157: prenderò un vaso di generoso
e non la sua l'offendesse. sannazaro, 12-217: piagni, infelice e
di mala condizione e disonesta vita. sannazaro, 4-208: ma tu, del cielo
a essere, a la beatitudine. sannazaro, iv-190: tra le infide sorelle al
le porte dei palazzi divelte ed abattute. sannazaro, 10- 156: raccenderò la
alcuno di videre, né diverticulo. sannazaro, 12-207: non ti veggi'or
attrae 11 nudrimento per li pori. sannazaro, 12-201: prendendomi per mano [
si divideva l'isola da lo scoglio. sannazaro, 12-206: le rose non han
-in modo portentoso, miracolosamente. sannazaro, 10-155: una grotta oscurissima e grande
il divoratore fuoco della laida invidia. sannazaro, 6-99: tutte le terrene cose
di dolore, di strazio. sannazaro, 11-187: se tu, riva,
, aguglia, gufo e coccoveggia. sannazaro, 11-175: i silvestri animali, deposta
e donne era usata sovente d'andare. sannazaro, 227: oh duchi, o
col cianciar donnesco / lacci tendea. sannazaro, iv-26: pensando di meglio nascondere
fatto donno / sovra miei spirti. sannazaro, iv-180: altro che lacrimar gli
maestro, e io dopo le spalle. sannazaro, 5-93: una suave cornamusa.
si mise una bella e leggiadra coronetta. sannazaro, 1-64: sparge al vento le
antonomasia: il mare. sannazaro, 12-207: dimi, nisida mia -così
mala dotta mano semplicetto s'andava. sannazaro, proem., 49:
debbia per me ad intero effetto mandare. sannazaro, 9-142: oltra al dovuto ordine
insieme, tutti in una volta. sannazaro, 8-119: nel fruttifero autunno le folte
ch'elle hanno di caperà il piede. sannazaro, 8-126: o driadi, formosissime
amico si manifesta alla dubbiosa cosa. sannazaro, 5-91: o nobile padre e
, doloroso (un parto). sannazaro, 242: dubitando che la madre non
tutti, si cacciano le serpi. sannazaro, 4-89: sì del fango ognun
2. crescere in altezza. sannazaro, 10-171: tagliate tosto le radice all'
stanti selve e tremare gli eccelsi monti. sannazaro, 1-52: in un de'lati
e fa disparere ogni suo fallo. sannazaro, 1-51: son forse dodeci o
tempietto, cappelleria, tabernacolo. sannazaro, iv-127: poggiamo, orsù, vèr
. -anche al figur. sannazaro, iv-91: per povertà d'ogni altro
. malocchio; fasci- nazione. sannazaro, iv-72: appresso seguitò averli ancora veduta
figur.: spossato, esausto. sannazaro, iv-378: li ucelli morti non cantano
quali non poco dubbio gli porsero. sannazaro, 10-151: si vedeva di legno la
-intr. con la particella pronom. sannazaro, 12-201: quella picciola acqua in due
, a maestro giovanni del virgilio. sannazaro, iv-3: potrò ben io fra
tanto fa bramar sue fronde. sannazaro, 10-170: già mi rimembra, che
bot. dial. leccio. sannazaro, 4-80: quivi a piè di una
coperta di bianco elefante, ecc. sannazaro, 11-189: ben può quel nitido uscio
quanto risplenda quello di m. jacopo sannazaro qui a ciascuno è manifesto; e
voltarsi per montare sopra le mura. sannazaro, 10-151: sovra la testa avea
parole e sospiri anco ne elice? sannazaro, 4-124: mentre star con lei
bacco, il qual due tigri guidono. sannazaro, 10-171: tagliate tosto la radice
e onde emergono il bembo e il sannazaro, il machiavello e l'ariosto.
docti non dubitarono equiperare ad aristotele. sannazaro, xii-204: -filli, nel tuo
; è velenosa e medicinale. sannazaro, 3-71: uccise una bianca agna,
qual di etate amor me imfrene. sannazaro, 1-55: come vuoi che 'l prostrato
randagio; ramingo; nomade. sannazaro, 9-145: montan, costui che meco
-che commette il male, malfattore. sannazaro, 9-144: forse fu allor ch'io
al male, cattivo, maligno. sannazaro, 1-55: qual'è colei ch'ha
va errando; ramingo, vagando. sannazaro, 8-129: qualunque uom ti vedesse andar
e letter. fantasma, spettro. sannazaro, 7-115: se mai quest'occhi.
, e nel suo profondo tempestosamente bolle. sannazaro, 12-198: ti farei vedere il
o fisico; palesare, svelare. sannazaro, xii-205: or non si mosse da'
soppesare; determinare le dimensioni. sannazaro, iv-100: cominciò elenco ad alzare di
gene del suo colore exangue divenute. sannazaro, 8-128: ove sì sol,
volontà, forza; venir meno. sannazaro, 6-105: oimè, ch'a nominarlo
tutto rider faccia ora il paradiso. sannazaro, 8-132: par ch'ai vento
; diventare irritabile, nervoso. sannazaro, 12-204: quest'è sol la cagione
quella favilla puoi fare grandissimo fuoco. sannazaro, 2-65: pastor, che séte intorno
biati d'intelletto> parte smarriti di animo. sannazaro, n-190: queste nebbie ed ombre /
vigilie, escubie, sollecite cure. sannazaro, 8-121: or che vi dirò
processione di tutta la corte celestiale. sannazaro, 8-125: dopo molto sospirare,
non poterono da niuno altro essere offesi. sannazaro, 3-68: li vagabundi fanciulli,
esercitati. -affaticato, stanco. sannazaro, 5-87: essendo gran pezza de la
filare e far altri esercizii muliebri. sannazaro, 3-68: né fu alcuno degli
si sciampia ed esilara il viso. sannazaro, 12-208: or vo'che 'l senta
debole, fiacco, poco resistente. sannazaro, 12-215: basse son queste rime,
giorno exiziale del mio unico filiolo. sannazaro, 4-211: piangete il grande esizial
ancora apparecchiata peste, sapere conviene. sannazaro, 8-132: voi, pastor, piangete
. canteo, 132: e tu [sannazaro] buommattei, ii-n-5-245: tanto più è
filomena, dalla sua novella espedita. sannazaro, 3-67: già si tacevano i
come dalle donzelle far si suole. sannazaro, 216: a me conviene, prima
poco a poco in piombo si converta. sannazaro, 226: questa bella vittoria in
. ripromettersi, sperare; prevedere. sannazaro, 251: volea la sua signoria reverendissima
sacerdote constituito nel luogo della contenzione. sannazaro, 11-181: la espettazióne de'circonstanti era
questo peccato, e sì gli disse. sannazaro, 3-72: indi di paglia accesi
esco di senno d'allegrezza tanta. sannazaro, viii-122: essendo io e lei
infetto); spurgato. sannazaro, iv-3: sogliono il più delle volte
. latin. scusa, giustificazione. sannazaro, iv-312: molto magni. co e
sua moglie e con tutti li figliuoli. sannazaro, 4-48: la quale [regina
uomin d'estima e di gran maraviglia. sannazaro, 11-177: si ferono avanti ofelia
giovene e timore divino, subito extinse. sannazaro, iv-39: né verrà tempo mai
che mi tragga fuor d'esto tormento. sannazaro, iv-31: li ignudi pesci andran
aveano cura di molte cose estraordinarie. sannazaro, iv-346: ebbi la lettera estraordinaria
estremitadi, cioè piedi e mani. sannazaro, 7-113: per le raffreddate estremità
n'aggiunse e ne congiunse amore. sannazaro, 10-157: riceverò in una patera
ossa mie e nel cuore mio. sannazaro, 12-199: sotto la famosa enaria
onor fur gli animi sì accesi. sannazaro, 6-99: tutte le terrene cose
da una realtà odiosa, ecc. sannazaro, 8-129: lasso, che 'n ciò
dottrina indiscutibile; verità sacrosanta. sannazaro, iv-321: pensato e detto è stato
evita- trice d'ogni loro bene. sannazaro, 4-77: constretto di nominare il
. il corso della vita umana. sannazaro, 12-208: or vo'che '1 senta
, ma secondo la tua facultà. sannazaro, iv-323: s'io mi trovasse
/ qual papagallo o pellegrin falcone? sannazaro, 3-67: avveniva che, mentre noi
tagliata avete con la falce dura. sannazaro, 3-71: se [la turba]
rovina scoscese più di quattro miglia. sannazaro, 10-150: noi, lasciando l'
smarrirsi. -anche al figur. sannazaro, iv-209: questo ne aperse il vero
che purgheranno il lor commesso fallo. sannazaro, 11-179: cercando di emendare quel
non posso e son vivace in doglia. sannazaro, 3-71: se [la turba
, con fanatica iattanza di corpo vaticinavano. sannazaro, 9-145: corbo malvagio, ursacchio
è fatta per iguale parte ». sannazaro, 7-109: colei, senza punto di
madre sua se infermò con tristizia. sannazaro, 11-180: il fanciullo ne l'
irritare, rendere di cattivo umore. sannazaro, 8-134: caccia i pensier che t'
; quivi le passere faranno il nido. sannazaro, 8-131: sovra un grand'olmo
influsso malefico, malia. sannazaro, 2-62: ai loro agnelli già non
; raccogliere in breve spazio. sannazaro, 231: prenderai benignamente queste mie
un suono, un rumore). sannazaro, 2-58: i fastidiosi grilli incominciavano a
fatica, muterà proponimento in meglio. sannazaro, 5-89: né guari oltra a duo
, / ch'avea persa la baldanza. sannazaro, iv- 12: io veggio
consiglio nelle selve nell'alta albunea. sannazaro, 10-165: questo non intes'io;
/ o troppo sventurato el nostro amore! sannazaro, 10-166: provveda il ciel,
non pauroso infino agli ultimi fati. sannazaro, 5-95: tanto dolse a ciascun
fiondi, e stipa e'fai. sannazaro, 218: le misere api dentro
in questo clima d'italia? il sannazaro fece egloghe, il tasso una pastorale,
bot. ant. felce. sannazaro, 6-102: erbe e pietre mostrose e
ch'io servai dentro a un piatello. sannazaro, bevanda fella, / schiocchi a non
fia fermamente senza utile il nostro andare. sannazaro, ii-173: mentre quelli versi durarono
sia sollicito cercatore e fervido seguitatore. sannazaro, 7-in: ora mi posso giustamente
vide là su venire un lume. sannazaro, 2-58: il sole era per
matrimoniali voi siete giocoso e festivo. sannazaro, 5-92: ecco che il pastorale
largo giro or prende 11 sole. sannazaro, iv-162: quando vostri begli occhi un
me nel suo paese / è ritornata. sannazaro, 2-65: tirrena mia, il
fa invidia al ciel onde è discesa. sannazaro, 4-78: duo occhi vaghi e
è sinonimo di bottiglia). sannazaro, 9-142: aperto un sacchetto, che
fiatarli in bocca / si può fare. sannazaro, 2-62: ai loro agnelli già
tra l'erba in ciascun prato. sannazaro, 10-160: la vedrai a te venire
tuo giudizio è molto fido. sannazaro, 11-187: lasso, chi può sperar
tanta che tardi tutta si dispoglia. sannazaro, 10-171: già mi rimembra, che
simil. con riferimento a dio. sannazaro, iv-382: dio lo facemo figulo,
sottesso è delle ninfe un coro. sannazaro, 10-163: la mesta filomena da
un artista, ecc.). sannazaro, 12-214: -più tosto, se vorrai
prego che 'l pianto mio finisca morte. sannazaro, ii-187: venite tutti meco a
edificarono te, riempierono le tue bellezze. sannazaro, 12-199: sotto il gran vesevo
alcuna lesura il cannone è fioco. sannazaro, 3-67: volta avveniva che,
arma può scagliare i suoi proiettili. sannazaro, 10-150: senza essere oltra a duo
rive e i colli di fioretti adorna. sannazaro, 1-54: primavera e soi dì
caderà al vento, suo motore. sannazaro, iv-116: la quale senza alcun dubbio
-il contenuto di tale cestino. sannazaro, 4-82: già mai le mie labra
vimini, gerla, canestro. sannazaro, n-176: al secondo è apparecchiata una
'l suon di nostra fìstula non cura. sannazaro, 12-215: non senti or tu
le donne pescan per lor arte. sannazaro, 1-55: menando un giorno gli agni
. ant. regione, paese. sannazaro, 10-164: amor che mai dal cor
danzano intorno al fonte alle colonne. sannazaro, 12-122: dimmi, nisida mia,
e di fronde fluvial le tempie. sannazaro, 8-122: similmente de'fagiani, de
deucalion fuggio con la sua pirra. sannazaro, 10-164: amico, io fui tra
per molto voler, le voglie intense? sannazaro, 9-147: ii bosco ombreggia;
lettere d'oro « ave maria ». sannazaro, 11-187: piangi, iacinto,
che 'l conoscesse ben nel volto. sannazaro, 9-136: per le folte ombre de'
fondare in loco stabile sua speme. sannazaro, 8-129: nell'onde solca e
dell'ulivo urina vecchia d'uomo. sannazaro, 12-210: or dimmi; a tanto
. -dal fondo: completamente. sannazaro, 6-104: la terra che dal fondo
perle / era quel dì a vederle. sannazaro, 2-60: io ho un bastone
promessa, ecc.). sannazaro, 244: la magnificenza vostra a'13
sue spine, che la selva ingrassano. sannazaro, iv-259: col cor pieno di
, e dura infino ala primavera. sannazaro, 9-142: oltra al dovuto ordine
e'pensieri e bonacce e fortune. sannazaro, 231: ho pensato io,.
e fosche far soavi e chiare. sannazaro, 9-190: so che parranno incolti e
pallide ov'è il tuo viso colorito. sannazaro, 8-125: andavamo per le
indicare un colore rosso carico. sannazaro, 10-151: la faccia rubiconda come matura
a forza fortuna il fa lassarme. sannazaro, 239: oh mondo, o sperar
sardini cioè berilli, granati, smeraldi. sannazaro, 231: dopo grave tempesta pallido
le mode, propri dei francesi. sannazaro, 229: l'illustrissimo signor principe di
olive. -macinare il grano. sannazaro, iv-44: addestravano / con l'asinel
spala / per remondar la stala. sannazaro, 8-133: poi comincerai col rastro
luoghi pieni di fratte malagevole andare. sannazaro, iv- 79: quella che
era una bellissima fontana e fredda. sannazaro, 8-126: hanno i nostri pastori
fregandole le mani e 'l chiar visaggio. sannazaro, 9-136: preso un legno di
alitare dolcemente (la brezza). sannazaro, 9-145: vienne all'ombra, montan
era di fiamma e bianco tuto. sannazaro, iv-143: per le spumose e
essere istimava nel più bel paradiso. sannazaro, 12-213: quella che a meliseo
d'ogni frigida e dura vivanda. sannazaro, iv-94: la noce che con
palude (emberiza schoeniclus). sannazaro, 12-211: talor veggio venir frisoni e
: arboscello, germoglio. sannazaro, 12-214: io ti farò fermar dietro
, sm. piccolo frutto. sannazaro, iv-318: certo il mio e vostro
all'uomo (un animale). sannazaro, 10-152: ed in che tempo de
hai tu l'esca col fucile? sannazaro, ix-136: perché gli usati focili
subitamente raccolti; ma con annibaie. sannazaro, ii-64: fillida mia, più
lampeggiare, balenare, scaricare fulmini. sannazaro, 12-214: deh, socio mio,
'l cor gli passassi uno stecco. sannazaro, 20-198: le pene de'fulminati
, mi cosse la mano palpante. sannazaro, 3-69: per poter mo divota-
nebbia, ecc.). sannazaro, iv-123: ma come vedrò voi,
uso di vini troppo fumosi e precti. sannazaro, 5-90: secondo lo antico costume
le reti per poterle tendere. sannazaro, 8-119: al fine veggendo la preda
, di moto a luogo. sannazaro, 5-89: con certi bollori di bianche
-con uso sostant. scorciatoia. sannazaro, 9-136: drizzatine per un fuor di
ditta galea, avea de notte furato. sannazaro, 6-106: 0 quanti intorno a
dee proveder di rinchiuderlo in fossa. sannazaro, iv-13: nessun si fidi nell'astute
in calore (un animale). sannazaro, 10-160: la vedrai a te venire
chiaro / stame al mio laccio. sannazaro, 8-131: talor per ira o sdegno
sì da tenere in gabbia per cantare. sannazaro, 11-183: una gabbia nova e
con dilettevole voce per ogni parte. sannazaro, xi-187: mentre sospirando indarno io
immediatamente successive alla mezzanotte. sannazaro, 6-105: il gallicinio / gli è
, / le gelatine, i solci. sannazaro, iv-103: spesse volte usava
agevole discendere nella reale sedia. sannazaro, 4-79: trovativi i vivi fonti sì
, che i mia pianti gemina. sannazaro, iv-63: forse che per fuggir la
costumi e de sangue gene. oso. sannazaro, 7-108: da antichissima e generosa
un vino, un liquore). sannazaro, 6-97: cominciammo a mangiare le carni
di crescita, di sviluppo. sannazaro, 10-160: la vedrai a te venire
gittato ogni bene dietro le spalle. sannazaro, iv-23: per questo il ceco
ruppi e ispezzai dinanzi a voi. sannazaro, 218: i duri ed insensati
il ghiaccio ad ogni senso e vena. sannazaro, 1-55: pensando a colei che
e'ci manca ora il mosto ». sannazaro, 8-125: inseme andavamo per le
fossa dove era il suo signore. sannazaro, n-175: i silvestri animali,
e grossissime querce vestito e adorno. sannazaro, iv-64: di state secchi pria
presso, el pino, el ginepero. sannazaro, 9-141: ne l'una de
il frutto del ginepro; coccola. sannazaro, 6-104: ciascun mangiava all'ombra dilettevole
dolce, e '1 pianger gioco. sannazaro, iv-14: sì mi è dolce il
e arrecossi a stare per sé. sannazaro, 1-56: così fui preso;
/ per la bellezza di questa fantina. sannazaro, iv-268: donne, non siate
altro ciel di bel sereno adorno. sannazaro, 8-119: noi alcuna volta in
astenere dagli abbracciamenti della vaga giovane? sannazaro, 4. -77: lodarono la
quegli che debono giudicare la battaglia. sannazaro, 3-70: appresso di costui era paris
arme i vostri fatti porrò mente. sannazaro, 4-82: allor selvaggio, che
-il legno del giuggiolo. sannazaro, iv-75: cantiamo a prova, e
sm. ant. luglio. sannazaro, 10-166: per povertà d'ogni altro
a esse (plur.). sannazaro, 11-187: venite tutti meco a pregar
da padova del giuoco della zara. sannazaro, iv- 299: gliuommero.
299: gliuommero. bolvito [in sannazaro, iv-486]: il sannazaro,
[in sannazaro, iv-486]: il sannazaro, in quello suo gliommaro che incomincia
tempo nella sua mente ne godeo. sannazaro, 2-59: fa che io alquanto
.. sopra gli otri gonfiati. sannazaro, 3-70: con gonfiate guance sonava
/ gittarsi in una torre prestamente. sannazaro, iv-69: ma venuto il chiaro giorno
alcuna volta per lo riposo temporale. sannazaro, iv-387: con prestezza pigliò il
figliuole di piereo intendiamo li gracculi. sannazaro, iv- 46: d'oltraggio
felici, e fatti passati di quella. sannazaro, 220: colui tra'mortali si
sua pena verso il mezzo del battuto. sannazaro, 235: i miei gravosi,
nostre laude, graziosamente siano ricevuti. sannazaro, 1-52: né sono le dette
disiderate lungamente giungono poi più graziose. sannazaro, 2-59: amico, se..
suonatori di strumenti a fiato). sannazaro, 3-70: sedendo ad una gran pietra
/ trovar al pianto mio alcun ristoro. sannazaro, 3-69: si vedeano molti armenti
ma d'alcun nobile signore. sannazaro, 4-80: elpino di capre,
vita mettono nella guardia delle pecore. sannazaro, iii-67: ne ponemmo a seguitare le
corso non può essere guari ordinato. sannazaro, 5-88: né guari oltra a duo
abbellito. - anche: orlato. sannazaro, 6-98: ne la destra mano un
, egli truova uno scorpo morto. sannazaro, 224: vidi guasti / gli
/ cotanto allora il faceva orione. sannazaro, iv-103: per difendersi da le
-che bagna, che infradicia. sannazaro, 9-135: al tempo de le guazzose
per le punture di fraterni iacoli. sannazaro, iv-120: -filli, quest'alto
nientedimeno ritiene la gloria della antiquità. sannazaro, iv-124: né grifo ebbe giammai
dichiarare con vanto, millantare. sannazaro, iv-344: scrissili quel che non solo
remi, e mette in voga. sannazaro, 3-75: vegnan li vaghi amori /
soddisfazione; allegro, lieto. sannazaro, iv-122: questo dolore, oimè,
morso, con sollecitudine illeso servarono. sannazaro, iv-188: dunque ne andrai,
commise la bestia ad arbitrio de fortuna. sannazaro, iv-28: di sua voluntà li
-figur. raggelare, agghiacciare. sannazaro, iv-126: e'leggeran nel bel sasso
la pace cum suasione de ghiberto. sannazaro, iv-344: in roma si tentano
fiano separati dal regno di dio. sannazaro, iv-52: in- sino qui i
meditazione senza l'orazione è infruttuosa. sannazaro, iv-330: fòro toccati per me
con legami fortissimi legate e racchiuse. sannazaro, iv-70: nei sacri fonti non
o di fiori. sannazaro, iv-36: i fauni similmente con
/ e baiardo pel colpo inginocchiossi. sannazaro, iv-78: dimmi, qual fera
ingiovanire per lo esercizio delle armi. sannazaro, iv-44: i vecchi...
per uscir fuor de la cruda spelunca. sannazaro, iv-94: non aspettate che la
golfo (il mare). sannazaro, iv-123: però che ove quell'acqua
colmare, empire, pervadere. sannazaro, iv-38: fra soavi odori / dolce
- anche al figur. sannazaro, iv-121: tanto i miei sensi al
vaghi, fien cagion ch'io pera. sannazaro, iv-196: pen- sier fallaci,
che piacer piglia di farlo istentare. sannazaro, iv-268: donne, non siate ingrate