vanità innombrante quando s'entra nel tempio? salvini, 22-110: mentr'ei ciò rivolgea
tralci inom- bravono tutta l'asia. salvini, 15-4-210: il vestibolo inombri o
linguaggio biblico: circonfondere, investire. salvini, 39-v-82: sapendo d'avere partorito delle
il dragone, che le si avventa. salvini, 22-58: andonne sotto il sole
-per estens. cinto, coperto. salvini, 12-6-538: mira quanta forza / mostran
-empire (un recipiente). salvini, 16-459: le mosche nella stalla /
la feconda / di fiorita beffate. salvini, v-400: 'il ciel l'irrori',
nuove idee. -profondo influsso. salvini, 39-ii-52: bene con somma prudenza e
dell'animo, del corpo). salvini, 39-iv-40: l'anima, sciolti e
di un sentimento); afflato. salvini, 39-ii-141: or che fa quel vano
, né credere chi io sono. salvini, 13-39: colui... /
, turbarsi (il mare). salvini, 12-3-354: di tenebre / l'onda
ospitalità, barbare, feroci. salvini, 7-7: chi son mai?.
oggetto di attenzione, di esame. salvini, 30-2-179: noi medesimi passiamo molte cose
non ha virtù che non t'innostri. salvini, 33-68: mentre collo stil vago
era di meglio che la flemma spagnuola. salvini, 39-iii-153: aggiugni l'inquietezza,
appurare l'intenzione di quella gente. salvini, 39-ii-16: non avrebbero d'uopo
delitti contro la religione di stato. salvini, 41-119: socrate... processato
arrabbiarsi, infuriarsi. salvini, 27-159: guarda del bel figliuol la
non siam dei lamenti all'insalata. salvini, 41-160: oh pensate a voi,
sicuro. -anche sostant. salvini, 41-156: ho il nome e le
cinesi seco un'altra ne trae. salvini, 16-406: a noi ira fia
e insanabilmente ostinata nelle sue immaginazioni. salvini, 13-131: ma colui che falso
siano insanguinati delle uccisioni di molti. salvini, 24-332: coribante. / re variforme
più de gli anni i sensi insani. salvini, 24-293: toccatrice / di timpano
di sapere che quello del sapiente. salvini, 16-369: alle navi / un
letter. ant. inevitabile. salvini, 16-551: così disse saturnide e inscampabile
; limitare, ostacolare. salvini, 30-2-143: godeva maraviglioso in se stesso
, infilare con uno spiedo. salvini, 22-286: due [porcelli] recò
si può trovare in omo insciente. salvini, 21-225: né l'odiosa sfuggati
inesperto. - anche con litote. salvini, 22-361: or va avanti; qui
di ignoranza o di inesperienza. salvini, 30-2-7: chi intende le voci per
. che può essere insegnato. salvini, 10-3-184: queste erano le sue massime
irrigue di tutte le fonti di elim? salvini, 7-7: presso le fonti irrigue
schernite: deliri tu, scioperato? salvini, vii-555: segue la irrisiva acclamazione
, sarcastico, spregiativo. salvini, v-396: facevano gesti irrisori ed atti
-poesia irrisoria: poesia satirica. salvini, 6-163: appresso i greci, negli
e le città infette dalle eresie. salvini, vi-1-289: i concettini e le arguziole
suo nome e 'l suo nipote. salvini, 40-222: irrugiadate, o cieli,
sarà inrugiadata per la piova passata. salvini, 12-8-638: la macchia irrugiadata era di
di peli; pelosità. salvini, 6-45: nella parte inferiore del corpo
. peluria (di piante). salvini, 6-68: in questo genere di veste
scena del coro delle satire. salvini, 6-62: con questo metro gli antichi
sorte, piantarlo in asso. salvini, 41-82: bella cosa! piantare uno
-mantenere in isola: tener sospeso. salvini [tommaseo]: irresoluti starsene, mantenendo
distribuzione de'denari da'confederati isolani. salvini, 23-437: ma né tutto l'
concetto isolato -nettamente distinto. salvini, iv-256: nel cominciamento del verso questa
; uniformità di trattamento. salvini, 41-122: con queste riforme..
sotto l'acqua non può ispirare. salvini, 23-266: non la lascia né
della creazione intellettuale o artistica. salvini, 39-iv-218: il facetissimo bemi, ispirato
originalità, di capacità creativa. salvini, 39-v-54: quelli che avvezzi non sono
. eliminare completamente, far sparire. salvini, 40-67: chi sarà quell'uomo così
istituti e di leggi ne'loro governi. salvini, 39 i-141: sparta, città
più o meno ampia autonomia). salvini, 39-ii-25: in casa del sig.
là nelltstmo a un lottatore ignudo. salvini, 10-3-179: nella generale ragunata che
istmo s'appella in barbaresca voce. salvini [d'alberti]: le gavine,
del lume e dell'ombre de'corpi. salvini, 25-11: senza aver riguardo all'
di viole, / candidissime lattate. salvini, 39-ii-30: or questi libri intitola
istrionica nulla seppe di arte di poetare. salvini, 6-47: dal qual luogo appare
d'alcuno di tenere istruzione scritta. salvini, v-494: gli antichi nostri l'
una frase. -anche assol. salvini, v-410: nel filocopo del boccaccio,
-anche: sguaiato. salvini, 41-63: giovanni ha quell'u consonante
poco di spirito, s'accenna l. salvini, v-511: nel profferire la '
, rispetto alla vita di là. salvini, 39-iii-222: gli animi umani tutti,
; egli ai figliuoli in grazia. salvini, 41-81: era una gran vergogna la
chiamato mai sempre innominato; l'innominato salvini qua, l'innominato salvini là. carducci
l'innominato salvini qua, l'innominato salvini là. carducci, ii-8-115:
poco rovesciati, non aperti affatto? salvini, 26-19: ecco, l'avola,
salvini, 6-144: silena è quella, e
più o meno aspirate e miste. salvini, 41-63: in giuseppe, il raddoppiamento
, pescelupo, branzino. salvini, 23-184: il labrace o pesce lupo
anche dicesi 'luccio ', secondo il salvini, o 'lupo ', secondo
, il labro pavone). salvini, 23-247: plinio nomina un pesce 'labro'
questa mi scrisse la mia dama. salvini, 6-35: di più, giacciono
carne fitto un coltello e mandarglielo. salvini, 16-235: di porco bracato una lacchétta
e me che ne sono l'autore. salvini, 41-322: incredibile è la presunzione
perfetti e dannare gli gattivi scellerati. salvini, 19-iv-2-287: lo studio mi viene
, vilipendio; calunnia, oltraggio. salvini, 39-v-15: la lingua, ch'è
fina egli adunque di sé giudicare. salvini [tommaseo]: quivi poscia volando
no, che non ti mangerà messere. salvini, 41-87: a platone piacevano i
osservazione di quel tempo lacrimabili stravaganze. salvini, 30-1-218: grande perdita facemmo e lacrimabilissima
la lacrimazione; lacrimale. salvini, 39-ii-193: il muscolo che lagrimatorio s'
parentado per obbligar il suo oltraggiatore. salvini, 39-vi-67: l'abuso lacrimevole che
, altrettanto è difficile il ritrovarla. salvini, 45-37: ministro essendo de'ladroni
la lingua e con la mano. salvini, 45-48: i ladroni pensarono d'
fin sopra il regno di valenza. salvini, 45-55: non pareva a ippotoo
laido e stomacoso vomito frettolosamente partì. salvini, 39-i-119: che laida cosa è a
quello cui ama l'anima mia. salvini, 16-545: or questi lamentanti / il
udite, amanti, il lamentoso lutto. salvini, 22-408: la vecchia colle man
bambino. -di animali. salvini, 16-470: intorno a lui n'andoe
da alcuni sono spesse volte scambiate. salvini, v-387: avvi il pesce lamia,
gioia dei labri, almo contento. salvini, 37-iv: lamiera è quella piastra di
, e col concorso d'innumerabili pellegrini. salvini, v-471: lampane sono vasi di
. tose. chiarore lunare. salvini, v-4-1-7: il lume della luna,
fuoco, delle fiamme). salvini, 23-333: inesperti / fanciulli,.
che emette, che sprigiona bagliori. salvini, 24-371: vulcan gravoso, di coraggio
tutti di marmo lampeggianti e d'oro. salvini, 12-2-315: stanne il filo /
bello il cielo in ciascheduna parte riconosceva. salvini, 23-143: le luci / torcono
drento sempre qualche cosa di letizia. salvini, 39-i-53: al lampeggiare di dolce
la fama, oggi, la tromba. salvini, 39-iv-53: la poesia pare tutta
, mescolata coll'acque, cadde. salvini, 39-iv-29: marziale chiamò le nevi
porci: gran rombazzo e poca lana. salvini, 41-95: la pioggia, massime
agg. ant. lanceolato. salvini, 6-48: i tirsi dall'uno e
lanciatori di fromba si chiamavano straordinari. salvini, 16-657: su levarsi uomini lanciadori.
o nel tirare la lancia. salvini, 16-294: or questi il lancierò tidide
2. artefice che fabbrica lance. salvini, 21-38: quanto zagaglia abbraccia, lui
che gozzivaio non parea né grillo. salvini, 16-492: come quando tenendo acuta
intrepida ristare almarico levossi di lancio. salvini, 44-1- 299: mi fu di
, / chiaverine e lanciotti. salvini, xi-95: il pilo, ovvero
agg. fatto di lana. salvini, 15-3-200: la vittima in piè stando
lettera di sua innocenza al marito. salvini, 39-ii-167: avendo angelica data a medoro
lanuto mento il nome della nazione. salvini, 16-522: le mani s'asciugò,
gli arbori n'erano foltamente lanuti. salvini, 7-21: pur lanuto è il terren
). -anche assol. salvini, 13-150: quando in le frondi di
nel coltivarlo io son'molto più pigro. salvini, 39-iii-163: molte volte avviene che
, ov'anche 'l sol non luce. salvini, v-516: 4 e i laqueati
. che trasporta carbone. salvini, 6-93: euripide disse nel lutolico satirico
co 'l pretesto solo della religione. salvini, 16-17: agamennone / figlio d'
impaccio trovar di fosso o muro. salvini, xxxiv-66: preser porto dentro / la
(danni, sciagure). salvini, 16-542: giove padre, tu certo
sua e d'ogni altro ente. salvini, 24-333: datrice di ricchezze dea,
. -con uso avverb. salvini, 13-86: ben largo vede [giove
altro nella parte di essa superiore. salvini, 7-17: d'edera coppa eravi posta
; che vede nel futuro. salvini, 16-23: al gran cielo ed olimpo
il sparviero secondo la sua generazione. salvini, 23-9: chi con ricci di mar
pose laidamente a rappresentare una vecchia. salvini, 39-i-33: colle sue lascivamente acconce
per lieve incontro cede alla lassezza. salvini, 39-iv-216: gli estivi calori rilassando
qualcuno su una lastra; ucciderlo. salvini, v-246: essendo le strade di firenze
in alto e percoteva loro la faccia. salvini, 16-691: quelle [ossa]
i latini latinamente cominciarono a profferire. salvini, 39-v-91: col suo esempio il
sm. letter. latinismo. salvini, 41-144: perché fare quell'affettazione di
se non che sia un latinismo. salvini, 39-iv-49: le novelle ch'ei compose
sm. versione in latino. salvini, 30-2-212: è un verso notissimo,
dalecampio, latini- zator di ateneo. salvini, x-221: il latinizzatóre scansò,
'l latin, s'io non impazzo. salvini, 26-7: tu... a
4 hernasium 'usata dagli scrittori tedeschi. salvini, 41- 87: dalla voce
robustezza o debolezza delle complessioni. salvini, 39-iii-142: si è veduto non
nutrono i loro piccoli. salvini, v-451: i colombi imbeccano i pippioni
, di sanar l'inferme genti. salvini, 18-39: mentre della cittade per
di sperma (un pesce). salvini, 23-350: altri, dentro della negra
. invitavi lunedì sera a cena. salvini, 23-18: finché in bocca il
. simile alla lattuga. salvini, 21-116: prendi or d'ancusa il
se non chi teme della sua fragilità. salvini, 40-21: una affezione specialissima verso
a felicitarlo con la laurea del martirio. salvini, 40-484: 0 primo martire tra
, con misto vario e misterioso. salvini, v-380: le 4 propine 'si
chiome coronate d'alloro. salvini, 23-32: in tavole dipinte..
più me stringo cum terenzio e plauto. salvini, 16-647: a te gli dei
lavande che deono precedere a'sagrifizi. salvini, 16-1: ai popoli ordinò la
e del pan lavato s'avvicina. salvini, v-424: 'pan lavato ':
col lavoro manuale; lavoratore. salvini, 22-323: son cose / che alle
partitevi da me, lavoranti della iniquità. salvini, 31-5-115: ecco, dice,
la maschera e dichiararsi per infetti. salvini, 19-iv-1-284: ero agile e snello,
. -tr. solcare. salvini, 13-44: buona ad assister è a
dall'agricoltura (un prodotto). salvini, 24-388: poiché tutto il vitto /
scritto, un'opera letteraria). salvini, 39-iv-216: volendo un antico motteggiare le
e d'oro ed ariento filato. salvini, 39-i-35: pallade... tra
successione di lavori agricoli; coltivazione. salvini, 39-v-183: la lavorazione dei campi fu
/ trovar al pianto mio alcun ristoro. salvini, 22-49: costui...
sfera (cioè il primo mobile). salvini, 6-41: l'amar fiori,
il cerri che cantava un lazzerone. salvini, vii-530: maravalle, storpiato contadinescamente
si disconvien fruttare al dolce fico. salvini, 41-415: dante era di sua antica
frontespizio del tempio di giove olimpio. salvini, 22-264: orsù, il tripode grande
sol leccando col fondo il mare. salvini, 16-192: per colà riuscendo appresso il
, affettato, sdolcinato. salvini, 39-vi-144: 'salvietta'è detta dal franzese
labbro scilinguato / e lingua balbuziente. salvini, vii-538: siccome fanno alcuni affettatuzzi
comporre le sue cose molto leccato. salvini, 39-v-146: alcuni leccati parlatori..
fatto di legno di leccio. salvini, 15-3-189: a i pozzi o agli
, puntelli e pali a sostenere. salvini, 13-145: di lauro e d'olmo
, perché è consecrato a giove. salvini, 39-i-48: gli antichi romani..
2. per estens. esca. salvini, 23-324: sottil canna egli tien pronto
da riuscire di ottenere l'intento. salvini, v-402: 4 leccornia ', ghiottoneria
constituisce una lega, che lo mantiene. salvini, 16-609: tra boni ed uomini
lino o di seta o di cuoio. salvini, 39-iv-197: quanto alle diademe,
professionista. -anche: notaio. salvini, 39-vi-233: i testamenti, intesa la
/ debita gli elementi insieme leghi. salvini, 41-290: egli [l'àmor divino
mette a legar rima con rima. salvini, 39-ii-127: le leggi, perché
universale, legando con tutte le vivande. salvini, 39-vi-180: dopo le spine de'
e quasi con tutti la ruppe. salvini, 35-52: la giovin donna col
colla penna leggiera dar di volta. salvini, 29-175: sedotto da'manichei, viveva
la legatura raddoppiata fatta alla bocca. salvini, 16-520: gli orecchioni [d'un
una delle lettere; nesso. salvini, 30-2-20: le legature similmente e le
e guida solo se stesso. salvini, 30-2-89: l'ingegno d'omero non
. -sostant. lettura. salvini, v-518: il leggere ha da essere
libro, e legge in basse note. salvini, v-517: costui leggeva, non
ne scola fuor l'acqua leggiermente. salvini, 13-237: da eccelsa di gran
leggier damma ne gli ascosi inganni. salvini, 23-167: sono [le lepri]
. -spreg. leggerùcolo. salvini, v-406: 'finfrino', giovane vanerello
sopra la sepoltura di quelli animalacci. salvini, 39-i-89: la vaghezza insieme e
via. -di animali. salvini, 13-57: quanti mai / la terra
musica, un canto). salvini, 41-16: era vaghissima delle pitture più
effeminato. -con uso avverb. salvini, 17-576: ben suona...
leggiadre e formate di cose belle. salvini, 39-iv-205: questa favola sotto leggiadro
mi vorrebbe circonvenire il signor moresini. salvini, 39iv- 186: non maraviglia.
leggiadri ingegni l'avevano molto caro. salvini, 39-ii-36: parlo con uomini.
sia possibile le altre cose controverse. salvini, 30-2-47: aveano a vari sug-
. -con riferimento alla natura. salvini, 24-368: degl'immortali io chiamo e
e altri infiniti chi gli oscura? salvini, 41-356: non dovendo...
; diritto, ordinamento giuridico. salvini, 39-i-232: hanno badato unicamente a n'
la pittura è partorita da essa natura. salvini, 39-ii-150: l'anima nostra continuamente
legitimi meschiarti, / illegitimo servo. salvini, 40-379: i santi...
un asinaccio da legnate, come siete. salvini, vii- 548: qui '
poi aver le doglie e peggio. salvini, vii-548: qui 'dare un podere
bella che [ecc.] ». salvini, 41- 348: la qual cosa
lene... celebrabondi sequivano. salvini [tramater]: sergenti di dionisio
, di 4 suono ', il salvini nelle note al buomattei, prendendo dal
il piacer, risorge il canto. salvini, 24-352: or via all'ordinanza /
di dioniso (o bacco). salvini, 6-27: 'leneo 'chiamarono ancora
e intemperanzia sono del contrario operative. salvini, 39-ii-95: or vedete, che vittoria
che riesce a guarire; risanatore. salvini, 24-373: di tutti medicante, o
sanitade. -con metonimia. salvini, 24-316: odi beata dea, tu
, senza dubbio perdono ogni devozione. salvini, 30-2-47: aveano a vari suggetti
ad altri l'onestà di una vergine. salvini, 31-91: ornai sarò posta in
fossa. -fare scendere lentamente. salvini, 17-554: vele prima calar, sciolson
chi per levar lentigini del volto. salvini, v-404: lentiggini... sono
, pendendo il braccio col lenzuolo. salvini, 16-24: attendete affrettando le mie
non ha più di 13 mesi. salvini, 16-517: qual lione / di
e poscia intimorì, straziò e sbranò. salvini, 16-592: te giove lion feo
, la fierezza del nostro volgare. salvini, 41-74: da quanto finora ho fetto
e'ndreto, / zitto e cheto. salvini, v-470: 'e fa la lionéssa
/ una regola vii pose di rima. salvini, 41-283: pure cominciando questa affettazione
versi leporeambici. 4 salvini, 30-2-202: lo guida inverso 41
stampare in roma da lodovico leporeo. salvini, 41-283: comincia... da
: labbro leporino; cheiloschisi. salvini, v-473: * per voglia che di
sei splendor le belle membra sparsa. salvini, 3-83: spunta d'idra la
, due gatti giovani e due leprottini. salvini, 23- 95: alcuni [
di adamo. -sostant. salvini, 39-iii-216: l'anime, come si
a commentarlo un galantuomo pari ad antonmaria salvini. -brutto, orrendo.
usata nell'isola di lesbo. salvini, 39-i-213: a guisa di quella squadra
asciutte, e si chiama arrostire. salvini, 22-247: or passa avanti a
cuocersi in acqua bollente, bollire. salvini, 7-17: parte [delle carni]
appresso tutti i glossari e lessicografi. salvini, 49-vi-232: tutte queste generali accessioni
con destrezza, accortamente. salvini, 22-127: tu colle ancelle dietro ai
prontezza di spirito o di mente. salvini, 39-ii-177: la nottola,..
. -addestrato, esercitato. salvini, 39-v-136: i greci, prudentissimi legislatori
ci si aspetterebbe di trovarne. salvini, 10-2-243: il gran virgilio..
persone, atterramento totale delle republiche. salvini, 39-v-113: quando i vizzi han preso
la lezione de gli ottimi libri. salvini, 39-ii-5: per un contrassegno della
della riputazione di loro vane immaginazioni. salvini, 39-iv-77: lo pose iddio, come
/ perch'han di precedenza eterna lite. salvini, 41-399: lungi lungi dalla benordinata
pensiero di rubare l'opera del cinonio. salvini, 39-iii- 125: bella cosa
scrittura (un locale). salvini, 19-iv-2-296: è una bella cosa.
un vocabolo, un'espressione). salvini, 39-iv-49: le novelle...
gli scrive: salute io ti porto. salvini, v-442: 4 un letterino
a cui partecipava il re. salvini, 39-i-234: i re di francia.
delle ricchezze ne l'ha discacciata. salvini, 29-148: quel segreto mistero di
genera li cittadini della celeste città. salvini, 6-5: il bere * methu '
liberò la vendita ad un suo liberto. salvini, vi-2-318: le robe de'ribelli
. -liberare dal buio: illuminare. salvini, 39-iii-179: figuratevi... una
giovinili la persona del suo signore. salvini, 39-v-157: toltone i motti in
dimin. liber òtto, liberàccio. salvini, v-473: il mannelli...
con la tradizione, innovatore. salvini, 25-24: hanno introdotto...
rossore ogni lor libito ferono lecito. salvini, 40-371: quei prìncipi...
de * paonazzi fabbricava dette carte. salvini, v-440: 'la bisca comentai
piaciuta, fate segno d'allegrezza. salvini, v-398: è da notarsi la licenza
, acciò partissero incontinente dell'egitto. salvini, 22-25: la madre tua licenzia e
a suon di trombe il convito. salvini [tommaseo]: questo certame licenziato,
2. rimesso in libertà. salvini, 39-i-191: intercederono [le donne]
uomini dagli affanni. salvini, 6-4: cui a dioniso non solo
bello, leggiadro, aggraziato. salvini, 24-357: tu a tutti germe /
ogn'altro era superbo e lieto. salvini, 15-1-92: nella polve d'inverno
/ simili a sé gli abitator produce. salvini, 15- 2-136: il terreno.
e le pampinose vigne vanno innaffiando. salvini, 12-1-271: un sacro bosco /
. -sazio, pago. salvini, 15-2-160: di ghianda lieti i porci
e lieve / in falde candidissime discende. salvini, 16-548: noi di zefiro al
figur.: lusingato, adulato. salvini [tramater]: * ligiato ':
cavallo ligneo: cavallo di troia. salvini, 22-167: fato era perir, quando
ligusta e soglia, orata e storione. salvini, 41-171: la cicala ha anco
/ -oh ciapin! lima lima. salvini, vii-575: 'o ciapin, lima
scagliosa, simile alla sogliola. salvini, 23-232: così la rina, o
fece anche nella leggiadria gran profitto. salvini, iv-267: la sua poesia si può
manderò i loro e i miei. salvini, 39-vi-234: non apparendo volontà del
può significare purità, ordine e limpidezza. salvini, 38-v-182: vedreste, riveriti accademici
schiccherando quelle limpidissime diffinizioni il soave? salvini, 41-152: udiste, accademici, nella
-terso, lucente, splendente. salvini, 39-i-154: l'innocenza è a guisa
da gonzalo. -albero genealogico. salvini, 39-i-34: gli antichi, come si
volgarmente è detto un braccio andante. salvini, 25-4: tra tutti i libri
. -circoscritto, contornato. salvini, 3-43: èvvi anco un altro vicin
per la linea- zione delle scene. salvini, 25-36: benché questa figura di
fratelli di candido vestito lineo vestiti. salvini, 23-166: guardinga la belva / serpeggia
lingerie, / sì d'altri addobbi. salvini, v-2-4-1: lingerie, che noi
che non si potrebbe dire a lingua. salvini, 39-i-210: non si può dire
fanno fare all'osso che muovono. salvini, 41-164: un sissizio, un
-sotto lingua: in tono sommesso. salvini, 26-17: quelle altre cose poi dentro
, se, z). salvini, 30-2-195: due lettere della classe,
/ vera non è, ma finta. salvini, 22-106: recò i fini la
/ a noi ritornan da lontan paese. salvini, 23-298: le sfirene, allor
, che rompia lo filo filato. salvini, 24-408: sotto a te viene a
, il suo colore). salvini, 39-ii-181: questi occhi caropi o cerulei
uno stile, ecc.). salvini, 41-177: tratto dalla voga e dall'
, m, n, r'. salvini, 39-vi-174: similmente la sillaba può
salda il sangue e le ferite. salvini, 39-ii-105: il gran platone, il
ha la lira d'oro. salvini, 24-322: vien, beato pean tiziicida
dopo molt'anni specie al regale tommaso salvini, sempre più lirico, alfieriano,
, di una lingua). salvini, 41-442: non si dee essere,
incontrare intoppi, agevolmente. salvini, 30-237: 'dogio d'ostericche '
strebbiata, / questa lisciardieraccia accattamori. salvini, v-488: questa 'lisciardieraccia '
che portano a comparir più vaghe. salvini, v-488: 'lisciarda ':
d'un villan quando è lisciato. salvini, vii-563: * dar la soia '
facile, chiaro, naturale. salvini, ix-21: dopo, incontrando una via
senza veruna ellissi di qualche articolo. salvini, 30-2-68: il verso non è
amazzare il prossimo suo, pecca. salvini, ix-27: il satiro marsia, che
, lottare; opporsi, resistere. salvini, 16-502: allor quando / i due
o littorali, piuttosto che marine. salvini, 23-182: il poeta, dopo
presti / littori accinti gli avvinchiàr prigioni. salvini, v-514: 'littori': famigli del
falsitas l'altra è, dea fraudolenta. salvini, 13-22: con niun dormendo partorlo
corno m'accusa uno invido livore. salvini, 41-209: i grandi scrittori,
ant. invidiosamente, astiosamente. salvini, 39-v-121: se uno...
egli non era, una crudele invidia. salvini, 39-iii-154: s'aggiunga a questo
, sf. ant. topica. salvini, 39-ii-223: quella parte di essa dialettica
/ di guastargli pensò quest'invenzione. salvini, v-492: « veggovi un est locanda
di lode, lode- volezza. salvini, 39-iii-83: il nominare una persona tutta
conoscenza teorica a quella pratica. salvini, v-432: logici ed empirici, due
. angoscioso, martoriante. salvini, 35-19: non mai la povertà logoracuori
; che tormenta, affligge. salvini, 14-141: oro di mali condottier,
secchi com'eran queste tre giustizie. salvini, v-2-1-7: * logorizia ': l'
logra e distrutta dal digiuno istrano. salvini, xxxiv-13: poco poco poi lungi
avea un ciambellotto pien di loia. salvini, v-539: 'la loia'...
, sm. disus. lombardismo. salvini, 39-vi-7: se egli avesse potuto vedere
che da'longobardi fosse stata fondata. salvini, 30-2-18: quella codetta che s'
congiunto parente, avvegna che lontanissimo. salvini, 13-60: di lui morto partiran
ma l'abborrirà come loquacemente mortalissimo. salvini, 39-v-203: un piccol motto, a
e galeati cum variati apici insigniti. salvini, 16-644: che un loricato acheo
-grave difetto, imperfezione rimarchevole. salvini, 39-ii-78: da imo idiota e senza
ebano,... il loto. salvini, 22-175: tra gli uomini quivi
dì e notte combatte con lui. salvini, 40-95: il tuo nome, o
, fluidificante o lassativa. salvini, 21-189: il ventre lubricato versi /
suo intendimento vaticinasse per suo successore. salvini, 39-v-200: gran senno è la maggior
con curri messivi sotto a traverso. salvini, ix-21: entrai in una strada
disastrosi. algarotti, 1-ix-26: salvini era un 'luca fa presto'in poesia
ambizione / d'apparir gioiellate e luccicanti. salvini, 16-510: le tue belle armi
: veddi lucciole grandi com'uccegli. salvini, vii-573: veder le lucciole si dice
è attributo del sole). salvini, 24-280: titane, luce-doro, iperione
: radioso, delizioso, incantevole. salvini, 13-149: lieto perverrai alla lucente /
indubitata fede ne rende la grecia. salvini, 30-1-378: che se a questo
, come un ferro che scotta. salvini, 16-557: tutta era piena la
sentimenti ed argomenti sapevano di lucerna. salvini, 39-iv-216: volendo un antico motteggiare
lucerna come non sanno gl'ignoranti. salvini, v-503: « lucubrate da me con
de'panni d'una donna, intrabescarmi. salvini, v-488: donna lunga e magra
martello e di rabbia ha a crepare. salvini, v-118: « e quell'altro
la beca un poco di erba. salvini, ix-17: faine, gatte, lueerte
ch'alia luchéria lor non gli ravvisi! salvini, vii-5-4: 'lucheria ',
/ e sa far la lucia. salvini, vii-576: il buon vecchio anacreonte
: in alcuni luoghi pare che [il salvini] troppo servilmente stia attaccato all'originale
, di render chiara e sensibile. salvini, 39-i-56: fu egli ne'suoi scritti
ne'concetti, più poetico nella frase. salvini, 39-iv-142: temistio, lucidissimo parafraste
sole rapido... lucifero. salvini, 20-55: guarda, cara, i
, al suo stile. salvini, 6-120: si sforzano, s'affannano
circa 6 mila scudi di rendita. salvini, 23-174: i consigli ed i vari
ego sum protodidascalo gimnasiarca, ludimagistro. salvini, v-440: pedante si dice quel
, sm. commediante, istrione. salvini, 6-121: * ludioni 'o giocolari
o ludi che si appellarono sacri. salvini, 6-5: a lui [bacco]
palesi, evidenti le proprie virtù. salvini, 40-154: non per anco s'era
possibilità di dubbio; inconfutabilmente. salvini, 6-141: lucilio essere stato un riditore
andare intorno al sole in 12 anni. salvini, vii-529: note sono le piccole
argento alla luna, secondo i platonici. salvini, v-461: presso i chimici sole
due coma pareva d'un toro. salvini, vii-529: la mezza luna è insegna
i fanciulli facevano già in firenze. salvini, vii-560: * più giù sta monna
'l ver questo poeta / lunariista. salvini, v-418: 'lunariista': facitor di
, per proteggerle dalle intemperie. salvini, 39-iv-197: l'origine di queste diademe
più meridionale in lunghezza di vita. salvini, 39-i-15: il discernimento all'incontro e
ii-181: intorno alla causa della traslazione, salvini, 22-141: èvvi un'ogigia isola posta
sentire i suoi fremiti da lontano. salvini, 24-341: l'evoè risuoni per l'
risplende da lontano. salvini, 24-406: essendo sopra 'l mezzo seggio
(come epiteto di apollo). salvini [tramater]: febo, re lungioprante
e di diana). salvini [tramater]: cotanto camminò latona /
, e di più assai calcina viva. salvini, v-436: come quando uno ha
tute le vie di potersi consolar. salvini, 22-40: a nestore in primissimo
suo luogotenente, un suo rappresentante. salvini, 40- 183: a giuseppe
, n. 2). salvini, 39-iii-127: la luogotenenza [dell'accademia
sfondar qualsi- sian sberghe e loriche. salvini, v-388: 4 lame della lupa '
più che della carne sua propia. salvini, 45-60: quando [anzia]
ki non mi dice ventate ». salvini, v-469: in tedesco « volf »
per tutto lo produce il terreno. salvini, vii-540: viole vaccine, che
lusca talpa ognun che tratta seco. salvini, 41-426: gli eroici, i lirici
donono per li millanti a li millantatori. salvini, 41-139: non altro in tutta
ceder vorria. -compiacersi. salvini, 39-i-166: aflmeché i propri difetti,
più potenti d'atene contra teseo. salvini, 39-i-23: è ridotto [un certo
ombre che precorono la mia morte. salvini, 39-i-37: venite alquanto meco considerando
; sta nel prestare lor fede. salvini, 39-v-188: ha in sé il riso
di voi e della vostra anima. salvini, 39-iv-55: ateneo... studiosamente
/ il lusso de le foglie. salvini, 15-1-92: perché non s'allettino
di terra. -sostant. salvini, 39-i-42: la fiorentina curiosità è come
, più lussuriosa della donna. salvini, 13-160: le femine allor son lusuriosissime
rendere lindo; pulire, nettare. salvini, 23-69: colla lingua rigirando intorno /
di loro un non so chi. salvini, 22-396: sciagurata, / perché così
che dà il lustro alla bellezza donnesca. salvini, 39-v-96: questa sorta d'uomini
sperar d'accecarla col lustro dell'oro. salvini, 39-iv-171: s'affaticherà indarno il
le prospere apparenze in luttuose tragedie. salvini, 41-18: e ben tutta si commosse
ma d'impedimento all'eccelsa contemplazione? salvini, 16-634: ben sai intorno a'
di quella sorte di versi » e salvini, v-387: « teofilo folengo mantovano,
i maccaronici versi di merlin cocaio. salvini, v-387: la maccheronea, poema
23-98: si posson ri salvini, 41-152: da ogni macchia di pellegrinità
difetti e imperfezioni in ogni cosa. salvini, 30-2-65: lo stesso chiamare questo preteso
di erone alessandrino delle machine semoventi. salvini, 41-241: i bruti animali, che
scoteran la virtù de'nobil petti. salvini, v-381: per macchine d'inferno
si sarà ritrovato in simili accidenti. salvini, 39-v-64: la più forte macchina per
; cospiratore. -anche sostant. salvini, 36-70: venne con inganno / la
e lor proprio sistema di filosofia naturale. salvini, 19iv- 6-98: personaggio altrettanto venerabile
trame e inganni; macchinatore. salvini, 17-574: bovicida ingegnerò [giove]
sodi e macchiosi del medesimo podere. salvini, 15-2-135: son maligne colline laddove /
. — anche: immolazione. salvini, 39-ii-94: i macellamenti delle vittime sugli
-figur. degno di morte. salvini, 16-668: a questi nove il vecchio
qual è il macerare delle materie descritte. salvini, v-416: il porfido prima con
sotto gli studi della professione mia. salvini, 39-iii-176: per acquistare la saviezza,
. ant. atto a macinare. salvini, 21-29: di mortaro / gittando dentro
oh che madie scommesse, che bacheche! salvini, v-432: o che madie scommesse
ufi- ziuolo di madonna, miniato. salvini, 39-v-80: come in ufiziuoli antichi
. bellini, 5-2-151: madornalissima bestialità. salvini, v-421: errori e spropositi madornali
la testa: l'abbaglio del tuo salvini è chiaro chiarissimo. segretario, appuntalo
prima e vera madre di questa lingua. salvini, 30-2-10: la lingua latina è
dopo la metamorfosi in insetto alato. salvini, 41-171: prima d'uscire del guscio
spalle loro più e più riprese. salvini, v-435: 'che colla madreselva'.
che del necessario e del maestevole. salvini, 39-iii-150:
di panno rosso molto ricca e maestosa. salvini, xi-96: l'abito del consolo
e pregiata, quanto maestosa e veneranda. salvini, 39-iii-143: il grave e maestoso
uno strumento che e'chiamano tafferia. salvini, 39-iv-55: fu comparato da platone
d'ago / mirabile a veder. salvini, 15-1-94: acciocché l'uso meditando /
figlia della fatica di un secolo. salvini [tommaseo]: tamelodia / se
artificaie maestria, speranza di futura mercede. salvini, 23-121: l'icneumone, tramando
nessuno i nidi loro tanto maestrevolmente. salvini, 12-2-296: a guisa di montagna per
e saperai cose che ti transumanaranno. salvini, 30-2-20: quantunque il tutto a una
tutti gli altri già dimestici di alessandro. salvini, 41-462: pietro biringucci, maestro
4. eccellente, perfetto. salvini, 30-2-169: quelle annotazioni de'deputati
loco nel corpo della mastra istoria. salvini, 39-iv-80: la virtù intellettuale,
è v. s. illustrissima. salvini, 41-411: i greci, gran maestroni
marmo si trova le dette magagne. salvini, 13-144: quando senza periglio di
o d'umor magagna o piaga. salvini, 39-iii-238: quando un vaso è fesso
opera a cosa a lui indecente. salvini, v-391: nell'antico toscano 'magagnare
senza alcuno compenso a'loro mali. salvini, v-504: 'magagnato ':
argomento da lui prodotto in contrario. salvini, 6-133: col segno di luogo
nel maggese verde. salvini, 16-270: ma quando ei fu lontan
sono assai più boschi che maggesi. salvini, 16-527: ivi ancora / pose un
/ e può ir per la maggiore. salvini, 39-iii-198: chi 10 crederebbe?
e maggiornato della famiglia della robbia. salvini, 16-291: quando coone il vide,
magìa canora a lusingar l'udito? salvini, 39-iii-153: quel piaggiare, quello
corpo è magione dell'anima. salvini, 39-iii-214: lo che non va molto
ora esistenti nella comunità di santa croce. salvini, 39-v-173: gli edili ancora,
palla, di maglio o di ruzzola. salvini, v-450: è da notare il
rispose: guardava il mio sposo. salvini, 39-111-191: quelle valorose,..
allega due toscani esempi antichi: il salvini..., 'vocabolo romanesco';
di maniera che per la testimonianza del salvini, de'napoletani e de'lombardi la voce
e napoletana, ed hanno torto il salvini e i vocabolaristi di napoli. io
durare alle insopportabili fatiche della guerra. salvini, vii-558: oggi le dame per lezio
consagrati alla repubblica da'loro passati. salvini, vii-577: 'lavoratori'; risponde alla
aggiunge belleza e magnificenza al parlare. salvini, 30-2-141: la inversa costruzion latina
questa tavola venne in potere di andrea salvini, uno de'magonieri del serenissimo granduca
., indica un'estrema magrezza. salvini, v-471: di uno magro assaettato,
-ripetuto con valore intensivo. salvini, 16-95: quando ancor io mai mai
perché nel boccaccio ne trovarono esempio. salvini, vi-2-102: gli antichi nostri,
; / insomma perde il tempo. salvini, vii-558: un albero, o
al carattere minuscolo corrispondente. salvini, 30-2-20: a principio le lettere furono
, agg. inadatto, sconveniente. salvini, 40-349: io mi stimerei far cosa
anzi che no orridetta e malacconcia? salvini, 40-225: saranno due poli su'quali
, inopportuno; sgraziato, sgarbato. salvini, 39-i-26: l'essere malservito..
, un'opera letteraria). salvini, 5-ii-97: che quantunque alcuni di loro
. non sia oppugnata dai malaffetti. salvini, 39-iii-154: uno si trova aver
essere altro che 'l nostro bene. salvini, 40-329: in tempi calamitosissimi è
posson trovare ne le corti grandi. salvini, 39-ii-79: quel componimento piano insieme
valore attributivo: pettegolo, maldicente. salvini, 5-153: tu i figli della donna
dai malanni, dai disagi. salvini, vii-571: malandato si dice propriamente quello
, tancia malandata, dove sei? salvini, vii-571: qui 'malandata ',
i malan sopra le nostre schiene. salvini, 16-6: profeta de'malanni,.
-in malanno: disgraziatamente, sfortunatamente. salvini, 22-51: regnò sett'anni in molto
in modo inopportuno o sconveniente. salvini, 39-v-39: chi serve, vegga di
son mercanti / malarrivati, parmi. salvini, v-505: 'malarrivati ': cioè
contanti delle sue non lisciate gianmengole. salvini, v-441: 'svivagnataccia ';
o fingere d'essere indisposto. salvini, 41-163: mi farei venire qualche acciacco
, esiziale; doloroso, luttuoso. salvini, 41-413: che s'ella, per
t'offendon volontari, / altri malavveduti. salvini, 39-ii-m: queste massime, lasciate
v'avea posta la costuma ria. salvini, 16-442: tosto simile a vespe
, malagevole (una via). salvini, ix-21: entrai in una strada acciottolata
, impervio (una strada). salvini, ix-21: e di qual mai malcamminabil
, l'avea fatto credere mal capitato. salvini, vii-571: qui 'malandata'vale 'malcapitata
l'ignoranza del mal ti fa beata. salvini, 41-337: alla malcauta gioventù che
speso, male impiegato. salvini, 39-v-68: oh che dolorosa rammemoranza all'
; privo di senso morale. salvini, 39-i-27: l'essere malservito..
martire, e gli conviene aver pazienza. salvini, 16-675: certo ei lui /
-malconcio dal vino: ubriaco. salvini, 39-i-119: gli spartani, per torre
. pocoindulgente, rigido, severo. salvini, 41-407: la critica...
poco saggi o poco prudenti. salvini, 16-517: folli! ché tolto aveva
sì fa come il mal consigliato giona. salvini, 39-i-13: la nazion femminile,
d'eguale affetto. salvini, 39-v-58: l'* erote ',
ingra titudine. salvini, 39-iii-157: o miserabile consolazione da questi
2. improprio, poco corretto. salvini, 41-300: monsignore della casa,.
opere altrui, benché nobili e buone salvini, 16-641: aiace, per contender
a fatica, intollerabile. salvini, 39-vi-22: sapendo quanto maldurevole sia e
straziano e si mandan mal nelle palafitte. salvini, 16-639: tu guidi mattamente.
castigare li autori di tanti mali. salvini, 12-6-505: stanvi pallidi morbi, aspra
che pazzamente ti mena a la morte. salvini, 41-412: mal aggiano (il
piedi / e risarcir marroni e malefatte? salvini, v-399: mende, lat.
qualche momento portare pazienza si può. salvini, 16-251: di lui il cor si
2. malaticcio, acciaccato. salvini, vii-2-3: * malea ': quasi
senza rompere la noce in minutissimi pezzi. salvini, vii-542: 'malescia': la quale
salute, malconcio, malandato. salvini, vii-551: a un uomo afato,
malfare e si gloriano ne i peccati. salvini, 39-i-54: s'armarono co'gastighi
una natura errante del proprio scopo. salvini, 39-ii-116; piante, che per
merita di essere come malfattrice condennata. salvini, 3-32: che primi fabbricaro il
letter. disus. fiorito stentatamente. salvini, 21-227: i giovinetti / che camminano
le malfran- zesate, nella stanza. salvini [tommaseo]: legno pe'mal-
. per antonomasia; il demonio. salvini, 39-iii-203: nel ciriffo calvaneo pare a
una parola, ecc.). salvini, 39-iii-144: tutti questi tre volgari linguaggi
vista; disarmonico nelle forme. salvini, 39-iii-45: omero, gran dipintore delle
all'udito (un suono). salvini, 7-20: zitto, zitto, ch'
. incauto, imprudente, malaccorto. salvini, 15-4-238: follia tostana il malguardingó /
s'ella avesse pigliata una malia? salvini, vii-534: tale era stimata la
accomoda l'occhio disioso di dilettazione. salvini, 39-v-70: l'amante avaro, come
, inesperto (una persona). salvini, 41-372: oh semplicità nobile del nostro
appunto come fai or meco tu. salvini, vii-560: 'maliziuta ': maliziosa
. 8. prov. salvini, v-392: la sentenza d'un de'
/ intorno si vedran vecchi bavosi. salvini, v-412: una fanciulla si dice affogata
visite di vedoe e mal maritate. salvini, ix-9: la malmaritata per le nostre
. — lacerare, straziare. salvini, 23-63: il petto sotto [del
od in altri malmenata e soffogata. salvini, 39-v-55: molto e raffinato giudizio
trascinato. -anche al figur. salvini, 39-ii-39: i sentimenti svelti, per
/ con violento imper malnati affetti? salvini, 39-iv-205: la vaghezza malnata d'
io alla malora in tutto mandarono. salvini, 13-328: le infermitadi tutte ed i
senza uscita, al costume ateniese. salvini, 41-292: boelau,...
solo della maloticherìa di quello stampatore. salvini, viii-220: e'fu sì testardo che
in senso concreto: azione malvagia. salvini, viii-223: fa'che queste sue maloticherie
farli modelli contro, per concorrenza. salvini, viii-214: se'tu lussurioso e
come se voi foste loro inimico. salvini, 41-170: « signore,
agg. ant. datato erroneamente. salvini, 6-85: con un altro argumento già
delizioso convito ci farebbono il mal prò. salvini, 39-iv-75: non seppe [adamo
disonesto. - anche sostant. salvini, v-419: lat. 'amaricari '
, sconveniente; poco adatto. salvini, 41-120: quelle novelle che si contano
sprov visto. salvini, 39-v-225: la santità rustica e malprovveduta
che con curvo puntai la tiene avvinta. salvini, 6-121: non molto più d'
, grossolano, volgare, ignorante. salvini, 39-iii-136: barbaro è...
, difettoso o non ancora completo. salvini, 39-vi-61: possono co'graziosi loro detti
-tendenzioso (un giudizio). salvini, 39-vi-74: risguardando al comun popolo,
e de'ricchi che sono malserviti. salvini, 39-i-24: introdotta la servitù, che
, e pregiudicato lo stato di milano. salvini, 39-i-25: odioso a'suoi,
. che incute paura, spaventoso. salvini, 39-iv-182: dei quali [tiranni]
sincero, insincero; infido. salvini, 39-v-70: appresso tutto questo, vedrà
vince né con la umiltà si fugge. salvini, 41-105: non vi ha cosa
, una calzatura). salvini, v-493: rattacconano le scarpe, che
discorso, ecc.). salvini, 39-v-47: una giusta lezione..
fu anche per antico, registrandolo il salvini nel codice marucelliano a 106. accademia
, rozzo, imperfetto. salvini, 39-iii-144: tutti questi tre volgari linguaggi
non seguir un cor crudo e fugace. salvini, 39-i-28: se bene schiavi,
male, in modo errato. salvini, 39-iv-171: il sapere medesimo mal usato
li fa uscir freddo e malvagio. salvini, 16-502: come poggio rattien l'
, sciatto (un indumento). salvini, 22-358: intorno al corpo / era
malvestita e trascurata -sostant. salvini, 5-103: di borea il turbo /
, non accetto, sgradito. salvini, 15-4-224: madre cirene...
secoli antichi per la sua stoltezza. salvini, v-414: 'mammalucco ',
mammella dei vecchi: vino. salvini, 39-iv-83: disse di lui [omero
da mammone andar vuole in persona. salvini, 39-vi-65: non si può servire a
degli occhi e della penna di altri. salvini, 41-106: quella malvagia età,
non ebbe un giorno quieto e sereno. salvini, 41-318: per aggiunta a queste
stessi mancando, / gittame a terra? salvini, 41-318: non vogliate mancare a
a meglio dire. -sostant. salvini, 39-i-208: la virtù consistere nel mezzo
attitudini; deficienza, imperfezione. salvini, 39-i-147: la virtù consistere nel mezzo
di se medesimo perdezza e distruggimento. salvini, 39-iii-149: non mancano in oltre
opera è appunto degna della sua penna. salvini, 16-483: allato a lui,
costor sien tutti a morte messi. salvini, 41-51: mercede e mancia del peccato
perché carlo martel poco ebbe senno. salvini, 5-121: non poco costò a atride
cortesia, da voi ricevute saranno. salvini, 39-v-165: non sapendo a qual
dal militare architetto, vengono maneggiati. salvini, 13-133: a te sia caro
occulto campione che combatte per l'innocente. salvini, 41-343: il moto, il
la neutralità sua col re di svezia. salvini, 23-132: splendida caccia maneggiando in
maneggiata da molti, facilmente infracidisce. salvini, 39-v-7: siccome la neve maneggiata riscalda
per guadagnarsi la grazia delta dama. salvini, 39-vi-78: i paradossi degli storici
il principe] in questa esser eccellente. salvini, 13- 200: qual,
, proseguì eloquente di questa guisa. salvini, 41-244: la filosofìa e l'
di cavalli e d'armi maneggiatore. salvini, 23-439: verun puledro / al suo
libri che esso teneva per esso officio. salvini, 39-v- 220: maledetto sia
dio nel maneggio della sua providenza. salvini, 41-133: si mettessero sulla traccia di
e quadrella, invano chiedevano accordo. salvini, 39-iv-246: menzione è fatta più
mangierie, e non ci è rimedio. salvini, v-384: i guadagni illeciti o
11-668: questi mangiacarte e sciupa- salvini, 13-108: altre molte cose via portasti
in partic. la lima). salvini, 23-56: stretta la lingua [dei
-chi). ornit. beccafico. salvini, 41-415: ora lo stesso nome di
, formicolio, pizzicore. salvini [tramater]: rogna, dal rodere
di buon grado il lesso. salvini, 19-iv-2-271: come attesta omero..
una lettera; elisione, apocope. salvini, 41-192: l'epigramma è questo che
. - anche: scroccone. salvini, 19-iv-2-271: come attesta omero..
suoi, come il povero mangiante nascoso. salvini, 6-82: altrove senza l'epiteto
letter. antropofago. salvini, 22-203: dell'opere sovvenendosi d'antifate
- anche con uso attributivo. salvini, 35-131: come tu vuogli ripiegar tiranno
in forse; giacché quel barbassoro del salvini la usò nelle sue 4 annotazioni alla
. -rifl. recipr. salvini, 13-130: agli uomini tal legge fe'
e quelli che peggio, ingoiarsele. salvini, 41-227: dice che il cominciare
mansioni. - anche assol. salvini, 22-415: ma prega che di nuovo
non meritati. - anche assol. salvini, 13-129: o regi, voi /
non ne può trarre alcun giovamento. salvini, 39-iv-216: 'tu dai mangiare a una
mantenere, vivere a sue spese. salvini, 19-iv-2-294: mi voglio serrare col signor
del mangiare: assidersi a mensa. salvini, 22-61: toccate del mangiare e rallegratevi
hanno molto cura della sanità propria. salvini, 16-542: or ne venite alla
eliso (un suono articolato). salvini, 39-vi-222: curiosi giuochi di parole son
fanciullino, che giaceva nella mangiatoia. salvini, 40- 517: il signore
-di animali o di mostri favolosi. salvini, 23-179: in un'ampia del mar
salvini, 7-23: darà di piglio al collo
. persona avida, accaparratore insaziabile. salvini, 13-125: della ragion la voga è
i limiti della famiglia). salvini, 15-4-238: se perdonar sapesser gl'iddii
. region. fazzoletto da capo. salvini, 39-vi-142: quella pezzuola che si mettono
e dell'inesausto vigore dei popoli salvini, 39-vi-142: quella pezzuola che si mettono
mostrarei di non me ne curare. salvini, v-396: colle mani si fanno altri
dolci manere / d'un leopardo. salvini, 13-75: un tremendo cane per davanti
lui rassembreranno senza nerbo e senza sostanza. salvini, 39-i-160: noi nell'uso basso
, n. 2). salvini, 25-86: della cecità de'pittori del
. -malìa, stregoneria. salvini, 39-v-63: chi ben ama possiede un'
, manne di sarmenti o fascine. salvini, 23-42: come un arco scocca,
pronto a picchiare, manesco. salvini, vii-553: 'è manesco': leggiero delle
verso di noi più fortemente aggravò. salvini, vi-1-249: ove si parla delle
studia, s'affatica a mangiare. salvini, 22-354: quei su i pronti /
-mescolare le mani-, accapigliarsi. salvini, 16-429: a noi non v'ha
suoi diritti e i suoi privilegi. salvini, 39-iv-14: non è un far torto
notevolmente; intensamente, vivamente. salvini, 16-208: tidite, t'onoraron sopra
, acciocché 11 padrone non sopravvenga. salvini, 39-v-107: non è da paventare
, che alli padroni manumittenti restava. salvini, 39-v-26: gli schiavi loro, quando
/ manometter di fiesole il vermiglio. salvini, xxxiv-69: io aveva ammazzati due pollastri
. - anche per simil. salvini, 39-v-27: sogliono da i battezzanti signori
mila e più manuscritti in varie lingue. salvini, 41- 151: chi non
remore e gli altri mostri marini. salvini, 13-26: cimodoce, che nel bruno
-ant. formato, educato. salvini, 39-iii-26: il silenzio...
. facilità, docilità nell'apprendere. salvini, 39-vi-52: vogliono le scienze fissa applicazione
1-260: ieri sera fui a sentire il salvini nell'* otello '. quell'uomo
fece onorata menzione nel suo manuale. salvini, 39-ii-61: l'enchiridio, ovvero
svolta e 'l boion m'ha guastato. salvini, 39-iv-28: con tucciò
vi attaccarono due manze per tirarla. salvini, iii-43: * manza ', per
, che volgarmente son chiamati marangoni. salvini, 15-1-in: i marangoni in fretta
, perché ce ne arrecasse degli altri. salvini, 23- 390: alcun marangon
le marche più atroci della barbarie. salvini, 39-v-96: in questa dote di spirito
fornita d'asini, come awertisce il salvini nelle note alle satire di salvator rosa
, e si marchiano li castrati. salvini, 15-1-103: l'aratore battendo affida
al più che sia, un remo. salvini, 14-161: non marchiar schiavo tu
comune o in segno di schiavitù. salvini, 30-8-21: fu per ischerzo soprannomato siyixa-
marchiato il volto da un pugnale. salvini, 36-40: così allora marchiato nelle membra
è salita. -nuotare. salvini, 23-336: de'tonni la progenie è
, / l'ho per marcia finzione. salvini, 41-157: convenendomi bere o affogare
già vinse un gioco marcio coi romani. salvini, v-453: perdere il giuoco marcio
un segreto, una pena). salvini, 19-iv-1-297: i segreti di cose confidate
avria reso il suo riscatto più disastroso. salvini, 39-ii-94: i macellamenti delle vittime
non che convertisse in vino il mare. salvini, 22-14: gonfiava in tutto 'l
sente comunemente in bocca del popolo. salvini, 41-85: signori miei,.
dalla margine sia trascorsa nel testo. salvini, 41-373: sono avvezzo a schiccherare
. mettere da parte, serbare. salvini, 41-163: io credeva quest'anno la
assentarsene prendendosi una vacanza arbitraria. salvini, v-486: con bassa maniera e plebea
stagione / della ricolta degli sciagurati. salvini, v-380: 'mariuoli': borsaiuoli
fragore del mare; sonoro. salvini, 24-297: odi nettuno...
e onoranze utili, essendo maritato. salvini, 22-118: cinque a te cari figli
gente di mare di prima categoria. salvini, 7-14: con umane leggi / volgiti
- / un vi si posa. salvini, 33-59: arresta il passo, o
mattina a'marmi / le nostre bizzarrie. salvini, v-470: 'a'marmi': a'
/ e risarcir marroni e malefatte? salvini, v-421: marroni, castagne grosse
o marruffino che [ecc.]. salvini, v-465: 'marruffino': fattore di
una suttigliazione e calcinazione di ferro. salvini, v-461: presso i chimici sole è
de paura li incominciò a martellare. salvini, 39-i-60: chiamiamo la gelosia martello
delle cose insegnate nell'animo de'discepoli. salvini, 2-116: dove ci era bisogno
martellato, a mugghiar fra'denti. salvini, 40-298: traile lagrime che, come
violentemente, sospinto qua e là. salvini, 23-373: quando nave, martellata /
far sì che nemmen esso l'abbia. salvini, 39-i-160: noi nell'uso basso
de roma fo portado in franza. salvini, 40-100: la memoria si rinnovella
martire: s. stefano diacono. salvini, 40-104: con pioggia di pietre repentinamente
volgo deriso e messo in gioco. salvini, 39-iii-176: per acquistare la saviezza
padre della patria. -rifl. salvini, 39-ii-146: quindi molti temendo, né
ciò che per quello avvenuto ne fosse. salvini, ix-25: forte gridando i poverelli
atroce sofferenza fisica o morale. salvini, ix-19: o del corso impeditrice,
6. stimolo, incitamento continuo. salvini, 41-251: oh rima,..
/ l'armento marzial del re neleo. salvini, 23-17: animoso compagno di battaglia
segni. -di animali. salvini, 23-18: egli sono [i cavalli
scheletri / di fuor vi son dipinti? salvini, v-435: 'marzocco': lione o
-lama di una scure. salvini, 7-17: [aveva] arnesi etnei
mascherandole, come di propria invenzione. salvini, 6-137: sotto la comica giocosità
. diminutivo di mascherone, scultura. salvini, xi-93: intorno intorno...
. -sostant. virilità. salvini, 6-137: si gloria [luciano]
maschio, dove non è la femina. salvini, 11-8-63: reca l'acqua,
che sorregge tutti gli altri. salvini, 22-247: leghin te nella veloce /
sei di spingarda e sei di mastio. salvini, v-463: 4 gazzarra ':
gaio cesare maschiofémmina [ecc.]. salvini, 10-2-523: = deriv. da mascolinismo
voglia ricever graziosamente dalla tosca cittadinanza. salvini, v-489: noi diciamo il masgalano
appartenenti a tale categoria servile. salvini, v-384: mostrò il dottissimo monsignor fonta-
-masnada infernale: i demoni. salvini, 40-244: ma che giovarono di quegli
con riferimento a persone). salvini, 16-460: si diero in fuga /
né si lasciano cadere in disordine. salvini, 39-i-173: nel dispensare il suo
a fare masserizia della potenzia loro. salvini, 13-172: far masserizia della lingua
certe vedove ho vedute / tirar masseriziose. salvini, v-411: 'masseriziose': risparmiane,
s'abbia a vivere per ben vivere. salvini, 39-v-95: questi è riputato comunemente
giuno, / a te l'uccise. salvini, 24- 364: o nemesi
da'massi, sì che si sfracellò. salvini, 23-260: né [il polpo
-assol. digrignare i denti. salvini, 13-238: qual dalle valli d'un
pane masticato. -sostant. salvini, 26-25: chiedi la pappa e 'l
cioè la geometria e l'aritmetica. salvini, 39-i-82: abramo...
tratto, ch'era in aria appesa. salvini, vii-573: * sur una
catuno de'cittadini e. ttrovare leggie. salvini, vii-543: 'ludovicus', come
dignità immensa della sua divina maternità. salvini, 39-v-85: io per me credo
gioventudine, e acquistano il bello matronale. salvini, 39-iv-241: travestita e con parrucchino
, come gli etruschi). salvini [tommaseo]: ci erano ancora i
fresco la state, non vi allignano. salvini, 19-iv-1-298: essendo quella terra da
11 tempo e questi ruzzando lo perdono. salvini, 16-639: temenne atride e gridò
valore di superlativo assoluto). salvini, 39-i-24: solo l'uomo,.
. ', cioè iddio padre. salvini, 39-ii-75: né allo strepito dell'armi
onde le genti ne rimangon matte. salvini, 24-349: furioso bacco...
da guidare, da governare. salvini, 22-330: telemaco adulavano d'intorno /
accolto / dolce color di mattutine rose. salvini, 5-195: il rossor corse,
/ un lindo guardinfante alla romana. salvini, v-526: 'mavì ':
grandi organi elettrici della torpedine. salvini, 23-241: [nella torpedine] piantate
mazza tentennanti, / si dolgon. salvini, 10-3-189: dopo una malattia, cominciò
/ intorno alla mazzacchera o boccone. salvini, vii-556: 'mazzacchera ',
descrivere in una volta sola. salvini, 30-2-74: il sonetto, per dir
in mazzo con le vecchie ridicolose. salvini, iv-265: 'uopo'è messa dal
l lor mazzocchio come le tedesche. salvini, 39-v-232: le code, i ricci
. -anche: ghiozzo, nasello. salvini, 23-382: muggine... in
arterie disseminate per le tuniche del ventricolo salvini, 39-v-101: quella per- spirazione o
fortezza, mostrare la possanza tua? salvini, 22-23: se giammai il padre
[l'odio] non è medicabile. salvini, 39-i-120: l'ira si può
. da fascinazione e medicamenti amorosi. salvini, 22-68: subito nel vino / gittò
e simili, che in altra guisa. salvini, x-1-15: cui non peàn può
medicante, e sarà di pari rovina. salvini, 39-ii-15: gran medicante del civil
applica medicamenti; medico. salvini, 22-365: indovino, o di mai
è d'ogni morbo uman medicatrice. salvini, 39-vi-39: la mercatura,..
-istituito, fondato dai medici. salvini, 39-ii-49: nella famosissima libreria, o
che sieno affissi in detta medicheria. salvini, v-464: vidi uno scheletro d'
strana / la brava medichessa lo risana. salvini, v-489: dipintoressa, pittrice,
10. emendazione di un testo. salvini, 6-115: che la voce 'sigonta
da quei mali che lo tormentano. salvini, v-431: il medico aveva titolo di
7. dimin. medichino. salvini, 19-iv-2-270: lo vedeste sopra la vostra
fece francesco de castro, suo figlio. salvini, 19-iv-2-270: quel medichino cauto e
segni poteva palesare la sua allegrezza. salvini, iv-254: così segue a chi
, a ragion veduta. salvini, 39-iv-23: instituì questo bell'ordine di
di baciare il simbolo della fedeltà. salvini, 40-178: lascio qui a voi,
tempo, la vita). salvini, 39-iii-172: de'quali [studiosi]
natura li meglio omene de lo mmundo. salvini, 22-10: spesso / così ci
.. il muggine, il melanuro. salvini, 23-323: quando 11 mare intorno
il satirico, l'elego il romanzo. salvini, 41-178: quindi gli stessi poeti
sf. ant. melissa. salvini, 34-25: son da pascere l'erbe
, languido, insinuante, lusinghiero. salvini, 22-252: niun di qua passonne in
fiori e pomi acerbi e maturi. salvini, 15-1-100: te anco ricevono i frangibili
annoverata nella melopeia o sia melodia. salvini, 6-65: non dubitò,..
qua or là volin per l'aure. salvini, 39-iv-36: alle quali [nuvole
a membro per membro lo tagliavano. salvini, 39-ii-206: gli adulteri con appuntate
vergognose membricelle. -membrino. salvini, 39-v-249: per beffa il nome di
sente ch'ell'è molle e fresca. salvini, 23-250: l'ostriche, tosto
memoria i libri che parlano prima. salvini, 39-ii-138: in ogni tempo si
si può sperare ogni buon essito. salvini, 19-iv-2-268: voi avete fatto bene a
del debito di chiunque lo regge. salvini, 40-92: questo medesimo nome è a
menò nella sua carrozza al lovere. salvini, 13-96: su veloce nave, /
toglievano moglie e poi non la menavano. salvini, 22-449: savia penelopea, non
terra, nelle greggi e negli armenti. salvini, 41-128: sembra più naturale che
occidentale] menar bonaccia e serenità. salvini, 23-80: o grave nube, menante
menavano allegrezza in tutti 1 luochi. salvini, 16-533: dolenti in cuore, con
meta o una direzione precisa. salvini, xxxiv-71 di lei quella più presta,
in una situazione difficile; barcamenarsi. salvini, 39-iii-236: la fortuna, soggiugne,
e così gli fece menare lo smalto. salvini, 21-31: piglia un ben formato
accordo tra il menatóre e l'asino. salvini, 24- 282: occhio della
, perché non mangiavano la carne. salvini, 39-vi-139: 'sacca'chiamano anche in
/ cred'io, ne'mendicanti. salvini, v-417: 'i mendicanti '
in porta, le notizie invecchiate. salvini, 39-i-49: si contentarono d'una mostra
in poco più che adoperarlo una volta. salvini, 41-373: per un certo mio
perciò furono dette menippee e ciniche. salvini, 6-134: menippo, in quanto conto
corrosivo degli escrementi degli uccelli. salvini, 39-iv-197: l'origine di queste diademe
delle parole... si partì. salvini, 39-vi-23: gl'interpreti a ciò
/ il voto o la promessa. salvini, 40-85: intuonano gli angeli a
dissennato; stupidaggine, sciocchezza. salvini, x-202: lasciare per le copie guaste
letter. ant. astuto. salvini, 24-293: ch'abiti tutte parti,
va di sua vita a sera. salvini, 41-11: nel ragionare di lei non
ho mai sentito quel puzzo nauseoso. salvini, 30-2-5: ho molte piccole cose sopra
significati de'voca boli. salvini, 39-vi-133: questi sono giullareschi e ridicoli
l'opposto di iperbole). salvini, 23-264: lanugine [del riccio]
che si maravigliano di tanto splendore. salvini, 23-78: [gli origi] tra
all'ombra sono inetti alla guerra. salvini, 41-24: onoranza compartirono all'onesto
plutone con le femmine da mercato. salvini, 39-i-94: altri dell'amicizia fanno
. ant. ermafrodito. salvini, 39-iv-119: della congiunzione di mercurio con
meretrici; da prostituta. salvini, 39-v-223: imbellettata, effeminata negli atti
preparava un sontuosissimo balletto in corte. salvini, 39-vi-51: questi amori meretrici come
trawolle, chi siede e chi giace. salvini, v-403: 'frascati ':
a godere l'aria buona. salvini, v-446: lo idotismo della plebe 'andare
la donna del po prende consiglio. salvini, 5-218: un gran pioppo v'
? / passa un po'qua. salvini, vii-571: 'hass'egli a ir
di ritirarsi a godere la patria. salvini, 30-2-113: assistendo alla loro mensa
la sposa sta dinanzi al diletto. salvini, 39-v-89: facendosi prima dentro di
un momento e passa po la merla. salvini, 41-221: noi di uno di
piuma bigia co 'l becco scolorito. salvini, x-13: su pe'rami sfogasi
, / mio danno s'egli scappa. salvini, v-389: per merlotto s'intendono
che nuova minerva altri le mesca. salvini, 16-670: all'ancella dispensiera il
, pagare. - anche assol. salvini, 45-45: psammide, vedendo anzia presso
aggiunti, le meschinità delle rime. salvini, 41-144: il ripetere la medesima
apologià assai meschina di esso rocca. salvini, x-197: ell'è una frase
e mescitor di vino di nicomede. salvini, 22-138: allor disse al mescitore,
mescere (un recipiente). salvini, v-460: alcuni le attribuiscono [alla
loro natura tutte molto proporzionate al riso. salvini, 39-v-96: io ben so che
cagionar altro che ruvidezza e amarore. salvini, 39-v-201: come osservò dottamente
racconciano e mescolano di lor mano. salvini, 6-155: la locusta dalle gallie,
questi confinato se ne stava lungi. salvini, 16-538: giuri a te un
tutti gli altri affetti si mescola. salvini, 39-iii-5: non vi ha cosa
5. congiunto carnalmente. salvini, 13-38: a creo euribia partorì,
. -ant. composizione melica. salvini, 6-182: spesso appresso i retori greci
opra di natura, ogni mistero. salvini, 39-i-167: due sentimenti nobilissimi e
di gioie vi pescai messe feconda. salvini, 39-i-37: il cuore innamorato accusa gli
il tutto a sangu'e fuoco. salvini, 13-335: crescitrice / de'germogli,
legna per mestiere di ciascun dì. salvini, v-512: mestiere: uopo,
riesce far la zuppa al paniero. salvini, 41-90: e che? quando io
a quattro palmenti, rimpinzarsi. salvini, vii-546: si finisce [col carnevale
render la mestola e 'l ballo. salvini, vii-549: « e a lui render
; collocato sul meridiano celeste. salvini, 48-136: quando pieghi / dal punto
di costui abbia la metà valore. salvini, 13-30: partorì un'altro smisurato /
e l'altre figure sì fatte. salvini, 30-2-97: è un vizio che i
che ne facciamo metafisicamente col pensiero. salvini, 39-iv-148: l'errore d'aristotile
dell'aria o dal metallo della voce. salvini, 13-224: le femmine su torri
, sf. disus. metempsicosi. salvini, 39-iii-216: questa trasmigrazione, che anche
è misticcio di bianco e nero. salvini, v-476: li zingani sono di
-anche: sistema di apprendimento. salvini, 39-ii-223: quel grande ingegno d'aristotile
metrica, armonica e orchestica o ritmica. salvini, 302- 23: della metrica o
per meglio dire, metrici semplicissimi. salvini, 6-62: i metrici scrittori greci.
di metrica. - anche sostant. salvini, v-415: presso i metrici, il
: feste dedicate a cibele. salvini, 6-34: anche la madre degli dei
sono la vera metropoli d'amore. salvini, 39-i-167: nel capo, metropoli degli
oro, adoperando per attaccarlo il bolo. salvini, 22-125: come quando / argento
aveano quasi nel cantare altra arte. salvini, 13-3: quindi movendo e d'
: egli cominciava a mettere barba. salvini, 22-206: mercurio vergadoro si fe'a
. metton ogni difficoltà nell'impresa. salvini, 13-382: i travagli per tutto seminati
corta, non ancora folta. salvini, 34-35: dameta già ed il bifolco
. -depositaria di confidenze. salvini, 39-ii-142: come si lusingano i poveri
che furono le mezzane del loro fallo. salvini, 39-v-106: è dannosa quella vergogna
, non sanno che sia mezzanità. salvini, 39-i-78: vollero essere ottimo mezzo
cose agguagliare che non hanno mezzanità. salvini, 41-8: nell'essermi consegnate le pregevoli
un poco di riso intenerito nell'acqua. salvini, 40-131: non potea il demonio
l'acqua. -mezzinétta. salvini, 33-232: di terra mezzinette furono ad
mezzissimo (con valore iperbolico). salvini, 48-130: quando / nel mezzissimo punto
l'accettazione [ecc.]. salvini, 6-150: il primo dalla morte
ultima e più sottil punta della coda. salvini, 16-193: urtò d'aiace il
pronunciare, proferire; proporre. salvini, 39-vi-23: è lecito a ognuno l'
sculture, dipinti, fotografie). salvini, 39-i-31: così lo stesso ermes unito
, i mezi punti e i punti. salvini, 41-486: il punto a
me né mica un varco s'allontana. salvini, v-459: 'né mica '
, mia ma'la mica ha scodellata. salvini, vii-550: 'la micca ha scodellata'
'ntravviene a chi la dice buono. salvini, vii-575: 'tu fiuti, e
tu non hai pacienza un miccichino. salvini, vii-540: 'tu non hai pacienza
rientrare. -di animali. salvini, 16-407: scese da'poggi idei,
un micino, una passera domestica. salvini, v-427: 'mucino': piccolo gatto
di corna che sia bene arso. salvini, 22-183: ei qual lion mangiava /
costitutiva sostanziale; nutrimento vitale. salvini, 22-32: arma le provvisioni pel viaggio
luglio si miete il grano a distesa. salvini, 13- 228: mieteano con
i nostri toscan) dentata falce. salvini, 13-141: ignudo semina ed ignudo /
(il nettare dai fiori). salvini, 15-4-212: purpurei fiori mietono [le
i negozi, ecc.). salvini, 13-19: dall'aguato il figlio /
raccogliere, accumulare intorno a sé. salvini, 23-211: gli uni [i pesci
, poco maggiori che di panico. salvini, 15-1-100: te anco ricevono i
i -e'fu il miglioramento della morte. salvini, vii-555: « e'fu il
aiuto massime di queste nostre viole. salvini, 41-37: il censore [dell'accademia
-presentare in modo più perfetto. salvini [tommaseo]: qui è il difficile
sopra di noi per averlo distinto. salvini, 30-2-30: sempre più migliorare ed
e forse fia il suo megliore. salvini, 16-603: ma io non ubbidii
speciale protezione di una divinità. salvini, 16-300: tre volte...
, e non da can mignoni. salvini, v-469: 'can mignoni', cioè
= denom. da millanta-, cfr. salvini, v-450: « 'millantarsi 'è
accostamento etimologico a mencio, cfr. salvini, v-542: « milza, dal franz
un paro di corna in fronte. salvini, 6-19: bacche o baccanti e lenie
modello. - anche: contraffazione. salvini, 6-56: ulpiano, su quelle parole
.); imitativo. salvini, 6-52: quindi nacquero due appellazioni di
un mimo, un dramma). salvini, 6-182: in quel luogo il filosofo
mimmo, che significa piccolino o bambino. salvini, v- 476: ninne,
, sì nel modo di rappresentarle. salvini, 6-56: de'mimi o rappresentanze o
credito e di stima non comune. salvini, 19-iv-2-272: plinio, uno di quelli
/ reston più minchionati di costui. salvini, 41-82: ci vuol...
fede e dell'ingenuità altrui. salvini, 19-iv-2-264: mi ricordo...
2. burlesco, satirico. salvini, 6-9: gravissimi scrittori, quando dell'
2. satirico, burlesco. salvini, vii-538: io mi penso che.
. 2. parodia. salvini, 39-v-119: cratino ed aristofane cambiarono
vanne al tempio a supplicar minerva. salvini, 16-1: ravvisò tosto pallade minerva
amor divino preponderante ed ogni altro. salvini, 39-i-m: tenendo l'amicizia primario e
orafo ed allievo di cosimo rosselli. salvini, 39-iii-128: ogni minimo, per così
pure un minimo che di tormento. salvini, 39-v-127: né le rigide nevi,
, fino a'più sordidi ministeri. salvini, 39-iii-168: or qual più bel
guardarobba... e pagatori. salvini, 22-52: i ministri versaro acqua
, a differenza della minuscola e piccola. salvini, 30-2-20: a principio le lettere
abbia la via piana e spedita. salvini, v-436: frastaglie, frappe, tagliuzzamenti
e di animali sì grossi come minuti. salvini, 39-ii-177: e la nottola,
ci parranno convenienti a quest'opera. salvini, 39-ii-223: si ristringevano a certe piccole
foro i personaggi più eminenti. salvini, 39-vi-19: quel principe che,
levatura (uno scrittore). salvini, 41-177: così accennando [pindaro]
della nobiltà n'è morta pochissima. salvini, 39-vi-14: il piacere è comune
minuto: compiere frequenti furterelli. salvini, 45-55: non pareva a ippotoo esser
, onde mi resulti poi vergogna. salvini, v-495: 'con irriverenza mia di
, secondo quel modello o calco. salvini, 30-2-145: corrisponde [l'epiteto '
barga con isce- mare i mirabili. salvini, 39-vi-6: l'usar voci talora
che 'l mostro nasca sotto il sole. salvini, 22-178: un miracolo era gigantesco
d'oro e conservata in reali gallerie. salvini, 13-56: la dea..
/ e i miraeoi del volgo. salvini, v-421: * e i miraeoi del
, due miracolosi e sopra umani ingegni. salvini, 39-iii-211: pittagora,..
miranti all'alto. -figur. salvini, 24-365: l'occhio della giustizia io
acuto e rigido, minaccia vento boreale. salvini, 48-22: marte e pafia,
mira, aggiustare il tiro. salvini, 16-122: tosto mirò a tidite co'
ingenuo, in stile dimesso. salvini, 11-4-29: tutti non han piacere d'
guadagno e in ritenere lo guadagno. salvini, 13-245: a casa il padre
nel piccolo studiol son più medaglie. salvini, v-384: « miscee »: mescugli
dall'uso di metri diversi. salvini, 6-127: da'medesimi frammenti i quali
disparate in un'unica legge. salvini, 6-170: da'giureconsulti la legge giulia
scriviate epistole di erudita dottrina miscelania. salvini, 6-170: quando nel foro leggi
mischianza di più materie trattate in dialogo. salvini, 6-171: siccome la satira o
, da cui risultano le cose. salvini, 39-i-90: il poeta filosofo empedocle per
-turbare, sconvolgere, mettere sossopra. salvini, 12-1-254: e cielo e terra senza
gioco d'amor tosto l'infetta. salvini, 13-31: con costei, dicon,
legitimi meschiarti, / illegitimo servo. salvini, 35- 129: mischiati tu
. mescolanza, mescolamento. salvini, v-461: quindi, dal permischiarsi dichiamo
divelgano quelle che saranno da trasporre. salvini, 3-67: l'altre mischiatamente cinque stelle
non lasciando. -alternamente. salvini, 21-223: a questo spesso tu da'
farà colore mischiato con mosche rosse. salvini, 39-iii-236: nealce,..
4. unito, congiunto carnalmente. salvini, 13-14: dal caos nacque l'èrebo
infelicemente la sua tanto ammirata candidezza. salvini, 39-i-25: chi non rimira sopra
offendere come miserabili e poco necessarie. salvini, 30-2-63: properzio e il poliziano
che in compagnia di martino passavano. salvini, 22-415: intorno a me adunaronsi
, il dispregio e 'l dolore. salvini, 13-22: con niun dormendo partorio
il suo seme sarà sempre benedetto. salvini, iii-75: 'misericordiosissimamente'è di dieci
le donne. -anche sostant. salvini, 41-262: euripide,...
uso che se ne fa. salvini, 30-2-10: il nostro giambullari..
. -simbolico, allegorico. salvini, 39-iv-199: alcuno si sente gravida la
misterioso, nella vita di giuliano. salvini, 39-iii-211: pittagora... era
e le cose mistiche nella grecia. salvini, 24-321: e giorno e notte
e frottole / d'alto misterio. salvini, 39-v-200: gli egizi...
segreta, evitare di rivelarla. salvini, 39-iv-146: alessandro afrodiseo...
che della scolastica e secca teologia. salvini, 39-ii-66: la sublime e contemplativa
misteri e le cose mistiche nella grecia. salvini, 24-372: odi, beato,
divinità di un culto misterico. salvini, 24-317: dionisio chiamo, che ben
quando se ne sente troppo ripiena. salvini, 41-134: sirene ancora furono appellate
6. congiunto carnalmente. salvini, 13-34: ceto, la minor di
questi due rende i componimenti egregi. salvini, 39-vi-116: nelle amenità di luciano
mia vita non si ferma giammai. salvini, 481: barometro, misura della
l'amor di dio non ha misura. salvini, 39-iii-98: per condurre questo lavoro
e prestezza, dissimulazione e castighi. salvini, 39-i-27: è opra ancora del giusto
del giusto; equilibrio. salvini, 39-i-147: ottima cosa è la misura
altre misventure solo refugio sono gli amici. salvini, 22-142: ancora dovea / affrontarmi
gli antichi mitologi è bella lode. salvini, 39-iii-206: forse che la licenza
. -temporaneo, transitorio. salvini, 39-ii-19: annibaie, savissimo capitano,
, co'ricchi mobili delle case. salvini, 39-vi-228: per la parola mobili s'
imperfetta di una lucerna. salvini, 15-1-113: fin le ragazze che il
i moccoli fuggiti son nel naso. salvini, 13-226: dalle sue nari i moccoli
, e gli occhi a'mochi. salvini, v-389: 'e gli occhi a'mochi'
sostentare una guerra, massime offensiva. salvini, 6-144: il quale [orazio]
fosti ». « io fui ». salvini, 30-2-51: quelle voci per un
. - anche al figur. salvini, vi-2-162: quella sola lingua..
, sagomare nella forma voluta. salvini, 15-2-152: sì la vite tralasciata /
tratteggiare; ideare, immaginare. salvini, 39-iii-139: platone dalla repubblica, ch'
, le facoltà fisiche). salvini, 30-2-212: 'formano la mente': che
modellate dall'edificazione di religiosi disegni. salvini, 39-iv-212: quel savio d'atene
e alla perfezione dei particolari. salvini, 41-372: la stessa origine della voce
danno e non di utile alcuno. salvini, 41-308: s'avvezzò ad avere
il model de le cose attillate. salvini, 41-114: imparare a conoscere a buonora
mano in mano dirozzando e avanzando. salvini, 30-2-176: quanti bei fiori di
o per spirito di indipendenza. salvini, 41-335: non dee uno essere così
. v.]: -ti piace il salvini? -a modo!... -se
qualche volta a modo e a verso. salvini, 23-165: or poich'a modo
, per certo modo di peggio. salvini, 39-i-51: in riguardo del nostro corpo
penetrar, fu un punto solo. salvini, 39-iv-205: narciso poi, converso
per vostra sodisfazzione ne rimarrò contentissima. salvini, x-27: se le cose pensate
: alito cattivo, fetido. salvini, 26-31: quegli, dal mangiar gonfio
. o iron.). salvini, 12-4-404: tu dell'alta cartagine ora
imitatori / d'una mola mugnaia! salvini, v-463: 'd'una mola
non ben riuscita; aborto. salvini, 10-3-xxi: con dire [socrate]
sfugge per la rotondità l'incontro. salvini, v-391: scatto si dice della
del quale l'azione stessa tende. salvini, 39-i-15: due potentissime molle e segrete
geometria, astronomia, prospettiva in genere. salvini, 39-i-128: né poteva se non
. ricco, abbondante di fiori. salvini, 24-347: fontanine, correnti, di
è chiamato con molti appellativi. salvini, 24-312: tu [madre degli dei
ad onorar le cose più degne. salvini, 39-vi-176: perché il capitale dell'
il corpo d'un solo vocabolo. salvini, 41-364: per li suoi scritti
continue della natura). salvini, 24-286: venerabile nume: sempiterna,
di poesia non molto praticata dai nostri. salvini, iv- 253: 'acciò'per
ospitale, che accoglie molti ospiti. salvini, 13-172: la tua mente non scopra
spezzone, troncone, mozzicone. salvini, 16-436: brandiva aiace telamonio indarno
si ha da formar la cometa. salvini, 39-iv-171: gli sconcerti, che nascono
si monderà gli stinchi con un segolo. salvini, vii-553: * si monderà gli
nostre pompe la fecion conoscere. salvini, 5-75: dell'assirio fiume
frataia. -tosato, rapato. salvini, 39-v-32: certe zucche vi ha che
questo il confine del mondo a settentrione. salvini, v-459: in una città di
vecchi normalmente muoiono prima dei giovani. salvini, 41-224: duolsi non essersi per divino
oggetti, ecc.). salvini, 39-v-127: accresciuta ancora dal suo glo
/ fan veder meraviglie ai circostanti. salvini, v-480: qui tratta di quelli
andare1, n. 36). salvini, 39-iii-63: andare nel mondo di la
: le monete sincere e le adulterate. salvini, v-448: riprovato, rigettato,
in moneta molto eletta e molto traboccante. salvini, v-442: 'traboccante'il diciamo al
considerarne il valore prima di spenderle? salvini, 39-v-93: trattene le voci forestiere
mormoni / giocolar sur un canapo. salvini, v-419: qui gli scimmiotti,
. per estens. uomo calvo. salvini, v-419: 'mormone'vale figuratamente uomo
. ant. cucciolo della scimmia. salvini [tramater]: i figliuoli piccoli delle
col tizzone infuocato il monocolo polifemo. salvini, 7-24: il tizzon nel cranio
monodie, che erano canto lamentevole. salvini, 6-49: nelle nozze, e in
parola o una frase. salvini, iii-67: monogramma è quando in una
linee sforzate o a cerchi). salvini, v-471: 'e ve'co'm'
, ma essi stessi metri si appellano. salvini, 6-183: nella greca e latina
la monta di queste sue razze. salvini, 15-3-94: mentre lieta gioventude /
acrobata, funambolo, giocoliere. salvini, 48-132: con marte / ciprigna,
onde dicesi passera montanina o montanara. salvini, 17-604: degl'immortali andò lieve
montagna (un animale). salvini, 21-67: altri il chiaman chelidro:
tal tempo, che li luoghi montanini. salvini, 16-603: drago in tana montanina
con certa dea o ninfa montana. salvini, 22-120: con essa in un,
è innalzato verso l'alto. salvini, 48-84: [uomini], in
entra in bestia e ritiengli nella fossa. salvini, 16-449: allor pronoo primier con
. -principio della vita. salvini, 48-71: non a tutti gli uomini
: orsù ascolta, mostacciuzzo bianco. salvini, vii-540: 'mostacciuzzo': cioè visino
, e per effetto aman la dote. salvini, 39-iv- 173: quantunque andato sia
della restituzione de'beni a'nazionali. salvini, 30-1-135: david ballò, intorno
.. le lacche da molti colori. salvini, 41-271: ora quantunque il 'mostrare'
ond'egli n'arricchì gli attici campi. salvini, 22-59: ad elena / gli
a chi nella folla le abbrancasse. salvini, 46-1-187: timone, per la
. causare, provocare, cagionare. salvini, v-390: la prima sentenza, che
caminare con questo riguardo al possibile. salvini, 39-i-86: platone (pare a me