ant. femmina del tonno. salvini, 23-233: della tonna non io certo
2. ant. mattanza. salvini, 23-337: una tal caccia s'usa
/ altri animali appellati sono alci. salvini, 23-114: sovente i lupi co'sanguigni
ant. abitato da topi. salvini, 21-111: tosto predati tuffansi in topaie
a quelle cose che la sapienza vieta. salvini, 48-122: con violenza sotto a
a noi risplende serenità di giorno. salvini, 40-44: dopo il torbido e nuvoloso
adunque io sono un grande scapigliato? salvini, v-4-1-1: 'torcere il collo', per
, identificata con la luna). salvini, 24-283: notturna, in aere errante
, sacerdote del dio dioniso. salvini, 6-19: arroge a costoro lo dio
offerti in sacrificio i tori. salvini, 13-210: venerabile assai tua testa onora
con aceto rosato e simili tornagusti. salvini, 41-86: delle cicale (voi
e un eccitamento degl'intelletti stanchi. salvini, 39-v-19-20: non vi stupite, o
del corpo adattan- dovisi perfettamente. salvini, 13-214: sulla testa / generosa si
-nella filosofia pitagorica, metempsicosi. salvini, 39-iii-211: pitagora in primo luogo,
in queste sue prose fa egli [salvini] un discorso della lingua toscana dove
di riflessi e di movimento. salvini, v-4-4-24: la parte torpida è come
, 1-1-tit.: 'il torracchione desolato'. salvini, v-5-5- 6: bartolomeo corsini,
le mura di una città salvini, 22-229: gittar le fondamenta / di
na tenna co na banca de terrone. salvini, v-4-5-25: 'mele di spagna',
per scherno o disapprovazione. salvini, v-3-1-5: 'uomo sospeso', cioè frustato
omini et esser quasi tenuti dei. salvini, 39-iii-63: la morte di socrate fu
, anche, pesantezza di stile. salvini, 41-395: tucidide allo 'ncontro per altra
tenaci zanne / tre grandi anella. salvini, 13-214: nel mezzo era di drago
, deprimente (una giornata). salvini, 33-4: in un secolo torvo,
a pazienza e continenza lo tosai. salvini, 40-335: infiniti si tosarono e
et ugne vostre che il mio cervello. salvini, 39-v-230: questi nuovi romani al
imaginare se sono altro che toscanesmi. salvini, 39-iv-136: si trascurò di polire la
. - anche sostant. salvini, 5-iii-291: la grammatica della lingua italiana
parole, espressioni al modello toscano. salvini, vii-1-1: gio villani e altri antichi
, un'espressione). salvini, 39-vi-7: non mi son riguardato ben
latino, non può avere buon toscano. salvini, 5-iii-312: parlan toscano, e
corre e la morte è tostana. salvini, xxxiv-55: né il sonno né tostana
legumi, ecc.). salvini, 23-319: e una stiacciata di tostati
. abbrustolito (il pane). salvini, 39-vi-150: pan duro, pan tosto
bonfante, riprendendo un'ipotesi già del salvini) piuttosto che l'evoluzione semantica ricostruita
con l'acqua e col pan tosto. salvini, 39-vi-150: una cosa soda dicono
. ojetti, 1-88: « povero salvini, proprio non doveva morire adesso.
14. dimin. trasposizioncèlla. salvini, 30-141: tanto è lontano adunque,
di una divinità). salvini, 24-365: o nemesi, te chiamo
studio de la culla, / e, salvini, 17-576: facilmen poi con delicate /
: del comento di a. m. salvini, abondante ove l'abondanza è importuna
o parte di esso). salvini, 39-v-99: e gli altri pianeti,
a tavola di cibi e bevande. salvini, 22-101: or io / lo carezzai
qualunque occasione d'ozio e riposo. salvini, 41-14: il granduca ferdinando..
/ lor natura apre il varco? salvini, 48-40: il tratto poscia / della
quella banda, che più lor piace. salvini, 39-i-230: perché, dopo avere
/ fan traveder e traudir ciascuno. salvini, 39-iv-41: 1 piccoli moti
, di miseria, ecc. salvini, 24-381: gran giove, vagabondo,
guerriero. 5. laborioso. salvini, 48-54: nelle nascite ognor, tenendo
travagliosi intra voi e senza quiete. salvini, 13-98: circe figlia del sole iperio-
e per la incostanza della stagione. salvini, 40-208: non potremmo passare comodamente
settimane passate la mise in rischio. salvini, 39-i-182: s'io considero la
da una lingua a un'altra. salvini, 41-148: furono elle dal greco litterale
né è pervenuta alterata e guasta. salvini, 39-ii-39: un liquore travasato perde
così da risultare invisibile. salvini, 39-iv-41: 1 piccoli moti sembrano grandi
il sonno fa travedere, dice il salvini, e traudire maravigliosamente. -con
il vizio, ma ce l'offusca. salvini, 40-127: figlio, perché mi
uno spazio (un dardo). salvini, 16-122: ferillo, e '1
ricadere. -recipr. salvini, 13-128: mirano gl'immortai tutti coloro
per trebbiare i cereali; trebbiatoio. salvini, 15-1: e tribbi e tregge /
una treggia, con una carrozza. salvini v-4-2-6: ma qui 'treggea'fa equivoco colla
tra queste puerizie pur troppo scurrili. salvini, 40-478: risuonano in questa solenne
viveri, i sergenti e i caporali. salvini, 41-12: cominciò a spargere da
sparamiato scudi trenta mila all'anno. salvini, 13-128: son trentamila / sovra
, pentole, trepiedi, e scodelle. salvini, i3'i75: nè da pignatte
, agg. letter. danzante. salvini, 22-482: ora la loro / gran
rispetto a un altro). salvini, 48-110: se la luna crescente il
triangolo, non potè più oltre osservarsi. salvini, 48- 64: ciò che gl'
tornassi, dove fussi qualche impresa. salvini, 48-84: se 'l raggio saturnale
questi giorni bucò il corpo alla sandra. salvini, 48-88: i raggi mercurio allora
. -gruppo di animali. salvini, 23-206: delle faine son diversi i
coine about thè value of a farthing. salvini, 24-351: presso le sacre case
tre anni (una festa). salvini, 24-351: allora quando / susciti l'
in onore di dioniso). salvini, 23-153: vinose, pampinifere, divote
riproduce una pian- ta). salvini, 17-578: poscia darò una leggiadra verga
nell'abbattimento delli trigemini romani e albani. salvini, 48-92: gemelli allor degli uomini
con riferimento al dio dioniso). salvini, 24-317: dionisio chiamo, che ben
trigliette e carciofi. -triglina. salvini, 23-182: altri ne'fanghi e ne'
in fanghi. -trigliolétta. salvini, 23-9: gl'impaniatori tortorelle uccidono /
durante le feste dionisiache. salvini, 6-63: costume de'tragici greci fu
che può godere, che vive prosperato. salvini, 39-vi-197: questo disprezzare la bizzarria
; giocare il seme nominato. salvini, vi-5-5: 'e attendea pure a trionfar
petali (un fiore). salvini, 21-79: altri tripetalo, o di
l'oracolo di delfi. salvini, 5-153: non per anco in pitana
, ma il solo et umanato verbo. salvini, 40- 226: il sacrosanto
ant. sommamente infelice, miserabile. salvini, 10-3-199: 'trisatli', cioè tre volte
, rade volte sono in uso. salvini, 6-62: nel comico iambico spessissimamente
stella [saturno] il tempo regna. salvini, 41-117: dura e malgraziosa materia
di fuori e dentro ha la magagna. salvini, 39- iii-230: dichiamo, noi
: se pigliassimo a rigore queste quantità. salvini, 15-1: ma se in triticea messe
studi di astronomia trite e domestichissime. salvini, v-2-4-30: è dettato tritissimo appresso
o appartiene al dio tritone. salvini, 22-213: il tritonio destriere.
con una pioggia di dardi. salvini, 13-90: a marte poi trivellator di
. e con valore awerb. salvini, 41-143: lo 'iddio bambino', per
chiarezza e rendino il parlar oscuro. salvini, 41-248: non sono adunque da dispreiare
quell'ordine che ricercano cotali metri. salvini, 39-v-114: della quale non hanno
. - anche con uso tr. salvini, xxxiv-181: i merli poi di primavera
a caso ebbero insieme gran questione. salvini, 6-144: la scilinguata che non
greca e qualch'altra ancora oltre queste. salvini, 39-i-135: se si risguarda alla
che hanno l'ordigno da basso. salvini, 13-163: la nave a terra traggi
sa, notizie riservate, ecc. salvini, 39-iv-108: chiama qui [le femmine
ecco l'avanzo del meschino ». salvini, 46-3-192: al banditore che lo trombava
-dividere in sillabe una parola. salvini, 39-vi-172: la regola si è di
l'eccesso della condizione posta). salvini, 39-i-133: del resto era troppo fine
chi si affaccenda freneticamente. salvini, v-i-intr:. 'paleo', trottolone grande
, una condizione spirituale). salvini, 39 * 1-79: non è trovabile
avventura noi) secondo valerio massimo. salvini, vii-3-11: 'trucco', giuoco di
un verso grave e gutturale. salvini, 23-07: come tra gli uccelli han
colombi e le tortore). salvini, 34-46: l'allodoletta e 'l cardellin
l'aria, un ambiente). salvini, v-3-4-4: 'stufe', bagni caldi,
. 2. immersione battesimale. salvini, vii-3-10: 'tuffala', cioè immergila.
; completamente assorto nella contemplazione. salvini, 39-iv-155: quando l'animo non è
di lì a quattfaltri ridar il tuffo. salvini, v-3-2-12: 'dare il tuffo'dicono
ogni stagione dimorano tra loro piume. salvini, 12-5: è lungi in mare
, rossa, bianca, e porporea. salvini, v-2-5-5: da 'tolype', voce
tunica (un organo vegetale). salvini, 26-35: mordendo col sale tunicata cipolla
tappete, n. 1). salvini, v-3-4-11: 'zuffa'da tvjrteiv..
represso (una funzione fisiologica). salvini, 39-v-101: quella perspirazione, o traspirazione
in un contesto scherz.). salvini, 6-115: lascio stare il sigonta cioè
si ritirasse percioché volevano amazzar- lo. salvini, 39-ii-38: sarà il medesimo dunque l'
, andamento tipico di una lingua. salvini, 16-l-pref: la lingua latina,.
rotazione, secondo un ordine prestabilito. salvini, 10-1-136: e questa brigata non era
/ del bel sangimignan facemmo gita. salvini, 13-226: appresso d'uomini /
con bella acconciatura, mitrato, turrito. salvini, bisticci, 1-i-170: fu
della cameleuce, la quale è salvini, 23-272: di turturea ferite non v'
riverì l'idolo tutelare co'sguardi. salvini, 41-12: ti promettesti tu allora,
, partorire dissensione nel- li eserciti. salvini, 39-iii-71: il discordare che fa tuttogiomo
tien dal capo al tallon bardato intorno. salvini, 23-147: essi di fior di
voci l'una per l'altra scambievolmente. salvini, 39-vi-165: per mostrare quel primo
darsi tristo l'un l'altro. salvini, 6-6: se si togliessero..
e della lira; aquila. salvini, 48-38: e la spira primiera del
7. 12. prov. salvini, 39-iii-230: dichiamo noi in basso e
sera vestito delle spoglie del re ucciso. salvini, 13-239: due boni per l'
oggetto udibile, ch'è il suono. salvini, 23-81: ma non da tutti
e gli convenne tener mula di medico. salvini, io-iv-2- 310: la felicità
un'opera, uno stile). salvini, 41-113: colla scelta varia e vasta
o accertato in precedenza. salvini, 39-vi-108: quasi con quella cirimonia conficcasser
tano nell'ultimo di europa. salvini, 3q-v-34: disse al servigia- dinegare all'
non evocato (una divinità). salvini, 12-8: ma venere...
la 'fluctuante anima hos regit artus'? salvini, 1-69: caton, forse ch'io
ant. che si può umettare. salvini, v-i-2-2: 'capelvenere', gr. àóiavxov
. 2. biascicando. salvini, 23-267: di vin grave egli avanti
, e le astrazioni delle menti. salvini, 48-139: ne'petti negra bile /
anche: impregnato d'umidità. salvini, 23-376: la teutide [cioè il
, un pensiero). salvini, 41-344: certamente strana avventura si è
. questi sono grandi negli auspici. salvini, 12-6: e con rostro uncinato un
da medici che da gli unguentari. salvini, 41-292: 1 lacedemoni..
d'una dama gentil di quella corte. salvini, 7-20: per le care fonti
. letter. che reca unguenti. salvini, 39-v-84: era venuta [maria maddalena
è solamente unibile allo spirito santo. salvini, 1-245: col disceverarsi delle cose che
effetti si abbiano per due distinte. salvini, 41-128: che pero...
in un insieme omo- nogeo. salvini, 41-431: tanto è migliore il sapere
, di regioni, ecc. salvini, 10-3-248: adunque due cose non sono
dolcissima union degli animi degli amanti. salvini, 48-62: scintillante dall'orto amabil
in congiunzione (corpi celesti). salvini, 48-64: ciò che gl'iadii mi
particolarità, dalla specificità all'universalità. salvini, 41-431: tanto è migliore il sapere
. con la particella pronom. salvini, 41-327: il detto e 'l fatto
della mitologia greca). salvini, 7-5: di marino dio i figli
. del corpo di un atleta. salvini, 48-80: s'ad ambi questi testimonia
(saturno o crono). salvini, 48-83: quando con lor nel segno
favoriscono in una tanta mia urgenza. salvini, 39-vi-107: le stesse repubbliche nelle
a quelli che urinano con difficultà. salvini, 13-173: né fuor di strada in
, di provocare terremoti). salvini [d'alberti]: quei sul lido
provocare terremo- ti). salvini, 13-79: il prode briareo suo gener
usare, utilizzabile, fruibile. salvini [manuzzi]: viene di questa considerazione
trattenimento, che quello di lui. salvini, 48-120: allora i consanguinei per nascita
non gradir ch'eo sempre traza guai. salvini, 41-45: che il corpo debba
. 3. aferesi. salvini, 39-vi-223: questa usurpazione della prima lettera
utelli da olio fatti di terra cotta. salvini, 6-90: parla il poeta d'
utero, per entrare immantenente nel sepolcro. salvini, 48- 78: che se
vendere in piazza per mio conto. salvini, v-4-4-23: 'far di guadagno'..
corneo, uveo, acqueo, cristallino. salvini, 39
-espressione di vacua e superficiale vanità. salvini, viii-193: a chi intende niente,
affanni, di sentimenti opprimenti. salvini, 39-vi-52: vogliono le scienze fissa applicazione
vagellando la gran battaglia di rocroy. salvini, 48-139: afflitti uomini allora / in
trapassi la fammelica vista de vagheggianti. salvini, 48-138: con pafia la luna rimirando
chi usa, chi porta vagli. salvini, 5-228: com'le vagliaie d'oro
-come epiteto di bacco. salvini, 13-342: bacco vagliaio in queste preci
barriera linguistica. -scelta. salvini, 44-15: se s'avesse a fare
per la subita rivocagione di dragillo. salvini, 39v- 239: non si legano
quelli rubarono, e messonvi fuoco. salvini, v-3-3-2: per essere di grande
3. dimin. vaiétto. salvini, v-4-5-25: dante: 'la gaietta pelle'
/ o le pareti a'valichi piantare. salvini, vii- 5-7: 'andare al valico'
, si trova la gran valle. salvini, 39-iii-230: tristo a quell'uccello che
montuosi,... altri vadosi. salvini, 13-154: allora i cornuti,
furono concesse, restarono molto gagliardi. salvini, 39-ii-23: quasi non sia appresso
della propria posizione e capacità. salvini, 39-i-67: necessarie furono le scritte leggi
presente fondamento fuor delli loro disegni. salvini, 39-vi-64: a chi non vede più
ant. che ha aspetto multiforme. salvini, 13-332: re varifórme, dio di
. e. i. l'attesta in salvini. varsaviano (varsaviano),
qual dice no aver peccato alcuno. salvini, 13-106: e 'l vasajo al vasaio
uno sole, uno vasello di cristo. salvini, 40-102: privo adunque il cuore
evento futu- ro). salvini, 45-14: megamede e erippa, aveano
letter. alquanto tardo, successivo. salvini, v-3-4-8: opposto, come io diceva
colloquio più ch'io non solea ». salvini, 41-150: ove è da avvertire
.. vecchiuzzo, vecchiarel- lo? salvini, 26-7: e tu, vecchiuzzo,
del coniuge per causa di morte. salvini, 48-90: accaserassi / dopo la vedovanza
una chiesa o di una diocesi. salvini, 40-394: potrei la vedovanza di questo
letto e fuor del padiglione in fretta. salvini, 48-61: quando nasca fenon,
ben presente, tenere in considerazione. salvini, 6-172: senza dubbio ebbero in veduta
, pronto (l'intelletto). salvini, 39-iv-215: al medesimo [l'ingegno
, al cospetto di qualcuno. salvini, 6-116: 'vo'che pianghi e a
trova in uno stato di dormiveglia. salvini, 33-3: in un estasi assorto alta
consuetudine, un uso). salvini, 30-2-169: ho messo le osservazioni di
un periodo di tempo). salvini, 47-44: non tocca al secolo vegliante
faccia bisogno vegghiare, ma resvegliarci. salvini, 39-iv-226: ho udito dire a medici
anche allora vegliava quell'altra opinione. salvini, 39-v-156: non meno di gloria a
rimane desto durante la notte. salvini, 48-24: se il sol con lui
della mitologia classica). salvini, 48-110: avvenendosi in questi il veglio
libera espressione, piena manifestazione. salvini, 39-v-71: il nostro gran prosatore spande
turchesche, e perse e inde. salvini, 13-361: in pietroso antro abitando /
uccello, un insetto). salvini, 41-48: la precipitosa fuga del pensiero
una persona. - anche assol. salvini, 30-2-105: qui è vellicata la tua
procede velocemente (una nave). salvini [d'alberti]: il respinghiate dalle
, altri frutti). salvini, 22-506: per mi desti / tredici
il melle ed i favi è acconcio. salvini, 34- 105: che altro
fu sua santissima e venerabile dea. salvini, 13-132: lavora, affinché poi
- anche in un contesto recipr. salvini, 13-241: ed ei marte, che
boreale o di borea: tramontana. salvini, 48-40: il tratto poscia / della
veloce come il vento. salvini, 23-36: quelli tra tutti i cani
nell'espressione ventre disabitato). salvini, 13-5: pastori, che alloggiate alla
. i posteri, i discendenti. salvini, 39-v-125: non per altro le sale
v. incoativo, n. 1. salvini, 39-v-45: per soverchia tema degli altrui
colore verde e frutti piccoli. salvini, 41-422: eranvi i verdini, quelli
. ant. propensione, inclinazione. salvini, 10-3-246: anzi abbiamo propensione e vergenza
o segno zodiacale della vergine. salvini, 48-92: se con segni biformi i
cintura della verginità: concedersi sessualmente. salvini, 48-122: quando appaia / tramontante dell'
ne leva fiamme grandissime di diversi colori. salvini, 39-iv-114: paragona quivi medesimo lo
ordine omotte- ri, cocciniglia. salvini, v-4-intr.: 'o due o tre
e che fece di lucca la canzone. salvini, 30-2-48: così...
lasciava né vedere, né udire. salvini, 13-390: agitator dell'aere profondo
ritegno si sfrenano a queste lascivie mondane. salvini, 39-iv- 168: tralasciando una
rete / de bari e giotti. salvini, 6-100: diogene poemi, come invasato
ingegno eclettico, multiforme. salvini, 41-401: benché in alcuni [animali
molte centinaia di braccia verso oriente. salvini, 48-36: cerchi molti e 'nfiniti entro
si privano di caldo e d'umido. salvini, 41-299: non si vede in
per adorare le talpe e li vespritelli. salvini, v-2-1-6: 'pipistrelli', uccelli
tempo a carlo fu a parigi. salvini, 13-347: delrocean magnanimo figliuole, /
casa; addobbare una stanza. salvini, 39-iii-125: dei vostri ritratti vestì meglio
abito di maschera, travestimento. salvini, 6-66: tra i personaggi comici,
naturale di una parte del corpo. salvini, 39-v-229: io diceva adunque, se
acqua comune in vasi di vetro. salvini, 48-23: se il sol con lui
verbale, il participio e altri. salvini, vi-2-8: 'mostacciaccio', peggiorativo;.
abbellimento descrittivo, arricchimento rappresentativo. salvini, 39-i-35: 1 vezzi e le
lascivia nella continenza di xe- nocrate. salvini, 13-354: madre d'amori, grazia
e gentilina. -vezzosèllo. salvini, 52-30: come poi pinger tu dèi
lo suo cerchio intorno alla terra. salvini, 48-51: col sol mercurio comun via
la promessa di un lauto apparecchio. salvini, 48-95: saranno uomini erranti /
lucca a pistoia cercò 'l paese. salvini, 39-i-9: dall'indie ci venne un
il sol che faccia suo viaggio. salvini, 48-129: e queste stesse cose
viandante. - anche sostant. salvini, 23: che se poscia / non
partic. di un'associazione culturale. salvini, 41-74: con esquisita ed accurata orazione
all'occorrenza lo sostituisce. salvini, 41-68: l'etimologico ancora promesso ne'
può essere vietato, impedito. salvini, 10-3-159: le cose che sono a
suo bel giorno a l'ultim'ore. salvini, 33-9: o delle use
in modo moralmente riprovevole. salvini, 39-ii-128: gli uomini intesi più all'
asinina calcitra in verso i benemeriti. salvini, 48-120: ma fenonte / e
sm. ant. svilimento. salvini, 5-iv-339: nel suono che rappresenta con
che non tiene in alcun conto. salvini, 5-iv-380: il tassoni è grande vilificatóre
dall'aspetto e presenza di quello. salvini, 22-374: niuni / certo così degli
foggia di vivere umano e civile. salvini, 6-6: in quel tempo principalmente era
che lo chiamava a cose maggiori. salvini, 6-103: che dirassi della scena?
. vernacolare (un vocabolo). salvini, 39-ii-118: 'seminario'presso i buoni latini
meno fitta (un tessuto). salvini, 6-68: la 'clanide'o vesta vellosa
: gettasi dentro una viminea cesta. salvini, 23-318: non possono rilevarsi [i
. - anche di animali. salvini [d'alberti]: e dodici cavalli
monasteri con esemplarissima e rara schiettezza. salvini, 39-iii-52: sul punto di sua
bruschetto, / o liquor divinissimo piccante! salvini, 19iv- 2-262: oltre al non
cui è stato diluito dal miele. salvini, 22-220: intorno libamenti ne libammo /
come il vino', 'fosco'). salvini, 23-406: né del mar violaceo le
viole, piantagione di viole. salvini, 15-4: e i violai bevano irriguo
forza dalla vostra bocca la confessione. salvini, 48-63: venere / nel punto collocato
. -viperèllo, sm. salvini, 21-33: tu non ti fare allor
segni di punteggiatura appropriati. salvini, 41-60: quei libri, dove il
-sm. per anton. pene. salvini, 50-23: perché egli abbia il virile
al matrimonio (una donna). salvini [d'alberti]: perché giunone non
virtù. -di animali. salvini, 23-424: oh lei lassa, meschina
profonda e segreta dei sentimenti. salvini, 39-iii-79: egli [dio] è
il modello de'più irregolari successi. salvini, 48-134: vati, astronomi ed auguri
contra il sentimento universale dell'armata. salvini, 41-352: giungono ancora gli amanti
del tutto o con poca cosa. salvini, 39-i-137: il suo guerriero marito odenato
giamai perduto, né riputazione né vita. salvini, 47-51: la grammatica si è
arezzo luogo detto la macchia. salvini, 16-56: e ancor trezene e lido
chissà cosa. -vitellétta. salvini, 34-6: molte vacche ai suoi piedi
. vitellino1). -vitellétto. salvini, 23-14: intorno alle vitelle d'ampia
la vista giunga, divien languido. salvini, 15-4: le ninfe intorno a lei
dopo tante vittorie ottenute in italia. salvini, 23-423: giubbilando e con grido
morale (una persona). salvini, 48-86: odioso, abbominevole, corrotto
puote / suono animato di vivaci note. salvini, 39-vi- 174: la fs'
suo mestiere lo rendeva prontissimo alle invenzioni. salvini, 39-iii-192: la vivezza dello spirito
non vi operi dal suo canto. salvini, 48-116: e tramontando, il centro
componimento, un autore). salvini, 39-vi-176: la tettonica, senza filosofia
ojetti, 1-88: parlava [t. salvini] aulico, con un vocabolario che
forse procede dalla severità delle pene. salvini, 40-86: una delle insigni prerogative
persone per richiamarne l'attenzione. salvini, vii-1-2: o cecco, cecco.
tic. in un ambiente acquatico. salvini, 23-434: questi [1 pesci]
lui se me n'incresce e duole. salvini, 39-v-200: gran senno è la
fama, rinomanza di una persona. salvini, 39-iii-10: platone... sapeva
motivo musicale, ecc.). salvini, 39-i-129: la quale [filosofia aristotelica
nella mentalità, nelle abitudini. salvini, 39-iv-137: tra quelle [frasi]
paese / dove dimora ciascun mio pensiero! salvini, 22-33: nave 10 non posseggo
, / com'a'volanti l'aria. salvini, 48-83: atumo ai rai
qualità, una condizione). salvini, 40-223: rallegriamoci adunque, rallegriamoci,
, / onde gl'incauti volatori atterra. salvini, 13- 130: o perse
. ant atteggiamento volgare, volgarità. salvini, 10-3-172: le mangiate fuori, e
questo magnifico epitafio di teocrito volgarizzato dal salvini. carducci, ii-4-185: mi disse il
: e per difetto de'volgarizzatori. salvini, 39-vi-169: bernardo davanzati volgarizzatore di
s. bonino e a. salvini [« psicologia contemporanea », novembre
seguiterete lo canto con sommo giubbilaménto. salvini, 29-311: quando è festa d'un
male, in modo improprio. salvini, 39-i-38: la curiosità degli occhi malimpiegata