davanzali, xvii-234-48: e nom siate salvagio / d'aver comforto dibonairamente. bencivenni
da lentini, 3-24: sì com'omo salvagio / faragio corno è detto -ch'elio
da lentini, 402: sì com'omo salvagio / fa- ragio, come è detto
, / ongn'omo m'è salvagio. iacopone, 55-4: probendato en
, / ond'io di voi son salvagio, / amore. bonagiunta, xvii-124-63:
t'ameragio / per quello ch'è salvagio: / dio li mandi dolore! /
prezivalle e'manovaldi de'f. di meser salvagio. f. cavalcanti, 28
/ nullo pem- sier vi dé'esser salvagio. dante, convv iv-xn-3: quelle
de'visdomini, 254: nato foss'io salvagio / e vivesse in foresta, /
ben me guidaste, e fuor d'ogni salvagio, / con modi tal ch'io
sì t'ameragio / per quello eh'è salvagio. buggerone da palermo, 166:
s'unqua mi fu [amore] salvagio, / tornato m'è leale, /
starò fra la gente, / diventerò salvagio, / non mi ralegre- ragio /
, / ond'io di voi son salvagio, amore. lorenzo de'medici,
, 4-15: esendo gionti a un luoco salvagio, / lo suo nepote de le
à 'n balìa / d'alto mare salvagio. 4. ant. nativo
no starò fra la gente, / diventerò salvagio, / non mi ralegreragio / mai
. anonimo, i-539: com'om salvagio fare / voglio, e gioì isperare
anonimo, i-563: ferò come l'omo salvagio, / che canta per lo tempo
t'ameragio / per quello ch'è salvagio: / dio li mandi dolore! /
gente, / ogni omo m'è salvagio. guittone, 103-5: se l'orno
che voglio luntano / e farmine salvagio, / averla in trascu
anonimo, i-563: ferò come l'orno salvagio, / che canta per lo tempo
6-73: ardisce lo asino tentar lo porco salvagio con lascivo riso. bembo, iii-83
t'ameragio / per quello ch'è salvagio: / dio li mandi dolore! /