). ojetti, ii-37: salivo ieri, non avendo trovato di meglio,
nessuno, tutt'altro, ma se salivo a fargli una visita, con mio comodo
piccolo cucchiaro, poco mage di notte salivo a trovarla nella sua cuccia e facevamo
il fumo. levi, 1-26: io salivo alla chiesa, in cima al paese
discolo; scavalcavo tutti i muri, salivo su tutti gli alberi, bastonavo i
un lampo. ojetti, i-379: più salivo e più la nebbia si faceva folta
comp. da in-con valore negativo e conver salivo (v.). inconvertibile
né più pensando agli amorosi intrighi / salivo agevol collinetta e piana. fr. morelli
dell'alba. caproni, 165: salivo di lavagna / rosicata una scala, /
non sa che 'l liscio è fatto col salivo / de le giudee che '1
mio accompagnatore voltava in giù ed io salivo verso maddalena. non mi dispiaceva la
chiedendogliene scusa. ojetti, i-55: salivo una volta la settimana...
che, stretto al suo seno, salivo con lei, potevo vedere il multitudinoso cielo
arrampicavo per i nodi di bambù, salivo a scatti delle braccia e delle ginocchia
. pavese, 4-137: di nuovo stasera salivo la collina; imbruniva, e di
(= nato nella porpora) favellò e salivo greco per dieci secoli. -in
cielo di perla. idem, 1-25: salivo su per la ratta con molto
. gozzano, ii-171: ogni giorno salivo alla tua volta / pel soleggiato ripido
-eroso. caproni, 165: salivo di lavagna / rosicata una scala, /
rotta automobilistica. bevilacqua, 1-197: salivo con la rotta che si stringeva sempre
nella mia rustica / adolescenza levantina / salivo svelto prima della mattina / verso le
saglie, salisce, saliscono; imperi, salivo; visibilmente giulia e giorgio. pass
quantità di sale presente in una soluzione, salivo sul più lungo campanile / per conquistarla con
salito. g. bianchetti, 1-330: salivo colla mente alla venere urania degli antichi
-sputare. arptno, n-149: salivo in terra, imitato dal ragazzo.
prete te fece cenno di sedere. si salivo il dito e toccò te orecchie della
= deriv. da saliva. salivo (salìvio), sm. ant.
sa che 'l liscio è fatto col salivo / de te giudee che 'l vendon,
ben con uno bastoncino insieme e con salivo, tanto che ogni cosa diventi polvere.
, ii- 171: ogn giorno salivo alla tua volta / pel soleggiato ripido
giugno. pavese, 4-135: ci salivo la sera come se anch'io fuggissi il
sfollare. pavese, 4-135: ci salivo [sulle colline] la sera come se
. a. delfini, 3-49: come salivo su quel treno, andavo ripensando di
eri. gozzano, i-129: ogni giorno salivo alla tua volta / pel soleggiato ripido
. g. raimondi, 3-187: salivo le scale di uno di questi vecchi stabili
non sa che 'l liscio è fatto col salivo / de le giudee che 'l vendon
, se appena uscivo dall'abitato, o salivo sui campanili donde lo sguardo spazia,
suora anziana. caproni, 165: salivo di lavagna / rosicata una scala, /
, i-847: bimbo, ricordo, salivo sulle sedie per giungere viso a viso