del pollaio. quasimodo, 120: salgo vertici aerei precipizi, / assorto al vento
g. m. cecchi, 14-1-3: salgo in nave, e mi affaccio di
v'annunzii. tommaseo, 1-261: salgo, domando alla serva se mia madre c'
stretti binari. fracchia, 846: io salgo i cinque chilometri di strada che si
elette; / or, s'io più salgo, infra gran massi astrette, /
dei castelli. gozzano, 375: salgo sull'ultimo ponte, mi rifugio nel
, 209: la nave s'arresta; salgo sul ponte, barcollando. moretti,
: la donna bisbiglia / che, se salgo con lei, me ne mostra il
d'acciaio. rajberti, 2-189: salgo a prendere il soprabito, a mettere un
pei poderi, traverso la carpineta, salgo sul poggio dai pascoli verdi. come
un fiore. pavese, 1-118: salgo su, per la scaletta di pietra,
sumati dai passi. pavese, 1-118: salgo su, per la scaletta di
-applauso. pascoli, 784: salgo; e non salgo, no, per
pascoli, 784: salgo; e non salgo, no, per discendere / per
sommo culmine. pascoli, 784: salgo; e non salgo, no, per
pascoli, 784: salgo; e non salgo, no, per discendere, /
, un vagabondo. giusti, 2-97: salgo, si chiacchiera / sul più,
frusta di capelli penzolante sul dorso, salgo e scendo per quella scala. brancoli,
. negri, 2-841: dal rosaio salgo con gli occhi al tetto; e vedo
marina ', deriv. da àrciflacvco 4 salgo, mi imbarco'. cfr. isidoro
piovene, 5-291: ogni volta ch'io salgo ai tatti, la villa di berenson
filo la vita. gozzano, 885: salgo talora sull'abbaino, / per contemplarla
g. m. cecchi, 1-i-356: salgo in nave, e mi affaccio di
in eterno. carducci, ii-18-103: qui salgo di grandi montagne con sufficiente felicità
minuto. de sanctis, ii-1-146: salgo e salgo; avevo il fiato grosso
de sanctis, ii-1-146: salgo e salgo; avevo il fiato grosso e mi
avanza. bettini, vi-1012: io salgo al cimitero. / coi bracci aperti
voi andare, / i'non vi salgo, anzi me ne ripento / 'n su
peso. è il gradino su cui salgo per avvicinarmi alle mie speranze. bartolini,
dì a'mie fratelli / sì come salgo al padre mie gradito, / padr'e
cura. de sanctis, ii-1-146: salgo e salgo; avevo il fiato grosso e
de sanctis, ii-1-146: salgo e salgo; avevo il fiato grosso e mi fermai
automatica. pavese, 1-51: poi salgo sopra, dove s'infila il covone
sfioccature della nebbia. pascarella, 2-259: salgo una scaletta e son sul palcoscenico,
lo investe iddio! gnoli: 1-51: salgo, mobil punto nero, / le
amante! d'annunzio, i-828: io salgo, io salgo: ne'lombi /
annunzio, i-828: io salgo, io salgo: ne'lombi / io una invitta
niente da perdere. pavese, 1-126: salgo anch'io la scala, e mi
. fantoni, ii-91: ospite io salgo nell'armata rocca / de'padri tuoi
anonime villanie fiorentine. sestini, 260: salgo a palazzo e ascolto da un mancipio
l'accompagno al cancello di ojetti. salgo invece da ghiglia, ma c'è un
: s'odon dei colpi di mortaro, salgo in coperta e veggo nella campagna delle
finestra o similmente. 'fammi ponte, ti salgo sulle mani, poi sulle spalle e
: allor dal sonno mi riscuoto e salgo / subitamente d'un terrazzo in cima
voi andare, / i'non vi salgo, anzi me ne ripento / 'n su
all'altra ti getto in terra e ti salgo adosso co'piedi? -ma, può
carico di veleno. moravia, xi-110: salgo, metto la rima, passo alla
voi andare, / i'non vi salgo, anzi me ne npento / 'n su
minutissimi punti scintillanti. gnoli, 1-51: salgo, mo- bil punto nero, /
gas. bartolini, 18-86: allora salgo e discendo pei vicoli storti; annuso
è quella brutta arteria degli sventratoli, salgo alcuni scalini e mi trovo in sant'
trastullo l'inritrosire. fantoni, ii-72: salgo sull'urna già m'incurvo e tento
la donna bisbiglia / che, se salgo con lei, me ne mostra il ritratto
sale). / appartamenti passo e salgo scale, / tutto riconcentrato a capo chino
questa seggiola eh riposo. grafi 5-808: salgo ancora, col sol, sempre più
perdo in un groviglio di straducole, salgo sino in cima alla rupe, m'
, voi andare, / i'non vi salgo, anzi me ne ripento / 'n
, piego a destra: nulla! / salgo, riscendo, salgo ancora: nulla
: nulla! / salgo, riscendo, salgo ancora: nulla! c. e
2-499: allor dal sonno mi riscuoto e salgo / subitamente d'un terrazzo in cima
piedi non ritroverei subito la strada. salgo su un taxi. -di animali.
i-3q4: io [una cantante] / salgo fin dove non son più scale,
un viso indio. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi. e foderato di
. pascarella, 2-32: salgo la scalinata, sulla porta mi ricevono
lunghe sieste crogiolate sulla rena salgo, sali, sale, saliamo, salite
grembo e al piede il foco / salgo per l'aria e mi confido al vento
la donna bisbiglia / che, se salgo con lei, me ne mostra il ritratto
vecchio cane, agli amici tutti. salgo: su, su, su, sono
sacrificio a dio. fantoni, ii-72: salgo sull'urna., già m'incurvo
e sublima? » / « io salgo fin dove non son più scale ».
vere obiezioni. ma ecco scopro che salgo di livello io, che proprio io divento
fugo e so legato, / scendendo salgo, tengo e so tenuto. mocati 0
. ungaretti, xi-143: per conto mio salgo la valle del vecchio con quella pazienza
quando primavera si china sulla valle, salgo all'ignude cime e, disteso fra i
di andarvi e aggrappandomi alla scaletta vi salgo e mi rimpiatto in uno sgabuzzino.
sali? » « sì, sì, salgo ». zare verso mete concrete sì
ara da te s'appresta, / salgo l'ardua lanterna, dove la vasta luna
mi perdo in un groviglio di straducole, salgo sino in cima alla rupe, m'
p. e. gherardi, cxiv-20-134: salgo due scale. nello smonto o che
48: io mi desto dal sonno e salgo e monto alle sommità del sommo tetto
bottega appostata da lui un mese prima. salgo di sopra, e con un inchino
alto? come ci si sarà arrampicato? salgo. è lui! fra gli esilissimi
jahier, 104: lento e pensieroso salgo la viottola cercando i segni dei luoghi
de pisis, 1-389: salgo a pranzo con gli altri abitatori dello
tempo che peneranno salire li segni che salgo a deritto, cotanto sarano magiuri li
che già mi trovava con essi, salgo sulla loro carrozza. noi occupiamo da soli
e sassosa. bartolini, 18-86: allora salgo e iscendo pei vicoli storti.
scendo con lora; indi garonna io salgo, / ché spagna esser mi de'
quella brutta 'arteria'degli 'sventratori', salgo alcuni scalini. c. levi, 2-337
di tacchini selvatici. ungaretti, al-19: salgo su un taxi. è foderato di
sbagliato strada. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi. è foderato di velluto
aggioga un toro. ungaretti, xi-19: salgo su un taxi. è foderato di
rettori, 103: mentre ch'io salgo in casa, sento in camera di nanna
nomato angizia,... / dove salgo per far preda. e v'era
vieta il passo. fantoni, ii-72: salgo sull'urna... già m'incurvo