si rivolve e torna ne l'o; sì che veramente imagina questa figura: a
racconterò dall'a al fio, / sì come so ordire il male e tessere.
, a cui ella sta dinanzi: sì come è lui, che allui si dice
ad ogni matto li savi paiono matti, sì come a'savi i matti paiono veramente
'l tempo e l'ora / che sì alto miraron gli occhi miei, / e
. dante, inf., 5-79: sì tosto come il vento a noi li
noi, e senza salire ad alto, sì come è sua natura, sì forte
, sì come è sua natura, sì forte quivi dintorno ad essi si fermò.
riva tonde. ariosto, 2-49: sì ad alto il negromante batte tale, /
/ i capei d'oro ond'io sì subito arsi. boccaccio, dee.,
volta a parigi in povero stato, sì come egli il più del tempo dimorava.
. dante, inf., 9-113: sì come ad arli, ove rodano stagna
arli, ove rodano stagna, / sì com'a pola presso del carnaro /
: io chiesi loro che elle facesser sì che ogn'anno da oggi a domani
: battiensi a palme, e gridavan sì alto, / ch'i'mi strinsi
a due mani la spada, e menò sì grande il colpo che arebbe partita una
non te ne avvedessi ad altro, sì te ne dei tu avvedere a questo,
. dante, inf., 1-42: sì ch'a bene sperar m'era cagione
43-132: quello [palagio] che iersera sì ti parve bello / del mio signor
ma per la sua follia le fu sì presso, / che molto poco tempo a
ab antico, dov'oggi è fiorenza, sì avea due ville. dante, inf
, iii-6-57: [ameto] fu, sì come si convenne, / ben ricevuto
, 26-14: in poca d'or sì 'l fatto mi bistoma / che d'abate
ministri grandi, fu da essi perseguitato sì, che fu mandato in galera. tommaseo
per risparmio di cure e di tempo; sì che il danno dell'abbacchiatura si stende
]: il qual numero è tanto e sì grande, che per nullo abbachiere
nuvola, che gli toglieva la vista, sì avea preso questo nome d'abbacinare.
dosso fra le late spalle / gli dechinò sì forte una percossa, / che abbacinossi
iacopone, 75-29: e me la luce sì m'ha accecato: / tanto lustrare
andar girone. idem, 1-700: amar sì ci conviene, / e a ciò
23-64: di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia. idem, purg.
, 23-64]: sono le cappe sì bene dorate di fuori che con lo splendore
prima materia. petrarca, 141-12: ma sì m'abbaglia amor soavemente, / ch'
quel si scaglia. boiardo, 142: sì me abagliava quella incesa voglia. lorenzo
. lorenzo de'medici, ii-285: eri sì bella che tu m'abbagliasti. ariosto
tu m'abbagliasti. ariosto, 36-48: sì l'odio e l'ira le guerriere
dipinga il sol e no 'l contempre / sì ch'ei n'abbagli e stempre.
la vista numerarli, però che tra sì piccoli spazii si abbaglia l'occhio.
loro bellezza e della loro spiacevolezza: sì che poco potrai errare in ciò; solo
detto: e'm'è stato fatto sì e sì. savonarola, 7-i-88: hanno
: e'm'è stato fatto sì e sì. savonarola, 7-i-88: hanno la
farsi sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte co'lati
iacopone, 43-15: onne vertute sì l'abandónao, / al dèmone fo
: amor m'assale subitanamente, / sì che la vita quasi m'abbandona:
.. / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi
abbandonarla incatenato... è cosa sì straziante! carducci, i-957: si vuol
, ii-455: la morte / mi stringe sì che vita m'abbandona. boccaccio,
bosco gl'intruona l'orecchia, / sì che mal grado l'impresa abbandona. guicciardini
in forse, / che no e sì nel capo mi tenciona. idem, purg
: la quale cosa ebbe dio onnipotente sì per male, che tutta quella gente abbandonoe
del vegetare. monti, 2-12: sì che scostarsi fu mestier dall'uno / cadavere
di vivanda amendue i lati della bocca sì che le guancie ne gonfino. caro,
, e ciò che fortuna mi donerà, sì n'abbia. dante, inf.
17-108: ben veggio... sì come sprona / lo tempo verso me,
, povera anima... -sì, sì -ella ripeteva ad ogni tratto, abbandonatamente
non curantisi di perdere la fede di sì vile uomo, con abbandonate redini riserbando le
non più viver dovesse) aveva, sì come sé, le sue cose messe in
592: il più della gente invaghisce sì di sé stessa, che ella mette
mena. / all'uno e all'altro sì gli occhi abbarbaglia, / che non
4-224: né ben scorge il camin, sì spesso e tanto / le piove a
abbarbagliarlo. chiabrera, 465: ei sì diceva, e lo dicea per modo
a colui che per così vedere abbarbaglia; sì che io non vedea. machiavelli,
abbarbicano, in capo a qualche anno diventano sì folte esse radici e così insieme ammassate
abbarbicata mai non fue / ad alber sì, come l'orribil fiera / per l'
tuoi detti mischia un poco di giuoco sì temperatamente, ch'elli non abbia abbassamento
abbasserò, che ora stanno levate sì come tu vedi, ti nasconderò. pulci
, ii-416: passa per via adorna e sì gentile, / ch'abbassa orgoglio a
, 65-100: amor esmesurato, grande sì hai forteza, / che la divina
maggiori. caro, 15-i-226: certo sì, che la grandezza vostra si disagia ad
, tanto abbassato per isposa discesa di sì vile nazione, come stimiamo che costei sia
cavi gli occhi. ojetti, 18: sì, abbasso i vecchi; ma si
, ora si volgea e menava con sì grande romore, che abbattea e uccidea.
i-155: giungendo sopra il siniscalco, sì forte con la sua lancia il ferì nella
fortuna ci pur volesse abbattere, facciamo sì ch'a'nostri nimici rimanga dolorosa vittoria.
il tuo avere e ripollo con studio, sì che levi via la cagione che tu
quel songa, che un tempo trattai sì dolcemente e che da più anni non si
. idem, 119: non è uomo sì savio che non pigli qualche volta degli
abbattutisi i lor componenti a porsi in sì fatte disposizioni in coteste ampie moli,
l'abbattuta fu in poco d'istante sì grande, che i superstiti spaventati.
. giordani, ii-179: questa notizia sì inaspettata, sì dolorosa mi ha trovato
, ii-179: questa notizia sì inaspettata, sì dolorosa mi ha trovato tutto abbattuto e
né 'l cor po'stare in loco, sì li abella! boiardo, 63: ecco
dia, / e non m'abella, sì com far solìa / in sua sembianza.
che l'adora / e falle reverenza, sì li abella! varchi, 7-331:
dati, 2-17: nelle navi minori, sì come simili in apparenza, così realmente
donna, abellire / non vi de'sì la passione mia, / che star vèr
tutti gli ornamenti e vaghezze particolari che sì mirabilmente abbelliscono la terra, resteriano di
per amore, / come po'tu sì 'l tuo danno abellire? machiavelli, 768
prosa. arila, 4: abbenché: sì, signori, ha esempii anche di
inebriarsi. redi, 16-i-2: in sì dolce e nobile lavacro, / mentre il
insieme per riempirle [le gore], sì come quelle dei truogoli o abbeveratoi.
(93): questo sonetto è sì piano ad intendere... che non
. angiolieri, 87-6: e son sì fatto che non mi vien puzzo,
. [crusca]: correva l'acqua sì abbonaccia- tamente, ch'elli sembiava
.. sempre a lo indietro, sì abbondantemente e con tanta furia, che e
abundanza non se pò occultare: / loco sì se forma el iubilare, / prorompe
. iacopone, 12-42: lo peccato sì fa a l'alma la terribil sua
895: 'n te l'amore abonda / sì che forse in poch'altri ei fu
vivace il suo vigor trasfonde / al corpo sì che par ch'esso n'abbonde.
spirito da lei. pulci, 3-22: sì fatta tenerezza gli abbondava, / che
e ciascuno de'figliuoli abbondante, sì come egli medesimo abbondava, contento l'
vogliono fare abbondevoli e fruttuose viti, sì le letaminano de'pam- pani e della
grano secondo il bisogno di catuno, sì saviamente come maravigliosamente, e non tanto
, i-89: le smarrite sentinelle / sì le trastulla, e sì le balocca,
sentinelle / sì le trastulla, e sì le balocca, / e sì l'ab-
, e sì le balocca, / e sì l'ab- buonisce, / e sì
sì l'ab- buonisce, / e sì l'appiacevolisce, / che senza passaporto,
svegliato ciò che vede abborre, / sì nescia è la subita vigilia / fin
, perché nella morte del padre apprestò in sì pochi giorni il combattimento degli accoltellatori,
la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che
navigante, non a titolo di prestito ma sì d'accomenda, perch'ei la facesse
udendo che per quella [ira] sì aspramente il padre da sé l'accomiata,
se talvolta avvien che si tramuti / sì bel sistema per disavventura, / trovate un
machiavelli, 49: né si trova uomo sì prudente che si sappi accomodare a questo
che ci erano, e che vi sete sì bene accomodati di questi muri vecchi,
me, e che io non v'accompagni sì nella buona che nella trista fortuna?
ché quella che ti dee audire / sì com'io credo, è ver di me
petrarca, 311-5: quel rosigniuol che sì soave piagne /... /
corte quelli che a te piace, sì che tu sia bene accompagnato. machiavelli
parole d'una sillaba sola, come sì, quando vai per sic o per ita
sua linea. carducci, i-441: che sì fatte emanazioni possano convenire a certi temperamenti
terra sed elli volesse venire in campagna, sì che noi, dimorando ne'confini del
ecc., circa le chiome, sì sopra l'acconciamento loro. 3
petinata né lisciata molto... sì procuri d'andare. idem, 4-55:
mettersi i panni sotto, né acconciarsi sì che le cosce, non che le gambe
3-1 (274): egli è sì sciocco, che egli s'acconcerà comunque noi
m. cecchi, 1-2-3io: e veggendo sì bel tempo, ed essendomi / assettato
: ogni tuo acconcio mi piace forte, sì come di quello di colui il quale
] ce ne sono oltr'a quella: sì come racconcio, l'autorità, ed
il privilegio d'essere... sì acconcia a descrivere rivoluzioni politiche. d'
: caro figliuolo, va, e sì sollecitamente con acconcio modo studia, che
è richiesto; e forse altri trattati sì ce ne prestano in altri tempi l'acconcio
, e buono, e discreto, sì esaminò il fatto, e saputo il vero
xxi-956 (29): santo francesco sì gli disse... mostrandogli chiaramente che
anni, io vi esorto a non fare sì laido accoppiamento. cadetti, 221:
/ i'farò forse un mio lavor sì doppio, / tra lo stil de'moderni
da'sogni, per la loro vanità; sì che bene le possiamo accozzare insieme ed
il tradimento e la vigliaccheria, / sì come cani in piazza, / ivi s'
, 107-3: freddo e fame gli va sì accorando. peecc., e a
occorsa al nostro pittore,... sì grande accoramento gli cagionò, che,
, quel sorriso di luce innamorata che sì dolcemente accora da render sommessa ogni voce
. iacopone, 83-26: o alma sì ardita / d'aver sua ferita, /
amendue vanno a ferire unitamente in ima sì, e nell'altra no, delle
no, delle vibrazioni della corda acuta, sì che di tutto 'l numero delle percosse
d'amore; / e hanno in loro sì gran varie- tate, / ch'altro
grossa forma e piccola a comparazione di sì fatta cittade. idem, 11-127: 1
chiesa. petrarca, 48-12: forse sì come 'l nil, d'alto caggendo,
chi sia il guerriero in su l'arcion sì saldo, / quei più famosi nominando
che con vertù il correggiate, / sì che s'accordi i fatti a'dolci detti
: ascolterete bene ciò che io dirò, sì che le vostre parole poi s'accordino
a parte, e li fiorentini accordatamente sì vi entrarono dentro. d.
e da tutte le genti fu assunto a sì alto uficio per legge accordata. redi
minugie d'ottone accordate all'unisono, sì che toccata l'una risonasse l'altra,
di montagna / non s'introduce in sì felice accordo. g. b. doni
vo di giorno in giorno, / sì chiusamente, ch'i'sol me n'accorgo
integre e col nativo / terreno intorno, sì che non s'accorga / la svelta
, / nudi e graffiati, fuggendo sì forte, / che della selva rom-
iv-119 (6-34): son venuto sì meno /... / ch'i'
cangi il pelo, / e già sì di mia vita il fil s'accorti,
. cavalcanti, 2-122: la quale similitudine sì l'accortezza, sì la diligente osservazione
la quale similitudine sì l'accortezza, sì la diligente osservazione ci farà scorgere. boterò
è bradamante, or come / ha sì tosto in oblio messo il mio nome?
pieno, / e fortuna lasciar ch'è sì fugace? idem, 776:
industre errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'arteficio e 'l
, / l'arteficio e 'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno
accorta, / a me si volse in sì novo colore. idem, 333-12:
del ciel ne fece accorti, / sì che, pentendo e perdonando, fora
volse fare ballando e saltando, cadde sì ch'ella mostrò la gamba. dante,
, / nudi e graffiati, fuggendo sì forte, / che dalla selva rompìeno ogni
troppo, / gridava: « lano, sì non furo accorte / le gambe tue
che m'aggrava i lombi, / sì che m'accoscio. monti, 21-153:
mette nelle medicine; imperocch'egli è sì piccolo e accostante, che appena se ne
, fammi nota / la cagion che sì presso mi t'accosta. boccaccio, dee
quello numero, ch'era pur uno, sì diventa tante cose quante sono le cose
, 1-11: poi questi alberi ci terranno sì il sole, che, per potere
. idem, i-395: chi sarebbe sì mentecatto, il quale si rammaricasse di non
poteva trovar miglior mezzo che accostarsi con sì fatto principe. salvini, 39-i-94:
si leva. /... / sì accostati all'un de'due vivagni,
linati, 30-113: il vino, sì, vi è accostevole e frizzante.
venute il dì seguente le belle donne, sì come ordinato aveano, appresso 'l mangiare
18-80: « quelle tre donne accosto sì al signore? ». / rispose orlando
correndo e gittaliti a'piedi, / sì che tu paie bene accostumato. sacchetti,
da caccia, / che i cani sono sì lassi e tapini, / che alcuno
venne un altro baleno con un tuono sì orribile che chiunque era ne la camera
accovolati ben per una quarta ora, sì storditi che non avevano ardire di levarsi
, i-592: la vogliamo far finita, sì o no, con questi disorganici accozzamenti
non si può accozzare in uno campo sì poco, né sì gran numero che e'
in uno campo sì poco, né sì gran numero che e'non si azzuffino.
da'sogni, per la loro vanità; sì che bene le possiamo accozzare insieme ed
. bar etti, i-60: io sì che sono imbrogliato, che per lo dì
arno..., l'arno giunse sì grosso alla città di firenze, ch'
/ a dar di petto, ad accozzar sì crudi, / sì come i duo
petto, ad accozzar sì crudi, / sì come i duo guerrieri al fiero assalto
]: avverandola con lettere false per sì fatto modo, che 'l fenno accredere
no possono tuttavia loro filiuoli nudrire, sì vi diviseremo quali nodrici loro conviene avere
amistà s'accresce per la consuetudine, sì come sensibilmente appare. idem, par.
accresciuto è per novella piova, / sì che non può capir dentro al suo
., 32: il sangue s'era sì accrostellato, dintorno alla sua spada,
si sono accumulati e quasi addensati in sì breve tempo, che essi, invece
è dolore né alcuna acerbitate, ma sì come un pomo maturo...
intanto una percossa / giunse nel petto, sì forte e sì acerba, / che
/ giunse nel petto, sì forte e sì acerba, / che, bench'avessi
, / né fiere han questi boschi sì selvagge, / che non sappian quanto
in due amici, egualmente sventurati, ah sì! acerbissima cosa è il dividersi.
aprire nel mio corpo nudo / acerbe sì che non sarìami valso / a medicarle
d'amore, 43-3: e ti lamenti sì di starmi servo, / dicendo ch'
era di acero, legno non denso, sì che per i suoi naturali fori lo
i-65: alcuna volta nasce acertello sì valente che prende la pernice.
ad un fiume; per- cioché, sì come il fiume corre continuo, sempre declinando
achitofelle, / che fui nel consigliar sì gran maestro ». achiurgìa, sf
ancora in altre parti in questa opera, sì come nel canto quinto quando
pesce d'acqua dolce et salata, sì di lago (che ce ne sono de'
. villani, 6-55: è quel piano sì abbondante d'acqua viva, che non
idem, 325-70: il sol mai sì bel giorno non aperse, / l'aere
vele al noto; / e fu lor sì sereno il tempo e chiaro, /
ciaro a parlare tra loro; e sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata
arrecò pur di segreto mille reliquie; ma sì! acqua a mulino. fagiuoli,
le volete [le pillole], sì ne distemperate una o due d'acqua di
di santa caterina, che godono di sì meritata celebrità, scaturiscono a 1853 metri
marcia / che 'l ventre innanzi li occhi sì t'assiepa! ». idem,
la forma visibile per lo mezzo, sì si compie, perché quell'acqua è terminata
è vetro terminato con piombo -, sì che passar più non può, ma quivi
mi darà acqua da piangere a sufficienza sì gran follìa, chi parole, chi
di fuoco e i capelli neri facevan sì che a prima vista molti la prendessero per
, / si sta fitta, e sì s'acquacchia / vergognosa, / paurosa,
acqua marina; e quest'acqua marina sì è color bellissimo, e si adopera
bellissimo, e si adopera in oro, sì bene come in argento. 3
le anitre acquatili, alle quali somiglia sì nella grandezza come nella figura e nel
protettivo di polvere resinosa, che fa sì che l'acido agisca solo attraverso i minutissimi
si chiudea; ed acquata la greggia, sì la basciò. trattato delle mascalcie,
firenze grande diluvio d'acqua e di piene sì disor dinatamente, che il
piegate per l'acquazzone e per vento, sì le drizza [il sole] dolcemente
lenta; quella, di più breve durata sì, ma più
l'erbe e scende per lo monte / sì dolce a ber, ch'ogni altro
ebbi già tra voi lo stile / sì vago, ch'acquetava ogni altrui pianto
se per questo ettemal vita acquisto, sì gran mercato mai non fu venduto. idem
s'armi, /... / sì di vivanda, che stretta di neve
di piacer lo canto acquista, / sì, mentre che parlò, sì mi ricorda
, / sì, mentre che parlò, sì mi ricorda / ch'io vidi le
269-12: o nostra vita ch'è sì bella in vista, / com'perde
potere facilmente acquistare tanta notizia e facoltà sì di lettere amene e sì di filosofia.
notizia e facoltà sì di lettere amene e sì di filosofia. tommaseo- rigutini, 171
'l perde / non come prima acquistai mai sì verde. idem, 279-16: le
ogni suo potere molto e niente acquistando, sì come di leggiere avviene, le ricchezze
in timore. lacopone, 15-37: quisto sì è iesù cristo, lo figliolo de
iacopone, 90-101: sopr'onne altura è sì grande acquisto, / de cristo e
esser parea / di questo nuovo suo sì odioso acquisto, / che della donna
[questa terra] è di valor sì nuda e macra, / tanto ritien del
, purg., 9-136: non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea
9-136: non rugghiò sì né si mostrò sì aera / tarpea, come tolto le
.. / ma tenersi di sopra sì lontano, / che non fosse acre la
d'una differente acuità di piacere: sì che rinuncia e riserbo sembravano nascondere
zenone da pistoia, 1-2: e sì vedrai coperti gli alti acumi / de'
punto vidi che raggiava lume / acuto sì che 'l viso ch'elli affoca / chiuder
conchiusa [la fede] / acutamente sì, che 'nverso d'ella / ogni
. salvini, 39-iii-182: noi che sì certo veggiamo nelle cose nostre, negli
senza alcuna punta. idem, i-432: sì come il porco, poi che sente
la rosa sei. / or di sì bella rosa, / già che serbo nel
un punto vidi che raggiava lume / acuto sì, che 'l viso ch'elli affoca
alla finestra, il giorno / abbassava, sì acuta era la pena / che morte
par., 22-126: « tu se'sì presso all'ultima salute », /
inf., 26-121]: fec'io sì acuti, cioè sì volenterosi.
: fec'io sì acuti, cioè sì volenterosi. 6. di tono
amendue vanno a ferire unitamente in una sì, e nell'altra no, delle vibrazioni
, delle vibrazioni della corda acuta, sì che di tutto 'l numero delle percosse la
lagrime convien che 'l viso adacqui, / sì che tutto ne sciacqui / e spiri
maraviglia / com'è l'umana gente sì smarrita, / che largamente questo mondo
guanciale sotto il capo del giacente, sì che quegli che della colpa dovea esser corretto
, 4-87: non sarò ingrata a sì fedele amante, / ch'io non son
le colonne son di solido adamante: sì che nulla potenzia d'uomini,
, gli alziate al vólto, / sì ch'egli vi si specchi, e 'l
può con occhio asciutto / a spettacol sì fiero / rigido starsi, ha ben ricinto
. bibbia volgar., i-33: iddio sì chiamò adam, e disse: -dove
molto, conciosiacosaché ignudo fossi, e sì mi nascosi. idem, v-674:
: quando adam fue gittato del paradiso, sì gli convenne lavorare per guadagnare sua vita
« humo », cioè terra. sì che quasi e l'uno e l'altro
in me tua grazia piovi, / sì che il mio vecchio adam purghi e
, fanno come li marinari, che sì adastiano intra loro di governare la nave
ciascuno tragga la sua dilettanza, e sì l'un senso all'altro non porti invidia
vorrebbe pur adattarlo in tutto, e sì farlo tornare acconcio a spiegare anche la
così convenevole come l'amistà, sì alle cose prosperose, come eziandio all'awersitadi
la seconda e terza schiera / passò sì come prima avea fatto; / non lassò
ma l'uomo non era addanaiato sì che di buoi la tenesse ben fornita.
67-13: amor, tua compagnia tosto sì m'è falluta, / non saccio do'
né ci ad- demmo di lei, sì parlò pria, / dicendo: « o
il fatto mio sanza romore, / sì che nessun se n'è ancora addato.
si sono accumulati e quasi addensati in sì breve tempo, che essi, invece
può] discerner le morse, o le sì adunche tanaglie, con che le formiche
or salta a quello in tergo e sì gli scava, / con le zanne la
debbo sentirla come pochissimi, avendo conosciuto sì addentro quell'eccellente amico. settembrini,
hai potuto tu... / serbar sì addentro quell'infamia chiusa / nel cuore
a'giovani. bembo, 1-110: sì come coloro che non hanno a cui piacere
in diverse e non leggiere pruove esercitarse: sì come in lanciare il grave palo,
addestrati, se la necessità lo ponesse in sì gran cimento. l. bellini,
: e li giovani di quelli barbari sì ferivano ne la pressa la loro gente
leopardi, 39-57: correa, / sì che i panni e le chiome ivano addietro
nel futuro. cantari, 15: sì bella corte tenne quel barone, / che
: santo ioanni a queste addoman- dagioni sì potea troppo ben tacere, ma s'egli
taciuto e non detta la verità, sì avrebbe mentito. livio volgar.
suo peccato? idem, 43-409: iustizia sì addemanna tatto / de la vertute.
viniziani addomandarono e voleano tali patti e sì larghi, che messer mastino non li
cellini, 2-112 (496): sì che se io volevo tornarmi in francia innel
cortesi adimorato: / come villano e sì desconoscente / te trova l'omo,
/ te trova l'omo, e sì mal costumato? iacopone, 88-75: si
ridissi addio: e il congedo fu sì cordiale che altrove io l'avrei suggellato d'
suo bastone, addio -mi dicevo fra il sì e il no di ripigliar lo slancio
sia cosa che alcuni concetti si scrivano sì che ognuno li possa intendere, alcuni
delusione. era questa la città? sì, le case erano più grandi..
cani. sbarbaro, 1-76: né con sì deboli nocche mi sognai di bussare al
per cupidigia, cacciano l'addirizzatore, sì come alcuna volta il fantolino [fa]
. / consacrerò fra'peregrini ingegni; / sì ch'ogn'età, quasi ben nati
che m'addite la cagione, / sì ch'i'la veggia e ch'i'la
il diamante e sua natura addita / sì dur, che ferro o foco non
, questa è felice vita: / sì l'insegna natura, e sì l'addita
: / sì l'insegna natura, e sì l'addita. campanella, 1-68:
la tua inspirazione... farà sì che molti mirino più addentro e con più
è caso, cioè impedimento ch'adiviene, sì che non si puote fare quello che
altra gente addivenisse, e addivegna ancora, sì come in grecia, non volgari ma
dee., 10-8 (456): sì come di tutte le cose addiviene,
.. ven- negli fatto di snodare sì ben la favella, e...
per li stretti canali dell'epiglottide e sì per la volta della gola e del palato
ch'io dissi: -o eliòs che sì gli adobbi! sacchetti, 190-15: e
, poiché avrà addobbate le dette cuoia sì da suolo come da tomaio, le vorrà
. bartoli, i-436: le chiocciole sono sì belle. eccovene in prima le yestite
1-185: e con le canne sue sì dolce canto / rende, che n'addolcisce
viva giustizia / in noi l'affetto sì, che non si puote / torcer già
superba non è addolcitrice di dolori, ma sì irritatrice. addolire, intr.
signore e signori, l'ho addomesticato, sì che mi séguita come un cagnolino.
le sue coltivazioni, agricoltori; / e sì, col coltivare, le salvatiche /
s'accenda ogni mio zelo, / sì ch'ai mio volo l'ira addoppi i
è sola, / anzi parlando teco sì s'addoppia, / ch'a lo sfogar
. salviati, 20-65: o questo sì sarà un lavoro addoppio di quei fini!
. leonardo, 2-125: la serena sì dolcemente canta, che addormenta i marinari;
16-i-57: e mi sveglia un dolor sì vivo e fiero, / ch'erba od
per ciò che 'l pugno li era sì adormentito per li colpi ch'avea donati
e addormentatrice, come una ninna nanna sì che degeneri in cantilena. —
è tanta la forza della fantasia, e sì debole l'addormentazione de'riposati membri,
corpo morto è caduto; la tignuola sì si addosserà sotto a te, e
li metti / li unghioni a dosso sì che tu lo scuoi. g. villani
storpiare ogni bene, gli mise addosso sì forte stimolo e sì ardente tentazione di
, gli mise addosso sì forte stimolo e sì ardente tentazione di carne, che per
e dà ad altr'a vedire, / sì divengo per voi addottrinato / ch'
nova, / le cui pareti son sì adrapati / che non si vede se
ch'eo vi porto / mi dona sì gran gioia ed allegranza / ch'aver mi
/ che m'ave addutto a amar sì alt'amanza. guinizelli, iv-15 (
vera leggiadria e in esser dura, / sì come il sole al cui esser s'
quando il sole è in quelli, sì tocca l'equatore, e perciò s'adequa
l'arte stessa non poteva mai sotto una sì gran cupola 2. adeguamento dei
ch'al ed in ispazio sì vasto,... dare una misura
, 298: ah non sia sì leggera / vergine mai, che creda /
perdono se non abbiamo degnamente adempito un sì gran ministero. [ediz. 1827
mondo fu in pace e in riposo, sì che fue adempita la profezia d'isaia
fa mestier che iulio s'armi / sì che di nostra fama il mondo adempi.
essendo a quello bene aderente ed attaccato sì che mossa l'estremità del gambo del
dante, purg., 19-118: sì come l'occhio nostro non s'aderse
fine vero; come la speranza fa sì che ci alziamo ad esso; e come
dante, inf., 13-55: sì col dolce dir m'adeschi, / ch'
inveschi / ora piu: tanta i parlator sì pretti; / e nulla in lor
: adesso com fu il sole, / sì tosto lo splendore fu lucente. caro
per ciò non mi dispero / d'amar sì altamente; / adesso merzé chero /
ha forza d'occupare l'animo sì che egli non possa disceradipocéra, sf
e quello ch'è veramente mansueto, sì si adira di quello che dee, e
adiri a cotal vista, a fatti / sì nequitosi? tommaseo-rigutini, 2008: adirarsi
non portino al figliuolo; ma mitigandola sì gli dicano che egli nella sua presenza venga
rispose: -o tu, che sì bisbigli, / perché al caso tuo cordoglio
nostra ragione e del nostro comune, sì dovemo noi avere sicura speranza che li
chiusi per lui si stanno, / sì che gir ne convene a colui posta,
in tutto questo mio ragionare, quantunque sì lungo, non si contiene nulla di più
nube, temettero. petrarca, 11-14: sì mi governa il velo, / che
chi palido si fece sotto l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua
? marino, 11-3: che i tuoi sì chiari e sì famosi vanti / adombri
11-3: che i tuoi sì chiari e sì famosi vanti / adombri oscuro inchiostro,
n'aom- brò di questa novella per sì fatta maniera, che quasi ne parea
foscolo, v-105: gran noia al certo sì pel cavaliere sì pel cavallo -se questo
: gran noia al certo sì pel cavaliere sì pel cavallo -se questo rizza l'orecchie
, io-7 (450): egli cominciò sì dolcemente sonando a cantar questo suono,
reai casa n'erano parevano uomini aombrati, sì tutti stavano taciti e sospesi ad ascoltare
40: e quand'ella m'appare / sì grande gioia mi dona / che
da quando è risanata io non ci vado sì spesso, ed ora assai meno che
per ingiuria par ch'aonti, / sì che si fa della vendetta ghiotto.
parole, / e passati i sett'anni sì si vuole / adoperar la ferza e
e la 'ndustria dell'artefice s'adopera, sì come è il comporre una statua.
192-147: sono questi così fatti uomeni sì ciechi di loro che non credono che piacevolezza
, abbattutisi i lor componenti a porsi in sì fatte disposizioni in coteste ampie moli,
errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'arteficio e '
/ l'arteficio e 'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno
non è sicura senza la sperienza: sì come noi vedemo molto medici, li quali
che benedetto sia lo signore, che sì mirabilmente sae adoperare! ». idem,
che gran tempo fosse passato, seppe ella sì fare, che ella fece ragionare del
bisogno averne per muovere e condurre un sì gran fatto. 2. lavorato
ronchio, fissi agli occhi lieti / sì adoppiati aveva e sentimenti, / ch'un
esaltazione del corpo loro così sovrana e sì sola, tutta adorabilità, tutta dio
e 'l figliuolo e lo spirito santo sì, come uno iddio in tre persone.
questo giullare l'ado rava sì come un suo iddio. francesco da barberino
adorarono: li altri vedendo la cosa sì ristretta, per paura accederono. idem,
. idem, 2-2-71: voi siete sì generoso, che non vi lasciaste mai
or, che 'l vulgo adora / sì come idoli suoi tu fossi vago, /
, i-49: io non me li merito sì mali trattamenti, ché, se osassi
tuoi prieghi cortese / in fano, sì che ben per me s'adori / pur
. giordani, ii-179: questa notizia sì inaspettata, sì dolorosa mi ha trovato tutto
ii-179: questa notizia sì inaspettata, sì dolorosa mi ha trovato tutto abbattuto e
n'ebbe di questi [idolatri] un sì bel numero a battezzare; e gli
venteggia, perché ora è vento, e sì come dal vento diciamo 4 venteggia '
parole fa che siano quasi un mezzo, sì entrasse, / dalli stormenti parea
la sua beleza, e fassi bella sì come isposa adomata di cari colori. bartolomeo
1-1-6: ella [la virtù] è sì bella da sé, che niun altro
il-xv-n: quando dice: tu vedrai di sì alti miracoli adornezza, annunzia che per
e in efficace / modo l'adorna sì che sforza e piace. idem, 8-78
dante, conv., iv-xxvi-2: sì come la nobile natura in adolescenza ubidente
t'inganni, tu vedrai / di sì alti miracoli adomezza, / che tu dirai
« cosa mortale / come esser pò sì adoma e sì pura? ». idem
mortale / come esser pò sì adoma e sì pura? ». idem, purg.
, / mirando gli atti per mio mal sì adorni, / piacciati ornai col tuo
quei fusti umidi e adomi / di sì tenera chioma. comisso, 12-96: [
201-1: mia ventura et amor m'avean sì adomo / d'un bello aurato e
: o grazie, e voi che sì l'avete adorno [il fanciullo],
senza indugio i provvedimenti necessari a far sì che la spedizione di roma non fosse
sagio in chaldo e in freddo, sì vale molto a prendere musselagosellii e granella
forse ei ripensa la sua sinigaglia / sì bella a specchio dell'adriaco mare. d'
/ col mio pianto mi purga / sì ch'io per te risurga / dal fondo
. anguillara, 3-192: e sì cresce il desio, tanto l'adugge,
/ il telo, che temuto è sì la giue? = lat. adùrère
petrarca, 56-5: qual ombra è sì crudel che 'l seme adugge /
adugge / ch'ai disiato frutto era sì presso? michelangelo, 263 (205
, 45: quell'idea che aduggia sì facilmente ogni nòbile istinto. pirandello,
e aduggiato. bembo, 1-156: sì come pianta in aduggiato terreno essi poco allignano
l guanciale sotto 'l capo del giacente; sì che quegli, che della colpa dovea
, 41-23: de le quattro vertute / sì la volse vestire: / per lo
, per ciò che sono tutte ree, sì come è in fare furto, omicidio
nemiche, occupate l'adultere case, sì che gl'iniqui occhi non godano d'
i più antichi, vi scorgo un discorso sì puerile e leggiero che è indegno d'
, 13-58: quella viva luce che sì mea / dal suo lucente, che non
questi pezzi in forma di zolfanelli, e sì come mazzo di zolfanelli gli aduna insieme
purg., 2-70]: sì come le persone s'adunano intorno a chi
d'intorno in nuvolo raccolto, / sì che 'l gran carro ne ricopre e cinge
e onne puza de privata, / sì seria moscato ed ambra po''l fetor deglie
adunate. tasso, 17-9: tanto e sì fatto re l'arme raguna; /
. g. gozzi, iii-317: non sì tosto ebbe giove terminato il suo comandamento
discemer le morse, 'o le sì adunche tanaglie, con che le formiche addentano
conservato fortuna. guittone, i-28: sì m'ha lo cor adusato a la sovraricca
così se l'ausi al male, sì 'l si piglia. bibbia volgar.,
] adusare da giovani a ben fare sì che elli lo ritegnano tutto tempo della
nostro scender convien esser tardo, / sì che s'ausi un poco in prima
o funghi, come si chiamano, sì che diventano un tizzone. campanella,
a gran foco mostrata: / en tanto sì reluce a quello lume tratto, /
àre, / e mena seco amor, sì che parlare / null'omo pò te
test'alta e con rabbiosa fame, / sì che parea che l'aere ne temesse
messer lo giudice, il quale era sì geloso che temeva dello aere stesso, se
in aere per dietro le spalle, e sì lungo come era il distese in quella
. anguillara, 4-35: tisbe avea sì dolce aere e tal beltade. idem,
e vago / ebbe da'padri un aer sì felice. 2. disposizione d'
lucregia lo ricevette di buono aere, sì come parente, e come quella che a
libertà la tenerella pianta / crollar, sì come d'eolo irato il figlio / l'
discendea la celeste. carducci, 990: sì come fiocchi di fumo candido / tenui
a credere, ch'e'ci corra sì poco da noi a quel maestro sovrano?
13-12: io questo ciel, che sì benigno / appare in vista, a
si nascondano / le maledette crespe, che sì affaldano / il viso e il petto
empion gli armari, / fan che sì tosto il viso lor s'affaldi. arici
, 23-37: già era in ammirar che sì li affama, / per la cagione
, 1-90: fece un giro, sì come fae l'affamatissimo nibbio. m.
detta casa, 612: tu non parlerai sì lento, come svogliato, né sì
sì lento, come svogliato, né sì ingordamente come affamato; ma come temperato
.. tutta agevole e lastricata, sì che, per quanto diluvii il verno,
, aminta, 1637: io ho sì pieno il petto di pietate / e sì
sì pieno il petto di pietate / e sì pieno d'orror che non rimiro /
giunto in camera tanto era affannato, sì per la còlerà che lo rodeva come
7-4-166: fuggono i veri amanti, sì come scoglio il buon nocchiero, così
ciacco, il tuo affanno / mi pesa sì, ch'a lagrimar mi 'nvita.
364-11: pentito e tristo de'miei sì spesi anni / che spender si deveano in
di que'beni medesimi a'quali aveva sì affannosamente aspirato. leopardi, iii-272: buoni
vi dà misura, / vedendo voi sì dura ver naturale usanza. / ben
sembiante a cera, / anz'è sì fresca e bella / che lo me'cor
162): io non conosco uomo di sì alto affare al quale voi non doveste
], 3-25: nota che tale espressione sì s'affà al luogo. s.
chi ha da dipender l'ultima risoluzione, sì che quella ancora non possa esser in
bibbia volgar., vi-19: e anche sì mi avvidi come gli uomini s'affaticano
fuor de la veduta mia, / sì ch'a mirarlo indarno m'affatico.
diletto m'affatico ne la sposizione di sì fatto poema. sacchetti, 193-118: affatichisi
inquietar gli altri: e tutti aspiriamo sì ardentemente al riposo, appunto perché non
affaticava. cino, ii-538: mi sdegnate sì come inimico, / sol perch'i'
ri- selgano: ma non affatto, sì che cader possano per sé. ariosto
/ ch'una causa et un'altra sì lo trasse. bracciolini, 2-18-86: così
assol. esprimere una certezza, dire di sì. guittone, 3-15: anima razionale
pieno di maraviglia, seco affermando mai sì bella cosa non aver veduta. idem
2. rispondere affermativamente: dire di sì. = comp. di affermativo.
affermativa: con cui si risponde di sì a una domanda. fra
. l'affermare, il dire di sì, l'enunciare una proposizione affermativa;
con ottime prove, avevan detto di sì! panzini, iii-336: era vissuto [
voltare afferra / la spada sua, che sì ben punge e taglia. idem,
petrarca, i-4-43: eranvi quei ch'amor sì leve afferra. pulci, 4-28:
fier ponere en terra / e su sì 'l ce fiero colcare; / l'uno
gli aferra, / l'altro chiovo sì spontaro. cantari, 205: e di
spartani, perché portavano al fianco spade sì corte,... rispose:
, ma non vi fa ulive, sì come la palma non matura i datteri in
tuo piagner me stuta, ché 'l veio sì afferrato. aflferratóio, sm
si vuol parlare apertamente e ordinatamente, sì che non abbino afferratoio alcuno.
la natura in affettare così ricercatamente una sì superstiziosa onomatopeia? 2. disus
segneri, ii-203: erode stesso, quel sì superbo affet = voce dotta, dal
. affezione, n. 4. sì, ma per man di un'angelo.
74-7: la iustizia en estante l'affetto sì ha pigliato, / e con tutta
che sono parlare d'amore, sonan sì dolci, che la mia anima, cioè
, amore! / perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desìo, tanto
quando l'arco dell'ardente affetto / fu sì sfogato, che 'l parlar discese /
gridò, gioì, temè la gente / sì com'eran de'sicoli e de'teucri
amava. alfieri, i-59: quegli effetti sì dottamente e affettuosamente scolpiti dal nostro divino
voi ricevuto, né credo che sì affettuosamente alcuna di loro disiderasse de'
bonaventura volgar., 2-79: questa affettuosità sì nel rendere grazie, come eziandio nell'
è dido, /... / sì forte fu l'affettuoso grido. boccaccio
]: affettuoso: qualità dello stile, sì di una composizione musicale, come della
: come adunque, dopo tanti e sì grandi beni, per sua spontanea volontà
idem, par., 25-21: sì come quando il colombo si pone / presso
tu mi seguirai con l'affezione, / sì che dal dicer mio lo cor non
che piace. leonardo, 1-230: questo sì pestifero animale ha tale affezione nella sua
sogni loro con tanta affezione e facendone sì gran maraviglia, che è uno isfi-
26-22]: in questi versi denota sì per le dolci parole, sì per
versi denota sì per le dolci parole, sì per la comparazione, la grande affezione
29: aliquante fiate è cotidiana, sì come si puote vedere in quello febbricitante,
: non mi abbiate / per uom di sì poco rispetto e tanto / audace,
'ncerto regno / de la fortuna che sì varia e cangia / in tante guise.
, ed io escla- mava: « sì, la tua bontà m'affida! *
: e qui la voce già sì sommessa affievoliva fino al sussurro. d'
rivolta e riguardar nel sole: / aquila sì non li s'affisse unquanco. varchi
dei santi barlaam e giosajatte, 67: sì viene [il cacciatore] a'suoi
'l falconiere a'suoi falconi; e sì fanno loro grande gioia, per meglio prendere
la travaglia. pucciandone, iii-1-55: e sì n'afinerai com'oro al foco
): conchiusero che quella ingiuria e sì manifesta onta non era a modo veruno
si potea più, di rivederti, / sì per l'affinità ch'ab- biam legata
affinità ch'ab- biam legata, / sì per li tuoi maravigliosi merti. carletti
, la quale gli tiene uniti, sì che non senza qualche poco di violenza si
non riguarda affisamente in niun luogo, sì è savio e ingannatore. 2
landino, 327: è l'aquila di sì potenti occhi che sopra la facilità d'
e riguardar nel sole: / aquila sì non li s'affisse unquanco. vellutello
par., 1-48]: 'aquila sì non li s'affisse unquanco ': dicono
: dicono che l'aquila è di sì possenti occhi, che oltre a tutti gli
sole. petrarca, 123-8: conobbi allor sì come in paradiso / vede l'un
non èi posseduto; / onne atto sì t'è rennuto, / sì sta l'
onne atto sì t'è rennuto, / sì sta l'amore affissato. novellino,
dama in faccia, scoperta e immobile, sì come tutta affissata nel predicatore. c
affissazióne, è come quando lo scrittore scrive sì leggermente, che a fatica colla penna
deh, veggiamo perché l'onnipotente iddio sì duramente affligge... coloro i
, / poi che gli accade in sì palese loco. tasso, ii-505: io
cui era circondato mio padre -altra volta sì fiero e gagliardo -ciò che più mi
li nostri guidator de la battaglia / sì so en trademento / e li confalon de
, 78-29: l'amore... sì saitta / de gran secreto sua lancitta
; / e de la doglia diverrò sì magro / de la persona e 'l viso
mugghiava con la voce dell'afflitto, / sì che, con tutto che fosse di
piòta ', cioè con tanta afflizione, sì per la diritta via la quale smarrita
via la quale smarrita avea, e sì per lo non vedere, per le
, ii-47: veda, io son sì certo del presagio che le fo, che
, ii-253: dov'è ita quella schiera sì nobile di virtù,...
ch'è il fuoco eternale che le affuoca sì dentro, che poi paiono vermiglie;
punto vidi che raggiava lume / acuto sì, che 'l viso ch'elli affoca
oh venga dì che sangue v'empia / sì che v'affoghi. panzini, ii-112
[il predicatore] avea prima gli uditori sì radi, che dall'uno all'altro
altro avea parecchie braccia; ora v'erano sì stretti che l'affogava l'un l'
villani, 9-80: tutta la state fu sì forte piovosa, e 'l paese
ogni sementa. allora le terre affogarono sì, che più anni appresso quasi non
sanza fedirlo il presono e strangolarlo, sì che affogò. guido delle colonne volgar
, e con naufragio l'attuffano, sì che li loro navicatori dormienti con sventurato
siccome si conveniva a un principe sì grande, che facesse una cappella di
, / lascia andar li compagni, e sì passeggia / fin che a'lor nimici
del casso [= petto], / sì lasciò trapassar l'un l'altro,
ch'i'posi questo peso / che sì m'affolla, ponendolo abbasso?
boccaccio, ii-52: e1 m'ha criseida sì l'anima tolta, / co'suoi
lo disio fervente che s'affolta / sì sopra il cuor nel quale io ardo e
[i nemici] non combattessero di sì grande forza, né non venissero così
hanno ad affondar nel mezzo, che in sì fatto affondamento termini liberamente il canto della
oh cupidigia che i mortali affonde / sì sotto te, che nessuno ha podere
. petrarca, 135-19: una pietra è sì ardita / là per l'indico mar
consuetudine la aveva affondato nel pelago amoroso sì ch'egli non ci era più via
tu te afforzassi; / en te sì aggi pace; abbracciai, se t'abbraccia
; solo la persistente agitazione nervosa faceva sì ch'io mi reggessi tuttavia. viani,
essere altrimenti effetti del corpo, ma sì bene certi modi confusi, che nascono
la croce me signai / e lo ramo sì pigliai, / tutto lo core ci
/ tutto lo core ci affrattai, / sì che en alto fui levato.
occhio con l'acqua chiara, riuni'sì la vertù disgregata che tomai nel primo
il deserto, e spegneràe la verdezza sì come fuoco: la medicina di tutti
spaventati, gl'incalciaro da presso, e sì fieramente gli affrettavano, che non lasciavan
io gli diedi parecchi de'miei calci; sì ch'io lo affrettai ad ordinarmi questa
le volea / dar rabican, che sì nel corso affretta, / che se scoccando
la fulminea spada in cerchio gira; / sì che le vie si sgombra e solo
sua gente, e affrontossi battaglia, sì che d'una parte e d'altra
altro, gli connette e gli lega sì facilmente, che par che vi vadano
e metterli in volta; e fu sì forte la percossa, che i più de'
, 50-13: periglio è grande in donna sì vestita: / però 1'affronto de
forse più nobili gli avevano, ma sì affumicati, che in essi niun'altra cosa
uomo gentile. ariosto, 34-8: sì poco e quasi nulla era di luce /
elli avenisse ch'elli avesse sete, sì usi melle grane [= melegrane] e
cesi, i-84: né l'agalloco sì celebre e pregiato per l'odore come
... moltissime agate orientali macchiate sì felicemente in sembianza di volti o di membra
idem, conv., iii-xiv-2: sì come ne li agenti naturali vedemo manifestamente
quale non richiede la materia innanzi disposta, sì come li agenti naturali, in produrre
, adornarsi. patecchio, v-140-21: sì me noia prete chi s'agenza, /
molteplicità degli affari contenziosi presso le amministrazioni sì pubbliche come private, le gestioni delle
/ lasciatemi pigliar costui che dorme, / sì l'agevolerò per la sua via.
becchina] d'un giogante, / sì com'ell'è d'un agevol coiaio.
non seria far bon un cattivo / sì agevolmente come si fa 'l bere.
assidua che ne impietriva il segno, sì che né sorriso, né dolore,
il minore dito della sua mano era sì grosso, che l'uno di noi noi
ell'era [la quercia] grossa sì, ch'aggavignato un uomo non l'arebbe
verso il collo, l'ag- gavignò sì forte con quegli denti aguzzi, che e'
gli acini nel grappolo dell'uva, sì ch'ella s'aggavigni tra l'uno
tutte queste ed altre prerogative di un sì nobile studio, perché ancor 10 veramente
baldinucci, 7-85: son questi piloni di sì vasta struttura, che nella superficie loro
muraglie. algarotti, 3-307: a sì fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi:
secca et agghiaccia. tasso, 14-34: sì come soglion là vicino al polo,
sali. marino, 354: da sì pietose e flebili querele / (quantunque
, 67: e veramente egli era sì forte agghiadato, che non poteva parlare.
alleanza. nieri, 392: e sì che ci si metteva con tutto il
girare anche lui intorno all'ordigno, sì che pareva un ciuco aggiogato alla ruota
. / odia la luce, e non sì tosto aggiorna, / che a rimpiattarsi
: s'io lo posso da discosto, sì che egli non mi vegga, seguitare
: mia ventura et amor m'avean sì adorno / d'un bello aurato e
questa saetta: niuno tuo nemico ti sarà sì lontano, che con questa non l'
panellino, se aggiugnesse alcun frate, sì 'l prendiamo insieme con lui. sacchetti,
altro. alberti, 358: quella sì facta vicina mia non era due anni nata
a freno / tenne i nemici e fe'sì nobili opre / che non l'aggiunge
, v-178: e la vecchiezza, sì come sperimentata negli affanni e piena d'
nominare. qùesto è tale, che sì come e'non è proprio nome della
né direbbesi: un bell'aggettivo; ma sì: un aggiunto appropriato, conveniente,
sta bene per qualità ». a sì stringente argomento non si risponde, e bisogna
quei di giramonte avendo veduto in cerchio sì gran mucchio insieme, v'aggiustarono una
: l'animo dell'uditore è fatigato sì che non vuole né agrada lui d'
: e dice che li batte el cuor sì spesso, / che 'anzi che questo
inf., 11-93: tu mi contenti sì quando tu solvi, / che,
cantari, 13: e quando quella pena sì sostenne, / più non vedea quella
sostenne, / più non vedea quella che sì l'agrada; / e con temenza
di cosi selvaggio e cosi duro / legno sì aspro frutto, oimè, v'aggrada
, ed in udendo il silenzio, sì si impara che sia il suono;
si impara che sia il suono; sì potrai tu, mirando le mie poco aggradevoli
dante, inf., 16-134: sì come toma colui che va giuso /
con le mani, guarda, / sì che ruini un tetto ad ogni scossa.
2-467: avvenirsi in punti d'alpi sì erte, che non dico a cavallo,
, 339: con ferro oltraggioso a sì bell'oro: / aggrava il biondo
, i-65: amico, qual pensiero sì t'aggrava la fronte, che,
li citayn de la tera nostra fizam sì agravé de le spexe del comun..
sopravvenne, la quale dopo alquanti dì sì l'aggravò forte che, non potendola
di non essere mandato di fuori, sì perché le gotti molto m'aggravavano.
: ma il dolor de la piaga sì l'aggreva, / che pallido ne l'
suo coragio. guinizelli, ii-411: sì come troppo aggravata cosa, / che
xxi-998 (51): e trovandolo sì aggravato che appena potea parlare, sì
trovandolo sì aggravato che appena potea parlare, sì gli annunziò la morte del corpo e
imperita, stolta e profana moltitudine che sì falsamente pensa. marinelli, i-486: il
e 'l dire e 'l far di lei sì agrazioso. = comp. di grazioso
pioggia. cardarelli, 1-148: morire sì, / non essere aggrediti dalla morte
giovani... erano accolti da sì macabro sorriso (macabro...
912: calvi, aggrondati, ricurvi, sì come becchini a la fossa / stan
incomincia la compagnia delle querce. robuste, sì, ma aggrondate, contorte: con
l'ebbi tutta da me sciolta, / sì come 'l duca m'avea comandato
loro [de'seni del vura fece sì che alcuna volta nel panneggiare si tenesse cervello
aquila gentil si chiude e serra, / sì che la schiera sbaraglia e sviluppa.
stato, / meco si duol di sì penose notti. nannini, 231:
e molto / mescendole da prima, sì che bianca / s'alzi la spuma,
monta e cala / naturalmente, fu sì ratto moto / ch'agguagliar si potesse
tu, che 'l mio marito / a sì fatt'uomo il vorresti aguagliare? boccaccio
dionisio agguaglia iddio al sole. imperocché sì come il sole illumina i corpi e
questo. tasso, 6-ii-109: tenuta in sì gran pregio è laura / ch'altra
vi-79: col piano [della cazzuola] sì s'agguagliano e poliscono tutte le cose
ne la lira, et un dir sì leggiadro, / che ben s'agguaglia a
predator cristiano, / ch'audace è sì ch'a me vuole agguagliarsi, / caderà
, 6-113: il giusto agguagliatóre sì parte la pecunia e l'onore e fa
volgar., 7-62: nullo agguato è sì pericoloso, come quello ch'è coperto
una fortuna, con vento agher- bino sì forte e impetuoso, che sciarrò tutta la
per la qual cosa io non sono sì agiato... che li potessi notricare
(151): egli molto spesso, sì come agiato uomo, dava di buone
le cose finite con istudio e fatica sì, ma non con istento. tommaseo,
in foco si prova auro: e sì non in agio molto, ma in tribulazione
. detto d'amore, 345: or sì t'ho letto il salmo!.
il salmo!... i sì 'l t'ho mostrato ad agio. /
: agio si fa disagio. -agio sì fa ladrone. della casa, 563:
città piena / d'acqua e d'ombre sì fresche e d'agi tanti. baretti
quel sì guerrier, quel sì feroce ardente / suo
quel sì guerrier, quel sì feroce ardente / suo spirto a quel g
, 68: e, per far sì bell'opra a mio grand'agio, /
si dilata quanto più s'interna, / sì ch'asceser con agio. baretti,
, 3-244: ma se l'uomo è sì ricco, che sta ad agio /
idem, 3-10 (291): sì che quivi orinò, perché ne aveva bisogno
; solo la persistente agitazione nervosa faceva sì ch'io mi reggessi tuttavia. bontempelli
di robe che no sieno troppo calde, sì come di pani lini, di robe
talora mai mangiato agnello, e sì il fugge così, immantenente conosce ch'
co'cani. tasso, 944: questa sì preziosa e bianca lana / che già
moravia, ix-335: lei disse: « sì mamma », proprio come un agnello
benedetto agnello, il qual vi ciba / sì, che la vostra voglia è sempre
dante, par., 4-4: sì si starebbe un agno intra due
stata una porta chiamata cruna d'ago, sì piccola, che senza scaricare della
errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'arteficio e 'l lavor
vago, / l'arteficio e 'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa
, significa quello che dante disse: « sì mi die'dimandando per la cruna /
guinizelli, iv-25 (6-55): sì che l'ago si drizzi vèr la
dandogli quello ch'egli agogna, sì lo gravate troppo di cibi. poliziano,
sapienza. marino, 242: or in sì fatto agone, /... a
/ de la sua voce al suono / sì come al tuono -il ne
migliori [uve] sono le bianche, sì come le lugliole, che son atte
grosso granello. forteguerri, 22-17: ma sì creb bero in breve e
5-39: vapori accesi non vid'io sì tosto / di prima notte mai fender
appellato caprimulgo, / poppa le capre sì che il latte secca. = dal
.. e se diventa troppo aspro, sì si tempera con lodi da sezzo.
che viene meno in queste conversazioni, sì è detto agreste e rustico. boccaccio,
volta agrestezza; ma egli n'è poi sì altamente meritato, e riceve tale guiderdone
fu detto; e io ne parlo / sì come dell'agricola che cristo / elesse
poveretti, ascoltavano, e dicevano di sì col capo, sorseggiando il vinetto agro,
. angiolieri, 7-1: egli è sì agra cosa 'l disamare / a chi
non fora » disse « a te questo sì agro ». ugùrgieri, 16:
332-20: già mi fu col desir sì dolce il pianto, / che condìa di
ingegni ho le mie forze operate; e sì m'è stata benivola la fortuna che
sollazzar le corti e con agre riprensioni, sì come padri, mordere i difetti de'
e si piega senza schiantarsi, sì è buono e dolce; e se
non si tiene al martello e schiantasi, sì è tenuto agro, e non buono
della loro rustica natura ed aspera che sì li rende vene- nosi ed amari nel
, che coll'ago / facciam lavor sì bei, ch'ognun n'è vago.
di grande podere, ch'egli non è sì grande lupo che iscampi dinanzi da quelle
dante, inf., 15-20: e sì per noi aguzzavan le ciglia / come
sannazaro, 10-150: ad apollo, sì come ad aguzzatóre de'peregrini ingegni,
elli àe bene appresa l'arte, sì l'usa in dire et in dittare sopra
le quistioni apposte..., sì come sono li buoni parlatori e dittatori
sono li buoni parlatori e dittatori, sì come fue maestro piero dalle vigne, il
la casa, alto il pagliaio aguzzo: sì che pa reva una chiesetta
foscolo, sep., 197: ah sì! da quella / religiosa pace un
e venendo così affocato al compagno, sì gli disse: « a! a!
/ cui ha [l'amore], sì come me, in podestate! tesoro
ricontrare tanta crudeltade e tanta furia e sì crudele uccisione. fatti di cesare, 137
amore! / perché seco dovea sì dolce affetto / recar tanto desìo,
aòh, m'hai stufato, lo sai sì? ». = d'uso
): messer lo prete ne 'nvaghì sì forte, che egli ne menava smanie;
vola in alto, e si alza sì in aere che la tempesta non ha podere
morte incontra morte aita, / di sì scuri pensieri amor m'ingombra. idem,
come suol fare. idem, 37-3: sì è debile il filo a cui s'
la qual piglia tanta insolenza per cosa sì piccola, come è la terra. bembo
comandi dei diversi governi di piazza, sì della capitale, che delle piazze di
, iv-261 (145-4): irata sì, che ancide e caccia via / tutto
era, per ciò che ella, sì come del suo amore disperata, aveva
: cui la ventura aiuta troppo, sì lo fa stolto. idem, 336:
. baretti, ii-98: egli, sì con l'intenzione che con gli effetti,
nutrica con dolci riguarda- menti: e sì come le fiamme perdono forza non essendo
. idem, i-202: forte spaventato, sì per lo fiero aspetto dello spirito e
per lo fiero aspetto dello spirito e sì perché vedeva la morte vicina per la
acqua. quando elli si levò, sì vi cadde dentro; quelli cominciò a gridare
/ a'crin s'appiglia; e mentre sì l'aizono, / casca nel collo
, v-145: la mogliera del notaio, sì come colei che era uno cotal turbinio
venendo per l'aere maligno, / sì forte fu l'affettuoso grido. idem,
cenno su per quella scala, / sì sua virtù la mia natura vinse; /
l'ali de'pensieri al cielo / sì spesse volte che quasi un di loro /
mai... musica m'impennò ale sì tenui e si colorate. carducci,
e pietà vi disgrievi / tosto, sì che possiate muover l'ala, / che
godi, fiorenza, poi che se'sì grande, / che per mare e per
trascorse in quella, gemma, perché sì come per la gemma che si porta
prodigalità, che scialacquamento! un liquore sì prezioso. quante famiglie potevano sustentarsi con
: parevano gioiosi tutti quei lavoratori di sì insperati guadagni, e perciò lavoravano con
volo i vanni aurati, / rapido sì, eh'anco il pensiero eccede. crudeli
spesso / al tuo signor, sì ch'ei seguia dappresso / il cervo
ora mattutina / che fuggìa innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar
, 20-5: non fu mai l'aria sì serena e bella / come a l'
teti è in pace; / loda ognun sì lieto giorno. zazzaroni, iii-477:
un'altra [del reame di morrocco] sì ti conviene portare albara [ma leggi
da picchiere a picchiere piedi 3, sì per fianco, come per fronte, tenendo
a'riguardanti. della casa, 574: sì che in poco d'ora, né
qualche volta che nel fondo d'un sì alto mare l'amo afferri e svella
doglie! idem, 16-3: lo cielo sì m'ha bannito e lo 'nfemo m'
vostra maggior voglia sazia / tosto divegna, sì che 'l ciel v'alberghi /
quant'hai affetto; / povertate ha sì gran petto, che ci alberga deitate
. idem, 39-2: io temo sì de'begli occhi l'assalto, / ne'
e se uno re vi capitasse, sì vi sarebbe bene albergato. idem,
dante, conv., iv-xn-15: sì come peregrino che va per una via
il loco ov'i'son, ch'è sì rio, / che 'l ben non
l'aureo albergo co l'aurora inanzi / sì ratto usciva il sol cinto di raggi
fioretti, xxi-894 (2): e sì lo invitò la sera a cena e
marino, 231: i tuoi, sì vuole il ciel, vezzi omicidi, /
pier della vigna, ii-112: in sì gran sicuranza amor m'ha miso /
son tutto dato / ed infiammato di sì buono amore, / com'albore che
zeffiro in prima fa movimento nelle fronde sì defl'erbe come degli albori. landino,
v-18-14: qui mi disse solin: « sì come il foco / vuol temprato colui
/ a me par oro, poi che sì risplende. biringuccio, i-69: io
. sacchetti, 60-46: chi archimia sì fatte cose, ne porta pena in
gli occhietti maliziosi parevano dire: « sì, dietro, c'è un'alcova »
non se gli dee l'uomo avvicinare sì, che se gli aliti nel viso
, abbine retenenza / e la lingua sì lenta, / ch'un altro no
idem, 564: alcuni altri sono sì bizzarri e ritrosi e strani, che niuna
capelli in bionda treccia attorse, / sì bella, come questa che mi spoglia /
camin de libertade / seco mi tira, sì ch'io non sostegno / alcun giogo
41-86: i lunghi passi torse / tacito sì, ch'alcun non se n'accorse
: [può accadere] che questa sì ritrosa gloria, prezzo di tanta infelicità,
li assiri, / che fu sì grande al mondo e tanto aldace. cantari
parlare degli aldi e aldiane de'quali sì sovente si truova memoria nelle leggi longobardiche
buonarroti il giovane, 9-575: far sì che non passi e non alleggi /
siepe e siepe. idem, 9-295: sì, sì, il vidi ben io
siepe. idem, 9-295: sì, sì, il vidi ben io tra quegli
e altri disseno alpha, però sì come principio della scrittura, la quale in
dice alep, cioè iddio, sì come principio di tutto l'universo. boccaccio
latino significa ah, che, sì come abbiamo detto, è accento
minu tissime cifre. e sì con l'algebra si affligge l'ingegno.
arà la bruma algente, / quando sì bella mosterrassi a noi / la terra del
: l'alma, ch'arse per lei sì spesso et alse, / vaga
, e tutto suo intendimento, sì come tu lasciassi la scienza di virtude,
molte generazioni di viti in tal maniera sì alidisce, che il loro frutto a
non le potea intendere, e smarrivami, sì che quasi parea di fuori alienato.
nel cuore la parola di dio, sì fu tutto alienato fuori di sé e
0. rucellai, 8-30: noi abbiamo sì a alimentarci per vivere, ma per
se voi dir che sia furto, / sì ricca donna deve esser contenta, /
sceme forze il furor langue, / sì come fiamma in debili alimenti. marino,
: io vidi tutto 'l mondo, / sì com'egli è ritondo, / e
, che tegnono i savi che ha sì forte e aguta vista, che..
l'erba; / l'aire corrompe sì, che qual vi passa / pruova,
non se gli dee l'uomo avvicinare sì, che se gli aliti nel viso;
: tirando l'uomo a sé l'alito sì lo rifrigera, e quando il
rifrigera, e quando il getta fuori sì è caldo. dante, par.,
da quelle / sotterranee miniere, / sì ch'alterato intepidisce e ferve, / e
idem, iv-1-556: il canto giungeva or sì or no, secondo l'alito della
modo di grandissimi palagi, le quali magioni sì s'appellano alle, e nell'una
appellano alle, e nell'una alla sì si vendono pure panni di lana interi
'l sabato; e nell'altra alla sì si vendono panni lani interi e a taglio
goda, / dorato in punta, con sì fatte tempre, / che preme e
mente m'allaccia / l'amor, che sì m'abbraccia tolleme lo parlare, /
: calipso... con sua arte sì m'allacciòe... ch'ella
credibile quanto bene mai vengano allacciate con sì bella equivocazione. baretti, i-286: tu
'l fiume d'arno crebbe tanto e sì diverso che allagò molta della città presso
/ e un dar all'arme ne seguì sì fiero *. allarmismo, sm
continuanza della pericolosa guerra aveva già allassato sì il popolo. 2. rifl
: ma è la loro [camera] sì allato alla mia, che paroluzza sì
sì allato alla mia, che paroluzza sì cheta non si può dire che non si
iacopone, 67-79: vedennote pentuta, sì ce voglio ar- tomare, / ancor
responne com'è uso: / « deo sì è piatuso, lo me porrà parcire
en corte / e la sua rascion sì ha allegato: / « mesere, eo
de mia sorte, / ché la iustizia sì me n'ha privato ». lapo
giammai seppe allegare, il gonnella allegò sì, che a ragione il marchese non seppe
la tua prudenzia, ché ti sforzi sì manifestamente colle tue parole d'allegare contra
i casi allegherò. savonarola, iv-239: sì come tu vedi uno che sia consueto
, / e'm'alleggiasse il mal che sì m'ha stretto. boccaccio, dee
che allegoricamente dinota che l'ardore di sì bestiale cupidità guasta in forma il volto
terra allegoricamente vien la potenza significata, sì come il nome di celo, padre di
, appresso la litterale istoria ragionata; sì che l'una ragione e l'altra darà
o ceh in parte il vero, sì che a questi sia manifestissimo, a
occultissimo, o a tutti lo ricopra, sì che bisogni a tutti affaticarsi per trapassar
el me coraggio / donatemi, con sì gioioso segno, / che temo di morir
. guinizelli, iv-34 (17-11): sì ch'eo non credo..
: ed ora il morir mio, che sì t'annoia, / ti farebbe allegrar
, / poi sono amato e amo sì altamente. iacopone, 3-18: starò sempre
18-29: questa selva che dianzi era sì negra, / stanza conforme a la dolente
manifesta / pianse per gli occhi fuor, sì come è scritto. idem, 115-9
che 'n su la prima vista / per sì alto adversario, al cor mi nacque
1 -intr. (43): e sì come la stremità dell'allegrezza il dolore
giordani, ii-47: veda, io son sì certo del presagio che le fo,
. idem, 21-9: non van sì presti i razzi fuor di mano, /
la vita di s. crescenzio, sì gliene prese grande allegrezza. esopo volgar
ben so che a morire -questo amor sì te mena, / da poi che non
traluca / lo mio penser di fuor sì che si scopra, / ch'io non
che 'l pensier bruca / la lor vertù sì che n'allenta l'opra. idem
dimandite, anco incontinente allentiamo, e sì ci sdegnamo, se tosto esauditi non
ristretto è più da que'gagliardi, / sì come a forza da rinchiuso loco /
tanta ingiuria alta vendetta, / tra il sì zerbino e il no resta confuso:
che 'l bel, ch'or sì t'alletta e piace, / non men
idem, 6-97: perché crediam che sì si mostri adorno, / se non per
. tasso, 16-17: fra melodia sì tenera, fra tante / vaghezze allettatici
no possono tutta via lor filiuoli nudrire, sì vi diviseremo quali nodrici loro conviene avere
iacopone, 24-26: a chi me serve sì do el mal tributo,
. bembo, 1-197: e lei sì bella veggio, / che piacer d'altra
ensemora l'abbracci [la fede], sì te ride, / aiutate ne la
, 88-163: la envidia, vedenno, sì se affide. 3. intr.
melagrano non vi possa durare né allignare, sì si dee d'attorno chiudere. mattioli
la rubia tinctorum... pianta sì restia ad allignare, e sì necessaria alla
pianta sì restia ad allignare, e sì necessaria alla tintura. foscolo, v-61
che allignare lassù -tutto questo mi ripercosse sì fieramente gli affetti, ch'io prorompeva
merzì umilmenti si li aligni, / sì chi sia piatusa / ver mi. n
pensai, se costei s'alligna / sì presso a me, il suo poter fia
,... alliquidandole e ammorbidandole sì come un fummo. = deriv
ensemora l'abbracci [la fede], sì te ride, / allìtate ne la
oh gli allocchi e le ghiandaie, sì, rideranno, ma noi no. bacchetti
vecchia madre] / per sopraccapo a sì vaga angiolella / qual vecchia pergamena a
di montagna / non s'introduce in sì felice accordo. pascoli, 1035: par
hai lo sollazzo e il gioco, / sì che meglio in esso loco / mi
lasciano e si ripigliano..., sì come noi medesimi vogliamo e acconci siamo
giova molto ne'bisogni di guerra, sì per accamparsi e disegnare gli alloggiamenti,
per accamparsi e disegnare gli alloggiamenti, sì per l'espugnazioni e per le difese.
che noi... alloggiamo pensieri sì vili. segneri, ii-22: né per
monte ideo, / da cui golfo sì largo / m'allontana e divide?
. tommaseo-rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse preso
vini a quei che gli guardavano, sì che erano rimasi come stupidi e alloppiati
oncia ad oncia riacquistando il mio già sì lungamente allopiato intelletto. tommaseo- rigutini,
rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come se avesse preso
in figura d'altrui, / ma non sì ch'io non senta bene allore /
, 97-5: gli occhi invaghirò allor sì de'lor guai / che 'l fren de
segnoreggiò la mia anima, la quale fu sì tosto a lui disponsata. idem,
xxi-979 (42): e fu sì grande amore d'allora innanzi tra loro due
ultimo lavoro / fammi del tuo valor sì fatto vaso, / come dimandi a dar
243: né ben si sa (sì luminosa face / arde in lui di virtù
idem, purg., 3-86: sì vid'io muovere a venir la testa /
buonarroti il giovane, 9-533: abiti sì difformi, / lunghi, allucignolati,
: l'incarceramento aggravò il mio stato sì che parvi, a momenti, un povero
guardinsi 'pertanto i principianti da questo sì grande errore,... perciocché ella
tutto il mondo alluma / deltemisperio nostro sì discende, / che 'l giorno d'
consuma / me ch'aluma, / sì mi stringe amore. dante, purg
caldo e con la luce, è sì iguali, / che tutte simiglianze sono
saria l'aver zanobi piene / tante e sì dotte carte, onde s'allumi /
dice in firenze allume di piuma, sì viene di barbaria, ed è una
vapori infocata... ardeva con sì gran fiamma, che tutto il cielo di
finestra in casa, ci alluminano, sì che ci vedi allora volare la sottilissima
. lorenzo de'medici, i-193: sì presto il ciel mai vidi alluminarsi,
figlio e spirto santo; / e sì alluminiate la mia mente, / ch'i'
: tu pregarai idio che t'allumini per sì fatto modo, che tu ti astenga
188: provossi ancora [dio], sì come allumina- tore eccellentissimo, a
detto d'amore, 189: ed era sì chiara luce / ch'ai sol to'
/ e lo scura e taluna, / sì come il sol la luna.
d'amore / certamente allungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero.
amore / certamente allungiato; / sì m'era fatto selvaggio e stranero.
sole dire mentirà [= bugia], sì che noi medesmo ne allosengamo amando soperchiamente
: tali timori appunto... facevano sì che nella casa la nuova concezione non
: bastar non può con tra il pagan sì forte; / tal che non sostien
de'cieli e del mondo / m'avete sì contento il gran disio, / ch'
non ha senso domandarsi perché il « sì * abbia per correlativo il « no
», e almanaccare di un puro « sì » scevro di « no » o
nella persona del suo vicario non fusse sì sceleratamente offeso l'onore di dio.
almeno, / o lumiera sia sì fatta / che si veggia chi man gratta
almeno in divote grazie verso un protettor sì pietoso? redi, 16-iv-44: sono
): cominciò a masticare, ma sì tosto come la lingua sentì l'aloè,
della loro rustica natura ed aspera che sì li rende venenosi ed amari nel consorzio degli
e lo legno / aloè, ch'è sì degno, / e spigo, e
, quando l'aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la
de'fiori / rende la verdura / sì m'incora -e innamora / che mi disnatura
disnatura. chiaro davanzali, ii-348: sì come la pantera per alore / comprende
vi-11-140 (9-2): d'agosto sì vi do trenta castella / in una
il vecchio, ix-431: febei, che sì dura alpe d'affanni / in poche
e'[amore] vèn tagliando di sì gran valore / che'deboletti spiriti van via
ch'ai vero onor fùr gli animi sì accesi, / l'industria d'alquanti
me alquante volte. bembo, 1-43: sì come ad alquante piante sopra le vecchie
tenuta da una staffa d'oro, sì da poter altalenare e anzi revolversi affatto
70): e io non vo'parlar sì altamente, / ch'io divenisse per
sdegno s'ebbe; / poi seguirò sì come a lui ne 'ncrebbe / troppo altamente
obbietti gli cancellaron l'immagine dell'imperadrice sì altamente stampatagli nella mente. segneri,
. idem, i-93: si compiacerà sì altamente di quella beatitudine che in lui scorge
, 5-67: vennero costoro a cristo e sì gli dissero: maestro, qual'è
quel fanciullo aitano / in una notte sì v'andò per arte, / che la
sien da noi, / che siam pur sì pietosi, anzi sien cari. tommaseo-rigutini
molto poco, quando non sapete far sì che l'elezione cada sulle persone degne
animo di antonio da leva magno, sì è egli bello ed alteramente adorno; per
la passiva, / che fanno generar sì cose nuove. bencivenni, 5-33: le
da quelle / sotterranee miniere, / sì ch'alterato intepidisce e ferve, / e
: ogni cosa che si corrompe, sì si corrompe, precedente alcuna alterazione.
sinonimia sui linguaggi è tanta, e sì potentemente contribuisce alla corruzione, alterazione,
d'alcuno principio de la nativitade, sì come mentecatti; quando per l'alterazione del
quando per l'alterazione del cerebro, sì come sono frenetici. boccaccio, i-362:
avvenimento. giordani, ii-112: un sì grande abbassamento nel morale lo spiego facilmente
tra fronda e fronda, / ite alternando sì soavi note. manzoni, pr.
propria solitudine? si sarebbe detto di sì, dal modo con cui, a volte
e le loro gambe s'alternavano con sì giusta misura che pareva rispondessero ad una
ricadevano giù dal cielo, si alternavano sì che parevano tre enormi catapulte di luce
rucellai, 2-4-9-2: al mormorio di sì copiose e chiare fontane,...
, ii-134: parecchi mesi passarono, sì per lui che per me, in queste
, e non chinate il volto / sì che veggiate il vostro mal sentero! m
21-4: ma voi non piace / mirar sì basso colla mente altera. idem,
st., i-io: ma fu sì altero sempre il giovinetto, / che
ciel ti scorge per destro sentero, / sì ch'i'vo già de la speranza
par del vento / e insuperbia di sì bel pondo altero. monti, 4-129:
, 19-1: son animali al mondo de sì altèra / vista che 'n contr'al
. tasso, 1-71: non è sì grato a i caldi giorni il tuono,
, 46-49: dunque, signor di sì gentil natura / che questa nobiltate /
seria parvente, / poi sete sì piagente, / s'amor en vo fallisse
ma per lo suo senno fue in sì alto stato che tutta roma si tenea alla
poi che lo tempo véne) / sì come si convène, / vostr'altezza
pregiata. francesco da barberino, 5: sì grande è la fede ch'io porto
mia donna si move / un lume sì gentil, che dove appare / si veggion
che la mia insufficienza procede doppiamente, sì come doppiamente trascende l'altezza di costei
trastulli. petrarca, 132-11: fra sì contrari vènti in frale barca / mi trovo
in alto mar senza governo, / sì lieve di saver, d'error sì carca
/ sì lieve di saver, d'error sì carca, / ch'i'medesmo non
pigliano forza in aiuto di filocolo, sì che in brieve,... pigliando
accade qualche volta che nel fondo d'un sì aito mare l'amo afferri e svella
nella testa / un greve truono, sì ch'io mi riscossi / come persona ch'
del mondo, / soccorrà tosto, sì com'io concipio. idem, par.
i-106: e voi, altissimo signore, sì come più degno per la reai dignità
il signore ti ha comperato a prezzo sì alto, qual è quello del suo
canto volò tanto ad alto, / sì ben consonato. bartolomeo da s. c
e 'l tempo e l'ora / che sì alto miraron gli occhi miei. idem
9-50: battìensi a palme, e gridavan sì alto, / ch'i'mi strinsi
. bocchelli, 1-iii-430: dirà di sì più volontieri, quando stimerà d'esser lei
si recano argomenti pur per altoritade, sì come legge, sopra la quale non
di tristano, v-392-220: a lo matino sì si leva lo re marco e viene
e me mortai nimistà, e potrebbe sì andare la cosa che io ucciderei altressì tosto
9: il primo che scontra sì gli dà un colpo di sua lancia,
26-2: e'm'incresce di me sì duramente / ch'altrettanto di doglia /
altrettanto. boccaccio, i-305: feci sì che io ebbi al mio piacere l'amata
sovragiunse anelante e lagrimosa: / dolente sì che nulla più, ma bella / altrettanto
non m'osa, / ché 'l sì e 'l no di me in vostra mano
altri crede. petrarca, 32-13: sì vedrem chiaro poi come sovente / per
ariosto, sai., 4-150: sì che or con chiaro, or con turbato
leopardi, 2-198: non si conviene a sì corrotta usanza / questa d'animi eccelsi
de'tolomei, vi-n-27 (6-1): sì fortemente l'altrier fu'malato, /
, abbine retenenza / e la lingua sì lenta, / ch'un altro no la
modo e l'altro dice il contrario, sì che sono in tencione. idem,
amore; / e hanno in lor sì gran varietate, / ch'altro mi fa
. l'una si è detta intellettuale, sì come è sapienza, scienza e prudenza
. l'altra si chiama morale, sì come è castità, larghezza ed umiltà.
disse, / l'altro piangea, sì che di pietade / io venni men
chi ad uno e chi ad altro sì siamo acconci per natura. dante,
gente / ch'eran con lui parevan sì contenti, / come a nessun toccasse
dee., 2-7 (199): sì forte di lei subitamente s'innamorò,
perciò dei tacere quando se'irato, sì come dice seneca: -l'uomo irato non
il tenentino? -sì..., sì... -rispose lao griffi,
passavanti, 155: chi è sì stolto, che creda aver altronde, che
altre d'altronde in sua compagnia, sì come noi medesimi, qui venute. idem
in qua mi piace / questa erba sì, ch'altrove non ho pace.
altri favella, si conviene di fare sì, che egli sia lasciato ed abbandonato