offeso resta, / e dietro a sé più scura stirpe lascia. foscolo, iv-391
che vanno anco a nutrire di sé e impinguare le parti sensitive.
: che fa perdere il dominio di sé. ariosto, 222: mentre
sorriso che lo rendeva odiosamente sicuro di sé. -spalmare, lubrificare con sapone
che la fanciulletta sarebbe insavita di per sé. = denom. da savio (
il buonaparte] dopo impresa felice ingrandiva sé ed i suoi, era premio di fatica
: il popolo... pensa da sé a inschiavirsi. = denom. da
trattare le parti divise, ciascuna da sé. similmente 'proposizione inscindibile ',
dati, 190: non potendo di sé lasciare inscritta qualche memoria nel tempio,
(cioè, questa tomba fece a sé ed ai suoi versi). -denominare
sormontar quel dirupato sasso, / a sé d'intorno districò le spine / e di
. inescusabile). in sé, v. sé. insecàbile,
in sé, v. sé. insecàbile, agg. che non
, 1-363: tristano fa fare per sé proprio, celatamente, due insegne,
per cimiero, / tutti gli occhi a sé trae, famosa insegna, / insegna
no li può esser mostrato, / in sé pic- ciola parte, ognunqua insegna
en fare e 'n dir sia da sé assennato. iacopone, 88-121: la elezion
, che lassù regna, / attragga a sé di me il più chiaro e lieve
ingannevole. ariosto, 45-55: a sé lo chiama, e 'l caso gli discorre
farne né farne fare, né per sé né per altrui, alcuno lavorìo per
] vermicello della seta... per sé, senza prendere di fuori cosa alcuna
del soggetto. e abnegazione e sacrifizio di sé. -compito, mansione, incombenza
possibilità, e tale da assicurare a sé e alla propria famiglia un'esistenza libera
dare, o pigliar lavoro sopra di sé, lavorare a le sue o a le
mesi monsieur mejan la teneva presso di sé, aspettando occasione per ispedirvela. foscolo
immondezze dicono anche 4 che va da sé '. es. io lo presi in
io lo presi in casa che andava da sé dal fastidio. linati, 10-93:
cura ne'nostri giardini, crescono da sé sulle rive della gau- diana che abbiamo
né bene amare -chi non à in sé leanza / né compier la speranza / chi
6-35: prese il buon rodrigo per sé un morello, e donò all'amico un
peccato, dee sempre dare il nome a sé di lebbroso. massaia, x-131:
sua. (vale che ognuno risparmia sé e i suoi). ibidem, 167
e scivolanti della mia pelle innamorata di sé stessa leccata e rileccata dalla pesante lunghissima
patto], ed esso può in sé trattare studiare sedare comporre ogni controversia.
mese, e ciascuna lega di per sé. ufficiali sopra le castella e fortezze
provvedimenti protezionistici, e si proteggeva da sé, chiudendosi in leghe di industriali per
a formare, la quale avesse in sé pur minima lega di falso. l.
similmente il comperatore si debba contare a sé ogni due alle del detto legàggio per
altro disio, sì che tua cura / sé stessa lega sì che fuor non spira
lo esilio e la servitù nella quale da sé medesimo si legava, se e'ne
già dell'uditorio e lo lega a sé invincibilmente. b. croce, iii-9-306
lealtà di pensatore, mi aveva a sé legato. pavese, 8-1 io: la
delle pietre, e per avere in sé in ogni parte e fortezza ed eternità
un tasto discordante, che saltella da sé, non avendo egli legatura alcuna con gli
roma per commutare li presi cartaginesi a sé e a li altri presi romani, avere
a li altri presi romani, avere contra sé per amore di roma, dopo la
volontà conferisce, tanto ne ritiene per sé, quanto sia necessario all'unione sociale
perocché questa legge naturale non basta a sé. dante, par., 32-55:
; e l'azione non ha reità in sé, ma la riceve dal di fuori
il suo dominio, non tolse per sé che i diritti della sovranità, lasciando
con affetti così tenaci che si scorda di sé stesso. lo lega con leggi così
che chi va a mettersi nella rete da sé, come fe'sansone, vi rimanga
partorì tanti errori, che, tornato in sé, fece legge che nessuno asiatico beessi
e vana licenza, che essi da sé s'hanno presa, così ne vanno ogni
è un legionario martire che si trovò da sé il luogo dove voleva riposare e essere
, nel sentir circoscrivere il telescopio da sé non ancor veduto, disse che l'invenzione
confidenzia / che mastro iachelino ha in sé medesimo, / che, mal sapendo leggere
., 1600: lo 'ncenso hae in sé leggerezza ovvero vertude di salire per la
leggierezza tanta, / che dietro a sé lasciava un sasso, un dardo, /
buone, egli l'avrebbe elette per sé. caviceo, 1-205: adonca vorrai
leggerezza e poco senno si fosse da sé innamorata senza che il frate nulla ne
, si porranno d'intorno alla frattura tra sé distanti non men che un dito;
: la donna... quale sentirà sé gravida, usi vita scelta, lieta
oro crespi capelli ed annodati / da sé da verde frondi e bianchi fiori /.
guarda a cui, / solo ha di sé cagion di lamentarsi. m. adriani
imprudenze, intendi bene, leggiere in sé, ma che noi sono per quei che
, / ch'ei non crede avere in sé. palazzeschi, 1-229: accavallo le
. -anche: non portando denari con sé. d. battoli, 6-5-145:
: 4 qui ognuno vuol far da sé non comandato; / se tu ti raccomandi
a un ramo, / e a sé i calzoni e ad èva un sottanino /
giovane monaca, aiutandola la fortuna, sé da un soprastante pericolo, leggiadramente parlando
. letter. che unisce graziosamente in sé bellezza e leggiadria. redi,
, / orlando il grave desco da sé scaglia. castiglione, 201: procurerà
/... / sedea madonna de sé vaga e lieta, / con abito
, purg., 26-99: odo nomar sé stesso il padre / mio e de
mezzani, xlvii-107: non mostra in sé nocchier virtù leggiadre / per prosper corso
: 'leggino': che fa le leggi da sé, le soperchierie, i soprusi,
un leggio nuovamente immaginato, che da sé in un istante volge il foglio,
e grandi, e arte di tirare a sé i leggitori. carducci, iii-24-282:
serva di attestato della quantità che in sé contiene. galanti, 1-ii-155: tutte
esatte, ognuna delle quali riassumeva in sé lunghi secoli d'esperienza e di battaglie
: la giurisprudenza non solo non è per sé legislatrice, ma non può neppure determinare
sarà difficile per una nazione infatuata di sé,... quando si vengano a
esser fatte di già legittimamente sovrane di sé medesime le provincie unite di fiandra.
validità o giustizia che da prima in sé non aveva. bacchelli, 15-12:
l'etica non possa legittimare e svolgere sé medesima senza prima lealmente riconoscere, nella
confessione si è legittima accusa- zione di sé e contro a sé dinanzi al vicario di
accusa- zione di sé e contro a sé dinanzi al vicario di dio. scala
con la guerra divenne legittimo chiudersi in sé, vivere alla giornata, non rimpiangere più
dì, sanza mangiare. / africo sopra sé alquanto stava / per legittima scusa a
è bellezza legittima quella in cui fa di sé mostra ambiziosa l'ingegno. viani,
, secondo ch'è cegna / per sé e per suo ciel, concepe e figlia
quercia, ha molti rami; separasi da sé la corteccia, quando è secco,
il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma
facilmente a censurare, per difetti che in sé abbiano, opere o lavori non privi
in funzione di pron. rifl.: sé. boccaccio, dee., 1-10
da una ciottola che ha davanti a sé, afferra con le dita lembi di pancotto
e per pigliare lena e forza per sé e per gli fiorentini. romanzo di tristano
fiero mago con frenata lena, / sé contorcendo, ritenne la voce.
-tenere in lena qualcuno: tenerlo legato a sé; tenerselo buono. p.
quand'anche si lenisse la malattia per sé stessa, c'è da temere qualche
... di creatura chiusa in sé stessa, che... non abbandona
perché tutto non muoia, / da sé membro disparte, / onde lo
len tizia dà uso di sé. = dal lat. lentitia
: l'agiata e lenta pronunzia per sé medesima si discopre. carducci, 764:
quando percossa di muove, non scuota da sé la preda. malatesti, 38:
lana e li frapone: / prende in sé le percosse e fa più lente /
iii-1-125: se le cose deboli per sé stesse (o almeno di una forza non
l'acqua, non si può spiccare da sé per la viscosità appiccandosi ciò che tocca
la terra e nelle fatte spelonche seppellire sé insieme co'li altri animali a sé sottoposti
sé insieme co'li altri animali a sé sottoposti. nievo, 604: mi
come la calamita de le carte tira a sé il giocatore. = deriv.
in linimento, fa cadere i peli per sé sola, e parimente con la ortica
l'ammazza e lo prende tutto per sé. 16. dimin. leprétta.
: se ben ogni sangue ha in sé qualche veleno, quello della testudine nondimeno
fogliforme, un tempo ritenuta genere a sé di pesci. tramater [s
la quale si riparavano le scarpe da sé. compagnia della lesina, 1-6:
in sessanta anni, si spegnesse da sé stesso in uno instanti sanza lesione alcuna
servire sì per offesa come per difesa di sé e del vassello. =
chi voleva impararla bisognava la studiasse da sé. ojetti, i-536: chi non
. sapeva ella dunque di portare in sé un germe letale? bocchelli, 5-1
di talpe, abiezione / che funghisce su sé. -per estens. periodo di
pareami con tanta letizia, quanto a sé, che mirabile cosa era. idem
consista nel ricoprimento d'alcuno scorno fatto a sé o a persone care o d'alcuna
la fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. idem, par.,
/ la mente mia, che di sé fa letizia / perché può sostener che
quanto elle più lungo tempo hanno in sé per questo conto; il che aviene qualora
dà noia il fare bella lettera, sé si curano di cancellare alcuni di essi versi
è altro che l'uomo che di sé ingenera il figliuolo. rinaldeschi, i-4
ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro trapassino alla
parte', lettera che si manda da sé, non con le altre carte, alle
chiesa di roma sicuramente li ricevesse sopra sé. -lettera tecnica: corrispondenza epistolare
, ma che egli medesimo scrive da sé, fatte a partire in efeso,
sfor- zavansi di far credere ad ognuno sé non aver notizia alcuna di lettere.
classicismo di alfieri non ha niente in sé di letterario e di rettorico, che sotto
infelice condizione di sostenere la vita di sé e de'suoi coi soli scarsi emolumenti
, quel serbarsi tutti i pensieri per sé, quel non potere...
che quelle letterature (comunque verso di sé belle e lodevoli) possano arricchire e
un fiume che, sempre simile a sé, corre a letto pieno; non fu
.. nomina i compagni suoi e sé, dicendo: « questi, torme di
sia la libertà, che bisogna impetrare a sé e predicare agli altri, se si
olocausto a dio, ossia sacrifizio di tutto sé. -essere liberale di qualcosa:
dell'onore. -essere liberale di sé, delle proprie grazie, della propria
pensar bene. -essere liberale di sé a qualcuno: consacrarsi al suo servizio
dirsi com'egli le fu liberale di sé, tanto che per lei, sobbarcandosi
vera liberalità è quella che stilla da sé senza essere spremuta. genovesi, 1-ii-49
l'amore ha spesso bisogno di ripiegarsi su sé medesimo. 6. con esenzione
l'uomo l'anima solitaria e liberamente di sé e umilità e cuore contrito. s
la borghesia e considerarla un risultato in sé alienante dell'alienazione capitalistica bisognerebbe dimostrare che
è tanta che, benché ciascuno in sé la riconosca e spesso la predichi e confessi
tarchetti, 6-i-182: ricomparve portando con sé un piccolo vaso ripieno d'una pasta
schiavo di sé. ojetti, iii-244: ci eravamo foggiata
di agire; che può disporre di sé e delle proprie facoltà materiali e spirituali
ruina che la sua felicità eterna ingannando sé stessa per un poco di vanità di
; / di quel che t ciel da sé in sé riceve / esser ci puote
di quel che t ciel da sé in sé riceve / esser ci puote, e
lavoro. 4. sicuro di sé, deciso, franco, risoluto; non
freno e modi da far creder di sé quello che forse non è. benzoni
per qualunque modo e per qualunque cagione sé avessono scusato, overo esenti, overo
àe sponso, ma libbera è facciendo da sé che vole; religiosa àe sposo re
arme di tutte le genti con tra sé uno volesse commuovere e recare? dante,
umana) e non riconosce sopra di sé alcuna tradizionale autorità intellettuale, morale o
è libero pensatore, e ha con sé una figliuola naturale, a cui ha imposto
: perché 'l turbar che sotto da sé fanno / l'essalazion de l'acqua e
altri e che ciascuna possa abitarsi da sé senza bisogno di passare da altre stanze
41. bot. che sta di per sé; non unito con un altro,
perciò, legge, che esso distingue da sé come superiore alla sua propria attività.
, ed egli si confortava, non in sé che si vedeva debile, ma in
facoltà data a'comuni di amministrarsi da sé, in quanto questa libertà non contrasti
anche il più umile, si libra su sé stesso come un dio; e guarda
come un dio; e guarda in sé, distaccatamente e quietamente. -vacanza
i-26-115: tre cose deve avere in sé quell'uomo il quale voglia ammonire un
libertà. segneri, i-330: vanamente di sé promettesi un poliedro, anche di asino
prima al tutto sciolto messe / da sé lontano, e libertà gli diede.
regime riuscirà mai ad addomesticare; reca in sé, ignaro di tutti i partiti,
dell'orgoglio liberticida, aveva trascinato con sé ogni speranza di fortuna e travolta nel
sermoni ora con odi alate mostrava in sé la cara felicità che è nel poco.
anche: franco, disinvolto, sicuro di sé. machiavelli, 1-vi-479: il papa
, escludendo, con assoluta sincerità verso sé stesso, qualsiasi intenzione libertina. moravia
la libidine di far parlare continuamente di sé come se si fosse i primi venuti.
e v'infonde un gusto, di per sé immondo, di libidine di crudeltà.
e crogiolarsi nella cecità della sensazione chiusa in sé stessa. pavese, 8-139: avere
libido; e la preponderanza dell'amor di sé. = deriv. dal ted
, altri il derida. / tale fra sé più cose aduna e libra. g
, a mostrarci una tanta parte di sé, che poi, rifacendosi in contrario,
della nostra città... insegnavano da sé medesimi legger il galateo a'lor figliuoli
: quelli che gli operai tengono per sé a scrivere o fare scrivere via via
! chi era costui? -ruminava tra sé don abbondio, seduto sul suo seggiolone,
passivo della società; di tenere presso di sé in deposito i libri e le scritture
bambagia proprio, nel quale proprio per sé sia tenuto el decto camarlengo escrivare e'
: quelli che vogliono far foco per sé, se facciano scrivere in lo libro delli
un libro stampato: presumere troppo di sé, della propria dottrina. moretti,
cosa ': fame ad altri o a sé memoria tutt'altro che di stima o
come per i licantropi; ma porta con sé, sempre, una attrattiva oscura e
licenza a quel della repubblica, presso di sé residente, come ad ambasciador di principe
non ha staccato nemmeno la licenza per sé. soldati, v-504: è stato
vergogna della sua disonesta faccia e a sé concedesse più ampia licenzia di sue lascivie,
la folle e vana licenza che essi da sé s'hanno presa, così ne vanno
pruovarono quanto la licenza militare ha in sé di più atroce e di più 'barbaro
accomiatarlo. - anche: allontanarlo da sé. boccaccio, dee., 1
., ix-185: subito ch'egli da sé il licenziò, gli comandò e dissegli
maltese andò su tutte le furie tra sé e sé come se fosse stato perseguitato
andò su tutte le furie tra sé e sé come se fosse stato perseguitato. licenziò
vorrebbe dare un poco di scarico di sé a que'cortesi che il venner leggendo
; scacciare, espellere, allontanare da sé. -anche: mandare in esilio.
il cortese volgar., 433: da sé il licenzia febus, dicendogli che cavalier
. pallavicirìo, 6-1-38: austero con sé, piacevole con altrui, non imitando né
oserà egli nominarlo? oserà dirlo a sé stesso? parise, l'adriatico.
gloriosa ed alma, / che prese in sé la palma / contra d'adam e
e lieta e dilettosa / simili a sé gli abitator produce. salvini, 15-
29: quanto di lusinghiero in sé racchiude la lode, quanto di più
santo è lieve, cioè veloce a sé spargere, però ch'egli è più movebole
, che lassù regna, / attragga a sé di me il più chiaro e lieve
rissosa. ariosto, 7-18: di sé sola e del suo amor lo grava,
: il mio dire... da sé sempre è stato lieve e basso e
peccato e onta / guadagnerà, per sé tanto più grave, / quanto più lieve
, si andrebbe piuttosto a gettar da sé in qualunque incendio più doloroso.
: il medesimo democrito insta contro di sé, ma, dopo aver mossa l'instanza
, fermenti scomposti, non coscienza di sé, oscure lievitazioni del sangue: in una
il panno) è ripiegarlo su di sé a pieghe alternate, a dritta e sinistra
per sua natura / mai bon per sé tanto di su'lignaggio, / se non
, quando coprisse / la città in sé il gran ligneo cavallo, / u'degli
: i vecchi di questi uccelli hanno con sé solo l'onorificenza e opinione che siano
pianta ov'ogni umano ingegno / di maraviglia sé medesmo intrica? tasso, 1-79:
focose e intagliasi. né solamente tira a sé foglie e paglie, ma ancora le
. è simile all'elettario e tira a sé la paglia. = voce dotta,
sola alletti i sensi, / altro in sé non avendo onde si pregi / che
lima sorda, nulla dimostranza dando di sé, ma piuttosto ampiando la fama della morte
un fiumiciattolo nero, e che mena in sé feccie e lordezze di ogni maniera e
il tintoretto... non poteva in sé rattenere un impulso sì grande datogli dalla
di un gruppo di navi considerato in sé (detto anche linea di una forza
accessorie e rapporti che, presi a sé, abbiano ancora un senso compiuto;
si può dir parole che non contengano in sé cose, così non si può dir
locuzioni, ma le si fanno da sé. de amicis, i-906: godevo a
, alla ventura, vide che da sé non ne poteva uscire. [ediz.
turno, potessi, / per sé l'occasion ti porge e 'l tempo.
non è venuta se l'è presa da sé. -lasciar correre la lingua: parlare
troppo vincere dalla stizza, e disse tra sé: -ora vien la grandine. tommaseo
26-17: quelle altre cose poi dentro da sé, / e sotto lingua e nel
-tenere la lingua a sé: controllarsi rigorosamente nel parlare; non
con cui il parlante rende comprensibili a sé e ai suoi simili i propri contenuti
il misero salice... veduta a sé vicina la sgazza, disse inver di
di lingueggiante fuoco / che bruciava per sé senza residui / di rosticci e di cenere
un dente il quale pigliando sotto di sé e mordendo un rostro o linguetta fermata
, che regalava la carne e per sé cucinava gli ossi. panzini, iii-57:
. possa né debbia, per sé né per altra persona, pilliare o fare
non affatto, sì che cader possano per sé, ma, appoggiandosi i liofanti,
interno / dolor, ch'ha in sé, piangendo accompagnarsi * / gli convenga,
schiavi, / poi, liquefatta, in sé stessa trapela. ricettario fiorentino, 2-5
talvolta, le sue viscere stesse / da sé divelte, immani sassi e scogli /
atti delle sostanze particolari, faccia di sé e di quelle certa unità di essere
, 99: da quando ha memoria di sé, sempre ha atteso a liquidar quell'
e la molta liquidità che ha in sé. baliano, i-338: son cagione [
che se lo mangiano, lasciato da sé quello liquore nero che hanno nel corpo,
paese, poiché ciascheduna comprendeva sotto di sé un certo peso d'argento o maggiore o
mille tue pari / danno altrui ed a sé diletti cari. zarlini, 1-2-152:
suona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube
che hanno la capacità di produrre da sé le sostanze organiche e che completano la
che con amena sicumera si designa da sé quale 'poesia pura ', anzi
, 456: la giostra poi conterrà in sé sotto un generale la giostra, il
preme pago della propria morbidezza e di sé. montale, 2-36: il cigno crudele
6-43: orcane, / propizio a sé vorrebbemi,... / e mi
, potrebbero consolar se medesime ripetendo a sé: io sono cristiana? misasi, 6-ii-50
occhi hanno dei mondi / neri che in sé nasconde / (sotto il liscio dell'
su quelli vecchi. di sé nnamorato. francesco da barberino, 148:
non grossa, manifestantelo i panni per sé dimoranti, cinta la vede con largo volgimento
, 1-79: le ceneri poi portar con sé / e in lunga lista spargerle colà
giorno, che presso al finire / sé conduce de la mia vita lista.
entra in oscuro luogo, e di sé lista l'ombra. capuana,. 12-154
/ specchio al presente oprar, più di sé dotto? graf, 5-355: ella
codice, perché si scapasse a cercare da sé il fondamento giuridico alle liti che voleva
o a ragione, gravemente scontento di sé. d. bartoli, 1-2-89:
11-75: l'argomento cadeva per sé medesimo,... non vi avendo
diritta via era smarrita. / da sé sua eccellenza livellare / le vuole,
discende, si possa rilevare di per sé all'altezza livellaria d'onde si partì
provvedimenti protezionistici, e si proteggeva da sé, chiudendosi in leghe di industriali per
più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di
con lunghi circuiti di parole, aggira sé e altrui senza venire a capo di
egli è mal regolato in ordine a sé. a. paradisi, xxii-454:
: la divina bontà, che da sé speme / ogne livore, ardendo in sé
sé speme / ogne livore, ardendo in sé, sfavilla / sì che dispiega le
un qualche saggio non avea dato di sé nella lizza poetica. tommaseo, 10-i-500
da l'alto pensiero, che ritrae a sé tutte l'al tre virtù e tutte
25: perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illu- sion
radice... si bea tutto da sé l'umido della terra e, incorporato
che però possono dirsi in sé come morte, se il vivere tutto
vien riferita, o meglio si riferisce da sé al luogo, in cui è lo
dica moto locale, e localmente mobile per sé, secondo lo filosofo, sia solamente
, e significa ordine delle parti fra sé; senza quel sito che è predicamento
messe che devesse avere la stanza per sé e per la donna e fatta la logazione
tante forze, ognuna delle quali riassume in sé una lunga seguenza di fatti e tutte
vapore, che fa girare su di sé le sale delle sue ruote e così progredisce
, non han bisogno di accattare fuori di sé le specie delle cose: hanno l'
nome generico, che comprendeva sotto di sé tutte quelle specie di piante culmifere,
filippo brunelleschi] millantare, né predicare sé, né pigliare boria d'alcuna cosa
lo lodano, / di lodarsi da sé s'è preso 'l carico. bacchetti,
ritonda, 1-282: tristano loda in fra sé di bellezze molto la dama. macinghi
a parole anco di semplice compiacenza di sé: 'non fo per lodarmi '.
]: la bona roba si loda da sé. bacchelli, 15-134: uomo che
date agli estensi, faceva anche da sé la stima delle lodi sue in faccia
parini, giorno, ii-38: a sé medesma, / quante volte convien,
e quante volte è d'uopo a sé ragione / fece, e a'suoi lodatori
attengono. boccaccio, v-146: poi fra sé si ride del suo ardire avuto a
; il voler rimediarlo, non spettando a sé, è usurpazione ed ambizione.
: tant'à lo mal lo ben da sé distinto, / ca chi
le vole mangiare, se le trinci da sé. carducci, ii-20-93: quando avrai
notte tran certe loffaccie, / stiensi da sé. = voce onomatopeica; cfr
queste piacevolezze tirò gran tempo tanto a sé la gente che non si curavono di letto
la stessa libertà religiosa che pretendono per sé. ojetti, ii-203: alla prima lacuna
è matematica universale, comprendente sotto di sé anche le scienze matematiche propriamente dette,
: il loglio nasce naturalmente da per sé nel principio deh'inverno tra 'l grano
bestemmiatore d'un dio che moriva per sé, matteo spogliatore degli orfani e divoratore delle
, ma che esiste anche di per sé (eraclito); capacità propria deh'
immanente al mondo, che contiene in sé le ragioni seminali di tutte le cose
il divino che si manifesta uscendo da sé e diventando autocoscienza individuale e sapere (
fichte); la cosa esistente in sé e per sé, la ragione di ciò
la cosa esistente in sé e per sé, la ragione di ciò che è
; logo astratto: oggetto considerato a sé, radice di errore e di ogni male
, devon aspettare che si sfascino da sé, e perciò, attendono che le logori
poco a poco / vedrà de'raggi a sé mancar la fonte, / e fian
posson contentar l'umane voglie / che 'n sé non hanno esistente bontade, / e
più che non si solea, pensò fra sé che la fante le desse a chichesia
, fare / che il nemico da sé si logorasse. 9. privare
velluti, 34: fatto più male a sé ch'altrui, logorato in corteseggiare ciò
: l'essere italiani costituisce già di per sé una fatica non indifferente; figurarsi il
faceva roteare in aria per richiamare a sé il falco. dante, inf
linimento, fa cadere i peli per sé sola, e parimente con la ortica marina
disgrazia toccano le loligini, tirano a sé la mano stupefatta e insensata. redi
. pascoli, i-323: egli ha con sé una lampada inconsumabile, che disperde ogni
nei lombi e non poteva da per sé alzarsi. de sanctis, ii-13-453:
giamboni, 27: gli altri albori da sé producono foglie e fiori e frutto;
; ma questo [l'uomo] da sé lendini e pidocchi e lombrichi. libro
, forte, e mai non cerca sé medesimo. a. cattaneo, ii-259:
indarno presa, / stava la donna in sé tutta sospesa. tasso, 8-4-322:
dispiega / da un principio, e sé da sé lontana? buti, 2-823
/ da un principio, e sé da sé lontana? buti, 2-823: *
? buti, 2-823: * e sé lontana ', cioè dilunga, 'da sé
sé lontana ', cioè dilunga, 'da sé '; imperò che si divide,
che schiavi / d'altri e di sé: ma sembrano parole / sepolte,
bembo, 1-22: dando luogo in sé a due lontanissimi affetti. ariosto,
sotto al mento, guardano fissamente davanti a sé nella strada, lontano, come senza
tasso, 6-47: tancredi, in sé raccolto, attende in vano / che
lontano. dante, xlix-22: omo da sé vertù fatto ha lontana: / omo
frequentare. tasso, 11-50: da sé la respinge e tien lontana / quanto
non posson sostenersi sopra se stesse da sé, né da se stesse sorreggersi,.
vergine pudica, / e questo in sé medesma osserva e face. ottimo,
il quale si conviene che abbi in sé ragione: gli altri animali non so'razionali
questa popolosissima e loquacissima città, fanno da sé parer non vera ed opposta malignamente.
tale accezione, il termine contiene in sé l'idea di prestigio, raffinatezza,
sarebbe voluto s. venanzio -disse tra sé tatorino -e, sbadigliando allungò il testone
maldicenza lordatrice e degli altri e di sé. = nome d'agente da
un fiumiciattolo nero, e che mena in sé feccie e lordezze di ogni maniera.
. cavalca, 9-194: mondo in sé dalli vizi debbe esser quelli lo quale
lui sembran perfette, / e in sé laude ne desta e maraviglia, /
ogne lordura a la sua bottiga di sé comparatore, tuttavolta essendovi el vendi
-da loro, da per loro: da sé, di per sé, in
per loro: da sé, di per sé, in modo indipendente, autonomo
da per loro 'invece di * da sé, da per sé ':
* da sé, da per sé ': di cose le quali si muovono
, onde non fa mai altro che lodare sé,... riprendere senza discrezione
: -son qui loro -disse questo tra sé, ma fece faccia tosta. p.
. boccaccio, 1-ii-44: quei che sé non sa guardar dal tosco, /
/ di terra ed acqua, tira ad sé quel loto, / in sé lo
tira ad sé quel loto, / in sé lo spirto col calor ristrigne. m
/ il divo aspetto, che per sé risplende. pindemonte, ii-377: quello
lotoso, / e di dio e di sé sempre è geloso / a guardia buona
645: stette alcuni giorni fuori di sé, senza prender cibo, né rimedi,
motto soave: « uguaglianza: ognuno per sé », bisognava impedire che il protocollo
insomma l'uomo è chiamato a sorridere su sé medesimo. 3. locuz.
impression, che tolle, / possa in sé ritener sincera e pura. 2
, che cammini sicuro; nasconde a sé e agli altri il marcio del resto
ogni allettamento che la traesse fuori di sé o la mettesse in contrasto con sé
di sé o la mettesse in contrasto con sé stessa, guardinga persino contro la stima
che la materia trasparente sia che in sé lo comprende, onde e'luccioli sì
pelle di leone: attribuire ostentatamente a sé o ad altri capacità e meriti molto
che cresce se 'l corpo allumato / in sé la tiene e 'n dietro la riduce
, par., 2-36: per entro sé l'ettema margarita / ne ricevette,
ché la luce si nascose / da sé: però a li spani e a l'
di leda ogni bellezza in molte luci di sé dimostrava e già propinquo a sua maggior
che l'orror de le morti in sé copria, / la desiata luce a noi
105: gli occhi, ch'avean in sé qualche splendore / e sapean dimostrar tue
della visione artistica, un parlare a sé prima che ad altri, una luce interiore
: ha [la storia] in sé medesima la luce della distinzione. baldini,
, la nebbia dissipando d'intorno a sé delle passioni corporali e dalla corruzione degli
perfetto l'uomo quand'ha smorzato in sé ogni luce della fantasia.
rimorso delle indegne persecuzioni divenuto odioso a sé stesso e schivo della pubblica luce,
cielo che ti possedè e che in sé rinchiude così bella luce! -come
luce che le appaga / da sé non lascia lor torcer li piedi. idem
sepulta. vasari, i-598: aveva in sé due concetti grandissimi: l'uno era
ritrovandola, non lasciare manco memoria di sé che fatto si aveva cimabue e giotto
quelle luci sante / che fanno intorno a sé l'aere sereno. poliziano, st
/ né che lo foco aia im sé calore / vedendolo luciente ed ismerato. leonardo
i lucenti / vetri un mobile antico a sé li chiama. tozzi, vi-932:
nasconderli, gli lasciasse di sotto a sé trasparire, rifiorendoli colla lucentezza del proprio
. boccaccio, v-152: sì per sé medesime lucono [le virtù] che di
vostre, 'quae nihilominus 'per sé lucono. alamanni, 6-1-117: la bontà
adoperata, / e non ha in sé di buon se non l'entrata. aretino
dante, inf., 28-124: di sé facea a se stesso lucerna, /
due. buti, 1-731: 'di sé facea a se stesso lucerna ',
e percorrendo il possibile, fa di sé lucerna a se stesso, e rimembra e
profondo e lucido conoscimento di dio e di sé. boccaccio, vi-220: di ciò
. panigarola, 2-52: precetti in sé stessi così lucidi che, se ben
la sua mente è obligata a sgombrar da sé ogni nebbia di occupazione, onde
doveva in certi momenti far violenza a sé stesso per resistere all'impulso del delitto
sì celava / com'il bel vetro in sé un lume ardente. buonarroti il giovane
. ariosto, 40-21: tutti davan di sé lucide prove. calmo, 2-4:
abbino diversi effetti, le lucide intra sé, le nebulose intra sé, le tenebrose
le lucide intra sé, le nebulose intra sé, le tenebrose intra sé, sì
nebulose intra sé, le tenebrose intra sé, sì si dichiara per albumazar ed alcabiz
grosse ciocche ripiegate e rattorte su di sé. 3. tess. fascio
ch'è detto, ch'ave in sé possanza, / natura li consente, ed
mi colse in una macchia, affermando sé essere opimio e quello il luco delle
e. gadda, 10-85: per sé non aveva lucrato un peso, né
. -per antifrasi: attirare su di sé un danno, un castigo, una
meglio a stamparlo, per ritrarne per sé quel lucro che, attesa la materia
margherite innanzi fessi, / per far di sé la mia voglia contenta.
a ludibrio talora / t'abbian fra sé. -fare ludibrio di qualcuno o
mostrò di sentirne infinito dolore e vesti sé e tutta la famiglia di abito lugubre.
madre, / che di lui e di sé non resti un giorno / neanche un
'. -con valore riflessivo: sé. laudario urbinate, lxxxiii-207: non
lui. boccaccio, i-314: in sé dubitava non questi si facesse beffe di lui
, pensi prima di lui (cioè di sé). -ant. in funzione
, l'autocoscienza, l'immagine di sé. manzoni, pr. sp.
retro toma / la lumaccia, tirando a sé le coma. papini, ii-1007:
11 turbine non mi portò via con sé. pascoli, 1-188: caro alfredo
.: lasciare un cattivo ricordo di sé. pulci, 18-141: dovunque i'
, / che porta il lume dietro e sé non giova. buccio di ranallo,
munì la gente sua che vegghiassero intorno a sé con le lumora accese. lamenti storici
che nel ciel s'informa, / per sé o per voler che giù lo scorge
di lasciar dopo che è morto / di sé perpetua fama ha per costume, /
quella fede... la quale in sé più chiaramente possegga questi tre pregi,
: dacché, come egli non può in sé ricettare verun errore, così né anche
, così né anche può tramandarlo fuori di sé. -ant. spirito profetico,
qualunque suo propinquo, risplende ancora a sé? ariosto, 41-3: l'inclita
a, il quale ha sopra di sé l'altezza d'acqua ea, aprire un
asa'piò zente de la spera / che sé medesmo che l'à in balìa.
dinanzi di ragion mainera, / e di sé dritta d'om fa elezione, /
/ che non è donna ch'aggia in sé bel tate / ch'a voi davante
, xxix-32: donque chi non per sé vede lumero, / veneli chero -fare
virtù e capace di irradiare intorno a sé un influsso benefico di saggi ammaestramenti e
figlio unico, il quale riepilogava in sé l'intiera famiglia margheri,...
, mi s'appresenta un luminare che per sé solo rende splendore a tutti i conviti
molta chia- ritade di diafano avere in sé mista, tosto che '1 sole li
aspetto, rendono a li altri di sé grande splendore, sì come è l'oro
1-2 (i-32): la luna per sé non luce, né potrebbe alcuno splendore
senza intoppi, in perfetto accordo con sé, con gli altri, con le
motore; / questi la terra in sé strigne e aduna. idem, par
più monde, / parrieno avere in sé mistura alcuna / verso di quella,
i nostri corpi vengono ad essere tra sé dissimili... secondo il numero
esiste, che uno si prende da sé. quella che fanno i calzolai i lunedì
lunga acconsente che gli altri provveda da sé, fino a un certo segno, a'
bastione,... ha davanti a sé uno di quegli spettacoli lungamente malinconici che
e frutto, / lun- giando a sé peccato e villania. onesto da bologna,
ricchezza / quant'è maggiure e più fa sé parere, / più vole en sé
sé parere, / più vole en sé d'umilitate avere / e più longiar da
d'umilitate avere / e più longiar da sé de'sempre asprezza. 2
, avanti, avanti, lasciando tra sé e la morella del caligàro lo spazio di
tutto il paese e molto di lungi a sé signoreggiava. simintendi, 3-207: trovoe
avversione. -essere lungi da sé: essere fuori di sé, non
-essere lungi da sé: essere fuori di sé, non raccapezzarsi. ariosto,
lor lai, / faccendo in aere di sé lunga riga, / così vid'io
in circa. tasso, 11-50: da sé la respinge e tien lontana / quanto
non avendo corpo alcuno altre misure in sé che le tre soprannominate. temanza, 84
tenerlo accomodato, / avendo quanto a sé buon naturale / e che più a lungo
vedendo quanto ei si prolunga, / fra sé dice: costui v'ha dato drento
, 1-72: lui se la rideva tra sé sotto i baffi, come chi la
già vide e asopo / lungo di sé di notte furia e calca, /.
con cui la nostra terra tira a sé la luna, quella di giove rispetto
a tal uso d'ammettere a ragionar fra sé per uno spiraglio i due prigion vicini
o sei leghe, aveva in luoghi tra sé vicini, ma separati, disposti i
, e l'ombra, tutta in sé romita, / surse ver 'lui del
degno luogo della tavola e innanzi a sé. -posto a sedere in un veicolo
favella, la quale, quanto in sé, è molto buona ed utile all'uomo
(ii-4): rinaldo a lui di sé rende ragione; / tal che l'
'l mezzo di ciascuna spalla, / e sé giugnieno al loco de la cresta.
tale che lo largo non noccia a sé né ad altrui. cammelli, 163:
luogo e che non hanno moto da sé, questo è 'per accidens 'che
certo è il vero / e per sé noto. alfieri, iii-1-64: videro chiaramente
boccaccio, i-176: a'quali fiorio rispondeva sé non avere questo [il malessere morale
un diavolo che sempre travagliava e tribolava sé e gli altri. arici, i-176:
9-9: chi dice che il popolo da sé si mosse, e chi dice che
chi rappresenta dio o ne reca in sé l'immagine e la simiglianza: sommo
delle sue armi cesaree, carico degnissimo in sé, ambito da'prìncipi. botta,
, ii-193: il lupinello nasce da per sé in tristissima terra, sin nel mattaione
lotta! come se ognuno, giudicando da sé, credesse sparito nel cuor dell'altro
marmorea colonna / fanno noia sovente et a sé danno. tasso, n-iii-919: molte
sua. (vale che ognuno risparmia sé e i suoi). ibidem, 122
sul suolo ch'ei doveva / di sé far vermiglio, / penava il lamentabile sforzo
un'altra solitaria che intorno a sé fa il vuoto. = deriv
che pochi monaci greci e latini bastassero per sé soli a spegnere il paganesimo e cento
, / sì che a lusinghe poi di sé non crede, / né a chi
parole, credendo più ad altrui di sé medesimo che a se medesimo, servono
e solitari. ciascuno la vorrebbe per sé in legittimo amore: ella piglierebbe melandro
languidi mortali, / lusingando ritrarlo a sé no 'l ponno. brusoni, 5-162
altri / inutil sempre e spesso a sé di pondo. graf, 5-186: maledico
volte allora affettandomi, mi accese di sé vagheza. tasso, 9-2-339: quivi
dolce, carezzevole; che contiene in sé lusinghe, blandizie, allettamenti, seduzioni
fede. salvini, 39-v-188: ha in sé il riso una lusinghevole attrattiva, un
, la quale non lo richiama a sé. -in partic.:
parole lusinghiere e ladre / trasse a sé alcuno di quelli del regno / e con
sembiante / regnò nel petto mio; di sé m'accese; / i miei pensieri
, 29: quanto di lusinghiero in sé racchiude la lode, quanto di più lieto
di lasciare una traccia d'onore dopo di sé: ma la morte e la canzonatura
quali il becque dié la misura di sé stesso, prendono il nostro animo appunto
4. fare sfoggio di sé, mettersi in mostra. guidiccioni,
poca fermezza, subitezza, amore di sé. iacopone, 13-14: la lussuria
lato de la donna è sepoltura di sé proprio. fasciculo di medicina in volgare,
dice lussuria, ed à sotto di sé queste spezie: fornicazione, adulterio, stupro
fornace de bicchieri, e veduto a sé avvicinarsi una candela 'n un bello e
2. figur. fare bella mostra di sé, spiccare. baldini, i-770:
del problema critico da risolvere, ma per sé, pigramente, come riempitivo cronologico,
, dar lustro al paese e a sé stesso. de roberto, 205: aveva
che gli « elogi » sono per sé stessi obbligati alla brevità dell'orazione, nella
infausto. -anche: che reca in sé germi di morte. l. martelli
a grosso modo le sopradette robbe da per sé, e poi mescolatele.
, vizio (e anche l'atto in sé e la colpevolezza che ne deriva)
dio benedetto, non faceva per sé copie e macchie delle pitture più insigni
loro mogli. -fare macchia a sé: essere, tenersi in disparte.
pea, 5-39: facevano macchia a sé, distanti dagli altripasseggeri già affiatati.
, vituperare la madre della vita, e sé macchiare di questo peccato, ed essere
, e in essi quasi sempre ritraeva sé, l'amalia e l'adele. d
vantato di tirare un'altra terra a sé. giuglaris, 1-48: io mi farei
tassoni, 4-8: la machina murai da sé rimove / con impeto sì fier quella
rivongendogli con veloce rapacità, rigirò a sé la sua macchina e comandò quella -struttura psicologica
. lavorio subdolo intrapreso per procurare a sé indebiti vantaggi o per recare danno ad
macchinando? -suscitare e fomentare dentro di sé una passione profomda e tenace; nutrire
animalesco, contro il correre diventato per sé una passione, contro il macchinismo che era
lasciasse andare il battello a vapore da sé, la vede che romperebbe contro gli scogli
consumano più popolo che l'aria da sé sola non farebbe. 3.
: morte a vita e vide sé libero dal macello e vendicato tina
cilicio coperto, dentro umile cella, / sé crudel macerando per quindici giorni.
/ per desiderio di far bene a sé. c. e. gadda, 15-67
bocchelli, 2-xix-697: quello timoteo incolpa solo sé stesso, e sa che a corromperla
strenuo, e machiavellianamente feroce fastidio di sé. = comp. di machiavelliano
il fatto che tanto spesso il poeta rappresenti sé come tremoroso, smorto, simile a
; eccovi subito chi va dicendo tra sé: colei è madre, e non è
arcolai avendo piena: impiegare dentro di sé macinava quella rabbia. govoni, 1262:
menar le calcole e di tirar a sé,... ella ne rimane troppo
altri, non concludevano un ben nulla per sé. 8. meditare a lungo
cavandone poi una presa di macubino per sé. bocchelli, i-126: entrò da un
, diceva di meravigliarsi come avesse in sé macula, avendo per amico un lava-
vi fosse macula, sì lo chiamarono a sé e gli dissero: lingua d'oro
cioè cotale qual è la cosa visibile in sé, conviene che lo mezzo per lo
santi templi celesti, i quali fanno di sé mercato! giuseppe flavio volgar.,
, 29-75: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si
dei suoi; travagliandosi insieme- mente con sé stesso, per adempiere alla missione assegnatagli
1-225: pesta gli occhi da per sé, e di nuovo ripestagli con la
, 1-142: si figurava, sorridendo fra sé, che il proiettile di mitragliatrice,
volan sens'ale, / e pungon sé tuttora / tutti color che non
et acciò non s'accosta / chi crede sé o sue ovre magiori / over l'
. bibbia volgar., i-81: vedente sé essere gravida, [agar] disprezzò
mantien viva, ricreandone sempre attorno a sé quantità. magazzini, 17: i fichi
romore è desta / e vede presso a sé le fiamme accese. idem, inf
sua madre, è come se tesaurizzasse a sé gran ricchezze. l. giustinian,
rinasce [il fantasma della cosa in sé] sempre dall'autorità erroneamente conferita alla
, / che non ha membro in sé che bene stia? mascheroni, 8-393:
., sua maestà è piaciuto tirarla a sé, io e la manetta mia i-523
ultre che la istoria è già in sé notivole, vi troverei dentro voluto far degnio
lo spagnuolo ha una maniera di ballo in sé raccolta, e che nello stesso svincolamento
le parti insieme e di ciascheduna da sé sono presso che inimitabili. rajberti,
, 1-20: con maestoso modo e di sé degno / il potta la raffrena e
riverita, / città, ch'in sé si gloria. d. bartoli, 43-5-81
superiore, perfettissimo, eteftio, esistente da sé, dotato d'infinita potenza, per
questo poema... ha in sé quella bella varietà di venture che di
la confessione si è legittima accusazione di sé e contro a sé dinanzi al vicario
è legittima accusazione di sé e contro a sé dinanzi al vicario di dio. trattato
. panziera, 1-8: intendendo in sé el suo salvatore in sua salute maestralmente
, 2-xix-15: il duecento trasse da sé, e su gerghi e vernacoli e dialetti
pietra, o di legno, / ché sé conduca sol per maestria.
benedetto] apertamente trovò che entro a sé pugnava lo maestro della malizia.
/ di quel maestro che dentro a sé l'ama, / tanto che mai
sua virtù concesso, / faccia opre di sé degne in chiara luce / e rimirando
più mastra, si pensò e fra sé stessa disse: « che so io chi
libro mastro, / e che racchiude in sé tutto il valore / e il saper
, ma sa farsi ragione personalmente da sé, e quando non ne ha la forza
alcuno / che non avessi in sé qualche magagna. lorenzo de'medici, i-275
autodistruttore si sforza di scoprire entro di sé ogni magagna. -malizia, perversità.
17-102: bellezza attutita dell'oblio di sé; fasto mortificato dallo sprezzo; inerzia
egli deve tener le chiavi appresso di sé. deve poi... fame la
maggio / quanto più di bontate in sé comprende. idem, par., 33-55
guittone, xxxviii-67: ciò che fue en sé maggio e megliore, / le suoi
età, intendendo per innanzi governarsi da sé, rimosso il reggimento altrui, per
il figliuolo maggiore abbia ogni cosa per sé, quasi che fosse unico, ma
il sangue / del suo nemico, e sé non tanto offeso. baldi,
mano, / e caramente accolse a sé quell'una. leggenda aurea volgar.,
. guittone, xxix-179: chi magior sé mira, / menore en amor vegna
, 1-177: maschio che piglia maggior di sé o ha disordinata dota, o veramente
la bellezza della donna maggior disio accendesse di sé nel petto dello uomo...
dei due termini estremi che contiene in sé il termine medio. -premessa o proposizione
-essere, farsi, diventare maggiore di sé: riuscire a superare, con magnanimi
svela, / e l'uom di sé maggior vive in altrui? -essere
titoli, la cui magnitudine contiene in sé tutte le forme geometriche. =
messer provensal fu presuntuoso ad arrecare a sé la maggioria de la sua città, ch'
mai abbassamento di persona, ma grandigia di sé: e questo è conceduto agli uomini
, xxi-239: nessuna maggiorità ha per sé stessa diritto di comandare a nessuna minorità
conv., i-n-7 : lodare sé è da fuggire sì come male per accidente
cerimoniale; così il nome di mago in sé ritiene doppio significato. la prima specie
: era come s'ella portasse in sé confuse, svanite, indistinte tutte le
di brente, 72: ella portava in sé tutto un mondo: il suo pensiero
v'han adulazioni, / che spesso a sé l'uom fa non men ch'altrui
l'appetito del corpo a chi entro di sé avesse magionata la fame. =
la grande pianura de'campi intorno di sé e per le bellissime magioni. latini volgar
, che 'l fanno quasi avesse sopr'a sé incomportabile peso. andrea da barberino,
, ponendo la statua di catuno per sé. -magione di morte (anche
a spiegare ciò che è evidente di per sé. pauli, 1-293: 'l'angelo
taluno che abbia voluto spiegare una cosa per sé stessa chiara e facilissima ed essere intesa
1-46: questo maestero s'ha riservato a sé il sommo fattore. cariteo, 162
[l'universo], destando in sé una troppo mal misurata vaghezza di comprenderne
all'una, quella che più in sé estima eminente, i capelli con maesterio non
arte come un ente morale esistente per sé, al quale diamo un'esistenza propria
: altri di vile mestiere o arte dicono sé essere conventati alla somma altezza del magisterio
convenuto a ciascuno studioso di procacciare da sé in privati esperimenti e in lunghe e
già dell'uditorio e lo lega a sé invincibilmente. carducci, ii-3-32: trovai
2. con grande fiducia in sé e nelle proprie forze; con intrepido
gli son fatti, come convenuti a sé. c. campana, iii-147:
permanente di at trarre a sé il ferro e di disporsi, se ridotto
sapere che la magnete non tira a sé il ferro ruginoso. lauro [tommaseo
della moltitudine, la quale ti sforza a sé, consuma in te quanto hai di
che il globo terracqueo nel tirare a sé le sue parti, quando ne sieno
, col mezzo della forza magnetica tira a sé tutti i corpi, comecché da essa
di attrazione; che attrae intensamente a sé; suggestivo. f. f.
e capace di attrarre e pervadere di sé ogni cosa o persona con cui viene
capacità di assorbire, di accogliere in sé, di ricevere. vallisneri, ii-119
così, magnetismo, che tirar potesse a sé, egli oscuro e mendico, il
. attrarre, appuntare gli sguardi su di sé. fenoglio, 1-197: il suo
[ambasciatori] annibaie magnificamente rispuose, sé avere altra volta tolto l'assedio da
benedetta lingua d'italia; sentiva in sé la forza di magnificarla su tutte le altre
de continuo gli facea intendere lei più che sé me- desmo amare. machiavelli, 1-vi-418
/ ché più largo fu dio a dar sé stesso / per far l'uom sufficiente
/ che s'elli avesse sol da sé dimesso. buti, 3-241: nessuna opera
paolo veronese] che parve aver raccolto in sé tutte le imaginazioni dei satrapi più sfrenate
altezza e di vostra degnità, raccomanda sé quanto umilmente intender potete più. fiori
nulla eguale a tai nomi ha in sé di magno, / ma è bassa palude
pagne, / che poche accolga in sé paglie sottili, / ma in lor
con magno esercito celeste / e di sé far qual paulo od elia. tansillo
solete; e perch'essi non potrebbono per sé generare, git- tano il seme d'
della podagra / par ch'aggia in sé; più negra è che la notte.
officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro /
un pericoloso fanciullo; va sopra di sé e sta magrùccio, ma pure è forte
'tante mai scuole non faranno da sé gli uomini né migliori, e neanche
il discepolo o l'interlocutore a scoprire da sé e per gradi la verità.
estrinseci ed accidentali, a scorgere da sé il vero: quel vero che, aggiunse
tal omo donna concherere, / che sé dovria mai sempre blasmare / quella che
ne innamorò fieramente. ciro chiamò a sé quel giovine amico e lo ammonì della
, 6-511: naldo, tratto fuori di sé dall'ira soverchiante, mormorò tra i
che seppe quietare, impresa malagevolissima per sé stessa, le cose del regno.
unione delle legazioni alla cisalpina aveva in sé non poca malagevolezza, perché questi popoli
, 3-80: la morte non ha in sé alcuna malagevolezza né gravezza. s.
non senza pianto e grande tristizia imposero a sé questo termine di refezione.
el giudice della coscienzia debba salire sopra di sé, e con odio tenersi ragione,
che malagevolmente le cose del mondo a sé il dovrebbono ornai poter trarre, seco
1-i-171: l'oro non è mai per sé cattivo, se malamente non è usato
un fatto, di una situazione di per sé negativa). latini, i-2741
rogna del quale ha lasciato nome di sé in roma. bresciani, 6-iii-193:
, poltrone. moneti, 158: per sé brama la polpa, e agl'altri
richiesto a'nimici di poter far venire a sé un medico, non l'impetrò.
una mano della statua che portava con sé involtolata in un giornale. -tipico
col cavaliere solo, il quale tra sé si dolea della sua mala sorte, gli
, 1-180: stentò un poco a riconoscere sé e le cose circostanti quando dopo la
, nome invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, /
invocato, / levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo abbattendo
/ levi omo sé contra sé, sé sé rendendo, / spirto corpo abbattendo,
non osava né ad altri dirlo né a sé. garibaldi, 3-130: un presentimento
segneri, iii-3-122: dopo essersi da sé fabbricata mal avvedutamente la sua prigione
13-322: la continuata tresca, per sé colpevole, ma colpevolissima perché malcauta,
di menar le calcole e di tirar a sé,... ella ne rimane
mazza, iii-86: tanto / a sé discorde e malconcorde altrui / omerico brazòl
degli albanzani, ii-429: malcontento di sé, non pensava vivere sicuro in niuno
animo a slanciarsi, poca fede in sé, poco slancio di sagri- ficio.
, la quale non lo richiama a sé. d'annunzio, iv-2-101: teodora le
papa, conoscendo mal disposto inverso di sé il re cattolico, attendeva a trar denari
suo continuo movimento agitando il sangue a sé prossimo, da quello spanda gli spiriti
profano / confonde le due leggi a sé mal note. tortora, iii-439:
è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto
l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la
il sire / canuto d'hohenzollem pensa tra sé -morire / per man di mercatanti che
che gli venne l'idea di scavare per sé la fossa con quelle palate. loria
, 2-1 (129): cominciarono fra sé a dire che la cosa stava male
i modi e lo si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una
22: radunano [le vecchie] in sé umori cattivi in tanto che si fanno
devisare / che deo, che mosse sé sempre a ragione, / 'de limo
il suo bene e il suo male in sé contiene. pascoli, i-532: voi
benignamente rispondere, parendogli male che da sé non contenta la reina partisse.
intanto non cominci a farsi male da sé, a rovinarsi la salute; mangi un
, 5-187: o maestrucci! tra sé e sé, come deve aver riso qualcuno
: o maestrucci! tra sé e sé, come deve aver riso qualcuno di
poco senno, si sia procurato da sé. -male non fare, paura
la doma come parte maledetta, inferiore a sé. -sostant. dante,
-maledetti gli osti! -esclamò renzo tra sé: -più ne conosco, peggio li trovo
maladetto, e non s'accorge che desidera sé sempre desiderare, andando dietro al numero
era, avrebbe orlando fatto / di sé vendetta e di mill'altri a un
di là dal fosso de'nimici, maladicendo sé e suoi, se li nimici l'
porta ma per l'amore che porta a sé. -assol. cavalca, ii-272
è altro, se non imputare a sé la gloria de'suoi doni. agostini,
questa opinione, che sieno lodevoli per sé, assai più se messe a raffronto della
esser malefico altra verità non ha in sé che l'opporsi alla verità essenziale, cioè
quei misteriosi malestri che avvengono come da sé, che un ufficiale non sa dove metter
e mal fare, non è che sé con la sua voce dannare. =
vide l'ira degl'iddii essere contro sé per il loro malfare. sercambi, 1-i-183
gli avrebbe poi permesso di disporre di sé a suo piacimento. -con valore attenuato
, acciocché dio non ti ponga avanti a sé. boccaccio, dee., 10-4
anime... hanno ricevuta in sé la scellerosa puzzolente e malfattrice ami- stade
e frale / quel fango è in sé, eh'esser ne dee sostegno, /
mal garbo nel letto, si disse da sé buona notte. manzini, 18-140:
giunto martano alquanto ingozza / e tra sé volve se può sminuire / sua grave colpa
: poi che 'l fren per forza a sé raccoglie, / i'mi rimango in
: era il sito di saletto fortissimo in sé, ma inutile, non potendosi vettovagliare
che ritragge l'ago, / a sé traendo la coda maligna, / trasse del
fanciulla, che avea lo spirito maligno sopra sé, gridoe e disse: apartiti quinci
d'annunzio, iv-2-272: sentendo sopra di sé fissi gli occhi maligni e acuti del
l'impressione che la poesia lascia di sé nelle anime, è affiorata spontanea sulle labbra
curro d'aver a veder avverati sopra di sé tutti malanni, che a caso si
si sognano formata dalle cause tra di sé inanellate una catena sì indissolubile che basti
, che appare che sia uscito mezzo di sé, e parci come una cosa invasata
pensosi si fanno malinconici, onde travagliano sé e altrui. — sostant.
, che turba; che porta con sé affanno e mestizia (un pensiero,
c'hanno / e ché non converieno sé a marito; / altre per sola
, 1: molte malizie copre in sé la volpe. -accorgimento artificioso (
: nel veder tanto carname, / fra sé disse quell'astuta [la volpe]
/ non può infonder malizie, che in sé non ave, all'altra. verga
imperò che il giorno di domani a sé sarà sollicito; basta al giorno dalla
la terra per quel sermento tirerà a sé tutta la malizia del vino e tomerallo
tuttavolta, se la volessimo usar per sé, sì la dovremmo cuocere e giungervi gommarabica
che non si sa, onde chi loda sé mostra che non creda essere buono tenuto
maliziata conscienza, la quale, sé lodando, discuopre, e discoprendo,
o malizioso o crudele o abbia in sé altre cotali cose, onde l'uomo è
segreta di attirare l'attenzione su di sé, esercitando il proprio fascino.
di tutto. -prendere sopra di sé la responsabilità di un'affermazione, di
150: quelli che non ci vivono per sé soli, fanno un'ingiuria al pubblico
, 1-163: la virtù è bastevole da sé, senza cosa di fuori;.
cruccio il vederla da pessimi uomini in sé od in altri malmenata e soffogata.
dire a domizio, tanto di sé malmèrito, che gli domandava la
prezzo malmettere, e sottrargliene / per sé la maggior parte. = comp
iii-14-342: quest'uomo innocente quanto a sé ma sempre malnato frutto dei loro colpevoli amplessi
è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto
l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la
, 1-i-237: inutili a ciascuno, a sé mal noti, / cui non scaldò
, 2-2: confonde le due leggi a sé malnote. menzioni, i-185: u'
! che fummo ha costei, -disse tra sé la mala vecchia. capuana, 14-342
ferro e alla cetera, e levarla a sé. cavalca, 9-190: migliore è
della presente età, quale ha da sé così sbandita ogni virtù,...
tale otta alcuno sì mala opinione di sé che si vorrà disperare, e non crede
, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogne altra semente / fuor di
mala morte quella che ha avuto innanzi a sé la buona vita. d'annunzio,
e dice che non ha pane per sé. -essere contrario, essere poco convinto
quel paese; cacciare, allontanare da sé, far fuori un avversario, un nemico
d'ordine coloro che per ricattarsi chiamano sé pensatori. ma il vanto e il biasimo
, malpolito, che i letterati caccia da sé. = comp. da malie
avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti a sé, dinoccolata e malsicura. cassola, 2-338
, di determinazione, di dominio di sé nel mantenere un atteggiamento o una condotta
meno mal- soddisfatto degli altri e di sé. = comp. da malie
forze e sentimenti quasi balordi, tenendo sé stessi lenti e pigri in sue membra
gli spendono in tristizie e danni di sé e d'altri. b. davanzali,
. presuma né debbia... nominare sé o altrui ducale o maltraverso
ha nome alagia, / buona da sé, pur che la nostra casa / non
solete; e perch'essi non potrebbono per sé generare, gittano il seme d'alcun
io feci il padre e 'l figlio in sé ribelli; / achitofèl non fé più
. la malvagia e spaventevole darà di sé tanto timore apresso a delli omini,
ant. vino ha sempre dietro di sé la cagnara urlante di coloro i
dolore et il desiderio, che lasciò di sé in universale morendo, che non fu
donna il cavalier ne porta, / in sé mal vivo e morto in lei ch'
stolti / o di malevoglienti / o di sé più potenti / non può far molto
per natura non noce ai men possenti di sé. -con litote. non
o fare malvolere: attirare su di sé o su altri, sia di proposito sia
riverenza non volle ancora ritirare presso di sé la bambina. d'annunzio, ii-766
mammelle della divina carità, trae a sé il latte della divina dolcezza per lo mezzo
190: fattala sedere presso di sé, egli toccò il suo candido petto
operare secrezioni d'umori analoghi mostrano aver fra sé una special simpatia; tali sarebbero l'
onorevole: percioché la giustizia contiene in sé tutte l'altre virtù. galileo, 1-1-75
davanzali, lii-21: chi avesse in sé nulla mancanza / di penitenza ch'avesse
e sanza alcuna loda e sanza lasciare di sé alcuna memoria nelle menti de'mortali.
, 17-33: come questa imagine rompeo / sé per se stessa, a guisa d'
/ dice che manca, quando a sé lo tira. a. pucci, ii-4
, / e più dell'ombra che di sé gl'incresce. nannini [epistole]
condizion della conoscenza divina; ma per sé considerate non mancano d'assoluta libertà di
se stesso: non sentirsi padrone di sé; non dimostrarsi all'altezza delle proprie
la città, non mancando né a sé né a'suoi, ma seguendo la
allarga per scagliare e spargere lontano da sé). tr aitalo delle mascalcie
di virtù mancipio / vuol far di sé, po'che 'n virtute spazia / che
, / che fanno onne terrestre a sé mancipio. n. villani, i-5-161:
iudizio. ariosto, 45-56: fra sé discorre e vede che supplire / può
l'altro è colui che scusa / sé d'ogni manco al suo correggitore, /
bartolini, 20-357: meglio è chiudersi in sé, con qualche fiore / al davanzale
... achille scosse questa da sé; e da capo mandò la tremante lancia
a sì crudel novella / trasse lunge da sé l'aurora i gigli, / trasse
occhio ricevere e non mandare niente di sé. chiabrera, 1-iv-129: l'aurora
messo / che madonna mi mande a sé chiamando. boccaccio, dee., 4-4
scorza / e fa la terra intorno a sé vermiglia. vita di gio. gastone
quella catena, di tirar giove a sé, non potrebbono, ma egli di leggieri
non potrebbono, ma egli di leggieri a sé tutti gli tirarebbe.
chi fabbrica una fortezza / intorno a sé, s'illude / quanto, ogni notte
a roma per commutare li presi cartaginesi a sé e a li altri presi romani,
li altri presi romani, avere contra sé per amore di roma, dopo la
che l'opera del poeta è compiuta in sé, e l'opera dell'attore è
attore è un'altra opera da giudicare in sé e non come esecuzione di un mandato
fossero eventualmente in grado di reggersi da sé; le potenze a cui era affidato
: il re luigi mandò innanzi a sé nel regno m. niccola acciaiuoli di firenze
natura non noce ai men possenti di sé e, scontrandosi nella mandria o greggi di
: il metaforeggiare, che abbia in sé novità, è una delle principali qualità
, poiché si ammazzerebber tra sé. mazzini, 20-314: ho davanti
sappia porta una nuova esigenza d'ordine con sé,
come i nove campi scuota / sotto sé tizio smisurato et empio, / mentre
fa saltare dal pavimento, tirando a sé, spessori di legno precisi al millimetro.
dipendente dall'altro, perché ciascuno da sé riesca più maneggevole, qual moneta,
: questi tali, accompagnati ciascuno per sé da cinquanta compagni, subito che gli
nelle braccia, pure si aiutava da sé, addoppiandosi i dolori in quegli storcimenti
re essere poco capace a sostenere da sé solo un pondo sì grave; e,
non ha prima dato buon conto di sé nel maneggio delle sue private fortune.
andato a vinegia,... a sé 10 intradusse [l'amante].
in cambio il diritto perpetuo, per sé e per i propri discendenti, a
si spezza, / uno manendo in sé come davanti. bianco di siena, 2
un uomo del mondo e, tutto sopra sé manendo, di stalla si partì.
fascista, non lodata né laudabile in sé, ma che arrivò dove non giunse la
la cappa e s'impastano la farina da sé. store, pecoraio.
', cioè pascente, mangiante da sé. gramsci, 11-296: questo « lenin
stat'un merlotto a far ogni cosa da sé, avendo cotanti mangiapani alle spalle.
cote] il taglio del coltello da sé affilato, rodendo di costa. verga,
la cote consumando il ferro consuma anche sé. -dare mangiare, dare da
, 1-6 (103): appresso di sé il sostenne, per penitenzia dandogli che
quale luogo, siccome savio animale, offerse sé a dimorare alla mangiatoia del signore.
mangiator di pane avrebbe avuto orrore di sé, se avesse potuto anche un momento desiderare
aiuto contro i germani, vollero per sé la bella regione ove era nato l'
. per il resto ci avrebbe pensato da sé a farsi coraggio, a temperarsi.
salute nostra; non cercando né vedendo sé, ma solo l'onore del padre e
cura ebumiata, / mol- licula da sé, non da mangonio, / né d'
ogni cura ebumiata, / mollicula da sé, non da mangonio, / né d'
artista, e lo trascina quasi fuori di sé in una specie
: quelle note... avevano in sé la maniaca insistenza con cui certi orsi
derni psichiatri non come una malattia a sé, ma come una semplice «
la lingua del bue, nasce da per sé per lo più nei piani e nei
, con essi, mancante zeffiro, a sé l'aure chiamavano recenti. rappresentazione di
, alcuni religiosi dànno mal odore di sé nel parlare, nel portamento, licenziosi,
conceda, ma più ad altri che a sé. questo è men grave,
manicare si debbia scrivere l'entrata per sé e per la spesa per sé.
per sé e per la spesa per sé. nuovi testi fiorentini, 317: ebene
sua idillica e scontrosa idea preminente di sé come letterato che fa cadere calvino nel
da chino sfibbiando, e tanto di sé reputazione fare voleva, fuoco.
perdere la calma, il controllo di sé; andare in collera. marino,
partic.: perdere il controllo di sé, andare in collera, infuriarsi.
del disonore e della squalificazione sociale -per sé e per i propri familiari -conseguenti a
, rischiava di trascinarsi al manicomio con sé tutti gli altri. -finire al
per cingere rivestire, tenere stretta in sé alcuna cosa, come condotti, tubi
., 13-17: aver fatto di sé due segni in cielo, / qual fece
: tenendolo in cotale maniera istretto a sé, sì che tristano da lei non si
legge, ricama e quando assetta a sé le robe proprie, a la maniera de
essi non hanno né sentono dentro di sé. tasso, n-iii-824: non si può
lo spagnuolo ha una maniera di ballo in sé raccolta e che nello stesso svincolamento leggero
volontà. alcuni sono tali che per sé soli arebbon efficacia di muoverla. rosmini,
la maniera non poetica hanno indifferentemente a sé sottoposta la traslazione. sassetti, 79:
nuova maniera che ben tosto ebbe in sé rivolti gli occhi di tutti. milizia
bene spesso possono apparire, ciascheduna da sé, ben disegnate, ben colorite e abbigliate
i suoi [pensieri] avesse da sé cacciati, lieta rispose: -dioneo, ottimamente
tenga stretta la borscia el cor a sé. 5. prode, valoroso,
— siamo a buon porto, -pensò fra sé don abbondio; e, con un
all'altro, seguitando a almanaccar tra sé che cosa mai potesse essere tutto quel
(390): almanaccando tuttavia tra sé che cosa mai potesse essere tutta quella manifattura
, 2-601: che 'l sol sia in sé caldo per natura e non per virtù
disordinato amore ed affetto ch'egli ha a sé e al mondo. straparola, i-19
asconde e manifesta, / quanto tra sé concorda e quanto giostra. spallanzani,
amicis, i-514: ciascuna ha dentro di sé dieci forme di donna, che si
quanto che un essere è manifestativo di sé ad un altro: ma egli non
spaventa, 1-318: la cosa in sé è l'unità essenziale o principiati va,
] per fare sfacciata mostra di sé nei vari comitali parolai ed inerti
ne l'animo che quelle machine per sé stesse si muovano. campanella, 5-160
4-88: questo ordine dell'ostracismo ha in sé un certo che di giustizia civile,
dirimpetto alla recente pietra murale, bastò da sé fece manifesto. g. morelli
cartello. questi due modi sono tra sé differenti. che 'l manifesto s'indrizza
occhi e, baciatele, licenziolle da sé, apparecchiandosi alla vicina morte e dicendo
, 8-127: se ne beava tra sé e sé, quando ci pensava, stropicciandosi
: se ne beava tra sé e sé, quando ci pensava, stropicciandosi le
il giornale 'il piccolo'] intorno a sé i migliori ingegni, le più gagliarde energie
! » diceva il prelato, e tra sé: « ma proprio dal cielo mi
ma bisogna anche fare e far da sé; / la manna in bocca non vuol
. se non la lassate asciugar da per sé al sole o al vento.
ha sentito a venti anni pesare sopra di sé la mano della società che gli diceva
... arien già più particularmente tra sé cominciato a trattar del modo, quasi
in pensier, quando / tutto a sé il trasser due ch'a mano a
n. 9. -avere in sé man violenta: suicidarsi. dante,
., 11-40: puote omo avere in sé man violenta / e ne'suoi beni
mano, / e caramente accolse a sé quell'una. -concretamente, materialmente
. ottimo, iii-143: agiunse a sé [catilina] qualunque svergognato taverniero ed
125: disseli che era contenta far di sé il piacer suo, ogni volta che
, già che le sue qualità per sé stesse si vanno insinuando nella sua grazia.
le mani, che il tenerlo con sé equivalesse al commettere una cattiva azione.
far torto alle leggi il farsi da sé legge..., un mettere le
quei misteriosi malestri che avvengono coma da sé, che un ufficiale non sa dove metter
-tenere le mani a posto, a sé: astenersi o desistere dal percuotere,
basta, e'tien le mani a sé e cammina. i. nelli, 7-1-5
sua entrata e tenere le mani a sé delle robba d'altri. arlia,
. arlia, 1-213: 'tenere a sé le mani'vale a dire non rubare
]. -tirare la mano a sé: recedere dal proposito di aiutare,
.. sono causa che dio tira a sé la mano e non lascia correre la
denaro, perché i loro giovani erano tra sé venuti alle mani. algarotti, 1-v-239
. cavalca, 9-194: mondo in sé dalli vizi debbe esser quelli lo quale
altro u manomettesse, se no per sé difendendo, sia tenuto di pagare lx soldi
entra nella vettura, fa scudo di sé al manovratore; questi rianimato rinnesta la
nuocere altrui o a giovare a sé. capuana, 11-298: mi divertivo a
nessuno di noi vede su di sé il cielo a mansarda. 2
presuntuoso ardire,..., condussero sé e tutta sua schiatta, per lo
potendo, vide uno leone venire a sé mansuetissimamente. grisone, 1-11: userete.
ogni cristiano per copiare e trasfondere in sé le virtù, e massimamente la carità
madre, / che di lui e di sé non resti un giorno / neanche un
e il beato papa urbano lo chiamò a sé. compagnia del mantellaccio, 1-3:
dio tale / che due potenzie in sé chiude e mantiene. castelli, 1-53:
di comportarsi come se nulla, di sé, fosse mai trapelato in città.
vita, e prima ave- rebbe venduto sé che quella. storia di tobia e di
di galea per mantenere il necessario a sé e alla sua famiglia. -con
abbia anco data autorità di fare da sé,..., tutte quelle leggi
. 8. trattenere presso di sé (una persona). — in
in partic.: tenere legata a sé una persona per cui si nutrono sentimenti
in grande e onorevole stato appresso di sé il mantenne. ceffi., xii-1-37:
avezzarmi a così frequenti cibi e di sé farmi tanta copia, se non vi si
della tragedia. -mantenersi sopra di sé: avere un governo autonomo, essere
lunga mano, o mantenessesi sopra di sé, o dependesse da fiesole. 23
produrrebbe il suo natio terreno da per sé, senz'altra cura umana, mediante la
negli angoli. -tenuto legato a sé. lambruschini, 4-117: in ogni
egli aveva dimostrata ad altri e a sé la vanità angosciosa di quella speranza che
agnolo se l'avesse, 0 da sé o d'altrui, elli si colicò da
porge, / s'arma sé di consiglio. della casa, 5-i-34:
se stesso. carducci, iii-3-370: per sé il pover manuale [il poeta]
del de sanctis ha un valore a sé, non può servire come manuale.
-per simil. persona che compendia in sé valori, dottrine, insegnamenti.
, qual giusta vendetta ne farebbe per sé e per la tradita patria. b.
: l'amor nostro dirama / intorno a sé le cupe ombrìe del manzaniere.
, serrando e aprendo, restino sempre tra sé colligate. = dimin. m
di molte erbe e piante cattive intorno di sé,... sì taglia e
circolazione, ma sono tutte chiuse in sé e vi pullulano i ladri, i manutengoli
di romano... tenea sotto sé tutta la marca di trivigi e verona.
pensare se non sia meglio che restino da sé. 12. attestazione, manifestazione
adelaide, buon'anima! veniva da sé a cavallo, faceva marcare ai guardiani le
fa verde, sappi che ha in sé rame. biringuccio, i-187: trovasi di
a passa dieci e che aveva dadi da sé, e così furono d'accordo.
palazzo marchesale, di cui aveva con sé la chiave. b. croce,
1-71: lo spedalingo tenga appresso di sé un bollo o vero marchio di ferro
, subito, di annaspare dentro di sé... con certe movenze fantastiche
frugoni, 3-iii-147: vide venire verso di sé una pastorella innocente, in segno di
alla rappresentazione di fenomeni naturali di per sé impercettibili (a es., lo
della demagogia e del liberalismo prigioniero di sé. principio della rivoluzione fascista. gobetti,
xi-48: marciando su mosca, portando con sé lo scettro e la spada della solennità
gravissima tossa esser commossi, dinanzi a sé e a me, marcidi e rappresi
e compagni tentavano di far parte a sé... di far capire che
: tutto quello che vedeva attorno a sé portava impresso il segno di un vizio nascosto
, che da natura / tragge a sé il ferro e 'l fura / dal legno
i-606: pensò di fare mari per sé ne le sue possessioni, intagliando li marosi
ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele. boccaccio, vii-149:
buzzati, 4-168: egli vide sotto di sé sterminate rupi, diverse da ogni ricordo
4-2 (404): più che sé m'ama, sì come la più bella
e il pollice l'aroma, sentiva in sé crescere la passione dell'avarizia e la
sia curandone le malattie e assommando in sé le funzioni di maniscalco e di veterinario
, par., 2-34: per entro sé l'ettema margarita / ne ricevette,
è in questione, la macchina in sé non è né buona né cattiva e tutto
iv-2-193: quelle astrazioni hanno dietro di sé qualcosa, e qualcosa d'importante.
di scienziati, che raduna intorno a sé, con munifica ospitalità, un cenacolo
valoroso. l'altro esce e distilla da sé, da e'capi intaccati, et
benedire dal sacerdote, portano talvolta con sé per devozione, tenendolo appeso al collo
mussulmana, lo avevano visto gettare lungi da sé con disprezzo la corona, la
, non seppe vedere / medela a sé che potesse valere? iacopo del pecora,
sieno medesimamente tutte, hanno nondimeno tra sé diverso e differente sito ciascuna, così
sua moglie di modo che vengano tra sé quasi a medesimarsi. pirandello, 7-411:
proprietà è medesimezza; questa è possesso di sé, inseità, personalità. b.
medesime e allora soltanto possono incarnarne in sé il concetto e l'audacia. d'
, / la polver si raccolse per sé stessa / e 'n quel medesmo ritornò di
forza è spenta, / ma che per sé medesma si consuma, / se n'
mai, infino a tanto che per sé medesimo non cadesse, levato fosse.
/ poi là rinchiuso ov'uom per sé non parte. -del medesimo: allo
riconforte, / e 'l cor che 'n sé medesmo forse è lasso, / che
il giovine... credeva sentire in sé medesimo scorrere il fiume del tempo;
, i-18: e 'l fariseo stava in sé medesimo e diceva orando: signore,
o in quanto non è di per sé sufficiente a produrre un determinato effetto o
successore o erede mediato: che fra sé e il suo dante causa o predecessore ha
vera relazione è quella che è in sé mediazione. papini, iv-141: dio
., 2-17: alcuni campi, in sé sterili e infruttuosi per freddezza o per
prete talor predica / di quel che sé non medica. iacopone, 16-29: la
da certaldo, 280: mal predica chi sé non medica. savonarola, 7-i-248:
i quali muovon gli umori che per sé non si muovono. questa spezie di
cioè purgazione, ed il medicamento che in sé ritiene tale virtù, è detto purgativo
arato, accioché il terreno possa tirare a sé la medicina. b. del bene
, ed in quello che è simile a sé non ha misericordia, e come adunque
città lasciò per farsi medicina, / pria sé chiudendo nel virginal claustro, / del
casone la matrice così avidamente tira ad sé el seme del omo. mattioli [dioscoride
una società francese che avea preso sopra di sé i lavori delle miniere di piombo argentifero
: medico specialista dei bambini, isterpare da sé la gramigna di tali coscienze veramente della
: chi ai medici si dà, a sé si toglie. ibidem, 286:
. medico molto esperto e sicuro di sé; medico valente, che ha raggiunto grande
ingegnoso medievista « è solo l'amore di sé e conoscenza ontologica ».
pagare il fitto di casa e vestire sé e la famigliuola. arbasino, ii-in:
vocabolo medio: parola che di per sé ha significato indeterminato, e che quindi
, il padre l'aveva portato con sé in barchino a tirare colla spingarda alle
nel medesimo tempo non mediocremente orgoglioso di sé. -con risultati scadenti.
nella schiena l'italiano che manifesta in sé la più piccola traccia del vecchio
sufficiente del loro bene, lavorando da sé.
, ma quella mediocrità di vita portava con sé la tendenza all'economia. borgese,
averla e, non trovandola in sé, cerca in che modo la possa avere
i-8-148: mente, che accorta pur di sé diffida, / sul consiglio miglior pensoso
lvii-63: però pensando medita / fra sé un nuovo ribobolo / di danneggiare gli
infrangimento dell'unità per ricostituire accanto a sé una debole federazione di staterelli. pirandello,
considerazioni minuziose, attente; ragionare fra sé, a lungo, intensamente, con
che medita sopra di tutto e sopra sé stessa, non può conoscermi mai.
il tuo livor maligno / o gode in sé dei meditati inganni / contro il giovine