: -guarda che scherzo. nella mia borraccia s' è gelata la sgnappa. -al mio
, 1-42: chi è in alto e s' affaccia s'avvede / che brilla la
chi è in alto e s'affaccia s' avvede / che brilla la tolda e il
: la donna, cessato di sciacquare, s' inginocchiò presso di lui. l'uomo
): era quella camera, come s' è detto, ne la torre maestra,
se con le torre gli assaltavano, s' impegnavano con il fuoco rovinarle. citolini,
innanzi / alle prime sue schiere ecco s' innoltra, / tutto coperto d'adamante e
quella sua vivacità improvvisa e torrentizia, s' era messo a parlar svelto e a scatti
musica. linati, 13-100: non ci s' imaginava che la sua vena creativa avesse
quella più alta parte della gola, che s' innalza al di sopra del tetto,
: alle due estremità di ciascuna mensa s' inalzavano due torrette di 'tavite': quelle focacce
donna / terra il marie latino arduo s' accampa / dal buio polo ai torridi confini
di cannoni. bresciani, 4-i-232: s' accostò alla ruota e disse dolcemente alla tornerà
non dura e già la cittadella di saladino s' alza, coll'ombra che cerca gli
i-161: per bene attendere un pezzo, s' opera il torsello. questi tondini a
torso, / e per ventura alla gamba s' appicca / e i denti tutti nell'
di cimiero in guisa, / di foglie s' impennava e lisce e larghe. pascoli
dir come tu vi sarai; / s' i'ti potrò donare alcun soccorso, /
rimane. monte, 1-73-13: s' e'pur conven, carlo, piluchi il
aperte ai buon dover le porte, / s' impiccassero a quattro, a cinque,
primo si conforta, / e d'adosso s' è tolto l'uno appena, /
, di questo affare / l'incarico s' aspetta. tu l'hai fatta / questa
che si confà al luogo dove egli s' hanno a applicare. 3.
olive, e poi si inocchiano (s' empiono gli occhi delle bruscole con una palata
: il torto e dovere in due modi s' intende, o tortamente, o drittamente
monti, xii-3-236: 'questo centesimo anno s' incinqua'già non vuol dire 'diventa cinque',
il vostro musichetto, /... s' ode da tutti volentieri, / per
quello. pasquinate romane, 83: non s' amazza al macel tanti caproni, /
seta, 11: sappi che lo stufare s' usa per due cose: la prima
loro: ciò era perché la lor tortezza s' offendeva nella regola de la sua dirittura
via di quelli zoppicon, torticchiar balzellando s' affaticano per un qualche tragetto, che faccia
ii-3879: il tor- ticcio dell'ancora s' è rotto. / rinnovarlo non giova.
quando già il vino è nella sua maturità s' arroga mosto tortivo, il quale noi
venus ferì con torta percossa colui che s' apparecchiava d'uscire delle selve. guido
ottimo, i-138: nota che 'l porco s' invorve nel brago, però ch'elli
, xvii-19-20: ben farìa gran torto / s' io inver voi fallisse / per cosa
e superbi, che eziandio poi, che s' avveggono che hanno il torto, ed
falso; pur lo difendono e non s' arrendono alla verità, per non parere che
, i-6-210: non ha torto, s' egli vuole, / che al cader sempre
me, suo noi consento? / e s' io 'l consento, a gran torto
alto grado / manfredi suo fratei, che s' era a torto / fatto vicario.
ma sarebbe per lo mi'talento; / s' i'dico tort'o dritto, pur -di
in prigione. ibidem, 166: chi s' adira, ha il torto. ibidm,
muratori, cxiv-14-266: altro qui non s' è saputo se non che gi spagnuoli
così per ingrassarle come per nutrirle, s' assetta loro un chiuso di muraglia o di
uno stormo di tortore / allo stellato grigiore s' unirono. morante, 2-12: fra
di poponi i villani; quando ad essi s' avvengono, non curo di dirti.
, tùr verdi rami non s' annidi. tura, tùrturé)
: là vede il torto- rello che s' aggira / e alla compagna sua poi fa
. frugoni, vl-433: il tortore s' appressa più che lo sbirro, di
tempi!, / imagina or da e s' io me ne fido, / e
maschili. ojetti, ii-672: s' era in due amici a guardare in una
... /... s' io di grazia ti voi far mendica,
. foscolo, v-147: sì tapinandosi s' advenne ad brancolare per entro uno cieco
cattaneo, iii-3-174: quei fiumi tutti s' awolgono tortuosamente per quei deserti, e
tortuosamente per quei deserti, e qua s' allargano in lagune, altrove s'incàssa-
e qua s'allargano in lagune, altrove s' incàssa- no in angusto letto. beltramelli
zig zag. saluzzo roero, 1-i-166: s' al fronzuto tronco / di rigore,
non se ne possa ritornare gliosa pianta non s' appiglia / l'edera tortuosa in terra giace
tali anfratti, merlature e tortuosità si ma s' awitticchia a quella pianta, e sale.
e tortuosità caratteristica del barocco estremo, s' incontra con una schiettezza popolare, fin
sempre tiene tortuoso calle, nullo vero s' osa, ed è morte dell'anima.
'lei, 248: qual serpe tortuosa / s' awolge a tronco e stringe, /
e già venuto a l'ultima tortura / s' era per noi, e vólto a
. foscolo, ix-1-294: l'intelletto s' esercita... più lietamente nell'anatomia
forse in maggior quantità di quelli che s' affaticano sul 'nuovo'. savinio, 10-75
de amicis, xii-173: da principio s' era dato a bere, per stordirsi,
, per stordirsi, si capisce. s' è fatto torvo, un po'strambo,
. forteguerri, 30-5: e chi s' arrischia a navigar, si affonda, /
mai sazia ingordigia delle persone, quale s' inoltra anche a tosar le monete. genovesi
daniello, lxi-46: quando un sudor succido s' attacca / a le tosate mandre,
6-1-169: ah! come qui tosati / s' alzan del par con ordinanza i boschi
conto della tosatura, le tue pecore s' avviano a pareggiare il numero d'una
, i-m: il verbo 'lasciarsi'toscanissimamente s' accoppia con altri verbi. f. m
! moretti, i-731: sorrideva e s' inchinava alla sua gentile padrona di casa che
che si gittasse il danaio quando mi s' imparava di toscaneggiare. goldoni, v-243:
non ridereste voi alla più sganasciata, s' io vi venissi dire in sul serio che
milano, ove dal bellincioni in poi non s' erano scritte più, ch'io ricordi
con quella 'g5 e non senza 'g5 s' esprime e scrive, quando a toscanizscanini.
, e in essa alcuna ruggine o macchia s' apprese di latinismo, o di poco
l'abate faria ricopre i muri, s' alternano due mappe dai contorni frastagliati,
quella durezza e precisione toscana, che s' accorda con la passionalità più veemente.
.. / con voi nasceva e s' ascondeva vosco / queli ch'è padre d'
fra giordano, 5-129: il mele, s' egli è allato al tosco, si pare
col volto giallo e nero; le forze s' indeboliscono. bonsanti, 4-79: l'
per maior pardalle saette d'ercule, s' avesse tagliato delle carne intorno a la
questo modo. gherardi, 1-ii-407: s' io amo, vivo in paura della cosa
: come ch'io la remiro pur s' acorze, / i ochi doneschi e chiude
infesto cessar fa. crudeli, 2-198: s' io non avessi il mio tos
tratto si fa sentire e quando s' era al liceo, ci vendeva le gardenie
fior leggiermente scoppiettare. s' attrita / subito vento abassa / tostanamente e
[strychnos] toxifera (nome di una s' arresta, tossendo, un'automobile scintillante di
degli altri artifici psicontiene che i cavalieri s' eleggano non solamente del corpo,
a dimandare. periodici popolari, i-459: s' ag = deriv. da tossii co
naturali o artificiali. grandisce la sensibilità e s' affina nello assaporamento degli ap
tommaseo]: e con vertudiosa tostano corso s' avventa addosso a brundisbergo, e colla suagermi
se con acqua fatta tiepida al fuoco s' adacqueranno le sementi che vorrai far nascere
mi disse, « tanto che, s' io parlo teco, / ad ascoltarmi tu
prima non l'avesse comperato, e non s' entenda proponesse, aglio, cepolle e
mandorle pelate, e nette, e poi s' incorporano in una conca di rame,
corpo). carducci, iii-1-282: s' avanza a pancia ritta e collo tosto /
occhi a'colpi dell'arciere, / che s' ei si muove punto o china
pirandello, 7-555: già nené, che s' era fatta una bella lam- bocetta vispa
occhi è '1 duol; che tosto che s' aggiorna, / per gran desio de'be'
vittorini, iv-324: ascoltavano i nostri che s' infervoravano a illustrar loro le glorie del
trattative). boterò, i-109: s' una volta s'insanguinano le spade, stracciato
boterò, i-109: s'una volta s' insanguinano le spade, stracciato il velo
d'ontani che nei giorni di piena s' ammassano ai piloni dei ponti o sui tratti
traffico della via, gente, veicoli, s' arrestassero per lasciarla passare con quella sua
in mar. leonardo, 2-575: s' è tra tramontana, il navilio non potrà
maniera che si tiene nel tagliare questo, s' osserva in tutte le altre vele latine
della notte. bartolini, 20-144: s' ode / per le oscure / balze /
mani della vergine / la bianca spica s' allontani. 12. aeron.
voler crudele / del capitan di normandia s' accorse; / né più poter montar sopra
. lomazzi, 4-ii-594: temo che s' io volessi entrar nel mar delle lodi
sonnolenza strana ove le cime degli alberi s' intorpidivano. 4. membrana anatomica
sani, / mirate la dottrina che s' asconde / sotto 'l velame de li versi
esso iddio, per esser rai corporei, s' è fatto da noi conoscere sotto velami
che per quelle battaglie degl'iddìi omero s' intendesse. ottimo, i-160: l'autore
a quello che si finge e allegoricamente s' intende, e che è coperto dal velamento
piano, / ode il suono che non s' oblia: / ave maria.
. brancati, 3-79: la ragazza s' alzò,... e andò a
xii-425: le province... s' imaginavano di velare il mancamento di parola con
: la lanterna si spenge, la luna s' è velata, / la nottola chiama
se da lungi il guardo / vi s' affissa da noi, sembran confuse / e
sembran confuse / e ferme, quassi allor s' ador- ni e veli / di bianca
. àrbasino, 7-27: ogni tanto s' alza un nuovo velario, e ne compaiono
, 8-369: la prima volta però che s' arrischiò a fare velatamente queste lagnanze allo
vegghino e capelli. bellori, ii-38: s' umilia prostrata con le mani a terra
cani vecchi e velati di cateratte, che s' aggirano come ombre per casa.
. v. colonna, 1-117: s' avvien pur, ch'io ombreggi un picciolraggio
corpi, le quali, rompendosi, s' intersecano e si compenetrano. 13.
. r. longhi, 1-i-1-43: s' accendono i fuochi fatui di teste spettanti coagulate
apparir de la novella aurora / ecco s' udì gridare, ecco una squadra / di
quali uno morì di subbito, due s' infermarono a morte e l'altro scampò illeso
cercando salute in qualche scura spilunga, s' arrestono il cibo di velenato angne, o
di pegio un buon giardino, / s' avesse una fontana di velino. boccaccio,
. calvino, 8-108: il leone s' inarca nel suo balzo e non si può
interpone fra me e me stesso, ora s' insinua come un veleno nel mio sangue
d'ignota orrida forma / ed in quelle s' annida e si nasconde / di neri
lo genere, volendo che per 'idra's' intenda qualunque velenosissimo serpente. s.
superbe navi, onde il gran mar s' ingombra. bresciani, 6-ix-109: la sua
antonio, avendo tratto fuori l'armata, s' apparecchiava a quello, che primieramente di
i veliti, sotto il cui nome s' intendevano i iaculatori e gli arcieri.
quanta viltà l'alma conscende, / che s' è fatta de'cibi una corina /
ironia. rovani, 3-i-164: s' era fatto sentire il gozzi con quella sua
i-327: sogno che insetti d'ogni specie s' affollano sul mio guanciale, dal pavimento
: se quivi [nello stomaco] non s' incontrasse una fervidezza piacevole, un fermento
, / e al mormorio di turtoro s' addorma. -coperto da una fitta
vittorioso. borgese, 1-167: essa s' era fitta in capo ch'era indecente per
di tanta finezza / quanto quel che s' asconde / sotto il vel d'onestate.
del tempio e d'ogni intorno / s' imbrunì il chiaro giorno. 17.
/ sì che aver fine il cielo non s' awera. -essere d'impedimento alla
di dimostrare. marchetti, 5-134: s' ei mirarla / senza velo potesse,
può'. è vero, lorenzo: ma s' io consentissi a strapparmi il velo dagli
scaccia al centro tutte quelle cose che s' oppongono al suo furioso corso, non
speciali dispositivi (mentre con le gambe s' imprimeva la direzione). dizionario
esercito non fu possibile, per diligenza che s' usasse, il far sì che le
le madri, che con esse solamente s' acquietano. galileo, 1-1-24: il principio
nobile incarico, già alte imminente scoscio s' innorridiva. -con riferimento a congegni
nella ruota della galassia e le galassie s' allontanano l'una dall'altra con velocità proporzionali
d'annunzio, iv-1-461: gli stormi s' inseguivano per l'aria in caccia con
non è impedita, sempre quanto più s' awicina a quel termine, al qual cerca
è il centro del mondo, tanto più s' affanna, e si velocita nel suo
li animali a cui [la lupa] s' ammoglia, / e più saranno ancora
miglioria ai campi e ai fabbricanti, o s' imponeva, o riusciva troppo allettante per
vergogna, se nel dipigner di vena s' intriderà le mano o la veste co'
altrimente che le vene de l'animale s' abbiano. -vendila. romergialli
cautela di riprende, / salvo che s' ella è vena / securo a quella
in cui gongolava ogni donnaccia, e s' istruiva ogni 'citola'all'amor venalmente venereo
fitte,... ogni tanto s' ingrossavano in un torrente o si allargavano
tommaseo]: a tale fatica li giovani s' adopra- no; e in tale venazione
.). rovani, 4-i-99: s' arresta d'improvviso, getta carte, cede
vendemmie renane. betteioni, 1-252: s' attendeva a por la copiosa / vendemmia
.. sì cattivo paniere, che non s' adopri alla vendemmia. ibidem, 339
man sotto il gherone; / ea or s' è sì lasciata dimagrare. s. girolamo
: già per soverchio di liquore interno / s' apron de l'uva le dorate spoglie
campestre, da cui su un palo s' affacciava una tabella stinta dal tempo e dalle
per ch'io prego la mente in che s' inizia / tuo moto e tua virtute
; / sì ch'un'altra fiata ornai s' adiri / del comperare e vender dentro
staffieri burlavano alle volte nelle corti quando s' intendeva che un grande si separava da
cristiano, che senza retta intenzione immobile s' inchioda sopra la panca di gabinetto di
il suddito colla frode o col delitto s' adoperava a conseguire quello che gli era
là con l'insegna dipinta, che s' io andassi alla crociata, perché
vendetta! / di ciò lucca non s' affretta! dante, inf, 26-57:
alice! cesari, 1-1-141: niun s' aspetti... questo scomuniche dalla chiesa
sia questo giorno, il quale qui s' intitola di vendetta. -gridare vendetta
. iacopone, 24-81: s' era costretto -a far vendecanza / per soperchiala
or qual indugio è questo? e che s' aspetta? / poi ch'è morto
perciò questo m'ha fatto, mal s' è saputo vendicare. boterò, 31:
ingiurie ricevute. nievo, 822: non s' abbassava, come dice il volgo,
. niccolò da correggio, 1-19: s' io non son degno d'averti per mogliere
persino gli ovi e la insalata, s' ha da pagare al re dieci per cento
rivenduglioli o alle rigattiere,... s' affiancarono,... i ver-
, fallo come prima puoi; che chi s' obrigò per voi sia isciolto.
(546): se gli effetti non s' eran veduti subito dopo quella prima unzione
visto, / nei sereni occhi subito s' oscura. 2. malattia,
bartoli, 14-1-66: procuriamo che non s' introduca nella compagnia speranza d'impunità,
calma seppe / tór le calamità; s' io riconosco / nelle ricchezze, negli
/... contra ragion meco s' adira. / già il suo veneno in
in cor premendo il suo livor, s' assise. arici, i-241: la veneranda
sonar, tutte le rive, 7 e s' inchinar le più remote genti. mascardi,
divine. boccaccio, viii- 1-36: s' immaginarono quella, la quale 'divinità'ovvero 'deità'
). padula, 337: non s' ebbe... né l'indipendenza d'
invigili con attenta cura acciò ella non s' inoltri con irretrattabile usurpazione oltre ai propri
mazzini, 38-19: i paesi non s' unificano co'mezzo-termini, ma colle idee
: l'uso delle veneree cose, s' è fatto secondo ragione, e così ne'
/ forza la sua pupilla! / e s' egli la sua bella / ricerchi,
somiglianti, nulla mostran di fuori come s' attorcano. tommaseo [s. v.
venezianismi. nievo, 1-vi-409: non s' avrebbero forse scambiati per forestierumi que''venezianismi'
alcuno rimordimen- to di coscienza, non s' abbandona da dio. landino, 194:
. agostino volgar., 1-8-199: certo s' andrà incontro al veniente, non al
nomi plurali vegnenti da'singolari in are s' accorciano tutti, così aggettivi, come sostantivi
intendo, monsignor, venirne teco / s' i'fussi ben con una gamba a gruccia
conclusioni sarà venuto di certo non liete, s' egli non giu- icò opportuno per sé
bruto, / quanto v'aggrada, s' egli è ancor venuto / romor là giù
, 14: venne novelle che lo re s' aproximava alla sua citade o reame,
oggi viene 'l semegliante: / e s' i'noi provo, vo'che l'om
si riceve albergo iddio, la quale s' ella sarà immonda e brutta di peccati,
i-41: veniva l'ora che dai tuguri s' alza il fumo per il pasto.
certano ch'el testimonio del fanciullo, s' è venuto a li anni che intenda e
fenice impreso aggio natura, / che s' arde se medesma, per venire / giovane
sì rari, e divini, / che s' alcun per vederli alza le ciglia,
: un languore subitaneo la invade, come s' ella fosse per venir meno. ella
sul viso. de amicis, xi-272: s' indovina dalle risa dell'uno e dall'
calvino, 1-439: nell'entroterra la città s' apriva a ventaglio, s'ondulava in
la città s'apriva a ventaglio, s' ondulava in versanti di colline.
9-139: appena capito il pericolo subito s' era fatto coraggio, lì per li,
ventate dalle ali di lucifero si agghiacciano, s' indurano, e diventano un mare di
d'altrui, non lascia mormorare, s' egli mostra tristo volto. tommaso di
grii è già sera, e il ciel s' annugola, / il ventàvolo m'assidera.
, il lamento / del cuore ventenne s' udì. pavese, 4-61: a vedergli
: impossibile è che la vita del cane s' allunghi infino al ventesimo anno, nonostante
, fuori che quella de'cani laconici, s' allunghi infino al ventesimo anno. davila
] nullo dubita, ma ciascuno savio s' accorda ch'ella dura in fino al venticinquesimo
sull'animo del poveretto, quello che s' è raccontato. pea, 7-489: e
, cornuto. fagiuoli, 1-1-152: s' e'pigliava la vostra figlia, poteva venir
, 16: la saracinesca... s' alzava e abbassava ad uso di venderà
li quali con la compressione de'tasti s' aprono. = voce dotta, lat
poco a poco leccando i veli, s' apprese talmente nel padiglion della reina che
poi fatta quella presa così bella, / s' invitano il cerusico, il priore,
fa portar de l'imbasciate; / ma s' il diascolo fa ch'io me n'
a dì 17 [di maggio 1410] s' elesse papa giovanni ventitré, ciò era
, col suo baroccio, a pescarenico, s' abbattè, prima d'arrivare a casa
tre venti, croatte pure, che s' affaccino in punta di piedi per di sopra
e mare benigno: si toma! s' awera il pronostico del soprannome che mi diede
e profondan le navi, prima che s' avveggano d'essere assalite. -con valore
un procelloso vento di parole / chiedea: s' incendia il vecchio mondo?
, 4-216: totò, rassegnato, s' è seduto su un paracarro a aspettare,
). turra, xl-234: s' egli coltivasse una maggior quantità di trifogli,
di ventolo, né di percosse, s' accostava alla calvezza di quello, e con
. siri, 86: qual volta s' implicassero i prencipi italiani in questa guerra
di tentacoli e ventose si scioglie, s' affloscia. 4. ant.
petrarca, 10-4: gloriosa columna in cui s' appoggia / nostra nuovo modo de
ventosare quelli ch'hae grosso sangue, s' ellino si bangna primieramente. boccone, 63
la terra, trovamo una ventosità che s' engenera e. llo ventre de la
ventre de la terra, com'ella s' engenera e. llo corpo de l'animale
[l'orifizio] più largo, s' appoggiano al bellico per la ventosità del ventricolo
/ degli estremi edi- fizi il piè s' adima. ojetti, ii-326: il carattere
conosciuto, / ché molte volte inanzi s' avean scritto, / fu di carezze
. martini, 1-iv-482: il ventre mi s' è coperto di pustole: una specie
che, / così alla peggio, come s' empie un sacco. idem, ii-40
viso pelegrino, / dicete pur che s' abbi buon reguardo / e che atenda a
], 636: questa [donnola] s' insala, e un de- naio della
nella vena cava e destro ventricolo del cuore s' osserva il sangue, chilo, e
fisici. garzo, xxxv-ii-311: ventre s' adestra / a grande minestra. storia
può accommodare in tutte le vivande che s' accommoda l'anatra domestica; la lingua,
mette a seccare, e quand'è secca s' inforna. 2. ventricolo cerebrale
/ e 'corbi e 'nibbi s' abian le budelle. commedia di pidinzuolo,
certamente non poco da temere che non s' avriano contenuti nei loro confini. tommaseo
miraglia, 125: le comari s' incoraggiavano scambievolmente a farsi far la ventura
nel mondo ventura / qualunque vive, s' ei la sa pigliare. bandello, 2-3
tirar corregge. imbriani, 6-151: s' adattò [la regina] senz'altro,
idem, 279: chi non s' avventura, / non ha ventura. zeno
basta. ibidem, 239: chi non s' avventura, non ha venturanza, sf
questo che ai temperamenti come il suo s' awicendano sempre facili e venturose le occasioni
peso di quell'anime venturose, che s' unirono più con gli affetti, che con
benvenga, 108: altro di venustà non s' intreccia né co 'l lustro de'palazzi
vide mai più bel solstizio? là non s' inchina il giorno, là è perpetua
[in rezasco, 1237]: s' intenda riassunta la legge del 29 dicembre 1683
per fare i manifesti delle mercanzie che s' introducono. 10. teatr.
, 1-2-29: quivi adunque venuto paolo, s' abbattè in un certo giudeo, che
di scoprirla,... e's' arrivò al piede della gamba diritta che posa
, ma per servigio e per fede s' acquistano. s. gregorio magno volgar.
difficile, rara, che si raddoppia, s' intreccia, si propaga per echi,
cavour, i-200: dalle parole del verbale s' inferisce la conferma di quanto io osservava
. pascoli, 514: si beccano, s' amano, pascono, / in mezzo
mio amico. bracciolini, 1-2-51: ma s' i° riguardo alla cagion del fatto /
frasi stereotipe più o meno insensate che s' awicendano ripetendosi spessissimo o s'inframettono in
insensate che s'awicendano ripetendosi spessissimo o s' inframettono in ogni discorso o formano oggetto
la natura, che dal suo fattore / s' era allungata, unì a sé in
soverchia tema degli altrui giudici, non s' erano arrischiati a dir verbo. cagna,
gozzi, i-162: il gondoliere non s' avvide del fatto. il padrone s'
s'avvide del fatto. il padrone s' awide bene, ma non disse verbo.
vai, 45: o nel ginnasio reboar s' intese / verbùccio popolar, sordido,
dai suoi primi incontri con edoardo, egli s' era dichiarato alunno e seguace, venivano
suo verdàceo erugine. papini, 40-13: s' apre la gran viottola solatìa che da
landi, 54: che direte voi? s' io vi mostrerò, che ancor l'
verità, ch'è l'anima dell'istoria s' è usata da me ogni possibile diligenza
verdante come se il marmo del monferrato vi s' intenerisse e impallidisse fino alla soavità del
, se da lungi il guardo / vi s' affissa da noi, sembran confuse /
confuse / e ferme, quasi allor s' adomi e veli / di bianca sopravvesta il
bacchetti, 2-265: il cielo, che s' era lentamente impallidito di verde, s'
s'era lentamente impallidito di verde, s' incendiò di rosso su certe nuvole di
nostre noci. tasso, 18-23: s' ammolliscon le scorze e si rinverde / più
rilampeggia nel folto / in ogni fibra s' imbeve / di quel saluto.
, 463: ève e maurizio / s' internavano soli, a que'mattini /
ragazzetti, stanchi certo di giuochi, s' eran messi a raccontarsela in un bel
dove i raggi del sole autunnale pareva che s' indugiassero con piacere, sotto un cielo
. adimari, 3-71: non ben s' avanza a maturar la messe / ampia sementa
ampia sementa in verdeggiante aprile, / s' il generoso gran, con l'erba
. fr. serafini, 18: men s' apprezza da noi la fanciullezza, per
compagnia detta lesina, ii-12: l'amore s' è raffredato, né l'altro vi
, i-intr. (1-iv-23): quivi s' odono gli uccelletti cantare, veggionvisi verdeggiare
secca, fresca, verdemezza, / che s' arrostisce e nell'acqua si bagna.
che pive / volete voi da lei, s' ella dà il moto / e la
egual tutto come pappa, / né s' intoppa, / né s'incappa, /
, / né s'intoppa, / né s' incappa, / come latte fuor di
ruggia, che chiamiamo verderame; massimamente s' egli cose acri liquide tocca. soderini
: il seme [del miglio] che s' na a eleggere da seminare, dèe
incanto. r. longhi, 1-i-1-43: s' accendono i fuochi fatui di teste spettanti
le bottiglie classiche in vetro verdone, mira s' era determinata a raccogliere anche quelle bianche
del busco verdulante,... esso s' arma e monta a cavedio e va
xliii-43: ramo di foglia verde a noi s' asconde / se non se in lauro
e mostrandovi così nemico delle cerimonie, s' io mi tenessi soltanto alla verecondia,
gridar che in terra e 'n ciel s' intenda. 2. parti verende
e da chi '1 facciate mansuefare, quando s' inalbera, se tan- t'è che
, che 'n su la verga / poggiato s' è e lor di posa serve.
per farmi dar principio allegro, mi s' è parato davanti, ovidio al fine vicino
passo vibrante il corso imprende, / s' è quell'impulso minimo iterato. baretti,
paolieri, 178: le trecciaiuole di signa s' erano gettate coi ragazzi in collo attraverso
leonardo, 2-130: l'oro in verghe s' affinisce nel foco. ramusio, i-84
caze, / la bianca carne sì s' ascuria. bibbia volgar., v-201.
spesso, io li direi che s' egli menasse una vergetta di legno per
anello matrimoniale. moretti, i-183: non s' era sposata! e tuttavia aveva sempre
san vitale. muratori, 7-v-277: s' introdusse poi che molti monisteri di sacre
loredano, 3-124: sino a questo punto s' era adamo conservato vergine, per insegnarci
intorno ci sono parlate mentre da adulti non s' arriva a farle nostre mai, è
dai modi squisitamente, vergineamente pacati, s' inabissava in letture e in studi di storia
con segni biformi i pesci trovinsi / o s' ac- coppian co'gemini per l'etra
alcuna per vergogna si ritiene / di non s' innamorare, / ver- gognerassi, s'
s'innamorare, / ver- gognerassi, s' ella pensa bene, / più tosto a
8-1-98: si confonde di vergogna e s' arrossa e per conseguente sente dolore la
conseguente sente dolore la persona onesta quando s' abbatte ad alcuna memoria di disonesta lascivia
: e 'l peccator che 'ntese, non s' infinse, / ma drizzò verso me
199): misser giovanni gaddi, che s' era vergogniate, non mi capitava più
eh? come le rosseggia! » « s' incominciano a vergognare », mi rispose
. proverbi toscani, 177: niuno s' ha da vergognare della sua arte.
vergognose e chine / tenendo, d'onestà s' oma e colora. chiari, 1-i-44
. a. gritti, lii-14-40: s' io non avessi avuto quest'uomo amico,
, e se la femina è percossa s' ingegnano aiutarla. lud. guicciardini,
insieme con l'altre vene d'argento s' hanno a cuocere. l. bellini,
!, e'serave vitupero, / s' ig aoglase la vergùngia del me graigo.
d. battoli, 4-1-340: né s' indugiò gran fatto a verificare il pronostico.
, per ricoprir quella giunteria che fece, s' offerse in pubblica udienza, se io
evento). delfico, ii-70: s' egli non rapportasse alcun fatto che dopo
: con pochi macchiaioli che contavano, s' erano rumorosamente avviati ar- tistucci che presto
che presto sentirono di non farcela; e s' imboscarono nel grossolano ed anonimo verismo di
piccolomini, io-proem.: marco tullio non s' astenne descrivendo gli aspetti della vita
, 8-355: sempre cho ho voluto, s' intende! lei no, eh?
senza villano intendimento: / ché, s' elgli è vero, cierto mi piaciete.
nel mezo della terra, onde poi s' aveva a spandere la luce della christiana verità
d'alpi, di mari e di fiumi s' in- reta / la terra per che
ci è preso, come vermo che s' inseta. marco polo volgar., 3-165
. attribuito a petrarca, xlvii-199: s' avessi al petto mio fermati schermi /
anima affoga entro corporee fasce, / s' avvien, che male il gran lavoro adopre
ancora alcuna volta per la 'nfermità che s' appella vermo volativo: onde seguita,
amore un vermicello... / che s' asconde in mezzo ai fior, /
di mosaici pavimentali che si snodano e s' intrecciano sinuosamente). - opera vermicolata:
: / il tempio chiuso sul mattin s' apriva. pascoli 37: quando brillava il
quando va dinanzi allo sposo... s' adoma e pone il color vermiglio,
di lino seme i'modo che vi s' appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il
né il dimestico compagno biancuccio e vermigliotto s' accosti al tuo lato. -vezzegg.
o minanti; e a ridotto ai palagi s' erano appiccicate e incastrate catapecchie simili a
avevano perso tutto quello che avevano, e s' erano ridotte ignude come vermini.
ha in corpo, gli quali gli s' appressano al cuore e ucciderebbonlo troppo bene.
chie del paziente sieno guardate al sole, s' alcuna cosa avesse nell'orecchie o apostema
(immaginaria, a meno che non s' intenda quella di un baco che alberga
iii. angiolieri, xxxv-ii-380: « s' i glil'avessi chesto di vernaccia! »
: nelle campagne magre, per le quali s' intende dar qualche regola, si prendano
in tolosana, e parte di suo navilio s' era partito dal porto di roses e
e soldati romani in quelle città che s' erano a lui arrendute. benvenuto da imola
in primavera eterna, / ch'ora s' accende e verna, / rise di luce
con tua gente potrebbono perire le piagge, s' avessono uno tempo contrario. 4
, artificialmente la vernice liquida, che s' adopera per far lustre le pitture e per
quesrè maravilglia! »; / ciascun s' apilglia -c'angiola, voi, sia:
e imprigionato in abiti nuovi fiammanti, s' inchinò cerimonioso davanti l'umile bestia.
serve d'indice dello strumento a cui s' applica. g. milanesi [«
d'inaugurazione di un'esposizione artistica a cui s' interviene con invito. -per estens.
e1 contadin che el verno non s' aita, / non ricoglie né 'l verno
in dote qualche nome di debitore, s' intenda dato per esigibile, non solamente
e, se mostrasse il ver, ciascun s' aretra / per dubio c'averia nom
io mi sia, per la mia lingua s' oda. boccaccio, viii- i-9:
vero. di giacomo, ii-872: s' era nel 1855. negli ultimi anni del
visdomini, 247: mente pona - ciascun s' io vero dico, / ca '1
paigli il bianco nero, / chi non s' accosta a te. -veramente,
fanciul ch'io tanto bramo / e s' e'die buona avere o ria ventura.
buommattei, iv-231: guatate ora voi s' io ho avuto giudizio: 10 non
risposta, e il vero mal volentieri s' ascolta. monosini, 233: ognun s'
s'ascolta. monosini, 233: ognun s' adira al vero. idem,
, 298: chi dice il vero non s' affatica. ibidem, 298: al
notte... a poco a poco s' era disperata e trovandosi nella borsetta il
nel giardin si sporge con la guancia s' appoggia insù la manca, con l'altra
scala di fuori e per il quale s' entra nel secondo piano della casa.
brescia e 'l veronese / segnar porta, s' e'fesse quel cammino. petrarca volgar
, cne avevano il vino triste, s' avvinghiarono come due belve, e s'ammaccarono
, s'avvinghiarono come due belve, e s' ammaccarono le costole cascando tutti e due
il popolo era di fuori, verisimilemente forse s' avrebbe avuta pisa. fontano, 204
il pingue verre; la lucida biscia s' attarda / sulle morte ammoniti e i
tanaglia, 2-699: è buon segno / s' alla gola verrucole s'applica. dalla
è buon segno / s'alla gola verrucole s' applica. dalla croce, iii-34:
, scopo. bandello, ii-1031: s' egli del sant'amor non giunge al segno
più tempo sotto canea di quello ch'egli s' era prescritto all'intera conquista del regno
. giuliani, ii-277: allora vi s' incomincia a versare de'paioli tepidi,
la campana, / col vento, or s' avvicina, or s'allontana.
vento, or s'avvicina, or s' allontana. -far scaturire acqua (
1-xxxiii-123: la tua man generosa ognor s' affanna / d'asciugar quelle lagrime, che
un'attività. monte, 1-viii-9: s' eo, nel meo dire, a dismisura
si versa, e infino allo impazzare s' accende, eziandio se giustamente sia ripreso
non voglio dir questo, signore. ah s' ella sapesse! se potessi versare il
ii-124: ero contento, perché mi parea s' andasse a versare il sangue per la
me ancella e madre ascolta, / s' io diei quel sangue a te, che
versa intorno a casi particolari, che s' imparano più coll'isperienza, che con qual
aver lungamente versato ne'maneggi della corona s' è acquistato credito, è di molto intendente
. ortes, xviii-7-44: non mai s' è tanto versato sui modi di accrescer
. moretti, ii-1130: se loro signori s' interessassero un poco a queste cose,
firenze mostro a dito, / come s' io fussi proprio la versiere redi,
. cecchi, 1-1-275: ma trattando s' è scoperta / questa versiera, e rivoltolo
: il cappotto di x... s' ere aggrinzato in modo da fare 11
sani, / mirate la dottrina che s' asconde / sotto 'l velame de li
esposizione di salmi, 1-13: qui s' ha rispetto al termine dell'uscita del
, iv-192: vi dico così che qui s' attende a stampare cose volgari, verso
'l nostro amoroso messer cino / novellamente s' è da noi partito. bisticci,
rauco: è il falchetto babeuf che s' è svegliato. 3. rumore
g. m. cecchi, 20-6: s' tu fussi ne'mie'piedi, /
versi del legno. giuliani, i-155: s' usa il vedano (o pedaso)
il vedano (o pedaso) quando s' ha a... tagliare per testa
al pubblico ed ai particolari, sua maestà s' impadronisce del loro avere. l.
alberi che infra 'l sole e l'occhio s' interpongano, dopo le ombre che di
e fra le altre se l'ago versorio s' alteri o no, nella sua forza
, che vedutamente campava le adultere e s' accompagnava con la meretrice di mad- dalo
altro vertice. galileo, 3-1-421: s' alza verso tramontana una montagna..
vede un tratto, decepta est, s' innamora per certo di me. bontempi,
tommaseo, 15-303: gli uccellacci mal augurati s' intanano, e svolazzano in vertigine e
vapore ed acqua, e l'acqua s' assottiglia in vapore, aere e fiamma.
contrasto tra la bellezza vertiginosa da cui s' era appena staccato e i suoi giorni di
altro grande premorto pittore, domenico feti che s' è conosciuto fin qui troppo per le
simintendi, 2-198: ercole, poi che s' ebbe spogliati e membri mortali, verzicòe
come fa mo, benché fortuna ria / s' opponga spesso a cor leggiadro, altero
, iii-9: un'altra porta aprendo / s' entra in un bel verniero il quale
, 8-61: appunto il generale a far s' è posto / alle min- ti di venere
fame). tanaglia, 2-113: s' a caso ferito / l'avesse lupo per
mangiato da alcuni. calvino, 2-187: s' inoltrava in mezzo ai faggi, chinandosi
di pietra e che n'hanno bevuto, s' è visto molte volte nell'orinare petruzzole
caraffa ha avuto un grosso vescovato e s' aspetta qui alla fine di questo o al
non son d'acciaio: / e s' a dir mi sospingon le punture, 7
se nel vespaio de'figli di venere s' awolgeva lucrezia, non sfuggiva, dall'
pena / non si pagasse, e non s' avesse il torto / d'attizzare il
sansa. mazzini, 32-120: come s' illudono ancora questi nostri padroni! come
vizi del cacio son questi, cioè: s' egli è secco o vespaioso; la
, o stella vespertina! stella s' insangue, / spirti veder alcun pur che
, v-1-464: alle funzioni della sera s' andava di solito alla santissima annunziata..
ostriche! s. ferrari, 500: s' alza fiacco a la luce annacquaticcia /
principio della nostra vita; e, s' è vespertino, opera nel fine: opera
ho a cantar poi il vespro, s' io mi cruccio ». varchi, 3-87
, un'imposta). tiali vi s' opponesse, vessandolo con vari disgusti l'aveva
gli animi ed i vessilli / d'italia s' inchinarono e cesare passò. sinisgalli,
la domenica mattina andarono sulla spiaggia. s' erano messe il costume sotto la vestaglia
il costume sotto la vestaglia, e s' erano portate gli asciugamani di spugna.
addosso una vesta in furia, e s' affacciò alla finestra. landolfi, 2-90:
le piaghe della fortuna, nelle case s' invecchi con lacrime, merore e in veste
verbi grafia una stroppiatola di quelle che s' esercitano in quel primo vestibulo dell'anima
, / tanto più di seguirla invan s' accende; / tuttavia preme sue stanche vestigie
dante, purg., 33-108: s' affisser, sì come s'affigge / chi
, 33-108: s'affisser, sì come s' affigge / chi va dinanzi a schiera
l'altre. cavalca, 20-574: s' ingegnava per ogni via e modo accostarsi
vestigia paterne, giocavano, scialacquavano, s' indebitavano e non pagavano.
oggi i vestigi del ponte di traiano) s' entra nella vallacchia. algarotti, 1-v-201
patecchio, xxxv-i-579: l'om qe s' axalta tropo per bele ve- stimente,
del creatore, la qual cosa come s' intenda non accade narrare adesso.
sal- viati. fagiuoli, vii-152: s' awicina bel bel, signor bali, /
e scalza e spoglie: / così s' impazza di mi està mia moglie. albertino
il figlio, e fugge e non s' arresta, / avendo più di lui che
che potrà essere scoperta dal nemico, s' abbasserà o si vestirà d'un argine di
per ogni lato questi scaglioni, da cui s' innalzavano immense colonne di fumo.
alberi). petrarca, 127-20: s' io veggio in giovenil figura / incominciarsi
ch'ero stato nel bagno, maddalena s' era trasformata. aveva scambiato la vestaglia di
per vestura. parabesco, 2-9: s' io le dicessi ch'io le darei de'
fantasia, cioè da autentico vesuviano, s' aveva l'impressione ch'egli facesse tutte le
plur. m. -ci). che s' ispira al cattolicesimo tradizionale; che
rampa a cavallo del mugnone, lo spiazzo s' è allargato: la stazione della shell
anco le chiavi e senza me non s' aprano. manzoni, pr. sp.
da firenze, xxxv-i-398: la vetrice che s' inchina / mostra all'uom che soferenza
ghiotto che con un soldo falso e gobbo s' indugi davanti alla vetrina del pasticciere.
, 1-218: né marinetta né la bricicca s' incaricavano di rispondergli, [a costante
facci pareta, / e in ziro s' usa di tener vetrino, / e proveder
intingoli; lo smalto vetrino delle cazzeruole s' è scheggiato in piagne rugginose.
: quelle nate nei tronchi degli alberi meno s' apprezzano, credendosi comunemente esser più debilo
vetriuòla, che per altro nome paritaria s' appella, ed è erba calda e secca
crede dovere poter mancare e rompersi, s' avede quanto sono di vetro tutte le credenze
. dante, inf, 23-25: s' i'fossi di piombato vetro, / l'
1-204: la stupida bestia ancora non s' accorgeva che il collega, pel quale si
d'aspromonte. bacchelli, 5-192: non s' era accorta che il tempo intanto era
.]: vette sono corde che s' attaccano agl'amanti e passano per la
lunghezza della corsia, con le quali s' alza e s'abbassa l'antenna dell'
corsia, con le quali s'alza e s' abbassa l'antenna dell'arbore maestro.
f f dante, xxxix-9: s' ella è donna che porti anco vetta,
leccio o d'altro; poi attorno gli s' avvolge la legna a mo'd'una
: quando poi d'età e di forza s' è rassodata la vita, s'
s'è rassodata la vita, s' ha da mandarne i vettoni più lunghi su
quella porzione cotitativa delle mercanzie, le quali s' introducono nel porto o nella città.
formula stessa. frisi, xviii-3-307: s' è notata l'equazione di fontaine,
l'equazione di fontaine, in cui s' esprime il rapporto dell'area e del tempo
sarà di oltre 50 persone, divise s' intende, e per la difficoltà del
una volta essortare gli ateniesi, che s' erano vettovagliati in negroponte, disse, che
, 9-63: quei [buoi] che s' apparecchiano per vettureggiare, si dèono far
: la buccia crespa molto strettamente / s' avia tirata questa invidiosa, / e così
ragionamenti primieri ». tasso, 2-20: s' egli era d'alma e se costei
vezzi, non son eglino scimie, che s' affibian la coda, e s'al-
, che s'affibian la coda, e s' al- laccian la barba?
faranno dell'uve. frachetta, 3-139: s' avidero [i primi uomini] che
, 1-565: a passaggio sì fausto s' infiorò di ridente vezzo la faccia mite;
atto placido e cortese; / lenta poi s' avicina e ti fa vezzi / con
loro vezzosaggini scassinate, in ognuna delle quali s' inviluppano sempre ae'concettuali.
1-79: non vi nascono frutta, onde s' ammali / la gente che ne mangia
xi-51: gl'inglesi, che nel 1803 s' erano decisi a lasciare l'egitto,
qualora e've mandarò le mee littere, s' ello sera meco caro amigo e've
dee., 2-9 (1-iv-214): s' elle vi piacciono, io le vi
tu se'sola colei / per cui s' adoma il mondo di chiarore. rappresentazione di
2-143: e alle volte la vocale vi s' addoppia. via1, sf. strada
le fiamme saetta; / fastidiosa polvere s' alza a far bianche le siepi tra cui
le siepi tra cui dritta monotona gialla s' allunga la via. e. cecchi,
treni... ma un confronto s' impone soprattutto nel mese di agosto fra questo
, i-x: figlio mio, sai s' io t'amo: da'retta: non
savonarola, ii-217: quando da piccoli s' avvezzano col male exemplo ad fare male,
da un lato, e a un tratto s' interrompe, e continua per un'altra
: oggi, a buon conto, s' è fatto tutto in volgare, e senza
, ad far compire la via che s' incomincia a santa maria a pilli.
non si può intendere se il pensiero non s' avvezza sopra lingue diverse dalla natia di
egli avea certe novelle intese / che s' è d'egitto il re già posto in
1-25 (i-317): la madre s' era ostinata e voleva per ogni via che
il giorno stabilito col signor curato, e s' era disposto ogni cosa. [ediz
ultimi splendori della poesia del monti e s' inebriò alle fragranze allora acute della prosa del
le some... per via s' acconcia soma'. idem, 387: 'all'
. ibidem, 229: per via s' acconcian le some. ibidem, 243:
forse., via, via! che s' incontrava in tutti i lavori di mina e
le fanciulle! a darle via / s' ha a spender queste son cose inaudite.
sp., 16 (285): s' incamminaron dunque verso quella casa: biso
, corto, tondo e furbo, che s' è impiantato sotto la chiesa nuova,
pensionato 'l prete ne goda, s' usa dire: « i medici l'hanno
, e il guazzo / della terra s' awia per le insolcate / giravolte.
viaggiatore ci bisogna; e sanza maestro s' appara pur vizi. = nome d'
: la porta in cima ai quattro scalini s' aprì: la pertica dinoccolata uscì con
pertica dinoccolata uscì con dei recipienti, s' incamminò per la veranda, tornò,
alcuno artificio e mosso dal suo maggior declivo s' incamminava. arici, ii-186: fremono
gloria nell'uccidere il mio compagno che s' era con me giurato pel viaggio senza ritorno
moretti, iii-528: se la gente comune s' intenerisce a prepararsi al gran viaggio,
pur mai si dolse o duole, / s' appaga e sgombra i pensier men che
al bavero sessantamila fiorini doro, e s' andasse a suo viaggio sanza entrare in
la trionfale / maestà de 'l tramonto s' inseguiva. pavese, 5-58: a canelli
erano i frati di san benedetto che s' ingegnavano a dissodare e a diboscare e
, 2-623: come repente il viator s' arretra, / se d'improvviso fra le
d'ira gonfio e di tosco gli s' avventi. buonarroti il giovane, 9-414:
cose? nel * 500 è, come s' è detto, un viavai fra le
tento, ma la musica / sempre più s' allontana. arbasino, 3-90: ho
profuso. la lingua ingrossata e accartocciata s' insinua tra le labbra vibranti, sembra che
di squilla over di tromba, / colei s' agghiaccia, per cui lasso, i
di qualcuno. tasso, i-283: s' io non potrò risaper ciò'ch'essi scrivono
capuana, 1-i-193: il salotto gli s' illuminava [ad alberto] di un
al vento. pratolini, 10-30: s' intravede appena la luce sfrangiata del lampione
per altra maniera / di voci, e s' hanno l'esperienze in pronto, /
sperso, nella luce del primo sole, s' ode un lungo chicchiricchi. dove?
... avveniva che... s' incontrassero con gli occhi,..
. soffici, v-5-100: per impressionismo s' intende l'arte fondata sull'impressione leggera
boito, 1-448: il suo corpicino snellissimo s' agitava tutto senza posa, come uno
469: di fuori [di pisa] s' ordinò tre vicariati in due borse:
. pagnini, i-55: per distretto s' intende quella parte di toscana più lontana da
idea considerata come termine dell'atto intellettivo s' immedesima coll'oggetto rappresentato da essa, e
'cui', senza i segni de'casi s' usa da noi spesse volte, come se
davanzali, i-256: fatto uomo, s' accontò col questor dell'africa; e
nese, mio padrone, l'elezione che s' è fatta della sua persona per
durante più mesi mi raccontò, sommariamente s' intende, del gran capitano le venture
di cantar solamente a voce sola, e s' erano più musici cantavano a vicenda l'
28 (489): ai mali s' aggiunge... il dolore di cari
serave a li omini supra la terra s' elli fossero de tanta concordia e bona volun-
dir pronome, participio, congiunzione, meglio s' intende dalla più parte, che se
conosce vicenza e i vicentini già s' immaginava che le cerimonie sarebbero state bene
e non vedendo alcuno per le vicinanze, s' accostarono alle porte. g. m
pericolosa quella vicinanza. se la partenza s' indugiasse fino al mezzogiorno potresti venire da me
della penisola vicinano, si toccano e s' intrecciano insieme la toscana ed il lazio
, acciocché per la vicinità de membri s' intenda la confederazione de'vizi. landino
polo, lii-1-48: s' è veduto alcuna volta le donne armarsi alla
sollevazione, se si rivolge a dio s' induce a credere che egli abbia conceduto
a so'vexim, a lo qual s' apareià de monte inbandixum de carne.
cosa non è di male da cui non s' esca, cosa non è di buono
non è di buono a cui non s' incorra, mentre per l'infinito campo,
tra le gole / de l'apennino s' amano appiattare. -in un toponimo
, 4-97: quando il padre di leopoldina s' accorse dello scapuccio di sua figlia,
feroce. foscolo, vi-153: l'aeropago s' intrometteva quanto il popolo ne'suoi giudizi
tuoi vicini invidie, / poscia che s' infutura la tua vita / via più là
. l. martelli, 3-95: dolcemente s' adira / la donna mia, ma
vendono in anguersa a una misura, che s' appella vier- talo a pregio di tanti
2 di pagamento della detta moneta si s' intende uno grosso tor- nese d'argento
: se 'l capo della residenza non s' era diffinito, aver ciò per cagione,
gli amanti d'ognilor stato, e non s' accennino di loro faccende. g. ramusio
1-8: la terra è tenebrosa, come s' è detto, e non diafana,
fermarlo, [giulio spiriti] come s' è detto, di costà poiché v'è
sa che per una fortezza sì fatta s' acquista l'eterna felicità -reprimere,
: pur vorrebbe farsi nobile, / s' ei potesse, colle prove. / e
in contado. pulci, 1-66: ognun s' affanna, e non par che gl'
incresca, / acciò che questa carne non s' insali, / e che poi secca
rancida e vieta, / che non s' intenerisca in su gli arnioni, / se
che era stata buona pezza vigilante, s' era già corcata senza pensiero alcuno. tasso
già nel pollaio i vigilanti galli / cantar s' udia- no ed annunciare il giorno.
la vigilia e 'l sonno; chiedeva s' egli aveva udito nulla. giuliani,
il priore e gli altri frati creduli s' acordarono; e la sera, andati tutti
ne'sonni si veggono quelle cose che più s' immagino- no e desiderono nella vigilia.
visto vigliuolo, el quale questo dì s' è baptezzato onorevole- mente.
né notte non molti passi da lei s' allongava, né mai diletto alcuno d'andare
firenzuola, 743: lasciami andar a vedere s' i'truovo da sbocconcellare in qualche lato
: fino a quel momento il nostro pittore s' era accontentato delle vignette satiriche. calvino
digradando al basso delle colline vignifere, s' accostano a un tiro di schioppo dal
vignuòla, / il maladetto tempo ecco s' appressa, / ch'e's'ha di
ecco s'appressa, / ch'e's' ha di nuovo a tornar alla scuola.
alte 3000 metri sulla superficie del mare, s' apre un orizzonte più vasto che all'
, 2-47: senza dubbio a chi s' attardasse verso sera sul lago carbonaro faceva
/ e quanto può, pugnando, s' aperegli / gi'avansando, conquistando onore.
per tòrmi al reo pensier che al cor s' è fitto. butti, 40: natura
del suo ingegno mi cagionerebbe invidia, s' io ne fossi capace. poerio, 3-222
, il remore che anche in genova s' era fatto sentire mi dava apprensione che forse
quando, per vigore degl'incantesimi, s' ingegnarono di rimutare i serpenti in verghe
virtù e vigorézza, e quella de'tuoi s' indebolirà. 2. efficacia o
). d'annunzio, i-170: s' apre! la fronte data a la gloria
fermato lì ad adorare gli antichi, ma s' era slanciato vigorosamente nello studio delle letterature
al fine vigorosità dalla propria confusione, s' accinse ad inchinar canoro la regia dama
nel campo assai capace, dove / s' aduna sempre un bel drapello eletto,
, 2-34: il suo corpo snello s' indovinava percorso,... da tendini
del bene, 2-71: 1 pippioni s' ingrassano più facilmente sotto le madri,
2-137: questa così antica sovrana non mi s' incurvò sotto il peso degli anni;
l'indice. de pisis, 3-153: s' incammina con passo vigoroso. 3
fiamme. -che prevale, che s' impone su un altro elemento naturale.
muratori, 7-v-106: intanto da quel che s' è detto possiamo raccogliere che anche ne'
veramente legittima e nel fior suo vigoroso s' ha da stimar che sia la metafora
, e per ciò piangeva, e s' abbandonava. fagiuoli, xi-84: nelle
amaro pianto. straparola, ii-136: egli s' addimanda l'asino ed è il più
, 5-37: qual fora imperio il mio s' a vili ed imi, / sol
, i-iv-n-97: vile perisce chi a viltà s' appoggia. monosini, 153: la
316: spesso sotto cubito vile / s' asconde un cuor gentile. idem, 379
veduto. bresciani, 1-ii-112: né s' ella scorse in tanta bassezza col mozzo dobbiamo
e f. frugoni, 1-327: s' empiono alcuni la gorga dello strapazzato nome di
s. maffei, 10ti-246: e non s' accorge chi so- stien la contraria opinione
onesto modo. machiavelli, 1-i-435: s' egli non dimostrava la sua ambizione con
): i cappuccini,... s' esponevan più da vicino alla venerazione e
vilipensióne de romani stimandogli timidi e vili s' offeriva prompto a combattere a corpo a
fame la sua famigliola. di qua s' hanno erbicine per l'insalate e per le
, 5-65: coloro che più del dovere s' invillano, se gliappicca la villàggine, come
la purità dell'anima, la quale brievemente s' accosta a tutti, pure che eglino
: a poemi contenenti villanie e sciocchezze s' aggiunse il verso giambo convenevole quanto è al
. leandreide, lxxviii-ii-295: prima, s' ella ritorna, pensier fasse / di
soglion là vicino al polo, / s' avien che 'l verno i fiumi agghiacci e
104: in queste parti e in quelle s' odon cantar nuov'ari e villanelle.
croce, 93: -che importa a te s' io son ben creato, o scostumato
, in quel momento di tregua la s' indispettiva di non udirla continuare.
d'altrui, non lascia mormorare, s' egli mostra tristo volto. machiavelli, 1-viii-6
iii-340: di'a bet- toni che s' aspetti a sentire un sacco di villanie che
. niccolò del rosso, 1-382-5: s' eo voio dir d'amor per traiedìa,
una domenica alla chiesa per udire messa, s' abbattè in un villan rivestito, che
venire ad abitar la città, notabilmente s' incivilisce ma non però si spoglia affatto delle
e villani / che per paura nessun più s' arrischia. -molto pericoloso o
. baldini, i-428: pan- zini s' è fatto addirittura prestare gli occhi trasecolati di
. chi prega 'l villano / s' affatica invano... quando'l villano
rovani, 4-i-163: alla tristizia del cielo s' aggiunse in quella stagione lo straripamento del
, 4-4: per sua coverta umil, s' avea formata / povera sì, ma
re. foscolo, iii-1-93: l'angoscia s' infiammò d'achille / e ne'profondi
, volgar., 266: intanto maggioremente s' accresceva lo loro dolore, imperciò che
, xiv-315: io mi vendicherò: s' egli sfuggirà vilmente le vie dell'onore,
e da romito, simulando santità, s' aprì per mare e per terra la strada
boccaccio, v-230: poiché diligentemente fatta s' avea pettinare, ravvoltisi i capelli al
e tutto quello che resta di poi, s' intende esser il discioglimento. muratori
6-43: perché le corde così lente non s' intricassero l'una con l'altra,
sospecioni e d'offensioni, le quali s' apparterrebbe al savio di torle via e di
al pergolato, al quale la vite s' appoggia. g. capodilista, 176:
giovenco e pasce e rumina, / s' ingegni uscir fuor del vimineo giro /
ix-143: colte [le fragole] s' adagin entro ad un cestello, / a
successo coraggioso e baldo / memmo ratto s' avanza, e vince il sasso.
quando non può vincere altri, sì s' ingegna almeno di vincere per tedio. cavalca
/ tacito 'coram me'ciascun s' affisse / ignito sì che vincea 'l mio
mi proverà o vincitore o vinto. s' io vincerò la febre, io verrò al
che vinser la gara, / che s' arrender, come qui si discema, /
sopra tutte le cose, il comune s' ordinasse, e che sopratutto si stesse
paolieri, 89: quando un omo s' è lasciato vincer la mano dalla moglie
del professor betti; giacché lui non s' è ancor risoluto se il 'de officiis'la
o signor mio, di quince / s' aprende la sentenza e 'l vero detto
tempo vince tutto. varchi, v-48: s' usa dire: 'egli s'è riscosso';
, v-48: s'usa dire: 'egli s' è riscosso'; tratto per avventura da'
il quale procede dalla radice, maravigliosamente s' aviluppa attorno agli alberi, et agli
salce. g. soderini, ii-228: s' attacca [la madreselva] con i
; i vincitori / d'umane carni s' imbandian le cene. d'annunzio, ii-223
più classifiche parziali. 3. che s' impone con la propria autorità, il proprio
i rami, / ed al sommo s' innalza. -che agisce con efficacia
qual minando ornai, se può, s' attacca / questo mio senso lacrimoso e
che lega le cose simili insieme, purché s' intenda però che questo legamento si fa
il gesuita a procacciar divoti, / s' egli non puote oltrepassare i segni /
carcere e in vinculi, molto più s' attnsta e afflige che non fa uno scioco
offeso. siri, x-120: masanello s' era mostrato vindice accerrimo della giustizia,
giorno verrà che vindice / quel tricolore s' alzi e si svincoli, / o esperto
avanzi di carne fredda, i bicchieri dove s' inacidiva, in fondo, del vinello
la leva fradicia di melma d'uva, s' imiiastriccia il viso avidamente, ride come
di lino seme i'modo che vi s' appicchi dentro il fuoco, gittandovi su il
b. fioretti, 2-5-297: primieramente s' induce una persona vinolenta, e quasi
; / e qual su molle coltrice / s' adagia; e vinolento / rattien della
b. fioretti, 2-4-273: ausonio s' incapriccì d'inventare una composizione vinolenta di
vinoso. loria, 1-188: s' esercitava a schiarire la voce con tonitruanti boati
ma strettamente 'guinzaglio'o 'vinzàglio', s' intende solo 'la corda'o 'cuoio', col
che di viole / colore aprendo, s' innovò la pianta, / che prima avea
le 'metamorfosi'd'ovidio, per vedere s' alcuna di sì fatte trasformazioni fosse intravenuta
i-1025: la catena delle alpi titaniche s' incupisce d'un viola fulvo. bernari
sec. ix, mentre il tipo odierno s' in4. locuz. sonare una fuga
/ voci alt'ed acute, / qui s' odon cantare. boccaccio, dee.
aveva bella voce e buon orecchio, e s' accompagnava bene con viola e liuto.
e con questi equivoci intende quel che s' è accennato. = dal provenz
e le sue opere con soprannome ignominioso s' ingegna di violare o di macchiare.
, violando la sua natura, filippo s' era sentito libero. 6.
succo, ma dell'infusione più volte replicata s' usa di fare. redi, 16-iv-370
semi, de'quali la terra vie più s' abellia. trattati dell'arte del vetro
pena di vita, senza che per ciò s' intendesse violata la pace. f.
virtù morali [tommaseo]: lo violatore s' awede quando una de le corde de
la sottrae o la distrugge. s' irrita, e tende a sopprimerla quasi eresia
: tratta special- 4. che s' impossessa di oggetti di culto; che manomente
, coartare un'inclinazione naturale; cofantasia s' intende la facoltà di trasfigurare il reale violentando
tempre, e simili per 1'orainario non s' incorpo4. sconvolto, alterato; tormentato
perrano a proporzione, ma bene spesso s' arrestano nella sola susona). perficie
dice quella pena, che dalli canoni s' impone allo stupratore violento, overo al rattore
. nievo, 572: in quella s' aperse violentemente la porta, e un uomo
, e per vuotamente de gli erari, s' erano violentemente più tosto che spontaneamente pacificati
volgar., i-369: poi che s' awide claudia che 'l suo padre trionfante
gran forza i consigli violenti, poiché s' esclude il medesimo nunzio apostolico che non
meno che quelle ancora tanto quanto non s' alterino. 10. che
, sicché i rimedi troppo violenti che s' usino a tale effetto, in vece dell'
ma ficca li occhi a valle, ché s' approccia / b. davanzali,
ché volontà, se non vuol, non s' ammorza, / ma fa come natura
al tremito che la scuoteva, e s' avanzò con passo tranquillo. io
tutti mano alle spade, quasi come se s' aves- sino a ribellare. guicciardini,
piccolomini, 10-197: la volontà, s' ella volesse, potrebbe non soccum- ber
dei. leoni, 63: s' introdusse quasi a violenza nella nostra piccola
/ la violetta odora, / il mandorlo s' infiora, 4. sm. tale colore
? cassola, 4-220: lei e bice s' erano addentrate nel tomvistosissimo. carena,
saintpaulia seconda dei vari rossi e turchino che s' adoperano per compor (saintpaulia ionantha)
rietà come pianta d'appartamento. s' incalzavano in violetto, squisitamente.
. lippi, 4-69: e qui s' aggiugne ancor male e malanni; / ch'
mi venne la rapina, / e s' io dicevo della violina. note al malmantile
altro a colazione, si piglia11 violino e s' affetta. viani, 14-180: il padrone
sua lingua e viperea... s' è messo in urto coi paesani.
dei menina. bacchelli, 1-iii-447: s' era da prima chinata, berta dalla bella
sia. s. lingue viperine non s' esala già più che un filetto di fumo
sua dolce compagnia virale appena crepitante, s' accordava con quella furtiva e carezzevole del
1-245: a un certo punto il motoscafo s' impennò dritto sopra un'onda più alta
stanco, noto all'entomologo, / s' arresta sulle cuspidi dei cardi, / s'
s'arresta sulle cuspidi dei cardi, / s' adonta di un erebia, d'un
vasco giunge a goa, la espugna, s' impossessa di tutta l'india e non
animo. de amicis, xii-174: s' indovinavano in lei dei tesori d'amore
segno ch'à nome virgo, e s' abassa in un altro ch'à nome pisce
il dott. cècere -sebbene anche lui goffamente s' affannasse a riprodursi -restasse in minoranza,
tra due virgole, come il seppia s' abbiosciava tra due spere solide. io virgolato
, 5-108: la furiosa devozione dell'artista s' è studiaquesto verbo di uscire, perché
chiuso tra due virgole, come il seppia s' abbiosciava tra due spere solide. io
porre, pronunciare fra virgolette: rifeentro s' intrica / di stretti calli e sol da
c. arrighi, 4-81: s' avviarono [i turisti] verso il viridàrio
la gio ventù, o s' inoltrano nella virilità, producendo fiori ed allegan
foscolo, xii-647: il doge dandolo s' oppose virilmente alla legge. imbriani, 3-39
nel mondano errore / ch'oggi non s' ama il frutto ma sì il fiore.
, 11-19: nostra virtù che di legger s' adona, / non spermentar con l'
. giacomo da lentini, 12: s' este onentale, / lo zafiro assai più
/ che la mente divina, in che s' accende / l'amor che 'l volge
'potestà', o 'troni'o qual altro s' abbia. s. bernardino da siena,
ai prodotti nelle velocità virtuali negative, s' avrà l'equilibrio. -immagine virtuale,
, da parte di arrabbiati virtuisti, s' ebbe una cattiva stampa. = deriv
per participazione o amoroso sfogo, s' ingelosì d'un violino dal quale, in
). giulio strozzi, 12-66: s' odono e varie lingue, e personaggi /
ricco bamaggio, / sovente con pirrusso s' affrontava: / chi delle lor saette una
de'suoi baroni: « e'non s' aguaglia / a gente riposata gente stracca;
l'esistenza... delle arti, s' affida a una irritata curiosità, tutta di
, 6-245: il brigadiere, intanto, s' era incaponitocontro ogni predisposto gioco a voler medicare
, che anco nelle viscere degl'animali s' internarono a cavare il modello de'più irregolari
lieve scarto nell'inclinazione della galleria ed egli s' inoltra nelle viscere della fortezza senza più
dui / e de sonza d'achille s' allegra nel petto vedendo la morte e lo
tro, perché tutto l'essere mi s' era rivoltato, stravolto allo spetprato /
. medie. abbassamento di un ronzini vi s' inchiodan per entro... i cavallari
purpuree 11 (196): s' egli è alcuna consolazione in cristo, s'
s'egli è alcuna consolazione in cristo, s' egli è alcuno rose, /
/ che sollazzo di carità, s' egli è alcuna viscerosa misericordia, adem
difficile liberarsi. tolomei, 2-39: s' io non avessi qui tanti intoppi e vischi
al vischio di così gran promesse, s' indussero a professarla, ebbero una vita infelice
asciugarsi le lacrime, le dita le s' intrisero d'un viscido appiccicoso: pova rotte
il nostro davanzati dice che la visciolona s' acquista coll'innesta- re il ciliegio visciolo
il nostro davanzati dice che la visciolona s' acquista coll'innestare il ciliegio visciolo sul
62: il misero non sa, quanto s' inganni, / non sa in quanta
triche. b. corsini, 75: s' io giro un guardo solo / là dove
del lor grave ri- sco, / s' ammiran di costei, che sì va lunge
l'aer caldo trova, / e là s' accende come a fiamma l'esca.
redi, 16-iii-239: in questi moti s' imbrodolano d'una spuma o bava,
pare che nella cura e governo temporale s' intramettesse più che in altro. -in
, 1246]: coman- demo che s' el forestier investirà alcuna possession, s'el
che s'el forestier investirà alcuna possession, s' el vene- tiano che à chiamado sopra
-anche sostant. anonimo, i-631: s' amor, da cui procede ben e male
la fantasia. palazzeschi 2-56: s' io cammino mi grava addosso tutto il
, 33: nel cuor dove ogni vision s' immilla, / e spazio al cielo
risente di visione oblita e che s' ingegna / indarno di ridurlasi a la
tu vivrai tranquillo. casati, 2-86: s' apre la porta del palazzo, squilla
accorta e scaltrita aveva largamente provisto, s' accorse molto bene di che strale il gesualdo
o ^ ni atto di soverchia umiltà, s' è ritirato da le visite del vicere
eran venuti con lui da torino e s' erano spinti... fino a pallanza
che amoroso cantando visita molte foglie, s' andava. leonardo, 2-108: trovato
: bisogna visitare i concetti dell'istoria che s' è scritta, se questa porta seco
come suono di metallo; però che s' appresseranno con l'oste e verranno a
stampa disponendoli in 9-40: non altrimenti che s' io tornassi da'borghi o del contado
può egli che gli spiriti infernali s' abbiano de'nomi più india
bergo, e due pozzi da olio che s' appigionano, se n'ha fiorini 15;
non c'è piccol fanciullo, che, s' e'gli fusse fatto luce ettema, /
dicendo a viso aperto, che non s' hanno / a sofferir laidezze per niente.
sanctis, ii-141: tutti questi filosofi moderni s' accapigliano, si fanno il viso dell'
il viso dell'arme, ma in sostanza s' accordano in certe massime che odorano di
vecchio... con ogni istanza s' ingegnava di mostrare la verità della cosa.
l'aglio alla vista do che s' era in ginocchie levata. idem, purg
che m'asseta / di dolce disiar, s' adempia me- lio, / la voce
ascoli, 364: gema natura umana s' ella ammira / quell'altra [cometa]
tende a scoraggiar l'agricoltura; conseguentemente s' oppone alle provvide viste della pubblica abbondanza.
e attento guardava / ne la mia vista s' io parea contento. tasso, 1-73
più costi quel danaro, il qual s' essige a vista, non è meraviglia,
tu m'abbia scritto, e perdona s' io non ti risposi a vista.
e sì a dentro ne la selva s' imboscò, che né egli averebbe potuto udire
malvisto. anonimo, i-557: s' eo meritato fosse in buona vista, /
la gravezza di questo secondo peccato, s' arresta nel primo. -mettersi in
prigione. istorietta troiana, xliii-387: s' armaro [i troiani] vistamente, e
in suon di sdegno, / che già s' appressa a ruinoso assalto, / e
confidare, come meglio seppono e poterono s' ordinarono alla difesa. carducci, ii-16-61
: la terra è cieca, e non s' intende di colori, di vistosità,
vistosità caratteristica degli uomini del nord che s' insabbiano nel deserto e acquistano le arie
fuor di modo vistoso e bello. s' allieva ancora nei luoghi asciutti e monti,
deve fare prima della sua partenza, s' è ad ogni modo concertato col ministero
tempi, ma ora dopo una vistosa eredità s' è rimessa in regola ed ha voce
l'obietto e l'occhio, quando s' astendano alla superfizie della pittura, tutte
rosmini, x-25: la vita in quanto s' attribuisce al corpo è quell'atto col
fiori e l'erba giace, / e s' alcuna sua vista agli occhi piace /
io non so vedere per qual ragione s' abbia a credere, che egli [dio
cisalpina gallia costumano. tecchi, 10-162: s' accorse che proprio dal fondo di quelle
dal fondo di quelle acque cupe saliva, s' increspava, si espandeva, con sue
piccolomini, io-proem.: marco tullio non s' astenne di chiamar la commedia imitazion della
/ che, non gustata, non s' intende mai. fiori di filosafi, 148
domandate tutti questi vicini, se mai s' awidero pur d'un mal atto di me
stesso / si trasse, e tosto quel s' ebbe vestito / e una vitalba si
la sostenga. forteguerri, 18-90: s' implica / la pieghevol vitalba in su le
. metastasio, 1-iv-607: i padroni s' incaricano della fortuna del 'govemeur', e
scrittura, la quale io voglio, s' io potrò, vitare. girolamo da sie
g. averani, i-137: la vite s' awitic- chia al suo sostegno, senza
a bilancia] nel quale il conio s' imprime mediante una vite poco differente da
mi mira con tort'occhio e mi s' asconde / qualor la muro, e sdegnosetta
tiene a stec- carelli, e non s' ingrassano; come l'uomo non mangia,
ritto. d'annunzio, i-94: ecco s' affretta una massaia industre / co 'l
; e diello al fanciullo, il quale s' affrettò e cosselo. pigafetta, 90
lo viticchio, che è una erba che s' avvolge alli arbori. 0. targioni
zucca salvatica, co'suoi chicchi vermigli, s' era avviticchiata ai nuovi tralci d'una
il mio labbro profanato / si purifichi, s' immerga, / si sommerga / dentro
del bene, 1-117: il coltivator esperto s' accerterà del vitigno confacevole alla pianura,
in piombo si li quesa e di colori s' intingessi servon i cretari in vitrearne ed
/ l'alto valor del voto, s' è sì fatto / che dio consenta quando
a tavola. d'annunzio, iii-1-1078: s' è coperto di sangue mansueto, simile
: fratelli d'italia, / l'italia s' è desta, / dell'elmo di
, / dell'elmo di scipio / s' è cinta la testa. / dov'è
i miei trionfi. piovene, 7-381: s' incontrano a parigi parecchi visi lunghi per
che strusse catellina dal conzuro, / s' io guardo ben con l'intelletto puro
armi e negli esercizi della guerra, s' acquetavano i generali austriaci. mazzini,
molto nella guerra con rosas, e s' esce vittorioso da uno scontro ch'ei
, 3-255: lo quale amore se s' usa in verso le virtù è commendabile e
verso le virtù è commendabile e se s' usa in verso le cose mondane è vituperabile
stessa, e a'suoi discendenti, s' andò macchiando, e vituperando con un
fine è il piacere carnale, s' era fatta iustizia di sì vituperato delitto.
locale). che s' aspetta ch'io abbia a dar fuori molte
vostra espressione ìppocrate volgar., 32: s' ella [orina] è negra, è
questo non debbia patir pena alcuna, perché s' egli il nar gloriosamente il suo
altrui. gemelli careri, 2-ii-431. ma s' egli è vituperio tesser letterato, si
. gozzano, i-1192: il padre s' awicina: « sei tu? dunque sei
chi ribadarsi. alla sua casa nissuno s' accosta, né bestie né cristiani. se
né bestie né cristiani. se vi s' abbatte qualche cane, gli amandola dietro certi
/ una poltroneria da starniate / e mi s' azzoppi un piè, se non vel
l. strozzi, 1-207: ben s' accozom'in ciel tutti i pianeti / al
quattro miglia fuori da roma egli medesimo s' uccise. cavalca, ii-209: benadab,
grida vendetta. massaia, i-i 77: s' introdusse il turpe costume'che ogni pellegrino
i-371: tutti coloro che deliziavano, e s' ingrassavano alle spese dell'ingrandito, gli
suoceri in un paese di villa, s' agita vuol scappare. landolfi, 16-18:
la ripresero i mitraglieri di villa, s' è visto che cos'era successo.
volsimi a gaulo, e l'alma mia s' apprese / tosto alla sua, che nel
: forse in cuor umano maggior non s' accese né si accenderà mai fiamma di
divenne, / qual diverrebbe love, s' elli e marte / fossero augelli e cambiassersi
89: il nepote d'atlante a noi s' en viene, / per mostrar quanto
esser vivo e di tanta vivacità, come s' egli sul letto avesse con riposo dormito
uno scudo. martello, 22: s' aureo fermaglio e fodero compagno, / se
.. che furono di quelli, che s' ingegnarono a fame de'vivai, mettendovene
ii-458: verso l'alto giuba, s' incontra la foresta altissima, rigogliosa, popolatad'
si disposero. svevo, 3-856: guido s' era vivamente opposto, parlando di onore
vero e parlare con prencipi vivamente, dove s' aveva a tratare dell'onore della sua
rispose ella, che d. massimo licenziato s' era dal padre mio, dopo aver
sì come ne le pitture con l'ombre s' accennano alcune parti lontane, altre sono
: or dì a fra dolcin dunque che s' armi /... / sì
7-119: fuora degli alloggiamenti de beozi s' incominciarono a partire i vivanderi e alcuni che
. b. croce, ii-11-14: s' instaurava il concetto dello spirito, e
ai 'non ancora nati'? per 'viventi's' intendono da un lato i commercianti i
uno ai quelli. poliziano, 1-533: s' i'volessi ben fuggir, non
., 2-9: per queste cose s' appiglia e vive la pianta. galileo,
. giacomo da lentini, 36: s' io temesse / c'a voi dispiacesse,
viene / che non teme altro piu s' ei visse bene. muratori, 7-iv-141:
l'umidità e buona permistione col secco terrestre s' appigliano, vivono e fortificansi e menano
signorina lola parlava volentieri di cavalli, però s' intendeva soprattutto di cucina: sapeva vivere
). tommaseo, 3-i-xiv: non s' appaga d'insegnare all'italia quali sono
come a dir che alla mensa non s' invecchia, / ché poco vive chi molto
in pace. ibidem, 203: non s' impara mai a vivere sino alla morte
dante, par., 17-119: e s' io al vero son timido amico, /
, simili a un diffuso esantema che talvolta s' orlava d'una trina di sale,
le vivide bragi. monelli, i-43: s' assiepievano sulle porte degli accantonamenti i soldati
porte degli accantonamenti i soldati, i rancieri s' affaciavano neri da antri vividi di fiamme
di frutti, / e mille fiori vividi s' intrecciano. 6. che
frugoni, i-8-236: tu ben sai, s' ella deggia / esserti in sommo pregio
amorosa come un cordiale vivificante, tanto s' era colorito il suo viso pallido e
che del tuo fuoco miracolosamente questa lucerna s' accenda. bibbia volgar., ix-500:
. imbriani, 3-133: l'arte che s' è un tempo compiaciuta di que'miti
2-59: negli animali generati di correzione s' infonde virtù vivificativa dalle stelle. pascoli,
de'campi, per li semi e piante s' attrae, a quegli manca la terra,
viviradici. lorenzi, 1-137: così stanza s' appresta allor che verna / anche ove
vivo; / pensa oggimai per te, s' hai fior d'ingegno, / qual
lui né da l'amor ch'a lor s' in- trea, / per sua bontate
, restò più morto che vivo; gli s' era serrato il respiro con un nodo
che sia schiuso): di settembre s' annesta a occhio morto, ma non è
ammirabil monile; / agli orecchi gentile / s' attenea lampo di zaffir sereno. c
, se al posto della marcia non s' immette acqua viva negli scoli.
castelvetro, 4-272: perché qui incidentemente s' è fatta menzione di lingua morta,
'l re è legge viva e, s' è lecito di così dir, naturale.
era il grand'uom che d'affrica s' appella / perché prima col ferro al
rasente), perché quali / due vi s' ammiran tanto al vivo espresse, / ch'
quale devo tanto. calvino, 12-189: s' è fatta viva la sorella di quella
l'ho tocca nel vivo: / ve's' ella si rassetta, / e sta
quando l'anima suo cadere inizia / presto s' asconde in nezza, com'era
giuliani, i-321: di quella costa s' avea un vino vivaroso, da
18-120: io prego la mente in che s' inizia / tuo cale ad arco
esser tratta di sua natura che ella s' è viziata. emiliani-giudici, pentii, mi
un vincolo viziato. bacchetti, 19-214: s' eran fatti a pretendere che l'asta
suberate. non tutte però quelle, ove s' incontrano viziature nei tipi, o nelle
è vizio giovenil, certo piraste, / s' è vizio l'amar donna; ma
di parlar male, un vizio che le s' era attaccato senza dubbio a bottega,
/ ch'io trovato avesse, / s' alcun vizio tenesse, / cornetto ogne
formar de'sistemi generali della natura, s' è agli economisti reso ancora comune. ardigò
. ibidem, 324: i vizi s' imparano anco senza maestri. il vizio è
di far vedere a tutti, quanto s' ingannino quelli che mi credono un vizioso
cecco d'ascoli, 2037: amor, s' è vizioso, poco dura. boccaccio,
la quale in capo dell'altre parole s' assomiglia ad un pezzo di panno vile posto
turare al principio d'agosto, e mentre s' awanza con la matu rità
: non si tosto gli accademici fiorentini s' agiudicarono la dittatura grammaticale ed imposero un
i-14-108: dotto antoine, per me s' oppone / al parere tuo contrario / l'
reputati vocabolaristi. gentile, 2-i-52: s' inserisce [la parola] nel pensiero
carducci, ii-10-223: 'or più non s' ha il ribelle squillo a intendere'mi
: la seconda è vocata euterpe, che s' interpretagrande aiutamento. -rifl.
palma benedetta a chiara, che non s' era accostata per riceverla con gli altri fedeli
suo dire. bacchetti, 1-i-565: s' erano avvicinati cautamente, e si dicevano
il core, / tutta d'alti pensier s' empie la mente. l. giustiniani,
ii-984: quel re del ciel che vuol s' in- chine / ogni criata cosa al
i-380: di qua e di là s' udivano le voci di pifferi e i suoni
piaggia oscura / a poco a poco s' acchetò la voce / dell'arpe e dei
strepitosi / trombe de l'universo, / s' udian con rauca voce / quinci e
certe allusioni, da qualche reticenza, ella s' accorse che la voce riferita da sampieri
pais-serra. carducci, iii-27-24: s' intende, ripetiamo, che la sperata mor
file, la voce di vittore hugo s' è riscossa al grido di roma, della
uno percosse leandreide, lxxviii-ii-380: s' io dovesse narrare a voce a
io ho dovuto levar la voce s' avess'ad elegger un imperadore di fatti e
affannate, / venite a noi parlar, s' altri noi nunciandone forte il nome o
voce di dio, cioè di rado s' inganna la comune fama. goldoni, ii-48
o collaboratore di tale rivista; che s' ispirò al gusto, all'ideologia letteraria formatasi
il padrone che ci voleva, che ormai s' è sparsa la voce, e quando
non di questi vociatori di congressi che s' immaginano di buttare in terra ogni autorità
et ringibondo. monti, 2-259: s' uom poi vedea del vulgo, e lo
era un saliscendi, alla porta di strada s' era adunato un enorme gruppo di gente
dicerie malevole, insinuaziosempre più rosso, s' immaginano, nella loro grossolana stoltini,
giusti, ii-398: mentre i mille vociferatori s' acquattavano, abbiamo proceduto sempre a fronte
oro, l'enorme caraffa della vodka s' ergeva fra una cintura di bicchieri a
sono battuti dal comito, affine che più s' affrettino alla voga. ulloa, 34
questa parte. sta / per accostare. s' ode la battuta / della voga.
chiamare. baldini, 14-152: se verga s' indusse a stemperare le situazioni concentrate con
polo. paolo contarmi, lii-14-224: s' accostò con la sua [galea] al
» « oh, trovandoci moglie, s' è ambientato. va a caccia, ha
vecchio voglia male, / a lui s' inchina non con voglia buona. sanudo,
per voglia di volare, e non s' attenta / d'abbandonar lo nido, e
uccello. muratori, 6-275: né s' ingannano certo 1 crapuloni, i gran
fagiuoli, xii-7: e guate poi, s' ogni mia vogghia è sazia, /
vecchia, ladra e bacchettona; / s' io resisto alle sue voghe, / mi
. g. visconti, i-2-6: s' io volessi narrare aponto aponto / in
, di funesta memoria, che tutti s' accordano a dire aver patteggiato di pontificare a
intrevescato, / ma pur che 'n gioì s' acoglia / l'affanno c'ò portato
traviata a far le voglie sue, s' egli prima secretemente non mi fusse divenuto
411: sopratutto in mio confronto egli s' affaccendava a primeggiare, erché nelle
ricchezza abbonda, / più di lei voglia s' affonda... quanto più scema
ricchezza abbonda, più di lei voglia s' affonda. ibidem, 251: i danari
, / néd ella ancor altrui, s' ella volesse / ch'altri l'amasse contra