del qual né io né ei prima s' accorse. attribuito a petrarca, xlvii-152:
'ferir tomeamenti'. nievo, 588: s' anche taluni torcessero il naso a questa
chi ben non torce i panni, non s' asciugano in tre anni. =
del primo tomo delle storie cremonesi, s' egli sia presso a far gemere il torchio
, lo dirò a mia gloria, s' affollarono per averle. -far lavorare
di spessi occhi di pagone, e questo s' intende per tutta la sopravesta del cavallo
, ecc. pascarella, 1-28: s' era costruita una specie di capanna a ridosso
allungata e ritorta. re degli re s' appella e noma / e con lunga farraggine
, 3-19: era una sentinella che s' appoggiava alla lancia come avesse il torcibudella.
, e infreddano senza che l'uomo s' avveda, lasciandogli per lo meno il
di questi torzicollo. allegri, 141: s' i'non son torcicollo, o stropiccione
si scorcia ed in conseguenza qualche poco s' ingrossa. arti e mestieri, ii-149:
.. con torci e candele accese s' accompagnano alla sepoltura. ulloa [guevara
fiaccole, ma di que'torrioni che s' appicciano alla comedia. -acer,
percioché, mantenendosi dritta in quello, s' asciugarà pian piano. = nome
ne faze. biringuccio, 2-129: s' inteneriscono [i semi] con fumi caldi
maggior sollecitudine a due torchi, perché non s' incontrerebbero i compositori e torcolisti ne'richiami
/ ch'io cuoca, e cotta s' un stecco me inforco, / e mondo
uccello / romperia qualche sportello / che s' arebbe a racconciare. allegri, lvii-143:
la prima tavola del fasciame, che s' intesta nella ruota di poppa, verso il
torino, semmai (un guaio, s' intende, per cni è malato di torinesità
, 16-1: già era in loco onde s' udia 'l rimbombo / de. l'
: ritornando poi li sudditi carichi di preda s' incontrarono in una turma di paesani,
mazzini, 1-17: in questo egli s' erge [dante] luminosamente al di sopra
frusti del pane nel- tacqua, tutti s' affoltano e aggruppano e abboccano chi qua,
o astratti. lubrano, 3-67: s' assaltano sospetti a torme a torme. d'
. dante, inf, 10-78: « s' elli han quell'arte », disse,
la speme il consola; / e s' un tempo 1'ancide, alfine il sana
e vin trionfi e domini. / tina s' empian, rote girino, / gran
empian, rote girino, / gran s' insacchi, uve s'incestino, / si
, / gran s'insacchi, uve s' incestino, / si tormentino e martirino,
e più. mmi monta affanno / che s' a morte lo spirito mi mancasse,
cosa che nessuno avrebbe potuto prevedere, s' abbandonò al contegno più inumano, e giunse
innanzi da una vita libera e corrotta s' erano convertiti. -nella tradizione cristiana
fratelli, 5-197: quel tormento stilistico s' era venuto placando in uno scrivere meno
flusso disenterico con tormini acutissimi a quali s' accompagnò in un medesimo tempo la febbre
muratori, 6-334: vedi che villani fantasmi s' intrawersano in capo ai mortali e pure
, sia spiumacciato il letto, / s' unisca al sopraccielo l'indiano tornaletto. batacchi
/ tornano ora nella sera / e s' arrampicano stanche; / una stella lo conduce
a voi ». e uelli incontenente s' inginocchiaro et adorarlo e dissero: « fa
... / e fa cansar s' altra schiera v'intoppa ». idem,
/ l'un l'altro mirando / s' aperse un sospir. 6.
gramatica, e poi, come quello s' abbia ben fermo nella memoria, tornarvi sopra
di complessione collerico, et alle volte s' adirava, ma subito tornava. filicaia
: membrandomi c'ogni om di mal s' adoma, / di ciaschedun son forte disdegnosa
basta metterlo in mollo, / ché sempre s' indurisce e toma in tuono.
, 12-80: vedi colà un angel che s' appresta / per venir verso noi;
ne riconduce il giorno; / quinci s' alzan le stelle, e ne l'opposta
: essere insolito, sconosciuto. crito s' apponesse, dovrebbonsi nella varietà de'secoli rivolger
fagiuoli, x-175: misurami, e vedrai s' io 1-i-206: conviene che ce
a conta v. conto, n. s' è scappati, giuraddio... vi
, / perché giuliani, ii-247: noi s' è cercato di zolfare la viti appena che
gl'impetrassero scusa degli antichi misfatti, né s' ingannò. lo tornarono alla milizia,
tornamelo! » montale, 1-22: non s' incomodi riguardo a « commerce ».
4-147: al primo entrare dell'armaiuolo, s' udì qualche cosa agitarsi in quel lato
. nocco de'cenni, xxxv-i-321: s' ei mostra di dar allegrezza / e poi
. l. guicciardini, 13-iiii: s' intende el re avere avuto caro la mutazione
. per finire e concredere il giorno che s' avessi a fare tesequie. compagnia della
: si prova: e quando a'labbri s' awicina / per cominciare la prima parola
idem, 372: io non so s' egli è cosa piu bella / levargli via
/ ch'appieno in sé tornata ella s' adire. -tornato in uso: che
marina in la parata ghiara / in cui s' ha la gran giostra a terminare,
cino. parte 'tomellati', ne'quali s' aggiunge al fine il tornello or di
cino. parte 'tornellati', ne'quali s' aggiunge al fine il tornello or di
) era uso mettere i neonati che s' intendevano abbandonare alla pubblica carità.
non v'ha uscio o finestra che s' apra, ondeque'd'entro si possano
veramente di ossian, tutti però, s' io non m'inganno, sono lavorati
per via d'una corda, che s' avvolge all'asse del tomo segnato '
veder, tanto a nsare, / s' egli [il verso] sia tutto
: l'ostinazion de'legni / non so s' a luna scema, /..
rose e si torniscano. questo tornire s' intende che si facia arrotare a taglio fino
: parlando di gatti,... s' intende quel ronfare che fanno talvolta,
, se non quanto verso il mezzodì s' apre in spazio più lungo che largo ove
apre in spazio più lungo che largo ove s' entra ed esce. -disposizione
tomo infranto alcune difese dei nostri invasori e s' erano affondati fino a noi in territorio
associati, delle arti, dei costumi che s' introducono nelle nazioni, le lingue si
sempre guardando tomo tomo. ordine s' aspetta il detto ufizio. delfico, iii-106
reputati squilie che già l'occhio di cotestui s' era dato a stigmatizzare come nobili,
guicciardini, 13-ii-128: prima di perugia s' intende come, ancora che la pratica
più lance, in mezzo a'quali s' avviarono verso londra. cesari, i-450:
: l'una fera con l'altra s' accompagna, / il toro giostra e il
tristo; / e dammi o sanità, s' io ne son degno.
sue torpenti e velocissime braccia, il pescespada s' infisse diritto come un dardo nel numero
. gozzi, i-22-61: così torpe, s' infredda e tardo langue / ivi,
le tuniche della cipolla o come i semi s' avviluppano gli uni dentro agli altri.
mìa vita / che d'altro non s' aita, / perché t'è, donna
isola, impera con quella voce che s' ode di lontanissimo come tuono.
. d'annunzio, i-511: s' ode talora il grido / fievole d'una
s' avanza sopra gli altri, a poco a
... il commercio e il tupè s' alza e s'abbassa la buona fede
il commercio e il tupè s'alza e s' abbassa la buona fede un dì farà
.. 'battere', onde 'battaglia'. s' è fatto, dicevamo noi, 'un tuppete
, / se goder bramerò, uanto s' è detto, / bisognerà por nell'orecchio
10 tenga molto caro e riservato, / s' incomincia a forar con discrezione / la
, ii-51: al tempo che l'uva s' imbruna, li villani vanno imbrunando la
/ i'sì mi turo, ognun s' abbi a partire! » rubin ùicea,
, x-27: con un peccato sol tutti s' adirano, / e gli altri sei
era turato egli stesso prima che che s' addormentasse. tommaseo [s. v
vailetta fuori / una gran turba che s' era fuggita, / ed a veder
e nolle ri- primendo, tanto meno s' ode la boce del giudice presidente. s
nella chiesa per curiosità,... s' accordarono di fargli fare una trista figura
è di necessità che la madre la quale s' induce ad uccidere, sapendo quello che
quello che fa, il figliuolo innocente vi s' induca con gran turbamento d'animo.
discutevo col cameriere, [bianca] s' incipriò, si ritoccò le labbra, si
poliziano, st., 1-42: non s' accorge eh'amor lì drento è armato /
/ fortuna, che ad ognor par che s' ingegni / di turbar, di guastar
alla tua vista / si turba e s' addolora. verga, 8-47: scoprendo la
ammuta, / quando rozzo e salvatico s' inurba. -manifestare ansia, inquietudine
la mensa e 'cibi apparecchiati, s' incominciò a turbar colla sua donna e colla
, i-21-4: dirò come 'l mar s' andò turbando / per mala-bocca, quel ladro
con più tranquillo o men turbato affetto / s' onsacri le tue glorie e t dolor
mandre ornai ritorna / perché 'lupo crudel s' aggiri in vano / quando al turbato ciel
corsa sopra fonde del mare turbato e non s' arebbe immollate le piante de'piedi.
balenar alcuni lampi ed in un tempo s' udì un tuono tanto grande e tanto spaventevole
li ardui / pioppi turbina, ricade, s' irradia, vanisce, / s'addensa
, s'irradia, vanisce, / s' addensa. moravia, ii-309: la pioggia
gli facevano turbinare la testa, egli s' avvide tuttavia che c'era qualcosa di vergognoso
2. figur. frastornato da discorsi che s' intrecciano, che si accavallano (una
quali di esse hanno ragionato ex professo, s' appellano turbinate, perché fatte in giro
e minaccioso. ricciardi, 4: s' alcun di questa razza, / passeggiando per
romore è. buti [tommaseo]: s' udiva un tumulto che s'aggirava per
]: s'udiva un tumulto che s' aggirava per quell'aere, siccome la rena
aggirava per quell'aere, siccome la rena s' aggira al turbinio del vento. bibbia
naviganti, che appoco appoco cresce, s' inalza, s'agglomera e forma il
che appoco appoco cresce, s'inalza, s' agglomera e forma il burrascoso tifone,
passaggio / turbinoso di spuma ch'or s' infitta / ora si frange. n.
così detti, a turbando ventre. s' ingannano, è voce arabica; e si
/ facevano un tumulto, il qual s' aggira / sempre in quell'aura sanza tempo
di questo prato restano leggerissimi, e s' abbruciano totalmente, come il turbo combusti-
confuso e turbolento, / per me s' è messo in ordine. barilli, ii-5
onde tutte quante que- st'altre cose s' elle sono mutabili e turbolenti, non di
, xviii-129: le turbolenze, che spero s' acqueteranno presto,... ora
parzialità veruna. leopardi, iii-856: s' era intesa qui qualche cosa delle turbolenze
, 82: per la qual cosa, s' era poi sparso voce...
nella stanza del gransignore, il qual s' attrovava seduto alla turchesca sopra un ma-
uno linguaggio a un altro, che non s' intendessero insieme. i. da sanseverino
ricciardi, 5: se pur gli s' accosta / torcimanno o sensal, di
gioanni kepplero della musica turca e ivi anche s' ingegna d'esprimere con le note nostre
quando la vipera si sdegna, e s' accende,... si gonfiano meravigliosamente
non dàrgli una turibilata in faccia, come s' usa in questa porca italia. lucini
quando la forma fu piena e la leva s' abbassò e il turo chiuse la bocca
chiuse la bocca rigurgitante e il metallo superfluo s' incupì nel fermarsi, egli senti che
, egli senti che il rito del fuoco s' era compiuto dentro di lui.
5-2-333: giustamente dicesi vizio turpe e s' ha in conto di cosa abominevole dall'intera
casa... volendo diogene sputare, s' accostò a colui che menato l'aveva
considerando la superbia, nella quale elli s' inviluppò contra il suo creatore.
. b. cappello, 43: s' ella mi trova caduto in alcuna turpitudine,
castelli, e specialmente quello che matura e s' indora nel raggiante nel cono
grandioso edifizio della vecchia fabbrica delpapollinare, s' instituirono pubbliche scuole con maestri per ciascuna
/ angelo uman, che nel ben far s' atufa, / corno in acqua asetiti
vai per questa notte oscura, / s' accender forse cerchi il lume spento, /
e in tanto tempo questo lume non s' è spento, anzi tutta volta più si
acchiaparvi la lupa, percioché la maliziosa s' awide che 'l terreno era posticcio. tasso
, v-66: la mia madre per isposa s' aggiunse, allora di bellezza famosissima ninfa
, 10-33: vedi là farinata che s' è dritto: / da la cintola in
tutta la vita d'un uomo, s' elli vivesse mille anni, non sarebbero che
cittadini a tutti suoi avvisi e sforzamenti s' oppuoseno. petrarca, 127-86: ad
. petrarca, 115-7: poi che s' accorse chiusa da la spera / de l'
sanminiatelli, 11-16: forse la zia berenice s' era buttata tutta d'un pezzo nelle
mille. nievo, 368: tuttociò s' appicca poco a proposito col proverbio:
, 37: tuttociò io voglio che ciò s' intenda con intero comodo vostro.
/ si liscia il volto, il crin s' orna e inanella; / perché con
cose; che si occupa, che s' immischia di tutto. rovani,
o in salita (termini sociali, s' intende; nessuna gerarchia di valori, né
. dante, lxx-14: da poi non s' è voluto in altra cosa / fuor
. giacomino da verona, xxxv-i-641: s' à far [lucifero] veniro
-che è la stessa persona; che s' identifica con un altro personaggio.
, / e de'miei occhi tututto s' accese, / e 'l tempo, che
di trento,... non vi s' incontra alcuna parola sopra gli errori che
natura, che dal suo fattore / s' era allungata, unì a sé in persona
l'occhio ti dice, u'che s' aggira. 2. cong.
: ubbidienza è un tesoro, col quale s' acquista il regno del cielo, il
superbia è cagion di ribellione, come s' è venuto ne gli angeli apostati; così
nell'ambito delle loro legislazioni, a cui s' impegna con voto pubblico durante l'ordinazione
esopo volgar., 7-95: spiritualmente s' intende per l'asino i semplici religiosi
, ii-200: più tosto che non s' è detto, il figliuolo, tolti i
talvolta comparisce grande l'ostacolo a cui s' era appena badato; l'immaginazione dà indietro
, / obbiosi, casosi, / s' eleggono una sola tal persona /..
milano a francescomaria sforza concedere, come s' era per li capitoli della lega ubbligato.
quel che l'ha creata / l'anima s' unisce; / da lui è uberata
ubertade / qe $a no sera cosa, s' el ge'n ven volontade, /
faccino. carducci, ii-i 1-243: non s' avveggono i materiali, che quel canto
delle medesime cavalle, con il quale anco s' ubbriacano. giuglaris, 1-426: li
scriveva la sua eccitazione cresceva, ella s' ubbriacava delle sue proprie parole. =
pingiurie. muratori, 6-121: già s' è detto, cne non serve di bastevole
dell'alta rupe: e sente che s' abbassa / la rupe sotto l'uno e
(1-iv-808): ella, che avveduta s' era del guatar di costui, per
pigliarsi giuoco, ridendosi d'alcuno, s' usa dire beffare e sbeffare, dileggiare,
b. davanzati ii-79: egli s' accostò a otone; e non bastandoglide e
palladio volgar., 10-12: agual s' apparecchia l'uccellare. soderini, iii-297
soderini, iii-297: il medesimo modo s' ha a tenere volendo porre presso al
ariosto, sat., 3-83: s' io fossi andato a roma, dirà alcuno
la rimendatura. pallavicino, iii-776: s' astengano [i canonici] dalpillecite cacce,
e ella mira loro, e non s' avegono che rimangono presi e impaniati.
nodrito. lapidario estense, 160: s' el viene metuto suso ad alto, el
tasso, 11-iii-1008: io non so s' achille o alessandro fossero giamai lodati giustamente ne
del adiglione ove era legato, che s' uccise. boccaccio, viii-2-123: on
italia: di cne ella per dolore s' uccise. castelvetro, 8-1-293: didone per
8-1-293: didone per conservamento dell'onestà s' uccise, volendo servare fede al marito morto
: per questa cagione in certe parti s' appuzzarono sì. tacque che uccisono e
di ritenerlo, sì ch'e'non s' avide / come per mezzo aperto gli fue
, / che m'uccide la vita / s' amor no le dimostra sua possanza.
/ guarti d'amor che non pianga, s' tu ridi ». i. andreini
eccidio. masuccio, 78: s' alcuno dirà questo esser bugia, miri tra
: o fanciulli, sapete a che s' asomiglia la mala lingua? alli ucertelli.
sospiri / de la gente ch'in un s' allegra e duole, / fan che
fan che per l'aria un mormorio s' aggiri / qual ne le folte selve
le folte selve udir si suole / s' avien che tra le frondi il vento spiri
iii-10: pochi anni passano, che non s' oda regnar la peste o in costantinopoli
dante, purg., 32-65: s' io potessi ritrar come assonnaro / gli
achille in troia, per sola udita s' innamorarono, e dalle parche fu loro
è quello che col puro suon della voce s' imita. romoli, 292:
sazia per vedere, né per sentire s' empie l'udito. = allotropo
radunati, sospeso ogni altro discorso, s' eran rivoltati a lui; e, a
ambiente umido. murtola, 1-460-57: s' ammolla in fra le pioggie, e nel
lufficiale'si è che la guardia dell'imperatore s' è già da quindici giorni avviata verso
per leggi scritte volete che del giuoco s' astegna, ed exemplo dirò una novella
. tucte e singule scipture, le quali s' apartengono al decto officio de''signori officiali
. non vogliono che l'ufi- ciale s' intenda essere più per loro.
de'padri a prendere pegni e a domandare s' eglino spontaneamente rifiutavano di venire al palazzo
belgio a fare il corso coloniale e s' erano arruolati nella milizia dello stato libero
di verde, e di giallo, s' invogliò di fare un'eguale comparsa. carducci
beata vergine. giusti, ii-290: s' è contentata di vedere le alpi dalla
. donato degli albanzani, 459: s' aggiunse, che al tempo di ciascuno priorato
tu salisti -en officio papato, / non s' acconfé a lo stato - essere en
e punirla in sé ed in altrui, s' egli l'ha a fare per ufficio
tribunale. foscolo, ix-1-240: che s' altri mai dimandasse tanta certezza a'dottori in
ufficio ferroviario di spedizioni, in cui mi s' invitava a far ritirare da quel magazzino
ariosto, vi-33: se 'l cor tuo s' ha da partir questa notte, fa che
gran famiglia / l'un coll'altro s' appiglia / va tu fa tu or tu
sentire, secondo a che vocale s' accosti. manzoni, vi-1-389: in italiano
o che l'udire, perché meno s' allunga il suo uficio. benvenuto da imola
suo. state securo, che subbito che s' incomincia a 'ntepidir la stagione voi sarete
poco gli offici smarriti dell'intelletto, s' avviò tacitamente colrancella fuori dell'antro per
. g. venier, lxxx-4-366: s' admise il nontio tanara coll'ombre stesse
concilio a cla- ramonte, nel quale s' ordinò che l'ore delruficio di sancta maria
si potea quasi di certo indovinare, s' egli all'ora avea in mente e in
amore, che porta all'amante, s' ella ufficiosamente procurerà di far nella casa sua
paruta, i-25: in ogni tempo s' avevano dimostrati molto offiziosi, e cortesi
pretesti. bresciani, 6-xv-322: il duca s' avvide, che la bugia ofnziosa avea
ufo imponeva, ognuno... s' augurava che.:, un mattoide scattasse
[il delfino] perseguita la barca, s' affila dietro le paranze in cala e
per l'uggia a l'altre men frutto s' acquista. poliziano, 7-91: andando
r. longhi, 1089: carrà, s' intende, sapeva visitar da padrone anche
c'eran che cani randagi, i quali s' aggiravano attorno alle porte chiuse. alcuni
sp., 25 (430): s' avviarono anche loro a incontrarlo, parte
ugioli e barugioli la nostra / casa s' empie col suo. a. casotti,
, i-430: spicca ancora il sermento che s' ha a insetare, rasente il capo
/ non gli toccaron l'ugola, e s' inghiotte / due par di serque d'
gli eretici 'calvinisti'in questa città, che s' intitolano 'ugonotti', o perché si
fatto sta che le dottrine degli ugonotti s' insinuarono un po'troppo addentro nelle loro
regno ove dispar giustizia stia; / e s' a nulla uguaglianza il mondo aspira,
in fronte e a'piè de're s' ammira. lancellotti, 429: la quale
nozione della libertà differente da quella che s' è svolta nel nostro. la libertà
milano, ma in quelle d'oro s' incontrano maggiori variazioni. 9.
careri, 2-i-240: ben mille uomini s' adoprano quivi quotidianamente, chi a nettare le
orioni, x-13-141: nessun eroe moderno s' uguaglia a garibaldi, nessun apostolo della
future etadi, / e a pilade s' eguagli e a quel che trasse / il
talora / gravido d'acque all'ocean s' uguaglia. giannone, 1-ii-531: la loro
cornante, e voglio / veder, s' oggi in cantar t'uguaglio o supero.
fisonomia za più volto si aisfà e s' uguaglia alla montagna indifferente. di quel territorio
eguaglia michelangelo, i-31: s' una fortuna infra dua amanti equale, /
amanti equale, /... s' un voler duo cor governa; /.
cor governa; /... / s' amor d'un colpo e d'un
dia eguale? bicchierai, 23: s' ebbe ricorso all'esposizione di volumi eguali di
dopo la prima vampata, frizzò, s' inumidì, si raccolse in un freddo e
il pedale è uguale al rampollo che s' innesta, fermisi il conio in tal maniera
sia la corteccia, e da ciascuna parte s' agguagli. firenzuola, 2i: quei
. / creta, onde a noi s' adduce aureo e fiammante / vino al nettare
fadiga danni, e con qual pondo s' inchini alla morte. frezzi, iv-13-17:
voi, dello onore che da voi s' avrà, non posso io con eguale animo
, dimostrando alli ebrei come questo salmo s' intende essere detto per cristo; dove
maggior salute maggior corpo cape, / s' elli ha le parti igualmente compiute. boccaccio
/ quanto vaglia il frumento: né s' uguanno / saran buone ricolte. buonarroti il
altro, che sudati e lassi / s' han per le rene e ne'garetti i
col malanno! / non canterai, s' a dio piace, uguanno? / che
cielo di distrigarmene una volta, e s' io c'incappo mai più, voglio essere
innamorati giovinotti. niente niente che qualcheduno s' op ponga a loro desideri
29 su le quattro della sera il male s' inacerbì et apparvero alcune ulcere al ventre
braccio, e con suo gravissimo cordoglio s' avide che di semplice ferita aveva preso
scalficcano di piaghe e d'ul- ceri s' empiono. stampa periodica milanese, i-490:
inviso alla polizia, il nostro poeta s' era dato sul fior degli anni all'ulissismo
è l'ultim'ora d'untpoca che s' estingue. carducci, ii-15-316: l'ultimo
iv-ii-12: 'rima'... strettamente, s' intende pur per quella concordanza che ne
quest'ultima ragione io vorrei che non s' aspettasse il divolgamento di tal nuova fatica,
fama. solaro della margherita, 198: s' intende in esso [popolo] tutta
mostra una linea; si dilata, s' ingrossa, si forma un'onda. comisso
: frate, il tuo alto disio / s' adempierà in su l'ultima spera,
su l'ultima spera, / ove s' adempion tutti li altri e 'l mio.
propinquo il pericolo, che per questo s' avessino gli altri potentati a precipitare a'rimedi
gli altri potentati a precipitare a'rimedi che s' usano nelpultime disperazioni. -sm
questi silenzi in cui le cose / s' abbandonano e sembrano vicine / a tradire il
cibo al labbro mio né beva, / s' ulto pria non vedrò l'estinto amico
/ agli alveari dell'irose pecchie / s' abbatte, il nifo e l'anima vi
, 1-97: l'anguicrinita furia / s' a ^ iti pure fra le risse ultrici
. e berci su il vinetto che s' è serbato agli amici buoni.
in p. albonetti, 154]: s' innamora di lui anche una, se
era frustatorio, che gli ultronei piaceri s' amplexano e fan parvi- pendere ogni animadversione
tepidi / eran gli giorni; e non s' udivan ulule, / ma vaghi uccelli
marsine e quelle nude delle donne, s' infilavano nell'orlo dei decolleté e dei
naturali. monelli, i-129: s' aduna la molle insidia della valanga in alto
la sua guida, / istranamente concordar s' udia / col fiero suon de la fiamma
1-109: nella sera distesa appena, s' ode / un ululo di comi, uno
verso di lui umanamente e come compagno s' era portato. ariosto, 17-40: la
segneri, ii-9: oh s' io sapessi qual via dovessi almeno io qui
e la libertà, mercè la spola s' è levato uguale ai conquistatori e gli
vogliono escludere iddio; in quella vece s' appigliano ad umanizzarlo. de sanctis, ii-52
sec. di panteismo poetico tutto s' incatena: il poeta umanizza la
sanctis, ii-q: venere e diana s' incarnano, si umanizzano stianesimo umanitario a
cecco d'ascoli, 278: s' agli occhi nostri appare nuova forma, /
fredde nel primo grado, e non s' usano in uman cibo, ma per li
questa terra. barilli, 5-107: non s' incontra un essere umano, eppure sono
2-27: tra le mura pesanti che non s' aprono / al gorgo degli umani affaticato
; dissetare. oria, 1-128: s' udì il fiato grosso dell'animale, la
in bocca quella frescura e la gola s' umettava. 11. bagnarsi di
balbo, 4-459: mentre così s' estendeva la migrazione settentrionale transalpina per la
altra volta le esalazioni, per le quali s' accrescono i venti. = voce dotta
un calore / umidamente umano / che s' ostina così sulla mia fuga: /
pianto. venuti, lxxxviii-ii-675: non s' interpon già mai tra 'l gran pianeta
la qualità di questa fasciatura umidiccia che s' intepidisce del mio tepore. gozzano, i-521
parlasia della lingua, quando li nervi s' oppilano e si riempiono delle umiditadi,
ritira tumido della carta, che poi s' asciuga del tutto al vapore.
calvino, 8-155: alle volte invece s' è appena infilato nella galleria, e lo
etadi. la prima è adolescenza che s' appropria al caldo e a l'umido.
de marchi, iv-229: la nebbia s' era fatta ancora più spessa e bigia
rugiada. d'annunzio, iv-2-4: s' era immerso nell'umidore dell'erba che
è consapevole dei propri limiti e non s' inorgoglisce o esalta per i propri meriti
188: suoi costumi dèe l'uomo guardare s' ella [la nutrice] è bene
veo. dante, lxix-14: e s' el v'aggrada, donna mia gentile,
quelle degli altri... non mai s' intende l'uom saggio e perfetto,
caterina de'ricci, 3: chi s' esalta sarà umiliato e chi s'umilia
: chi s'esalta sarà umiliato e chi s' umilia sarà esaltato. panigarola, 2-269
soperchianza / vive in oranza -quel che s' umilìa. fra giordano, 5-400: gli
da siena, iii-210: l'anima che s' umilia, sarà sempre esaltata. savonarola
opprimono avviliscono se medesimi per nobilitarle, s' abbassano per innalzarle, s'umiliano per
nobilitarle, s'abbassano per innalzarle, s' umiliano per aggrandirle. -estinguersi,
mia, / se per soffrir l'orgoglio s' umilìa / e la fereza toma in
gli amorosi guai, / che 'l cor s' umiliasse aspro e feroce.
a dio. castelvetro, 8-1-363: s' imaginerà ogni altra cosa che la 'ngiu-
che la 'ngiu- stizia di dio e s' umilierà sotto la potente mano di lui.
binduccio dello scelto, i-115: eglino s' umiliavano molto dinanzi da lui [al
capacità. condivi, 2-13: s' umiliò tanto verso di me che mi fece
uom sufficiente a rilevarsi, 7 che s' elli avesse sol da sé dimesso;
. [tommaseo]: onde 'l signore s' è umiliato, acciò che 'l male
umiliati mari. lettere inedite, ii-32: s' acqueta il vento umiliato e riede,
pirandello, 8-939: ecco a che s' era ridotto! e sempre umiliazioni! per
., 21 (356): « s' è messa dove le è piaciuto »
, / e abbracciòl là ve 'l minor s' appiglia. petrarca, 249-5: l'
già per diservire / l'omiltà non s' aserva. dante, vita nuova, 26-6
volgar., 1-7: il pozzo s' allarghi dalle fosse della corte e dalla fossa
arie / spira, perché più dolce umor s' engènere, / amor descende en figura
amiche erano andate di conserva, o s' erano ritrovate lassù, s'eran fatte
conserva, o s'erano ritrovate lassù, s' eran fatte amicizie nuove; e la
fatte amicizie nuove; e la folla s' era divisa in crocchi, secondo gli
fini. d azeglio, 5-18: s' era adoperato con nicolò capponi e fi
ma oggi che un umore meno positivista s' è messo a circolare nel mondo, approfittiamo
g. c. croce, 39: s' immaginò [il re] che costui
. ciro di pers, 3-90: s' hai nobil sete di castalii umori / la
proverbi toscani, 181: come marzo s' avvicina, tutti gli umori si risentono.
, per beneficio della terra che vi s' accosta, umoroso diventa. lud. guicciardini
: piccoli dice che la componente dorotea s' è sempre battuta per il rin
, come cominciò a picchiare e due s' accostaro; l'uno dà d'uncico a
obbediente il demone al comando, / s' affacciò dell'inferno al limitar, /
. / ma già il tuo cuor magnanimo s' irrita / del ladroncello, essendo nato
, iii-244: si scosse infine e s' accinse ad estrarre dalle buste gli strumenti chirurgici
5-96: saltano bottoni e uncinelli, s' aprono i camiciotti, si vede il ben
2-1 io: il mantello... s' impiglia in un uncinetto dell'abito.
affacciava sul vasto cortile del palazzo, milia s' era posta a lavorare all'uncinetto.
ci. (1-iv-581): amor, s' io posso uscir de'tuoi artigli, /
non è buono, verna scoperto. che s' io vo per un'altra via?
poltro / quand el ghe pò atenze, s' el no te 'n fesse acorto.
ora disegnata da renzo per levarsi, s' alzò mezzo intirizzito. carducci, iii-6-315
undicisillabo. carducci, iii- 15-16: s' industriava a dar similitudine dell''asclepiadea minori
e fine. sermini, 112: s' io avessi lo stomaco ongarésco / e il
torna / nel grosso petto ove ciascun s' adoma. lippomano, lii-6-283: i nobili
apparisse la virtù del più forte, s' ugnevan tutti o d'olio o di sevo
.. tocca a voi di vedere s' egli patisce di ruggine, e se v'
dovesse filare, tanto che la carne mi s' è spiccata dall'unghia, per potere
. guarini, 1-10: con l'oro s' ungono i chiavistelli. proverbi toscani,
per burchiello, io: però nessun s' impacci / di farci cosa, che ci
volta su pugne a questi sfacciatelli che s' arrogano con essi tanta auttorità. pavese,
avevano accecato! ojetti, ii-672: s' era in due amici a guardare in una
. cambino d'arezzo, 157: e s' io la verità scrivo e registro /
. baretti, 6-133: le donne s' avvicinano tanto al carattere degli angeli,
cose che non si uniscono, più s' uniscono le conformi e le unibili.
e da fama non buona, / più s' allegra, gioisce e raconsola, / che
, gioisce e raconsola, / che s' avendo perduta la corona / ripor se la
di dio, a cui l'unicità s' appartiene. rosmini, xix-187: noi intendiamo
si devolve in salmo e in antifona, s' invasa in due contrastanti cavezze: il
. ojetti, i-97: petrolini s' è dato al tragico francamente: al tra
quanto 'l dì dura; ma com'el s' annotta, / contrario suon prendemo in
l'unico tìglio, il futuro cavaliere, s' era ammazzato per un pasticcio di donne
, i-245: né in questa maniera s' incontra alcuna difficultà a spiegare la similitudine
filosofia ed esperienza, universale ed individuale s' indirizzarono verso un'unificazione e identificazione.
vanta- trici! si costituisce distruggendo, s' unifica dividendo. il piemonte ha p'
, 9 (162): i servitori s' uniformavano, nelle maniere e ne'discorsi,
, 2-i-11: la vostra maniera di pensare s' uniforma per sì gran modo alla mia
39-297: l'associazione... non s' occupa... che di proposte
dai più influenti tra i repubblicani, s' uniformava. = denom. da
: dove manchi un diritto generale uniforme s' accampano caste, privilegi, ineguaglianza,
il fanatismo o l'unilateralismo della pianificazione s' invoca la regola morale? =
. g. michiel, lxxx-3-260: s' intertiene sua maestà studiosamente con molta unione
. papini, ii-778: non s' esce, con tutto questo, dal dominio
: guancia in cui rosa a gelsomin s' unio, / e sen di marmo,
van poi leggermente imbrunendosi per unirsi s' unirono. g. morelli, 357:
ultimo colori armonici si cercavano, s' univano, amoreggiavano insie alla
amoreggiavano insie alla fatica alfin s' unisce / giovine in fronte umana, alato
di ceri, un canto dolce s' univa ad un suono ancor più dolce che
. idem, par., 2-42: s' io era corpo, e voluto fare
alla gran noce / con le streghe s' uniscono i stregoni. fantoni, i-139
unisca a licida / la bionda foloe, s' uniranno in pace / e la colomba
vedutasi rinchiusa, pregò i colombi che s' unissero tutti insieme, e che dessin de
e si coprono ai sudore, i cani s' uniscono insieme alzando un ululo doloroso.
monti, ove la terra e la collina s' univano e pareva che l'ultima arborea
vede / come nostra natura e dio s' umo. s. caterina da siena,
il mortale. bruni, 316: ora s' unisce a dio l'anima altera /
in te finalmente annullate / le anime s' uniranno / e lassù formeranno, / eterna
s. particolarmente nelle lettere, non s' unisse una squisita cortesia, la quale
nell'aria le quali, se non s' incontrano mai insieme ad unirsi formano dissonanza,
unirsi formano dissonanza, e consonanza se s' uniscono. la unissona è la più per
si fanno. tasso, n-ii-95: s' è vero quel che voi giudicate, aviene
le super- fici unitive, le quali s' interpongono nella copulazione d'una parte coll'
pascoli, 138: e vero che non s' è più soli? / sì, sì
di lino, semplicissimo, e che s' intonava a meraviglia con il viso e le
, 9-307: tutto [nel dipinto] s' è fuso e trasfigurato in una sostanza
arte dell'odierno impero di marocco, s' avanzava alla volta di evante, con
ruzzini, lxxx-4-459: così riesce incerto s' il negozio resti disciolto, o pure
cena con un'allegria universale, quando s' udì un calpestio di cavalli, ch'
tra gli addiettivi imperfetti sono anche, s' io non m'inganno, da mettere i
può avenire ancora ad altre, e s' universaleggia tanto, che non ha cosa particolare
del vizio, e de le lor parti s' è detto universalmente a bastanza per quanto
g. villani, iv-9-8: chiunque s' è fatto caporale di popolo o d'
diedero quasi le mosse alla moltitudine, che s' impadronì, prima d'ogm cosa,
all'università, dove poi l'uno s' era laureato in legge, l'altro in
/ d'intorno a quelle grotte ove s' ardea, / e speme mai fra lor
perfette, che meno si discostano e s' allontanano dal primo e più alto cielo.
risol- vesi in un concetto, come s' usa dire, subbiettivo e in qual cosa
nelli specchi, ove la luce unita più s' in- vigora nel modo che fan le
altri fuochi nostrali, accendere il sole s' è visto e far fuoco univoco al nostro
: ogni torto si dirizza. per non s' esercitare. perché le bone erbe creschino
. minturno, io: quel veramente s' intende che sia [un poema]
uno'. b. croce, ii-11-14: s' instaurava il concetto dello spirito, e
con elle facevano un tumulto il qual s' aggira / sempre in quell'aura senza
i-404: come al subbio da petto s' è avvoltato un dodici braccia di tela fatta
/ se non come per fama uom s' innamora, / dice che roma ogniora /
à gà unca quella malattia, / s' el plas a deo, per perigol,
amor non fu néd esser osa / s' unque già mai dadlui nacque partire. firenzuola
è grave. testi, i-159: e s' unqua il dormiglioso / endimion, per
ascolta; / né molto ti doler, s' unqua ti fura / dovuto premio ignara
ti rallegri / povera patria tua, s' unqua fesempio / degli avi e de'parenti
unquanco non avea fortuna esperta, / s' allegrò che marsilio avea ridutto / parte
. saìvini, 33-124: mai non s' udì sì ricca vena unquanco, / che
bresciani, 6-iv-292: tutta la faccia s' untavano, massime nelle grandi letizie e
, e di questi tali, che s' ungono, o untano gli stivali da lor
sp., 32 (546): s' era visto di nuovo, o questa
, i-iii- 394: a ciò s' aggiunga che l'opinione del secolo attribuiva singolari
e di musica; allor solamente quando s' odono, dilettano, ma a'miseri è
egli cin- ue volte nel suo grasso s' ungesse,... ed ogni volta
). garzoni, 1-143: qui s' impara di conoscer l'argento vivo di
un atleta. salvini, 48-80: s' ad ambi questi testimonia stella / di saturno
guerrazzi, 4-35: a risoluzione siffatta s' ingannerebbero a partito se confidassero poter approdare
. villani, 12-32: la notte s' apprese il fuoco nel popolo di san martino
lo strettoio della gamba, e 'l nervo s' unga con alcuno untume. d.
. lauro, 2-133: perché agevolmente s' infiamma [lo zolfo] essendo avicinato
re: e domandandolo il profeta, s' egli avea compiuto il numero de'figliuoli,
scorto; / pur tutta- volta, s' io vego l'unzione, / io entrerò
il nuovo venuto, come novellino, s' accorse che s'era imbattuto nel più singolare
, come novellino, s'accorse che s' era imbattuto nel più singolare tipo di editore
dio fa gli uomini, e e's' appaiano. nievo, 11: l'uomo
]... ci sono che s' adoperano da noi nello stil giocoso, per
vien detto un uomaccione, / se s' ha da star del ben parlare ai patti
parlare ai patti, / ogni gran luca s' arà a dir lucone. g.
, / opra della regina appattumati, / s' eran di qua partiti, / e
lxxviii-iii-63: questi li esempi son dove s' inpingua / la fama della nostra breve vita
bradamante sua. tasso, 1-80: s' eran carchi e provisti in vari liti /
di cuoio bovino al piede, non s' ebbe neppure né l'indipendenza d'indole,
. borgese, 1-46: un giorno s' accomiatò con un « dimenticavo di dirvi »
.). moretti, iii-993: s' era compiaciuta d'aver con sé la borsetta
ondante, che il mio tenero cervello s' impossessò delle numerose strofe per incanto. era
rime scolata, / la s' ebbe a medicar per uppilata.
2353: dello sangue dell'upupa chi s' ogne, / da'spiriti, dormendo,
.. come / per te il tempo s' arresta. calvino, 11-62: di
8-753: passando come un uragano, s' è avventata contro la sua bottega di orologiaio
marescotto e i figli di bernardo dodici s' ammansissero, s'urbanizzassero e s'inurbassero,
figli di bernardo dodici s'ammansissero, s' urbanizzassero e s'inurbassero, rifacendo casa
dodici s'ammansissero, s'urbanizzassero e s' inurbassero, rifacendo casa in città.
in molti luoghi... comunemente s' adopra nelle spezierie, il qual (secondo
, / tu fa che 'l ghiaccio suo s' infiammi ed ura. = voce
. pirandello, 8-1166: ogni volta s' è sentito stringere la gola da una
delle memorie che sempre più urgono e s' avvivano. sanminiatélli, 11-46: non
uria della sua morte, perché niuno principe s' onora come iddio, mentre vive tra
/ di questa pietra [gagate] s' uomo non conube, / senza lo suo
urlanti e fere altre la prole / s' accogliea degli umani. ungaretti, ii-89:
oh come allora che gli urlanti venti / s' azzuffano fra loro e la sonante /
: io sento urlare i lupi, e s' io non fallo / non den- no
guastatori del forcellini, che e'non s' ha a dare in mano a fanciulli
leopardi, 343: e di lontan s' udiva urlar la pioggia. -soffiare ululando
vangeli volgar. [tommaseo]: allora s' adempiè questo ch'era detto per geremia
e un urlìo insieme; cresce e s' awicina; compariscono i forieri della masnada.
stefanino diè un tal urlo che il postiglione s' arrestò e il legno non andò in
grida. pananti, i-191: l'orrido s' ascolta urlo di guerra / e le
/ tra un lungo dei fanciulli urlo s' inalza. moravia, x. i-514:
strappasi i capegli della testa, / e s' infuria e tempesta. pratolini, 9-830
i-3-34: d'osceni cani indarno s' udiro urli interrotti, / o d'importuniaugelli
poeta d'acqua fresca, replicare / s' udiano in coro per intercalare. pascoli,
le tue mani bianche e valorose / non s' addice quest'urna lacrimale, / e
l'ore notturne / in cui le tombe s' aprono e i fantasmi / scivolan via
urna le sette fortune; / ciascun vi s' accosta col tremito in cor. gramsci
ogni uom la sorte ne l'urna s' agita. 4. alveo,
cammino, / che ampio al mare s' affretta, / che sì spuma e sì
, dissenso. ariosto, 31-41: s' ebbero un tempo in urta e in gran
ma quivi insieme con fraterno affetto / s' accarezza, tutte obliando l'ire. monti
come già marsia fece, ad apollo s' oppongono, altri con le sue cetere
a veder surto, / sì che s' io non avessi un ronchion preso, /
: si confondono, si scompigliano, s' urtano a vicenda: ognuno cerca la
su con un nodo alle funi perché non s' urtassero. -calpestare il suolo pesantemente
/ d'ogn'intomo v'accorre, e s' urta e preme. b.
b. corsini, 12-90: s' urtan le schiere, e delle lance i
per tarmata giovenca in pugna orrenda / s' urtano audaci. carducci, iii-1-117: s'
s'urtano audaci. carducci, iii-1-117: s' urtar di tto li due cavalli
letto urtansi insieme. giovanetti, i-89: s' udiro urtarsi in fera giostra i venti
, / strage, furia, terror s' urtan l'un l'altro. pascoli,
su, rotolano le nubi, / s' urtano, vanno per fuggir dal chiuso,
per venire entro i burroni, / s' alzano per oltrepassar li scogli.
sbraccia, suda, si sforza, s' affanna, / urta, sospinge, e
gagliarda, le parole e le mani spesso s' accordavano. sanudo, liii-378: sier
assenza di lei lo urtò, e maggiormente s' indispettì quando vide, nel piccolo portico
antica architettura. cuoco, 1-143: s' inviarono da per tutto dei 'democratizzatori',
e violentemente. boccaccio, 1-i-196: s' egli avviene che con lui urtare ti convenga
poeta descrive il mare, quando / s' infuria: e veder pare all'uditore /
scogli entro la foce ascosi / urtò, s' aprì ingoiato in un momento. pascoli
ida peritoo nell'afrontare, / e evandro s' urtò con sarpedo- ne. di costanzo
necessariamente convien che si ritiri, come s' avesse urtato in cosa che lo ributtasse.
: questi sono scogli ordinari nei quali s' urta in così fatte occasioni, non essendo
tra l'urto dei cirri del cielo / s' è rotta / la tenue gugliata.
in un momento di solitudine e desiderava chi s' interessasse di lei. pirandello, 8-661
urtóne. caporali, lxv-75: chi s' intruppa fra '¦ veglioni, / chi s'
s'intruppa fra '¦ veglioni, / chi s' intende fra 'veglini / e tra
proverbiali). soderini, iii-279: s' ha a tenere a mente il proverbio che
, / ch'alia battaglia il cavallier s' affronta. pigafetta 4-49: mangiano carne
leggiadra usanza / e onesto costume in lei s' attene. bibbia volgar., ix-438
acqua, per aventura in messer simplicio s' incontro. forteguerri, 20-54: rinaldo
a l'usanza, ché ongni cosa s' acquista per uso et abassa molto per
si può, ma conviene che per usanza s' acquisti. cavalca, iii-30: la
idem, iii-104: alla voce 'nudo's' aggiunse non solamente la 'i',
ii-277): la rocca per usanza non s' apriva, / fin che il sol
nocchiero di fiume, entrato in mare, s' ebbe a sommergere; e pentito dell'
ogni turcascio, / le spade vi s' usaron mortalmente. crescenzi volgar., 5-19
altro è indispensabile ricorrere alla fenditura, s' usa per dividere la pietra sempre più la
alimentazione. testi fiorentini, 201: s' elli aviene che l'aqua sia salata,
e usi in vino agro; e s' ella è amara, sì. lla bea
lunge, / qualor più fiera ostil baldanza s' erge. 7. valersi di
. usa della creatura ragionevole; ma s' ella è malvagia, usa d'essa quasi
. fazio, v-7-30: per tutto vi s' adora macometto, / a'quali ha
risposta! leopardi, i-50: dove s' ingannerebbe chi credesse che celso volesse per
/ pur un linguaggio nel mondo non s' usa. esposizione dei salmi, 1-135:
. adriani, 1-ii-145: a questo s' aggiunse... che il re di
141: le due nazioni... s' abbonivano per amor di dio, ma
) che le acute teste dei filosofi s' inamorassero di spendere qui le loro applicazioni,
anticamente le vertudi e li belli costumi s' usavano, sì come oggi s'usa lo
belli costumi s'usavano, sì come oggi s' usa lo contrario. ghirardacci, 3-198
vero questo è l'amore, che più s' usa tra gli uomini. manzoni,
dei veli era più fine che non s' usasse a monache, il seno era succinto
gli uomini portavan liete serenate e, come s' usa pur oggi, si provvedevano
iv-311: chi usa col mugnaio bisogna che s' infarini. giuliani, i-44: eh
ir da parte ogni rispetto, / s' appresenta un dì a carlo. cellini,
, / certo nel petto di costei s' aggira, / e non usate di valor
di donne con le vesti nere / s' avvian solinghe e tacite al sagrato, /
tomai nella mia usata stanza / pensa s' io piansi, e s'io mi disperai
stanza / pensa s'io piansi, e s' io mi disperai: / che nutrir
usata strada. / nel futuro che s' apre le mattine / sono ancorate come barche
, i-335: ella a'tradimenti usata, s' avea cura e pigliava contravveleni. marini
-servire / degio esser meritato; / cà s' eo nom son usato -là ove
crescenzi volgar., 5-22: in italia s' innesta [il pesco] uscente il
, e tenendo l'uno l'altro s' aprìa. sacchetti, 84-95: dalla parte
tommaseo, lxxix-iii-157: perché nel momento che s' affacciavano, io per caso chiudevo mezzo
ermi abituri è fama insorta / che s' era un tempo foco, or fatto è
] per lacontraria aperta, / ch'uscier s' appella, ed è superba, ed erta
l'uschio, che con queste parole s' aveva a grand'agio aperto. g.
camini / fumavano tutti: lontano / s' udiva un vocio di bambini. pirandello,
montale, 2-89: nell'alba triste s' affacciano dai loro / sportelli tagliati negli usci
; ed è volere inferire d'uno che s' innamora per tutto; come fa l'
. a. casotti, 1-2-90: s' avvede che le vien tutta a ridosso /
per noi è bell'e finita: s' ha la morte all'uscio.
-ci si conosce all'uscio-, ci s' intende di primo acchito. aretino,
). fagiuoli [tommaseo]: e s' io credessi a lor, non tutto il
forteguerri, vii-20-114: fidelbrando lo prega che s' accheti; / 4. figur
mi apposto dietro un usciuolo del giardino che s' apriva sulla riva deserta del fiume.
.. la popolazione... s' era diretta al cimitero, recitando delle preci
mescolato; / la rogna compie, s' ha mancanza fiore. porcacchi, i-294:
un subito sudore di tutte le membra, s' appoggiò al tronco 'un albero
per quelle tacche escono gocciole le quali s' assodano: e questo si è lo 'ncenso
l'alma; quando d'uscir da noi s' affretta. fenoglio, 1-10: taricco
quel tegn'eu per fole qe tropo s' asegura, / ni d'ensir dig pecadi
poverello / che di subito chiede ove s' arresta, / usciron quei [diavoli]
uscita vietare. rinaldeschi, 1-13: qui s' ha rispetto al termine dell'uscita del
fuori d'ogni pericolo, e non s' accosta a nessuno, e nessuno a lei
che per la paura e per lo pericolo s' era ristretto e rinchiuso. manzoni,
sospiro, che da un'ora gli s' aggirava dentro, senza mai trovar l'uscita
l'esodo (o ver uscita) s' intende quella parte tutta della tragedia, doppo
; fuoruscito. malispini, 1-348: s' arrenderono a patti di andarne salvi il
in qual parte fuggì l'alma, o s' io / morii di gioia, o se
sapere per lo colore della uscitura; che s' elli è giallo, procede da collera
giallo, procede da collera; e s' è bianco procede da flegma; e s'
s'è bianco procede da flegma; e s' egli è nero, di malinconia.
verbo, nome, avverbio frequentativi, s' è conservato nelle lingue moderne (non
ora usitata venuta ciascuno nel luogo usato s' adunò a ragionare. 6.
annunzio, v-3-225: la fronte augusta s' era celata, e non si vedeva contro
è indirizzata all'uso di quelli che s' esercitano spiritualmente, ma all'uso de'loro
. scarlatti, lxxxviii-11-54: ché, s' io vengo pensando, / tenendo l'occhio
dante, par., 26-137: t s' appellava in terra il sommo bene /
altra parte ricchissimi. mascheroni, 8: s' ei non potrà col nèttare de'numi
., 3-407: la cosa che s' apprende per uso, è tarda, e
, 4 (70): l'uomo s' animava, a un tratto, dell'impeto
, / sì no'direi che mai s' immaginasse. proverbia pseudoiacoponici, 102: raxione
da massa marittima, xliii-238: 'nnanzi che s' aprino e'superni cieli, / che
'clausole d'uso'. le clausole d'uso s' intendono inserite nel contratto, se non
del titolo di 'duca'chi lungo tempo s' era esercitato nella milizia. cesarotti,
essendo già annibaie in italia, meravigliosamente s' empiè roma di stranieri usi di religione
le ver- tudi e li belli costumi s' usavano,... si tolse quello
, per una brutta ferita che vi s' era buscata e l'avea messo fuori uso
natura, sforzandosi ad usare quello che s' usa sia bene o male. romagnosi,
v-27-29: questa contrada, la qual qui s' addita, / posta si vede sotto
finestra che dava su una corte ove non s' udiva se non cuoche scodellare, serve
annunzio, v-1-868: sono le voci che s' arrochirono a disputarsi il bottino..
usurpo troppa confidenza; / non mi s' ascriva a temerario orgoglio. leopardi,
, iii-3-77: il popolo di messina s' accostò col conte arrigo rosso e col conte
non gli adoma, / ch'usurpato s' avran quei villan brutti, / che do-
in qua, il titolo d'illustrissimo s' usurpa da persone, nelle quali ha veramente
, non ostante che senza niun loro merito s' usurpino il titolo di poeta. alfieri
questo e volevamo esserne capi, egli s' usurparebbe il secondo luogo dopo noi.
numenio, iamblico, amelio... s' ingegno- rono più tosto d'usurparsi la
francia vicine a marsiglia nominate stecadi: onde s' ha ella usurpato il suo nome.
la bella matilde / sola del mio segnor s' usurpa il core. alfieri, 1-55
. t. contarmi, lii-6-206: non s' usa la solita diligenza nel far restituir
; onde la terra trista / rimasa s' è ne l'usurpato oltraggio, / e
l'usurpato oltraggio, / e 'l ciel s' è rintegrato col suo raggio. niccolò
sul libeccio usurpatore: / come alzando ognor s' inculmi- na! fagiuoli, xii-56:
i-95: consultato da nicola, costui s' associò al suo piano; e muniti
l'utello sotto la cappa, e s' impastano la farina da sé, va sempre
si sentì essare in braccio a la suocera s' ingegnò il più presto che possè di
, e del castello che da un lato s' unisce alla terra, restava il comando
a. cattaneo, i-130: questa verità s' intenderà meglio colla seguente lezione, nella
basta / picciola dose: una maggior s' ingozza / di giorno in giorno, e
sua elevazione, e con tale ordegno s' innalzano le acque ove bisogna e si asciugano
pace, la quale non domanderei, s' 10 non credessi quella essere utole.
niun questuante apparrisse e dove chiunque può s' applicasse ai lavorieri e alle fatiche. g
lo dissuadevano dal pacificare gli stranieri; s' indeboliscano pure, utile ne verrà alla francia
dalla vendita dei livelli, della quale s' era incaricato il s. r bona
. utilitàrio, agg. che s' ispira ai princìpi dell'utilita- rismo.
e della costituzione del re di napoli, s' illanguidisce lentamente; ma a napoli s'
s'illanguidisce lentamente; ma a napoli s' ostinano tuttavia a sperare. b. croce
'utopie', cioè fiere senza luogo, s' avrieno da chiamare. = voce dotta
progresso illimitato e utopico dell'uman genere, s' incontrava con un'aspettativa paesana: che
situazione dell'idolo nell'occhio, cioè s' ell'appare nella concavità dell'uvea.
chi teme vergogna ed ama onore, / s' egli amunisce sua non saggia ussore,
, / per qual cagion lo faccia, s' ha 'l potere. = voce
g. cavalcanti, xxxv-ii-566: or, s' ella fosse vestita d'un'uz- za
esser ribattezzato 'poeta della storia'... s' è impelagato nelle storie di re enzo
leopardi, iii- 415: intanto s' è indicato all'ab. capaccini un impiego
sede apostolica, non essendoci papa, s' appella 'ad sedem apostolicam et futurum pon-
vacante ducati ottantamila per le spese che s' ebbono a fare. de luca, 1-3-2-23
vacanze. lubrano, 1-28: invan s' intermettono ferie ne'tribunali, vacanze ne'
anni è la seconda volta che qui s' ode citar il nome d'un oscuro comune
di maniera che fra la famiglia non s' udiva rammarico. caro, 12-i-19: quanto
da quel guscio unqua ti spicchi, / s' ai lochi ove tu sei l'onda
tutto il regno. compagni, iv-351: s' accordorono; e eletto fu imperadore:
ne fusse, ma nel converso molti s' adoperarono. de luca, 1-2-24: overo
osservanza, cioè che le vacche non s' empiano di mangiare o di bere innanzi che
si crede, che le magre più tosto s' apparecchino a con- cepere. storia di
avanti a una chiesa indù... s' entra e si vede subito un cortile
grande. verga, 7-172: jeli s' era rizzato sulla vita,...
angoli da due ornamenti di legno, che s' alzavano a foggia di coma, coperta
. viani, 19-668: il nano s' era fatto gli arnesi. una pertica d'
dì. agostino giustiniani, 112: s' armorono sei cento vinti sette vasselli tra navi
sono tutti nomi di vasselli maritimi che s' usavano in quel tempo. dizionario di marina
ronda far per la cucina, 7 s' altri no 'l vede,
: 'vaccinoterapia': metodo terapeutico nel quale s' impiegano delle emulsioni di bacilli per iniezioni
occhi / su cui sospeso il lagrimar s' aggorga. fanzini, i-567: lo sciagurato
tre volte volta, / calossi gorgogliando e s' affondò. 3. tremolante,
l'ingegner campieri e il comandante moletto s' indugiavano seduti a ragionare di vini. barilli
, giunta all'ultimo gradino, vacilla, s' appoggia alla colonna; e resta così
mia mano vacilla, e il mio cuore s' infrange nello scrivere queste parole.
, ed a lo sguardo fioco / s' offerse il vacillar d'un picciol foco.
batte la massa achea; vacilla e s' apre / questa e rincula, e di
vacilla, né sovente / al signore s' innalza il suo pensiero. -dare
futili diventano angoscianti, le più gravi s' appiattiscono. y situazione di instabilità,
ancora in omero... anche virgilio s' abbagliò in questa medesima vacillazione.
ogni buon atto; / per me non s' ordinò giamai ischermo / di vita al
[della bombarda] che più presto s' accende, dà meno spazio di vacuare l'
dell'universo. pirandello, 7-1276: s' era messo a tremare, sperduto, con
vallini, 45: sol nella muta vacuità s' avverte / a quando a quando il
: ma solamente il duca di sassogna / s' ostinerà nel fiero suo proposto, /
: ferma tu dunque il piede / che s' ello ti trascorre ed ora cadi /
palazzeschi, 7-152: la signora sequi s' alzò dal divano sul quale sedeva vicino
virtù e disciplina, perché molti vi s' introdussero che a volontaria milizia avea spinti
domenichi [plinio], 2-48: ora s' ha da trattare de'fiati repentini..
tosto errare che viaggiare, e non s' allontani da una materia. =
quali era un gioan ribao luterano, s' andarono con alcune navi a metter nella
dette frutto, nessuno dei miei vagheggiamenti s' incarnò in atti d'amore o in
madre badessa, e in quello tutta s' immerse la fantasia orgogliosa di geltrudina. alvaro
. francesco da barberino, 13: s' egli avien che per simil comando le
ruscelli, 2-69: dante... s' acquistò più nome per le cose,
/ ampio e lungo canal, che s' incamina, / ed al cavo de l'
nobile e magnifico, / e non cercar s' io sono o s'io me 'l merito
/ e non cercar s'io sono o s' io me 'l merito, / perché
il canto si faceva più dolce, s' attutiva, si smorzava. bacchetti, 1-iii-541
, 2-216: andò, si scappellò, s' inginocchiò, / e soleggiato, vagliato
, avvegnaché ricevano ab- dondevolmente, non s' empiono, come si vede del vaglio.
vagghio? gambino d'arezzo, 133: s' io non abbaglio, / giù ti
ho fischiato una schioppettata, e non s' è più mossa, restò lì sul colpo
-scelta. salvini, 44-15: se s' avesse a fare un vaglio de'sonetti più
: non si legano co'benefizi, né s' obbligano colle lodi, colle cortesie non
obbligano colle lodi, colle cortesie non s' addolciscono, ma a quelle talora, come
giovane, 9-188: veggo quel che s' alleva in sen la serpe: / quel
incurvò le labbra del maggiore iupiter mentre s' avviava con lei verso il mezzo della sala
disiando / altro vorria, e sperando s' appaga. nannini, 1-202: per satisfarvi
di bambagia vago, / che s' ostina. -non stabile, occasionale
ricoperse, / con tanta maiestade al cor s' offerse / che li si fece incontra
vago spettacolo agli occhi di chi vi s' affissa. monti, x-4-239: alla
teti, / ove chiaja si stende e s' ingiardina /... / spaziosa terrazza
vaga. tasso, 13-14: qui s' adunan le streghe, ed il suo vago
pei muratori, d'una volta, s' intende, che giravano intorno ai grandi
l'altro una vaporiera di latta a cui s' agganciavano due o tre vagoncini; un
vallisneri, 1-760: fra 'corpi figurati s' annoverano da molti le pietre specolari,
fatti immensamente più ammirabili vi spinge e s' accalca. calvino, 2-209: cosimo era
per le colline -facendo strada ingrossano e s' appesantiscono. = dal fr.
fatto sta che le dottrine degli ugonotti s' insinuarono un po'troppo addentro nelle loro valli
. giuliani, i-36: ogni dì s' apre i cagnoli della rocchina (i fori
l'educazione. pascoli, 1410: e s' imbatterono in una fanciulla che andava per
rosmini, xi-143: il furto ingegnoso s' ebbe in certi luoghi per cosa degna di
ufici e sanatori. boiardo, 1-188: s' af- frontamo con molta valentezza.
à in sé cortesia e savere, / s' i'fossi donna, so ben qual
cinque o sei galline e non più s' allunghino a un fallo, niente di meno
stipo della radio: di cui fabrizio santarella s' era provveduto a milano, quando v'
1524: 'valenza (chimica) ': s' intende con questo nome la capacità di
lentini, 26: maravigliosamente / mi sforzo s' io potesse / ch'io cotanto valesse
, siamo a'tempi ne'quali la parola s' è fatta potenza, il pensiero e
lui vedere / di quel che 'mprende s' è buon pugnatore: / perdendo, la
/ ch'io ti prometto, ben s' iddio mi vaglia, / che tu sarai
2-94: non vale fortuna a chi non s' affatica. buonarroti il giovane, 9-34
ide e profonde. bisaccioni, 1-255: s' egli è circondato da pal- ludi
: se scorge un muro, subito s' innalza, / lo valica, discende alla
. villani, 11-113: la notte seguente s' apprese un gran fuoco in parione e
, straripare. porcacchi, i-143: s' ella [l'acqua del fiume] valicasse
. n. franco, 3-86: s' egli grave non v'è prima, che
moglie sterile per tór questa colla quale s' acquisti figliuoli, oggi, come vedete,
benfatore; / largo, e dove s' avene, ritenere, / e mantenere,
capo, in modo ch'egli non s' ha a porre nel numero di quei grassi
più 'n valigia. moniglia, 1-iii-353: s' è guasto il gioco, ed io
pupillo. idem, 1-2-470: e s' e'non sarà fantino e lesto, /
valiménto. chiaro davanzali, xlvi-ii: s' io vo'valere e non ho valiménto,
boccaccio, ii-304: d'africo mensola s' ingravidava / d'un fantin maschio, di
à tanto valiménto, / che, s' io non vaglio, sì mi fa valere
quarantotti gambini, 13-27: il mare s' insinuava entro terra, sin quasi sotto
gli cigolava a ogni passo, gli s' era presentato, tre anni addietro, tutto
luoghi che essi cavavano e le vallate s' empievano incontanente d'acqua chiara. =
: / tornano ora nella sera / e s' arrampicano stanche: / una stella le
: talvolta dicesi per celia del non s' avere a rincontrare più in terra, ma
tale de la nuda / turba, qualor s' alza co'remi e cala, /
l'uom coglie, che per lei s' aggira, / tra mille tristi istanti uno
: ficca li occhi a valle, ché s' approccia / la riviera del sangue in
nievo, 94: le praterie vallive dove s' erano aggirati 1 primi viaggi, decimavano
fosco / tra la bormida e il tanaro s' agita e mugge un bosco, /
: chi mai non surse onde un vallon s' adima, / giudica torto ai verace
quel che par sì membruto, e che s' accorda, / cantando, con colui
davanzati, xiv-5: gentil donna, s' io canto / non vi deggia spiacere,
dante, par., 5-3: s' io ti fiammeggio nel caldo d'amore /
xxxv-ii-461: foco d'amore in gentil cor s' apren- de / come vertute in petra
è di falido colore, / e s' egli è sanza cantora si è chiaro;
spire / in che più tosto ognora s' appresenta.??
, poscia che tanti / speculi fatti s' ha in che si spezza, / uno
. filangieri, i-299: per quantità s' intendeva il valore legale e non l'intrinseco
/ l'alto valore del voto, s' è sì fatto / che dio consenta quando
paura di vascelli armati nemici, che s' incontrassero, affine di esser messi in terra
gianélli, iii-148: per valor delle note s' intende la precisa quantità, o misura
per la qual cosa la fama sua s' ampliò molto. guicciardini, iii-
1-ix-86: che divien valoroso / sapete, s' e'non fosse poderoso / di tesauro
ministro broglio, un valtellinese manzoniano, s' era svegliato di cattiv'umore un triste
intesa. bandi, 1-i-301: il duca s' è accorto che quel matto di camesecchi
dalla bellezza, la quale dagli ornamenti s' accresce. gioberti, 2-202: ecco onde
quercia / suderà latte e mele, o s' anco al suono / d'un walser
più delle volte esser lodato; ma s' egli avviene che da superbia e da presumersi
nàumachi, e la bella spada tuttavia vi s' arrossa. comisso, ii- 393
, 2-8: sul dorso della man mi s' è posata, / dopo lunga girata
con gli occhi ciechi, e non vi s' ha alcun scampo. / aquilante,
. ippolito de'medici, lxi-42: s' alzan sovra ancor le fiamme, / il
al cielo. anguillara, 1-133: s' arida stoppia accende il foco, / o
] -. lo vampo del fuoco che s' accende in aire. leonardo, 2-422
. d'annunzio, iv-2-1014: l'orrore s' accumulò in quel breve spazio, contro
. pascoli, 1-590: è uno che s' atteggia in romagna come mio rivale e
latini, i-1449: ancor, chi s' abandona / per astio di persona /
-che chiesero impauriti la vita -dopo che s' eran macchiati -contro i loro vincitori -
(superi, vanissimamén-il mio segno e poi s' era messo con sguaiato artificio a tentare di
. bacchelli, 1-ii-425: il disperato s' abbandona alle chimere, alla vaneggiante speranza
cieco, lxxxviii-1-199: io non so s' io vaneggio; / credo il ciel sì
mise intorno a sua madre, e poiché s' accorse che vaneggiava chiamò la cameriera,
predicono i rossori della mia faccia, s' io darò licenza all'anima di vaneggiare dietro
domenico mena per cammino / u'ben s' impingua se non si vaneggia. petrarca
della donna vaneggiatrice, non in altro s' impegna che a comparire. bresciani, 6-i-58
tutta equal, ch'io non so perché s' appelli 7 vaneggio o vaneg- gione:
/ di servire i poeti a me s' impretra, / ma per lo nome istesso
di laidura. ser gaudio, 102: s' el primo transgressor per sua vaghezza /
la vangaiòla dal manico lungo: la rete s' afflosciò. -in un contesto
e nulla ci rimanga / che non s' attristi e che non vesta bruno, /
... uno spirito che non s' adattava a ripetere ma vangava e rivoltava
che sempre era più fresco e gagliardo, s' accordarono insieme più che volentieri di
giorno nel campo, perché il tempo s' era rimesso e avevano parecchio da lavorare
/., 19-106: di voi pastor s' accorse il vangelista, / quando colei
fosse porpore, -iscarlatto o sciamito! / s' a le vangele iurimi -che mi sia
, 1-i-57: figliuccio che fine alla brachi s' avea bagnato, disse: « alle
. cecchi, 3-95: le vanguardie s' eran distese, da e1 guaje fino
vanguardia. guadagnoli, 1-i-225: s' ella poi di casa uscia / con
vanir di bolla, donde un cerchiolino / s' apre ogni volta e scivola nel viso
ardui / pioppi turbina, ricade, s' irradia, vanisce, / s'addensa.
ricade, s'irradia, vanisce, / s' addensa., o freschissime pioggie tripudianti
meramente voluttuario. monte, 1-vii-59: s' eo lamento aggio fatto plùi, / dico
sol non fui / omo che di vanitate s' adiri. cavalca, 19-107: tornando
o almeno della famiglia, non mi s' era neppure totalmente sradicata in me.
, ii-6: se voce modular più non s' intende, / guarda le nubi,
petrarca, v-1-23: or conven che s' accenda ogni mio zelo, / sì
quel signor grande la cui mente celeste s' inalza / a far del tempo tutti i
, 39-55: assai di qua di là s' è orlando scosso, / ma sono
soderini, 4-173: il seme che s' ha a elegger da seminare...
dante, lnf, 10-103: quando s' appressano [le cose] o son,
è vano, / nostro intelletto; e s' altri non ci apporta, / nulla
grave. n. franco, 5-23: s' innamorò forse fra le vane pompe della
: il seme [del miglio] che s' ha a eleggere da seminare, dèe
). testi fiorentini, 242: s' aparisse fatto per me alcuno altro testamento
silenzio del luogo corridoio in cui non s' accoglie mai sole, come nel vano delle
tasso, 11-33: parte sotto machine s' appiatta / che fan riparo al grandinar
di carne riposti lì dai pastori, s' infilò dentro e li mangiò.
e tutte insieme / fatemi cerchio, e s' incominci il gioco. forteguerri, vii-14-21
nella ressa degli uomini e delle donne s' apriva un vano, dietro lei subito la
ii-5-382: per vantaggiar la negoziazione, s' avrà a prevenir di lontano. gualdo
, che in quell'anno la primavera s' era anticipata li. ani
marciare, avisandosi ogn'uno che tanto s' avessero eglino a sentir di meglio alla
quale facciamo di vantaggio fiorini uno, s' egli è costì lunedì, 21 di
: l'una di voi / s' appresti a trar del luogo / chi,
si difendieno di vantaggio, e molti saracini s' avie- no morti dintorno a'piedi.
,... e per vantaggio s' appiccava come la peste. 17
soper- chievoli, che della naturale facoltà s' abusavano fuor di misura. -figur
, / benché di biondi ammanti / s' adomi, a l'ostro eguali. g
vanti, / di mio amor vo'che s' amanti / e portine [la]
quando alcuno non mica per la sua giustizia s' estolle, ma se medesimo conosce bisognoso
che mai come in quei tempi i contadini s' erano dimostrati sottomessi al lavoro e obbedienti
, 7-108: un saettatore, che non s' avesse proposto ber- zaglio nessuno, ma
/ in terra ne le cinge al fin s' incapola. 2. figur.
la giornata di caldo e di lavoro s' allentava, cantavano a gara: «
e la terra di molta sal- suggine s' abbassa giuso. -che fuoriesce,
vapo re). elena s' era chinata al tavolo, poiché il vapore
. e pur qualche sospiro / fievole s' ode / ne l'aria vaporata ch'è
8-158: vapor d'arabia fumano; / s' odono cetre e squille: / e
scioglie nel silenzio, e denso / s' alza il vapor dell'odorato incenso.
: occidentali i lievi / nembi lieve s' irradiano, e par che scenda / il
portando un vaporizzatore; e la stanza s' empì di profumo. piovene, 7-126:
de la vista quando l'aere vaporoso s' aduna in nugola, pur che sia consistente
vedendo ch'era cagione che la terra s' abbandonasse dagli uomini, e abitassesi lo
al di sopra dei vetrici... s' intravedeva il tetto di una casetta ai
, saltato di là, senza carte, s' intende. e toccava a un altro
che benedetto abbia varcati gli appennini: s' ha un bel predicare contro a'viaggi!
« più che tu non speri / s' appressa un sasso che dalla gran cerchia /
non è in loco, e non s' impola; / e nostra scala infino ad
varca, / onde così dal viso ti s' invola. 10. avanzare sul
/ e 'l vago mio pensier non s' è rimosso. leandreide, lxxviiiii- 352
d'un ambiente chiuso, mi pare che s' aprano in silenzio dei fori, dei
buio, passando lungo il sentiero il servo s' accorse che in una delle siepi era
più levi pini, / sì che non s' apre ornai securo varco / nel mar
vincol già legato, / non ti s' apra alcun varco, alcun cancello. manzoni
verso novgorod e poi verso kiev, s' inoltrarono gli avventurieri armati scandinavi, detti
di trento per compiacere a filippo secondo s' introducesse questo variamento in disavvantaggio de're
incro restoro, ii-188: s' alcun omo tornasse e. lla sua provinzia
in espressioni plur.). s' atraversa / fia 'l mio sommo diletto /
che abbino le barbe quivi; e s' avranno i grappoli d'uva variegati.
lapidario estense, 139: la sua generazion s' è molto desvariata, sì com'è
, viii-2-159: elle si dipingono, elle s' adoma- no, elle si azzimano,
lezione, come notò il gamba, s' accosta frequentemente all'aldina e più ancora alle
). alfieri, 8-95: ma s' io m'inganno, almen sfogato in parte
annottare, si screzia, variopinte, s' incendia. = comp. da
parini, 695: alle volte s' introducono sulle scene adorni di variopinti pennacchi
scene adorni di variopinti pennacchi che loro s' innalberano sovra gli argentati cimieri. cattaneo
. bontempelli, i-420: la piazza s' era riempita d'una turba fremente e
pezzo di ferri a denti, che vi s' incontrano e fermano i pezzi, lo
. montale, 2-65: come limpida / s' inalvea là in decoro / di colonne
a taglio della ruota, / e s' udiva la mola del frantoio / e il
vasca dell'acqua santa,... s' era messo ad esaminare i quadri e
, e dato libero corso alle linfe s' insaponò il naso e la faccia,
più materiali. abbracciavacca, xxix-32: s' è l'anima fattura -de vazel che
trofeo degli utensili e de'vasellami che s' appartengono il governo del vino, stato ideato
morivomi / de la puttana sete, s' uno armario / non trovava, dove era
grande freddura, / non cangeria natura / s' alcun vasello in mezzo non vi stassi
13-69: qual volta avvien che a ripulir s' adatti / le vasa in catin d'
/ prima ch'ai labri il vaso s' apprezzasse. 2. recipiente di
l'uno e l'altro par ch'assai s' inganni / credendosi esser di scienza vasi
chiamato il corpo del capitello, quando s' allarga nella parte superiore, come vedesi
: si sporgon gli otricoli, / cui s' aggiungono que'piccoli vasi, / che
cavalieri e sergenti di suo vassallaggio, s' acampò fuori di parigi. l. adimari
giuridica di rilevanza costituzionale e intemazionale che s' instaura fra due stati, onde lo stato
, e come suggetto a carlo imperadore s' era inchinato. g. f. achillini
ogni mezz'ora un braccio d'acqua s' apre su un lato e sull'altro
servitù della gleba tutti i vassalli che s' armavano contro l'asia, e mescolando
da vasselló2, per la forma scavata che s' imprime al terreno. vassèllo1,
inghilfredi, 382: lo mio buon dir s' avasta, / va a lei, per
è maneggio, nel quale ella non s' interessi. = deriv. da vasto1
, 8-557: subito la vista gli s' intorbidò quasi perduta nella vastità dell'interno
regione s' abbandonò quasi tutta alla vastità, in tal
tirren nel vasto sen riceve, / così s' assorbe, a lungo andare o breve
, vi-1-333: uno stuolo d'uomini deliberati s' era già più d'una volta avventurato
suoi sacerdoti che gli erano a lato s' avvidero che sua maestà voleva vaticinare. chiari
, 2-154: veh il giovane come s' infoca! 2. per sollecitare
doni, 2-123: la toppa quasi sempre s' empie d'aere, eccetto se i
più di me. bacchelli, 2-v-102: s' inquietava, temeva la guerra, e
: né c'è un viso che s' affacci / per dire. eh! spazzacamino
/ che toma in sua belleze: / s' esso mi ritrovasse, / forse che
ecco che la prima finestra d'angolo s' apre e s'affaccia un vecchino.
la prima finestra d'angolo s'apre e s' affaccia un vecchino. -scherz.
più sono vecchi: perché la virtù non s' apprende dalla natura, ma dall'arte
personificazione. petrarca, 53-12: che s' aspetti non so, né che s'agogni
che s'aspetti non so, né che s' agogni / italia, che suoi guai
. arsi e mezzi cotti a'cenanti s' apparecchiavano. pirandello, 8-280: la
pirandello, 8-280: la vecchia asinella s' affannava da un pezzo a superare le ultime
nella stessa solennità del rionfo, non s' alterò in sentirsi da un bifolco proverbiato,
plebe] che è quello dell'idalgo, s' intende cristiano vecchio senza macula in proposito
/ come questi 'l mio cuore che s' annida. porcacchi, i-33: come accade
/ per riparare; e 'n tal modo s' aiuta, / ché lo schermire era
e il freddo gel del vecchio error s' arrende. fogazzaro, 1-198: sento,
fiata con freddezza, la quale passione s' ella sarae fresca, leggieramente sarae curata;
sarae fresca, leggieramente sarae curata; e s' ella sarae diuturna, cioè vecchia,
16-v-206: una mosca, se veramente s' invelenisse contro di me, mi potrebbe far
da barberino, ii-10: domandò el vegliardo s' egli sa- pea la via d'andare
riga per acquietarmi. maladetto vecchiotto dove s' è egli cacciato tutt'oggi? ghislanzoni,
corda: o che bel tiro / s' ella gliel'accoccava. 2.
(le già crescenti piantagioni) ora s' avvia a rinnovarle. 5.
domenichi [plinio], 17-9: s' ingrassano le biade coi lupini, con
2-12: finché incomincino ad assodarsi, s' ha da cibargli entro lo stallaggio con
alba, innanzi al suo uscir fuori, s' allungano e distendono dei suoi occhi le
in giro tondo, nell'andar sotto s' acciecano. 3. tempo storico
pedano. giuliani, i-155: s' usa il vedano (o pedano) quando
usa il vedano (o pedano) quando s' ha a lavorare i fondi d'intaglio
25-120: qual è colui ch'adocchia e s' argomenta / di vedere eclissar lo sole
comprendere della sua grazia; e però s' elli è grande vasello, elli ne comprende
di romano / quanto da l'accademia ancor s' elice / appo 'l vostro parlar poco
un segno evidentissimo che un uccellino vi s' era posato a legge, a studiare in
parla. pulci, 25-243: s' egli avessi detto in ciò menzogna, /
lo scrito en lo me'quaemo e s' el m'en volese enbrigar que de quel
, 1-1-183: in lidda san pietro s' abbattè di vedere un paralitico, chiamato enea
enea, che da otto anni non s' era mosso del luo lettuccio. mazzini,
bonaventura volgar., 26: intanto maggiormente s' accresceva la loro dolore, imperciò che
in questi silenzi in cui le cose / s' abbandonano e sembrano vicine / a tradire
dunque, il quale per molti anni s' esercitò nell'arte della guerra, deliberò di
morisse, da la bella sposa / che s' acquistò con la lancia e coi davi
. 19. inter. chi s' è visto, s'è visto: per
. inter. chi s'è visto, s' è visto: per troncare la conversazione
. ghislanzoni, 17-185: oh! s' egli fosse morto davvero, -argomentavano essi
morto davvero, -argomentavano essi, -chi s' è visto s'è visto: -nessuno sarebbe
-argomentavano essi, -chi s'è visto s' è visto: -nessuno sarebbe comparso a
via una frustata ai cavalli e chi s' è visto s'è visto. moravia,
ai cavalli e chi s'è visto s' è visto. moravia, 21-175: andiamo
tra due piani... e chi s' è visto s'è visto.
... e chi s'è visto s' è visto. baldini, 14-166
(1-iv-192): sì forte di lei s' innamorò, che più avanti di lei
, 3-i-04: le disfatte ungheresi non so s' abbiano mutato il vedere di lui;
mutato il vedere di lui; né so s' egli abbia più con gli slavi d'
tesauro, 2-522: le pitture, che s' hanno a veder più di lungi,
d'un anno questa vedovanza; ora s' i'veggo ch'i'non posso più star
: lasso mia muier qiana cum soi fiioli s' ela voi vedovar cum essi. storia
se perde il marito e... s' ell'è vecchia e...
ell'è vecchia e... s' è mezzana, e... se
. se giovane rimane... e s' ella, così ve- doata, abito
casa mia / senpre reina e poi s' i'mi voroe / a simil mo'me
della viduitade, ma solo della virginitade tutti s' accor ano. m.
viduità le porti della detta chiesa non s' aprono, se non a sportello. a
: la corte di madrid... s' era dichiarata sostenitrice di quella [ragione
e dolente! / di nuovo pianto s' addoma mia mente / poi che la nostra
d'ogni conforto, / s' acquetò, consentì, né fé risposta.
a dirvela, credo, che qui s' aspettasse un pezzo prima il vostro tributo
, / che più la perde quanto più s' aiuta. panigarola, 3-ii-309: il
il suo nervo [ottico] che s' origina dal cervello... ne trae
vostra finestrella. leonardo, 2-66: s' elli avvenissi che le fanterie avessino a passare
traballano per veemenza di terremoto, non s' inceneriscono per disgrazia d'incendio? mamiani
con cui l'uomo sano e comune s' abbarbica invece vegetalmente alla vita quotidiana,
la ripa. pratesi, 5-512: egli s' arresta su un poggio spogliato dove non
colsat, specie di cavol selvatico che s' è voluto qualche anno addietro introdurre in toscana
non si raffredda, nei calori non s' infiacchisce: sempre vivace, sempre vegeto,
genio,... il quale s' era incapricciato della sua vegeta maturità?
]: col nome d''acqua vegetominerale's' indica il sotto-acetato di piombo dilungato nell'
di lui, ripetendogli la domanda, s' egli volesse riconcigliarsi con la chiesa.
col mulino in balia - suo padre s' era annegato quel giorno - oh, è
dell'alba, vinto dalla stanchezza, s' addormentò; ed eccogli in sogno, ma
profonda, / ch'io non sapea s' era vegliante o desto, / venni a
suoi brevi appelli: / dietro questi s' acciabattano / delle donne i ritornelli.
c'altra donna face; / ca s' io viglio -o sonno piglio, / lo
.. di picciolo in grande fiamma s' accese; sì che non solamente vegghiando,
chiusa bottega alla lucerna, / e s' affretta, e s'adopra / di fornir
, / e s'affretta, e s' adopra / di fornir l'opra anzi il
de'passeggeri. amari, 1-1-196: s' eran gli ufici ordinati per tal modo
che scritti in drapelli, dì e notte s' awicendasser gli uomini a vegliare in scolte
che m'asseta / di dolce disiar, s' adempia meglio, / la voce tua
esser cancellato, questo signore disse che s' intendeva che quello medesimamente vegliassi. m
terra, perché ad ogni passo s' invigila vegliatamente. = comp.