il caso in quel sito che più s' accosta alle due provincie di brabante e di
. n. ginzburg, i-249: s' accigliò, senza staccar gli occhi dalla pagina
da quelle stanze in penombra, dove scilla s' aggirava stringendosi nella sua vestagliela.
, 9-190]: quando la pratica s' abbia a staccare, si faccia destramente.
io vedessi perché, il cavallo bianco s' adombra e comincia a staccare una carriera
miravo con la pistola, cosicché egli non s' attendeva a staccarsi da quella specie di
che una mezza dozzina ai suoi uomini s' erano staccati dalla fila. -scattare
scorge esser immobile, / e cotanto ostinato s' affatica, / perché io mi stacchi
s. cavalli, lii-5-175: il re s' andrà sempre più staccando da'negozi,
: in un volo rapido la merla s' era staccata dal tetto verso il vuoto sotto
quello, che per molti la giovinezza s' allontana a codesto modo. esita a lasciarci
a codesto modo. esita a lasciarci, s' indugia a lungo con noi, infine
, 1-130: il pensiero dei loro casi s' andava insensibilmente staccando dalla sorte dei compagni
col passato. idem, 9-686: s' era saputo da armida cne lei, col
tratta più, ho io staccato, non s' è mai parlato di politica.
. deledda, i-805: più tardi s' udirono in lontananza passi e voci, ma
passi o si porti o penetri o s' insinui lo strumento tagliante o staccatóre.
umide, intente, / dove pur s' ode continuamente / frusciare, sgonnellare,
case, e poi le altre che s' afferrano e si tengono ancora,
bassa allo stacco di questo tetto che s' entrava piegandosi in due e solo verso il
9-135: più l'istante del vostro sacrificio s' apche (stilo), all'estremità
segno è la stadera; / e s' amor non ragguaglia il grave peso, /
giustizia. monte, 1-76-7: s' ongn'om tenesse dritta sua staterà, /
o podere che chiamar lo vogliamo, s' appartiene a gentiluomini, una tacca manco della
, rispose: « volentieri a fede, s' io avessi qualche re che facesse
chi sta intorno, fa che meglio s' intenda il gran vantaggio di chi corre per
. foscolo, viii-279: ognuno s' illude credendo che il principe della sua provincia
l'un piede poi l'altro ponendo s' ascende in alto. g. b.
le porte, quella spranghetta orizzontale che s' alza con un cordoncino passato a traverso
fedine nere su le guance rubiconde o s' aggiustava sul naso a gnocco o su
dei rami. nomi, 1-48: s' io fossi notomista come il grassi, /
anelli delle catene di sarte, che s' incaviglia in una seconda precinta per rinforzare
, trombe, piffari e tromboni / s' udivan quivi e mille altre novelle. baldinucci
della staffa, che in certi paesi s' usa di porgere a chi parte, in
. /... / la sega s' ella ha denti or lo vedrò,
bizoni, 166: si trovò che giuseppe s' era scordato la cantinetta del vino e
, / « ma poiché l'accidente mi s' è porto, / s'io non la
l'accidente mi s'è porto, / s' io non la vomitavo, mi strozzava
. cavacchioli, 2-108: la tempesta s' affila come una falce sola e lo frusta
morsi? » belo, xxv-1-136: s' io tomo al mastro e dico che non
. pavese, i-117: solo ora s' accorse che pioveva a cascata, a grandi
1-355: brigida per rispetto umano non s' era mossa; ma non resse a quell'
prima di montare in sella, perdita s' indugiava su la scaletta coperta di edera
luoghi d'italia... il seme s' ha publicamente copioso per tutte le speziarle
, 263: quando [le tortore] s' accostano alle reti col volo, non
accostano alle reti col volo, non s' aspetta che vi si fermino, ma in
meno acquistarete. ottonelli, 154: s' è detto anche raccomandare alcuno per debito,
svezia nascono di molti pavoni e vi s' allevano con molta diligen- zia, che
punto stagionate. campiglia, 1-478: s' aboccò subito co 'l vescovo, e trattolo
muoiono le ragioni / e dio sa s' era tempo; o s'era inutile.
dio sa s'era tempo; o s' era inutile. -in una raffigurazione
raddoppia i passi, e più e più s' affretta. leggenda aurea volgar.,
. serdini, 1-64: al- lor s' acquista gloria / quando il poter s'aggiunge
lor s'acquista gloria / quando il poter s' aggiunge alla stagione: / fiero anibài
staglio, nessun non ne scarto, / s' io ne debbo dir più, nessun
3-259: con un'impennata lo sparviero s' è spiccato dal ramo, si staglia sul
/ in lieto aspetto il bel giardin s' aperse: / acque stagnanti, mobili cristalli
toro alcuno che un poco di cinigia s' intendeva, andò e con certi suoi ogli
ma come / stagnossi il sangue e s' aggelò la piaga, / d'acerbe doglie
modo qualunque si sia, la scorrenza mi s' è stagnata. cessare di fuoriuscire
stagni, / l'acqua corrente fa's' induri e inghiacci, / che, pietra
. pavese, 11-i-7: il pensiero mi s' è stagnato. parise, i-533:
stagna, / e lo disio non s' attuta né stinge / di lei amare,
aqua non la pò saziare, / s' ella non pon la boc'a la stagnata
verno i fiumi stagnati e le paludi s' agghiaccino e facciano strade coperte di saldissimo
tosto si appesta nel medesimo modo che s' imputridisce l'acqua stagnata. pirandello,
sangue). palazzeschi, 8-31: s' ammassan sui ceri spenti / grondanti le
: talvolta sento la stanchezza di chi troppo s' è prodigato senza nulla riavere. questo
guglielmini, 60: gli stagni l'estate s' asciugano, e sono fatti dalle piogge
si volse / il colpo fier, s' ancor non lo registra / tra quelli spirti
: a sua cura [del prefetto] s' appartenea... ed il saettamento
. arti e mestieri, i-32: s' imbianca il rame, il ferro o l'
ch'è di colore di stagno, s' attribuisse a marte, ch'è di colore
vasi, dove [l'acqua] s' averà a mettere, saranno parimente
olive, colle pale di gno s' ammucchiano, si mettono nello staio e dallo
., ix-29: la lucerna, quando s' accende, non si pone sotto lo
suo giardino. soderini, ii-340: s' ara il campo avanti il gelo e poi
a forma di colonna o di cono che s' innalzano dal pavimento delle grotte per la
40: sulle volte... s' incominciano le coagulazioni... altrettanto bizzarre
sono che sassolini e pietruzzole minori, s' accompagnino i sassi e le pietre maggiori
rimirarle. a una tale serie immensa s' attacano le coti, le selci, le
la più bella dimostrazione di come essi s' imbuscherano di tutto il stalinismo. silone
lungo tempo sottoposte a pulizia, eracle s' impegnò a ripulirle in una sola giornata e
serra la stalla », e dir s' intenda: / « or che non ha
le mosche stalla / inquella parte in cui s' infiora e abbella / tal che onestà non
lamentavasi. e. cecchi, 3-68: s' andò a pigliare i che albergo da cavalieri
, le biciclette nelle osterie con s' ha per uso. /...
per certa acqua che era pel viaggio, s' intrattenne rile in aprile e maggio appartiene al
panettieri e come macellai, da garzoni s' intende, o anche come stallieri.
. g. capponi, 1-i-276: emilio s' innamora come un poliedro stallino, e
walewska. sinisgalli, 3-78: l'abisso s' increspa, donato / batte i chiodi
condotto le sue capre al pascolo, s' accorse che ad esse s'erano mischiate
al pascolo, s'accorse che ad esse s' erano mischiate certe altre capre salvatiche.
mondo, dèe essere povero, acciò che s' accordi lo incominciamento col mezzo e
, tanto o quanto / per ferir s' acconciò in quello istallo. pasquinate romane
che produce fragole. pascoli, 788: s' attorcano insieme i vilucchi, / si
colla forchetta o altro si strascica perché s' imbeva d'un po'di sapore.
mi scusi il termine) nei versi onde s' incomincia il 'mattino'. = deriv
con picchi sodi o lievi; altri picchi s' udivano su le cartelle delle nostre seggiole
e gli altri bottegai che a notte chiusa s' erano decisi a uscire; in cucina
autorizzazione a me. giacosa, 2-505: s' era tanto raccomandato che gli consegnassimo per
precede. di questo strascico di moto non s' è tenuto alcun conto, non derivando
morte d'i fratelli, più tosto s' offeriva alla propria morte ch'all'offesa del
giurò su ne l'altar sagrato / che s' ella mi vedesse strascinato, / non
trovisi; a me si guidi, e s' ei ricusa, / strascinato al mio
acciò [che] poi il vento non s' innoltri a far strasonare le canne vicine
fagiuoli, xi-32: uno strasordina, / s' inferma e macero / si sente e
piglino [le quaglie], o vero s' usi il strassinazzo grande senza bracco.
maestra. n. franco, 4-104: s' afferma che l'astuzia, gl'inganni
, per la cui posizione strategica vi s' era posta la sede di un dipartimento
sue operazioni militari dal tribunale rivoluzionario che s' intendeva di strategia come di giustizia.
e di 3-592: al letto s' avviaro, ei primo / ella seconda;
dello stesso lessema davila, 380: s' assise il re in un trono elevato con
sp., 12 (214): s' accosta il ragazzetto, avventa la mano
, e la sua lunga schiena stecchita s' abbassava verso la spalla sinistra a stratte
/ che fa l'om veramente / s' à la sua vera mente / esser da
giga d'attomo. montale, 2-55: s' agita laggiù / uno smorto groviglio che
, 3-19: par ghe che le mure s' in- 4. locuz. - a
. goldoni, v-228: magnar fin che s' ha fame. stravac =
bicchiere in mano, cacciatori e cacciatrici s' erano messi come
per alveoli e canaletti di qualità diverse, s' impregna di vario sapore, secondo la
percorso tracciato. giuliani, ii-318: s' aggancia la giuntola... alla pagliola
atteggiamento). marinetti, 2-iii-35: s' impone e stravince un orgoglio milanese nelle
: qualora in sì fatti diletti l'uomo s' abbandoni soverchio o per proprio appetito o
nel vostro [genetliaco] appunto ora s' è fatto. pananti, i-243: m'
solito campo di marte a ciò deputato s' ardesse. della porta, 5-38: come
ha rotti i labbri, chi il naso s' ammacca, / un braccio fra cavicchio
caducità della vita umana, xxxv-i-655: mo s' tu ài senno alcun, ben pòi
lo strazio incredibile che per le stampe s' è fatto del mio povero 'dittamondo', non
la ragione] pieghi e della rettitudine s' allontani e al vizio inchini, in mille
. f. frugoni, v-20: non s' è... anche deciso in
opera contra la forma dello scrivere che s' usava da'buoni in quel tempo.
carcano, 391: la tavola che s' era staccata lo stravolto a capo ingiù.
, restando goffa e in- tozzata, s' appallottola le parole per bocca, che escono
poemi l'ordine insegnatoci dalla natura, s' attaccano ad un orproprio sincero, ardente
: un cigolio nare, che logica s' appella, sia valevole a raddrizzare il discorso
spoglio di lione usurpato, non solo s' arrischino, ma sien anche consumatime. aretino
occhi. drannunzio, iv-1-34: ella s' abbandonò al fondo, sopraffatta, rompendo
: 1 trombettieri del distretto... s' esercitano a straziare gli orecchi e le
e 'l pecto. altissimo, 46: s' io non erra'mai, dolce ben
cesarotti, 1-vii-296: sì dicendo ei s' avanza e caccia e strazia / l'
a mala pena che potè vederlo, s' è buttato a terra bocconi, lungo e
in certi panni straziati che a posta s' aveva apparecchiato. -scarmigliato. campiglia
-rantolo. panzini, i-46: non s' udiva in quella stanza che lo strazio di
giusto de conti, 1-67: guarda s' io son suggetto a grave strazio /
infinito strazio. pirandello, 8-724: s' è staccata con strazio dalla casa dov'è
buonarroti il giovane, 10-982: il ballo s' intrecci / braccia stréa, sf.
strige. con braccia: / mentr'un s' allaccia, l'altro si strecci.
. boccaccio, v-229: molto s' era il viso e la gola e 'l
/ che per parer qualche cosa, fi s' agghinda e (funicelle di canape) il
) il canapo logoro per afforzarlo. s' orpella e strebbia / come una druda fecciosa
febre erratiche. tasso, 13-4: qui s' aaunan le streghe,
il malocchio. fucini, 21: s' era fortemente insinuato nell'animo di tutti il
. manzini, 12-37: di dove s' irradiava questo senso di cosa proibita,
alquanto magro, smunto. predicare, s' ingegnarono e tentarono di strigarmi overo incanfanfani
dagli streghi. bacchetti, 1-ii-470: s' alzava il trono di satana, e
incanti o no. pasqualigo, 524: s' io sapessi qualche stregaria giuria dio che
j. w goethe (a cui s' ispirò anche il compositore francese p dukas per
sotto alla gran noce / con le streghe s' uniscono i stregoni. goldoni, v-1049
, vii-1-78: una bella signora / che s' intendeva di stregoneria. filangieri, ii-121
non ha una gran stregua estetica, non s' è appagato della forma da lui imposta
di vantaggio senza che io osi dire s' egli verrà costretto giammai nei soli e nudi
stremina; / aldendo lo remor, s' artien zertano / che la moiere sia zitata
ciglio. garzoni, 7-587: il plebeo s' arriccia, il villano stremisce alla novella
ii-139: per la stremità della gallia s' indovinavano molte e varie novitadi.
ingrata progenie era rimaso, il quale s' ingegnava di rinverdire le già seccate radici
. filippo degli agazzari, 7: s' indugia d'acconciare l'anima sua al
, 567: casse gravi di pietre preziose s' incamminavano per francia, mentre l'esercito
puncto sarebbe l'altro stremo, / s' un filo andasse per diritto ad elle.
ali. g. argoli, 642: s' udia streper la fronde, et era il
annunzio, iv-2-525: nel silenzio non s' udiva se non lo strèpere eguale e
placida fontana, / chiaro fresco strependo se s' urtava in un sasso. luzi,
tuo piede cupo di cui l'eco s' intreccia col nume dal lento corso cocito.
). algarotti, 1-ix-219: streper s' udian sul tebro anitre ed oche.
porta il signor simplicio e molto acutamente s' oppone. de roberto, 648:
il civil tedio, in sonanti / impeti s' esprime
. b. corsini, 17-70: quinci s' udiro in questa parte e 'n quella
i cannoni strepitavano. a questo punto s' instituiva la repubblica cisalpina. foscolo, gr
. cicognani, 3-212: il marito non s' aspettava il rifiuto: strepitò, détte
granduca strepita e vuole soddisfazione, onde s' aspetta ch'egli ancora metta fuori la
sia della miglior pasta del mondo, allora s' impazientisce e strepita. comisso, v-167
oddi, 2-141: la mano s' inrospa, la pancia s'impantera, e
: la mano s'inrospa, la pancia s' impantera, e tutto il resto di
moreggia, spumeggia, si gonfia, s' estolle, strepitisce o rimbomba nelle caverne
ino, 15: molto più s' assotiglia la mente negli studi noctumi,
di piedi, come di persona che s' affrettava di caulinare, levossi prestamente per
. cialdini, lx-2- 175: s' ingegnò d'aprire senza strepito la porta.
è significare per occulta potenza quello che s' aobia a fare e senza strepito e tardità
grande strepito facia questa porta quando s' apre. leonardo, 2-203: il quale
lancellotti, 510: su la mezza notte s' appiccò il fuoco nella polvere e
dottrina. silenzio intorno /... s' ammira. d. bartoli, 2-2-252:
e f. frugoni, 1-61: non s' ode strepitoso fragore che, dagli antri
suono / che d'ogn'intomo orribile s' intende / e 'n guisa pur di strepitoso
si genera vapore strepitoso come uando s' immerge nell'acqua ferro rovente. paoletti,
folla unanime e strepitosa... s' addensava nella piazzetta. -che produce
fortuna. forteguerri, 25-14: ecco s' oscura il sole e strepitoso / delle grand'
: or di'a fra dolcin dunque che s' armi, /... /
fatte contese, / orlando a ricciardetto s' è abbattuto; / e perch'è noi
, 14 (240): chi s' allontanava, per respirare un po'al largo
dicesi guardia... larga perché s' allarga dall'inimico per darli mortai stretta.
, 19-49: in questo giorno a te s' aspetta / render libero e salvo il
padre e la mia sorella anch'essi / s' allontanano paurosamente. bacchetti, 2-xxiii-222:
essendo in grande istretta di vettuvaglia, s' arenderono al re di francia. -situazione
. niccolò cieco, lxxxviii-ii-211: non s' aspettin le strette, / ché,
ultima risoluzione. caro, i-311: s' avvedeva ch'egli era innamorato della cloe
: la buccia crespa molto strettamente / s' avìa tirata questa invidiosa. -in
.. fanti strettissimamente fra loro ordinati s' inoltrino con le bandiere nascoste. fenoglio
appoggiò al domenichino, nella cui amicizia s' insinuò strettamente. chiari, 5-111:
strettamente. g. bentivoglio, 5-i-277: s' è trattato ancora molto strettamente di levare
fren sì stremamente, / che no s' ausen a zurar / ni mar dir ni
più strettamente alle teatrali comparse e spettacoli s' appartiene. g. ferrari, 230
, cioè largamente e strettamente: strettamente s' intende pur per quella concordanza che ne
è in pergola ovver in ordine, s' ella ha il tronco forte e intero,
.. questo mondo è stretto, sì s' intende questo luogo, la terra.
assicuranza. lancellotti, 1-489: non s' aveva da combatter più nelle strettezze della cilicia
vado invaginando che nelle pulmome più facilmente s' ecciti quella strettezza e angustia nelle parti
diffidenza e con più strettezza che non s' è fatto fino a ora. badoaro,
del frate. molza, 2-78: s' ingegnomo di ampliarla [la pena per gli
, 1- 103: la strada diritta s' istrettiva, porticata e oscurissima. =
, 5-i-665: al crepuscolo, johnny s' avvolgeva stretto in un vatro inglese.
caro, 2-365: gli angui / s' affilar drittamente a lacoonte. /..
/... /... s' avventa- ro, e stretto / l'
avverb. molza, 1-365: beltà s' è in lei d'un saldo nodo e
basci, che in quella notte isabella s' ingravidò. zito, i-343: bramo
). fracchia, 130: silvio s' era sollevato sulla sponda del letto, e
: le parti del canocchiale, che s' inseriscono l'una nell'altra nel modo che
coltel fulgendo, guizzando qual saetta / s' interna fra le coste e al fin vi
schiera stretta. tassoni, 11-31: s' empiono i palchi intorno, e folta e
b. segni, 9-154: e'non s' ha compassione de'figliuoli e deglistretti per parentado
sia che senza speranza d'acquisto, s' anderìa a certa e manifesta perdita.
il cuocere. marsilio ficino, 4-70: s' io non ti freno con una strettissima
: chiunque, senza esser pregato, s' intromette a rifar l'opera altrui,
intromette a rifar l'opera altrui, s' espone a rendere uno stretto conto della sua
stretta / mostrando lui come seguir non s' ama / sì ch'el soccorra a che
a. mocenigo, li-1-622: s' e pur veduta in questi anni l'alemagna
forteguerri, 20-108: ferrantette a quel dir s' al za sul letto /
stretta, e per una piccola portavi s' entra; e però dice il vangelio:
, i-28-180: fa versi, e poi s' accorge che son vani: un gli
il piè convien si metta, / e s' entri per un andito, che arriva
de luca, 1-10-135: questa restrizione s' intende nelli contratti correspettivi o onerosi,
, 178: giovanna sentendosi afferrata, non s' era scossa, ma s'era rivolta
, non s'era scossa, ma s' era rivolta con calma, girando stretto su
, controvoglia. sciascia, 24-34: s' incontrarono, per così dire, a denti
fare il bagno nelle acque dello stretto, s' intende, di messina, stretto degli
nelle case, nei granai, finché s' impassiscono, e di poi si macinano e
ultimi dieci canti... la poesia s' è liberata non d'ogni strettura ma
, 140: il fiotto si stipa e s' alterna / per la via sbarazzina /
melmosi striano di giallo il piano verdastro che s' in- torbida e si move. l
bruciato. calvino, 3-42: la valle s' apriva rosso. cassola, 5-42:
fondo (un 2-142: il mare s' increspava, si striava, si rompeva.
verdecupo / si stria di giallo tenero e s' ingrom soderini, ii-203:
rucellai il vecchio, 27: fiorini 60 s' abbino a stribuire in uno barile d'
grilli per le fessure della terra secca s' aveano fatto cominciare a sentire. casoni,
-ed arrogante. / con tutti ella s' azzuffa, / stride, s'arrabbia e
ella s'azzuffa, / stride, s' arrabbia e sbuffa. bechi, 2-163:
la sua voce or stride d'asprezza or s' affiacchisce di malinconia. -incrinarsi
gli impresti receptaculo. poliziano, 1-713: s' i'la guardo, non stride /
s. ferrari, 340: quando s' ha la moglie, / ei pur bisogna
cantar d'amor suo affetto interno / s' udran, ma strider sol feroci belve.
. d'annunzio, iii-2-233: allor s' udì tre volte strider l'aquila / dall'
etere sublime. pirandello, 8-296: s' immagina che debba arrivare il rombar sordo
gorgo che stride: / il tuo profilo s' incide / contro uno sfondo di perla
: stride la fiamma e mormora e s' adira / dell'alimento orribile nutrita. berchet
immenso rade / la terra, giù s' afflosciano stridendo / le lanterne di carta
: la chiave stridette nella toppa. s' aperse a mezzo la porticina e tra
: chi, passando per una fiera, s' è trovato a goder l'armonia che
in mezzo al rumore degli altri, s' immagini che tale fosse la consonanza di
cortigiani], si struggono di furore, s' infiammano nella faccia, li occhi sfavillano
, credendo di divertir la compagnia, s' era levato di tasca e messo sopra una
grossi, ii-290: uno stridir di femmine s' innalza: / chi urla, chi
spade). cesarotti, 1-ii-139: s' odon l'arme stridir, s'alzan le
1-ii-139: s'odon l'arme stridir, s' alzan le note / del bellicoso canto
. landolfi, 2-8: il bambino s' istallò sulle ginocchia di sua madre prorompendo
chente sarìan le strida! / che s' uderìano i guai ben da la lunga!
m. frescobaldi, 2-58: certo s' al proprio ver no'riguardiano, / gente
la sua guida, / istranamente concordar s' udìa / col fiero suon de la fiamma
/ perdendo quel che mai più non s' acquista. cesarotti, i-xxxii-261: miseri
nel tinnulo strido della marmotta / quando s' affaccia dal suo buco. 6
di rami schiantati, del ghiaccio che s' incrina. boccaccio, 1-i-290: con
di sirena. baldi, 10-82: s' udìa / di selvaggia zampogna inculto strido.
rebillo, tutta dissonanze e stridori, non s' era mai ascoltata. -sfrigolio
annunzio, iii1- 16: ah, s' egli avesse udito lo stridore orribile della demente
, 5-207: il mar di schiuma / s' asperse intorno, e 'n quattro solchi
le strida delle genti, che appena s' udirebbe idio tonante. = deriv
siena, 2-i-637: le ruffiane sempre s' ingegnano d'essare nelle case dove s'usi
s'ingegnano d'essare nelle case dove s' usi lisci; e... sogliono
... non potrà strigarsi, / s' al collo ha il laccio e non
1-409: pur per entro cotesto tenebroso laberinto s' aggirano gli innocenti e i rei;
a quel modo fanno macchia e non s' alzano; strigate dai suoi tanti figliuoli
; strigate dai suoi tanti figliuoli, s' alzano in arbore di giusta grandezza.
all'anca. montale, 5-80: s' accese sui pomi cotogni, 1 un
d'alcuno, sogliono dire: « e1 s' è letto in sul suo libro,
per bene. carducci, iii-3-120: s' alza il poeta a mezzodì, sbadiglia,
: si dà una strigliata al cavallo, s' attacca e si parte subito.
con vagezza fanciullesca intento / nella strillante folaga s' affissa. bilenchi, 14-82: un
e strigoli d'ebreo: / e quivi s' empie infino al gorgozzule, / e
errori e agli esempi loro, onde s' accrescano ogni dì le lor pene. verga
in una filza di bestemmie, e s' udì sull'atto un guaire disperato e strillente
. bacchi della lega, 81: s' incrociavano [i rondoni] per aria in
ne trova quantità. vogliono alcuni che s' abbi a chiamar ziuolo montanino;..
penserò: / però lo ferro per ferro s' istrima / che sua vertute per artificero
cinelli, 1-88: gli olivi, s' infoltivano di polloni ai piedi e di
olive poche; in terre più magre, s' empivan di rogna, s'allungavano e
più magre, s'empivan di rogna, s' allungavano e si strimizzivano nei tronchi.
era un pezzo che il caldo non s' era sentito... le piante piccole
. salvetti, 131: ora sentite s' amor me l'ha barbata: / io
capi di abbigliamento. stringhettina che s' allaccia sulla nuca è affidata la parte da
spesso viluppi chiusi su se stessi o s' intreccerebbero in una sorta di reticolato.
per me, considerare che consolazion che s' abbin costoro di spender tutto il lor tempo
stringenti motivi tecnici ed economici hanno imposto, s' è accompagnata la rivoluzione che chiamerò inutile
sé gli ugnoni, / credendo che così s' avesse a fare. montale,
3-267: il lobster strinse la forbice, s' indugiò un istante sul dito come per
cementare. piccolomini, 10-269: vi s' aggiugne la calce che gli stringe e
5-66: pria che di sue frodi altri s' aveda, / pensa condurgli in più
altra mano se non quella che volentieri s' allarga al sovvenimento de'poveri.
si strinse la testa fra le mani e s' immerse nella lettura. borgese, 1-208
trovai io di quello oncino / che s' allunga e rientra, e morde qual
rene quando, strignendole in mano, non s' appiccano, ma disfacendosi subito lassano netta
a dì 25 del... mese s' arrendono salve le persone. a.
niccolò con le sue genti verso siena s' addirizzò e staggia, con non piccolasperanza di
1-333: in firenzze non era omo che s' ardissi solo alzare un occhio né dire
di terra. segneri, 3-677: s' accingeva a strignere più l'assedio et
, / insin ch'è dugne ben s' è spodestato, / e dato a me
uno ed ora un altro amante / le s' apprestò e le promise argento: /
. montale, 1-122: le labbra non s' aprono per dire / il patto ch'
destino, / ne disunisci tu. s' amor ne strigne? d. bartoli,
, bosogna giovarsi della gioventù che vi s' affaccia a parigi; stringerli, quando si
; / e lei non stringi che s' appiatta e fugge. alberti, 5-243:
, 1 ^ 7: mostra, s' ebbe già il cor libero e sciolto,
s. maffei, 7-60: deh s' or che, il saettar del sol temendo
sensi). giamboni, 10-75: s' aviano già posto in cuore di non servare
. mazzeo di ricco, 211: s' eo tardi mi so adato / de lo
modo come il giudeo il servisse, s' avisò di farcii una forza da alcuna ragion
stringeva. p. levi, i-62: s' è arrampicato in cima allo scaffale /
. siri, i-538: l'essempio che s' applica e stringe più d'ogn'altro
e padre mio in terra singulare, s' io credesse potere giunger laudando, stringerieme talento
: or qui a la question prima s' appunta / la mia risposta; ma sua
uomo la felicità alfieri, 1-22: s' io richieder ti féa breve udienza / dalla
gli aveva mentito,... s' era stretta tacita nell'ombra all'uomo il
edera preme / pianta ove intorno abbarbicata s' abbia, / come si stringon li dui
poi, come turbo, in su tutto s' avvolse. s. bernardino da siena
superandosi da loro tutte le difficoltà, s' andarono stringendo sempre più intorno al borgo.
con furia, / e torbido quel liquido s' infuria. / si oppugnano, si
/ si espugnano, si atterrano, s' incalzano. / si allacciano, si stringono
giustino volgar., 167: tutti s' erano stretti per sacramento che, vinti
pregare, strinsesi a giuramento che, s' ella non avesse quello ch ^ lla domandava
sorelle indegno è 'l pianto, / che s' aduna stillando al freddo cielo / per
'n gelo / di vecchia neve più s' indura e stringe. v. lancellotti,
bellincioni, ii-112: un giorno par, s' al ver mi stringo, / che
d'aquistare, / e già mai non s' alascia. nannini [am- miano]
eccesso. antonio piovano, 1-260: s' al troppo ardito e fervido disire /
208: se pur la cenere vi s' attacchi, non la rader via col coltello
c. marzocchi, i-166: bussò e s' affacciò una vecchina secca strinita, che
. a. e doni, 1-26: s' ella è stata goffa [la commedia]
.. chi pensasse a mal molto s' inganna, / quella signora è una casta
1-337: partita quella coppia, il segretario s' inviò al teatro di mala voglia,
, 1-80: la dettatura disgiunta per avventura s' adatterebbe meglio alle recitazioni conteziose: e
la polve serba. aleandro, 1-86: s' è veduto un serpente, il quale
fanzini, ii-677: mi ricordo che s' era messa certe scarpe alla moda che
l'altre impressioni che per l'aria s' accendono, subito accese, strisciano,
e dal piacer l'inerte / fibra s' accorcia, ed una man solleva / che
noi presso a muri insieme / pugnammo: s' impacciavano l'un l'altro / ad
del bombardamento di torino, qualcuno ci s' era trovato, le sirene d'allarme
bandello, 1-40 (i-467): s' era nardella un giorno di festa tutta strisciata
banti, 6-46: a tentoni la donna s' alzò e trascinò il materasso dalla parte
si strisciassero giù con mano, come s' usa per molti, e così si co-
francesi,... in lavori sotterranei s' adoperavano. 33. mus.
168: co'strisci avenenati / con s' arrischino mai l'immonde serpi / fra
bontempelli, 7-204: infatti altri sibili s' udirono. strisci serpentini, trivellii acuti,
come soglion là vicino al polo, / s' avien che 'l verno i fiumi
reina, i-n: quando la nuvola s' arma di sodissima gragnuo- la come,
leopardi, i-3: nella maestra via s' udiva il carro / del passegger,
non han colpa di ciò che egli s' ha fatto con le mani sue. angioletti
stolti onor promolga, / tardi s' avvolgeranno i tuoi gomitoli. crudeli,
un vetro percosso ad un muro, tutta s' aperse e si stritolò.
grave e grandemente oleaginosa, e però s' attacca bene senza molta viscosità e senza striturarsi
non si raccatta nulla. tante volte s' apron tutti a croce, son tutti
, si dice 'vilucchio': guai se s' attorce alla pianta degli altri fiori,
2-ii-141: quei la carniera di taddeo s' allaccia / intatta ancora, e d'altro
, questa malattia è un veleno che s' appiglia alla vite, la strizza e la
ragione, secondo te, costoro, chepur s' odiano a morte, si pigiano e si
e monco, / si stira, s' agita, / si volta in tronco.
. de amicis, xi-90: la gente s' affollava in piazza san donato e in
le olive, colle pale di legno s' ammucchiano, si mettono nello staio e
, fa proprio uscir di sentimento: non s' ha più voglia di nulla. i
strofinacci. bibbiena, xav1- 6: s' io avessi potuto, l'arei confinato in
gassose. ottimo, ii-389: corruscazione s' ingenera per combattimento di nuvoli e strofinamento
per sentire se c'aveva qualcosa; s' è svegliata come una biscia e s'è
; s'è svegliata come una biscia e s' è buttata in ginocchio davanti a me
, i-152: il noce... s' adopera ancora a impiallacciare ogni altro legname
xxviii-811: 1 savi strologi providero che s' elli non stesse anni diece che non
f. f: frugoni, vii-134: s' avviò il cinico meditativo ad una piazza
d'azeglio, 1-146: la mattina s' ebbe tosto una strombettata e stamburata sotto
dalla coda dietro alla sua macchina vuota s' è alzato uno strombettio rabbioso. =
/ che, qual perno, girar s' ode la testa. stronato2, agg
ingegnere, alla fine della cena, s' era arrischiato a sondare risolutamente la ragione della
per avventura mai vi diranno: « mi s' è rotto un braccio », sì
, per cui da girolamo la filosofia s' intese, mozza, stroncata di trecce e
nei rami, con i quali stroncato s' appicca, torcendolo o un poco nel
e1 dolce e saggio dir par che s' aderpe / vèr la tua mente ch'era
. baldini, i-57: il braccio mi s' era stravolto dietro la spalla..
si teneva su con un bastone, s' avvicinò all'uomo. = comp.
più brusco e più accigliato del solito, s' era alzato sbattendo tutto: le scarpe
per giove, che stronfiata! » e s' asciugava, sbuffava. = deriv
. magalotti, 9-1-61: egli s' è contentato che tu sii a parte delle
1-92: per costui [il maestro] s' intendono i fisici...;
pregne, inzuccherate / ch'ei dica s' ella asciuga i panni al sole.
, ch'è si miserrimo stronzétto / che s' in suo prò egli ha da fare
forni a muffola per 12 ore, s' introducono in tamburi che, girando,
marchese e ricciardetto; / tanto ch'alfin s' è tutto risvegliato / a poco a
alfieri, 6-34: udito ho ch'ei s' è fitto accanto a chesballèno, / e
. se pure li venisse sonno, elli s' ingegna di non dormire; elli si
: gerlando, che a notte inoltrata s' era tratto dal balcone tutto indurito dall'umido
ffl-2-241: il cane allora, umano, s' accosciò appoggiandosi sulle anteriori e stropicciando il
. ginzburg, i-316: la signora maria s' affannò a stropicciare parte. / gridano
parve udire uno stropiccìo di passi che s' avvicinassero. bartolini, 1-50: lo stropiccìo
, ii-538: ringrazio vostra paternità che s' adoperi per la felice spedizione del mio negozio
: tua ma'è avara, ché, s' io fossi lei, / quando la
parlando della libertà naturale,... s' era pessimamente servito della sentenza di cicerone
[s. v.]: mi s' è ammalato il copista per cinque giorni;
non si stroppia, / né mai s' induce a trasgredir veruno. 9
stoppia; / ah che! vedi s' e'corre? egli si stroppia, /
e geli / e si stroppi e s' ammazzi in quel lavoro. 12.
tansillo, 7-259: se tanta cura s' ha, quando uom s'alleve, /
tanta cura s'ha, quando uom s' alleve, / in evitar del corpicciuol gli
, 15-43: nei primi anni il macubino s' era rallegrato dell'obbedienza e buona volontà
-come ingiuria. calmo, xxi-ii-825: s' io trovo quella stropiata di rosina, io
meco tre volte al mese, come s' io fossi assiderata o qualche stroppiataccia o di
mi prese per un novizio, e non s' ingannò, e non trovandomi bene al
d'uso, che vieta ch'uom s' impicchi o strozzi. berchet, 1-134:
vincitore si strozzarono. arpino, 5-75: s' era strozzata o svenata per la vergogna
un indumento. jahier, 31: s' è fatto l'occhio a scuola dove i
fatto l'occhio a scuola dove i compagni s' accorgono che i calzoni dovevan esser lunghi
le parole il duca, perché non s' inoltrasse nel discorso. martello, 6-i-221:
uomini avevano un falso ragionamento e non s' avvedono che la risposta loro istessa gli
di terrore. caproni, 5-143: s' era udito uno sparo. / l'aquila
e lasciar che dal buio della periferia s' awicinasse lo sferragliar strozzato d'un merci
/ non morrò tutto intero per lei, s' io sarò morto; / reo morrò
attaccata dall'avido ferro dei strozzatori, s' è quasi universalmente nel breve giro di
uccellano a camelioni (che da noi non s' usano). venuti, lxxxviii-ii-708:
usano). venuti, lxxxviii-ii-708: s' alcun ce fosse pratico strozzièro, / per
soffici, v-6-450: l'idea d'impero s' identificò con quella dell'azienda da sfruttarsi
, 340: gridò così forte che s' udì fin per istrada: « meglio far
per far presto a rientrare in albergo non s' è neanche struccata ed ha ancora,
d'argento e d'oro che vi s' attaccò. 2. che indossa
ponderato. a buon conto il cavaliere s' è preso diletto di dormir tanto tempo
novella sposa... né puntò anco s' era aset- ta, ansi era tutta
luoghi come se la passarono con risole che s' abitarono prima, cioè di fruttarsegli e
vanto, onde l'antica / terra s' empiea di meraviglie nuove, / e strugger
ruote [dell'orologio]; così s' allenta e corre all'impazzata.
che le fosse versato in capo, s' ella non negasse cristo. felice da
. ariosto, 43-180: lungo sarà s' io vi vò dire in versi / le
parola, il suo fulmine orrendo, / s' io voglio vendicarmi, può in un
(iv-71): sopra la verde ripa s' è chinato, / e la sete
fiore [dante], 1-86-8: s' uomini ricchi vi fanno damaggio, /
ne farà vendetta: / non fate forza s' ella non s'afretta, / ché
/ non fate forza s'ella non s' afretta, / ché no'la pagherén ben
mi consuma / corno candela ch'ai foco s' accende. iacopone, 2-58: quanno
poco dura, / una luce che s' oscura, / neve presto che si strugge
, 2-119: ivi [l'alma] s' appaga e vive; ivi s'onora /
alma] s'appaga e vive; ivi s' onora / per umil fede; ivi
lei facesse la guardia in strada per vedere s' ella usciva per proprio conto a spasso
: fuggo / l'iddia che non s' incarna, i desideri / porto fin che
seducenao, ora vari umori promovendo, s' è precipitato quel regno in infinite miserie
in infinite miserie... e s' è andato da se stesso struggendo. buonafede
/ sì che panni ch'a strugger s' abbia in lacrime. pascoli, 474:
: un giorno pieni di scoraggiamenti / s' alzaron gli scrocconi derelitti, / ma
mangiare o per quella smania che gli s' è messa allo stomaco, di fare
, i-457: lasciai di lavorare perché mi s' era ammalata la donna, e dovevo
, e dovevo assisterla io; poveretta! s' era srenita. n'andò in istruggimento
ii-40: più son cacciato via / che s' i'fossi di vita struggimento. sacchetti
in suo parlar confuso, / chi sa s' altro di meglio in quel profondo /
a significare i signori de'popoli, non s' usa ora più che ad accennarne gli
già macrone in troppa potenza, che s' era prima, e più allora, guadagnato
restò. coltelli, e rote / s' esercitar, zolfi e bitumi ardenti; /
e uomini v'avea, / che, s' io el contasse, niuno el crederla
poesie musicali del trecento, 124: s' i'monacordo gentile stormento / non son pregiato
trombette con molti stormenti per lo campo s' odono suonare. simintendi, 1-143: l'
, 195: dalla lunga e grande cena s' ingenera allo stomaco gravissima pena. se
corpo. linati, 9-190: già s' era alzato il sole e dapertutto la natura
secolo e in buon punto, / fra s' andò via. castelvetro, 8-1-28: intendersi
4-8: rettorica... di fuori s' insegna dimostrando che è rettorica e di
impresa. della porta, 1-ii-504: s' ha servito per stormento di questa trappola d'
, 1-1i-289: ad ogni suo raggiro, s' attaccava allo stromento della pace, a
ungaretti, xii-199: strusciante il serpente s' aggira. strusciare (ant.
325: fece un salto sul letto, s' avventò alla scatola dei fiammiferi e.
). pascoli, 289: ti s' è strusciato alle gambine il cane. sanminiatelli
e. cecchi, 9-307: tutto s' è fuso e trasfigurato in una sostanza
(non d'ordine letterario, che s' intende, ma d'ordine strutturale).
, 6-62: chi senza freno in s' un destrier galoppa, / chi lento va
penne, corre solamente, né mai s' alza a volo. -in espressioni
, truccarsi. cippi, 7-45: s' invernicia, impiastra e stucca. 5
del gesù stuccate / su le nubi s' adagia. pirandello, 7-122: col palazzo
invio lo stuccétto. bizoni, 151: s' andò poi a comprare stuccetti al 'piccolo
che a viva forza bisogna ch'ivi s' annidi amor con arco e strali. documenti
a mensa, in breve d'ora / s' empìa di vento, e disvogliato e
vento, e disvogliato e stucco / s' addormentava. borgese, 1-295: la trattavano
parola greca), è colui il quale s' ingegna di rendere la sua ragione chiara
. sercambx, 1-i-353: era uno s' ovane studiante in medicina nomato federigo. pulci
manzoni, fermo e lucia, 160: s' era studiata in tutto quel colloquio per
): gerardo... tanto non s' era saputo studiare di menar i piedi
37: per istudio di molto tempo s' appara vilissima cosa. novellino, xxviii-842:
e disperatissimo in quel tempo che mi s' andava formando e mi si doveva assodare la
l. strozzi, 1-151: s' egli ha letto, / come dice,
: sopravenne esperto ciru- sico, che s' impiegò a tutto studio in saldare le mie
e la prodeze de achilles, cha s' era ben portato. -fervore.
amore, in questa allegoria, sempre s' intende esso studio, lo quale è applicazione
, xliv-13: dalla ragione separata dalla materia s' apprendono i begli studi, gli abiti
sconce e smodate. ariosto, vi-487: s' io mi parto, posso dir di
i'piova, 3. che s' impegna zelantemente in un'azione; che si
gualandi con sismondi e con lanfrancni / s' avea messi dinanzi da la fronte.
bembo, 10-v-48: altre istorie che s' hanno a dipignere nella vostra stufetta. aretino
col caldo eccessivo delle sfufe, che s' usano per tutta la germania in luogo
oliva, 106: se dal cerusico s' impongono e diete rigorose e stufe infocate e
vii-4-8: come si fa alle botti quando s' è fatto a quelle la stufa,
seta, io: sappi che lo stufare s' usa... perché lasci quel
, 283: ognuno si stufò e molti s' addormentarono per il tedio che ne sentivano
piantata semplicemente perché a un certo punto s' era stufato di stare a sentirla.
». fusinato, i-208: poscia s' asside al desco apparecchiato: /..
a. f. doni, ii-180: s' apre con le dita e chiude tondi chi
di la chiesa. beolco, 557: s' a'voli che ve dighe vero, a'
pignatta. fagiuoli, x-20: quanto vuol s' e'non vendemmia, / se la
i-659: in quest'al- tra stanza s' annodano e s'intrecciano stuoie di sala o
quest'al- tra stanza s'annodano e s' intrecciano stuoie di sala o di giunco
stuol volante / ch'a la valle s' invola e al mar si rende. alfieri
. visconti, 1-64: già mille volte s' è levata a volo / per lassar
l'arrabbiato fumatore di sigari toscani, s' è dato alla devozione e non fuma più
guerra, la febbre spagnola, poi s' era abbattuto sul moulin rouge il fuoco
e poi ch'uscir da l'arbore s' accorse, / stupefatto restò più che mai
stupefazione (non dico ammirazione), s' incarica di morigerare il serodine e i suoi
giovane che di quel fuoco egli non s' era sentito ne'piedi altro effetto che
detta degli stessi padrini avversari il donato s' è portato stupendamente. faldella, i-2-119:
e spia, cerca, dimanda e s' assottiglia. boiardo, 2-29-1: la più
l'opera degli scultori, la qual tutta s' impiega nel separare ciò che impedisce bellezza
sgabuzzino, / si tolgono il cappello, s' assestano al tavolino. io
alla quale per l'odore più desiderosamente s' appigliano e stupidiscono. soderini, ii-40:
, purg., 4-59: ben s' awide il poeta ch'io stava / stupido
1-4-14: crede ciascun, che stupido s' affisa / di que'begli occhi ai luminosi
àll'aprirsi di quella bocca celeste, s' aprivano stupide e ammaliate le bocche de'
di sabbia che la circondano, e s' addormenta. -letter. che si
/ qual tigre in specchio a rimirar s' arresta. ciro di pers, 3-260:
-inanimato. campanella, 5-22: molti s' affaticano provare che ci sia istinto senza
, si spaventò, si stupì, s' infuriò, pensò, prese una risoluzione.
sile. bresciani, 6-x-253: il cervello s' ammorta e d'una sorda vertigine istupisce
umanità del loro re che un suo vassallo s' avesse preso per suocero e genero.
imprese pubbliche e private in pochi lustri s' accrebbe a sì sformata grandezza che gli antichi
, xxx-5-251: o novello stupore! / s' uniro, e di duo fiori si
fu vaghezza e fu diletto, / s' amor non fu, che mosse il cor
è stupore intendere con qual sorte di uomini s' intertiene quel tempo che vaca dalli negozi
rivoluzione europea, se dio vuole, s' avvicina; allora risveglieremo italia e anche francia
, al tino. betteioni, 1-252: s' attendeva a por la copiosa / vendemmia
gli ne dica. belo, xxv-1-98: s' el me si rintoppa innanzi, vò
fugace e sì sottile che... s' ei si lascia sturato, svapora.
in queste donzellette, lo quale vorrìa, s' io potessi, sturbare. m.
ire di cesare. alfieri, 12-69: s' oggi vedrò che a sturbar queste nozze
343: quel birbone di don rodrigo s' ha da ficcare in capo di sturbare un
copia / di nebbia tal che, s' altro non lo sturba, / questo emisperio
nata fra no', dongella valente, / s' eo non fazo mostranga per temenga /
: e'dicevano che inanzi al tempo s' erano partiti, e per simile calunia sturbavano
morta, in lito al mare, / s' a sua satisfazion gli parrà bella,
molte a lor simiglianti, è, s' io non erro, / un'espressa pazzia
1-73: al principio di novembre, s' altro non mi sturba, verrò a
pericolose, è credibile che con ogni sforzo s' ingegneranno di sturbarlo. 10
a danza / quel giorno che domenica s' apella. cellini, 1-94 (223)
valore. c. gonzaga, 24-8: s' awien ch'a sorte traviato e tolto /
interpretativo. lombardelli, 190: se s' intenderanno le cose che della parentesi si
sì come savio, anzi che più s' accenda il foco, provvidamente pensate di
quelle papille nervose,... queste s' affilano, come fa il rasoio sulla
la bocca e finalmente per questo piacere s' addormenta. c. scalini, 1-20:
allegrezza, il riso e lo schiamazzo s' introduce, la quale sarebbe, per essempio
gli occhi. pascoli, 1488: noi s' è co'forti pane e cacio:
: fate conto ch'in sentendola parlare mi s' è stuzzicato l'amore e l'onore
». verga, 8-392: ci s' era mangiata la chiusa e la vigna,
politi, 1-668: 'stuzzicorecchie': quel che s' adopera per nettare gli orecchi. sabini
: l'entragno d'un vitello / infilò s' una picca. imbriani, 3-178:
foglie. landolfi, 2-24: ella s' era seduta sull'orlo della seggiola. fenoglio
: su r; r le colline s' accavalla a ondate lo scampanio. piani,
1-57: un martin pescatore / volteggia s' una reliquia di vita. -di
operze la porta. davila, 76: s' incamminò... per assalire sulla
. c. campana, i-1-5-61: mentre s' era su l'apparecchio della gran cerimonia
fece una baldona che tutta la vicinanza s' accorse de l'allegrezza che n'ebbe
. gozzi, 1-811: i ministri ladri s' arricchirono sulla sua [del re]
. bacchetti, i-iii- 535: s' era messo con lei, se non sull'
una locomotiva che sbuffa, scalpita, s' impazienta: domanda delle distese di pino,
dante, inf, 21-46: quel s' attuffò e tornò sù convolto. -verso
, viii-3-165: dice che la rena s' accendeva come esca, da quelle fiamme
, senza dirlo, che s. pietro s' era mosso da su e venuto verso
su muove lo suo corpo, più s' affatica. idem, inf, 17-26:
inf, 10-33: vedi là farinata che s' è dritto: / da la cintola
scrittura / la resurrezione, la qual s' aspetta. s. caterina da siena,
, 42-26: a lor mendace suasion s' immerse / nel mar d'amore, ov'
dileguate frattanto ad una ad una / s' eran le ancelle da idelbene suase. gozzano
. montale, 2-56: un rintocco subacqueo s' avvicina, / quale tu lo destavi
/ quale tu lo destavi, e s' allontana. -che ha contorni
quella. bruno, 634: facilmente s' intende de l'amor divino per quanto
suoi atti non siano cattivi ». così s' è passivi, subal- temizzati.
da subalterni del tribunale stesso... s' ebbero... falsi attestati.
attestati. cavour, 11-88: quelli che s' imbarcano... sono impiegati subalterni
ferrari, 250: una letteratura subalterna s' impadroniva delle teorie del 'principe'per istruire
, subalterno ai rossi vivi e risplendenti, s' adopera il ferro calcinato.
. cattaneo, vi-1-156: la subasta s' inoltrerà d'officio, e se i
d. bartoli, 47-384: se nodo s' awicina al pettine, quanto il più
borsi, 1-7: mentre la tela mia s' awolge al subbio / e passa e
). bacchelli, 2-i-409: gli s' impennavan [le onde] sotto a tre
.. subdecupla. galileo, 3-3-471: s' ingannarono nell'assegnare il diametro visuale di
marini di nuova formazione, altri blocchi s' inabissano nelle parti più profonde della terra
chiari, 3-34: -eh! cossa s' ha da far? -tutto han da far
. elucidano volgar., 146: s' illi e zudigano e rezano iustamente e
) -23: vèn da veduta forma che s' intende, / che prende -nel possibile
. g. argoli, 73: s' amo, e non amo; or come
s. antonino, 3-16: per umile s' intende la subiezione dei figliuoli, e
ammirabile favolatore. beltramelli, iii-906: s' io fossi stato dinanzi come un'erma
viani, 19-257: un subbisso di folla s' affilò dietro al decalvato. 2
filippo degli agazzari, xxi-335: subbitamente che s' aperse la porta, esci fuore.
torse / suoita- mente che di noi s' accorse. = comp. di subito1
bella donna che cotanto amavi / subitamente s' è da noi partita. guido dette
e il marito decrepito della pisana, s' aggiustarono come lei con qualchetenentino di linea per
duo scanni l'uno sovra l'altro, s' ascose dentro la cappa del camino.
. v. ariosto, 1-iv-783: s' a cena noi non v'invittiàn, scusateci
colpo ataccarseli, ma al zolfanello subbito s' apicca. tasso, v-31: io non
iasò, ch'alvida cura, / e s' atterra al gran re, che la
vieni / dove il più bel pensier s' alza e sublima. marino, 1-2-86:
sorge, / quant'in terra giacea s' erge e sublima. g. p.
in sua radice è salda, / vieppiù s' alza e sublima / incontro al cielo
sublima / rapidamente [l'uccello] s' abbandona all'ale. graf 5-567: il
, 9-66: un altro averardo a cui s' accoppia / sublimata virtù che l'alme
sublima. bacchelli, 2-xxiii-38: mi s' apprendeva e riapprendeva nell'animo, con
, st., 1-90: un'armonia s' accoglie / di sì beate note e
: nell'estremità di quel poggio sublime s' erge edificio. marchetti, 5-153: monti
alite non è del sommo giove, / s' il suo sublimità delle dottrine. alfieri,
la sublimità. breme, 47: s' avvicinava il momento in cui io mi doveva
5-77: la divina sublimità non con difetto s' abbassò alle cose umane: ma più
poetiche. a questa sublimità di sentimenti s' aggiunge una facile e maschile dolcezza o
scannelli, intr:. per qual strada s' incamminassero i tre primi, e più
perché allora si dice altissimo, quando s' alza quanto più può dal centro del suo
alporo, è tutto solare, né s' attacca alla terra fangosa, perché s'aggira
né s'attacca alla terra fangosa, perché s' aggira nel cielo, subli- mizzandosi puro
illumina la meditazione e nella meditazione s' infervora e scalda l'orazione.
4-773: 1 congiurati, sentendosi subodorati, s' accorsero che non era più tempo da
giuseppe di santa maria, i-266: s' ebbe avviso da scandero- na esservi giunta
. -dir. formula con cui s' introduce la domanda di cui la parte
: l'entrar ne la lode, ove s' entra ne l'intercedere, par che
esami, acciò li testimoni ancora subornati s' induchino a deporre il vero. a
. f. f frugoni, ii-391: s' avviarono a casa di platone,.
platone,... pria ch'egli s' incamminasse a passeggiar ne suoi portici suburbani
come suburbicarie, al pontefice romano s' appartenevano. gazzetta nazionale della liguria
tron, lii-6-190: all'altra delle contribuzioni s' opponevano boemi dicendo che prima fosse dichiarato
semplice due o tre o più succedanei, s' intenda. mattioli [dioscoriae],
a lacrito fratello del defunto, che s' era fatto mallevadore per lui, e
scudo il dardo ostile / di sferrar s' argomenta, il buon garzone / succede
. sanminiatelli, 11-125: poi le voci s' andarono smorzando e succedette il fondo silenzio
per che subceda il miglioramento e che s' acordino pure che sia grossa. sassetti,
dall'aure succedentisi sommosso / fiotto su fiotto s' ac cavalla e affolta.
acquisti assottigliasi. mazza, iii-113: s' omin le belle succedevoli ore / de
, / che nel tuo felice arbore s' inesta. / che ti dirò de la
re di francia. foscolo, ix-1-180: s' abitava, quan- d'io mi partii
di noto lume splende, / qual s' orna il mondo a succeduta luce.
., 20: se... s' agiunge uno spesso anelito, significa dolore
la qualità di chi è successibile. s' impugna da molti la sua successibilità
eredità e successioni pervenuteli per donne, s' è aggrandita quanto si vede al presente
viene ad apparir chiaramente da quanto finor s' è trattato, corrisponde quella de'diplomi,
piacere avea. roseo, v-128: s' inginocchiava d * un ginocchio in terra
primo nolle po'ricevere, se già non s' alzas- sino di sopra a essa.
subito della pieve,... s' impossessò successivamente ancora di albenga, di
libro di lettere, cxxv-268]: non s' aude, ch'è servo del peccato
straniera, che più volte al giorno s' accoppiò con molti successivi mariti, senz'altre
l'impresario o direttore o rappresentante che s' abbia a dire? -che vive dopo
inferiore sarò breve. viani, 14-240: s' inizia così un poema marinaresco, che
quiete, di mutazione e stagione, s' appella tempo. c. carrà, 467
, i-104: dipoi di tempo in tempo s' intese di altre generazioni, di diverse
, che anco nelle viscere degl'animali s' internarono a cavare il modello de'più
sicura. testi spellani, 1-1-80: s' è consegniate a flaminio bura, camorlegno mio
muratori, 7-v-348: per ultimo non s' ha da tacere che i camerlenghi successori di
arricchiti, così per li altri loro succiessori s' affatichino, acciò che. lloro posterità
231: non mi stupisco più s' ella ama tanto le muse, poiché le
fondo faldella, i-2-208: il depretis s' arresta, succhia le labbra; e muzio
, 360: ciascun'ape a gara / s' avventa al primo fiore, e10 succhiella /
succhiellar il prossimo / una legai baratteria s' adopra. 5. tormentare,
l'amore, / quanto vie più s' imprime il succhio a fondo.
l'umore, / quanto vie più s' imprime il succhio a fondo? settembrini [
sua corteccia, e guardasi, che non s' allarghi, mentre che vi si mette
, 137: non solamente gli uffici s' hanno a dar tempo, ma anco a
qualche bel passo d'omero, che s' agguagli a coteste sarde costumanze. cantò,
. cinelli, 1-88: gli olivi, s' infoltivano di polloni ai piedi e di
di vituperi fiorentini contro i signori che s' infischiano della povera gente, contro i succhioni
5-364: qual vite pampinosa, che s' appoggiava, maturante 1 succhiosi suoi grappoli
. p. nelli, 23: s' io ben conosco, un che si giace
sempre insaziabili e indiscreti, mi perdonino s' una volta daranno in un quinterno di
i-327: sogno che insetti d'ogni specie s' affollano sul mio guanciale, dal pavimento
. pucci, cent., 34-91: s' alcuno ha sete e al bere non
alcuno ha sete e al bere non s' abbatte, / ferisce un de'cavalli e
tempo, acciocché di troppo bere non s' empiano, ovvero cangiano nell'acqua. landino
. buonarroti il giovane, 9-173: s' ella ha il suo tonchio, ella
pochi altri a governare e papparsi come s' usava di dire e succiarsi lo stato.
succia / sua broda ed all'antica s' incapuccia. -succiare il sangue,
amico infermo. muratori, 9-225: s' ha prima da rimediare che gli stranieri
varchi, v-59: -dunque in firenze oggi s' intendono le cose che voi avete dette
. gregorio. molte volte s' è trovato l'uno voto di sangue giacere
fondo di letto: e voi vedete come s' è tutto succiso! fa protargioni pozzetti
gitteranno nel soffermasi sulla porta, s' alza la tonaca, la succinge col suo
palo, si governa con buon sugo e s' abbandona a venir zappa e ciba i lassi
come vuole. sino a mezzo stinco, s' arrischiava ancor essa d'entrarvi. n.
orcio un succio, / lascialo ch'e's' accosti, / ma quella leccornia fa
un succio / col torchio, ognun s' allargava davanti. - tutto d'un
più a mezzo l'albero. facilmente s' appiccono e crescono quando le cortecce son
raccontar solamente l'aparecchio; or pensate s' io sarrei gito in succio, s'
s'io sarrei gito in succio, s' io mi vi fossi ntrovato a cena!
veder questa chiappola, / quantunque ancor non s' intendea la trappola. 3
ruta sopra ai polli, non gli s' accostano le gatte, le martole e le
stenta e la gramigna illividisce, lui s' impingua. da sassi e da polvere trae
medicine chiamate bezaarti- che, delle quali s' ha da servire in ogni tempo e in
. dante, infi, 32-4: s' io avessi le rime aspre e chiocce,
le valli umili, / qual salubre virtù s' asconda e nutra / dei fior,
quando non bastano i fiori, ma s' ingrossano pieni e succosi i frutti,
lodovico ciò tra le braccia che non s' allentano, colla bocca amara socchiusa senza
, 11ii- 308: ben dubito ancora s' i demoni possano per concupiscenza de le
contro tutto il continente puritano, che s' appaga d'un caffè languido, scialbato
anche sostant. scroffa, 1-38: s' io adoprava, benché parco, il stimulo
bruxar o seravan suchie e agre e no s' in por- rave mangiar.
fatto in simili succidezze e oscenità, s' innamorò fieramente di una gentildonna giovane.
sucidissima. idem, x-207-4: elli s' avea tratto li panni lini suscidi e aveasi
le sucide onde / già scorgere puoiquello che s' aspetta, / se 'l fummo del pantan
daniello, lxi-46: quando un sudor succido s' attacca / a le tosate madre,
candido e venusto, a costui poco s' affarebbe il petto e l'altre membra
, con due grandi occhi corruscanti, s' agitava sul suo sgabello di ferula.
del vin, tanto ne 'mbotta e tanto s' empie; / che per la zucca
a nord e a sud... s' aggira teodoro. fenoglio, 5-ii-80:
, 5-13: fa da cecco suda; s' affanna, s'affatica. scherza con
da cecco suda; s'affanna, s' affatica. scherza con questo nome 'cecco suda'
nome 'cecco suda', perché quand'uno s' affatica e s'affanna senza proposito, mostrando
, perché quand'uno s'affatica e s' affanna senza proposito, mostrando di far
qua, fiuta di là, suda, s' ingegna. leopardi, iii-63: traducendo
: col tempo la muraglia di roccia s' era fatta grigia, ma nel fondo dov'
62: le scorze stesse degli arbori s' aprono in miniere. sudano i mastici,
, convho costume, / quest'avvampato cor s' agghiaccia e suda. magalotti, 9-2-109
il verno / assidera all'aperto, che s' annebbii / di frange candidissime e nevose
1-193: sudò freddo pensando che per fortuna s' era scostato di là -sudare
: sudario... oggi per riverenza s' intende solamente di quel panno, nel
poveri, con mani tenaci, all'orlo s' aggrappano / della gramaglia tua vedovile,
. gatto, 6-158: il sudario s' appiccica alle gambe. -foglio di carta
. pirandello, 7-1361: carlo traldi s' era riaffondato beatamente nel divano, col
degli alberi, delle vette dentate, s' intagliavano con durezza in quel cielo molle e
, 19-65: alcuni, dal caldo, s' eran però tolta la giacca: le
capanna sotterranea o seminterrata, in cui s' introducono pietre arroventate che si bagnano per
schiere. tommaseo, 15-258: or s' imagini la fatica di disporre quest'im-
nascono due canali, per i quali s' entra nel porto, e vanno in volte
sudicia e stracciata, [il frate] s' acquistò tanto cre- spregevole, abietto,
ancroia, / com'hai tu cuor elle s' abbattono, ne fanno di sudice corpacciate.
di una bambina, di una s' ebbi in dosso qualche vestito di taglio moderno
taverne tenute dai car capo s' espandevano larghe croste di sudicio.
baiatri, i-44: chi si loda s' imbroda e resta sudicio. 4
, intellettuale. alberti, i-169: s' egli è chi l'adoperi [il tempo
; un sudor freddo glielo coprì; s' abbandonò e svenne. pascoli, 572:
in dolore. boccaccio, vii-202: s' io ben seguo gli amorosi stati / di
già vivea del suo sudore, / s' aggiunse noia, incommodo et affanno. grillo
da uomo onesto., galantuomo! s' è messo a lavorare., per mantenere
emozione. cavalca, 20-287: tanto s' affaticò, che tutto tornò in sudore,
c. e. gadda, 6-119: s' era creduto allora in dovere di riferire
di acido denota un acido speciale che s' incontra nel sudore. lessona, 1424
esplicatamente, si concede all'infeudato, s' intende, purché non porti depurtazione, o
fermezza,... tutti quelli che s' erano affaticati nella battaglia ad agio si
tutti, meno pochi zucconi o scioperati, s' arriva a strappare ai professori i voti
sono. lapo gianni, xxv-ii-591: s' i'fosse sofficiente / di raccontar sua
sufficiente a rilevarsi, / che s' elli avesse sol da sé dimesso. buti
delle celle, 4-1-38: per lo pane s' intende tutta la sufficien- zia del vivere
sf., 28 (489): s' era... ordinato che la
/ coi suffumigi, onde superbo ei s' erge, / la mente sì, ch'
isparisca allo scongiuro della lusinga, né s' allontani a i suffumigi dell'ira. c
alle confraternite religiose, mentre ad essa s' ispira gran parte della lirica, della
crescenzi volgar., 5-1: conviensi adunque s' egli è possibile, che proporzionalmente s'
s'egli è possibile, che proporzionalmente s' asciughi il luogo, sì che le piante
fuor del fatto, anzi si scrive e s' inchiude e sugella dentro. fra giordano
'l tronco o ramo, in su che s' ha a gellato dagli officiali regali.
suo tegozzano, ii-516: le pieridi s' aggirano sui fiori, /„. / tentano
che verrà imballata in tela doppione, come s' usa in natico.
: / quella che il re di spagna s' ebbe da suo cugino,
suggello della corona. parini, 674: s' egli per mala ventura si fosse smarrito
dante, par., 14-133: chi s' avvede che i vivi suggelli / d'ogni
, ponendogli il suggello suo per vedere s' alcuno lo ingannava. varchi,
: segnato farei del mio suggello, / s' avessi la mia spada durlindana.
tutta. mazzei, i-26: agevolmente vi s' im- prenta nella mente ogni buono suggello
deriva). tasso, 16-19: s' inchina e i dolci baci ella sovente /
vince / le stridenti fornaci, ornai s' aspetta / che sugga in un balen l'
, xvii-143: non so se l'autore s' è valuto de'miei suggerimenti; so
esami, suggeriva, e mio padre s' arrabbiava. 4. ant.
: il suggeritore giù nella sua nicchia / s' impappinò di certo in qualche battuta.
; forza, fascinazione con cui qualcosa s' impone al pensiero, alla fantasia.
alle carnali suggestioni, se non cade, s' indebolisce almeno. bettini, 1-278:
di legno duro e secco colle quali s' inchioda o s'incaviglia a profusione varie
e secco colle quali s'inchioda o s' incaviglia a profusione varie parti della membratura
. d'annunzio, iii-1-950: bene ti s' è indurato / il sangue su cotesto
, 33: per diffendersi da questi animaletti s' ungono tutto il coipo con certi sughi
3-231: l'uom non sa di certo s' elle [api] traggono il sugo
, quando la vipera si sdegna e s' accende,... si gonfiano mer-
terra mischiata con un poco di maturo letame s' innaffi di sugo o lavatura di letame
o lavatura di letame leggermente, acciocché non s' assodi la terra. vettori, 1-146
, si governa con buon sugo e s' abbandona a venir come vuole. pirandello,
. dante, infi, 32-4: s' io avessi le rime aspre e chiocce,
bisogna riscrivermi a mio dispetto per veder s' io posso cavarne del fatto vostro qualche
. groto, 18: ogni un s' ingrassa del vostro grasso e s'ingrassa
ogni un s'ingrassa del vostro grasso e s' ingrassa del vostro sugo, chi vi
/ la bestia ch'in cotai ciance s' avviva. verucci, 1-26: sarìa ben
e molta sugosità ottimamente [l'innesto] s' appiglia. -in senso concreto:
catone]. de marchi, ii-76: s' era fatto ai tutto per portar via
1-383: certo, il suicidio non s' improvvisa, lo si medita. del giudice
gadda, 6-281: tirò lo sportello, s' awide ch'era provveduto d'una serratura
5-171: erano delle stame, uccelli che s' incontrano dovunque fra i tropici e l'
di dolce odore, ma che alquanto s' inchina ad una picciola solforeità = deriv
detto monte a qualunque luogo, ove s' ingeneri fuoco sotterraneo, esser bituminoso e
corte... e sultanati, che s' intendono esser governi delle provincie. ungaretti
de omini e donne... s' era transferita per diversi e vari accidenti
latini, rettor., 4-7: s' insegna dimostrando che è rettorica e di
. ariosto, 1-48: costui così s' affligge e duole, / e fa degli
, conv., iv-xxi-14: l'uomo s' ausi a ben fare e a rifrenare
che del suo proprio error l'alma s' appaga. boiardo, canz., 46
il capo de'bravi, quello a cui s' imponevano le imprese più rischiose e più
. f. correr, lii-15-369: s' è trovato il signor duca devastato il
il suo. fagiuoli, ii-150: s' egli vel chiede in lacrimevol tuono, /
non tagliaval'hanno ammazzato, eh? pensa s' egli ha patito le sua.
chi l'una l'altra bascia e chi s' abbraccia / e chi la vecchia suocera
figur. persona saccente e presuntuosa, che s' immischia fastidiosamente nei fatti altrui e ha
principe mio suocero. foscolo, ix-1-180: s' agitava... la contesa se
del mare non curano, e for- s' anche disprezzano. crudeli, 2-167: il
[le rape] ottimamente e appresso s' orainino nel vaso a suolo a suolo:
suoni. pascoli, 864: un suono s' alza qua e là di limbi /
moneta, e giudica che 'l pagamento s' intenaa fatto del suono ch'esce di
, 1-xxiv-355: a guisa di schiavi insolenti s' acchetarono al primo suon della sferza.
perdono. boccaccio, vii-65: quivi s' attende solo a festeggiare / con suoni
un suono / che d'ogn'intomo orribile s' intende. fagiuoli, xi-39: non
ai flauto. pirandello, 7-91: s' è mai sentito uno sposalizio senza suoni?
purg., 20-102: com'el s' annotta, / contrario suon prendemo in quella
8-23: le piccole chiese al crepuscolo s' aprono, ne sortono leste le suore
ed infilano il ponte, / nel mezzo s' incontran, / s'inchinan le bianche
, / nel mezzo s'incontran, / s' inchinan le bianche e le nere.
: quei vapori... in prima s' imbiancavano, poi... si
sommità, ne scacciano i difensori e s' impadroniscono del sito. bollettini della guerra 1915'
goldoni, vii-811: chi sa mai, s' ella scrive per difendermi, o per
l'ali, a bandir la luce ecco s' appresta, / e 'l capo e 'l
severi e di maniere così superbe che s' era reso odioso a tutta la corte.
costui, seguito da quattro bravi, s' avanzava diritto, con passosuperbo, con la
tommaso da faenza, v-325-80: avante che s' apigli aitai, sua costumansa e no
e schiena. verga, 7-111: s' era posata sulle sue spalle bianche e superbe
magri, 1-258: per color superbo s' intende il color porporino proprio de'regi
: per dirupi e fra ruine / s' ascende a la sua cima alta e superba
troppo terreno, non così le cose supercelesti s' aggiungono: pretermetti la cavillazone del secondo
della prima filosofia: la cui supereminenza s' estende solo alla contemplazione di dio,
tante opere di supererogazione, come eccellentemente s' esprimono gli ascetici. 2.
verso era un braccio; e dicendo superficie s' intende piana. filangieri, ii-308:
linee richiude una area, la quale s' appella superfice; ed è una scorza di
: per superficie portante dell'apparecchio, s' intende la misura complessiva de'suoi piani portanti
spinta di pezzi meccanici dalla cui superficie s' intende eliminare le tracce lasciate dalle operazioni
dimostrazione. castelvetro, 8-2-33: superfluamente s' è ricordato che per una spezie si
superfluità caro, 5-75: i bisognosi s' intendono in due modi; o quelli che
s. benedetto volgar., 76: s' alcuno monaco pelegrino di lunghe provincie sopraverrà
longiano, 19: da tutta la nave s' elevano essalazio- ni da le soperfluità immonde
la quale fusse più che al bisogno s' apartenesse superflua. rappresentazione ai s. maria
237): ferrer, appena seduto, s' era chinato per avvertire il vicario,
rami ombrati, che infra te e loro s' interpongano, e nelle lor parte superiori
una scala a chiocciola, per cui s' ascende alla superiore ringhiera o sia ballatoio
università egiziana, [fuad i] s' era reso iniziatore dell'opera di coordinamento
esposizione dei salmi, 1-180: qui s' invita la natura umana a laudare il signore
per gli uditori, e singolarmente questo s' appartiene al soperiore. baldelli, 5-7-
, 12: dalla sottigliezza dell'inganno s' accorgono d'aver a fare con un furbo
si chiama significazione per superlazione, quando s' avansa la verità nel modo di dire.
pompe di benzina le cui sigle note s' affacciano tra caratteri indecifrabili. =
està città, la quale / fiorenga s' appella, / cristo, re supemale,
superne sfere, / il prim'orbe che s' alzi è l'orbe mio. campailla
giusti,... li quali s' appartengono alla città superna, vivono quaggiuso come
. iacopone, 39-48: chi non s' esforza ad esser vertuoso, / nonsirà gaudioso
simo, o luminoso apollo a cui niente s' occulta,... lodati siate
: il firmamento è fatto di bracieri che s' attizzano e si spengono, supemovae incandescenti
che aiuta a lari, e s' incorpora la descrizione di tutte le interazioni
politica: moventi obiettivi e moventi affettivi s' intrecciano. abbiamo 'supergoverno''governo forte e
bacchelli, 2-xxiii-487: l'investitore non s' è reso conto di ciò che aveva
4-2-14: simigliantemente alla generazione della superstizione s' appartiene ogni ligatura, e tutti i
tosto speranza, che si riducessero, che s' alienassero maggiormente. -secondo il pensiero
volgar., i-20 (14): s' ella [dottrina] s'appartiene alla
14): s'ella [dottrina] s' appartiene alla superstizione de'giudei. s
leone ebreo, 65: s' aggiungono con queste ancor altre super
testo del salmo, credono che questo s' intenda della persona del padre. musso
xi-i-2à6: la sentenza intorno alla quale s' aggira tutta la poetica d aristotele 'che l'
la traduzione pessima, attribuita al trissino, s' appiglia superstiziosamente a'vocaboli e n'escono
, e superstiziosa e diabolica scienzia, s' adopera in molti modi e a molti effetti
gli stessi barbari per la prefata venerazione s' astengono da mangiar colombe, molto più
, che anco nelle viscere de gl'animali s' internarono a cavare il modello de'più
erano arrivati al punto in cui l'animo s' acqueta nella tranquilla contemplazione del super-umano.
. dante, infi, 10-72: quando s' accorse d'alcuna dimora / ch'io
l. dati, 1-1-7: chi più s' appressa ad averle supine [le stelle]
in un granile, ove... s' era avvolto entro un soppedaneo. ghislanzoni
pregiato / meriterebbe, e sua virtù s' amorza, / soppeditato come vile scorza.
suppellettili in una penombra quasi di cripta ove s' alzavano disordinatamente qua e là bizzarre forme
lessona, 1426: in letteratura per 'supplemento's' intendono le aggiunte che si fanno a
prime no tizie, che s' apprendon con la imitazione, quelle che fin
regno d'italia], 3: s' uesti estratti uniformi ai registri, e legalizzati
; compensare. buti, 2-214: s' elli noi sa che il sacerdote sia ignorante
: un giorno pieni di scoraggiamento / s' alzaron gli scrocconi derelitti, / ma dalla
suplicar che 'l crudel nodo / un'ora s' allentassi o un sol giorno. machiavelli
: è messo alla tortura; gli s' intima 'che si risolva di dire la verità'
supplice cade. botta, 4-549: s' erano i vinti ricoverati nella chiesa,
, iv-1-20c): quando i miei occhi s' incontravano con i suoi, mi pareva
autore supplisce molto bene all'assunto che s' era preso. leopardi, iii-423: ardisco
ariosto, 27-32: molti per fretta s' affogaro in senna / (che 'l ponte
gettò il pennello ancora sopra di quello perché s' accordasse col suo. lanzi, iii-208
per un lungo tratto della notte, essa s' accanìa fabbricargli degli scherzi in serie, così
a. l. moro, i-60: s' io, com'ella dice, ho supposta
alcuni, che un'anima sopra ad altra s' accenda, ronendo tre anime in un
per instabile, per incostante e varia, s' ha da conservar sempre tale. giuglans
deretana che l'obbliga a letto. s' è però suppurata, onde quanto prima ci
.]: 'supremazia': voce che s' usa parlandosi del diritto che i sovrani delpinghilterra
: il cielo / per la tua voce s' è spiegato; questo / è il
. g. stampa, 38: s' egli avien che 'ndamo restin sparte / dinanzi
, 74: che è che a costoro s' appartenga di fama dopo il risoluto corpo
. bernardino da siena, 2-i-236: ognuno s' ingegna in campare; chi rimane in
celatamente. bacchelli, 18-i-473: qualcuno s' è introdotto surrettiziamente a cercare di carpire
ec- cezzione chiamata dell'obreptione, quando s' è narrato '1 falso, e della
falso, e della surrezzione, quando s' è tacciuto il vero. de luca,
. che riceve un sacramento. -anche s' ostant. panigarola, 155: dei
m. villani, iii-6-61: allora s' accorsono, sanza sucitaménto di guerra,
v-525-5: né carnai noi vedera ^ o s' el no fai susitasone. simone da
. mare amoroso, 271: s' i'mi credessi poscia suscitare / come
soderini, iii-480: ai tempi nostri s' apprezzano le [mele] rose
se piove per la pasqua, la susina s' imborzacchia. 4. dimin. susinétta
dormito, vinto dal sonno suso una banca s' era assiso. -preceduto dalla prep.
1-51: a guisa di ripercossa palla s' inalzi in suso o ribalzi in dietro
, 3-624: l'alma in suso convolar s' affretta. -nella parte superiore del corpo
susomo di questa baldoria: / caccabaldole s' usa e chicchiriò. 2.
tanto benigno. caro, 3-3-112: qui s' è cominciato a suspicare...
temporeggiassino per cammino. falugi, i-21: s' io suspìco, temo e gelosa ardo
contro per la suspi- zione del veleno s' ingegnò di placarlo col negare. boiardo,
la cosa amata, che ella non s' innamori a'un altro. tasso, 12-29
fiore [dante], i-71-14: o s' alcun ti mandasse alcuno scritto, /
la prima vocale e in loco suo s' incepuone l'apostrofa o la coma. s
in questa manie- sostant. ra. s' uniscono due o più ragazzi, e pigliano
rappresentazione di stella, xxxiv-632: or s' i'sto qui, fi- gliuol,
che troverai, credo, unite, s' è concepita una collezione di cose straniere,
sussidiatóre, anche detto guardia, non s' ha da mozzare a saettolo, quando i
che dall'una e dall'altra parte s' andarono somministrando, ingrossò quasi a forma
di sussidio: quello con cui uno stato s' impegna a fornire appoggio militare e truppe
lubrano, 3-160: non sia che più s' inganni: / il nostro essere è
: 'quaeritur5: se le femmine di lugrezia s' intendono chiamate alla sostituzione 'usquequo'sussistano ancora
. n. ginzburg, i-474: s' infilava tra le coperte facendo sussultare tutto il
sussulti di squali trafitti dalla fiocina / s' agitano, si spengono. -forte
. forteguerri, 26-59: sempre sussurrar s' odon le fronde. arici, iii-
[pessoa], 21: l'onda s' infrange e la schiuma sussurra.
insetto). beccuti, i-169: s' udìr... / sussurrar l'api
prato adorno. tasso, 7-8-30: s' aventan, susurrando, al viso / tirate
poi di esser salito ad alto stato, s' era donato alla vita oziosa, dipinse
il navarco, il clamore si rompe, s' attenua, finisce in fremito e in
suoi [del principe] orecchi mai non s' aprirono... per susurri di
iii-563: con tutto questo gli spagnoli non s' appagavano ancora e v'ebbe qualche sussurro
., sentendosi caduti in sospetto, s' ergan lì ritti per confondere i susurroni e
. / che le suste di carne non s' allentino / su braccia denutrite (il
- / alor z'a pope cischedun s' acosta. / guglielmotti, 889: 'susta'
altro, quando colui non è presente s' usano questi verbi:... dargli
serdonati, 11-167: alcune fiate s' è veduto il teschio dell'uomo senza
firenzuola, 985: mona maria, s' io ho enfiati i talloni, / in
travaglia / per svagamento alcun scemi o s' adombre. oliva, i-1-660: dopo il
averà campo di svagare a suo piacere s' egli sa le maniere d'insinuarsi con le
. pasolini, 3-263: tommaso ci s' accostò, svagando benissimo, fin da
più decorose e più gravi, come s' allungan troppo, ne attediano e bramano
or quinci or quindi con l'ochio s' andavano svagolando. 3. passare il
71: l'accecargli [gli uccelli] s' usa, acciò, non svagolati dalla
viva per accidente. nievo, 667: s' armavano infino allora soltanto per batter la
anelli in dito e... prova s' egli se gli lascia torre, se lo
pallavicino (1615-1644), in cui s' immagina che quattro cortigiani leggano e commentino
. sino, 23-227: sai come s' arrabbia quando gli ricordano le sue prime
). fusinato, iii-216: così s' ottien che a poco a poco svampi /
conte di luda con due squadre di cavalleria s' avanzarono per attaccare battaglia. marchetti,
de'cognomi. passeroni, 4-94: s' accorse / che il periglio era svanito.
svanita questa forza d'alasone piùpresto che non s' era creduto, ripresero animo nuovamente i
s. maffei, 6-405: a torto s' ingelosiscono i professori di questa materia,
254): il pensiero, che s' era presentato vivo e risoluto alla sua mente
vivo e risoluto alla sua mente, s' annebbiava e svaniva tutt'a un tratto.
? moretti, ii-121: mia madre s' era perfino stancata di rilevare quelle strane
del vin, tanto ne 'mbotta e tanto s' empie, / che per la zucca
degli umori delle quali... alcune s' ingrossano, altre s'assottigliano, altre
.. alcune s'ingrossano, altre s' assottigliano, altre svaporano. 5
, 2-86: la religione anch'essa s' indebolisce, il suo entusiasmo svapora,
né posso svaporar la fantasia, / s' io non mi ficco per qualche ragnaia.
ha svaporato quella sua prima bizarria, s' annighittisce. zoccolo, 323: l'
calvino, 12-128: se l'attenzione invece s' allenta e svaria, la combinazione viene
gesti suoi, e il suo parlare, s' egli svaria. della porta, 5-99:
de pianta e nulla altra generazione che s' asomellino ensieme, che non li sia
dentro. ingegnosa produzione [di marionette] s' era acquistato il nome -sostant.
cinta dal mare per sì gran parte, s' allunga l'italia 18. essere
. diverse [redi]: molti s' accordavano al suo detto, ed altri al
? bresciani, 6-xv-35: presentativa. s' intertenne [olderico] in isvariati ragionamenti insino
progresso di tempo, a poco a poco s' introdusse tale svario nei pesi. belloni
, che per la sua forma tronco-conica s' adatta mirabilmente alla svasatura del tubo ed
'svastilca', motivo d'ornato che s' incontra nel mondo intero e sul cui
da venezia che il re sveco non s' ubbriaca mai,... che dorme
b. pino, 5-18: s' ella vorrà svedovarsi per medicare il catarro,
sera, e per non svegliar sospetti s' andò tutti al teatro della scala. calvino
che, l'uno svegliando l'altro, s' illustrino a vicenda. 7
dell'arpa / flebile e lieta all'aere s' aggira. -suscitare un'eco,
/ e quanto può, pugnando, s' aperegli / gir avansando, conquistando onore.
la mente la sen- tia, / s' era svegliato nel destrutto core. morando,
verga, 8-3: una dopo l'altra s' erano svegliate pure le campane dei monasteri
di spirito. betteioni, iv-66: s' era segnalato per docilità e disciplina, ma
che, spinta da un sollecito svegliatoio s' apprestava alla rintrapresa delle manifatture meccaniche,